Federazione cuochi, Bergamo protagonista

La Lombardia e Bergamo hanno un ruolo di primo piano all’interno della Fic, la Federazione italiana cuochi, che il 20 aprile a Roma ha rinnovato il direttivo nazionale eleggendo alla presidenza Rocco Pozzulo, chef e docente dell’istituto alberghiero di Potenza, già project manager della Federazione.

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Andrea Tiziani e Francesco Gotti

Vicepresidente vicario eletto per acclamazione è stato Carlo Bresciani, presidente della Fic di Brescia, mentre tesoriere è stato confermato il cosentino Carmelo Fabbricatore. Nel Consiglio siede invece Fabrizio Camer, vicepresidente e segretario dell’Associazione cuochi bergamaschi, nonché vicepresidente dell’Unione dei cuochi regione Lombardia. Nel corso dei lavori è arrivata anche la notizia della nomina di Francesco Gotti, già portacolori della Nazionale italiana cuochi, a manager del team Junior, del quale è entrato recentemente a far parte un altro bergamasco, il 21enne Andrea Tiziani. In tema di competizioni, da registrare inoltre il successo del bresciano Cristian Spagnoli al Global Chef Sud Europa appena concluso.

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Il nuovo presidente nazionale della Fic, Rocco Pozzulo

«Il programma non può che muovere dalla valorizzazione ulteriore della figura del cuoco professionista, nonché del ricco patrimonio enogastronomico che l’Italia vanta – ha annunciato il neopresidente Pozzulo, che succede a Paolo Caldana e resterà in carica per quattro anni -. Ma, premesso ciò, non posso non avviare la mia azione da una duplice consapevolezza: la straordinaria eccezionalità della situazione di crisi economica in cui versa la nostra amata Italia e, al tempo stesso, le grandi potenzialità che la Federazione Italiana Cuochi conserva, per progettare un futuro diverso. Di fronte al rischio incombente dell’omologazione, occorre molto di più di un’accorta e attenta gestione del quotidiano. Ritengo che si dovrà realizzare una profonda riorganizzazione e innovazione del tessuto gestionale e associativo, implementando adeguate strategie, anche a medio e lungo termine. La Federazione ha costruito in tutti questi anni un ruolo di primaria associazione professionale di categoria grazie al lavoro silenzioso di tanti uomini e donne che con una straordinaria disponibilità hanno messo al servizio del bene comune tempo e professionalità. Oggi, a mio parere, occorre osare di più, bisogna unire al tempo e alle competenze di base, requisito indispensabile, la capacità e la voglia di cogliere le sfide dell’innovazione e del cambiamento».

Anche a livello locale non manca la voglia di potenziare le iniziative e la collaborazione. È infatti in fase di realizzazione un nuovo sito (www.cuochibergamo.it) che conterrà anche una sezione cerco/offro lavoro ed è cominciato l’aggiornamento tramite newsletter. Proseguono inoltre gli appuntamenti formativi. Lunedì 4 maggio all’Enaip di Como si svolgerà il primo corso artistico con l’utilizzo della pasta frolla, mentre martedì 26 maggio presso Love Kitchen di Casirate (via dell’industria, 16) è in programma un corso base sulla lavorazione del cioccolato, a cura dell’Accademia Italiana del dessert con lo chef Andrea Marin (gratuito per i soci Fic, al costo di 40 euro per i non associati, info: 328 2767257).

Per quanto riguarda le cene, invece, martedì 12 maggio c’è l’appuntamento ormai classico “Il sentiero delle erbe” all’hotel ristorante San Marco di Schilpario, con un menù a base di erbe spontanee e fiori e la presentazione e degustazione di prodotti tipici della Valle di Scalve (il costo è di 30 euro, prenotazioni Hotel San Marco tel. 0346 55024).




