Emergenza Covid, attestato di merito a 500 attività alimentari che non hanno mai chiuso

Ad alimentaristi, macellai, fruttivendoli e ambulanti alimentari una pergamena in riconoscenza dei sacrifici fatti durante i mesi di pandemia

Ascom Confcommercio Bergamo sta provvedendo a consegnare un attestato di ringraziamento alle attività alimentari associate che si sono distinte durante il lockdown e che non hanno mai chiuso. Oltre 500 soci tra alimentaristi, macellai, fruttivendoli e ambulanti alimentari riceveranno una pergamena in riconoscenza della passione, dell’impegno, del coraggio dimostrato e dei sacrifici fatti durante i mesi di pandemia. “Dovendo ancora prestare attenzione alle norme per il contenimento della pandemia – sottolinea Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo – non riusciamo a organizzare una cerimonia collettiva di consegna nella nostra sede cittadina e per questo stiamo invitando le attività coinvolte a ritirare l’attestato presso la sede in via Borgo Palazzo 137 o nelle delegazioni Ascom più vicine”.

Oltre all’attestato, gli associati riceveranno anche una locandina con le indicazioni per partecipare alla raccolta fondi a sostegno de “Il Bosco della Memoria”, il progetto promosso dall’Associazione dei Comuni virtuosi e dal Comune di Bergamo e in fase di realizzazione al Parco della Trucca. Il sostegno al progetto si concretizzerà tramite la Fondazione della Comunità Bergamasca Onlus e la campagna coinvolgerà tutti gli associati Ascom e Aspan che possono effettuare un bonifico sul conto corrente legato ai rispettivi fondi presso la Fondazione.

La targa commemorativa

Infine, in direzione Ascom si è tenuta nei giorni scorsi una cerimonia riservata per la consegna delle targhe commemorative alle famiglie del presidente di Ascom 50%Più (Franco Pulcini) e di due consulenti (Giuseppe Rosignoli e avv. Giancarlo Lodetti) scomparsi nel 2020.




San Lucio, commercianti in festa tra buona tavola e solidarietà

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Da sinistra: il direttore dell’Ascom Oscar Fusini, il presidente della Pia Unione San Lucio Pierantonio Chiari, il presidente dell’Ascom Paolo Malvestiti, il responsabile marketing Giorgio Lazzari e lo chef Chicco Coria

La Pia Unione San Lucio, storica associazione tra i commercianti alimentari della Bergamasca, ha rinnovato ieri al ristorante La Vecchia Filanda di Brusaporto l’appuntamento con la tradizionale festa annuale.

Circa 120 tra imprenditori, famigliari e collaboratori hanno condiviso una giornata conviviale che, grazie alla lotteria benefica, contribuirà anche ai progetti di solidarietà del sodalizio.

171119 festa Pia Unione San lucio (5)A far gli onori di casa il presidente della Pia Unione, Pierantonio Chiari. Tra gli ospiti il presidente dell’Ascom Paolo Malvestiti e il direttore Fusini, insieme al segretario dell’Aspan, l’associazione provinciale dei panificatori, Roberto Alvaro.

La giornata si è aperta con la messa officiata dall’assistente spirituale dell’associazione, monsignor Tarcisio Ferrari, ed è proseguita con il pranzo curato dallo chef Federico Coria, da poco approdato nella nuova location. Sempre atteso e partecipato il momento della lotteria benefica: la generosità di numerose aziende alimentari ha permesso di comporre una lunga serie di cesti regalo che sono stati aggiudicati ai più fortunati e generosi mentre il ricavato della raccolta fondi sarà destinato ad iniziative solidali, in particolare al sostegno di progetti territoriali.

171119 festa Pia Unione San lucio (9)L’associazione, che fa capo all’Ascom, è nata nel 1938 tra i lattai di Città alta per dare aiuto ai colleghi in difficoltà e negli anni si è ampliata a tutta la provincia e a tutte le attività del dettaglio alimentare e del commercio in generale. Oggi ha tra i propri obiettivi la promozione di momenti di cultura, spiritualità e beneficenza ed ha nella festa del patrono, San Lucio martire, l’appuntamento più importante del calendario annuale.

