Rota (Quattoerre): «L’Associazione è un bene prezioso per supportare le aziende»

Enrico Rota - Ascom Assemblea 2017Ha sottolineato la capacità/necessità dell’Ascom di stare al passo con i tempi Enrico Rota, titolare con i fratelli della Quattroerre di Torre de’ Roveri, storica associata, intervenendo all’Assemblea. «Con la mia famiglia e la nostra azienda siamo sempre stati vicini all’associazione: un matrimonio felice che l’anno prossimo festeggerà i 35 anni – ha ricordato  -. Rispetto a qualche anno fa, le sfide, sia in ambito aziendale che in quello associativo, sono certamente aumentate. Di conseguenza, anche la nostra associazione ha dovuto far fronte ad un incremento delle richieste e delle esigenze degli associati che oggi si aspettano di ricevere informazioni puntuali e consulenze specifiche sulle diverse tematiche. Ritengo che la nostra Ascom abbia accettato, senza mai tirarsi indietro, tutte le sfide che si sono presentate nel corso degli anni, nello specifico i temi dell’innovazione, della formazione, della ricerca, della consulenza, dell’internazionalizzazione e dei servizi, che rappresentano ancora oggi la spina dorsale della nostra associazione».

L’invito alla platea è stato a continuare a guardare con fiducia, ottimismo e determinazione al futuro dell’associazione, «un’officina che ha forgiato persone capaci di anteporre il bene comune ai propri interessi, prerogativa senza la quale non avremmo oggi una realtà così solida e vitale». L’Ascom quindi come «bene prezioso, che tutti noi dobbiamo impegnarci a difendere e preservare, partendo dai valori umani e lavorativi che ci hanno sempre contraddistinto».




Malvestiti: «Le associazioni hanno valore quando fanno crescere gli imprenditori e la società»

convegno imprese e territorio - Malvestiti

È stato il primo esempio, seguito poi a livello nazionale, di mission comuni tra associazioni di categoria delle pmi. Ora, a dieci anni dalla nascita, Imprese & Territorio – il comitato che riunisce Confartigianato Bergamo, Ascom Bergamo Confcommercio, Confimi Apindustria Bergamo, Cia, Coldiretti, Confcooperative, Confesercenti, Cna, Fai e Lia – fa il punto sul suo cammino e ricalibra obiettivi e strumenti alla luce dei cambiamenti che hanno investito l’economia, la società e l’impresa.

L’occasione, il convegno “Fare rappresentanza dentro il territorio oltre la crisi, verso la Smart land?” organizzato per il decennale al Palazzo dei contratti e delle manifestazioni di Bergamo, che ha visto la partecipazione di alcuni dei presidenti nazionali delle associazioni che costituiscono il Comitato unitario e la presentazione della ricerca “Fare rappresentanza nella transizione del capitalismo intermedio” realizzata dal Consorzio Aaster, diretto dal sociologo Aldo Bonomi.

«Come associazioni ed ente camerale rappresentiamo quel “popolo del fare impresa”, che da sempre ha costruito crescita ed occupazione nella nostra provincia e nel nostro Paese – ha ricordato il presidente della Camera di Commercio di Bergamo e dell’Ascom Paolo Malvestiti -. A Bergamo questa rappresentanza dieci anni fa si è unita in un unico comitato. Dieci associazioni che nel corso degli anni si sono conosciute, si sono stimate, hanno iniziato a lavorare, hanno intrecciato relazioni con il territorio e dato vita a progetti ed iniziative utili allo sviluppo dell’economia bergamasca».

Nel frattempo il dibattito sulla rappresentanza e sui corpi intermedi è stato vivace. Malvestiti lo ritiene «utile a ridefinirne il ruolo e i compiti, che sono quelli di mediazione, di presidio; ma soprattutto realtà capaci di assicurare agli imprenditori la possibilità di esprimere al meglio la loro partecipazione alla vita sociale ed economica di un Paese. Non dobbiamo mai dimenticare che all’origine delle nostre organizzazioni, Camera di Commercio compresa, ci sta sempre la persona, che è il punto che genera ogni aggregazione. E ciascun corpo intermedio ha valore se riesce a costruire un percorso che aiuta la persona, l’imprenditore, a progredire e a far crescere la società».

