Cinque nuovi bandi per contributi alle imprese bergamasche

Dal 1° aprile 2019 le imprese aventi sede legale in Italia e almeno una sede (legale od operativa) in provincia di Bergamo, hanno la possibilità di presentare domanda di partecipazione a due tipologie di bandi.

Voucher per assistenza e consulenza a favore delle micro, piccole e medie imprese. In relazione a questa tipologia di intervento sono tre i bandi messi a disposizione dall’Ente camerale:
Bando Sviluppo d’impresa
Bando Sviluppo d’impresa agricola
Bando Azioni di supporto all’internazionalizzazione.
Voucher per formazione. In relazione a questa tipologia di intervento l’Ente camerale ha messo a disposizione delle imprese del territorio due bandi:
Bando per interventi di formazione
Bando per interventi di formazione nelle imprese agricole.

Le modalità per accedere ai bandi sono pubblicate nella sezione Bandi e contributi del sito www.bg.camcom.it.

Tutti i bandi resteranno aperti fino al 31/12/2019 salvo esaurimento dei fondi. Gli interventi di consulenza, di assistenza e di formazione saranno realizzati con il coordinamento di Bergamo Sviluppo attraverso i soggetti attuatori accreditati, i cui elenchi sono pubblicati sotto forma di allegato per ogni bando.




Torna “Lilliput” alla Fiera di Bergamo

Tra gli appuntamenti più amati da piccoli e grandi, da venerdì 5 a domenica 7 aprile alla Fiera di Bergamo torna Lilliput, il villaggio creativo di Promoberg dedicato ai bambini dai 3 ai 12 anni. Il salone ludico-formativo spegne le sue prime 16 candeline in splendida forma, riservando il primo giorno alle scuole, mentre il weekend è tutto dedicato al pubblico generico, per una grande festa con le famiglie. In collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale e l’Ufficio per la Pastorale Scolastica di Bergamo, i giovani alunni (partendo dai più piccoli delle materne) hanno la grande opportunità di vivere un’esperienza che rimane tra i ricordi più belli anche quando si diventa adulti.

Negli ampi e sicuri spazi al coperto e all’aperto del polo fieristico, grazie ai 500 professionisti della formazione e dell’intrattenimento in azione negli 80 spazi ludico-educativi allestiti sui 20mila metri quadrati di superficie destinati al villaggio, i “lillipuziani” hanno la grande opportunità di confrontarsi con un’offerta specializzata e di alta qualità per la loro crescita formativa e sociale.

Evento unico nel suo genere nel panorama nazionale, capace di coinvolgere nelle precedenti edizioni oltre 342mila bambini, e un totale complessivo di circa 690mila persone, Lilliput ha il grande merito di riunire tutte le principali realtà della filiera che ruota attorno al mondo dei bambini e dei ragazzi. Per tre giorni il polo fieristico diventa quel villaggio che tutti gli adulti di oggi avrebbero voluto avere quando erano bambini; un luogo davvero intrigante e coinvolgente, dove lo studio e il divertimento vanno a braccetto, dove il mondo dei bambini e dei ragazzini s’incontra con quello (bello) dei grandi; dove si impara di tutto, dalle materie scientifiche a quelle umanistiche, passando per le arti, tutti insieme appassionatamente. Il villaggio creativo si rinnova continuamente, mantenendo però inalterata la struttura che ne ha decretato il successo sin dalla prima edizione, con i quattro caratteristici “quartieri”, ovvero quattro grandi aree tematiche a disposizione degli ospiti.

