La ripresa prosegue e trascina l’occupazione. Malvestiti: «Fiducia per il recupero dei consumi»

lavoro - industria

Anche nel terzo trimestre dell’anno è proseguita la fase di ripresa della produzione industriale a Bergamo. «La variazione congiunturale, in un periodo come quello estivo tipicamente anomalo e di difficile “destagionalizzazione” – spiega il Servizio Studi della Camera di Commercio di Bergamo -, è modesta (+0,1%) ma consente di inanellare l’ottavo trimestre consecutivo di crescita. Nel confronto con il corrispondente trimestre dell’anno scorso la dinamica si attesta solidamente al +1,6%, portando così la crescita complessiva dei primi tre quarti del 2017 a un promettente tendenziale del +2,2%».

A livello regionale la dinamica positiva si rafforza e, dopo l’esito incerto dello scorso trimestre, accelera al +0,4% con un tendenziale al +3,1%.

Il fatturato dell’industria bergamasca è in crescita, sospinto da una domanda vivace, anche sul mercato interno, e da un rincaro delle materie prime parzialmente trasferito sui prezzi alla produzione. Gli ordinativi sono in accelerazione, sia quelli esteri sia quelli dal mercato interno, questi ultimi con una crescita tendenziale notevole nell’ultimo trimestre.

Molto positivi anche i segnali sul fronte occupazionale, con un aumento degli addetti dell’industria sia nel trimestre che su base tendenziale. Nei primi tre trimestri del 2017 l’occupazione industriale è aumentata dello 0,7%, dopo una crescita complessiva dello 0,6% nel 2016.

Una conferma dell’estensione della ripresa alle diverse filiere della manifattura proviene, oltre che dagli ordini interni dell’industria, dalla congiuntura dell’artigianato orobico con una progressione della produzione dell’1,1% nel trimestre e una crescita tendenziale del 3,8%. La variazione media dei primi nove mesi dell’anno raggiunge il +2,8%, un dato superiore alla media regionale.

Le aspettative sul trimestre finale dell’anno sono prevalentemente ottimistiche nell’industria e in progressivo miglioramento anche nell’artigianato.

spesa bio frutta verduraNel commercio al dettaglio, il volume d’affari a Bergamo aumenta su base annua del +3,6%, come risultato di una flessione nell’alimentare (-3,2%) e di un aumento nel non alimentare (+4,8%) e nel commercio non specializzato (+3,5%). Il più ampio campione dell’intera Lombardia segnala tuttavia un incremento del volume d’affari complessivo modesto (+1,1%).

Informazioni da una fonte diversa (IRI-Information Resources) rispetto all’indagine congiunturale segnalano invece vendite del largo consumo confezionato in ipermercati e supermercati in calo tendenziale sia a Bergamo che in Lombardia.

Più promettente (e con maggiore coerenza tra dato provinciale e regionale) il quadro nei servizi diversi dal commercio al dettaglio. Il volume d’affari è in crescita sostenuta (+2,7%) sia a Bergamo che nella media regionale.

La dinamica tendenziale è positiva in tutti i comparti delle imprese di servizi bergamasche: commercio all’ingrosso, alberghi e ristoranti, servizi alle persone e, con un recupero importante, anche nei servizi alle imprese che, nella media regionale, registrano una netta accelerazione da inizio anno.

Nell’edilizia si è arrestata la caduta, ma i dati medi regionali sono ancora deboli e indicherebbero un lieve arretramento rispetto a un anno fa.

Paolo Malvestiti
Paolo Malvestiti

«L’Indagine congiunturale del terzo trimestre 2017 – commenta il presidente della Camera di Commercio Paolo Malvestiti – conferma che a Bergamo, come in Lombardia, la ripresa sta procedendo a buon ritmo e sta generando nuova domanda di lavoro e occupazione. È in corso un rafforzamento della crescita a livello europeo e internazionale e la nostra industria sta beneficiando al meglio del canale estero, ma ha preso vigore anche la domanda interna, soprattutto di beni d’investimento, segno che il rinnovo degli impianti e l’innovazione stanno accelerando. Tutta la filiera della manifattura è in movimento: cresce l’industria e cresce l’artigianato di produzione, con un risultato per Bergamo superiore alla media regionale. Anche nei servizi abbiamo segnali positivi, pur con qualche incertezza sull’andamento delle vendite nel commercio al dettaglio e sulla dinamica dei consumi finali».

