Pigna, lavoratori in cassa integrazione fino a dicembre

Le organizzazioni sindacali e la delegazione aziendale della Pigna di Alzano, la storica azienda cartaria della valle Seriana che ha richiesto il concordato preventivo si sono incontrate stamane in Confindustria Bergamo. “Finalmente – dichiara Luca Legramanti, segretario generale di Fistel Cisl Bergamo – abbiamo avuto dalla fonte originale alcune delle informazioni che ci aspettavamo da tempo. Nei prossimi giorni verrà presentato al Tribunale il piano con il quale l’azienda cerca di uscire dalla pesante situazione di crisi. Quasi contestualmente, Pigna lo illustrerà anche alle organizzazioni sindacali. Questo ci permetterà di avere un panorama più chiaro della situazione e di conseguenza di attuare iniziative e azioni per tutelare i 160 lavoratori che lavorano in fabbrica a Alzano”. Oggi, intanto, sindacati e azienda hanno firmato l’accordo sulla Cassa integrazione ordinaria fino al prossimo dicembre, “per garantire la continuità occupazionale anche in questo periodo, tradizionalmente portato al calo industriale”. “La situazione è naturalmente preoccupante – continua Legramanti -: attendiamo di capire come la dirigenza vorrà uscire da questa condizione, se tramite una partnership o attraverso nuova immissione di capitale, cosa che ritengo difficile”. Venerdì e lunedì si terranno le assemblee con i lavoratori. Saranno illustrati i termini della vicenda, valutate eventuali azioni e stabilito come coinvolgere le istituzioni del territorio.




Il “Quadra” di Comelit in lizza per il Compasso d’oro

Comelit QuadraL’Associazione per il Design Industriale ha selezionato Quadra, il nuovo posto esterno videocitofonico di Comelit Group, tra le 150 eccellenze del Made in Italy che saranno esposte alla mostra ADI Design Index 2015, la cui inaugurazione è in programma il prossimo 5 ottobre, alle 17,30, alla sede ADI per Expo a Milano, in via Bramante 42. I protagonisti della mostra, scelti da ADI tra oltre 750 candidati, sono stati inseriti nell’edizione 2015 del volume ADI Design Index, che ogni anno pubblica una selezione del migliore design italiano, il primo passo nel percorso di assegnazione del prestigioso Compasso d’Oro. La particolarità di Quadra sono le sue dimensioni extracompatte, che racchiudono in uno spessore di soli 23 mm un concentrato di tecnologia e minimalismo formale.

Il prodotto è stato progettato dallo studio Habit(s) di Milano, che collabora da tempo con Comelit. Da questa partnership vincente sono nati prodotti in grado di aggiudicarsi, negli ultimi anni, alcuni dei più importanti riconoscimenti internazionali per il design, come il Red Dot Award e il Good Design Award. Quadra si presenta come un parallelepipedo a spigolo vivo che comunica d’impatto forza e robustezza. La cover, in alluminio pressofuso, rende omaggio alle qualità di questo metallo esaltandone l’eleganza e la vigorosa materialità. Il risultato di queste scelte stilistiche è un prodotto dall’aspetto estremamente pulito e rigoroso, che non rinuncia all’eleganza. La superficie di Quadra ospita pochi elementi essenziali. Il taglio verticale, che rompe il blocco monolitico, contiene una telecamera a colori, con ampio grado di visione, che potenzia la sicurezza di chi si trova all’altro capo dell’apparecchio. Quattro icone con retroilluminazione LED individuano le principali funzioni (chiamata inviata, porta aperta, fonica attiva, impianto occupato), mentre il pulsante di chiamata, dotato dell’innovativa tecnologia Soft Touch, si aziona con il semplice sfioramento delle dita. La mostra ADI Design Index 2015 resterà aperta al pubblico a Milano fino al 9 Ottobre, per poi trasferirsi a Roma presso la Serra Espositiva dell’Orto Botanico, dal 16 al 25 Ottobre.