L’AREA SPORTIVA (Padiglione A) per far conoscere molteplici discipline sportive. Il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (Coni) di Bergamo è presente con uno spazio istituzionale per coordinare le tante attività delle varie Federazioni Sportive presenti. Dal calcio (Atalanta e Virescit) al rugby, dal football americano alle arti marziali, passando per la pallavolo, scherma, danza, atletica, bocce, arrampicata, cheerleading… e tantissimo altro ancora, grazie a Lilliput i bambini hanno la grande opportunità di mettersi in gioco in tante altre discipline, forse meno note ma sicuramente non per questo meno belle, formative e divertenti. L’AREA LABORATORIALE DIDATTICA (Pad. B), che vede in azione Enti, Istituzioni, Associazioni, Musei e tutte quelle realtà che offrono attività e laboratori di natura didattica e che operano stabilmente e concretamente nel mondo della scuola con progetti qualificati all’insegna della pedagogia attiva, tra sperimentazione, manipolazione, arte, alimentazione, musica, ecologia, creatività, pet therapy, natura, multimedialità, scienze e tecnica e molto altro ancora. L’AREA ADASM FISM (Pad. A), interamente dedicata ai bambini dai 3 ai 6 anni, a cura dall’Associazione degli Asili e Scuole Materne

(Adasm Fism) di Bergamo e dell’Ufficio Scolastico Pastorale di Bergamo, che permette ai bambini di scoprire, attraverso un percorso teatrale di cui sono protagonisti, come la religiosità sia esperienza costitutiva di ogni uomo e come ogni religione è risorsa per la costruzione di una cittadinanza democratica. L’AREA RICREATIVA (in esterna) tutta da vivere e da toccare con mano, tra i viaggi in ambulanza e l’elicottero del 118, le unità cinofile della Protezione civile, le dimostrazioni della Polizia di Stato, il battesimo della sella e i grandi gonfiabili.

Come sempre il salone presenta un ricchissimo il programma di EVENTI di ogni genere, per soddisfare anche i bambini più curiosi ed esigenti. (vedasi quaderno allegato). Citiamo per tutti il convegno “Media Education” in programma venerdì 5 aprile, inizio ore 17.30, presso l’aula 1 dell’Università degli Studi di Bergamo in via Pignolo 123 (complesso ex Baroni), promosso in collaborazione con l’Università degli Studi di Bergamo e Rai Ragazzi. L’incontro mette in evidenza uno degli argomenti più “caldi” e attuali che la famiglia e la scuola, soprattutto quella della Prima Infanzia, si trovano ad affrontare, nel confrontarsi con una nuova generazione di nativi digitali in possesso di notevoli competenze multimediali, davanti alle potenzialità dei nuovi device tecnologici.

Lilliput anche quest’anno conta sulla direzione artistica di Oreste Castagna, poliedrico attore protagonista della tv dei bambini e dei ragazzi della Rai. Facile comprendere quanto siano elevati gli sforzi organizzativi per allestire Lilliput. Promoberg in tal senso ha avuto il sostegno degli storici main sponsor e partner Credito Bergamasco Banco BPM, Camera di Commercio di Bergamo, UBI Banca; degli sponsor Giovanzana F.lli, Dimensione Comunità, Le Due Torri Shopping Center e Salumi Lorenzi; e i significativi patrocini di: Diocesi di Bergamo – Ufficio per la Pastorale Scolastica, Adasm, Edufest, Regione Lombardia, Comune e Provincia di Bergamo, Coni.

“Giunta alla sedicesima edizione – sottolinea Luigi Trigona, Segretario Generale di Ente Fiera Promoberg – Lilliput è diventata per il nostro Ente una vera e propria mission tra il ludico e l’educativo. Abbiamo imparato a conoscere le fantasie dei bambini, la loro voglia di immaginare, creare, sperimentare, e di voler sempre andare avanti. Anno dopo anno abbiamo innovato l’appuntamento tanto caro ai bambini e alle loro famiglie, con l’obiettivo di fornire ai bambini e ai ragazzini, grazie a realtà significative della formazione e dell’intrattenimento, le esperienze giuste, quelle che aiutano “a diventare grandi”. Ci siamo fatti carico – sottolinea Trigona – di offrire ai nostri visitatori, grandi o piccoli, reali possibilità di crescita. Anche quest’anno abbiamo preparato, pianificato, organizzato e allestito un salone nel quale i bambini, e con loro gli adulti, potranno apprendere e misurarsi in totale libertà”.

