Giovani Ascom in aiuto ai bambini. Consegnati i fondi per la ricerca cardiologica

170921 - consegna fondi giovani imprenditori associazione Azzurra
Da sinistra: Massimo Paloschi, Alessandro Capozzi (presidente Giovani Imprenditori Ascom), Adib Salim (presidente fondatore Azzurra onlus), Oscar Fusini (direttore Ascom), Pietro Bresciani (segretario Gruppo Giovani Imprenditori)

I Giovani Imprenditori Ascom hanno consegnato questo pomeriggio l’intero ricavato della serata benefica “Per un sorriso in più, facciamo della solidarietà un’arte”, organizzata venerdì scorso, 15 settembre, all’Accademia Carrara.

I proventi raccolti hanno permesso di devolvere alla onlus Azzurra 2mila euro che verranno impiegati per progetti di ricerca. «Il Gruppo, fin dalla sua costituzione, è vicino ai bambini in difficoltà e alle associazioni del territorio che li sostengono e aiutano. Il nostro impegno è quello di cercare di fare squadra e fare il tifo per i più piccoli che rappresentano il nostro futuro – dice il presidente del Gruppo under 40 Ascom Alessandro Capozzi -. Per questa nuova edizione, la 12esima, abbiamo scelto come charity l’Associazione Azzurra, una giovane onlus che si impegna per la cura e l’assistenza di bambini colpiti da gravi malformazioni congenite o sindromi genetiche rare. Teniamo a ringraziare l’Accademia Carrara e tutti coloro che con il proprio contributo ci hanno permesso di sostenere le loro attività».

Il ricavato della serata benefica contribuirà a finanziare un progetto di ricerca sulle cardiomiopatie, responsabili di morti improvvise, in collaborazione con l’azienda ospedaliera Papa Giovanni XXIII e con l’ospedale San Gerardo di Monza. «Ringraziamo Ascom e il Gruppo Giovani Imprenditori per la vicinanza e il sostegno – commenta il dottor Adib Salim, pediatra e cardiologo, presidente fondatore dell’Azzurra, che dal 1999 grazie ad un’equipe di medici offre gratuitamente interventi, consulenze e diagnosi a bimbi affetti da gravi malformazioni -. Continuiamo il nostro impegno per salvare, grazie a diagnosi precoci, piccole e meravigliose vite. La nostra ricerca si concentrerà in particolare sulle morti improvvise,  a partire dalla morte bianca o morte in culla che purtroppo ha ancora origini sconosciute. Dato che l’incidenza della morte improvvisa coinvolge anche giovani atleti mentre praticano attività sportiva, Azzurra prosegue il suo impegno nella formazione del personale impiegato nelle polisportive o in ambienti scolastici per imparare manovre di rianimazione tempestiva e l’utilizzo corretto del defibrillatore ».




Imprese, professioni e food: per ogni esigenza c’è un corso Ascom

sede ascom - accademia del gusto osio sotto rit

Riapre dopo la pausa estiva la stagione formativa dell’Ascom di Bergamo, con una proposta di 140 corsi a catalogo (in programma da ottobre a giugno nella sede di Osio Sotto) e la possibilità di realizzare percorsi ritagliati sulle singole esigenze aziendali.

Il mood del nuovo anno formativo è all’insegna della pienezza e leggerezza del sapere, come evidenziano le immagini giocose della copertina del nuovo catalogo: per l’area business le idee si accendono e volano su uno sfondo vitaminico verde, per l’area food palloncini rosa si librano in un cielo “millennial pink”e perfino un’anguria si fa eterea e spicca il volo.

«Imparare divertendosi non solo è possibile, ma risulta anche più efficace – commenta Daniela Nezosi, responsabile dell’Area Formazione Ascom Confcommercio Bergamo -. Anche quest’anno abbiamo incrociato le esigenze degli imprenditori con laboratori dalla forte connotazione pratica e dalla didattica interattiva, che si aggiungono alla formazione manageriale specifica per le categorie. Siamo inoltre a disposizione delle imprese per creare percorsi formativi e seminari su misura».

In programma ci sono corsi dedicati a agenti immobiliari, pubblici esercizi, autosalonisti e asili nido; da segnalare un corso innovativo per i fruttivendoli, pronti a diventare orto-chef. «Quest’anno proponiamo per la prima volta percorsi formativi accreditati per la nuova categoria Assonidi, ultima nata in casa Ascom – continua Daniela Nezosi -. I gestori e gli educatori di asilo nido possono contare su una proposta formativa incentrata sulla cura dei più piccoli e l’attenzione al loro mondo. Sul fronte food, alla formazione sulla gestione manageriale d’impresa si affiancano laboratori pratici con grandi interpreti della cucina e seminari pronti a cogliere i nuovi trend per il comparto drink».