Agroalimentare, 6mila le imprese attive a Bergamo

Sono 53 mila le imprese nel settore agroalimentare in Lombardia con 120 mila addetti su 1 milione in Italia. In Lombardia, di queste, 46 mila sono nell’agricoltura e 6 mila nell’industria alimentare e delle bevande. Tiene il settore per numero di imprese tra il 2014 e il 2015. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese e Istat al 2014 e 2015. In Lombardia Brescia ha 11 mila imprese e 18 mila addetti, Milano 5 mila con 31 mila addetti, Mantova 8 mila imprese, con 14 mila addetti, Pavia 7 mila imprese con 8 mila addetti, Bergamo 6 mila imprese con oltre 11 mila addetti, Cremona 4 mila imprese con 11 mila addetti.

Nei primi sei mesi del 2015 è di 1,3 miliardi l’export lombardo del settore, su un totale italiano di 9 miliardi, un dato in lieve crescita rispetto all’anno scorso. L’import regionale è di 2,5 miliardi su un totale nazionale di 10 miliardi. Milano in sei mesi ha importato per quasi un miliardo ed esportato per 399 milioni. Lodi ha importato per 243 milioni e Brescia per 217. Per l’export, Bergamo ha avuto un business estero per 152 milioni, Mantova di 144, Brescia e Pavia di oltre 120. La Lombardia esporta circa 250 milioni di euro sia negli altri prodotti alimentare che nei lattiero caseari, 215 milioni nelle bevande e circa 150 milioni nei prodotti da forno e nella carne lavorata. La maggior parte dell’export va nei paesi dell’Unione Europea, novecento milioni, 140 milioni verso l’America, 110 milioni verso l’Asia, 24 milioni verso l’Africa, 24 milioni verso l’Oceania.




Accesso al credito, la Regione dà il via libera ai mini bond

“Con la delibera di giunta che abbiamo appena approvato, abbiamo messo a disposizione 320 milioni per sostenere le imprese lombarde, in particolare 300 milioni per l’operazione di emissione dei mini bond, due milioni e mezzo per i voucher e 18 milioni per il fondo di garanzia a parziale copertura del rischio assunto dagli investitori che acquistano i mini bond emessi dalle piccole e medie imprese”. Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni aggiungendo che con questa operazione si punta a facilitare l’accesso al credito delle imprese lombarde. “Una difficoltà che rappresenta una delle questioni più importanti e in questo senso c’è un impegno forte della Regione – ha detto ancora Maroni – anche attraverso l’iniziativa dei mini bond”.

“La soluzione – ha spiegato l’assessore regionale all’Economia, Massimo Garavaglia – è una misura importante, perché la Lombardia da sola fa un terzo dell’export italiano e con l’export si tiene in piedi tutto il Paese. Noi abbiamo un gruppo importante di cosiddette multinazionali tascabili, quelle piccole e medie imprese fortissime all’estero ma che necessitano di investimenti. Il mercato del credito è molto sofferente e con questa iniziativa facciamo subito partire concretamente i mini bond, con 300 milioni subito disponibili: di questi, 120 li mette FinLombarda e il resto un pool di banche. Si fa così partire un mercato non ancora pienamente sviluppato in Italia”. “La Regione – ha aggiunto Garavaglia – acquisterà parte di queste emissioni, dando così un segnale forte: la Regione stessa, per prima, crede in questa misura, vero volano per la ripresa economica. Siamo sicuri che da questa misura si otterrà un volano molto importante per l’export e la ricerca per le imprese lombarde”.

“Il progetto dei mini bond – spiega l’assessore regionale alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione, Mario Melazzini – attua concretamente e in modo innovativo quanto previsto dalla legge 11 “Impresa Lombardia” nata per aiutare le imprese anche per quanto riguarda l’accesso al credito. Tra i contenuti principali della Legge, infatti, avevamo messo lo sviluppo di canali alternativi a quello bancario e i mini bond puntano esattamente a consentire alle imprese lombarde di finanziare i propri piani di investimento”.




Italcementi, sulla sede di Bergamo si decide l’anno prossimo

NUOVO_LOGO_ITALCEMENTINell’incontro di oggi con i sindacati «i rappresentanti di Italcementi hanno approfondito le proposte dagli stessi formulate la scorsa settimana al Mise e hanno ribadito il quadro finora esposto alle rappresentanze dei lavoratori e in sede ministeriale circa gli sviluppi attesi dall’integrazione tra HeidelbergCement e Italcementi. Confermata quindi la fiducia sulla sostanziale permanenza dell’attuale assetto industriale, mentre per quanto riguarda la sede centrale, occorrerà attendere il closing dell’operazione – previsto nella prima metà del 2016 – per avere un quadro del processo di integrazione delle strutture centrali», ha comunicato la società.