Lovere, Sara Raponi nuovo presidente dell’Asarco

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Sara Raponi

Asarco, l’associazione artigiani e commercianti di Lovere, ha un nuovo presidente: è Sara Raponi, della boutique La Primavera già vicepresidente dell’associazione nello scorso mandato. L’assemblea, riunitasi nei giorni scorsi per rinnovare le cariche, ha scelto anche il nuovo consiglio direttivo di cui fanno parte Elisa Trivella (Studio Arte), i giovanissimi e nuove entrate Alessandra Grassi (Bar Wender) e Michele Biolghini (Assicurazioni Biolghini) e Enrico Luca (Tabaccheria Luna), presidente uscente che ora svolgerà l’incarico di segretario dell’associazione. “Sono molto contenta di questo incarico – ha commentato Sara Raponi -. Il nostro primo proposito sarà di cercare di rappresentare gli interessi di tutti gli operatori e di creare un programma il più condiviso possibile”.
Il gruppo di Raponi in queste settimane sarà impegnato soprattutto a ridefinire il ruolo che l’associazione dovrà ricoprire nei prossimi anni. La prima iniziativa in agenda è il tesseramento di nuovi soci ritenuta la linfa necessaria per contribuire e organizzare eventi e tutto quello che serve a sostenere il commercio nel paese.  La campagna si chiuderà l’8 maggio prossimo. Nei prossimi giorni verrà inviata una lettera a tutti i commercianti, artigiani e operatori del terziario che spiegherà le linee guida di Asarco per tutto l’anno. Tante le iniziative già confermate: l’associazione loverese contribuirà ad alcune delle manifestazione presenti sul calendario unico eventi, che è in fase di stesura definitiva, dando la priorità a quelli che hanno esclusivamente un taglio commerciale; inoltre rinnoverà il proprio sostegno economico alle manifestazioni e agli addobbi per il Natale.
Ritornerà lo “Sbaracco”, al quale verrà data una nuova formula, e continuerà la collaborazione con Pro Loco, Lovere Iniziative e Agenzia del Centro Storico con le quali, nel corso dell’anno, verranno studiate possibili iniziative comuni.




Installatori idraulici, rinnovate le cariche. Fiorendi resta alla guida

caib- consorzio installatori idraulici consiglio 2015-17Il CAIB, Consorzio Artigiani Installatori Idraulici Bergamaschi, aderente a Confartigianato Bergamo, ha un nuovo consiglio di amministrazione, che resterà in carica per il triennio 2015-2017.

L’elezione, avvenuta nel corso dell’Assemblea generale, ha visto la riconferma alla presidenza di Claudio Fiorendi. In qualità di vicepresidente è stato eletto il consigliere uscente Giovanni Mascolo, consiglieri Alex Baroni, Giacinto Giambellini, Piergiorgio Magoni, Antonio Perani e Giovanni Vecchierelli.

Il Consorzio CAIB, costituito nel 2002, è impegnato nella formazione e nell’aggiornamento costante degli imprenditori artigiani del settore. Tra le varie attività organizzate, spicca l’importante progetto “Progettare e costruire l’efficienza energetica: le pompe di calore”, realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Bergamo, e il percorso formativo per l’internazionalizzazione delle aziende consorziate.

Il nuovo cda ha garantito il proprio impegno a portare avanti con rinnovato entusiasmo le idee e le iniziative avviate dall’organico uscente.




Botteghe di Treviglio, nuovi vertici e nuovo nome

logo botteghe treviglioL’Assemblea dei Soci dell’Associazione Botteghe Città di Treviglio, riunitasi martedì10 marzo, ha eletto il nuovo Consiglio di Amministrazione. I 118 soci presenti (su 171 iscritti), direttamente o attraverso delega, hanno in prima battuta deliberato a favore dell’incremento del numero dei consiglieri eleggibili – da 11 a 13 – finalizzato a garantire una migliore rappresentatività della base associativa. In questo senso, i 13 consiglieri rappresenteranno specifiche vie o gruppi di vie del centro storico e di altre zone della città in cui sono presenti attività associate.