Nel settore business spiccano i corsi per migliorare le trattative commerciali tramite portali e-commerce, grazie alla conoscenza dell’inglese e per gestire al meglio vendite e accordi attraverso la conoscenza di usi e costumi dei clienti stranieri. Tra i corsi di lingue, alle basi di russo e giapponese si affiancano corsi mirati per accogliere i clienti, come il vocabolario minimo d’inglese, l’abc per ogni attività.

Anche quest’anno l’Accademia del Gusto, la sezione di Ascom Formazione dedicata al mondo dell’enogastronomia, porta a Osio Sotto i migliori chef e ambasciatori del cibo, con corsi che colgono le nuove tendenze di mercato e organizza viaggi del gusto con quattro Convivium che fanno tappa in ristoranti stellati. La proposta si suddivide tra food, beverage, lievitati e pasticceria, con corsi specifici per ogni comparto.

Ascom risponde anche all’esigenza di chi vuole reinventarsi sul mercato o per chi vuole apprendere i segreti del mestiere con i corsi professionalizzanti per diventare barman, pizzaiolo, pasticciere, addetto di sala, cuoco e gastronomo.

FORMAZIONE PROFESSIONALE E PERSONALE

Ascom Formazione - corsi 2017-18 area businessI laboratori del sapere colgono la sfida del marketing emozionale e delle trattative commerciali tramite piattaforme digitali e portali. Non mancano corsi per portare più valore e più persone in negozio e fidelizzare la clientela, dall’organizzazione eventi ai segreti per vendere di più, dal visual merchandising alla vendita suggerita. La sezione informatica si concentra sul web marketing e sulle strategie commerciali per far fronte alla concorrenza sempre più forte delle vendite on line. I corsi studiati per le categorie aiutano a mettere in campo strategie vincenti, dalla gestione di start- up nella ristorazione alla gestione economica di un bar, dal catering management alla creazione del successo di ogni locale. Vendita convincente e intelligenza emotiva servono per incrementare le vendite degli autosalonisti, mentre l’arte della persuasione e la comunicazione efficace si rivelano fondamentali per finalizzare la vendita di casa per gli agenti immobiliari. Per i gestori di asilo nido e gli educatori la proposta di corsi – accreditata a livello regionale, in programma al sabato per rispondere alle loro esigenze – spazia dalle attività all’aperto alla gestione dell’aggressività e dei conflitti, dal gioco psicomotorio alla lettura delle fatiche dei bimbi.

Per ritrovare lo spirito di gruppo, sono in calendario anche quest’anno i percorsi di team building: la visione d’impresa si costruisce con i Lego, l’albero di Natale ravviva il team spirit e davanti a una gara di cucina e a una bottiglia di vino si finisce col mettere sempre tutti d’accordo. Ascom pensa anche alla crescita personale con seminari sul teatro, lo stile personale a cura della stylist Carla Gozzi, il gusto per l’accoglienza con l’esperta di accoglienza e arredo Paola Marella, l’arredo floreale con la “stilista” di giardini Simonetta Chiarugi.

FOOD & BEVERAGE

Ascom Formazione - corsi 2017-18 area FoodQuest’anno le trasferte del Convivium nei ristoranti stellati Michelin sono quattro: a Milano al “Contraste” di Matias Perdomo e Simon Press, Da Aimo e Nadia nel loro “Luogo”, a Verbania al “Piccolo Lago” da Marco Sacco e a Gardone Riviera al “Lido 84” da Riccardo Camanini.

La novità è la nascita in Accademia del “Club degli ortochef”, che segna l’unione tra i professionisti del settore ortofrutta del Gruppo Fruttivendoli Ascom e i ristoratori. Sotto la guida esperta della chef Francesca Marsetti i fruttivendoli scoprono nuove proposte per incrementare la gamma e proporre servizi innovativi alla clientela, dalla vasocottura alle pappe per i bimbi, a ricette pronte a cogliere la sfida, per citarne una, di fare di cavoli e broccoli un piatto gourmet.

In Accademia la cucina si declina in tutte le sue sfaccettature, dalla lezione di cucina “locale” che arriva quest’anno dal sud, dallo chef stellato calabrese Luca Abbruzzino a quella mediterranea del pugliese Fabio Abbattista, a quella dell’altopiano esaltata ad Asiago da Alessandro Dal Dagan.

Tanti i corsi da non perdere: i pluripremiati fratelli Damini Giorgio e Gian Pietro spiegano come selezionare ed esaltare le carni, lo chef Eugenio Boer sprigiona il gioco dei contrasti in cucina, Luca Montersino propone la sua micro-pasticceria salata, Emanuele Saracino illustra il dessert per un carrello dei dolci perfetto al ristorante, Fabrizio Ferrari esalta la cucina sottovuoto.