Le novità riguardano invece gli strumenti a sostegno del reddito delle persone coinvolte nell’attuale processo di ristrutturazione. «In seguito all’entrata in vigore del Jobs Act – spiega Italcementi -, non sarà più possibile garantire il prolungamento degli attuali ammortizzatori sociali oltre la scadenza del 31 gennaio 2016. L’individuazione di nuove misure sarà oggetto di un confronto con il Governo entro la fine di quest’anno».




Seminario sulla riforma delle Camere di Commercio

Mercoledì 7 ottobre , all’ex Borsa merci di Bergamo, dalle 9.30 alle 13 e dalle 14 alle 17, si terrà un seminario informativo gratuito sulle novità di recente introduzione, sia a livello normativo sia negli strumenti utilizzati, relative all’invio delle pratiche al Registro imprese. Durante la prima parte del seminario, rivolto al personale che si occupa direttamente della compilazione e dell’invio delle pratiche, saranno presentati i seguenti argomenti: estensione dell’obbligo di firma digitale e amministrazioni tenute al rilascio delle CNS; presentazione delle novità negli applicativi e nella manualistica del Registro imprese (Ateco, Widget, nuove implementazioni Starweb); procedura per la richiesta di annullamento delle pratiche; forma dei documenti trasmessi al Registro imprese a seguito della piena attuazione del C.A.D; inibizione dell’attività a seguito della perdita dei requisiti professionali e morali (variazione della compagine sociale, cessazione del responsabile tecnico, ecc.); nuovi adempimenti (direttive MISE, fallimento per estensione, ecc.). La seconda parte della giornata sarà invece dedicata alla presentazione della scrivania utenti in Impresainungiorno (I1G), nonché alla dimostrazione delle modalità di predisposizione delle pratiche destinate anche ai S.U.A.P. in cui si sono rilevati errori ricorrenti. In particolare si tratteranno i seguenti argomenti: apertura/variazione di unità locali soggette a SCIA; inizio attività di commercio dell’usato; corrispondenza contenuti denuncia SUAP/RI/Agenzia delle Entrate; trasferimento sede effettuato senza SCIA obbligatoria. Iscrizioni – Le iscrizioni potranno essere effettuate esclusivamente online sul sito internet www.odcec.bg.it Area “iscrizione online corsi e convegni”, effettuando il login nell’Area Iscritti.




Da Siad a Sanpellegrino, l’industria del food si racconta

SIADIl 3 ottobre, alle 16.30,all’Auditorium di Piazza della Libertà a Bergamo riprenderà il ciclo di incontri organizzati da Confindustria Bergamo nell’ambito del progetto: “La Food Industry si racconta: storie di tecnologie ed eccellenze”. Il programma degli appuntamenti autunnali si concentrerà sulle evoluzioni tecnologiche nel campo del gelato artigianale, dei gas per uso alimentare, del vending e dell’acqua minerale. Questo articolato progetto, che si sviluppa nell’ambito di “Expo Technologies for Food Industry”, prevede, nel complesso, un percorso di 5 giornate dedicate all’avvicinamento, incontro e approfondimento di altrettanti temi legati alle tecnologie per l’alimentazione. Promossa da Confindustria Bergamo, l’iniziativa ha l’obiettivo di valorizzare e far conoscere ad un pubblico vasto e di provenienza internazionale le innovazioni nelle tecnologie e nelle macchine della filiera agroalimentare bergamasca, eccellenza industriale e player di rilevanza riconosciuta nei mercati di tutto il mondo.