Info e programma eventi sul sito della manifestazione: www.villaggiolilliput.it. Al link: https://www.youtube.com/watch?v=95MRs8H1ycY si può visionare il video di presentazione di Lilliput.
Impossibile in questa sede fare l’elenco completo dei protagonisti, tutti meritevoli di citazione. Di seguito una rappresentativa.

L’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo (pad. B), con spettacoli vari e laboratori ludico-didattici. Per animare e intrattenere intere classi di bambini, nello stand varie scuole del territorio realizzano coinvolgenti attività e laboratori: gli Istituti superiori “Mariagrazia Mamoli” di Bergamo, “Guido Galli” di Bergamo-Vittorio Cerea Academy, “Lorenzo Lotto” di Trescore Balneario, “G.B. Rubini” di Romano di Lombardia, la Scuola secondaria di primo grado di Sedrina (Istituto Comprensivo di Val Brembilla), la Scuola Imiberg di Bergamo. Presente anche quest’anno l’Associazione Italiana Dislessia (Aid) Bergamo. L’Associazione degli Asili e Scuole Materne (Adasm Fism) di Bergamo (pad. A), con il progetto “Anche il sacro gioca con i bambini”, che in collaborazione con la Diocesi di Bergamo, realizza dal 2014 una proposta educativa specificatamente pensata per i piccoli della scuola dell’infanzia. Quest’anno il percorso teatrale s’intitola “La scia dei desideri: in viaggio con Ribelle, la lumaca che scoprì il valore della lentezza”, curato da Silvia Barbieri, Simona Lanzini, don Mario Della Giovanna e Giovanni Battista Sertori. Il Comune di Bergamo, con il tema “Chiamale se vuoi…. Emozioni”. Perché parlare di emozioni è importantissimo, danno colore alla nostra vita. L’iniziativa, alla quale il Comune di Bergamo partecipa da più di dieci anni e ogni anno sempre in forma più attiva e con diversi Servizi Comunali, è considerata una vetrina molto importante per la promozione e lo sviluppo delle politiche educative dell’infanzia e dei giovani, tra nidi d’infanzia, ludoteche, centri diurni per persone con disabilità, Progetto Senzacca, Accademia di Belle Arti di Bergamo e altro ancora. L’Associazione panificatori artigiani di Bergamo (Aspan, pad. B), con area dotata di apposite attrezzature e di forno di cottura per mostrare l’intero ciclo produttivo del pane (con ghiotte degustazioni). La città di “Emergenzopoli”, piacevole e utile presenza da anni nel villaggio di Lilliput, riunisce gli operatori e i mezzi del Soccorso Sanitario, Vigili del Fuoco e Polizia Locale di Bergamo per mostrare e insegnare a chi avrà in mano l’Italia del futuro, la cultura della prevenzione, della sicurezza e del soccorso con facili azioni e comportamenti. Diverse Fattorie didattiche del nostro territorio per far vivere ai bambini il contatto con il mondo contadino e con importanti progetti d’inclusione sociale. L’Associazione Nazionale Alpini (Ana) con il Gruppo Giovani e i Campi Scuola della Sezione di Bergamo, attraverso un excursus storico, insegnerà ai bambini la storia, mostrerà e farà vivere loro un’esperienza unica con sani valori e principi. Sabato 6 aprile, dalle ore 15, la Fanfara Alpina di Sorisole si esibirà tra gli stand del villaggio lillipuziano. L’Azienda di Tutela della Salute (Ats) nel proprio stand presenta una serie di attività di animazione con giochi e danze di gruppo volti a promuovere l’attività fisica. L’Avis Bergamo, con un laboratorio per far conoscere ai bambini la realtà dell’associazione volontari italiani del sangue e la bellezza del dono attraverso la modalità della fiaba e del gioco. Importante anche la presenza di diverse realtà museali e storiche per far conoscere la storia e l’arte in maniera davvero originale e sorprendente.