«Mi preme sottolineare – continua Malvestiti – il dato occupazionale perché il miglioramento del mercato del lavoro dà fiducia e può consolidare la ripresa anche sul versante delle famiglie, dei redditi e dei consumi. L’indagine congiunturale, i dati degli addetti delle imprese iscritte in Camera di Commercio e altre fonti di informazione sul lavoro sono concordanti: l’occupazione sta aumentando in diversi settori dell’economia provinciale. Ora concentriamoci sulla qualità e sulle competenze del lavoro che sono il carburante dell’innovazione 4.0 e della crescita della produttività».

Secondo le elaborazioni camerali sui dati delle forze lavoro al primo semestre 2017, gli occupati residenti in provincia di Bergamo sono in aumento tendenziale del +2,5% e il tasso di disoccupazione è sceso dal 5,2 al 4,4% della forza lavoro. Nel terzo trimestre queste tendenze positive sono rafforzate da una congiuntura favorevole, il che fa presumere un risultato soddisfacente a fine anno.

 




Commercio e servizi, a Bergamo l’anno parte con il freno a mano tirato

camera di commercio - targa

A Bergamo accelerano l’industria e l’artigianato manifatturiero, mentre commercio e servizi restano al palo e dovranno fare i conti con la ripresa dell’inflazione, che minaccia il potere di acquisto dei consumatori. È il quadro che emerge dall’indagine congiunturale al primo trimestre 2017 elaborata dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Bergamo.

Nei primi tre mesi dell’anno la produzione industriale ha registrato una crescita sia sul trimestre precedente (+1,1%) sia nel confronto su base annua (+2,5%): due risultati nettamente positivi e superiori a quelli verificatisi in tutti i trimestri degli ultimi due anni. Il momento congiunturale favorevole è ribadito dai dati dell’intera industria lombarda: +1,7% sul trimestre e +4% sull’anno, con variazioni tendenziali al di sopra dei cinque punti percentuali in settori trainanti come la meccanica e la chimica.

L’andamento delle vendite in valore, che riflette anche il surriscaldamento dei prezzi delle materie prime e dei prodotti finiti, conferma la fase di ripresa con un forte rimbalzo del fatturato estero, che torna a crescere dopo il rallentamento marcato registratosi sul finire del 2016, e con una buona tenuta delle vendite sul mercato nazionale. Il consolidamento della ripresa si delinea anche nelle indicazioni provenienti dagli ordinativi acquisiti nel trimestre, in marcata espansione sia per gli ordini interni che per quelli esteri.

L’occupazione industriale è in fase moderatamente positiva e le attese per il prossimo trimestre sono prevalentemente ottimistiche e in miglioramento su tutti i fronti.

Si muove nello stesso senso la congiuntura dell’artigianato manifatturiero che ha segnato una variazione della produzione del +0,5% nel trimestre, un aumento tendenziale del +3,4% (contro il +2,9% lombardo), un robusto progresso delle vendite e un lento miglioramento delle aspettative, anche se privo di progressi recenti in termini di addetti.

«Nonostante le molteplici incertezze del quadro geopolitico internazionale, pare quindi che il riattivarsi del canale del commercio estero e di un ciclo più favorevole agli investimenti stia sostenendo la crescita della produzione industriale e, più in generale, dell’intera manifattura in Lombardia e a Bergamo – evidenzia lo studio -. Concorrono a questa dinamica positiva la ritrovata vivacità della domanda di diversi mercati esteri di riferimento per il “made in Italy”, un cambio dell’euro ancora relativamente debole e il proseguimento, almeno nell’orizzonte temporale di breve e medio periodo, di politiche fiscali e monetarie ancora espansive. Allo stesso tempo è percepibile – anche dalla parallela indagine regionale sul commercio al dettaglio – una decelerazione dei consumi e la possibilità che, sommandosi all’incertezza originata dal quadro politico-istituzionale e alle eredità della lunga crisi, la ripresa dell’inflazione possa indebolire il potere d’acquisto dei consumatori».