Altro momento cardine del calendario il Natale dell’Alimentarista, occasione per lo scambio degli auguri in vista delle Festività. La cena quest’anno si terrà il 4 dicembre al ristorante L’Alimentari di piazza Vecchia.




Pia Unione San Lucio, commercianti in festa a Brusaporto

san-lucio-don-tarcisio-ritLa Pia Unione San Lucio, lo storico sodalizio tra commercianti alimentari di Ascom Confcommercio Bergamo, si dà appuntamento domenica 19 novembre per la festa dedicata al patrono, momento culminante dell’anno associativo.

Il tradizionale incontro è in programma al ristorante la “Vecchia Filanda” di Brusaporto e sarà l’occasione per riunire negozianti, familiari e collaboratori per una giornata all’insegna dell’incontro, del confronto e della convivialità. Il programma si apre alle 11.30 con la Santa Messa officiata dall’assistente spirituale dell’associazione Monsignor Tarcisio Ferrari. A seguire il pranzo e l’immancabile lotteria di beneficenza realizzata grazie alle donazioni di numerose aziende del settore alimentare.

«Da sempre il nostro scopo è dare aiuto e supporto ai commercianti e alle loro famiglie che per le più svariate ragioni attraversano un momento difficile – sottolinea Pierantonio Chiari, presidente della Pia Unione San Lucio -. Negli anni siamo stati inolte attivi in progetti a supporto delle associazioni del territorio, abbiamo raccolto fondi per un’auto medica e più recentemente abbiamo donato un’apparecchiatura d’avanguardia per la riabilitazione alla Casa degli Angeli di Mozzo».

La San Lucio sarà impegnata nel prossimo anno, oltre che nelle usuali iniziative di beneficenza, direttamente a fianco delle attività commerciali: «Vediamo troppe saracinesche abbassate in città e in provincia – continua Chiari -. I nostri sforzi si concentreranno su iniziative che possano contrastare la desertificazione commerciale in atto nei centri storici. È un tema che ci sta particolarmente a cuore e che ci riporta alle origini della nostra associazione».

Nata nel 1938 in Città alta come associazione tra i lattai per portare aiuto ai colleghi in difficoltà, la San Lucio si è negli anni aperta a tutta la provincia e a tutte le categorie del commercio. Oggi ha tra i propri obiettivi la promozione di momenti di incontro, cultura, spiritualità e solidarietà.

Per partecipare alla festa e per aderire all’Unione San Lucio: Pierantonio Chiari tel. 035 242982.

>>Il programma




Accademia Carrara, tra spettacolo e opere d’arte anche le bontà dei salumieri Ascom

salumi accademia carrara

Anche l’Ascom partecipa all’Aperitivo in Carrara, incontro di performance, musica, cocktail bar in programma venerdì 29 settembre in pinacoteca. Dalle 18 il Gruppo Gastronomi e salumieri insieme ai maestri del mestieri della Pia Unione San Lucio proporranno degustazioni di prodotti enogastromomici tipici bergamaschi.

Alle ore 21.30 Giulio Casale si esibirà nello spettacolo di teatro–canzone dedicato al vino, “Vino, Canzoni e illuminazioni”, un viaggio nella storia di una bevanda conosciuta da più di diecimila anni, indissolubilmente legata all’arte, alla musica, sempre e comunque all’uomo.

«Abbiamo aderito con piacere all’iniziativa – afferma Luca Bonicelli, presidente del Gruppo Gastronomi e salumieri Ascom -. La serata sarà un’occasione per valorizzare la cultura del cibo e il valore delle tradizioni gastronomiche bergamasche. Con gli altri salumieri e gastronomi del gruppo proporremo degustazioni di vini, salumi e formaggi del territorio. Prodotti che hanno alle spalle un lavoro di produzione e di invecchiamento e conoscenze che si sono tramandati da padre in figlio, per generazioni. Per questo motivo nelle dimostrazioni abbiamo coinvolto i colleghi in pensione della Pia Unione San Lucio che hanno accumulato negli anni esperienza e maestria in questa professione e le hanno messe a nostra disposizione».

Il costo di partecipazione è di 15 euro (più diritto di prevendita) e comprende ingresso al museo, degustazione e la spettacolo di Giulio Casale.