Data la crescita costante – triplicata nel 2017 secondo il rapporto Eurispes dei vegani, che rappresentano ormai oltre il 7% degli italiani – in calendario un corso di cucina Veg con tanto di aggiornamento e un seminario di pasticceria veggy. Arricchiscono la proposta per gli chef i corsi monotematici su tartufo, selvaggina e sulle potenzialità delle verdure fermentate, considerate tra i superfood per la salute.

Nei corsi dedicati a sala, bar & wine spicca l’attenzione ad aperitivo e dintorni, dagli stuzzichini a drink e food gourmet, alle nuove tendenze analcoliche, non manca un approfondimento sul drink-cost. Nella pasticceria, oltre ai laboratori pratici anche molto specifici come quello dedicato a les éclaires, la tendenza del km zero sposa dessert sfiziosi del territorio.

Ascom si rivolge anche agli appassionati, con un ricco calendario di corsi, e organizza “serate wow”. Si può partecipare a sfide in cucina come nei reality, con mistery box e alla Hell’s Kitchen, oppure a serate a tema (ostriche e champagne; gin e sushi; birra, fish and chips). E ci si può organizzare per uno speed-date ai fornelli, con serate per single.

Per scoprire la proposta a catalogo: www.ascomformazione.it

Ascom Formazione

piazzetta don Gandossi, 1 – Osio Sotto
tel. 035 41.85.706/707
info@ascomformazione.it



Pos, giù le commissioni interbancarie. «Non basta a far diminuire i costi»

pos carta di creditoUn passo avanti, ma non certo decisivo per la riduzione dei costi degli incassi elettronici da parte degli esercenti. Il decreto legislativo approvato lo scorso 15 settembre in via preliminare dal Consiglio dei ministri ha fissato un tetto alle commissioni interbancarie, allo 0,2% per i pagamenti con carta di debito, allo 0,3% per le carte di credito.

Il provvedimento recepisce la direttiva dell’Unione europea sui servizi di pagamento nel mercato interno (cosiddetta Psd 2 Payment services directive) e adegua la normativa nazionale al regolamento Ue relativo alle commissioni interbancarie sulle operazioni di pagamento basate su carta.

Per i pagamenti tramite carta di debito, come pagobancomat, e prepagata la commissione interbancaria per ogni operazione non potrà, quindi, essere superiore allo 0,2% del valore dell’operazione stessa; per gli acquisti tramite carta di credito la commissione interbancaria non potrà essere superiore allo 0,3% del valore dell’operazione.

«Il decreto agisce solo su una componente dei costi a carico degli esercenti – spiega Oscar Fusini, direttore dell’Ascom di Bergamo – quella della commissione interbancaria, ossia la quota che la banca che accetta il pagamento riconosce a quella che ha emesso la carta. È auspicabile che l’introduzione di questo limite porti ad una riduzione dei costi complessivi a carico di commercianti e professionisti, non si può però al momento dire se e quanto inciderà sugli oneri totali del Pos».

L’Ascom ha stimato che le commissioni, in media, vanno dallo 0,5 allo 0,8% per le carte di debito e dallo 0,8 fino al 2% per quelle di credito. «Si tratta di costi troppo elevati per molte tipologie di imprese – ricorda Fusini – soprattutto quelle con bassa marginalità o transazioni con basso importo unitario».

Categorie come tabaccai e benzinai che – di fronte all’annuncio di sanzioni per chi non accetterà la moneta elettronica – hanno ottenuto un incontro con il viceministro dell’Economia Luigi Casero, per presentare le peculiarità delle proprie gestioni, con margini fissi che rendono insostenibili gli attuali costi dei Pos.




Sicurezza alimentare e sul lavoro, in Ascom i corsi obbligatori sono agevolati

tagliere cucina

Con il mese di settembre riparte all’Ascom di Bergamo la stagione dei corsi di formazione obbligatoria in tema di sicurezza alimentare e di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, curata dall’area Gestionale.

Per la formazione obbligatoria degli operatori del settore alimentare (Regolamento CE 852/2004) sono a disposizione percorsi di prima formazione e di aggiornamento.

I corsi di prima formazione, della durata di 3 ore (dalle 14.30 alle 17.30), sono proposti nella sede di Bergamo in via Borgo Palazzo 137 mentre i corsi di aggiornamento, della durata di 2 ore (dalle 14.30 alle 16.30), si svolgono sia nella sala corsi nella sede di Bergamo sia in alcune sedi in provincia (Osio Sotto, Sarnico, Trescore Balneario, Treviglio, Zogno). Con la prima formazione si comincia il 18 settembre, le date  successive sono 9 ottobre, 13 novembre e 4 dicembre. Il primo corso di aggiornamento è in programma il 25 a Bergamo, qui tutte le date e le sedi.

In materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, sono organizzati i corsi obbligatori per tutti i settori di attività sia privati che pubblici, per tutte le tipologie di rischio e per tutti i lavoratori, con o senza retribuzione, subordinati e autonomi, nonché i soggetti ad essi equiparati (soci lavoratori di cooperativa o di società, anche di fatto, che prestano la loro attività per conto della società e dell’ente stesso; associati in partecipazione; lavoratori a progetto; collaboratori coordinati e continuativi; lavoratori a domicilio; lavoratori a distanza – telelavoro -, tirocinanti, buoni lavoro o voucher).

Sono in calendario i corsi e i relativi aggiornamenti per: “Responsabile del servizio prevenzione e protezione – Rspp”  (dal 14 novembre) e aggiornamento (il 7 novembre) rivolto ai datori di lavoro, per “Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza – Rls” (dal 28 novembre) e aggiornamento (il 6 dicembre). Anche sul fronte antincendio e primo soccorso partiranno i corsi dedicati (addetto antincendio basso rischio, addetto antincendio medio rischio, addetto al primo soccorso, aggiornamento addetto al primo soccorso). Il calendario e i contenuti dei corsi

sicurezza - antincendio - ufficioRispondendo inoltre agli obblighi previsti dall’Accordo Stato Regioni (siglato il 21 dicembre 2011), che impongono la formazione sia generica che specifica dei lavoratori – esclusi preposti e dirigenti – l’Ascom organizza corsi di Formazione Generale (della durata di 4 ore, con acquisizione di credito formativo permanente, in programma il 23 ottobre) e di Formazione Specifica e aggiornamento (la normativa prevede dalle 4 alle 12 ore di aula a seconda del rischio legato alla mansione svolta) rivolti ai lavoratori a basso rischio, per cui sono previste 4 ore di lezione (appuntamenti il 23 ottobre e il 4 dicembre), e ai lavoratori a medio rischio per cui sono previste 8 ore di lezione (25 ottobre). Il calendario e i contenuti dei corsi 

Infine, Ascom organizza anche il corso per addetti all’utilizzo dei carrelli elevatori semoventi (mulettisti) riservato a tutti i lavoratori, compreso il datore di lavoro, che conducono tali mezzi, che prevede 12 ore di formazione, suddivise tra teoria (8 ore) e pratica (4 ore).

I corsi si tengono principalmente nella sede di Bergamo, in via Borgo Palazzo 137.

Per tutti i corsi, ad esclusione di quelli di formazione generale e specifica e mulettisti, è previsto un contributo fino ad esaurimento dei fondi per le aziende iscritte all’Ente Bilaterale del Commercio e Turismo. Per usufruire dei sussidi, la partecipazione al corso non deve essere soggetta ad altre forme di finanziamento.

Per maggiori informazioni e iscrizioni contattare la segreteria organizzativa dell’area Gestionale (telefono 035 4120181 oppure 035 4120129, gestionale@ascombg.it) o consultare il sito www.ascomqsa.it




Zanica, il lavoro delle donne tra passato e nuove frontiere del welfare aziendale

zanica donne - rit
Da sinistra: Angelo Carrara, Oscar Fusini, Ferdinando Piccinini, Battista Villa e Luca D’Angelo

“Dal baco a Bacco: storie di vita vissuta nelle terre del Giopì e della Margì” è un bel progetto che a Zanica unisce la riscoperta del territorio con le tradizioni, i sapori tipici, le attività commerciali e le associazioni.

Promossa dall’associazione culturale “Ol Giopì de Sanga” da sabato 9 settembre a domenica 17, la manifestazione ha ospitato, giovedì 14 settembre all’antico borgo del Padergnone, anche la tavola rotonda dal titolo “La condizione femminile nel lavoro dalle filande a oggi”, un excursus sul lavoro delle donne tra criticità e azioni positive.

All’incontro, moderato dall’assessore alle Attività produttive del Comune di Zanica, Luca D’Angelo, sono intervenuti Battista Villa, per l’Ufficio della Pastorale sociale e del Lavoro della Diocesi di Bergamo, Ferdinando Piccinini, segretario provinciale della Cisl, Angelo Carrara, componente del Comitato di presidenza di Confartigianato Imprese Bergamo e presidente Confiab, e Oscar Fusini, direttore di Ascom Bergamo Confcommercio.

La serata ha messo in luce la trasformazione del lavoro femminile negli ultimi anni, evidenziando l’aumento dell’occupazione ma ancora forti ritardi sia nei numeri sia nella qualità del lavoro. È stato ampiamente riconosciuto che per le donne è più difficile raggiungere posizioni e responsabilità e conciliare le esigenze della famiglia con il lavoro. Un utile strumento per favorire la crescita del lavoro femminile e valorizzare l’apporto delle donne nell’economia e nella società è rappresentato dal welfare aziendale, che offre anche alcune interessanti novità e opportunità per le aziende.

A ricordare il tempo che fu la voce di Giusi Bonacina con le poesie di Giuseppe Mazza (Felipo) sulla condizione della donna ai primi del ‘900.