Lilliput pensa anche ai bambini “bloccati” momentaneamente in un letto d’ospedale. Direttamente da Rai 1 arriva anche quest’anno il Mago Linus, per far tornare il buon umore ai piccoli bambini ricoverati in diverse strutture ospedaliere della Bergamasca.

Sempre in tema di magia, grande ritorno a Lilliput di Carlo Faggi, in arte il Mago Fax, che propone in versione aggiornata il suo meraviglioso Illusionarium, una istallazione capace di fare restare a bocca aperta non solo i bambini. “Attraverso una serie di esperienze interattive – spiega Carlo Faggi, a cui nel 2013 il Comune di Milano ha assegnato il prestigioso Ambrogino d’oro -, il visitatore di qualsiasi età è coinvolto in prima persona, per verificare come molte volte il nostro cervello non è in grado di interpretare correttamente quanto gli occhi gli trasmettono e, proprio per questo, viene tratto in inganno”. Tra le novità, la possibilità di farsi fotografare all’interno delle grandi opere pittoriche, come nel caso della Gioconda.
Numerosissimi gli appuntamenti in programma sul Palco Eventi e sul Palco dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo, entrambi nel padiglione B. Anche quest’anno molti gli appuntamenti firmati Rai Ragazzi.




Bergamo: gli occupati superano il 65%

Le forze lavoro, persone occupate o attivamente in cerca di lavoro residenti in provincia di Bergamo, superano nella media del 2018 il mezzo milione (503 mila) e determinano un ulteriore innalzamento del tasso di attività (69,1%) nella fascia di età 15-64 anni.

Gli occupati sono 479 mila per un tasso di occupazione del 65,7% tra i 15 e i 64 anni di età, in costante progresso negli ultimi quattro anni.

È quanto emerge dal servizio studi della Camera di Commercio di Bergamo su dati Istat.

Dopo un quinquennio di variazioni negative le persone in cerca di occupazione tornano a crescere e raggiungono le 24 mila unità: il tasso di disoccupazione, cioè la loro incidenza sulle forze lavoro, sale al 4,9%, rimanendo comunque sotto i livelli che hanno caratterizzato il periodo 2012-2016. Parallelamente, nel 2018 è anche aumentata la disoccupazione giovanile: al 16,2% dei giovani attivi tra 15 e 24 anni e al 12% dei giovani attivi da 18 a 29 anni.

Dopo tre anni di stabilità, il tasso di attività femminile di Bergamo è cresciuto al 58,2%, restando comunque quasi sei punti al di sotto di quello medio lombardo; cresce anche il tasso di attività maschile che si porta al 79,6%: rimane di conseguenza ampio il divario di genere. Prosegue il trend positivo del tasso di occupazione femminile, che segna un nuovo massimo storico al 54,8%, anche se sempre distante dal livello medio regionale (59,6%). Il tasso di occupazione maschile recupera oltre 6 punti sul livello minimo del 2014 e si porta al 76,3%, al di sopra dei livelli medi nazionale e regionale.

In aumento invece la disoccupazione sia tra i maschi (4,1%) che tra le femmine (5,9%), ma a livelli nettamente inferiori ai tassi di Italia e Lombardia.

Riguardo l’occupazione per posizione lavorativa, continua la crescita del lavoro dipendente, giunto a 384 mila lavoratori nel 2018 dopo il minimo di 351 mila nel 2014. Si assiste invece a un calo del lavoro indipendente che scende nuovamente al minimo del 2015 di 95 mila occupati (erano 105 mila del 2007).
L’area degli inattivi in età lavorativa si riduce a Bergamo passando dalle 228 mila alle 222 mila unità.




