Case, a Bergamo compravendite in aumento per tre agenti su quattro

Anche a Bergamo migliora il clima di fiducia nelle compravendite di immobili. Il sentiment degli agenti immobiliari orobici è in linea, e su alcuni aspetti anche più positivo, del quadro regionale, fotografato nel suo complesso da Fimaa Lombardia, il Coordinamento regionale delle associazioni degli agenti immobiliari Fimaa che aderiscono a Confcommercio, che ha scelto di dotarsi di questo nuovo strumento di valutazione periodica avvalendosi della collaborazione degli agenti associati operanti nei capoluoghi lombardi.

Luciano Patelli
Luciano Patelli

«È tornata la voglia di comprare casa, soprattutto la prima casa – afferma Luciano Patelli, coordinatore regionale Fimaa e presidente di Fimaa Bergamo -. Le compravendite di case nella nostra provincia sono in aumento per oltre il 75% degli intervistati (la media lombarda è dal 65% nrd.). Incremento nelle transazioni, ma non nei prezzi che potrebbero subire ulteriori contrazioni, seppur limitate. I prezzi delle case oggi si adeguano sempre di più al mercato e alla capacità di spesa dell’acquirente e si sono ridimensionati negli ultimi anni anche del 35-40%, attestandosi sul valore equo del nostro mercato. Oggi si compra casa in base alle proprie disponibilità economiche. E per una famiglia di 3/4 persone si va dai 150 ai 200mila euro».

A Bergamo, come in Lombardia, resta significativo il mercato di scambio (tra appartamenti vecchi a vantaggio di quelli più recenti) con 2 compravendite su 10 riferite ad appartamenti nuovi. In aumento soprattutto la domanda per trilocali e quadrilocali, mentre in calo i mono e i bilocali. Ma l’90% delle domande prevede, per l’acquisto, la richiesta di un mutuo. Ancora poco utilizzata la permuta (2%) per motivi fiscali.

«La maggioranza degli operatori immobiliari – prosegue Patelli – stima in ulteriore crescita il mercato delle locazioni, sia urbano sia turistico. Occorre, però, un’urgente riforma legislativa che adegui la durata dei contratti alle attuali esigenze che sono indirizzate verso una maggiore flessibilità».

Minore ottimismo per il mercato non residenziale: «Con una previsione – rileva Patelli– di ulteriori contrazioni sia negli scambi sia nei prezzi. In particolare, registriamo un eccesso di offerta nelle locazioni commerciali a fronte di una domanda che resta ridotta per i capannoni industriali e a livelli appena sufficienti per uffici e negozi. Anche a questo proposito, Fimaa Lombardia sta lavorando con Confcommercio, Regione e principali Comuni proprio per favorire la riqualificazione dei centri urbani con il determinante apporto degli esercizi commerciali di vicinato».

FIMAA Lombardia – Il clima di fiducia del mercato immobiliare nei capoluoghi lombardi




I casi virtuosi / «Su Facebook c’è anche la cliente che non ti aspetteresti mai»

da sinistra: Paolo Gozzoli e Patrizia Pavese, Elena Valietti, Norberto Piersigilli e Daniele Caccia

Anche il più tradizionale dei negozi può fare innovazione, dandosi di un’identità precisa, selezionando i prodotti, differenziandosi, comunicandolo con efficacia e migliorando gli aspetti gestionali. Il quadro e le leve illustrate nel proprio intervento dal responsabile delle Politiche per lo sviluppo di Confcommercio, Fabio Fulvio, si sono tradotte in casi concreti nelle quattro testimonianze d’impresa presentate all’assemblea dell’Ascom.

La trattoria Visconti di Ambivere, fondata nel 1932, ha portato la sua tradizione in rete ed ha voluto che il suo quinto sito fosse anche facilissimo da gestire, aspetto fondamentale per le piccole realtà che non possono contare su personale dedicato per la comunicazione. Grazie alla collaborazione con la start up bergamasca Onlime le news del sito si aggiornano automaticamente dai post sulla pagina Facebook. «Ma la prima e vera innovazione – ha sottolineato Daniele Caccia – è stata nell’andare controcorrente nella proposta, nel preparare le ricette storiche della Bergamasca e della nostra famiglia in risposta all’appiattimento dei sapori». Il web poi offre la possibilità di entrare nel locale, pregustare i piatti, conoscere i volti di chi lavora in sala, in cucina, sapere delle novità di stagione e pure di regalare un cena con pochi click. Con un’accortezza: «Ai chi arriva sul sito occorre dare le informazioni che interessano di più, come orari, giorno di chiusura e sopratutto i prezzi. Noi facciamo i casoncelli con la ricetta della bisnonna Ida e diciamo che costano 10,50 euro. Chi va sul sito è contento di sapere quanto sono buoni, ma lo è ancora di più se sa quanto spende».

Chi invece ha scelto l’on line per il proprio business è Makemedia Sas di Costa Volpino, con il portale Oltrevela.com, il maggiore per il settore della vela e della nautica in Italia, che annovera tra i propri clienti anche la nazionale e gli olimpionici di vela e che consegna persino sulla spiaggia o in barca. L’attività è partita dieci anni fa, ma è un’evoluzione continua. «Non è così semplice presentare il prodotto in maniera adeguata – ha affermato Patrizia Pavese che ha avviato l’attività con il marito Paolo Gozzoli -, ogni volta cerchiamo di aggiungere dettagli tecnici, fotografie, descrizioni. È un continuo mettersi in discussione, non basta pubblicare un prodotto. E poi c’è la parte tecnologica, che noi sviluppiamo in casa, e gli investimenti sui motori di ricerca e i siti comparatori». Insomma, anche chi parte innovativo e digitale non si può fermare!

