East Lombardy incontra gli alberghi e lancia le colazioni tipiche

albergatori east lombardy

Anche gli alberghi possono diventare testimonial delle bontà del territorio, partecipando al progetto East Lombardy, l’alleanza che è valsa alle province di Bergamo, Brescia, Mantova e Cremona il titolo di Regione europea della gastronomia per il 2017. Il percorso – presentato ufficialmente la scorsa settimana al congresso internazionale Identità Golose, a Milano – vuole promuovere l’area come unica grande destinazione turistica, puntando sul connubio tra patrimonio artistico-naturalistico e tradizione enogastronomica.

La ricettività può inserirsi in questa cornice e creare virtuose sinergie. Se ne è parlato nella sede Ascom Confcommercio di Bergamo, dove i rappresentanti degli albergatori delle quattro province, tra i quali anche il presidente regionale di Federalberghi Paolo Rossi, hanno incontrato Roberta Garibaldi, docente dell’Università di Bergamo, direttrice scientifica di East Lombardy.

Gli operatori sono chiamati innanzitutto a partecipare al progetto entrando nella rete delle attività coinvolte. Allo studio c’è, inoltre, l’introduzione dei prodotti tipici e delle eccellenze enogastronomiche nelle colazioni degli alberghi. Dal latte agli yogurt, passando per le confetture e i dolci fino ad arrivare ai salumi e ai formaggi, i territori offrono infatti tante chicche capaci di rendere autentico, e speciale, il soggiorno a partire dal breakfast. L’obiettivo è creare partnership con i produttori per agevolare questo tipo di offerta.




Alberghi in calo in Bergamasca, sono 270. Tutte le schede nell’annuario provinciale

albergoIl Servizio Turismo della Provincia ha completato l’aggiornamento 2017 dell’Annuario di tutti gli alberghi presenti sul territorio bergamasco. La pubblicazione è disponibile in formato pdf sul sito istituzionale.

Sono 270 le strutture censite, di cui 24 nel capoluogo, per un totale di 6.800 camere con 12.614 posti letto e 127 appartamenti e 295 posti letto. L’annuario riporta indirizzi e siti web degli alberghi, oltre al numero di stelle e altre caratteristiche: per fare qualche esempio, sono 168 le strutture che risultano accessibili ai disabili, mentre 148 sono gli alberghi che accettano animali domestici.

Il numero complessivo risulta in calo, nell’edizione 2015 erano presenti 283 strutture, in quella del 2016, 273, di cui 26 in città.




A Medjugorje l’hotel che parla e cucina bergamasco

Venanzio Poloni
Venanzio Poloni

A Medjugorje, in una zona tranquilla immersa nel verde, c’è da qualche mese un hotel in cui si parla bergamasco. Si chiama Stella Maris e a gestirlo c’è un seriano che in fatto di ristorazione la sa lunga. Classe 1956, Venanzio Poloni è albergatore da oltre 30 anni ed è titolare dell’albergo Centrale di Fino del Monte. Negli ultimi 20 anni ha accompagnato tantissimi pullman di pellegrini come capogruppo in vari santuari mariani. Di qui l’idea di lasciare la Valle Seriana per la Bosnia Erzegovina, per stare più vicino alla Madonna e trasmettere agli altri, anche attraverso il lavoro di ristoratore, la sua testimonianza cristiana.

