Malvestiti: «Il nostro impegno 
per il futuro del commercio»

Malvestiti: «Il nostro impegno per il futuro del commercio»

Un commercio che si sta profondamente trasformando, attività affaticate anche da un corpo a corpo con le banche, un tessuto cittadino ridisegnato, in cui alcuni quartieri sono diventati tematici, con spazi per la movida e aree etniche. Molte sfide alle porte e grande desiderio di rispondere ai nuovi bisogni e alle nuove esigenze.
È questo il quadro del terziario delineato nel corso dell’Assemblea annuale dell’Ascom, svoltasi lunedì scorso al Polo fieristico di Bergamo. Un’assemblea che è stata chiamata anche a rinnovare i vertici che guideranno l’associazione nei prossimi 4 anni e accompagneranno gli imprenditori del terziario a riconquistare quel ruolo di protagonisti dell’economia bergamasca, segnato dalla recente crisi.
«L’ambizione della nostra Associazione è quella di far tornare il commercio e il terziario protagonisti dell’economia del territorio e per questo che, negli ultimi anni, si sono messi in campo progetti e iniziative che hanno lo scopo di sostenere e rafforzare le imprese – afferma il presidente dell’Ascom, Paolo Malvestiti -. Ora la situazione chiede anche a noi di diventare propositivi, attraverso non solo una gestione efficiente ed efficace che ci consenta di consolidare ed accrescere il nostro rapporto con le Istituzioni, ma anche con l’ampliare e qualificare il legame con le imprese, con azioni intelligenti e coordinate. Per questo, dobbiamo essere in grado di coniugare conoscenza, competenza e competitività, chiavi di volta della nuova economia».
Conoscenza intesa proprio come capacità di percepire i bisogni, di leggere le dinamiche sociali prima ancora che si traducano in comportamenti di consumo, di comprendere l’evolversi degli stessi modelli culturali, di scoprire in quale direzione deve puntare il commercio del futuro. Una conoscenza che crea competenza, cioè capacità di trarre profitto e creare valore dall’interazione con il cliente, con i fornitori, con i collaboratori, con gli stessi concorrenti e con le nuove esigenze del mercato.
«Conoscenza e competenza che producono competitività – spiega Malvestiti -, i cui punti di forza sono i distretti e le reti del commercio, il sostegno ai Consorzi fidi, la condivisione tra pubblico e privato così da creare sviluppo, ricchezza ed occupazione, consentendo il principio della leale concorrenza tra le aziende nelle loro diversità».
In Assemblea il presidente Malvestiti ha tracciato le linee del commercio del futuro, ha rimarcato l’originalità di distretti del commercio, l’importanza del turismo, le novità che possono arriva da  Expo e, in chiusura, ha ricordato il ruolo di servizio e di tutela dell’Associazione.
Il commercio del futuro
Ci sono oggi abitudini e modelli comportamentali nuovi e diversi: c’è un ritorno al negozio di vicinato, una maggior attenzione agli acquisti che evita quelli di impulso, una grande disponibilità ad adeguarsi alle nuove condizioni. Si sviluppano piccole catene di negozi, l’attività commerciale tende a specializzarsi o a diversificarsi ed ad uscire da quell’anonimato che la rende meno competitiva. Si delinea così a poco a poco il commercio del futuro, costruito sulla base di tre pilastri: coerenza con i nuovi bisogni dei consumatori, tutela della libertà imprenditoriale in un ambito di corretta concorrenza tra operatori e sviluppo sostenibile nel rispetto dell’ambiente, delle persone e della legalità.
Distretti del commercio
Un esempio concreto del processo di cambiamento è il consolidamento dei distretti urbani del commercio. Da quando nel 2008 la Regione ha iniziato a investire su questo modello, si sono creati 199 distretti, coinvolgendo più di 800 comuni. Nella provincia di Bergamo si contano 28 distretti per un totale di 120 comuni coinvolti e più di 10mila attività imprenditoriali. Ad inizio marzo è stato pubblicato il V° Bando “Distretti del commercio verso Expo 2015” con risorse messe a disposizione che ammontano complessivamente a oltre 1 milione.