Colazione con prodotti tipici, al decollo la rete di East Lombardy

C’è più gusto se la giornata comincia con le bontà del territorio. Lo sa bene East Lombardy – Regione Europea della Gastronomia 2017, il progetto internazionale dedicato alla promozione e alla valorizzazione della cultura gastronomica e dell’identità delle province di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova, che ha lanciato quest’oggi la propria iniziativa di valorizzazione – prima in Italia – del breakfast come elemento competitivo per il successo di una destinazione turistica.

La presentazione all’aeroporto di Orio al Serio che è un punto di arrivo ideale per tutti coloro che desiderano visitare la Lombardia Orientale e che con i suoi 11 milioni di viaggiatori in transito nel 2016 rappresenta un grande volano per il progetto.

170914 colazione east lombardy - presentazione in aeroporto

L’obiettivo è coinvolgere numerose realtà, come pasticcerie, bar, alberghi, B&B e agriturismi di qualità, che propongano colazioni all’insegna dei prodotti tipici, sottolineando non solo attenzione per un’occasione di consumo importante per la salute e il benessere ma anche nel caratterizzare l’esperienza turistica. Il paniere, del resto, è ricco e vario, capace di rendere indimenticabile ogni genere di colazione.

Torta Smaiassa - hotel Petronilla
Torta Smaiassa e formaggi locali per cominciare bene la giornata all’hotel Petronilla

Hotel Petronilla - colazione (1)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A fare da apripista sono stati selezionati alcuni maestri pasticceri, chef e professionisti dell’ospitalità che hanno firmato menù originali. Iginio Massari, Maestro Pasticciere e patron della Pasticceria Veneto a Brescia ed Enrico Cerea, chef del ristorante tristellato Da Vittorio a Brusaporto, entrambi Ambasciatori di East Lombardy, sono stati i testimonial della presentazione. L’elegante menù-colazione firmato da Massari contempla, fra l’altro, Bussolà, Torta Paradiso, Plum Cake all’olio extravergine di oliva Garda Dop.

Di grande impatto scenografico la prima colazione che accoglie al risveglio gli ospiti del Relais&Chateaux Da Vittorio che possono spaziare fra proposte dolci e salate fra cui la Gioconda, la sfoglia di mele della Val Brembana, la crostata morbida ai lamponi del Parco dei Colli di Bergamo e poi formaggi caprini bergamaschi, pan brioche, focacce ripiene e pani di vari formati preparati con olio di oliva extravergine Dop Sebino.

Insieme a Da Vittorio, in provincia di Bergamo, aderiscono Pasticceria La Marianna e Hotel Petronilla, in città, e Agriturismo Polisena a Pontida.

Per il territorio di Brescia, oltre alla Pasticceria Veneto, partecipano Profumo di Lievito e la Pasticceria Di Novo a Manerba sul Garda.

Cremona è rappresentata da Al Carrobbio, Locanda Torriani, Lounge Bar Chiave di Bacco e Pasticceria Dondeo, tutte in città.

Mantova partecipa, infine, con i due locali considerati autentico punto di riferimento in città – Pasticceria Antoniazzi e Caffè Borsa – mentre sul territorio troviamo la Locanda Majestic 2 a Campitello di Marcaria e gli otto B&B dell’associazione Colline del Garda Ospitalità con sede a Monzambano.

All’interno dell’Aeroporto Milano Bergamo Winegate11 e La Marianna.

Uta Wilmer
Uta Wilmer

«In tanti Paesi – commenta Uta Wilmer, direttrice dell’Hotel Petronilla di Bergamo e consigliera del Gruppo Albergatori dell’Ascom – la colazione è un pasto importante e per un albergo come il nostro (quattro stelle lusso, 12 camere, 90% di clienti stranieri) è sempre stata un’occasione per dare un valore extra all’offerta. Sin da quando abbiamo aperto, esattamente otto anni fa – ricorda -, abbiamo puntato sulle tipicità, come le confetture e il miele della Valle Imagna e poi i formaggi e i salumi di cui Bergamo è ricca. Una scelta apprezzatissima, come confermano i clienti e le loro recensioni sui portali. Gran parte dei giudizi in rete sugli alberghi riguarda proprio la colazione, che è quindi un fattore capace di fare la differenza e, tra l’altro, l’unico pasto che i clienti sicuramente consumano nelle nostre strutture».

Ora, chi ha scelto di dare il buongiorno ai propri ospiti con i prodotti locali può anche contare sulla rete di East Lombardy. «Poter promuovere insieme quest’offerta è bellissimo – prosegue Uta Wilmer -. Il cibo è una pubblicità fantastica, non solo per un’attività ma per tutto il territorio. I souvenir che i nostri clienti cercano con più interesse sono quelli gastronomici, dalla Torta Donizetti alle mignon di polenta e osèi, alla farina per la polenta. Sono contenti di portarsi a casa il gusto del loro viaggio e di raccontare a parenti e amici cosa hanno mangiato di buono, così scatta il passaparola e si accende l’interesse su una località. Il cibo, oggi così di moda, può portare lontano il nome di Bergamo e il made in Bergamo: è un tema da sviluppare sempre più».

