Fiera di Sant’Alessandro, dal 6 all’8 settembre si accendono i riflettori sull’agricoltura

Fiera di Sant’Alessandro, dal 6 all’8 settembre si accendono i riflettori sull’agricoltura

135 realtà rappresentate, convegni e iniziative collaterali nella fiera di riferimento del settore

Nel solco tracciato lungo dodici secoli di storia, da venerdì 6 a domenica 8 settembre 2024 alla Fiera di Bergamo torna l’attesa Fiera di Sant’Alessandro (FdSA), rassegna regionale organizzata da Bergamo Fiera Nuova in collaborazione con Promoberg dedicata al settore Primario, tra agricoltura, macchinari e tecnologie, zootecnia, equitazione e prodotti tipici. La Fiera riaccende i riflettori su un settore fondamentale per l’economia, il lavoro e l’ambiente del nostro Paese e territorio, così come per la tutela, la sicurezza e l’alta qualità dei prodotti made in Italy e in Bergamo che imbandiscono le tavole di mezzo mondo. La rassegna è storicamente tra le più attese del settore e richiama ogni anno in città centinaia di imprese espositrici in rappresentanza della maggioranza delle regioni italiane, e migliaia di operatori e appassionati provenienti da tutta la Lombardia e in parte anche delle regioni limitrofe. Rafforzato ulteriormente il format della rassegna, che abbina alla ricca area espositiva, un nutrito calendario di eventi collaterali, tra cui diversi convegni e tavole rotonde con al centro alcune delle tematiche più discusse del settore. La FdSA consente di fare il punto della situazione per una filiera che – da sempre alle prese con le variazioni delle condizioni meteo – negli ultimi anni ha dovuto sempre di più fare i conti con il tema del cambiamento climatico, tra improvvisi nubifragi, grandinate e periodi di caldo torrido e siccità. A ciò si sono aggiunte periodiche problematiche di tipo sanitario per gli animali, come la peste suina e, notizia dei giorni scorsi, la Blue Tongue (lingua blu), malattia infettiva (non contagiosa per gli esseri umani) dei ruminanti, in particolare bovini e ovi-caprini, che ha indotto gli organi competenti regionali a bloccarne la movimentazione e la partecipazione a mostre e fiere in diverse province della Lombardia, inclusa quella di Bergamo. Sono 175 le imprese presenti (il dato ‘paga’, come detto, l’impossibilità della partecipazione degli allevatori e commercianti di bovini e ovicaprini, in totale 15 realtà) in rappresentanza di 14 regioni italiane; 4 le imprese straniere (Austria, Croazia e Francia). Le realtà lombarde sono 135, con il tradizionale primato delle aziende targate Bergamo, ben 97. Restando in Lombardia, sono 10 le provincie rappresentate; dopo quella di casa, seguono le province di Brescia (14 espositori), Lecco (6), Milano (4), Como e Cremona (3 a testa), Monza Brianza, Sondrio, Lodi e Varese (due espositori a testa). Dopo la Lombardia, è il Veneto la regione più rappresentata, con 10 espositori; seguita dalla Puglia (6), dal Trentino-Alto Adige (4), dal Piemonte e dalla Toscana (3 espositori). Seguono poi, Campania ed Emila Romagna (2), Calabria, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Sardegna, Sicilia e Umbria (un espositore). Il pubblico può quindi percorrere, in un’unica grande e comoda location facilmente raggiungibile con ogni mezzo, un giro d’Italia (con alcune puntate all’estero) tra le tante eccellenze Made in Italy del mondo rurale. Le categorie merceologiche in esposizione sono una ventina, tra le quali svetta anche quest’anno il settore “Prodotti tipici e agro-alimentari” (il 42% delle imprese totali), seguito dai settori “Macchine agricole e attrezzature” (circa il 20%), “Equitazione e artigianato” e “Risparmio energetico ed energie rinnovabili” (entrambe oltre il 5%) a conferma del grande interesse del settore Primario verso i temi green. Attorno al 4% (cadauno) i settori “Abbigliamento tecnico” e “Prodotti per la casa”. Percentuali minori, ma sempre molto rappresentative, per i settori “Battesimo della sella e attività ludiche” (per coinvolgere i più piccoli); “Foraggi”, “Veicoli commerciali e automotive”, “Equidi” e, sempre in tema green, “Florovivaismo e riqualificazione del vere”. Come da tradizione, si conferma molto significativa la partecipazione di Enti, Istituzioni, Comunità montane e associazioni di categoria. La Fiera di Sant’Alessandro mette in vetrina (in tutto il padiglione B e in area esterna) anche centinaia di macchinari (compresi quelli da campo aperto) e attrezzature varie, molto ricercate dagli operatori professionali (soprattutto) ma anche da un numero crescente di privati, interessati prevalentemente al giardinaggio e all’orticoltura