La sfida per il futuro di chi fa rappresentanza è quella di «essere agili, saper cogliere i cambiamenti in atto – ha affermato Malvestiti -, e aperti e radicati nei problemi delle comunità e dei territorio, capaci di contribuire a stringere rapporti sociali e a generare prosperità».

convegno imprese e territorio (2)Quanto alle “dritte” emerse dalla ricerca, c’è la necessità di non pensare più solo a livello locale, ma di relazionarsi anche con i territori vicini, e quella di aprire una nuova fase unitaria del tavolo dedicata alla definizione di una nuova visione di sviluppo territoriale.

Per quanto riguarda il rapporto con gli associati, alcuni dei temi emergenti sono la capacità di tenere insieme le punte dell’innovazione e chi, invece, rischia di regredire; l’allungamento delle reti d’impresa al di fuori dal contesto locale; una più stretta connessione tra il mondo della formazione e quello dell’impresa; lo sviluppo del welfare aziendale; il governo del processo di trasformazione delle filiere produttive.

Il cambio di visione e azione è sintetizzato nei concetti di Smart Land e Smart City, che devono diventare il nuovo laboratorio della rappresentanza. «Per Bergamo – dice la ricerca Aaster – è necessario ragionare in una prospettiva di Smart Land che si relaziona con la Smart City. Se prima il problema era discutere e confrontarsi, eleggere democraticamente i soggetti che occupavano lo spazio intermedio da cui discendeva welfare, politiche per le imprese, politiche per lo sviluppo, politiche per il lavoro, assistenza alla comunità, oggi occorre ragionare sulla dimensione del territorio come dimensione sostanziale del cambiamento. Anche per quanto riguarda la trasformazione delle banche, delle fiere, delle reti, delle autonomie funzionali, della stessa composizione sociale del territorio».




Il commercio cambia, in Ascom nasce il Gruppo per le nuove categorie

consiglio direttivo Altro commercio BTC
Da sinistra: Gregory Airapetyan, Paolo Gozzoli, Giuseppe Milazzo, Maria Teresa Mastropietro e il direttore dell’Ascom Oscar Fusini

Confcommercio Ascom Bergamo inaugura una nuova rappresentanza: la categoria “Altro commercio BTC – Business to consumer” che raggruppa gli operatori legati alle forme innovative di commercio, tra cui commercio elettronico, vendita porta a porta, multiutility e altre forme di distribuzione innovativa. Una realtà che nella bergamasca conta diverse centinaia di imprese e che oggi rappresenta il comparto di maggiore dinamicità del settore commerciale.

Presidente del nuovo Gruppo è Giuseppe Milazzo, titolare di Essebi Italia srl – che opera nel settore delle vendite a domicilio – che è stato per anni alla guida del Gruppo Benzinai di Ascom Bergamo.

«Il Gruppo riunisce le forme speciali di vendita, commercio elettronico, vendita porta a porta e altre imprese dalla formula nuova – spiega il Milazzo -. Finora questi operatori erano statisticamente iscritti in Ascom sotto una generica categoria e con la creazione di un gruppo specifico vogliamo valorizzare la loro rappresentanza».

Accanto a Milazzo, sono stati nominati nel consiglio: Gregory Airapetyan di Promax Energia, Maria Teresa Mastropietro di A.E.C. Advertising, Paolo Gozzoli di Makemedia Studios e Claudio Gualdi di Devon srl.




I vicepresidenti: «Salvaguardata l’identità, ora riflettori puntati sulle nuove categorie»

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La nuova carta che regola la vita associativa dell’Ascom di Bergamo (approvata all’unanimità dall’assemblea straordinaria del 23 gennaio 2017) è frutto di un’analisi puntuale, che ha visto in prima fila anche i vicepresidenti Riccardo Martinelli e Giovanni Zambonelli. «Sono stati mesi impegnativi che hanno portato ad un buon risultato, che ha fissato alcune norme divenute negli anni prassi senza però essere regolamentare», ha ricordato Martinelli. Si va dalle modalità di adesione a Confcommercio Imprese per L’Italia e a Confcommercio Lombardia – con la definizione dei livelli nazionali e regionale dell’organizzazione e l’individuazione delle competenze tra piano provinciale, regionale e nazionale – a quelle per l’adesione e l’inquadramento del socio, fino al riconoscimento ufficiale dei Gruppi, già attivi, Terziario Donna e Giovani Imprenditori, dei quali si evidenzia la funzione consultiva e propositiva.

