Promoberg, Luciano Patelli designato presidente, Matteo Zanetti vice

Promoberg, Luciano Patelli designato presidente, Matteo Zanetti vice

Nominato il nuovo consiglio d’amministrazione, manca l’assegnazione dell’incarico al nuovo amministratore delegato

Con l’approvazione del Bilancio 2021, l’Assemblea dei soci di Promoberg ha nominato il nuovo Consiglio di amministrazione. Luciano Patelli, consigliere, è stato designato presidente. E’ stato votato il nuovo consiglio di amministrazione che vede Matteo Zanetti vicepresidente e in consiglio Lorenzo Pinetti, Lorenzo Cereda, Giuseppe Cristinelli, Renato Giavazzi, Carlo Loffreda, Leone Algisi. “Ringrazio per il lavoro svolto il dottor Fabio Sannino, con cui ho condiviso le difficoltà e le soddisfazioni di questo triennio- ha commentato Luciano Patelli-. Sono contento di questa designazione e mi metto da subito al lavoro con grande responsabilità, impegno e condivisione”.
Luciano Patelli, classe 1958, è titolare dell’omonima società attiva nei servizi immobiliari a Bergamo. Dal 2022 vicepresidente vicario di Ascom Confcommercio Bergamo, ricopriva già la
carica di vicepresidente dal 2018 ed è nel direttivo di Ascom dal 2009. E’ membro del consiglio d’amministrazione di Fogalco Soc. Coop dal 2006. Da quest’anno Patelli è presidente di Asseprim
Bergamo, la nuova rappresentanza Ascom della realtà dei servizi d’impresa. Dal 1995 è iscritto al ruolo periti ed esperti immobiliari della Camera di Commercio. Dal 2004 al
2017 è stato presidente Fimaa Confcommercio Bergamo; dal 2004 al 2016 consigliere regionale Fimaa e dal 2015 al 2017 coordinatore regionale Fimaa. Dal 2009 consigliere Regionale
Confcommercio Lombardia, dal 2016 consigliere Confedilizia Bergamo. Dopo essere stato nominato nel 2019 vicepresidente, oggi è stato indicato dai soci come nuovo presidente di
Promoberg, Società che gestisce la Fiera di Bergamo.
Nel presentare il Bilancio 2021 e il Piano di sviluppo 2022-2026, Promoberg torna ed essere una società con uno stato patrimoniale solido (avendo ripristinato il patrimonio netto), un portfolio di manifestazioni fieristiche in parte già molto efficaci e con un concreto scenario di sviluppo per nuovi eventi anche dal profilo internazionale e nel settore congressuale e Mice (meeting, incentive, conferenze and exibition).
Il Bilancio 2021 chiude con un utile di 1,2 milioni di euro. Al risultato della gestione contribuiscono in modo determinante i contributi pubblici ricevuti dalla società come ristori per compensare lo stop delle attività causato dalla pandemia da Covid-19.
Il Piano di sviluppo 2022-2026 – redatto con l’assistenza di PwC, primaria società di revisione e consulenza strategica alle imprese, approvato dal Consiglio di amministrazione di Promoberg e presentato quest’oggi ai soci di Promoberg e Bergamo Fiera Nuova, la società proprietaria del quartiere fieristico di via Lunga – vede la società tornare alle performance pre-pandemia nel 2024 (+676mila euro di differenza, tra ricavo e costo di produzione), utilizzando il 2022 (-233mila euro) e il 2023 (-536mila euro) per garantire gli investimenti necessari per tornare all’utile di bilancio negli anni successivi.
La previsione del Piano è arrivare nel 2026 ad un fatturato di circa 14 milioni di euro (dagli attuali 8 milioni di euro), con un tasso di crescita composto su base annua del 14%. Il Piano prevede anche l’inserimento di una nuova figura apicale nell’organizzazione della società, l’Amministratore delegato, che rappresenta un elemento di novità nella governance di Promoberg.
Il Bilancio 2021, il primo che Promoberg approva dopo la sua trasformazione in Srl, chiude con un utile netto di esercizio di 1.225.024 euro, contro una perdita di euro 938.846 dell’esercizio precedente, formatosi anche grazie alla contabilizzazione di contributi in conto esercizio per euro 2.650.664. Si tratta di un risultato che ha beneficiato, in modo straordinario, dei contributi statali e regionali di ristoro dei danni e delle perdite subite negli esercizi 2020 e 2021 a causa della pandemia.