È alla guida dell’hotel Stella Maris a Medjugorje dallo scorso primo aprile e sta già riscuotendo parecchi consensi tra i clienti, non solo per la qualità delle camere ma anche per l’ottimo servizio di ristorazione. Qui Poloni offre infatti molti piatti tipici della tradizione orobica, dai Casoncelli fatti in casa al capù con carne trita e verza. C’è poi la trippa bergamasca, che all’albergo Centrale di Fino del Monte è un classico da gustare in ogni periodo dell’anno e così a Poloni è venuta naturale l’idea di proporla anche a Medjugorje. «È stata una bella sfida ma i clienti apprezzano – rileva -. Nel menù ho tante specialità della mia terra d’origine capaci di dare conforto non solo agli italiani ma anche a inglesi, tedeschi, francesi, spagnoli, portoghesi».

hotel-stella-maris MedjugorjeQuella di Venanzio è una storia di fede, viaggi e cucina che parte da lontano. La sua è una famiglia di albergatori e fin da bambino è cresciuto respirando il profumo confortante dei sughi, degli intingoli e dei ripieni preparati tra le mura domestiche. Ancora adolescente, ha iniziato ad accumulare esperienze in giro per il mondo. Dopo aver studiato l’inglese a Cambridge, è diventato prima cameriere di bordo a Montecarlo e poi caposala sulle navi da crociera americane con destinazione Polinesia, Alaska, Caraibi. Tornato a casa, è diventato titolare dell’albergo storico di famiglia nel cuore di Fino del Monte ma la devozione alla Vergine Maria è da sempre il suo primo pensiero. Così è nato il progetto di aprire un luogo di sosta e ristoro per i pellegrini di Medjugorje. Nell’ampia sala da pranzo dell’hotel, si vedono ogni giorno gruppi di fedeli che pranzano spensierati, condividendo lunghi tavoloni imbanditi di specialità.

pranzo-preghiera- hotel - stella-maris - medjugorjeL’atmosfera è calda, accogliente. Spesso qualcuno prende la chitarra e intona una canzone per rendere omaggio a Gesù, trasformando un momento conviviale in una vera e propria festa. «A Medjugorje senti proprio la presenza soprannaturale della Madonna che poi ti dà la forza di andare avanti nella tua quotidianità», spiega Poloni. La conversione di fede di quest’uomo semplice e spontaneo ha colpito anche la scrittrice clusonese Angela Grignani Scainelli che nel 2013 ha raccolto la testimonianza di Venanzio e l’ha trasformata in un libro dal titolo “A Medjugorje Dio ha Parlato al Mio Cuore” (Edizioni Paoline). In questo testo vivido e profondo trapela tutta la devozione di Poloni che ogni giorno, attraverso il suo lavoro e la sua fede, ama donare tempo e risorse al prossimo.




Alberghi / A Natale Bergamo continua ad attirare turisti dal Nord Europa

Per le feste di Natale e Capodanno Bergamo ospiterà anche quest’anno turisti dal Nord Europa, i primi ad organizzare le vacanze sotto l’albero.

Nell’era delle prenotazioni last-minute è ancora presto per fare previsioni per il turismo nelle festività, ma non per indicare qualche tendenza di massima. Giovanni Zambonelli, presidente del Gruppo Albergatori Ascom, fa il punto sulle prime prenotazioni di dicembre: «Non sarà un Natale come quello di qualche anno fa – evidenzia -. L’embargo della Russia ha inevitabili ripercussioni su una clientela nuova come quella sovietica con un’elevata capacità di spesa e che optava per lunghi soggiorni durante le feste del Natale ortodosso, fino alla nostra Epifania. Fino ad ora il grosso delle prenotazioni arriva dal Nord Europa, dal Regno Unito alla Svezia, dalla Danimarca alla Norvegia. Si tratta per la maggior parte di famiglie che si fermano due-tre notti e che, oltre a visitare la città, si spostano per lo più a Milano. Al momento le prenotazioni sono in linea con quelle dello scorso anno».

Qualche turista italiano inizia ad apprezzare la nostra città: «Il turismo interno può crescere enormemente – prosegue Zambonelli -. Bergamo non è ancora percepita dagli italiani come destinazione turistica, nonostante chi la visiti ne resti piacevolmente stupito. C’è molto da lavorare in questa direzione».