La fiera ultramillenaria nata per onorare il santo patrono di Bergamo, rimane e si rafforza più che mai nel ruolo di consolidato evento di riferimento per gli operatori professionali, che in Fiera trovano tutto il meglio e le ultime novità del settore, per  proficui scambi commerciali da concretizzarsi anche nel medio/lungo periodo; la manifestazione consente nel contempo agli stessi di fare il punto della situazione e individuare i migliori sviluppi futuri di un settore alle prese con i cambiamenti climatici e con le nuove dinamiche di un mercato sempre più dinamico e globalizzato. Ma la rassegna è anche un’occasione imperdibile per il grande pubblico, che può confrontarsi direttamente con gli attori della filiera rurale e toccare con mano i risultati del duro lavoro sui campi e nelle aziende agricole e zootecniche. Uno dei grandi meriti della FdSA sta nell’abbinare alle antiche tradizioni che si tramandano di generazione in generazione, il volto più moderno e innovativo del pianeta rurale, quello che vede avanzare sempre di più l’hi-tech, ma anche le nuove generazioni e l’imprenditoria al femminile. La Fiera di Sant’Alessandro ha ottenuto anche quest’anno il patrocinio della Provincia di Bergamo e dalla Camera di Commercio di Bergamo. A sostegno degli organizzatori, sono scesi in campo anche: Intesa Sanpaolo e Banco BPM Credito Bergamasco (main sponsor), Gewiss (main partner), DeniCar (mobility partner); European Conference of Arab Horse Organizations e Federazione italiana Turismo equestre, Trec Ante e Anica (supporter). Fondamentale, inoltre, la collaborazione con diverse realtà del territorio del settore, tra cui citiamo Coldiretti, Confagricoltura, Camera di Commercio, Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo. Giovanni Zambonelli, vicepresidente Camera di commercio, ha introdotto la manifestazione presentata alla stampa il 4 settembre: “Stiamo parlando di una fiera che fa parte della storia di Bergamo e che ha il merito di coinvolgere operatori e famiglie. Il settore primario a Bergamo vuol dire oltre 5mila imprese, è un patrimonio importante di storia, tradizioni e competenze. Per la prima volta, dopo l’acquisizione nei mesi scorsi delle quote di Bergamo Fiera Nuova detenute dai privati, la Camera di Commercio partecipa alla FdSA nel ruolo di socio di maggioranza all’interno di una compagine totalmente pubblica (insieme a Comune e Provincia di Bergamo), il che ci porta a credere e impegnarci ancora di più nella manifestazione”. Giuseppe Epinati, amministratore unico di Bergamo Fiera Nuova, Spa proprietaria dell’immobile ha posto l’accento sulle sfide future: “Con la Fiera di Sant’Alessandro torna in via Lunga l’evento per eccellenza di Bergamo dedicato al settore Primario e storicamente legato ai festeggiamenti del santo patrono della nostra città. Il nostro polo fieristico è un’eccellenza del territorio, dotato di tutte le più innovative tecnologie e posizionato strategicamente sullo scacchiere della mobilità, con il plus del confinante aeroporto internazionale di Orio al Serio che collega la nostra città con oltre 140 destinazioni in tutta Europa, Medio Oriente e Nord Africa. La Fiera di Bergamo è un patrimonio fondamentale per l’economia, lo sviluppo e la promozione del nostro territorio in Italia e nel mondo, in chiave economica e turistica. Lungo l’arco dell’anno abbiamo continuato ad operare per garantire la massima sicurezza a tutti gli utenti della Fiera (imprese, fornitori e pubblico) e assicurare il rispetto delle normative, costantemente monitorate e gestite con tutte le competenze necessarie. Per citare solo gli ultimi interventi sulla struttura, dopo l’aggiornamento e l’implementazione dell’impianto di evacuazione effettuato lo scorso anno, si è aggiunto il revamping fotovoltaico in corso di ultimazione (entro fine settembre), con il quale abbiamo sostituito il vecchio impianto fotovoltaico oramai obsoleto con uno di ultima generazione, in linea con la produzione di energia pulita e sostenibile richiamata dall’Agenda 2030 dell’Onu. Ora il principale obiettivo riguarda l’ampliamento degli spazi espositivi, con il raddoppio dei padiglioni, (passando dagli attuali due a quattro). Il progetto strategico commissionato