Nel commercio al dettaglio, l’indagine regionale non registra significative variazioni: su base annua il volume d’affari a Bergamo è al +0,6%, ma come risultato medio di una flessione nell’alimentare (-5,1%), una stagnazione nel non alimentare (-0,1%) e un aumento nel commercio non specializzato (+2,4%). Il dato medio lombardo conferma l’assenza di spunti positivi del fatturato medio. Nel confronto sul trimestre precedente il settore segna invece un calo dello 0,5%.

Le vendite del largo consumo confezionato in ipermercati e supermercati, secondo una fonte diversa (IRI-Information Resources) dall’indagine congiunturale, risultano in crescita tendenziale a Bergamo del +1% in volumi e del +2,9% in valori.

Nei servizi l’aumento tendenziale del volume d’affari a Bergamo (+0,6%) è distante dal più positivo risultato della media regionale (+2,6%), soprattutto a causa della minor crescita nei settori del commercio all’ingrosso e dei servizi alle imprese. L’incremento sul trimestre si è fermato allo 0,1%.

L’occupazione risulta in aumento nel commercio e, più nettamente, nei servizi.

Infine, nell’edilizia un risultato positivo e in progressivo lento miglioramento emerge dall’intero campione regionale, con qualche segnale di relativo maggiore ottimismo sul prossimo trimestre anche a livello provinciale.




Il premio/ Cèco, il calzolaio novantenne che ha fatto le scarpe anche a una mucca

Domenica 18 dicembre alla Fiera di Bergamo è in programma l’assegnazione del Riconoscimento del Lavoro e del Progresso economico, il premio della Camera di Commercio di Bergamo, giunto alla 56esima edizione. Saranno consegnate quattro benemerenze e 82 premi a coloro che, con l’esempio di una vita dedicata al lavoro, hanno contribuito con impegno costante alla crescita dell’economia locale, nei diversi settori economici.

Nella categoria imprese – con più di 33 anni di ininterrotta e benemerita attività, sia in forma individuale sia in forma societaria – i premi sono 14, quattro dei quali ad attività commerciali. Si tratta del fiorista F. lli Ravasio di Bergamo (77 anni e 5 mesi), il negozio di calzature di Francesco Pezzoli di Villa d’Ogna (68 anni e 4 mesi), del Panificio Vanotti di Bergamo (54 anni e 7 mesi) e del ristorante pizzeria Vesuvio di Bergamo (46 anni e 1 mese).

Ecco la storia di Francesco Pezzoli

Francesco Pezzoli
Francesco Pezzoli

Novant’anni compiuti, 78 dei quali passati a realizzare, aggiustare e vendere scarpe. Un curriculum che se non è da record poco ci manca quello di Francesco Pezzoli, strenuo difensore dell’unico negozio di calzoleria di Villa d’Ogna, che solo alla fine dello scorso anno, con ben 89 primavere sulle spalle, ha alzato bandiera bianca e chiuso l’attività. Lo ha fatto a malincuore perché lui ci tiene a mostrare il suo lavoro e perché il suo laboratorio, in via Beato Alberto, è una sorta di museo, dove vedere le forme in legno con cui si realizzano le diverse scarpe, gli attrezzi del mestiere e pezzi storici come gli scarponi con i chiodi che realizzava per i soldati e i partigiani.

Ad affiancarlo in negozio la moglie Anna Maria Cagninelli, 85 anni, altro monumento alla longevità lavorativa, mentre le figlie hanno scelto altre strade professionali. «Ho cominciato come garzone a 12 anni – ricorda Pezzoli, più noto come Cèco -. A 16 mi sono messo in proprio e attorno ai 25-26 anni ho aggiunto la vendita di scarpe. Sono andato avanti fino ad adesso, ma oggi voler fare questo mestiere sarebbe da stupidi».

In tempi in cui le scarpe si possono anche acquistare on line senza nemmeno provarle è difficile persino immaginare cosa sia una calzatura fatta a mano e cosa significa confezionarla. Ma Cèco riesce benissimo a dare un’idea del suo su misura, citando il suo cliente più speciale: una mucca di proprietà di una famiglia di Nasolino. «Aveva un problema alle unghie delle zampe anteriori e non usciva più dalla stalla – ricorda -. Ho realizzato uno stivaletto ed è tornata al pascolo. Mi hanno pagato il lavoro e regalato uno stracchino».