L’ultimo scampolo del 2016 rappresenta l’occasione di fare un bilancio dell’anno: «Bergamo si sta sempre più affermando come destinazione turistica sia per quanto riguarda la città che l’hinterland. A tinte decisamente più fosche il turismo business, con la progressiva deindustrializzazione provinciale, con inevitabili ripercussioni sulle presenze».

Giovanni Zambonelli
Giovanni Zambonelli

Quanto alla categoria, il problema sempre più sentito è l’abusivismo, che non conosce crisi: «Ha volumi di affari mostruosi e a poco e nulla servono le nostre segnalazioni. Siamo nelle mani delle istituzioni». E non contribuisce ad una buona immagine turistica della città il declino del centro cittadino: «Il centro si sta spegnendo – rileva il presidente degli albergatori -: attendiamo il piano di rilancio annunciato dall’amministrazione, anche perché la sicurezza percepita è sempre più bassa. La nuova politica viabilistica è nata per disincentivare le auto senza però dotare la città di valide alternative ai mezzi privati. L’estensione del pagamento dei parcheggi la domenica per fare cassetto non contribuisce certo a rendere più vitale la città».

 




Federalberghi all’attacco dell’abusivismo: registro e tracciabilità fiscale

bernabo bocca presidente Federalberghi
Il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca

Federalberghi va all’attacco delle forme di accoglienza “non imprenditoriali” non tassate. «Non c’è bisogno di introdurre nuove tasse, ma di far sì che tutti gli operatori paghino le tasse nella giusta misura e rispettino le regole poste a tutela dei consumatori, dei lavoratori, della sicurezza pubblica e del mercato». È questa la posizione del presidente Bernabò Bocca dopo la notizia dei giorni scorsi di un’eventuale tassa per chi affitta stanze o appartamenti su Airbnb o su altre piattaforme di home sharing.

La cosiddetta “norma AirBnb” proponeva dal primo gennaio 2017 una cedolare secca del 21% per il canone delle locazioni di breve periodo, compresi bed&breakfast e affittacamere. Non è stata però inserita nella legge di Stabilità, alimentando un acceso dibattito.

«Il dibattito che in questi giorni si sta sviluppando in merito alla cosiddetta “tassa Airbnb” – ha detto Bocca – rischia di distrarre l’attenzione dal bubbone che affligge il mercato turistico italiano, inquinato da centinaia di migliaia di alloggi che operano in completo spregio alla legislazione fiscale e alle altre norme che disciplinano lo svolgimento delle attività ricettive, danneggiando tanto le imprese turistiche tradizionali quanto coloro che gestiscono in modo corretto le nuove forme di accoglienza. Basti considerare che, secondo le stime dell’ultimo Rapporto sul turismo, il numero effettivo delle presenze turistiche potrebbe essere di oltre un miliardo all’anno, quasi il triplo di quelle rilevate dall’Istat». La speranza del presidente di Federalberghi è «che si faccia strada la proposta di istituire presso l’Agenzia delle Entrate un registro di coloro che svolgono attività ricettiva in forma non imprenditoriale, prevedendo che i portali debbano comunicare al fisco gli estremi di ogni transazione al fine di assicurare che anche i furbetti dell’appartamentino paghino le imposte, applicando le stesse regole previste per i contribuenti onesti che adempiono al proprio dovere quotidianamente».




Alberghi, il premio di produttività passa anche dalla reputazione on line

albergoFederalberghi, Faita-Federcamping e le organizzazioni sindacali dei lavoratori Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno raggiunto un’intesa quadro per la detassazione delle erogazioni salariali legate al raggiungimento di obiettivi di produttività, redditività e qualità nelle strutture ricettive.

«Si tratta di un accordo innovativo – commenta Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi – che coglie le opportunità offerte dalla legge di stabilità 2016, collegando le erogazioni premiali al raggiungimento di performance significative per l’azienda e introducendo la facoltà per i collaboratori di fruire degli incentivi sotto forma di prestazioni di welfare».