Un nuovo modo di fare negozio è invece Legami, in largo Rezzara a Bergamo che è bar, libreria e store di oggetti ricercati e di design. «Puntiamo sull’aggregazione e il coinvolgimento – ha spiegato il retail manager Norberto Piersigilli – ma perché l’idea funzioni occorre anche metodo. E quindi misurare i passaggi, selezionare i prodotti, essere i primi ad averli, analizzare la redditività, sapere sempre cosa c’è, a quanto si vende, qual è la marginalità, altrimenti si rischia di rincorrere i problemi». Altro importante capitolo è quello del personale, che il negozio ha voluto qualificato per ogni area. «Innovazione è vedere da un punto di vista diverso – ha concluso -. Il negozio è stato aperto sette/otto anni fa, ma non era quello che è oggi».

A confermare l’importanza delle tecnologie digitali è la cliente che non ti aspetti. «Una signora anziana mi ha detto di aver visto su Facebook le fotografie di piatti e prodotti scattate in negozio», ha svelato Elena Valietti, titolare dell’omonimo ortofrutta a Zanica, che propone anche gastronomia vegana e composizioni di frutta. «Non pensavo ci fosse così tanta gente che utilizza questi sistemi, invece è stata la chiara conferma che sui social e on line bisogna esserci. Certo comporta sacrifici, voglia di imparare e mettersi in gioco». Cosa che lei fa da sempre con convinzione anche sul versante dell’offerta, con insalate, minestroni, piatti tradizionali e vegani partendo dalla sua materia prima, quella frutta e verdura che conosce benissimo. «Siamo noi fruttivendoli a scegliere ogni giorno la migliore».




Gandi: «Lavoriamo insieme sulla rigenerazione urbana»

Sergio Gandi
Sergio Gandi

Dopo i tagli alle tasse (216 euro in meno per ogni cittadino dalla riduzione della Tari e dell’Imu e dall’abolizione della Tasi), il rafforzamento della condivisione («a volte c’è un po’ di ritardo ma non c’è progetto che non venga discusso anche con voi»), gli sforzi per rendere la città più attrattiva, testimoniati da una crescita del turismo del 20%, e quelli per migliorare l’efficienza delle infrastrutture (dai parcheggi alla grande copertura wifi), della mobilità, con il progetto qualificante del metrobus, e della sicurezza, è la rigenerazione urbana la sfida alla quale è chiamato il Comune di Bergamo.

Ricorre ad un concetto caro al mondo del commercio tradizionale, sviluppato da Confcommercio, il vicesindaco Sergio Gandi, nell’intervento all’Assemblea dell’Ascom. «Conosciamo bene il problema nei negozi sfitti, che rappresentano il 10% del totale – ha detto – e poi c’è quello dello svuotamento di grandi contenitori, dal Teatro Nuovo agli Uffici statali che saranno liberi tra poco, alla sede di Confindustria. È qui che davvero serve mettere in campo l’innovazione», ha sottolineato utilizzando la parola chiave della giornata di lavori. «L’Amministrazione è chiamata ad intervenire sugli strumenti urbanistici, a ridurre i vincoli e offrire più flessibilità, ma occorre anche un rinnovato protagonismo da parte delle attività commerciali, come quello che abbiamo visto sabato nella splendida iniziativa in centro di Bergamo Vive». E se un ingrediente fondamentale per guardare al futuro è la fiducia, «a livello locale la si costruisce condividendo un’idea comune di città e lavorando insieme».

Perlita Serra
Perlita Serra

Anche la Provincia ha portato il proprio saluto con Perlita Serra, che è anche sindaco di Curno, uno dei Comuni a maggiore densità di centri commerciali. «La nuova Provincia – ha ricordato – sta faticosamente cercando un assetto che permetta di essere quell’ente che favorisce il trasferimento dell’attrattività della città su tutto il territorio e di continuare a mantenere alta la capacità di innovare».




L’assemblea dell’Ascom / Fulvio: «Ecco le mosse per rilanciare le attività nell’era di Internet»

Fabio Fulvio durante il suo intervento all'assemblea dell'Ascom
Fabio Fulvio durante il suo intervento all’assemblea dell’Ascom

Come può sopravvivere il commercio tradizionale nell’era di Internet? Secondo Fabio Fulvio, responsabile del settore Politiche per lo sviluppo di Confcommercio, intervenuto oggi all’Assemblea annuale Ascom, ci sono delle strategie che permettono ai negozi di vicinato di competere e di rimanere sul mercato. Ad esempio, utilizzare le tecnologie digitali per migliorare l’esperienza di acquisto del cliente, integrare le attività online con quelle in negozio, ma anche puntare con decisione sugli aspetti che distinguono un negozio rispetto ai suoi nuovi concorrenti online, ovvero rapporto personale col cliente, competenza, servizio e “presenza” sul territorio.  E ancora, rafforzare l’esperienza nello store, estendere la clientela con web e social e rivolgersi al mercato straniero con piattaforme di e-commerce.

Il tema è di grande attualità e interesse. Secondo l’analisi di Confcommercio Imprese per l’Italia quasi un consumatore su due ha fatto o fa acquisti on line (il 55,6% contro il 44,4% che non l’ha mai fatto). E quasi uno su tre (il 29,9%) acquista via web con frequenza. Il profilo dell’«heavy e-shopper» (che acquista on line di abitudine) è uomo, di età inferiore ai 45 anni, celibe e vive in centri medio-piccoli. Poi ci sono i consumatori che non hanno ceduto alle lusinghe dell’e-commerce e continuano a comprare solo nei negozi (di norma sono donne sposate, sotto i 45 anni che vivono in città). In mezzo, figurano quelli che cercano su Internet e poi comprano in negozio (uno su due) e coloro che, al contrario, vanno in negozio per provarsi un capo e, poi, lo comprano a un prezzo più basso online, i cosiddetti clienti Topo, Try Offline Purchase Online, ovvero prova in negozio, compra su Internet.