Qui l’acquisto del biglietto




Macellai all’opera, quando le botteghe fanno spettacolo

https://www.youtube.com/watch?v=PWCu8LCjvas

La professionalità dei macellai bergamaschi si è fatta show. Un pubblico numeroso e interessato ha seguito la dimostrazione di lavorazione delle carni organizzata dal Gruppo Macellai dell’Ascom alla Fiera di Sant’Alessandro – lo storico appuntamento con l’agricoltura e il mondo contadino di scena al polo di via Lunga – nella giornata di ieri.

«Dopo il buon successo dell’anno scorso, abbiamo deciso di replicare l’iniziativa e il risultato è stato ancora maggiore – commenta con soddisfazione il presidente dei Macellai Ascom Ettore Coffetti -. Tanti i visitatori che si sono fermati per seguire le operazioni di disossatura e sezionamento, curiosi di conoscere le caratteristiche dei diversi tagli e le modalità di cottura».

Spesso infatti le “abilità” culinarie si fermano alla fettina e a qualche spezzatino. La buona riuscita di un piatto di carne, invece, comincia dalla carne stessa e materia prima di qualità, giusto taglio e cottura rispettosa possono regalare grandi soddisfazioni. Non a caso i macellai sono stati affiancati da uno chef, il giovane Daniele Cortesi, 28 anni, titolare del ristorante La Follia a Gazzaniga, che ha suggerito ricette per ogni tipologia e taglio di carne, da quelle più tradizionali a quelle più creative.

Al lavoro, nello stand della Regione Lombardia, padiglione A, Luciano Pandolfi di Cologno al Serio, Elio e Nicola Cazzaniga di Canonica d’Adda, impegnati su un posteriore di vitello, un anteriore di manzo e sul maiale. «Abbiamo scelto di realizzare questo evento – ricorda il presidente Coffetti – per mostrare non solo la varietà che si trova sul bancone, ma anche cosa avviene nei laboratori delle nostre macellerie, la manualità e la competenza che sta dietro ad ogni prodotto, che non si vede ma c’è ed è importantissima».

Un’operazione che serve su un piatto d’argento la voglia di cucinare carne.




Grossisti alimentari, cambio al vertice. Giovanna Pradella presidente del Gruppo Ascom

Giovanna Pradella, della Cidia di Bergamo, è la nuova presidente dei Grossisti Alimentari e succede a Giovanni Cacciolo Molica di Orobica Pesca, alla guida del Gruppo dal 2000. La neo-presidente, 35 anni, guiderà i grossisti fino al 2021. Il direttivo vede la conferma dei consiglieri Adriano Bonalumi della Linberg di Mozzo, Carlo Garletti di Garletti Frutta di Bergamo, Marino Lazzarini di Lazzarini Dolciumi di Azzano San Paolo, Norberto Mologni della Fratelli Mologni di Bergamo, Maurizio Rovetta della Rcm Food di Lallio.

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Giovanna Pradella

«L’obiettivo del mio mandato – spiega Giovanna Pradella – è quello di promuovere iniziative condivise e di creare vere e proprie reti d’impresa per cogliere la sfida dell’internazionalizzazione, dato il crescente interesse per il food e per i prodotti tipici. Unendo le forze potremmo anche cercare di ottenere convenzioni vantaggiose per la logistica, aspetto cruciale per la gestione ottimale di ogni ordine».

Quanto al comparto, se da un lato vi è sempre più attenzione al food-cost nella ristorazione, dall’altro la ricerca di prodotti di qualità e di nicchia procede senza sosta: «C’è molto interesse per prodotti ad alto valore aggiunto, tipici e a denominazione e i clienti sono sempre più attenti a ingredienti e a metodologie di lavorazione».

Il settore è in contrazione. Dal 2012 al 2016 le attività sono passate da 248 a 216 (-12,4%). In città i grossisti alimentari sono 30 (nel 2012 erano 33).

Tra le problematiche, persistono delle criticità sul fronte finanziario, a partire dalla difficoltà di accesso al credito, oltre ai ritardi nei pagamenti, che interessano, a cascata, l’intera filiera: «La Cooperativa di Garanzia di Ascom, Fogalco, è fondamentale per supportare gli imprenditori, dall’analisi di bilancio all’accesso al credito e a bandi ed agevolazioni. L’opportunità di avere una consulenza finanziaria su misura rappresenta un indiscutibile vantaggio per ogni associato», ricorda Pradella.