A supportare con i dati lo scenario è Roberta Garibaldi, docente dell’Università di Bergamo e direttore scientifico di East Lombardy. «In Italia il 92% dei viaggiatori ricerca esperienze enogastronomiche memorabili durante la vacanza e il 52% afferma di prestare attenzione alla presenza di prodotti agroalimentari con certificazioni di qualità – ha spiegato -. Su TripAdvisor sono oltre 1 milione le recensioni sul tema colazione, a dimostrazione dell’interesse del turista a questo momento della giornata. I dati nazionali sono confermati anche per la Lombardia Orientale, dove la ricerca di produzioni Dop e Igp è un elemento fortemente apprezzato: il 66% dei residenti, l’80% dei visitatori italiani e il 54% di quelli stranieri considera questi elementi nella scelta turistica. Abbiamo così preparato un progetto integrato e coinvolto, come primo step, alcune delle numerose realtà eccellenti del territorio».

In prima fila l’aeroporto. «Il progetto Prima Colazione di East Lombardy rappresenta un’assoluta novità nel settore retail&food aeroportuale a livello mondiale e un ulteriore salto di qualità in chiave di accoglienza che il nostro aeroporto riserva a passeggeri e accompagnatori – ha sottolineato Matteo Baù, direttore commerciale non aviation di Sacbo –. Il nostro obiettivo è fare in modo che coloro i quali si recano o transitano in aerostazione possano sentirsi a casa, riservando loro il piacere del gusto che l’eccellenza gastronomica del territorio è in grado di interpretare. Per questo abbiamo scelto partner di assoluto rilievo internazionale, che trasmettono la cultura del cibo in ogni momento della giornata, facendo in modo che i passeggeri stessi ne diventino ambasciatori».

I coordinatori del progetto sono già al lavoro per lo sviluppo della rete che si è costituita.

Info: www.eastlombardy.it




Slot machine, «una scelta miope con pochi vincitori»

Slot machineIl Governo vuole dismettere circa il 35% delle slot machine in circolazione. A regime, degli attuali 100.000 punti vendita in Italia che propongono il gioco, dei quali 5.000 sale giochi, ne resteranno circa 50.000 totali, dei quali 18.000 sale giochi.

Insomma via le slot da bar e tabaccai e apertura di nuove sale giochi più grandi, più controllate. Nuovi grandi investimenti, assunzioni dichiarate ecc. ecc.

È però una scelta che non accontenta nessuno. Non accontenta le Regioni e i Comuni che sono in prima linea a combattere il gioco patologico e che non potranno arginare con la difesa delle “distanze minime” l’apertura di sale giochi. Sempre più sale giochi: grandi, in centro, in periferia, sulle principali strade con insegne vistose come una Las Vegas italiana. I Comuni potranno colpire il piccolo esercizio con le slot machine. Quello sì, si potrà colpire (fino anche a farlo chiudere magari, visto le difficoltà a far quadrare bilanci sempre più precari), ma le sale giochi saranno libere di fare ciò che vogliono. Alla faccia della democrazia.

La proposta indigna la nostra associazione perché colpisce gli interessi di migliaia di piccole imprese. Ma che idea è? È come se, per contrastare il fumo, proponessimo di vendere le sigarette solo nei supermercati togliendole dalle tabaccherie. Non sarebbe una soluzione. Non scherziamo perché c’è di mezzo la vita e il lavoro di troppa gente.

Oscar Fusini
Oscar Fusini

Il vizio di fondo c’è sempre. Il Governo non vuole rinunciare alle entrate del gioco. Anzi vuole aumentarle. Quindi intende agire sugli addendi senza modificare la somma, ossia i quasi 100 miliardi di raccolta. Gli addendi sono chi lavora e chi guadagna e chi perde nella filiera: più di 90.000 piccoli imprenditori che vendono gioco rispetto alle attuali 5.000 sale giochi, le più grandi gestite direttamente dai concessionari o dai gestori.

Noi temiamo per centinaia se non migliaia di esercizi, bar, tabaccai, edicole, negozi che oggi resistono anche grazie ai pochi ma decisivi proventi del gioco. Piccole imprese, titolari, collaboratori familiari e dipendenti.

Non crediamo affatto che le sale giochi costituiscano un argine al gioco ludopatico, anzi lo favoriscano. Saranno più facili da sorvegliare e da monitorare ma la sfida sarà impari a favore di chi sviluppa gioco rispetto a coloro che dovranno mitigarne i danni sulle persone.