Fondo di garanzia per le Pmi: sono in vigore le nuove regole

Sono entrate in vigore il 15 marzo scorso le nuove disposizioni operative che attuano la riforma del Fondo di Garanzia per le Pmi (Decreto ministeriale del 6 marzo 2017).

«Finalmente, dopo due anni di attesa, la riforma del Fondo di Garanzia di Stato per le imprese permetterà alla nostra Cooperativa di far “riaccendere il turbo” alle piccole e medie imprese della bergamasca – afferma Riccardo Martinelli, presidente di Fogalco, la Cooperativa di Garanzia di Ascom Confcommercio Bergamo -. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha eliminato la stortura che in teoria consentiva a tutte le imprese di ottenere la garanzia massima dell’80% ma, in pratica, solo le aziende considerate “in prima fascia” potevano accedere con facilità al credito garantito. Le insufficienti disponibilità finanziarie del Fondo e la perdurante crisi economica hanno reso più difficoltoso l’accesso alla garanzia da parte delle aziende più deboli e più piccole».

Secondo Martinelli, il precedente sistema di garanzia ha contribuito al “razionamento del credito” riservato solo alle realtà imprenditoriali più strutturate, mentre ora, l’intervento del Confidi, e nello specifico di Fogalco, permetterà di condividere con l’Istituto di credito la percentuale di garanzia necessaria all’impresa per il pianificare il proprio fabbisogno finanziario.

«L’entrata in vigore delle nuove disposizioni acconsentirà a Fogalco di trasferire all’impresa un considerevole risparmio in quanto il prezzo e il costo della garanzia – spiega Martinelli – saranno direttamente proporzionali alla percentuale di garanzia prestata e graduata dal 30 all’80%. In questo modo sarà certamente facilitato il ricorso al credito finalizzato alle necessità finanziarie anche delle aziende più piccole».

Insomma, con questa riforma i Confidi “tornano sul mercato” al fianco ed a sostegno delle imprese.

Tutte le aziende potranno accedere alla garanzia sul finanziamento attraverso la valutazione del rating basato su cinque classi di rischiosità: “sicurezza”, “solvibilità”, “vulnerabilità”, “pericolosità” e “rischiosità”. Solo quest’ultima esclude l’azienda dai finanziamenti. «Fogalco – conclude Martinelli – sta implementando una piattaforma di valutazione del rating, secondo il “Modello Mediocredito” per “mediare” la fascia di merito attribuita all’imprenditore rispetto ai criteri determinati dall’Istituto Bancario». L’importo massimo garantito per impresa è di 2,5 milioni di euro.

La riforma introduce anche un’altra novità sostanziale per il mondo della garanzia: la cosìddetta “Garanzia Tripartita”. «I finanziamenti fino ad un importo di euro 120 mila euro – spiega Antonio Arrigoni, direttore di Fogalco – saranno garantiti da Fogalco tramite la società partecipata Asconfidi Lombardia nella misura del 67%. Per velocizzare e agevolare la fase di istruttoria e ammissione alla garanzia si utilizzerà anche un proprio modello di rating implementato con l’ausilio di una società di service già sperimentata. Anche in questo caso il beneficio per le imprese sarà significativo in quanto la “riassicurazione e controgaranzia” del Fondo dello Stato consentirà al sistema bancario di mettere a disposizione, concordate per tempo, risorse per i progetti di crescita, sviluppo e liquidità a condizioni particolarmente vantaggiose. La “Garanzia Tripartita” non prevede l’acquisizione di ulteriori garanzie reali, assicurative e/o bancarie».




In Ascom i segreti per un locale di successo

Ascom Bergamo Confcommercio va in aiuto di ristoratori e baristi con un pomeriggio di consulenza e formazione gratuiti. L’incontro si tiene martedì 9 aprile dalle 15.30 alle 17 alla sala conferenze della sede di via Borgo Palazzo 137 a Bergamo. L’iniziativa è rivolta ai neoimprenditori che vogliono far decollare il proprio locale e ai professionisti che sono sul mercato da anni e cominciano ad avere qualche difficoltà. Con l’aiuto di esperti dell’agenzia Ved Consulting verrà spiegato come ottimizzare i costi senza rinunciare alla qualità e come capire se un progetto è in grado di sostenersi e di produrre guadagno. 