Da abile maestro artigiano Pezzoli ha anche rivolto manualità e creatività nella scultura del legno arrivando a realizzare, da autodidatta, opere molto apprezzate, che raffigurano soprattutto animali e figure umane che lavorano.




Bergamo, commercio e servizi in affanno

Industria e artigianato in leggera flessione ma positive nel bilancio annuale, più in difficoltà commercio, servizi ed edilizia. Sono i dati dell’indagine congiunturale in provincia di Bergamo nel terzo trimestre 2016, realizzata dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio.

Nel periodo luglio-settembre la produzione industriale registra una flessione minima (-0,1% la variazione congiunturale) ma si mantiene in territorio ampiamente positivo rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (+1,8%). Il risultato è migliore del dato medio regionale, che registra un calo nel trimestre (-0,2%) e una dinamica tendenziale (+0,4%) in marcata decelerazione rispetto alle indagini precedenti. Nell’arco dei primi tre trimestri la produzione industriale a Bergamo è cresciuta a un tasso medio del +2% (contro il +1,3 in Lombardia): si profila quindi un risultato positivo per l’intero anno 2016.

La fase espansiva è confermata dai ritmi di crescita del fatturato industriale che, sempre nei primi tre trimestri del 2016, aumenta su base annua del 4,3%, con un andamento più brillante delle vendite all’estero rispetto alla pur positiva performance sul mercato interno.

L’indebolimento del ciclo nell’ultimo trimestre, più evidente nel quadro dell’intera regione, è confermato nell’indagine provinciale da alcuni elementi: la minore estensione settoriale della ripresa, la lieve riduzione delle imprese in forte crescita e il parallelo aumento di quelle in difficoltà, la flessione degli ordini interni (mentre gli ordinativi dall’estero risultano ancora in crescita, anche se meno intensa rispetto agli scorsi trimestri).

Sul versante occupazionale, i nuovi ingressi si riducono rispetto all’anno precedente (quando erano ancora fortemente incentivati) e determinano un saldo trimestrale nullo al netto della stagionalità. Nei primi tre trimestri del 2016 gli addetti dell’industria risultano in crescita tendenziale del +0,7%, mentre continua il progressivo calo nell’utilizzo della Cassa integrazione.

Le previsioni delle imprese industriali per il prossimo trimestre restano positive ma in attenuazione per quanto riguarda la produzione. Riprende quota anche l’ottimismo sulla domanda estera. Restano invece negative le aspettative sull’evoluzione della domanda interna e, marginalmente, per l’occupazione.

L’artigianato manifatturiero registra una flessione della produzione su base trimestrale (-1,2%), meno intensa nel confronto tendenziale (-0,2%). Anche l’artigianato può contare su un bilancio complessivamente positivo dei primi tre trimestri dell’anno, con una variazione (+0,7%) superiore al dato medio regionale.

Gli addetti dell’artigianato manifatturiero risultano in riduzione nel trimestre per effetto congiunto di un calo degli ingressi e di un incremento delle uscite. Nei primi 9 mesi dell’anno l’occupazione dell’artigianato mette comunque a segno un incremento medio (+0,9%) significativo.

Più ombre che luci dalle informazioni sulle vendite del commercio al dettaglio in sede fissa. A Bergamo il volume d’affari è stazionario su base annua (+0,1% ma il più robusto dato medio regionale indica un calo del -0,9%) come risultato di un +0,1% nel settore alimentare, di una flessione del -1% in quello non alimentare e di un aumento del +1,2% nel commercio non specializzato.

Informazioni di altra fonte (IRI – Information Resources) segnalano a Bergamo volumi e valori delle vendite di prodotti del largo consumo confezionato in ipermercati e supermercati ancora in calo tendenziale nel terzo trimestre dell’anno (e da quattro trimestri consecutivi).

Nel campione dell’indagine congiunturale, le imprese commerciali di Bergamo che indicano una riduzione delle vendite prevalgono su quelle in ripresa con un saldo negativo ancora consistente, anche se in leggera attenuazione rispetto alla precedente indagine.