Pensiamo anche – supportati da molti esperti, docenti dei corsi obbligatori, educatori e persone preposte al recupero delle persone malate che abbiamo incontrato e con le quali ci siamo confrontati – che la strada del Governo non sia solo sbagliata nel suo valore ma anche negli effetti che può produrre e quindi sia da stimolo per l’approccio compulsivo al gioco.

Il gioco sottrae già paurosamente risorse ai consumi. La sua concentrazione in grandi strutture lo drenerà ulteriormente destinandone i proventi all’economia finanziaria più che reale. Saremo ancora più poveri di oggi.

Quando registreremo l’ecatombe di bar, negozi, tabaccai nei centri storici dove andremo noi che non giochiamo per bere un caffè o mangiare un toast? In sala giochi?




Distretti del commercio, Bergamo fa scuola alla Fiera del Levante

ghidotti bari 2I distretti del commercio bergamaschi fanno scuola in Puglia, alla Fiera del Levante di Bari.

La quasi decennale esperienza delle reti provinciali è stata presentata da Roberto Ghidotti, responsabile di Ascom Bergamo Confcommercio per i distretti e presidente del Duc cittadino, come caso guida nel convegno organizzato ieri dalla Regione Puglia nel proprio Agorà all’interno della grande e storica fiera del Mediterraneo.

ghidotti bari“Tra smart city e valorizzazione urbana: i distretti urbani del commercio” il titolo dell’incontro che ha visto la partecipazione, tra gli altri, degli assessori regionali allo Sviluppo economico, Michele Mazzarano, e all’Industria turistica e culturale, Loredana Capone, e la collaborazione di Confcommercio Puglia.

La Regione si sta infatti muovendo per valorizzare il tessuto commerciale insieme alle bellezze del territorio e all’offerta turistica ed ha individuato nei distretti uno strumento strategico, che ha scelto di sostenere con appositi bandi di finanziamento.

«L’intervento – spiega Ghidotti – ha offerto una panoramica di ciò che sono i distretti, della governance, delle fonti di finanziamento, degli eventi e delle iniziative che promuovono, soffermandosi, in particolare, sull’esperienza in città». «Il lungo percorso che in provincia di Bergamo, e in Lombardia, abbiamo affrontato con i distretti ha permesso di metterne in luce soprattutto l’evoluzione, il passaggio da “distributori di risorse” a soggetti capaci di sviluppare politiche d’area».

ghidotti bari 3

L’interesse e l’apprezzamento non sono mancati. «Essere stati scelti in questa importante occasione come esempio per la costituzione di un distretto è motivo d’orgoglio – annota Ghidotti -, ma ci ha anche reso più consapevoli del valore del lavoro fatto sin’ora e dei traguardi raggiunti. Osservare con gli occhi degli altri e in arco temporale più ampio ciò che è stato costruito rende più evidente quanto sia strategico per i territori poter contare sui distretti, cosa che spesso si dimentica o si dà per scontata».




Trescore, gli ambulanti stoppano il bando per il mercato. «Ora un confronto aperto con il Comune»

trescore balneario - piazzale mercato
Piazzale Pertini a Trescore Balneario, dove si svolge il mercato del martedì

Gli ambulanti del mercato settimanale di Trescore tirano un sospiro di sollievo. Il Tar di Brescia ha accolto il ricorso presentato da 60 operatori, coordinati dalle associazioni provinciali di categoria Fiva e Anva, contro il bando del Comune per il rinnovo delle concessioni dei posteggi previsto dalla direttiva Bolkestein.

L’ordinanza del Tribunale amministrativo dello scorso 6 settembre ha sospeso gli effetti del provvedimento e lo ha rimandato al Comune invitandolo «a un intervento di autotutela che garantisca il pieno rispetto delle disposizioni normative». Non ha quindi deciso nel merito, ma “consigliato” all’Amministrazione di rivedere le proprie disposizioni perché in contrasto con le leggi in materia.

Ad essere contestati dagli ambulanti erano, in particolare, i punteggi della graduatoria, che non tenevano debitamente conto dell’anzianità di posteggio dei prestatori uscenti, e l’articolo 3, che stabiliva che ogni operatore potesse avere un solo posteggio nel mercato, mentre la legge regionale fissa il limite a due posteggi per categoria merceologica.

170808 ambulanti vs bando trescore - riunione - platea
L’incontro con gli ambulanti dell’8 agosto che ha deciso il ricorso al Tar

«Abbiamo avuto proprio oggi la rassicurazione da parte del responsabile di Settore – afferma il presidente della Fiva Ascom Bergamo Mauro Dolci – che il bando sarà ritirato. La comunicazione dovrebbe essere pubblicata a giorni sul sito del Comune. Si ricomincia perciò da capo e arriverà un nuovo bando. Il nostro auspicio è che a questo punto ci si possa confrontare senza fretta e arrivare ad una soluzione condivisa, anche perché la scadenza delle concessioni è a fine 2018 e c’è tutto il tempo per valutare attentamente la questione».