Oltre ai classici indicatori di produttività (tasso di occupazione) e redditività (ricavo medio), l’intesa ha individuato strumenti volti a rilevare la capacità dell’azienda di far fronte alle nuove sfide del mercato in materia di reputation, riduzione della dipendenza dagli intermediari, fidelizzazione del cliente e allungamento della permanenza media.

La qualità del servizio potrà essere misurata anche sulla base dei giudizi espressi dai clienti attraverso i portali di prenotazione. Al riguardo, l’accordo prevede che vengano utilizzati esclusivamente i giudizi formulati da veri clienti che hanno effettivamente soggiornato nella struttura. «L’offerta ricettiva italiana ha uno standard di qualità elevato – prosegue Bocca – e ci aspettiamo che con il concorso degli strumenti che abbiamo messo in campo con questa intesa possa ulteriormente migliorare».

Secondo le elaborazioni di TrustYou, la più grande piattaforma al mondo per le recensioni degli ospiti, che ha analizzato oltre 10 milioni di recensioni relative a quasi 42mila strutture dall’ottobre 2014 al settembre 2016, il punteggio medio complessivo attribuito dagli ospiti degli alberghi italiani è di 83/100, con valori di eccellenza per la professionalità (84/100), il servizio (89/100) e la gentilezza del personale (95/100).

«Ci auguriamo che il Governo prosegua anche con la legge di stabilità 2017 – conclude Bocca – sulla strada della valorizzazione della contrattazione a tutti i livelli ed estenda sia la platea dei possibili fruitori che i limiti di reddito oltre le soglie attualmente prevista, in modo da stimolare il recupero di produttività del sistema Italia. Questo accordo è importante anche perché dimostra che nei settori – come il turismo – composti in prevalenza da piccole e medie imprese, in cui non si svolge la contrattazione aziendale, è possibile promuovere l’efficienza e la qualità anche con intese di livello nazionale e territoriale».




Alberghi di nuovo contro Booking.com, «non rispetta la regole sui prezzi»

albergoContinuano le ostilità tra albergatori e i portali di prenotazioni on line. Federalberghi ha dovuto infatti inviare una nuova segnalazione all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, «per denunciare clamorose violazioni delle regole che vietano a Booking.com di porre limiti agli sconti che gli hotel possono applicare su altri portali: questa volta i riflettori sono accesi sul Customer Service Team del portale, che intima ai gestori degli hotel di osservare la parity rate in ogni sua possibile declinazione».

La Federazione ha fornito all’Autorità copia di una e-mail inviata da Booking.com alcuni giorni or sono, nella quale si afferma: «in base alle politiche di Best Price Guarantee il prezzo riportato sul nostro sito deve coincidere con il prezzo riportato anche su altri portali di prenotazione». «I fatti dimostrano – afferma Alessandro Nucara, direttore generale di Federalberghi – che Booking.com non rispetta neanche le clausole all’acqua di rose che sono state adottate su proposta dello stesso portale ad aprile 2015. In altri termini, la timida decisione assunta dall’Antitrust italiana, già di per sé insufficiente a stabilire corrette condizioni di mercato, viene del tutto svuotata di contenuti al momento della concreta applicazione». «È quindi urgente che il Parlamento italiano ponga fine a questa commedia degli inganni – sostiene Nucara -, mettendo completamente al bando le clausole di parity ed assicurando anche nel nostro Paese il medesimo livello di protezione vigente in Francia e in Germania a tutela dei consumatori e delle imprese». «L’abolizione della “parity rate” – ricorda Nucara – è prevista da un articolo del disegno di legge per la concorrenza ed il mercato, approvato dalla Camera dei Deputati il 6 ottobre 2015. Il Senato dovrà approvarlo nei prossimi i giorni e poi tornerà alla Camera per la definitiva approvazione». «La legge francese – conclude Nucara – è entrata in vigore il 7 agosto 2015, poco più di tre mesi dopo il pronunciamento delle Autorità Antitrust italiana, francese e svedese. Ancora una volta l’Italia procede al piccolo trotto, mentre i nostri concorrenti galoppano».