La contabilizzazione dell’utile ha consentito di incrementare il patrimonio netto contabile della società (capitale sociale e riserve), portandolo dal saldo di euro 854.254 esistente al 31 dicembre 2020 a quello di euro 2.079.277 rilevabile al 31 dicembre 2021. L’utile di esercizio, derivando da utili formati con contributi pubblici, è stato accantonato a riserva indisponibile. Oltre ai contributi in conto esercizio sopra menzionati, la società ha potuto beneficiare nell’esercizio 2022 anche della definitiva assegnazione del finanziamento agevolato concesso da Simest di euro 2.508.618,25, già da questa deliberato nell’esercizio 2021, e la cui erogazione era subordinata al perfezionamento della trasformazione dell’ente associativo in società di capitali; trasformazione perfezionata in data 25/1/2022 con l’iscrizione presso il Registro Imprese della Camera di Commercio di Bergamo.
Sempre in tema di contributi, Promoberg incasserà nel corrente esercizio l’importo di circa 476mila euro a titolo di contributo in conto capitale a fronte del completamento degli investimenti effettuati a valere sul Bando Rilancio dei quartieri fieristici 2021. Investimenti iniziati nell’esercizio 2021 e che hanno principalmente riguardato l’automazione del parcheggio di via Lunga, il rifacimento della pavimentazione dei padiglioni (ad oggi completati) e l’aggiornamento tecnologico del Centro Congressi e della Galleria Centrale della Fiera, in via di
completamento nel mese di luglio.
Promoberg ha inoltre conseguito proprio pochi giorni fa l’aggiudicazione di un contributo di euro 650mila euro dal Ministero del Turismo in relazione ad un bando PNRR per l’efficientamento
energetico del Palacreberg (struttura comunale gestita da Promoberg) ed è in attesa di conoscere l’esito di un’altra domanda di contributo presentata sempre al Ministero del Turismo per la
realizzazione di una tettoia fotovoltaica in copertura del parcheggio antistante la Fiera.
Obiettivo del Piano di sviluppo 2022 – 2026 è consolidare le performance della società tornando all’utile di esercizio dall’anno 2024, arrivando nel 2026 ad un fatturato di circa14 milioni di euro
(dagli attuali 8 milioni di euro), con un tasso di crescita composto su base annua del 14%. Per raggiungere questo risultato, il Piano individua 5 ambiti di sviluppo strategico e 26 linee guida.
I 5 ambiti – che si configurano come le aree in cui prioritariamente operare per ottenere i risultati previsti a Piano – sono:
1) L’ottimizzazione delle performance dell’attuale modello di business
2) Il consolidamento delle fiere di maggior successo e aggiornamento dei format delle manifestazioni più tradizionali o con performance migliorabili
3) L’organizzazione e sviluppo di nuove manifestazioni e format (con un’intensificazione del calendario fieristico B2C e B2B, con 10 nuovi eventi a portfolio avviati o da avviare e altri 3 di
impatto da ideare e/o acquisire nei prossimi 5 anni)
4) L’intensificazione dell’attività di internazionalizzazione (con manifestazioni esistenti o nuove, il rafforzamento del programma «incoming buyers» e dei servizi per la permanenza business e
turistica)
5) L’ampliamento di nuove collaborazioni strategiche e strutturali con enti, associazioni, imprese pubbliche e private (tra cui Provincia e Comune di Bergamo, Camera di Commercio, Università di
Bergamo, mondo associativo ed economico).
Per raggiungere gli obiettivi, il Piano prevede oltre all’inserimento della figura dell’Amministratore delegato anche il rafforzamento della struttura professionale di Promoberg, portando nei prossimi cinque anni il numero dei dipendenti dagli attuali 15 alle 20 unità, con l’aggiunta di diverse e specifiche figure professionali.