Riccardo Martinelli
Riccardo Martinelli

«Il nuovo statuto – ha proseguito Martinelli – definisce anche l’incompatibilità con cariche politiche per coloro che ricoprano cariche associative, tale da garantire il concetto dell’apartitismo dell’Associazione». Ci sono poi novità nella composizione del Consiglio e nella durata del mandato. «Il Consiglio direttivo passerà da 11 membri più tre cooptati, a 13 più tre favorendo una maggiore partecipazione – ha spiegato -, mentre il presidente non potrà essere eletto per più di due mandati consecutivi e resterà in carica cinque anni, in linea con la durata del mandato nazionale. Per quanto riguarda il ruolo del direttore vengono fissate delle incompatibilità e aumentate le sue responsabilità». «In sintesi – ha concluso – si tratta di uno statuto che rispetta la storia e la nostra tradizione della nostra Associazione e ci consente di guardare avanti con ottimismo».

Giovanni Zambonelli
Giovanni Zambonelli

«Nell’affrontare il lavoro di revisione – ha dichiarato Zambonelli -, siamo partiti non tanto dallo schema fornito da Confcommercio per le associazioni provinciali ma dallo Statuto che da oltre 70 anni regola la nostra Associazione. Il risultato è una carta statutaria basata sulla snellezza della gestione degli organi, che vede potenziate le regole per l’elezione, la partecipazione, la trasparenza e i sistemi di controllo per gli associati».

«Uno degli aspetti che ha richiesto maggiore attenzione – ha aggiunto – è stata la definizione delle norme che regolano i rapporti con il piano regionale e nazionale dell’Associazione. Infatti pur aderendo pienamente a Confcommercio Imprese per l’Italia, siamo riusciti a definire alcune autonomie a beneficio degli associati e del territorio come il mantenimento nella denominazione del nostro nome Ascom, talune funzioni quali per esempio l’autonomia nei contratti di lavoro e l’indipendenza dell’operato dei probiviri provinciale».

Obiettivo è fare in modo che l’associazione possa rispondere alle esigenze, vecchie e nuove, dei propri iscritti. «Sappiamo che le associazioni, quelle che per noi sono corpi intermedi vivi che hanno una funzione fondamentale – ha rilevato Zambonelli -, saranno chiamate a grandi cambiamenti nei prossimi anni. Dovranno rafforzare l’efficacia dell’essere sindacato e quindi organi di tutela delle piccole imprese e rispondere ai loro bisogni con efficienza. Il nuovo Statuto risponde a questa esigenza. Ma non solo, regola infatti anche l’appartenenza delle Associazioni esterne ed autonome che vogliano aderire ad Ascom, mettendoci a disposizione di quelle più piccole e meno strutturate».

1701 Ascom - assemblea straordinaria revisone statuto - Costante Persiani
Costante Persiani

Sulla necessità di trovare un equilibrio tra organizzazione e politica centrale e le esigenze e le caratteristiche locali è intervento anche Costante Persiani, avvocato consulente di Confcommercio Lombardia, nonché assistente del presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia per le Politiche Legislative, che ha supportato l’Ascom di Bergamo nel processo di revisione dello statuto. «Il più fedele interprete del territorio è chi lo vive – ha dichiarato -, per questo, dove è stato possibile, abbiamo fatto in modo che Bergamo potesse mantenere l’autonomia. Del resto un’associazione è di proprietà delle imprese ed è giusto che, se funziona bene, siano queste ad averne il controllo».

