LA LETTERA 
Aeroporto, 
parcometro rotto 
da giorni e gli utenti 
fanno la coda

LA LETTERA Aeroporto, parcometro rotto da giorni e gli utenti fanno la coda

Caro direttore
capita spesso di leggere delle eccellenze bergamasche e un accenno all’aeroporto non manca mai, probabilmente a buon ragione. Che Orio sia, del resto, una porta su Bergamo e una grande risorsa per il territorio é fuor di dubbio, che sia il primo biglietto da visita per chi atterra nella nostra provincia altrettanto.
Ebbene, fatte queste premesse, ci si aspetterebbe da chi gestisce uno scalo di tale successo un’attenzione costante agli utenti, un’ incessante solerzia nel porre rimedio ad ogni sbavatura. Non è così, perlomeno stando a quel che mi è capitato nei giorni scorsi. Piccole cose, intendiamoci, ma che danno il senso di uno scarso rispetto per chi utilizza il nostro scalo. I fatti. Mercoledì, tardo pomeriggio, arrivo in aeroporto per accompagnare un parente. Parcheggio nell’area riservata alla sosta breve e dopo 20 minuti torno. Arrivo al parcometro, pronto a pagare, e lo scopro insolitamente libero. C’era un motivo: era fuori uso. Capita. Vado all’altro parcometro e trovo una quindicina di utenti in coda. Qualcuno un po’ seccato, a dire il vero. Me ne faccio una ragione, perché può succedere che una macchinetta vada in tilt. Torno in aeroporto domenica mattina, stesso parcheggio, stesso copione. All’uscita dall’area Arrivi, ritrovo un parcometro con una lunga fila di utenti e l’altro ancora fuori servizio.
Mi chiedo: possibile che in piena stagione turistica, uno scalo preso d’assalto come quello di Orio non abbia trovato, in tre giorni, il tempo di riparare un parcometro, o quanto meno di spiegare in modo esauriente – chessò, con un cartello – il motivo della disfunzione? Nulla, neanche due righe di scuse per il disagio. Ripeto: sono piccole cose, ma fastidiose, che non fanno fare una gran bella figura al nostro scalo.

Cordialità
Severo F.