Perché un bar o un ristorante faccia un buon margine di guadagno devono essere tenuti sotto controllo alcuni indici, ad esempio l’incidenza dell’affitto rispetto ai ricavi non può pesare più del 6-10% a seconda del tipo di affitto; l’incidenza delle merci deve rimanere al di sotto del 36%; il costo del personale può variare sensibilmente a seconda della tipologia passando da un minimo del 20% per un bar o una pizzeria, fino a superare il 30% per un ristorante stellato. Solo in questo modo il grande lavoro e impegno che richiede un’attività ristorativa vengono ripagati. 

Il seminario approfondirà questi temi importanti e cruciali per qualunque locale e mostrerà come è possibile migliorare la gestione dell’attività. Per partecipare è necessario registrarsi cliccando qui.

Chi lo desidera può anche prenotare una consulenza personalizzata gratuita all’Ascom di 40 minuti di consulenza personalizzata e  gratuita con gli esperti nel giorno di mercoledì 10 aprile dalle 15 alle 18 (sempre alla sede di via Borgo Palazzo). Per richiedere la consulenza chiamare lo 035. 4120183 (Simona Nessi).

Clicca qui per visualizzare il dépliant del servizio che offriamo e per il quale da metà aprile saranno a disposizione anche alcuni voucher camerali.

Per maggiori informazioni, puoi contattare Giorgio Puppi al numero 035 4120123 – consulenza@ascombg.ithttp://www.ascombg.it/a-b-c/ 




Formazione e mondo del lavoro: successo per il convegno “It’s Experience Day”

Il guru del marketing sportivo Romy Gai, il noto scrittore Giorgio Terruzzi e l’affermato imprenditore bergamasco Franco Acerbis, hanno spiegato i segreti e i valori del successo, basato su formazione, esperienza e innovazione, ai centosessanta studenti intervenuti al convegno “It’s Experience Day” organizzato dalla Fondazione bergamasca ITS JobsAcademy, che dal 2010 forma tecnici d’alta specializzazione in aree tecnologiche strategiche, grazie alla partnership con più di 2.500 aziende.

L’evento, che ha visto la partecipazione di oltre 900 ospiti tra giovani e aziende, è stata occasione per riflettere sul modo migliore di coniugare fabbisogno di lavoro, capacità e talenti personali con l’innovazione e la disponibilità al cambiamento richiesti oggi dal mercato del lavoro. “La prima esigenza di cui teniamo conto nella proposta dei nostri percorsi formativi è il desiderio dei giovani” ha spiegato il fondatore di JobsAcademy Daniele Nembrini, a cui ha fatto eco Franco Acerbis, esortando chi si affaccia al mondo del lavoro, dopo adeguata preparazione formativa, ad avere ambizione e coraggio di fuoriuscire dagli schemi. Romy Gai, già dirigente della Juventus e organizzatore della Supercoppa italiana in Arabia Saudita, ha spiegato come la formazione scolastica sia fondamentale e consenta di liberare la curiosità, che diventa motore del desiderio di scoprire e migliorarsi di continuo. Caratteristica che accomuna anche alcuni fra i più grandi campioni dello sport, come ad esempio i piloti Ayrton Senna, Michael Schumacher e Valentino Rossi, citati dal giornalista Giorgio Terruzzi: tre talenti che hanno sempre saputo mettere da parte ciò che sapevano fare meglio, per concentrarsi su quello che di nuovo potevano imparare e migliorare. Il primario di neuroanestesia e rianimazione dell’Istituto Neurologico Carlo Besta, Dario Caldiroli, ha illustrato come l’innovazione tecnologica sia fondamentale per lo sviluppo della medicina e della scienza, ribadendo l’eccellenza della ricerca e sanità lombarda a livello internazionale.