Fabio Fulvio
Fabio Fulvio

L’evoluzione di Internet ha cambiato in modo profondo le regole del commercio. In mezzo al moltiplicarsi di portali on line con migliaia di prodotti disponibili, guide, consigli, recensioni, forme di interattività e ai nuovi servizi di mobile commerce che indicano al cliente, in tempo reale, gli esercizi della zona che offrono lo stesso articolo con relativo prezzo, i negozi di vicinato rischiano di rimanere tagliati fuori.

«Oggi ogni negozio compete non soltanto a livello geografico con altri negozi o formati distributivi del suo territorio, ma anche, e sempre di più, con altri venditori (virtuali o misti) a volte localizzati a migliaia di chilometri di distanza – ha spiegato Fulvio -. Anche se, ed è un paradosso solo apparente, sono le grandi superfici a soffrire maggiormente i nuovi concorrenti online di oggi e di domani».

Anche nell’era di Internet i negozi possono ritagliarsi il proprio spazio, in certi casi, di enorme successo. «L’innovazione è alla portata di tutti e l’imprenditore che innova è anche quello che esce prima e più competitivo dalla crisi. È necessario conoscere le trasformazioni che ci attendono per poter rispondere e poterle sfruttare a proprio vantaggio». Secondo Fulvio, un piccolo negozio può fare quattro cose. «Innanzitutto, deve imparare a misurare la propria performance. Raccogliere i dati, fare una analisi della clientela, del magazzino, delle vendite, del personale e della struttura, quindi fissare degli obiettivi e delle azioni».

Una seconda azione è quella di sviluppare una strategia offline, «definire la specificità della propria impresa, distinguersi al limite della unicità è l’elemento fondamentale sui cui si basa tutto il resto – ha detto Fulvio -. È consigliabile scegliere un gruppo di potenziali clienti su cui offerta, competenze, caratteristiche possono fare la differenza e selezionare assortimento dei prodotti e fornitori e conoscere molto bene i prodotti che si vendono. Solo se vi riconoscono come punto di riferimento per i prodotti che vendete sarete credibili per altre attività». Inoltre vanno curati in modo scientifico la vetrina e l’esposizione dei prodotti. Accorgimenti anche molto semplici, come gli shelf talker (piccole descrizioni), catturano l’attenzione e fanno vendere di più, assicura Fulvio. Spazio poi alla personalizzazione al massimo livello dei servizi, dalle modifiche sartoriali al prodotto fatto dal cliente, alla creazione di comunità di clienti.

Assemblea Ascom_2016La terza azione consigliata riguarda lo sviluppo di una strategia on line: «Nessun business può sopravvivere oggi senza un sito web. Il minimo sindacale – ha dichiarato Fulvio – è avere un sito fatto bene, che esponga e dia visibilità al proprio negozio e ai prodotti e servizi. Rispetto ai social non vanno sottovalutati la loro potenzialità e l’impegno che richiedono». Per cui sì a Facebook, Instagram e simili, ma solo se si ha tempo per rispondere alle richieste che si ricevono. Anche l’e-commerce è una opportunità ma è come aprire un altro negozio, da collegare al primo, quindi va valutato e studiato con attenzione.

L’ultima strategia riguarda l’aspetto più importante di ogni attività di servizio: «la selezione, formazione, gestione e motivazione del personale «perché un’impresa si distingue per le persone che ne fanno parte», ha concluso l’esperto.




Ascom, le quattro storie di innovazione in evidenza all’Assemblea

Come l’innovazione, in tutte le sue forme, può contribuire a far crescere le attività del terziario, comprese quelle più tradizionali. Il tema sarà trattato nel corso dell’Assemblea dell’Ascom di Bergamo – in programma lunedì 23 maggio, alle 15, nella sede di via Borgo Palazzo 137 – da Fabio Fulvio, responsabile del settore Politiche per lo sviluppo di Confcommercio Imprese per l’Italia e sviluppato anche grazie alle testimonianze di quattro imprese. Ecco di chi si tratta.

Trattoria Visconi – Ambivere

La tradizione si racconta sul web

Daniele Caccia - Trattoria Visconti - Ambivere
Daniele Caccia

Fiorella Visconti e Giorgio Caccia alla loro Trattoria Visconti di Ambivere, aperta nel 1932, hanno conservato lo spirito della trattoria di un tempo e, insieme ai figli, l’hanno trasportata nel futuro. Il minore, Roberto, ha raccolto le nuove tendenze culinarie e ha aggiunto in carta un menù vegano. Il maggiore, Daniele, prima ha innovato la cantina aggiungendo alle etichette blasonate le novità del mondo enologico e le birre, poi, tre mesi fa, ha scommesso su un sito internet innovativo e sui social network. Grazie all’aiuto di una start up bergamasca, la Onlime, ha dotato il ristorante di un sito web che richiede il tempo di un post per essere aggiornato. «Abbiamo voluto rendere il sito internet sempre più aggiornato, dare le informazioni che il cliente si aspetta di trovare, una chiara idea dell’ambiente e un menù con tutti i prezzi pubblicati – spiega Daniele Caccia -. Non solo. Oggi con il web si possono fare cose nuove, ad esempio effettuare la prenotazione, inoltre abbiamo fatto un sito che può essere visualizzato dal telefonino».

«Più che per aumentare i clienti – dice -, il web è uno strumento utile perché va di pari passo con l’attività del ristorante, è una vetrina. Porta più a fidelizzare la clientela che a nuovi clienti». L’aspetto innovativo consiste nel fatto che il sito si può aggiornare direttamente dalla pagina Facebook, quindi con pochissimo impegno di tempo: basta scrivere un post sulla pagina Facebook perché in simultanea questo venga pubblicato anche sul sito e su altri social, come Istangram. In media basta un’ora a settimana per aggiornare tutti i canali.
In programma c’è già un ulteriore sviluppo: «Ora i contenuti sono soprattutto testi e immagini ma vogliamo puntare anche sui video perché sono quelli che funzionano di più», anticipa Caccia.

