Immobili, per Nomisma «a Bergamo mercato ancora poco dinamico»

Immobili, per Nomisma «a Bergamo mercato ancora poco dinamico»

«Il mercato immobiliare bergamasco continua ad essere poco dinamico, sebbene si intraveda qualche timido segnale di attenuazione della fase recessiva, che induce a considerare come superato il punto minimo raggiunto negli anni precedenti». È l’analisi del primo Osservatorio Immobiliare 2016 di Nomisma, società indipendente che realizza attività di ricerca e consulenza economica a livello nazionale e internazionale.

Il mercato residenziale bergamasco ha mostrato nel 2015 timidi segnali di ripresa, dimostrata dal nuovo aumento delle compravendite e dalla riduzione dei tempi medi di vendita (9,5 la media cittadina). Il divario medio tra prezzo richiesto e prezzo effettivo rimane alto (18% per l’usato e 14% per il nuovo).

I prezzi si sono ulteriormente ridotti, registrando una flessione media del -1,9% per le nuove abitazioni e del -1,7% per le usate. Nel segmento della locazione, il periodo necessario per la definizione di una trattativa è di circa 3,2 mesi. I rendimenti medi lordi si mantengono pressoché inalterati al 5,2%.

La maggior parte degli intenzionati all’acquisto è propensa a ricorrere al mutuo, col quale coprire circa il 77% del valore dell’abitazione. Tra le tipologie dei contratti d’affitto, a Bergamo crescono quelli a canone concordato (37%), raddoppiati rispetto al 2013.

Il mercato dei box e garage è praticamente stabile sul fronte compravendita e locazione. Il calo dei canoni nelle zone periferiche è di -3%.

Nel comparto direzionale i tempi medi di vendita e di locazione rimangono elevati, rispettivamente 13,5 e 9 mesi, così come lo sconto medio tra prezzo richiesto e quello effettivo, fermo al 21,5%. I prezzi calano del -3,4% annuale, la variazione più alta tra le città italiane monitorate da Nomisma.

I canoni degli uffici si contraggono soprattutto nelle zone centrali (-3,5% annuale). Il rendimento potenziale lordo annuo cresce leggermente, portandosi al 4,7% medio.

Nel mercato retail il numero delle compravendite del 2015 è stato inferiore alle 70 unità, un terzo di quelle registrate nel 2005. Lo sconto praticato sul prezzo inizialmente richiesto risulta in leggera flessione rispetto alla precedente rilevazione (17,5%), così come i tempi di vendita, scesi a 11 mesi. I rendimenti potenziali lordi da locazione si mantengono – per il terzo anno consecutivo – al 6,9%.

Nel comparto dei capannoni industriali l’allungamento dei tempi necessari a locare gli immobili industriali non lascia intravedere miglioramenti per il segmento locativo. Per concludere qualche trattativa è necessario applicare sconti sul prezzo richiesto che si mantengono molto elevati, in media 23%. I prezzi e i canoni si contraggono ulteriormente, anche se in maniera meno accentuata rispetto agli anni precedenti.