Bonus alberghi, domande per 77 milioni. Ecco quelle ammesse

albergoA fronte dei 20 milioni stanziati per l’anno 2014 sono pervenute domande per oltre 77 milioni di euro, l’86% delle quali nei primi quattro minuti del “click day”, il via libera alle domande online fissato lo scorso 19 ottobre. Sono i risultati della prima tranche del Tax Credit, il credito d’imposta a favore delle imprese alberghiere che effettuano interventi di ristrutturazione della struttura, previsto dal governo per il triennio 2014 – 2016.

Il bonus alberghi, pensato per migliorare la qualità dell’offerta ricettiva italiana ma anche per favorire le imprese dell’edilizia e dell’arredo, è esito della richiesta congiunta di FederlegnoArredo e AICA – Associazione Italiana Confindustria Alberghi. Viene concesso per le spese complessivamente sostenute dal primo gennaio 2014 al 31 dicembre 2016. Il credito è ripartito in 3 quote annuali di pari importo ed è utilizzabile esclusivamente in compensazione. Fra le spese agevolabili, la ristrutturazione edilizia e l’acquisto di mobili: componenti di arredo, cucine professionali, arredi outdoor.

Solo per i mobili le richieste sono state pari a 27 milioni 118 mila euro, a fronte dei 2 milioni disponibili, ovvero il 10% del plafond complessivo.

 




Zambonelli: «Per le Feste Bergamo attira turisti del Nord Europa»

Bergamo si prepara ad accogliere i turisti per le feste di Natale e Capodanno e in generale un nuovo anno che vedrà appuntamenti importanti in provincia. Abbiamo chiesto a Giovanni Zambonelli, presidente del Gruppo Albergatori Ascom, in che direzione sta andando l’ospitalità orobica e quali sono le tendenze e le criticità del settore. Ci ha parlato di segnali positivi e grandi opportunità, ma anche del grosso limite della viabilità e di un mercato che sta evolvendo in modo confuso.

Che momento è per il turismo a Bergamo?

«Siamo in una situazione stazionaria. I movimenti si stanno riconfermando sui valori dello scorso anno. Sembrerebbe che grazie al nuovo volo che collega Mosca con Orio al Serio ci sia una ripresa degli arrivi dalla Russia. È una sensazione che speriamo si concretizzi in positivo».

Come vanno le prenotazioni per le festività?

Giovanni Zambonelli
Giovanni Zambonelli

«Al momento sono più o meno quelle registrate in questo periodo nel 2014. Le prenotazioni sono per due-tre giorni al massimo e provengono in netta prevalenza dall’estero, in particolare dal Nord Europa. Lo scorso anno è stato penalizzato dall’assenza della clientela russa, a fronte del boom di due anni fa. Quest’anno ci auguriamo che il nuovo volo, appunto, ci permetta di recuperare questa fetta di turisti, che è molto importante sia a livello di numeri sia di spesa. Siamo in attesa di nuove prenotazioni, tantissimi si muovono sotto data, in base alle condizioni meteorologiche».

Quali sono le destinazioni preferite per il Natale e il Capodanno?

«La città ha sempre il suo appeal. Per quanto riguarda le località di montagna si è in trepidante attesa della neve. Gli alberghi che si sono strutturati con aree benessere stanno lavorano e invitano i turisti a prendere giorni di vacanza. Se anche mancasse la neve, c’è l’opportunità di fare belle camminate nella natura. Sul lago ormai il turismo c’è tutti i 365 giorni dell’anno. Anche qui, come in città, si aspettano le prenotazioni dell’ultimo minuto».

Quali sono le criticità del comparto oggi?