Makemedia Studios – Costa Volpino

Nautica e vela, l’e-commerce che ha anche un volto

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Paolo Gozzoli (primo da sinistra) e Patrizia Pavese con lo staff di Oltrevela.com

Paolo Gozzoli e Patrizia Pavese, marito e moglie, a Costa Volpino hanno scelto un settore di nicchia, la nautica e la vela, e hanno costruito un portale di e-commerce dedicato (www.oltrevela.com). Oggi la loro azienda ha 17mila clienti registrati da tutta Europa e più di 25mila articoli a catalogo con 154 marchi.

«La vela e la nautica sono un settore dove non c’è un’offerta tradizionale – spiega Patrizia Pavese -. Se non si vive in città, per trovare un negozio dedicato si devono fare anche 200 chilometri. Inoltre i negozianti hanno una gestione che non permette di ampliare la gamma. Siamo partiti da questa analisi e dieci anni fa abbiamo deciso di iniziare la nostra attività puntando su questo settore». «On line ci sono tante possibilità di far vedere il prodotto, di far sapere che c’è e di reperirlo in brevissimo tempo – continua Pavese -. Abbiamo tutto in pronta consegna. A volte riusciamo a consegnare anche in 10-15 ore, ma anche per ricevere prodotti che non abbiamo in magazzino bastano 5-6 giorni e per i nostri clienti sono tempi buoni».

La vela è il settore di punta dell’attitivà e non è un caso, essendo entrambi del Lago d’Iseo ed essendo Gozzoli velista. Fra i loro clienti ci sono habitué come i circoli velici che comprano spesso per fare regate ad alti livelli e privati appassionati. Molti sono olandesi e australiani e negli ultimi anni il portale ha conquistato anche il Sud Italia e le Isole. «Qui non c’è territorialità del prodotto – spiega Pavese -. Molti utenti che anni fa non avrebbero mai pensato di fare acquisti on line, ora ci contattano. All’inizio erano un po’ guardinghi, ora invece si fidano».

Gozzoli pensa all’aspetto informatico e grafico, Pavese al commerciale. In tutto l’attività conta cinque persone. La proposta copre tutte le esigenze e tutti i budget. In magazzino hanno optato per un’alta rotazione con ciò che va di più in quel momento. Oltre alla scelta di un settore di nicchia, l’aspetto vincente di Makemedia è di aver salvato uno dei punti di forza del commercio tradizionale: il rapporto personale con il cliente. «Abbiamo deciso di pubblicare sul sito il nostro numero di telefono – evidenziano – . Non lo fa nessuno, di solito. In Italia il numero di persone che compra su internet sta aumentando ma c’è ancora una parte restia a farlo. Il fatto di pubblicare il numero di telefono avvicina i clienti che hanno desiderio di avere il contatto personale, di essere rassicurati. Questo ci impegna molto tempo ma è stata una decisione vincente».

Legami concept store – Bergamo

Il negozio che soddisfa pancia, cuore e mente

Norberto Piersigilli
Norberto Piersigilli

«Parliamo alla pancia, al cuore e alla testa del cliente». La formula di Legami concept store, in largo Rezzara a Bergamo, è ben sintetizzata dal retail manager Norberto Piersigilli. «Alla pancia – spiega – perché con il bar e la ristorazione soddisfiamo il piacere del gusto e dello stare insieme, dalla colazione all’aperitivo. Al cuore con le idee regalo e gli oggetti selezionati nelle fiere internazionali e alla testa con uno spazio libreria molto ampio e, soprattutto, una profondità di catalogo importante».

L’apertura è avvenuta nel 2011, ma il negozio è stato riorganizzato da qualche anno. È il primo concept store dell’omonimo marchio di cartoleria e oggettistica con sede ad Azzano, presente con i propri prodotti ormai in tutto il mondo. «L’idea è quella dei negozi che si trovano nelle grandi metropoli – continua Piersigilli -, ma esposizione e layout hanno tenuto conto del territorio e così, anziché ambienti asettici e dal design estremo che si trovano ad esempio nei paesi del Nord Europa, sono stati utilizzati materiali naturali, come ferro e legno, per offrire una percezione di calore e accoglienza. È un modello che più si adatta alle città italiane, di certo replicabile».

legami concept store (1)Lo store si sviluppa su due piani e propone, oltre ai libri e all’area food, articoli di cartoleria, idee regalo, oggetti per la casa, piccoli arredi, lampade, ma anche orologi, penne prestigiose, pelletteria, in un mix di articoli d’élite e altri più alla portata, ma sempre di qualità. Perché un’attività funzioni non basta però solo un’idea innovativa, occorre una quotidiana e precisa attenzione agli aspetti gestionali e commerciali, che in Legami concept store si concretizza «in personale specializzato per ciascuna area e nella cura puntuale dell’assortimento, con la ricerca di prodotti nuovi – evidenzia il direttore -, lo studio del prezzo di vendita e della redditività degli spazi».

Ortofrutta Valietti – Zanica

La fruttivendola che non si ferma mai

Elena Valietti
Elena Valietti

A Zanica Elena Valietti ha sviluppato il negozio di ortofrutta di famiglia e ha aggiunto nuovi servizi, su tutti il banco gastronomico vegetariano e vegano, ma si dedica anche al visual food, ossia l’arte di modellare e comporre la frutta fresca in forma di “torte”, “pasticcini” e monoporzioni che vengono richiesti per le cene e i buffet soprattutto d’estate. E non ha mancato di pensare alla promozione, con i social network, la partecipazione ai mercatini per far conoscere i propri prodotti e le offerte. Ad esempio, il sabato sera attua uno sconto del 40% su tutta la gastronomia, per svuotare il banco frigo e risparmiare energia nel week end, iniziativa che le è valsa il marchio di Negozio Sostenibile della Camera di Commercio.

«Diciamo che cerco di aprirmi tutte le strade per ampliare le possibilità del negozio – spiega – così oggi c’è chi viene per la spesa di frutta e verdura, chi per la gastronomia, chi per le composizioni di frutta, chi, a Natale, per i cesti regalo».

L’attività ha più di ottant’anni e si è tramandata dalla nonna alla mamma e, trent’anni fa, a Elena. «Anche mia nonna faceva le erbe cotte o le castagne essiccate – evidenzia -, nel tempo abbiamo sviluppato questa linea, dotandoci delle attrezzature per preparare le verdure pronte all’uso, come i minestroni e le insalate già pulite, e poi alcuni piatti cotti a base di verdure». Da qui l’attenzione anche al mondo vegano, con tanto certificazione Veg+, il circuito creato dal Gruppo ristoratori dell’Ascom e dalla Lav. L’offerta spazia da piatti “classici” come peperonate, patate e fagioli, zuppe, lasagne, a cous cous, torte salate, bulgur, risi e farro variamente accostati alle verdure di stagione fino alla “trippa senza trippa”, con il seitan prodotto in proprio, o il brasato di seitan. Un marchio di fabbrica sono i minestroni della “famèa del Giupì”, ispirati ciascuno a un componente della famiglia della maschera bergamasca, nata a Zanica. Per quanto riguarda la verdura ricorre da sempre all’approvvigionamento locale e non mancano sugli scaffali legumi e cerali selezionati, anche bio, prodotti tipici e con etichetta trasparente.

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“Innovare per competere”, l’Ascom lancia la sfida al mercato

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Paolo Malvestiti

“Innovare per competere. Mercati#bisogni#imprese” è il tema dell’assemblea generale di Ascom Confcommercio Bergamo che si terrà lunedì 23 maggio, dalle 15, nella sala conferenze dell’Associazione Commercianti, in via Borgo Palazzo. Il programma prevede una parte istituzionale, con la relazione del presidente Paolo Malvestiti e l’approvazione del bilancio d’esercizio 2015, e una parte dedicata ad innovazione e competizione con l’intervento di Fabio Fulvio, responsabile Politiche per lo sviluppo di Confcommercio Imprese per l’Italia.

Dopo l’intervento di Fulvio, l’assemblea continuerà con le testimonianze di quattro imprenditori, che hanno portato innovazione all’interno delle loro attività: Daniele Caccia della Trattoria Visconti di Ambivere; Patrizia Pavese di www.oltrevela.com di Costa Volpino, Norberto Piersigilli di Legami concept store di Bergamo ed Elena Valietti dell’Ortofrutta Valietti di Zanica.

«È la prima assemblea che si terrà nella nuova sede, inaugurata lo scorso 9 maggio – annota il presidente Malvestiti -. È una sede bella e funzionale, il simbolo di chi ha resistito con tenacia per ripartire dopo la crisi. Non è un punto d’arrivo, beninteso, ma l’inizio di un nuovo percorso che avrà nuove sfide e nuovi traguardi».

Una svolta per l’Ascom, che sarà chiamata a essere sempre più innovativa, competitiva e all’altezza delle esigenze degli associati, pronta a potenziare quei servizi necessari per andare incontro alle nuove esigenze delle imprese. «Dobbiamo stare al passo con i tempi – sottolinea Malvestiti -, essere pronti a cogliere i mutamenti che il terziario offre e a rafforzare quel barlume di positività e di ripresa che si sta intravedendo, come confermano anche gli ultimi dati camerali che segnalano un recupero su base annua del commercio al dettaglio dell’1,8%».

Il clima di fiducia generale è migliorato, anche se non si può ancora parlare di una concreta ripresa della domanda. «Per questo – afferma Malvestiti – diventa essenziale, per le imprese che devono resistere sul mercato, considerare l’evoluzione dei prossimi anni, legata a tre linee principali: maggiori competenze, aggregazioni di rete e innovazione». Il tema delle aggregazioni di rete e dei distretti, in particolare, è importantissimo, secondo il presidente, in quanto essi strumenti che contribuiscono ad accrescere la competitività e il posizionamento delle aziende sui mercati.

Da non sottovalutare, inoltre, il fattore internazionalizzazione, che interessa sempre più anche il settore del Terziario. «Sono certo – evidenzia Malvestiti – che ciò che determina il cambiamento delle imprese sono l’innovazione e la flessibilità, ossia un modo diverso di porsi nei confronti dei bisogni dei clienti. Anche la qualificazione professionale continuerà ad essere fondamentale per ciascuna azienda che sarà chiamata a competere ad ogni livello. E anche noi, come Ascom, proseguiremo la strada della formazione del personale per migliorare e crescere. Come associazione – conclude il presidente – dovremo quindi sempre di più qualificare i nostri servizi, per sostenere l’impresa e valorizzare le diverse categorie».

 

 




I Giovani Ascom e i mille modi di fare innovazione

platea seminario giovani - innovazioneL’innovazione non è facile, ma può essere affrontata in modo semplice. È quanto hanno voluto dimostrare i Giovani imprenditori dell’Ascom in un seminario dedicato, in particolare, agli approcci e ai metodi per mettere in moto il cambiamento nel mondo del commercio. La direzione, del resto, è chiara: per resistere in un mercato sempre più dinamico, competitivo e mutevole occorre operare uno scarto rispetto al passato.

Luca Bonicelli
Luca Bonicelli

E il presidente Luca Bonicelli ne è convinto, puntando con decisione, insieme al proprio Gruppo, sui temi della formazione e dell’innovazione, con percorsi e incontri gratuiti per tutti gli associati. «Abbiamo avviato un ciclo di incontri sul web marketing e i social network – ricorda –, ora ci soffermiamo sulle metodologie per far nascere e sviluppare l’innovazione. Si tratta di un aspetto centrale, soprattutto per le nuove generazioni del commercio e del terziario, che noi rappresentiamo, ma ovviamente anche per tutte le imprese. Chi oggi si trova a portare avanti un’attività già avviata, che magari è anche consolidata e funziona bene, non può permettersi di fermarsi, deve per forza guardare oltre. L’idea è di partire da ciò che c’è e costruire un modello giusto per sé ed efficace in prospettiva».