“Expo Technologies for Food Industry” è patrocinato Expo 2015 ed è organizzato con la collaborazione di Bergamo Scienza, della Camera di Commercio e di Kilometro Rosso e con il contributo di UBI – Banca Popolare di Bergamo. Ciascuna giornata vede la partecipazione di una madrina – partner industriale, che ha contribuito in modo significativo alla promozione del territorio bergamasco, attraverso una mission imprenditoriale votata al futuro e all’innovazione: Same Deutz-Fahr, ExpoGelato 2015, Siad, N&W, Sanpellegrino e Innowatio. In particolare, l’incontro del prossimo 3 ottobre intitolato “La filiera bergamasca del gelato artigianale, panna, fragola e algoritmi: la tecnologia del gelato italiano” sarà l’occasione per approfondire la conoscenza dell’alto livello di tecnologia è contenuto in un cono gelato, della filiera bergamasca del gelato, nonchè delle innovazioni che oggi caratterizzano questo tradizionale prodotto, anche attraverso la degustazione in sala di gelati vegani e di gelati estemporanei all’azoto liquido per assaporare dal vivo la bontà del gelato Campione del Mondo. Si tratterà di un viaggio alla scoperta della filiera bergamasca del gelato artigianale, alimento semplice e gustoso che piace a tutte le generazioni, sebbene non siano in molti a conoscerne la storia, la cultura e l’apparato tecnologico che supporta tutte le fasi di produzione. I successivi incontri saranno invece ospitati nella sede del Kilometro Rosso. Sono in programma il 9 ottobre, “Azoto, ossigeno, anidride carbonica: gli amici della filiera alimentare”, azienda madrina SIAD; il 13 ottobre “Non chiamatele “Macchinette”: il futuro high tech del vending” con N&W; il 16 ottobre “Acqua minerale una risorsa importante per la salute e per lo sviluppo economico e sociale del territorio. Una risorsa da rispettare e proteggere”, aziende madrine Gruppo Sanpellegrino e Innowatio.

La partecipazione è gratuita e su prenotazione: www.expokilometrorosso.it




Terziario e artigianato, credito agevolato per 20 milioni

fogalco - crebergVenti milioni di euro per favorire l’accesso al credito delle piccole e medie imprese del commercio, del turismo e dell’artigianato bergamasche. Il “Plafond Piccole e Medie Imprese Terziario e Artigianato” è stato attivato dal Credito Bergamasco grazie a una convenzione con Fogalco, la Cooperativa di Garanzia dell’Ascom Bergamo, e Lia Eurofidi Bergamo, entrambe aggregate ad Asconfidi Lombardia. La convenzione ha come punto di forza il rilascio di garanzie a favore della banca. Le linee di credito assistite sono sia a breve termine che a medio e lungo termine e verranno accordate, a condizioni economiche agevolate, agli associati Ascom e Lia.

«Il Credito Bergamasco conferma la sua significativa presenza sul territorio e il suo dinamismoha detto Mario Ratti, presidente del Comitato Territoriale della Divisione Credito Bergamasco nel corso della conferenza di presentazione tenutasi questa mattina in sala Traini alla sede di via San Francesco d’Assisi a Bergamo –. L’accordo sarà sicuramente di grande utilità alle imprese del settore per potenziare gli investimenti avvalendosi di condizioni assolutamente competitive».

Per Bruno Pezzoni, responsabile della Divisione Creberg «si tratta di un intervento che testimonia l’attenzione del Credito Bergamasco verso le necessità dell’imprenditoria locale, un modo concreto per sostenere le imprese mettendo a loro disposizione gli strumenti necessari per superare il profondo e prolungato periodo di crisi».

«La condivisione delle idee imprenditoriali tra banca e confidi crea ricchezza e sviluppo del territorioha sottolineato Riccardo Martinelli, presidente di Fogalco e del Comitato di Controllo di Asconfidi Lombardia –. Questo plafond risponde alla reali esigenze dei nostri imprenditori e la nostra collaborazione con Credito Bergamasco riduce le distanze con effetti positivi sulle  pmi».

Irene Paccani, presidente Lia Eurofidi e membro del Consiglio di Sorveglianza Asconfidi Lombardia ha ricordato come i confidi nascano allo scopo di agevolare le imprese nell’accesso al credito. «L’accordo sottoscritto – ha detto – ci aiuta in questo compito, dando alle imprese l’opportunità di usufruire di risorse finanziarie a tassi agevolati, utili per fare investimenti anche in un periodo di difficoltà».

Per avere informazioni utili e aderire all’iniziativa le imprese interessate possono rivolgersi a tutte le filiali del Credito Bergamasco o alla propria associazione di riferimento.