“Il legame con il mondo aziendale caratterizza fortemente l’attività della Fondazione ITS JobsAcademy, che grazie alla partnership con le aziende riesce a garantire agli studenti un tasso di occupazione del 97,2 % alla fine del percorso formativo” ha ricordato il direttore generale della Fondazione, Maurizio Orena.

Nata nel 2010 dall’intuizione di Daniele Nembrini di dialogare con le imprese per dare una risposta concreta alla richiesta e al bisogno di lavoro, sia da parte delle aziende che dei giovani, JobsAcademy rappresenta una delle prime risposte italiane alle scuole di alta specializzazione tecnologica, che già da decenni formano in Europa i cosiddetti super-tecnici. La richiesta di accesso ai dieci percorsi formativi proposti, che si articolano in un biennio da poter integrare con un terzo anno aggiuntivo, è in costante aumento: dalla sua nascita JAC ha diplomato ottocento studenti e si prevedono trecento domande di iscrizione per il prossimo anno.
 




Libri per Sognare: Prorogato al 29 marzo il termine per votazioni e recensioni

“Cento passi per volare” di Giuseppe Festa (Salani), “Abbiamo toccato le stelle” di Riccardo Gazzaniga (Rizzoli), “Mitico!” di Annalisa Strada (Il castoro), “Pinaa Morsicata” di Cristiano Cavina (Marcos y Marcos), “Io e Mercurio” di Emanuela Nova (Piemme), questi sono i cinque libri della terza edizione dell’iniziativa “Libri per sognare”, organizzata dal Gruppo Librai Ascom.
Oltre ai libri, però, protagonisti sono anche i 1.200 ragazzi tra i 10 e gli 11 anni che hanno già cominciato a scrivere la loro recensione sui cinque titoli in gara: Scendono… in campo 60 classi di quinta elementare e prima media e saranno premiate le recensioni migliori.

Grazie alle numerose richieste le votazioni e recensioni potranno essere inserite sul sito dedicato al premio www.libripersognare.it fino venerdì 29 marzo. La novità di quest’anno è l’introduzione di una nuova modalità che dà l’opportunità di presentare anche lavori pratici e creativi che dovranno essere consegnati entro il 29 marzo alla sede di Ascom Bergamo. Il libro vincitore e il suo autore verranno premiati lunedì 8 aprile al Palacreberg di Bergamo dalle ore 10 alle ore 12.30. La manifestazione ideata e promossa dal Gruppo Librai e Cartolai di Ascom Confcommercio Bergamo ha come obiettivo diffondere il gusto e il piacere della lettura.

“Siamo alla terza edizione di questo concorso letterario. Abbiamo iniziato un paio di anni fa in modo ridotto con un solo weekend in Città Alta. Allora avevamo proposto alcuni laboratori legati alla letteratura e alcuni interventi di importanti scrittori italiani. Fin dalla prima edizione ha avuto molto successo così nella seconda abbiamo ampliato inserendo oltre a un weekend anche un concorso letterario. Per migliorare l’interazione con i lettori abbiamo creato un nostro sito internet dove è possibile votare online. L’obiettivo è duplice: aumentare l’interesse dei bambini nei confront della lettura e dall’altro renderli partecipi tramite la votazione del loro libro preferito ”, afferma il presidente del gruppo Librai e Cartolai Ascom Confcommercio, Cristian Botti.