Non vuol dire, quindi, stravolgere il modo di lavorare, o trovare l’idea rivoluzionaria, ma mettere in atto nuove strategie, questo sì, seguire il mondo che cambia. «Già posizionarsi su Facebook può essere un passo – evidenzia Bonicelli -, così come lo sviluppo dell’e-commerce. Ma l’innovazione non deve per forza concentrarsi sulle nuove tecnologie, ci sono alcuni esempi interessanti di integrazione dell’offerta, ad esempio locali che nelle aree turistiche effettuano anche il noleggio di bici elettriche, e poi le reti tra imprese, che possono essere formali oppure no. La collaborazione tra attività che possono essere connesse e complementari è interessantissima».

Non a caso, l’evento annuale dei Giovani Ascom, in programma il prossimo 17 giugno, in questa edizione unirà alla tradizionale serata benefica, al Chiostro alle Grazie di Bergamo, un convegno sulle reti d’impresa.

L’atteggiamento e la visione degli Under 40 sono improntati all’ottimismo. «Certo, bisogna essere sempre in movimento, non si va avanti continuando a fare ciò che si è sempre fatto – precisa Bonicelli -. Ma le soluzioni ci sono e spesso le abbiamo proprio all’interno delle nostre attività, che per quanto piccole non sono inferiori per valore dell’offerta rispetto alle grandi realtà, anzi. Pensiamo ad esempio ai prodotti tipici – dice partendo dal settore alimentare, in cui opera -. Sono sempre stati i piccoli negozi a proprorli e valorizzarli, oggi non c’è insegna della grande distribuzione che non li abbia e ne faccia un punto punto qualificante dell’assortimento. In pratica, i grandi ci copiano. È da questa consapevolezza che dobbiamo partire, la nostra storia, testimioniata anche dai 70 anni di associazione, è la base sulla quale costruire il futuro».

PILLOLE DI CAMBIAMENTO

Dal farmacista su Youtube al bar che si paga a tempo

Giovanni Caruso
Giovanni Caruso

Un metodo (il business model canvas) e una serie di casi di successo per dire che l’innovazione si può fare in ogni settore e in ogni dimensione aziendale. Li ha illustrati la bergamasca Quo.d, società di consulenza specializzata nelle gestione dei processi di innovazione che fa parte della rete d’imprese Net@work, agli imprenditori del terziario in occasione dell’incontro promosso dai Giovani Ascom nella sala corsi dell’Associazione cittadina.

«Innovazione è sinonimo di cambiamento – spiega Giovanni Caruso, amministratore della società, relatore al seminario con Rodolfo Pinto -, per realizzala non serve un centro di ricerche della Nasa, ci sono approcci, metodi e strumenti che permettono di progettarla e implementarla». E porta i casi di alcune attività tradizionali «che hanno cambiato il modo di fare ciò che hanno sempre fatto», come la Farmacia Serra di Genova, a gestione familiare, che accanto al sito per l’e-commerce ha creato un blog e un canale Youtube attraverso i quali illustra i prodotti e il loro utilizzo, valorizzando anche on line l’esperienza e la consulenza del farmacista di fiducia. O il Caffè Carbonelli, in provincia di Napoli, torrefazione artigianale che ha scongiurato la chiusura sviluppando il commercio elettronico e la presenza sul web.

In altri casi sono le modalità del prezzo a venire modificate, persino stravolte. L’Anticafè è un format, presente anche in Italia, dove non si pagano le consumazioni ma il tempo che vi si trascorre, potendo contare su spazi multifunzionali attrezzati. C’è anche il sistema di prenotazione alberghiera dove è l’ospite a fare il prezzo e tocca all’albergo accettare o meno la proposta, mentre in Uruguay, in linea con un’azione governativa contro l’alcolismo, in alcune discoteche l’ingresso è gratuito per chi ha tasso alcolemico pari a zero. «Innovazione non significa per forza digitale – conclude Caruso -, deve essere inteso come leva operativa, non come obiettivo».

 

 




A Bergamo l’assemblea Con.Ascom. Viglione è il nuovo presidente

Giuliano Viglione
Giuliano Viglione

È Giuliano Viglione il nuovo presidente di Con.Ascom, il network di società di servizi delle associazioni territoriali di Confcommercio, che ha rinnovato il Consiglio di amministrazione per il triennio 2016-18 nel corso dell’assemblea organizzata nella nuova sede dell’Ascom di Bergamo. Viglione, direttore di Confcommercio Alba, riceve il testimone dal suo presidente, Giancarlo Drocco. Confermati Fabio Marcolin (Castelfranco Veneto) nella carica di vicepresidente, l’amministratore delegato Franco Tonelli (Imola) e i consiglieri Romano Belotti (Bergamo) e Claudio Bernardi (Bassano del Grappa). In nuovi ingressi sono quelli di Francesco Leonori (Padova) e Stefano Zotti (Monfalcone). Revisore unico è Domenica Burbassi.

Società cooperativa, Con.Ascom riunisce 29 realtà territoriali di sei regioni del Nord Italia (23 subprovinciali e 6 provinciali) e vedrà a breve aumentare la compagnie con l’adesione di un nuovo socio. La rete è nata a metà degli anni Novanta ed ha l’obiettivo di mettere in relazione le società di servizi alle imprese del terziario, creare un contesto di dialogo e di confronto in cui scambiarsi informazioni ed esperienze, ma anche offrire una serie di vantaggi competitivi.

nuovo consiglio di amministrazione Con.Ascom
da sinistra: Leonori, Zotti,Tonelli, Viglione, Bernardi, Marcolin

«Nel ’95 si è sentito il bisogno di unirsi e confrontarsi – ha ricordato il nuovo presidente Viglione -, oggi questo bisogno di condividere è ancora maggiore perché le risorse sono meno e abbattere i costi è una priorità». «Raccolgo un’eredità importante e lo faccio con commozione – ha ammesso -, all’insegna della continuità con coloro che hanno costruito questo percorso, che si basa su contatti diretti e visite nelle diverse strutture in un proficuo scambio professionale, di esperienze e strumenti per la crescita». «I servizi, del resto, sono il cuore di un’associazione – ha ribadito –, la carta che più di tutte può convincere un imprenditore ad entrare nel sistema associativo».