Comelit sbarca a New York, maxi commessa per l’installazione di videocitofoni

posto esternoLa tecnologia italiana di Comelit Group sbarca Oltreoceano per una fornitura nel cuore di New York, a conferma della crescita della presenza dell’azienda di Rovetta anche nel panorama internazionale. A Comelit è stata infatti affidata la realizzazione dell’intero impianto videocitofonico di Stuyvesant Town-Cooper Village (PCVST), una grande area residenziale di oltre 320.000 mq situata nel distretto di Manhattan. Progettato per accogliere i veterani di ritorno dalla Seconda Guerra Mondiale, il grande insediamento deve il suo nome attuale a Peter Stuyvesant, il primo governatore della colonia olandese del New Amsterdam, e a Peter Cooper, industriale, inventore e filantropo, fondatore della Cooper Union.

PCVST, oggi di proprietà di CW Capital che ne ha affidato l’amministrazione alla CompassRock Real Estate, comprende 11.250 unità immobiliari di diverse tipologie per metrature e prezzi, compresi alcuni appartamenti di lusso. Insomma, una vera e propria città nella città, a due passi dall’East Village, dove abitano oltre 30mila persone protette da un avanzato sistema di sicurezza, con telecamere e apparecchiature di controllo degli accessi. Ognuno dei 110 edifici del complesso è dotato di due videocitofoni Vandalcom Digital, per un totale di 220 posti esterni. Si tratta di un modello realizzato in acciaio inox, studiato per resistere ad eventuali atti vandalici e dotato di una rubrica digitale, indispensabile considerato il numero elevato di utenti residenti in ciascuna torre. Comelit ha fornito anche tutti monitor interni degli 11.250 appartamenti: la scelta è ricaduta su Planux, con monitor a colori e tecnologia ‘Sensitive Touch’.

“Si tratta, a livello numerico, della più grande fornitura della storia di Comelit: attualmente lo stato di avanzamento dei lavori è al 40% e contiamo di completare l’installazione dell’impianto videocitofonico in un paio di anni – commenta Marco Giugnetti, direttore vendite estero di Comelit Group -. Il progetto su New York ci dà grande soddisfazione anche sul fronte delle prospettive di mercato perché è una nuova ulteriore conferma della crescita del nostro gruppo in ambito internazionale”.esterno

Con un fatturato consolidato che nel 2014 ha sfiorato gli 80 milioni di euro (+8,1% rispetto al 2013) e una quota destinata all’export del 60%, Comelit Group si presenta come una realtà di dimensione internazionale complessa e articolata, con sedi in 13 Paesi. Storicamente consolidata nell’ambito dell’Unione Europea, con una presenza significativa in particolare nel mercato francese e in quello della Gran Bretagna, Comelit Group sta conoscendo importanti e significativi risultati anche nelle aree del Sud-Est asiatico e degli Stati Uniti: “La nostra tecnologia proprietaria, insieme alla completezza dell’offerta, si sta rivelando un ‘arma competitiva vincente. Negli Stati Uniti, in particolare, stiamo crescendo a due cifre ormai da diversi anni, mentre nell’Estremo Oriente, con l’apertura della filiale di Singapore prima e dell’ufficio di rappresentanza ad Hong Kong, siamo coinvolti nella realizzazione di alcuni dei più prestigiosi complessi residenziali” conclude Giugnetti.

 

 




Moltrasio favorevole al tetto del 5% al diritto voto

Il presidente del Cds di Ubi Banca, Andrea Moltrasio, si dice favorevole all’introduzione di un tetto permanente al diritto di voto al 5%, dopo la trasformazione in Spa. “Personalmente sono favorevole a un tetto del 5% permanente”, ha detto Moltrasio, a margine dell’incontro con i soci in vista dell’assemblea del 10 ottobre, ricordando che in Italia “c’è l’esperienza di Unicredit”. “Al momento l’obiettivo è arrivare alla Spa nel modo più lineare e minimalista possibile, applicando la legge”, ha aggiunto. “Quando ci sarà il nuovo corpo sociale tutte queste decisioni di statuto potranno essere prese”. Per il presidente del Cdg Franco Polotti “non sarebbe uno scandalo; un passo alla volta”. L’ad Victor Massiah si è invece limitato a ricordare che “nella vecchia Banca Lombarda c’era un tetto permanente al 5%”. La legge sprevede la possibilità per le banche di inserire un tetto provvisorio del 5% per due anni.