I Consiglieri eletti sono, in ordine di preferenze ricevute: Gabriele Anghinoni (viale Oriano), Francesco Zoriaco (via Verga), Samuele Anghinoni (p.tta Matteotti e vicoli), Dario Lonati (v.le Cavour, p.zza Cameroni e v.le Oriano), Elena Ronchi (via Matteotti), Paolo Taiocchi (p.zza Garibaldi e Manara), Michelle Carta (via F.lli Galliari), Monica Castelli (via San Martino), Andrea Rabboni (via Sangalli), Matteo Testa (via De Gasperi e Zara), Paolo Genovese (via Roma), Stefano Redaelli (v.le Battisti), Debora Chiera (via Roma).

Il nuovo Consiglio, che ha immediatamente nominato Gabriele Anghinoni (del negozio Angolo Verde) presidente, Francesco Zoriaco vicepresidente e Paolo Taiocchi segretario, punterà su: rafforzamento di iniziative coordinate tra attività commerciali ed eventi che attirino a Treviglio target trasversali, rafforzamento della comunicazione sia sull’offerta di eventi che sull’offerta commerciale, dialogo e confronto con le istituzioni – in particolare nell’ambito del Distretto del Commercio – coinvolgimento continuo della base associativa, anche attraverso la creazione di gruppi di lavoro tematici e/o settoriali.

Tra le prime azioni che saranno intraprese, sarà valutata una nuova denominazione dell’Associazione, richiesta da più parti per rappresentare anche nominalmente una comunità di interessi che nel tempo si è evoluta e modificata anche nella natura delle attività aderenti: non solo negozi, ma anche pubblici esercizi, servizi alla persona, attività professionali che si rivolgono a un pubblico non dissimile.




Barman in fuga dall’Aibes. Il bergamasco Colombo: «Non ci sentivamo più rappresentati»

Fiorenzo ColomboDopo oltre trent’anni di appartenenza all’Aibes (Associazione Italiana Barman e Sostenitori) e due mandati come consigliere nazionale, il bergamasco Fiorenzo Colombo ha scelto di voltare pagina: abbandonare l’associazione per aprire un nuovo capitolo della sua ricerca professionale in una diversa dimensione.

La decisione non è stata facile, visto che al progetto vi ha dedicato una vita. Al riguardo il vulcanico Colombo – conosciuto e stimato barman con importanti collaborazioni in molti locali della Lombardia – spiega con molta chiarezza: «Non voglio accusare nessuno, ma quando 40 barman, dopo aver fatto la storia della nostra professione nei locali di tutta Italia, abbandonano tutti insieme vuol dire che all’interno dell’Associazione qualcosa non funzionava più e noi non ci sentivamo rappresentati della nostra recente dirigenza». «La mancanza di “democrazia” e la direzione verticistica – prosegue – ci aveva spinto a formare un comitato per cambiarne l’impostazione, ma dopo essere stati sospesi, e tra questi anche l’ex presidente mondiale e nazionale Umberto Caselli, abbiamo ritenuto giusto dimetterci in massa per fondare una nuova associazione».

Vista la lunga esperienza nel settore, Colombo avrà una parte attiva nello sviluppo del nuovo gruppo. «Dal 10 settembre dello scorso anno – ricorda – abbiamo costituito la nuova struttura denominata A.B.I. Professional, con sede operativa presso l’UNA Cusani Hotel di Milano, con l’intenzione di riportare la vera passione per la nostra professione, il “cuore antico”. Per questo vogliamo e chiediamo professionalità ai nostri associati che devono esser barman da almeno cinque anni, attestati dai contratti di lavoro». All’associaizone si affianca l’Accademia AB.

«Soci dell’Accademia – chiarisce Colombo – sono coloro che, con età compresa fra i 18 e i 28 anni, aderiscono all’associazione non avendo ancora maturato i cinque anni di lavoro professionale. Costoro dovranno frequentare i master professionali organizzati da ABI Professional e partecipare alle manifestazioni. I soci dell’Accademia non hanno diritto di voto». «Noi – conclude – ci crediamo e continueremo nelle nostra filosofia di voler offrire al cliente il miglior prodotto servito con la massima professionalità».