1701 Ascom - assemblea straordinaria revisone statuto - Gianfranco Lodetti
Gianfranco Lodetti

«Dagli anni Sessanta – ha invece sottolineato l’avvocato Gianfranco Lodetti, che da tempo segue l’Ascom – l’associazione accompagna i propri associati con un’assistenza qualificata. Ha seguito sfide importanti, come l’avvento dei supermercati, ed ora è pronta a rinnovare il proprio impegno a tutela dell’interesse del singolo associato e della comunità bergamasca».




Nuovo statuto Ascom, ecco cosa cambia

Nell’assemblea straordinaria del 23 gennaio 2017, l’Ascom ha approvato la revisione del proprio statuto. Ecco le principali novità, illustrate dal direttore Oscar Fusini.

  • Denominazione, sede, durata e ambito di rappresentanza

L’Associazione degli esercenti e dei commercianti della Provincia di Bergamo diventa Ascom Bergamo Confcommercio Imprese per l’Italia. La definizione dell’ambito non fa più riferimento alla provincia ma al territorio di Bergamo. Viene estesa la rappresentanza nel settore dei servizi e allarghiamo alla libera professione e al lavoro autonomo.

  • Principi, valori ispiratori, codice etico, scopi e funzioni

I principi e i valori ispiratori sono gli stessi dello statuto confederale: libertà associativa, pluralismo, responsabilità, impegno costante verso la legalità, democrazia interna, sviluppo sociale ed e economico, sussidiarietà, solidarietà ed europeismo sono i principi enunciati. Gli scopi sono allineati all’operato fin qui svolto con la promozione dei principi, tutela e promozione delle imprese, erogazione di servizi di informazione, formazione, promozione, assistenza, consulenza ed altri.

  • Adesione a Confcommercio Imprese per l’Italia e regionale

1701 Ascom - assemblea straordinaria revisone statuto (23)Viene confermata l’adesione a Confcommercio Imprese per l’Italia e l’accettazione delle sue delibere. Nello specifico ci si impegna a collaborare con la Confederazione pur mantenendo quelle prerogative di autonomia corrispondenti all’interesse degli associati e del territorio. Si introduce il codice etico Confcommercio per le persone che assumono cariche associative e viene ufficialmente riconosciuta Confcommercio Lombardia, costituita da oltre vent’anni.

  • Adesione ed inquadramento, modalità, decadenza e recesso

Viene indicato in maniera precisa chi può iscriversi e le modalità di adesione; sono inoltre specificate le modalità delle iscrizioni di enti, consorzi e associazioni. Si afferma che può esercitare i diritti sociali solo chi è in regola con il pagamento della quota e vengono definite le procedure di ammissione e espulsione.

  • Gruppi

Restano confermate le modalità di costituzione e funzionamento dei gruppi di categoria. Sono introdotti i gruppi consultivi e di proposta dei Giovani Imprenditori e del Terziario Donna, già attivi.

  • Organi associativi ed eleggibilità, incompatibilità

Viene confermato l’assetto attuale con l’Assemblea, il Consiglio delle Categorie, il Consiglio direttivo, il Presidente, il Collegio dei Revisori dei Conti e il Collegio dei Probiviri e le norme per la loro elezione.

Vengono stabiliti il limite dei 75 anni per candidarsi e la durata delle cariche di 5 anni. Sono inoltre fissate le incompatibilità con ruoli politici salvo deroga del Direttivo che non vale per presidente, vicepresidenti e direttore.

Infine viene introdotta la decadenza dalla carica per ragioni penali (con condanna definitiva).

  • Assemblea

È introdotta l’approvazione del conto preventivo insieme al rendiconto dell’esercizio precedente. In sede di rinnovo degli organi viene prevista la certificazione del Rendiconto dell’esercizio precedente approvato dall’Assemblea.

  • Consiglio delle categorie e Consiglio direttivo

Viene aumentato il numero dei membri da 11 a 13, più 3 cooptati.

  • Presidente

È prevista la non rieleggibilità per più di una volta di seguito (massimo due mandati consecutivi cioè 10 anni).

  • Collegio dei revisori dei conti, Probiviri, Direttore

Gli aspetti salienti riguardano l’incompatibilità con ruoli politici, senza possibilità di deroghe, e la responsabilità per i bilanci associativi.

  • Patrimonio, trasparenza, esercizio finanziario liquidazione

Viene confermato l’attuale assetto pur modificando le disposizioni.