Con il regolamento per il commercio su aree pubbliche, prima, e il bando, poi, Trescore sta cercando di mettere ordine al mercato, che si svolge il martedì mattina nell’area di piazzale Pertini, via Pertini e piazzale Comi/Poma e coinvolge 159 postazioni. «Il sindaco ha le proprie ragioni nel voler intervenire, il suo obiettivo non è sicuramente quello di creare scompiglio tra gli operatori – ammette Dolci -. Così com’era, il bando però risultava inaccettabile perché metteva a rischio l’esistenza stessa delle aziende ed era in contrasto con quanto previsto dalle norme in atto».

Ci si riferisce alle regole stabilite dalla Conferenza unificata Stato – Regioni (del luglio 2012) relativamente ai punteggi per l’anzianità: un criterio sul quale le associazioni si sono battute per fare in modo che anni di lavoro e investimenti non venissero spazzati via di punto in bianco dalla foga liberalizzatrice della Bolkestein. Mentre a fissare a due (non uno) il numero massimo di posteggi assegnabili ad ogni azienda è la legge regionale n. 6/2010. Due richiami normativi che la Regione Lombardia – D.G. Sviluppo Economico aveva già fatto presente al Comune in una comunicazione della fine di agosto, invitandolo a rendere compatibili i propri strumenti con le previsioni di legge, come ha indicato anche il Tar.

«Ora gli operatori non devono fare nulla – chiarisce Dolci -, il bando è stato sospeso e attendiamo di sapere come l’Amministrazione deciderà di muoversi, anche in merito alle domande già presentate. Intanto le concessioni, lo ricordo, scadono a fine 2018».

«Siamo sicuramente soddisfatti del risultato – sottolinea -, ottenuto soprattutto grazie alla massiccia partecipazione degli ambulanti che hanno presentato il ricorso. Sono 60, ma solo perché, per rispettare i tempi per la presentazione dell’istanza, abbiamo dovuto chiudere piuttosto velocemente la raccolta delle adesioni. Ce ne sono altri 70 pronti ad unirsi nell’ipotesi si debba tornare davanti alla giustizia amministrativa. È uno di quei casi in cui il valore dell’associazione è di rilevanza assoluta – fa notare il presidente Fiva -, difficilmente, infatti, un singolo operatore avrebbe potuto portare avanti il ricorso».

La vicenda di Trescore è inoltre cruciale per tutta la categoria. «Se passassero criteri come quelli previsti dal bando ora sospeso – avverte Dolci – si creerebbe un precedente pericoloso nel percorso di adeguamento alla Bolkestein, che tanto ha visto impegnate le nostre associazioni per vedere riconosciuto il diritto delle imprese a proseguire nella propria attività».




Buoni pasto, ecco le novità in vigore dal 9 settembre

buoni_pastorthg.jpgIl 9 settembre entra in vigore il decreto del Ministero dello Sviluppo economico (7 giugno 2017 ai sensi dell’articolo 144 del Nuovo codice degli appalti) che disciplina alcuni aspetti e caratteristiche dei buoni pasto.

La normativa non incide sui contratti in essere, ma porta con sé alcune novità:

  • l’ampliamento dei soggetti che possono ricevere buoni pasto (agriturismo, ittiturismo, spacci aziendali, imprese alimentari artigiane, agricoltori per la vendita al dettaglio e il consumo sul posto)
  • la cumulabilità fino a otto buoni pasto
  • la possibilità di acquistare prodotti alimentari anche per il consumo non immediato.

Per quanto riguarda il rapporto tra società emettitrici ed esercizi convenzionati, è introdotto il divieto di ritardare o negare il pagamento di fatture oggetto di contestazioni parziali e l’obbligo di pagare almeno la parte non contestata. La nuova normativa prevede anche misure che depotenziano i servizi aggiuntivi, voci che, secondo quanto denunciato a più riprese dagli esercenti, fanno lievitare, spesso immotivatamente, i costi.

L’aver chiarito e regolato alcuni aspetti del rapporto tra le società emettitrici e le attività convenzionate non ha tuttavia risolto il problema della sostenibilità degli strumenti. «La modifica del Codice degli Appalti avvenuta a maggio scorso – spiega la Fipe, la Federazione dei pubblici esercizi – ha introdotto una dirompente novità relativamente allo sconto che la società emettitrice dovrà proporre alla Pubblica Amministrazione in sede di gara, che non dovrà essere superiore alla commissione proposta all’esercente». Una norma che potrebbe calmierare le commissioni o, al contrario, innalzarle fino allo sconto offerto nella gara d’appalto. Per questo l’associaizone guarda con preoccupazione al prossimo bando Consip, atteso per gennaio 2018, che potrebbe rafforzare il criterio del massimo ribasso degli appalti.