“L’anno scorso hanno aderito 700 bambini; quest’anno 1.200, perciò serviva una location adeguata come il Palacreberg. La chiusura di questo evento sarà l’8 aprile. Oltre ad avere aumentato il numero delle adesioni, abbiamo anche introdotto delle novità per i ragazzi e le classi: l’anno scorso accettavamo solo recensioni online, quest’anno anno accettiamo anche dei lavori legati ai cinque libri che abbiamo scelto. Ogni anno cerchiamo di migliorare. Abbiamo un buon riscontro dalle scuole, gli insegnanti ci hanno fatto i complimenti e ci incentivano ad andare avanti”, aggiunge Botti.
Ma come sono stati scelti i cinque titoli? Il presidente del gruppo spiega che il primo elemento di valutazione era lo scrittore italiano e il secondo che fossero dei libri di un certo spessore e contenuto.

Il concorso sembra una scelta molto coraggiosa considerata la bassa percentuale di persone che leggono. Lo stesso, a quanto pare, vale anche per i piccoli lettori anche se, come spiega Botti, tutto dipende da come vengono abituati dai genitori. “La tecnologia, lo smartphone, il tablet invadono la nostra vita, quella degli adulti e dei bambini. E’ importante come l’adulto approccia il bambino alla lettura. Inutile che io dica a mio figlio non stare sempre attaccato al cellulare quando sono io primo a farlo. Se mi vedono i bambini sempre leggere li invoglio a coltivare questa passione”.
Nonostante il basso tasso di lettura ci sono sempre nuovi titoli, soprattutto per ragazzi. Ma qual è il segreto per il successo dei libri? “La storia e l’illustrazione -risponde Botti- che colpisce e imprime meglio il racconto, che dalla quarta elementare in su è molto importante. Il fatto di avere una storia veloce, senza troppi dettagli, che si ricollegano all’attualità”.

Attuale, però, vuol dire moderno e anche digitale. L’e-book è entrato nelle nostre vite negli ultimi anni, ma secondo il presidente del gruppo non ha minacciato, come si pensava, la libreria tradizionale. ”Quando è nato -spiega- si temeva un calo delle vendite cartacee. Questo non è successo perché alla gente piace sfogliare, sottolineare, mettere una piega per ricordarsi dove si è arrivati a leggere. Il problema delle librerie indipendenti è la concorrenza di Amazon e delle grandi catene distributive che propongono gli stessi libri a costi inferiori. Possono sopravvivere se danno servizio, se creano l’evento in libreria. Ad esempio la vicepresidente del Gruppo Librai e Cartolai di Ascom Confcommercio, Laura Togni, che ha la ‘Libreria Fantasia’ organizza spesso degli incontri con letture animate, creando un contesto che la gente ama”.

Per maggiori informazioni www.libripersognare.it

Il presidente del gruppo Librai e Cartolai Ascom Confcommercio, Cristian Botti




Continuano gli appuntamenti del corso per Mediatori Immobiliari

Continuano gli appuntamenti del corso per Mediatori Immobiliari, ideato da Fimaa Bergamo in collaborazione con l’Università degli Studi di Bergamo e SdM-School Management.

I docenti Stefano Tomelleri (docente di innovazione e ricerca sociale) e Salvatore Orlando (docente di strategia, negoziazione finanza e business planning) dell’Università di Bergamo durante i cinque incontri del corso prepareranno i partecipanti sulle principali dinamiche della negoziazione e la comunicazione.

Lunedì 25 marzo il professore Orlando ha tenuto il terzo appuntamento “Il Negoziato” del corso al Kilometro Rosso presso il padiglione dell’Università degli Studi di Bergamo.

Seguono i due ultimi incontri: 8 aprile con il professore Orlando e “Comprendere e identificare una negoziazione”  e 6 maggio con il professore Tomelleri  e “Marketing e storytelling”.

 

 

 

 




Vava77: “Inviterei a cena Freddie Mercury e gli cucinerei i casoncelli”

“Vava77, pò cunusit come Ol Vava. L’è ü creadùr de parodie in bergamasch che lü al realìsa in furma de dopiàgio e de cansù”. Inizia così, in bergamasco perfetto, la descrizione su Wikipedia di Daniele Vavassori, in arte Vava77. Musicista, doppiatore, cantante, attore. