“Costruire il domani”, Bombassei e Gori immaginano il futuro digitale con Quintarelli

“Costruire il domani”, Bombassei e Gori immaginano il futuro digitale con Quintarelli

Libro QuintarelliIl nostro domani non può che essere influenzato e dominato da una forte presenza del digitale: dobbiamo quindi essere in grado di prevedere quale futuro aspetta la nostra società e la nostra economia. Questo in estrema sintesi può essere il messaggio dell’ultimo libro di Stefano Quintarelli, informatico, professore e politico italiano, deputato dal 2013, uno dei pionieri nell’introduzione commerciale di Internet in Italia. “Costruire il domani. Istruzioni per un futuro immateriale” è non solo il titolo del libro, ma anche il tema del confronto che Comune di Bergamo e Confindustria Bergamo organizzano lunedì 16 maggio, alle 18.30, nella Sala Giunta della sede di via Camozzi 70 di Confindustria. Un confronto che vedrà coinvolti, oltre Quintarelli, il direttore di Confindustria Guido Venturini, il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori e l’imprenditore e parlamentare Alberto Bombassei (ingresso gratuito).

Nel 1989, ancora studente, Quintarelli ha fondato MI.NE.R.S. (Milano Network Researchers and Students), la prima associazione telematica studentesca italiana che ha realizzato la prima rete indipendente di posta elettronica in Italia ed il primo sistema telematico per l’iscrizione ad esami universitari. Dal 2011 è stato direttore dell’Area Digital del Gruppo 24 Ore da cui si è dimesso quando alcuni partiti politici del terzo polo lo hanno candidato a commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Nel 2014 è stato nominato presidente del Comitato di Indirizzo dell’Agenzia per l’Italia digitale dal Consiglio dei Ministri. “Il futuro insomma – si legge sulla quarta di copertina del suo libro – non va indovinato, va immaginato. Il futuro è fatto di strade che ci vengono incontro. Viste da qui, non sono affatto sentieri già battuti ma varchi che si aprono, forme che si tracciano, dati disseminati su pattern che s’intrecciano col presente ma sono ancora tutti da ritracciare”: il libro vuole essere quindi un modo per immaginarsi un mondo digitale, connesso e veloce, con tutto quel che ne consegue per le aziende del nostro Paese.