Il direttore dell'Ascom Oscar Fusini
Il direttore dell’Ascom Oscar Fusini

L’Ascom di Bergamo vede confermata la propria presenza nel Consiglio di amministrazione di Con.Ascom e con la sua sede rinnovata, la nuova immagine ed i nuovi servizi è stata presa come spunto e stimolo per affrontare un contesto «che impone evoluzioni e modifiche», secondo le parole dell’amministratore Tonelli, che ha anche annunciato, tra i temi da sviluppare, quello del fondo sanitario e la promozione del confronto anche tra i responsabili delle aree di ciascuna associazione per favorire la circolazione di informazioni e buone prassi sui settori specifici di azione.




Ottant’anni dell’Avis, anche l’Ascom sostiene la festa

avis 80 anni cartelloneL’Avis di Bergamo compie 80 anni e festeggia chiamando a raccolta ogni donatore e volontario: piccoli, grandi, eroi di generosità alle cui gesta la neolaureata Deborah Previtali ha dedicato la propria tesi di laurea. Pubblicazione che Avis Comunale Bergamo presenterà domenica 29 maggio al chiostro di San Francesco, in Città alta, al termine del corteo che vedrà tutte le Avis cittadine e della provincia con i propri labari muoversi da piazza Mercato delle Scarpe, alle 9.30, fino alla Cattedrale di Sant’Alessandro dove, alle 10.30, sarà celebrata la Messa da monsignor Davide Pelucchi, vicario generale della Diocesi di Bergamo, per poi passare al chiostro di San Francesco per l’intervento del presidente di Avis Comunale Bergamo Roberto Guerini con la presentazione, appunto, del libro.

«Un documento unico, un volume che ripercorre la storia di una delle Associazioni più attive d’Italia, voce di chi, da ottant’anni a questa parte, è convinto che donare sia il gesto più bello del mondo. La pubblicazione, infatti, si rivolge direttamente agli avisini bergamaschi, affinché anche le più giovani generazioni di donatori possano ricostruire la storia dell’Associazione e impegnarsi per rinnovare la mission di solidarietà di Avis», sottolinea Guerini.

Così, i primi ottant’anni di Avis Comunale Bergamo, diventano non solo un’occasione di festa, ma un momento di riflessione, con analisi, documenti storici, commenti dei protagonisti a tracciare le fila di cosa è stata e cosa è Avis Comunale Bergamo. Un gruppo di quasi 3.000 donatori, quasi 200 (sono 185) in più rispetto al 2014, con più di 6.000 donazioni effettuate solo nel 2015 a testimonianza di come lo spirito del dono accomuni persone di estrazione sociale e nazionalità diversa. «Perché essere cittadini significa anche essere attenti a chi ha più bisogno, donare senza confini né pregiudizi, riconoscendo in Avis una famiglia pronta a prendersi cura di tutti, un mondo in cui si scoprono amici, amori e nuovi percorsi di vita all’insegna della solidarietà», è il messaggio raccolto nelle interviste fatte da Avis Comunale Bergamo durante le donazioni.

Valori raffigurati anche nella medaglia in bronzo dorato realizzata dallo scultore bergamasco Luigi Oldani con l’immagine tratta dalla scultura “Imago Vitae” in cui una donna esce dall’acqua, facendo sbocciare da una ninfea un germoglio, con sullo sfondo il sole che sorge. Immagini simbolo di speranza e amore per la vita, principi fondanti di Avis Comunale Bergamo.

Ma non è tutto, l’anniversario sarà celebrato con un altro evento di grande emozione: venerdì 27 maggio alle ore 20.30 al Teatro Donizetti, l’Avis offrirà gratuitamente agli avisini bergamaschi e ai simpatizzanti il concerto “Musiche da Oscar”, con la New Pop Orchestra diretta dal maestro Alfredo Conti e la partecipazione del violinista Christian Joseph Saccon e del clarinettista Michele Chiametti. I biglietti potranno essere ritirati alla segreteria di Avis Comunale Bergamo a Monterosso.

Tutti gli eventi dell’80esimo sono patrocinati da Comune e Provincia di Bergamo.

Nel corso della presentazione del programma, un ringraziamento speciale è stato rivolto all’Ascom, partner nell’evento di domenica 29 maggio al chiostro di San Francesco. Le iniziative hanno inoltre il sostegno di Fondazione Credito Bergamasco, Confiab e Bcc di Treviglio.

«Vogliamo rendere onore a questa data, parlare a tutti gli avisini bergamaschi e d’Italia, ringraziando ogni donna e ogni uomo che ha permesso a questa Associazione di esistere: i fondatori, i volontari, i dirigenti, gli sportivi, come Rugby Bergamo e Pallavolo Agnelli, che tanto ci hanno sostenuto, ma anche Ascom Bergamo per l’alleanza istituzionale stretta per sensibilizzare la cittadinanza a stili di vita più sani. Perché la nostra prossima sfida è proprio quella di promuovere i nostri valori, di diffondere la cultura del dono a partire dai più giovani, braccia, spalle e cuore su cui costruiremo il nostro futuro», conclude il presidente Guerini.

A impreziosire le celebrazioni, gli allestimenti floreali di Emiliano Amadei, fiorista di Azzano San Paolo, componente del Gruppo Fioristi Ascom, vincitore del campionato lombardo e nazionale, rappresentante dell’Italia al campionato europeo per fioristi disputatosi a Genova il marzo scorso, pronto a mettere in campo tutta la sua creatività per sostenere Avis e il suo speciale cammino.