Nuovo impulso alle fiere, puntando all’internazionalizzazione

I risultati ipotizzati si potranno ottenere solo ampliando il calendario fieristico, sfruttando le potenzialità di alcune delle manifestazioni già in portfolio oltre che incrementando decisamente
l’attività congressuale.
Le manifestazioni fieristiche passano dalle 15 nel 2022 a 20 nel 2023 (nonostante la mancanza di IVS e B2Cheese, che hanno cadenza biennale); a 22 nel 2024 e a 23 nel 2025 e 2026. Oltre alle già
affermate Ivs e Creattiva, il Piano prevede uno sviluppo internazionale per altre fiere, iniziando da B2Cheese, la fiera dedicata alla filiera professionale del formaggio.
Il Piano di sviluppo 2022-2026 prevede una crescita significativa per l’attività congressuale di Promoberg che, si stima, possa raggiungere nel 2026 un fatturato di oltre 630mila euro (dagli attuali
260mila euro) con un tasso di crescita composto su base annua di + 28%.
Promoberg punta, quindi, a potenziare decisamente le attività extra fieristiche, partendo da quelle congressuali e del settore Mice (meeting, incentive, conferenze and exibition), candidando  Bergamo ad avere un ruolo di rilievo nel settore: una nuova sfida per Promoberg, per potenziare un business che ha importanti margini di sviluppo e produce ricadute positive per tutta l’economia e la promozione del territorio, anche all’estero.
Promoberg ha le potenzialità per diventare un polo di coordinamento e gestione di più strutture congressuali, facendo leva su sinergie con poli quali Treviglio – a partire dalla Fiera della città – e
lo stesso Teatro Creberg (se sarà confermata la gestione a Promoberg).
Il Piano prevede anche una serie di possibili miglioramenti (upside) dei risultati presentati, ossia azioni non ancora quantificate nel documento – in quanto non corredate ad oggi da sufficienti o
solide informazioni disponibili –, ma che possono consentire un ulteriore sviluppo dei risultati previsti. Tra queste: collaborazioni con enti del territorio e/o di respiro internazionale per far
evolvere i format fieristici e attrarre nuove manifestazioni; avvio del nuovo business della gestione degli allestimenti; ampliamento del quartiere fieristico; riqualificazione energetica del polo
fieristico, …).
“Il Piano di sviluppo rappresenta non un punto di arrivo, ma un punto di partenza- ha sottolineato Fabio Sannino, nel lasciare l’incarico di presidente Promoberg-. La scelta di
presentarlo sia ai soci di Promoberg che a quelli di Bergamo Fiera Nuova indica in modo chiaro una direzione ed un metodo: la strada del futuro della Fiera può e deve – per quanto possibile –
essere costruita insieme, puntando a quelle sinergie tra imprese, associazioni datoriali e istituzioni che – quando perseguite con determinazione – mettono sempre la nostra città in grado di
raggiungere obiettivi di assoluta eccellenza. Promoberg è partita da una riflessione su sé stessa, sulla propria capacità operativa e sulle proprie
potenzialità di crescita e recupero di redditività. Abbiamo lavorato su uno scenario ottimistico, perché bisogna credere nelle proprie idee, ma bisogna essere consapevoli che i risultati attesi
saranno raggiungibili solo con un intensissimo lavoro su tutti i fronti ed in un contesto di massima collaborazione associativa ed istituzionale”. Le difficoltà del momento post pandemico e lo scenario di grande incertezza verso il futuro hanno portato gli operatori fieristici ad accelerare i processi di aggregazione tra gli eventi del settore, riducendone il numero assoluto e rendendoli più partecipati e rappresentativi. “Promoberg, quindi, deve puntare a presidiare nuovi ambiti specialistici su cui il nostro ecosistema imprenditoriale può e deve dire la sua, a partire dai bisogni e dalle aspettative delle imprese. Per fare ciò, la figura di un Amministratore delegato è indispensabile per dare più respiro, anche internazionale, all’azione della società”.
Il tema del dimensionamento del quartiere fieristico andrà affrontato con grande attenzione: ampliare il polo di Bergamo è operazione lunga, complessa e costosa: ma è una operazione
possibile e, in prospettiva, necessaria per attrarre manifestazioni che necessitano di spazi espositivi più estesi, ma anche poter contare su spazi di compensazione per garantire
allestimenti/disallestimenti di eventi contestuali o susseguenti. Per realizzare materialmente nuovi spazi occorre avviare sin d’ora un proficuo confronto con Bergamo Fiera Nuova, proprietaria del
quartiere fieristico, e le Istituzioni del territorio. La relazione virtuosa con l’aeroporto di Bergamo può dare i suoi migliori frutti non solo nell’abbinamento all’attività fieristica, ma anche a quella congressuale. Bergamo, può e deve fare sistema per diventare in pochi anni un punto di riferimento nel panorama nazionale del turismo congressuale ed avere un ruolo centrale nella attività di networking tra imprese e Pubblica Amministrazione”.