Il ruolo del commercio risulta, tramite il distretto, modificato in senso sociale: da semplice momento di incontro tra venditore e consumatore dà origine ad un luogo dove trascorrere il proprio tempo libero, relazionarsi con gli altri utilizzando una serie di servizi integrati e vivere momenti di intrattenimento organizzati. Quindi il distretto non è solo un’aggregazione di imprese, ma una vera e propria rete dove attività commerciali e tempo libero contribuiscono a creare nuovi equilibri territoriali, economici e sociali. In conclusione il distretto commerciale dà un apporto concreto agli abitanti e a chi visita il territorio.
Il turismo
Negli ultimi anni si è creato un legame stretto tra i distretti del commercio e il turismo. L’Ascom ha la rappresentanza istituzionale del turismo all’interno della Camera di Commercio; quindi ha una responsabilità primaria nel contribuire a rendere efficace la leva del turismo per lo sviluppo dell’economia locale.
L’Expo 
L’Expo rappresenterà una grande occasione per il commercio, non solo dal punto di vista economico, ma anche da quello organizzativo, perché potrà stimolare le riflessioni sull'organizzazione territoriale. Expo, infatti, non dovrà essere una sporadica opportunità per il singolo, ma piuttosto la piattaforma di lancio di modelli commerciali integrati, di avanguardie imprenditoriali, di nuove collaborazioni tra pubblico e privato. Farà emergere le potenzialità dei territori e degli operatori, premiando quelle realtà che avranno colto e sviluppato al meglio le strategie distrettuali regionali.
I rapporti con le istituzioni
I distretti, il turismo, il commercio devono integrarsi con le pubbliche amministrazioni e le istituzioni del territorio.
Le relazioni di Ascom si intrecciano con Regione, Comune, Provincia e Camera di Commercio. Sul tema della viabilità, del lavoro, delle imposte sono nati confronti che hanno dato risultati vantaggiosi per gli imprenditori, come ad esempio l’alleggerimento dell’imposta di soggiorno, la riduzione dell’Imu per i negozi di vicinato, i contributi per l’apertura di nuovi esercizi nelle aree desertificate e le aperture serali nel mese di luglio.
In particolare con l’Ente Camerale l’attenzione è stata indirizzata ad agevolare e incrementare l’accesso al credito, l’innovazione, l’internazionalizzazione e la formazione, grazie anche al contributo di Bergamo Sviluppo e di Promos.
Il ruolo di servizio dell’Associazione
Il ruolo di rappresentanza si accompagna a quello dei servizi a sostegno delle aziende associate. Le imprese apprezzano il lavoro svolto; in particolare per la funzionalità del contratto di lavoro, per l'azione di riequilibrio tra piccoli negozi e grande distribuzione, per il supporto prestato alle imprese nell'affrontare i temi locali, per la valorizzazione del turismo. Si sentono accompagnate nel loro lavoro e nell'affrontare le proprie difficoltà; per questo che accanto ai servizi tradizionali della tenuta della contabilità e dell’amministrazione del personale, Ascom nell’ultimo quadriennio ha sviluppato il settore una serie di servizi a sostegno della qualificazione delle imprese: dalla formazione, al sostegno alla nuova e giovane imprenditoria, dall’internazionalizzazione alle agevolazioni per il credito e per il consumo di energia e gas.
Infine per rispondere alla provocazione che lancia la sfida economica. l’Ascom a ottobre prenderà parte al Master in Europrogettazione per la Piccola e Media Impresa, un’iniziativa frutto della collaborazione tra Promoberg e il Centro Universitario di Formazione in Europrogettazione che ha come obiettivo quello di saper utilizzare e far fruttare le risorse dell'Unione Europea a favore del settore del commercio.