Passerella di Christo, firmato l’accordo per le nuove assunzioni

lavoro - accordo floating piers
Da sinistra: Maurizio Regazzoni, Mario Colleoni, Alberto Citerio, Enrico Betti, Giovanni Zambonelli, Giorgio Beltrami

Ascom, Fipe, Federalberghi Bergamo e le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno firmato oggi l’accordo territoriale a favore delle nuove assunzioni legate all’evento “The Floating Piers”, il progetto artistico firmato Christo che unirà con una passerella galleggiante il Comune di Sulzano con quello di Monte Isola e l’Isola di San Giorgio dal 18 giugno al 3 luglio prossimi. Grazie all’accordo, per i lavoratori del comparto turistico e del commercio nel periodo dell’installazione ci sarà un regolare contratto a tempo determinato al posto dei voucher.

L’accordo è nato per regolamentare le modalità di assunzione secondo principi condivisi e inequivocabili e garantire un inserimento lavorativo corretto e permetterà di evitare l’insorgere di contenziosi e di limitare il ricorso ai voucher. Coinvolgerà poco più di 13mila imprese.

Con questo strumento le aziende presenti sul territorio del comune di Bergamo, dell’hinterland e sul territorio del Sebino potranno assumere lavoratori a tempo parziale per una durata complessiva di 200 ore, a partire da oggi, 16 maggio, sino al 31 agosto, quindi per 16 settimane. Con due vincoli: il primo è che la prestazione lavorativa giornaliera non potrà essere inferiore alle 3 ore consecutive, il secondo che i datori di lavoro dovranno assumere a tempo indeterminato il 30% delle persone assunte a tempo parziale. Per le imprese che assumeranno a tempo indeterminato sono previsti incentivi (fino a 6mila euro) e un percorso di formazione finanziato dall’Ente Bilaterale di settore, mirato a far acquisire competenze specifiche inerenti la mansione svolta.

«Abbiamo voluto dare uno strumento aggiuntivo e di maggiore flessibilità all’imprenditoria locale che necessita di aumentare il personale durante il grande evento del Sebino – ha spiegato Enrico Betti, responsabile dell’area Politiche del Lavoro dell’Ascom -. Con l’accordo diamo un pacchetto ore che l’imprenditore potrà gestire in modo flessibile direttamente con il dipendente. L’impresa potrà assumere per un orario minimo di 12 ore, rispetto alle 15 ore previste dal contratto del turismo e alle 18 del commercio».

«Questo accordo ha l’importante obiettivo di prevenire l’abuso dei voucher», ha evidenziato Mario Colleoni segretario Filcams Cgil Bergamo. Per Alberto Citerio, segretario Fisascat Cisl Bergamo «si tratta di un accordo importante perché consente maggior flessibilità nell’utilizzo del lavoro dipendente e permette di garantire ai nuovi assunti in occasione della passerella le tutele previste dal contratto nazionale, come maternità e malattia, che chi viene assunto con i voucher non ha».

«L’auspicio da parte di tutti – ha sottolineato Maurizio Regazzoni, segretario Uitucs Uil Bergamo – è che il contratto porti a una ricaduta occupazionale duratura sul territorio e possa preludere alla ripresa della contrattazione a livello nazionale per il settore del turismo da tempo ferma».

«Sono molto soddisfatto – ha commentato Giorgio Beltrami, presidente di Fipe Bergamo –. Da più di un anno siamo in trattativa per il contratto nazionale, questo accordo potrebbe essere d’aiuto in questo senso. Sul lago già da un mese si respira un’aria nuova – fa notare, essendo della zona -. Ci sono più turisti, molti più stranieri. Auspico che pubblici esercizi e ristorazione svolgano bene il proprio compito e non cadano nella ricerca del guadagno immediato. È importante dare una buona immagine finale perché questa opportunità si trasformi in una ricaduta, anche occupazionale, duratura».

«L’accordo non riguarda solo le imprese della zona direttamente interessata dall’evento ma anche Bergamo e l’hinterland e questo è un aspetto importante – ha rimarcato Giovanni Zambonelli, presidente provinciale della Federalberghi -. Bergamo è sempre più una destinazione turistica. Il richiamo della nostra città sommato a quello della passerella porterà sicuramente un aumento del turismo».

A caratterizzare l’accordo è l’attenzione anche al dopo evento. «Come Enti Bilaterali vogliamo fare la nostra parte – ha specificato il presidente Lorenzo Agazzi -, per questo abbiamo messo in campo un percorso formativo mirato per i dipendenti che vedranno trasformati i loro contratti da temporanei a tempo indeterminato e degli incentivi. La stabilizzazione dei posti di lavoro è un aspetto principale di questo accordo».

L’AREA INTERESSATA

L’accordo entra il vigore il 16 maggio e scade il 31 agosto 2016 e interessa i comuni di Bergamo, Villa d’Almè, Almè, Paladina, Valbrembo, Mozzo, Curno, Treviolo, Dalmine, Lallio, Stezzano, Azzano San Paolo, Orio al Serio, Seriate, Gorle, Torre Boldone, Ranica, Ponteranica, Sorisole, Pedrengo, Scanzorosciate, Torre dei Roveri, Albano San Alessandro, Cenate Sotto, San Paolo d’Argon, Montello, Trescore Balneario, Entratico, Zandobbio, Berzo San Fermo, Foresto Sparso, Villongo, Gandosso, Castelli Calepio, Credaro, Villongo, Sarnico, Viadanica, Adrara San Martino, Adrara San Rocco, Predore, Vigolo, Fonteno, Tavernola Bergamasca, Parnazica, Riva di Solto, Solto Collina, Castro, Pianico, Sovere, Lovere, Bossico, Costa Volpino e Rogno.

>>L’ACCORDO