I prezzi sono in calo nel trimestre tanto in provincia (-0,7%) che nella media regionale (-0,6%) e gli addetti nel terzo trimestre del 2016 aumentano marginalmente a Bergamo (+0,1% a saldo di un tasso d’ingresso del 3,1% e di un tasso di uscita del 3%) e risultano in lieve flessione (-0,1%) in Lombardia. Nel periodo gennaio-settembre gli addetti sono aumentati su base annua dello 0,1% a Bergamo e dello 0,2% in Lombardia.

Negativa la dinamica del giro d’affari dei servizi a Bergamo, sia su base congiunturale (-2,4) che annuale (-0,9). Il dato regionale è anch’esso in lieve flessione ma, a differenza di Bergamo, si conferma stabilmente al di sopra dei livelli minimi toccati nel 2013. Le vendite a Bergamo crescono nel commercio all’ingrosso, di poco, e più ampiamente nei servizi alle persone; in flessione il giro d’affari di alberghi e ristoranti e dei servizi alle imprese.

Infine, nelle costruzioni si segnala un calo del volume d’affari a livello regionale (-1,8% su base annua).

 




Capab, lunedì la festa dei pasticcieri bergamaschi

logo capab - pasticcieri confartignato bergamoÈ in programma lunedì 3 ottobre la Festa del Pasticciere Artigiano 2016, la tradizionale manifestazione organizzata dal Capab (Consorzio Artigiani Pasticceri Bergamaschi), riservata ai soci, maestranze, familiari, amici e ditte fornitrici, che costituisce un’importante occasione di ritrovo per gli oltre 80 pasticcieri aderenti.

Il programma della giornata prevede il ritrovo alle ore 16.30 al ristorante Il Pianone in Città Alta, la celebrazione della Messa e a seguire aperitivo e cena, durante la quale le autorità prenderanno la parola per un saluto.

Seguirà uno degli appuntamenti tradizionali più attesi: la cerimonia di consegna della “Rosa d’Oro”, premio che rende omaggio ad una donna pasticciera distintasi per professionalità e anzianità di lavoro a sostegno dell’azienda di famiglia.

La serata di festa proseguirà ancora con musica dal vivo, canti e balli ed estrazione dei premi offerti da alcune ditte fornitrici.

Per dettagli, iscrizioni e regolamento: segreteria del Consorzio (tel. 035 274295 – 331).




Acconciatori in festa, tra diplomi e nuovi corsi

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Gli “artisti del capello” sono tornati tra i banchi. È stato infatti inaugurato nella sede di Confartigianato Imprese Bergamo, con una festa all’insegna dello stile e della bellezza, l’anno accademico 2016-2017 dell’ANAM, l’Accademia Nazionale degli Acconciatori Misti aderente a Confartigianato Imprese Bergamo e presieduta da Tarcisio Capelli.

La manifestazione, che è stata anche l’occasione per presentare il programma dei corsi formativi 2016-2017, ha visto l’esibizione dei docenti che hanno conseguito il diploma lo scorso anno accademico, i quali si sono sbizzarriti, dando prova della loro abilità, con tagli e acconciature moderne. Agli allievi, invece, è stato consegnato il diploma Anam.

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Regione, sale a due milioni il fondo per la sicurezza dei negozi

telecamera negozioIl bando regionale per la sicurezza dei negozi raddoppia e si apre anche agli artigiani. Regione Lombardia insieme al Sistema camerale ha deciso di aumentare i fondi e di dare anche agli artigiani la possibilità di ricevere fino a 5.000 euro di contributo a fondo perduto per sostenere l’acquisto e l’installazione di sistemi innovativi di sicurezza nelle loro attività.

Lo ha annunciato Mauro Parolini, assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, presentando il provvedimento, approvato dalla Giunta, che va ad aumentare la dotazione del bando per finanziare investimenti finalizzati all’incremento della sicurezza a favore delle micro e piccole imprese commerciali ed alle micro e piccole imprese artigiane, con sede, legale o operativa, e almeno un punto vendita, in Lombardia.

Passano così da 1 milione di euro ad 2.030.000 le risorse complessive destinate a questo bando. La Regione ha aggiunto 515.000 euro al milione già stanziato raddoppiando l’identica cifra messa a disposizione dalle Camere di Commercio, che partecipano così attivamente cofinanziando l’iniziativa, le cui procedure saranno gestite insieme a Unioncamere Lombardia.