 

 

 




Borgo Palazzo, le “Botteghe” rilanciano e puntano al distretto 

Ha obiettivi ambiziosi il nuovo Direttivo delle “Botteghe di Borgo Palazzo”, compreso quello di dare vita ad un distretto del commercio, ma ha anche cominciato a lavorare da subito sulle questioni di più stretta attualità e sulle iniziative di animazione. È un gruppo giovane, a cominciare dal presidente, Roberto Marchesi, dell’omonimo panificio al civico 106. Ha 34 anni, una laurea in Scienze politiche ed ha deciso di dedicarsi all’attività di famiglia (che oggi conta quattro punti vendita) solo da un paio d’anni, dopo essersi fatto le ossa nella gestione di fiere. È anche nel Consiglio direttivo del gruppo Giovani dell’Ascom.

Il vertice dell’Associazione è stato ampiamente rinnovato, una sorta di rifondazione? 
«Ci siamo fatti avanti perché non volevamo andasse disperso quanto di positivo è stato fatto sino ad ora. Negli ultimi tempi, occorre ammetterlo, le attività dell’Associazione avevano cominciato a trascinarsi un po’ per inerzia, come la festa di settembre, sottotono rispetto agli esordi. Aleggiava anche l’idea di una divisione tra la parte alta della via, da piazza Sant’Anna verso via Camozzi, e quella bassa, per differenza di caratteristiche. Abbiamo deciso di metterci in gioco per salvaguardare l’unità, primo requisito se si vuole essere ascoltati e cercare di portare avanti progetti di un certo respiro. Il Consiglio è ben assortito tra nuovi ingressi e conferme, forze giovani ed esperienza».

Vi siete insediati a novembre, su cosa avete cominciato a lavorare?
«Innanzitutto sulle luminarie di Natale. Siamo riusciti a coinvolgere tutto il tratto che va dal cavalcavia a via Camozzi. Non succedeva da quattro anni, può essere considerato un buon inizio… Abbiamo anche organizzato una festa di Carnevale, che un po’ di bambini li ha portati nonostante il maltempo, e recentemente abbiamo incontrato l’assessore alla Mobilità Gianfranco Ceci per sottoporgli il problema della sosta nella zona dal cavalcavia all’incrocio con viale Pirovano. Mentre più avanti è regolata dal disco orario, qui non solo è libera ma non ci sono nemmeno le strisce a delimitare gli spazi. La conseguenza sono auto che stazionano per tutto il giorno – e più -, in una disposizione caotica, anche sui marciapiedi. La soluzione non dovrebbe essere difficile, si tratta di introdurre una regolamentazione anche qui».

Viabilità e parcheggi sono una criticità costante per il commercio in città…
«Penso che l’accessibilità di Borgo Palazzo dovrebbe essere completamente rivista e con questo intendo viabilità, parcheggi e trasporto pubblico. Oggi la via sopporta un grande traffico, che crea disagio ai residenti ma non dà molto nemmeno alle attività commerciali. Se si è in colonna o non si trova parcheggio non si è di certo invogliati a fermarsi per fare acquisti. È un sistema da ripensare tenendo conto delle esigenze sia di chi abita sia di chi lavora nella via».

A quale bacino di clientela si rivolge prima di tutto via Borgo Palazzo, ai residenti o a chi viene da fuori?
«Per prima cosa occorre rinsaldare il legame con chi vive qui. Si tratta più che altro di far capire che il commercio ha un ruolo centrale nel determinare la qualità della vita e degli spazi urbani, che la presenza delle attività è importante anche per chi possiede casa. Una via senza negozi e servizi fa presto spazio al degrado e i valori degli immobili scendono. Rendersene conto potrebbe portare anche a fare scelte diverse per i propri acquisti, decidendo di privilegiare i negozi sotto casa anche per questo motivo».