Gastronomi e salumieri, tocca a Bonicelli. «Un piano per salvare i negozi di periferia»

Il passaggio di testimone tra Bonicelli (a sinistra) e Rocchi
Il passaggio di testimone tra Bonicelli (a sinistra) e Rocchi

Luca Bonicelli, titolare dell’omonima salumeria di Villa d’Ogna, è il nuovo presidente del Gruppo gastronomi e salumieri Ascom. Succede alla guida dell’associazione a Mauro Rocchi, che rimane come componente del Consiglio direttivo. Le votazioni si sono svolte ieri sera all’Ascom di Bergamo: accanto a Bonicelli, sono stati nominati vicepresidenti Pierantonio Chiari (Chiari Formaggi, Bergamo) e Gianluca Pellegrini (Pellegrini e Pezzotta, Berbenno), come consiglieri Nunzio Carrara (Carrara Fratelli, Bergamo), Alessandro Marchesi (Macelleria Marchesi, Seriate) e Mauro Rocchi (Bonate Sotto).

Bonicelli, 43 anni, è conosciuto nel commercio bergamasco per essere anche il presidente (uscente) del Gruppo Giovani Ascom, sodalizio che  si impegna per fare crescere gli imprenditori under 40 e in diverse iniziative di solidarietà rivolte in particolare ai bambini.

Nel corso della seduta elettiva del Cda, il neopresidente ha tracciato il programma per i prossimi anni e individuato come obiettivi prioritari la salvaguardia dei negozi di alimentari dei comuni più periferici e la formazione.

«I numeri parlano chiaro, il saldo dell’ultimo anno è critico – ha detto il neopresidente Bonicelli – le attività alimentari in dodici mesi sono scese da 934 a 911 e le chiusure sono state quasi tutte in provincia, in particolare nelle località più periferiche. Si tratta di capire quali sono le motivazioni, se il cambio generazionale, la troppa tassazione, la concorrenza o tutti questi fattori insieme». «La cosa certa – ha rimarcato – è che non si può più pensare di gestire il negozio come trent’anni fa. Le abitudini e gli stili di vita sono cambiati, la gente preferisce andare ai centri commerciali e non è possibile tornare indietro. Molte attività che hanno chiuso non si sono mai rinnovate. Invece, soprattutto i negozi che si trovano più lontani dal centro e nelle periferie devono farlo, devono diventare altro o comunque cambiare per trovare una loro nuova dimensione, più adatta a questi tempi».

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La prima iniziativa che il gruppo si propone di fare è un’analisi del comparto: capire meglio le criticità, l’età media dei salumieri-gastronomi e trovare le strategie «per difendere e promuovere gli alimentari, in particolare delle aree periferiche della provincia, che sono l’ultimo presidio del commercio di vicinato e un presidio sociale nei piccoli paesi».

«La soluzione a mio avviso è puntare sul multiservizio, ma per fare questo occorre fare formazione – ha continuato Bonicelli -. Si può decidere di puntare sulle selezioni gourmet, sul biologico, sui servizi di gastronomia del piatto pronto, sulla spesa a domicilio: sono tutte possibilità, la certezza è che per il negozio di alimentari così come lo abbiamo conosciuto negli anni non c’è grande futuro».

La crisi dei negozi alimentari in provincia si è manifestata nell’ultimo anno: dopo una fase di crescita (dal 2012 al 2015 sono aumentati da 872 a 934), nell’ultimo anno il saldo parla di -23 negozi alimentari in provincia. Si è stabilizzata invece la situazione in città dove le attività sono passate da 82 nel 2012 a 110 nel 2015, a 111 nel 2016.




Alimenti confezionati, diventa obbligatoria l’etichetta nutrizionale

Dal 13 dicembre sarà più facile tenere sotto controllo l’apporto calorico e nutrizionale di ciò che mangiamo. Diventa infatti obbligatoria per gli alimenti preimballati l’etichetta con le informazioni nutrizionali, ultima tappa dell’applicazione del Regolamento Ue n.1169/2011, che aveva già introdotto nel 2014 l’indicazione di origine per le carni suine, caprine e per il pollame; la segnalazione degli allergeni; la grandezza minima dei caratteri; più chiarezza sugli oli e i grassi vegetali e reso più stringenti le indicazioni su alcuni ingredienti e metodi di lavorazione (ad esempio le diciture “decongelato” o “carne ricomposta” oppure l’aggiunta di acqua).