«I negozi di vicinato sono spesso esposti ad odiosi episodi di microcriminalità – ha sottolineato Parolini – gli ultimi dati disponibili descrivono infatti un quadro preoccupante nella nostra regione con più di 24.000 denunce raccolte dalle forze dell’ordine. Di fronte a questa situazione abbiamo quindi deciso di rilanciare il nostro sostegno al comparto e rimarcare con forza la vicinanza ai titolari di esercizi commerciali e agli artigiani, soprattutto in un momento in cui perdura la crisi dei consumi».

L’iniziativa ha subito riscosso l’apprezzamento di Confcommercio Lombardia. «Sicurezza e presidio del territorio sono le precondizioni necessarie per la vivibilità delle nostre città e per creare il contesto più favorevole allo sviluppo delle imprese lombarde – ha commentato il vicepresidente vicario Renato Borghi -. L’evoluzione sociale e le trasformazioni delle nostre città impongono azioni concrete per contrastare degrado e criminalità, soprattutto per le attività economiche su strada e per quelle soggette a continui flussi di utenti. Un ambiente sicuro e vivibile è, del resto, un elemento tenuto nella massima considerazione anche da tutti gli indicatori internazionali, in termini di turismo, attrattività e investimenti».

INTERVENTI AMMISSIBILI

Sono ammesse a contributo le spese per l’acquisto e relativa installazione di sistemi innovativi di sicurezza e dispositivi per la riduzione dei flussi di denaro contante (sistemi di videoallarme antirapina; sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso e sistemi antintrusione con allarme acustico; casseforti, sistemi antitaccheggio, serrande e saracinesche, vetrine antisfondamento; sistemi di pagamento elettronici; sistemi di rilevazione delle banconote false; dispositivi aggiuntivi di illuminazione notturna esterna).

IL CONTRIBUTO

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto, fino a un massimo di 5.000 euro, pari al 50%.




Borgo Palazzo più accessibile, mappe in braille per aiutare i non vedenti

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Nicola Viscardi (a sinistra) con gli studenti del progetto “Orientiamoci”

Metti un laboratorio artigiano tecnologico e multidisciplinare, un borgo che vuole rigenerarsi e un gruppo di studenti desiderosi di misurarsi su un progetto concreto. Uniscili all’attenzione per le persone con disabilità e all’entusiasmo dei giovani ed ecco “Orientiamoci”, un progetto per la stampa 3D di cartine in braille da apporre ai semafori di via Borgo Palazzo, per agevolare nel loro percoso le persone cieche e ipovedenti.

A realizzarlo sono i ragazzi di quarta e quinta dei corsi per elettricisti e carrozzieri dell’Abf di Trescore Balneario all’interno dell’ArtiLab, lo spazio attrezzato e gestito dai Giovani di Confartigianato Bergamo che ha recuperato una vetrina sfitta (l’ex sede Ubi Banca al numero 93) e si è aperto alla città e al territorio con seminari, eventi e workshop.

Grazie alla tecnologia 3D i ragazzi hanno messo a punto delle mappe tattili, facilmente realizzabili e con costi bassi, che posizionate agli incroci possono aiutare le chi ha handicap visivi ad orientarsi e a muoversi con maggiore sicurezza.

Le schede hanno già ricevuto l’approvazione della sezione provinciale dell’Unione italiana ciechi e sono state presentate al tavolo per l’abbattimento delle barrire architettoniche, ora attendono l’ok dal Comune per l’installazione. «L’iniziativa ha molteplici valenze – evidenzia Nicola Viscardi, presidente della associazione Botteghe di Borgo Palazzo e componente del Gruppo Giovani Artigiani -. La principale è che mostra ai ragazzi che possono “inventarsi” un lavoro, che possono dare una risposta sociale cimentandosi in un percorso imprenditoriale. È un tema importante la promozione dell’imprenditorialità, stimolare a mettersi in gioco e dare risposte ai bisogni, anche grazie alle nuove tecnologie. Il progetto inoltre è strettamente legato al Borgo, nasce nel suo laboratorio e potrà migliorare l’accoglienza e l’accessibilità complessiva, renderlo alla portata di tutti».