Sembra una specie “beneficenza” ai negozi di vicinato…
«Affatto, significa capire che far vivere una zona è responsabilità di tutti. Comporta andare un po’ più in là con la visione, non fermarsi al prezzo dei prodotti. Naturalmente anche i commercianti devono dare il proprio meglio nella proposta».

Come è caratterizzata l’offerta commerciale della via?
«Ci sono circa 200 negozi. L’offerta dei beni alimentari e di prima necessità è completa e permette di trovare tutto senza dover prendere l’auto. Non mancano nemmeno produzioni di qualità, dal pastificio alla pasticceria. La seconda anima è quella dell’artigianato, delle decorazioni, dell’arte. È un mix interessante».

In questi giorni state ultimando il tesseramento. La particolarità è che con chiedete alcuna quota di iscrizione…    
«Chiediamo solamente di riconsegnarci un modulo con un indirizzo di posta elettronica, di essere connessi con la nostra pagina Facebook e di collaborare nella promozione di ogni evento. Il contributo viene richiesto sulla singola iniziativa alla quale si decide di aderire. Non vogliamo che il solo fatto di aver versato l’iscrizione induca in qualche modo a pretendere un pacchetto completo di idee e soluzioni. Con questo metodo, invece, crediamo che si possano rinnovare su ogni progetto la condivisione e la partecipazione. Che significa anche, semplicemente, adeguarsi nel seguire un tema per l’allestimento delle vetrine, così da rafforzare tutti assieme l’immagine della via».

In apertura ha raccontato dell’ipotesi che circolava di una diversa rappresentanza per le botteghe della parte più antica di Borgo Palazzo. In effetti, la via presenta volti differenti tra loro…
«Non è un buon motivo per rinunciare all’unità, che è la vera forza di un’associazione. Ciò che vogliamo fare è valorizzare ogni zona a seconda delle sue caratteristiche. Per la parte definita borgo storico, in particolare, stiamo valutando la possibilità di dare vita ad un distretto del commercio. Stiamo cercando di capire come realizzarlo, in base anche alle indicazioni della Regione. Potrebbe essere un’aggregazione con altri borghi storici della città».

Distretto, allora puntate in alto…
«Vogliamo percorrere tutte le strade che permettano di portare risorse sul territorio e il distretto può essere uno strumento, soprattutto per realizzare una politica integrata di comunicazione».

La sua tesi di laurea era dedicata al marketing urbano e prendeva via XX settembre come caso di studio. Oggi quei concetti sono ampiamente acquisiti, ma è arrivato anche qualche risultato?
«Piazza Pontida, per esempio, è sicuramente più bella di dieci anni fa. Noi ci abbiamo aperto un nuovo punto vendita del nostro panificio e sta vivendo un più generale ritorno alle funzioni di vicinato che aveva perso».

Nel Direttivo delle Botteghe siete in maggioranza giovani, anche le nuove generazioni di commercianti, dunque, hanno voglia di impegnarsi…
«Fino a qualche anno fa avere trent’anni era considerato un limite, oggi è un merito. In realtà non è né l’uno né l’altro, Renzi ha però sdoganato il fattore età e si sta facendo largo l’idea che i giovani possano dare un proprio contributo. Per quanto riguarda la mia scelta, ho cominciato ad occuparmi dell’attività di famiglia da due anni ed ho pensato che la mia esperienza di studio e professionale potesse essere messa al servizio anche dell’Associazione. Il nostro approccio è realistico, ci siamo messi al lavoro da subito, con proposte concrete. Se ci saranno risultati andremo avanti e accelereremo pure, altrimenti passeremo il testimone a qualcun altro».

Le prossime iniziative?
«Probabilmente una festa a primavera inoltrata e una “bomba” per la festa di settembre, una manifestazione che aveva già un format interessante perché portava in primo piano le attività della via e che vogliamo rilanciare in grande stile».