Da ora in poi sulle confezioni dovranno essere ben visibili e chiaramente leggibili, in tabella o in forma orizzontale a seconda dello spazio a disposizione, nell’ordine:

  • l’apporto calorico
  • il contenuto di grassi (con il dettaglio “di cui acidi grassi saturi”)
  • carboidrati (con la sottocategoria “di cui zuccheri”)
  • proteine
  • sale

il tutto riferito ai valori medi per 100 grammi di prodotto.esempio-etichetta-nutrizionaleÈ possibile integrare con le indicazioni, facoltative, relative a: acidi grassi monoinsaturi, acidi grassi polinsaturi, polioli, amido, fibre, sali minerali e vitamine. Non è possibile inserire altre voci.

Questo tipo di etichettatura non è una novità, era infatti già normato e utilizzato facoltativamente dai produttori interessati a rendere più chiaro il contenuto nutrizionale delle proprie proposte. Ora diventa invece obbligatoria per tutti gli alimenti confezionati, con l’esclusione di:

  • prodotti non trasformati che comprendono un solo ingrediente (ad esempio farina, latte, miele) o una sola categoria ingredienti (es. miscuglio di legumi)
  • prodotti trasformati sottoposti unicamente a maturazione
  • acque per consumo umano, comprese quelle addizionate di anidride carbonica e/o aromi
  • piante aromatiche, spezie, loro miscele
  • sale e succedanei
  • edulcoranti da tavola
  • caffè, infusi di erbe e frutta, tè, ecc
  • aceti di fermentazione, anche aromatizzati
  • aromi, additivi alimentari, coadiuvanti tecnologici, enzimi alimentari
  • gelatina
  • composti di gelificazione per confetture
  • lieviti
  • gomme da masticare
  • alimenti confezionati con imballaggi in cui la superficie maggiore è  inferiore a 25 cm2
  • alimenti confezionati artigianalmente forniti in piccole quantità direttamente dal fabbricante al consumatore o a strutture locali di vendita

Per le bevande con tenore alcolico maggiore all’1,2% la dichiarazione nutrizionale può limitarsi al solo valore energetico.

«La novità riguarda il mondo della produzione e, in particolare, gli alimenti confezionati – evidenzia Andrea Comotti, responsabile dell’area Gestionale dell’Ascom di Bergamo -. I commercianti devono comunque accertarsi che ciò che pongono in vendita risponda ai requisiti di legge e, a questo proposito, si ricorda che i prodotti immessi sul mercato o etichettati prima del 13 dicembre 2016 senza dichiarazione nutrizionale possono essere commercializzati fino all’esaurimento delle scorte».

«Non sono tenuti all’etichettatura nutrizionale – precisa – i prodotti venduti sfusi, come pane, pasticceria e gelati». E nemmeno, riprendendo testualmente il regolamento, gli “alimenti, anche confezionati in maniera artigianale, forniti direttamente dal fabbricante di piccole quantità di prodotti al consumatore finale o a strutture locali di vendita al dettaglio che forniscono direttamente al consumatore finale”. «Questa espressione piuttosto articolata – spiega Comotti – è chiarita punto per punto in una circolare del novembre scorso dei ministeri dello Sviluppo Economico e della Salute. In sintesi non sono tenute all’etichettatura nutrizionale le microaziende (ossia con meno di 10 dipendenti e un fatturato o bilancio annuo inferiore ai 2 milioni di euro) della produzione e della distribuzione che vendono, o somministrano, al consumatore finale nel territorio della provincia di appartenenza e delle province limitrofe».

Con il nuovo obbligo le etichette si arricchiscono di informazioni, andando incontro alle esigenze dei cittadini. Secondo un’indagine del Censis, il 56,4% dei consumatori, infatti, afferma di leggere le etichette con molta attenzione, mentre il 71,4% si dice sensibile al tema. Ma non solo: secondo un’indagine del ministero delle Politiche agricole il 96,5 % degli italiani vorrebbe anche conoscere l’origine dei prodotti. Su questo versante, il via libera dall’Europa è già arrivato per il latte e i suoi derivati – burro yogurt formaggi e latticini – che dal primo gennaio 2017 riporteranno in etichetta la provenienza delle materie prime impiegate, mentre si aspetta il risultato della richiesta già inoltrata per grano e semola.