a PwC Italia dimostra che tale intervento è indispensabile e imprescindibile. Sono in corso interlocuzioni e confronti con Regione Lombardia per definire al meglio la procedura da seguire in tema di Accordo di programma (integrazione dell’attuale oppure nuovo AdP). Determinante e lungimirante in tal senso è stato l’acquisto da parte della Camera di Commercio di Bergamo delle compartecipazioni dei privati: ora, tutte le quote societarie di Bergamo Fiera Nuova sono in mano pubblica (Camera di Commercio, Comune di Bergamo e Provincia di Bergamo), e ciò favorirà l’accesso ai finanziamenti pubblici. Poi c’è il capitolo del nuovo collegamento ferroviario con l’aeroporto di Orio, per il quale abbiamo chiesto una fermata nei pressi della Fiera. Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) ha detto che tecnicamente è possibile, ma restano incerti i tempi. Chiaro che il nostro impegno sarà massimo, è una infrastruttura troppo importante per la Fiera e per tutto il territorio”. Luciano Patelli, presidente di Promoberg, Srl che gestisce da sempre il polo fieristico e congressuale di via Lunga, ha sottolineato il valore della manifestazione e del calendario fieristico, nonostante il limite imposto dall’emergenza Blue tongue: “La Fiera di Sant’Alessandro segna da ben dodici secoli la storia del nostro territorio e per questo sentiamo forte la responsabilità di allestire al meglio la manifestazione. Sin dalla chiusura dell’ultima edizione, ci siamo subito messi al lavoro per portare in fiera tutti i protagonisti del settore primario, con gli espositori, gli enti e le varie associazioni che arrivano da tutta Italia, con forti ricadute positive per la promozione del nostro territorio anche in chiave turistica e culturale. Quest’anno, a pochi giorni dall’apertura della manifestazione, è entrata a gamba tesa l’emergenza che ha bloccato bovini e ovicaprini. Vista la tradizione e la storia del settore per il nostro territorio, ci spiace tantissimo, sia per le imprese coinvolte che per il pubblico; ma la rassegna offre tantissimo altro ancora, su oltre 40mila metri quadrati di superficie. Sono certo che anche questa edizione sarà produttiva per gli operatori e soddisferà e saprà emozionare il tanto pubblico atteso. Il preventivato raddoppio degli spazi espositivi e la possibile realizzazione di una fermata ferroviaria davanti alla fiera, sono due notizie che, se realizzate, sarebbero straordinarie per la nostra attività: per diverse fiere, anche in prospettiva futura, abbiamo bisogno di più spazio, così come l’avere un collegamento ferroviario diretto ci consentirebbe di agevolare moltissimo le imprese e gli utenti delle nostre manifestazioni. La nostra operatività sta crescendo molto, sia in termini di espositori che di pubblico. Siamo passati dalla ventina di fiere dello scorso anno alle 28 in programma quest’anno, e vogliamo continuare a crescere”. Davide Lenarduzzi e Carlo Conte si sono soffermati sulle tante caratteristiche vincenti della manifestazione. “Se si fa rete – osserva l’ad Lenarduzzi -, Bergamo non è seconda a nessuno: la FdSA un esempio perfetto in tal senso. Non parliamo solo di spazi e iniziative (pur significative) ma soprattutto di passione, competenze, iniziative, innovazioni, tradizioni ed emozioni che fanno crescere e fare la differenza, per un territorio che è tra i più importanti a livello non solo nazionale”. Carlo Conte: “Mi occupo della FdSA da 20 anni, è stata la prima fiera che ho seguito arrivato a Bergamo, è parte di me. È un punto di riferimento per il settore, grazie a sinergie e collaborazioni di altissimo profilo, che chiamano in causa imprese, istituzioni, associazioni. Ogni anno il primo settore è alle prese con emergenze varie, è accaduto anche questa volta; ma anche quest’anno, forse più che mai, l’unione ha fatto la forza, la fiera non deluderà le aspettative”. Gabriele Borella, Presidente Coldiretti Bergamo ha aggiunto: “Pur in un contesto molto complicato, portiamo in fiera oltre 20 imprese e due convegni dedicati a temi di grande attualità. Il nostro impegno è massimo per sostenere e promuovere le nostre imprese”.  Enzo Ferrazzoli, direttore Confagricoltura Bergamo: “Apprezziamo e condividiamo i grandi sforzi compiuti per allestire al meglio una fiera che rappresenta un punto di riferimento per il settore. Così come facciamo con le nostre imprese, non mancherà il nostro sostegno alla manifestazione”.