«Come associazione stiamo cercando di capire come la politica regolamenterà la sharing economy, che ha pieno titolo di stare sul mercato ma che chiediamo abbia le stesse regole e gli stessi oneri. Siamo in attesa delle norme applicative della legge sul turismo che speriamo metteranno ordine nel settore dell’ospitalità. In questo momento il comparto è in continua evoluzione, bisogna capire dove stiamo andando».

Un problema, ormai annoso, per il turismo locale è la viabilità…

«È senza dubbio il fattore che in questo momento penalizza ancora le nostre valli. La galleria di Zogno sarà un grande aiuto. Ormai ci si è resi tutti conto che il turismo può essere un’attività importante, complementare all’industria, ma in determinate situazioni sconta questa problematicità. L’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità è bergamasco e si spende in prima persona per cercare delle soluzioni, ma tanti ritardi accumulati negli anni restano».

Come è l’offerta alberghiera del territorio?

«Qualcuno ha desistito, oppure ha dilazionato i tempi degli investimenti, si risente anche delle nuove forme di ricettività che erodono fette di mercato. Ma il comparto è sicuramente vivace e offre standard qualitativi elevati. Siamo sul mercato con un buon prodotto».

La tassa di soggiorno è ormai una realtà per tante città e località. Cosa ne pensa?

«L’imposta di soggiorno va inquadrata sotto diversi aspetti. Il primo è l’importo. Non è pensabile che possa raggiungere il 10% del costo di un soggiorno a coppia in una camera. È uno sproposito. Inoltre dovrebbe essere una tassa di scopo, quindi andrebbe investita nel turismo, ma ad oggi manca una rendicontazione di come queste tasse vanno investite, con ogni probabilità finiscono nel calderone delle spese dei Comuni. A Stezzano abbiamo intrapreso una battaglia simbolo criticando proprio la sperequazione tra la tassa e il costo delle camere. Le nostre istanze sono rimaste inascoltate. Non c’è stato verso di spiegare che l’introduzione di questa tassa a questi valori avrebbe impattato sul turismo e così è stato».

La paura di attentati ha scoraggiato i turisti dal venire a Bergamo?

«Direi di no, l’aumento dei controlli ci ha reso più sicuri di prima. Il pericolo latente sembra incidere di più in alte città che non a Bergamo».

Che anno sarà il 2016 per il turismo bergamasco?

«Si vedono tenui segnali positivi di ripresa, ma arrivano dopo anni di dati negativi pesanti. La strada per ritornare a determinati valori è ancora lunghissima. In ogni caso l’inversione di tendenza va vista con positività. Un aspetto che preoccupa è il mercato business: o riprende l’economia in modo importante o sarà un mercato in declino. E purtroppo il turismo del tempo libero non sarà mai in grado di sostituire questa componente».

Il prossimo anno per il lago sarà particolarmente importante. Crede che il comparto dell’ospitalità sarà in grado di  accogliere il flusso di visitatori straordinario richiamati dalla passerella sul lago dell’arista Christo?

«Gli amministratori e gli enti sono stati bravissimi a favorire questa idea. È una cosa grandiosa che mi auguro abbia possibilità di essere prolungata. Le prenotazioni arrivano già da tempo. Credo che riempita la ricettività della zona, i turisti si rivolgeranno agli alberghi e alle strutture ricettive del resto della provincia. Il trasporto sarà un fattore cruciale. Al momento non è un punto forte ma ci sono sei mesi per lavorare».




Lago d’Iseo, per il New York Times luogo da non perdere nel 2016

-CHRISTOIl New York Times ha indicato il lago d’Iseo come “The place to be”, il luogo da visitare assolutamente, nel 2016.

Non ci sono dubbi: la passerella di Christo sarà l’Expo del Lago d’Iseo, un evento unico che porterà il Sebino sotto i riflettori di tutto il mondo. I numeri forniti a Sarnico dagli amministratori, nel corso della presentazione bergamasca di “The Floating Piers” di Christo e Jeanne Claude, parlano chiaro: mezzo milione di visitatori attesi, 600 addetti impiegati e un indotto sul commercio, la ristorazione e l’accoglienza difficile da stimare, ma che sarà di certo importante.