  • Norma transitoria.

Per la prossima assemblea di rinnovo degli organi associativi non si terrà conto del mandato e dei mandati ricoperti anteriormente.




Ascom, ok al nuovo statuto. Malvestiti: «Via libera ad una rappresentanza più ampia»

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Il tavolo che ha illustrato la revisione dello statuto. Da sinistra Giovanni Zambonelli (vicepresidente), Oscar Fusini (direttore), Paolo Malvestiti (presidente), Riccardo Martinelli (vicepresidente). L’approvazione è stata ratificata dal notaio Giovanni Vacirca

Un nuovo nome – Ascom Bergamo Confcommercio Imprese per l’Italia al posto di Associazione degli esercenti e dei commercianti della Provincia di Bergamo – e una rappresentanza più ampia, che allarga il settore dei servizi e si estende alle professioni. Sono gli elementi salienti del nuovo Statuto dell’Ascom, approvato quest’oggi all’unanimità dall’assemblea straordinaria, nella sede di via Borgo Palazzo 137.

1701 Ascom - assemblea straordinaria revisone statuto - Paolo Malvestiti
Paolo Malvestiti

Tra le pieghe degli articoli c’è però anche la profonda consapevolezza di doversi dotare degli strumenti più adatti a muoversi in uno scenario in continua evoluzione. «Oggi – ha ricordato il presidente Paolo Malvestiti – siamo al passaggio finale di un percorso che ha visto l’approvazione della bozza di Statuto prima nel Consiglio direttivo convocato lo scorso mese di ottobre e di seguito nel Consiglio delle categorie di fine 2016».

«Le modifiche proposte non rappresentano un passaggio formale e dovuto – ha evidenziato – di adeguamento alla carta statuaria di Confcommercio Imprese per l’Italia che, dal 2009 al 2014, ha completamente modificato il sistema dei principi e dei valori della Confederazione. E non è nemmeno una semplice revisione dell’ordinamento della nostra Associazione. L’ultima modifica dello Statuto fu fatta quasi vent’anni fa, quando furono apportare delle semplici variazioni. La revisione di oggi ricorda invece quella profonda operata nel 1956, più di 60 anni fa. Eravamo nel periodo del boom economico ed era necessario, a dieci anni dalla nascita di Ascom, regolamentare la partecipazione alla vita associativa degli iscritti che stavano assistendo all’affermarsi del moderno commercio che poi ha caratterizzato i decenni successivi».

Oggi si è perciò di fronte ad un nuovo cambiamento “epocale”, «accelerato dalla situazione di crisi verificatasi soprattutto sul versante dei consumi tradizionali». «Con il nuovo Statuto intendiamo da una parte tracciare in maniera nuova il senso di identità e la partecipazione dei nostri associati alla vita dell’organizzazione – ha spiegato il presidente -. Dall’altra, attraverso l’utilizzo dei codici etici confederali, garantirne la sopravvivenza e lo sviluppo a lungo termine»

La maggiore novità è data dall’estensione della rappresentanza all’ambito dei servizi alle imprese e alle persone, coinvolgendo il sistema delle professioni, il che proietta la tutela dell’organizzazione verso un numero sempre crescente di imprese e professionisti. «Dentro questa apertura vogliamo superare sia la tradizionale separazione settoriale tra commercio, turismo e servizi ponendo al centro l’impresa e i suoi bisogni – ha proseguito Malvestiti -, sia i confini provinciali dettati da una logica amministrativa in senso stretto, pur mantenendo la nostra forte radice nel territorio bergamasco».

1701 Ascom - assemblea straordinaria revisone statuto -alzata mani

L’approvazione del nuovo Statuto rappresenta quindi per l’Associazione un momento significativo nel processo di cambiamento e di evoluzione. «È un passaggio coordinato e sinergico volto al potenziamento dei servizi verso i soci, alla politica di avvicinamento al territorio e di innovazione nella rappresentanza. Motivazioni queste che hanno sostenuto la nostra Associazione nel recente e significativo investimento di ristrutturazione della sede centrale di Bergamo», ha concluso Malvestiti.