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Filago, contributo di 5mila euro per chi apre una nuova attività in centro

filagoUn contributo di 5mila euro per la creazione di una nuova impresa o l’apertura di una nuova unità locale nel centro storico di Filago. Lo mette a disposizione il Comune per favorire e migliorare l’accoglienza e l’offerta commerciale del centro cittadino.

Possono partecipare al bando le seguenti attività:

  • attività commerciale di vendita al dettaglio in sede fissa;
  • attività di pubblico esercizio riconducibile alla tradizione culinaria (agroalimentare) del made in Italy con riferimento alle cucine locali e regionali;
  • attività di impresa artigiana nei seguenti settori: produzioni alimentari tipiche artigianali riconducibili alla tradizione gastronomica e dolciaria italiana (es. gelateria, yogurteria, gastronomia, pasticceria,…); lavorazioni artistiche e tradizionali.

Sono escluse le attività che includono anche parzialmente la vendita di:

  • armi, munizioni e materiale esplosivo, inclusi i fuochi d’artificio;
  • articoli per soli adulti;
  • articoli monoprezzo;
  • sigarette elettroniche.

Come pure le attività di:

  • vendita attraverso distribuzione automatica;
  • vendita e servizi di telefonia mobile;
  • tabaccherie;
  • attività di scommesse e gioco che comprendono anche parzialmente apparecchi automatici;
  • attività di “compro oro”;
  • monomarca;
  • money transfer;
  • banche;
  • studio professionali;
  • call center.

L’impresa beneficiaria dovrà impegnarsi a non cessare l’attività per almeno tre anni dalla data di concessione del contributo, mantenere in centro storico la sede operativa dell’attività per almeno tre anni dalla data di concessione del contributo e a non installare per i tre anni successivi alla concessione del contributo, nei locali sede dell’attività, apparecchi con video giochi e slot machine

Il contributo di 5mila euro sarà assegnato al primo progetto classificato secondo la graduatoria, a condizione che il costo complessivo dell’iniziativa sia almeno il doppio di tale importo.

La domanda dovrà essere inviata entro le ore 12 del 31 marzo 2016.




Anche il lavoro artigiano diventa un reality. E in finale c’è un bergamasco

Botteghe-digitali - Davide AresiC’è anche l’imprenditore bergamasco Davide Aresi tra i 5 finalisti del reality #BottegheDigitali, il format video dedicato alle imprese nato da un’idea originale di Stefano Micelli (professore di Economia e Gestione delle Imprese presso l’Università Ca’ Foscari e autore di “Futuro Artigiano”), Banca IFIS e Marketing Arena, sviluppato in collaborazione con Maker Faire Rome.

Il programma vuole essere una sorta di “reality delle Imprese” ed ha l’obiettivo di trasformare le imprese artigianali partecipanti in aziende proiettate nel futuro grazie alle nuove tecnologie della manifattura digitale, strumenti utili per favorire l’evoluzione delle botteghe della tradizione italiana attraverso il mondo del Web 2.0, favorendone la competitività, ma mantenendone al tempo stesso il cuore e la tradizione.

Durante questo percorso le aziende avranno il supporto di una squadra di 8 professionisti, in qualità di esperti e coach, con diverse competenze: dagli esperti di marketing, web e social, ai specialisti di credito e di materia fiscale, imprenditori, esperti di design e molto altro. I coach affiancheranno gli imprenditori nel percorso di crescita che li vedrà realizzare i propri progetti lavorativi, di espansione in altri mercati o nel web, nell’apertura di e-commerce o di riorganizzazione aziendale, con il contributo di nuove risorse e competenze.

Davide Aresi gestisce insieme al padre il mobilificio artigianale Mobili Aresi di Bergamo che disegna e realizza mobili d’arte e d’arredo principalmente per mercati esteri. L’obiettivo che si propone con la partecipazione al reality è quello di digitalizzare il proprio lavoro, in particolare per la realizzazione e l’archiviazione dei bozzetti e dei disegni esecutivi, esplorando la possibilità della stampa 3D per la produzione delle miniature in scala dei modelli.

www.fareimpresafuturo.it