Per maggiori informazioni in tema di etichettatura di prodotti alimentari le aziende possono rivolgersi all’area Gestionale dell’Ascom (tel. 035 4120181-129)




Unione San Lucio, lunedì 12 la cena degli auguri

pacchi_san_luci.jpgIl tradizionale appuntamento per lo scambio degli auguri di Natale della Pia Unione San Lucio è in programma lunedì 12 dicembre alle 20.30 al ristorante Piccolo Mare di via Angelo Mai a Bergamo. Si tratta di uno dei momenti fissi del calendario della storica associazione che riunisce i dettaglianti alimentari della Bergamasca e che fa capo all’Ascom.

Nato nel 1938 tra i lattai di Città alta e dedicato al patrono della categoria, San Lucio martire, oggi il sodalizio ha tra i propri obiettivi la promozione di momenti di cultura, spiritualità e beneficenza. La cena di Natale è l’occasione per incontrarsi e rinnovare lo spirito di condivisione e amicizia che caratterizza il gruppo.

Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare Pierantonio Chiari (035 242982) o Dino Balduzzi (tel. 035 217522).




San Lucio, la festa degli alimentaristi in aiuto ai Cappuccini

 

La Pia Unione San Lucio porta un po’ di festa anche a chi ha più bisogno. L’incontro annuale dei commercianti alimentari bergamaschi, organizzato domenica 20 novembre all’hotel Cristallo Palace di Bergamo, avrà infatti un’appendice solidale con la consegna alla mensa di frati Cappuccini, in città, di una parte dei prodotti messi a disposizione dalle aziende.

L’associazione, che fa capo all’Ascom, è nata nel 1938 tra i lattai di Città alta per dare aiuto ai colleghi in difficoltà e negli anni si è ampliata a tutta la provincia e a tutte le attività del dettaglio alimentare. Oggi ha tra i propri obiettivi la promozione di momenti di cultura, spiritualità e beneficenza ed ha nella festa del patrono, San Lucio martire, l’appuntamento più importante del calendario annuale.

«Negli anni scorsi con le nostre iniziative abbiamo sostenuto diverse associazioni – ha ricordato nel corso della festa il presidente Pierantonio Chiari -, ora, visti i tempi, stiamo tornando alle origini. Così come i nostri padri aiutavano i colleghi con pacchi alimentari, abbiamo infatti scelto di sostenere nei bisogni quotidiani le famiglie che non ce la fanno ad arrivare a fine mese e il primo passo sarà portare una parte dei generi alimentari che i nostri sponsor hanno generosamente messo in palio per la tradizionale lotteria benefica ai frati Cappuccini, che gestiscono la mensa per i poveri in via Madonna della Neve. In seguito proseguiremo in questa direzione, pensando anche a qualche commerciante che potrebbe avere bisogno».

La giornata si è aperta con la messa, officiata dall’assistente spirituale della Pia Unione, monsignor Tarcisio Ferrari, seguita dal pranzo e dalla lotteria solidale. L’appuntamento ha superato la soglia delle cento presenze, tra gastronomi, macellai, grossisti e panificatori bergamaschi, da quest’anno invitati a condividere la giornata di incontro e convivialità. Hanno partecipato anche il vicepresidente dell’Ascom Riccardo Martinelli, il direttore Oscar Fusini e il segretario delle categorie del dettaglio alimentare Giorgio Lazzari. L’obiettivo è che lo storico evento possa diventare la festa dell’intero commercio bergamasco: «Già nei prossimi giorni incontrerò i presidenti degli altri gruppi – annuncia Chiari – per sviluppare la collaborazione».

Intanto c’è già un’altra iniziativa da segnare in agenda. Lunedì 12 dicembre alle 20.30 al ristorante Piccolo Mare di via Angelo Mai a Bergamo la San Lucio organizza la cena per lo scambio degli auguri di Natale. Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare Pierantonio Chiari (035 242982) o Dino Balduzzi (tel. 035 217522).