Convegni e tavole rotonde 

Ad aprire il programma convegnistico e formativo, quale anticipazione delle tre giornate, la tavola rotonda organizzata da Coldiretti, con il contributo della Camera di Commercio di Bergamo e Unaproa (Unione Nazionale tra le Organizzazioni dei Produttori Ortofrutticoli, Agrumari e di Frutta in Guscio)  in programma mercoledì 4 settembre alle ore 18 presso la sala Caravaggio del Centro Congressi in Fiera Bergamo sul tema “La IV gamma tra fake news e prospettive future”, ricordando come la gamma in questione ha nella Bergamasca una delle protagoniste assolute. Citiamo poi: la tavola rotonda organizzata sempre da Coldiretti (con il contributo della Camera di Commercio di Bergamo, Associazione BergamoScienza e associazione Aletheia) in programma venerdì 6 settembre alle ore 11 presso la sala Caravaggio del Centro Congressi Fiera Bergamo, con tema “Nutrire il futuro, la forza della dieta mediterranea”; il convegno organizzato dall’Associazione italiana coltivatori (Aic) e l’associazione agrituristica Penisola Verde sul tema “Agricoltura e turismo”, che getta uno sguardo sul futuro degli agriturismi, in programma venerdì 6 settembre alle ore 16 presso la sala Colleoni del Centro Congressi in Fiera Bergamo. Inoltre, i due incontri organizzati da Ats Bergamo in Sala Caravaggio dedicati ad altrettanti temi di grande attualità e importanza: “Conoscere le zecche, un problema sanitario in un contesto ambientale in evoluzione” in programma venerdì 6 settembre alle ore 14:00 e “Verde sicuro, la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori addetti alla manutenzione del verde”, incontro promosso in collaborazione con le associazioni datoriali del settore agricolo (Coldiretti, Confagricoltura e Confai) in agenda sabato 7 settembre alle ore 9:00 (chiusura prevista alle ore 13:30).

Orari: venerdì e sabato, 9:00 – 21:00; domenica 9 – 19.

Info e ticket: www.fieradisantalessandro.it.