Per il sindaco di Sarnico, Giorgio Bertazzoli, l’installazione rappresenta una opportunità grandissima e da non perdere per il Lago: «Cercheremo di essere all’altezza – ha detto -. I 16 paesi rivieraschi dovranno attrezzarsi per accogliere i visitatori, sarà uno sforzo di tutto il territorio». In effetti, in platea, erano tantissimi ad applaudire Christo: operatori ma anche cittadini di tutte le età, accorsi per conoscere da vicino il progetto. Giuseppe Faccanoni, presidente dell’Autorità di Bacino del lago e amico di lunga data dell’artista bulgaro, ha affermato che si tratta di una sfida tecnologica, ma soprattutto di un atto d’amore per il Lago d’Iseo.

È stato lo stesso artista a ripercorrere la storia del progetto, i primi contatti con la famiglia Beretta, proprietaria dell’Isola di San Paolo, gli incontri con i sindaci di Monteisola e di Sulzano, quindi l’avvio dei lavori, la produzione nella bresciana dei 220mila cubi e delle altrettante viti che verranno assemblati per fare la passerella e i test e le simulazioni sul Mar Nero per verificarne la sicurezza. I lavori sono già in corso e saranno non stop per garantire la data di consegna. Dopodiché, per 16 giorni, dal 18 giugno al 3 luglio, l’artista stenderà 70mila metri quadri di tessuto giallo increspato su una struttura galleggiante pedonale che collegherà Sulzano a Monte Isola e San Paolo. Il costo è di 10 milioni di euro e sarà pagato per intero dall’artista, grazie alla vendita dei suoi disegni, incluse le bozze del progetto per il lago d’Iseo. E alla fine di tutto, il materiale verrà rivenduto, così come è sempre avvenuto per le sue opere, con buona pace per chi nutre preoccupazioni per l’impatto della passerella sull’ambiente.

Al di là dell’entusiasmo generale, i Comuni del Lago devono al più presto sfoderare una strategia di accoglienza nuova e a tutto tondo se vogliono arrivare all’appuntamento preparati e cogliere al meglio questa opportunità. E non sarà cosa facile, vista la storica debolezza dell’offerta alberghiera e della rete di trasporto pubblico. Le Amministrazioni sono al lavoro per accogliere il grande flusso di visitatori e per limitare il disagio dei cittadini a suon di treni, battelli, navette su gomma e parcheggi dedicati, per tenere lontane le auto private dalla fascia costiera. Il Comune di Sarnico ha annunciato che allestirà nell’area Poletti un parcheggio per 400 autovetture con possibilità di prenotazione, che permetterà ai visitatori un facile collegamento ai battelli. Prevedere il numero esatto di arrivi è impossibile, perché, per volere di Christo, l’accesso alla passerella, illuminata da barche dal lago e percorribile in modo libero in entrambi i sensi, 24 ore su 24, sarà gratuito e non prenotabile.

Ma, a distanza di sette mesi dall’evento, gli alberghi del lago sono già presi d’assalto: sulla sponda bresciana alcuni hanno già dichiarato il tutto esaurito, mentre a Lovere e Sarnico ci sono ancora disponibilità, ma nei prossimi mesi l’”onda Christo” arriverà anche qui, e trovare un posto sarà un’impresa.

Buone notizie anche per l’occupazione, il progetto darà un lavoro temporaneo ad almeno 600 persone. Ľarruolamento è già iniziato. Chi desidera proporsi può visitare il sito www.thefloatingpiers.com e presentare domanda di collaborazione cliccando sulla parte “Get involved”.  Ma occorre affrettarsi, perché le candidature sono già numerose.

Per tutti ľinvito di Christo: «Preparatevi a camminare».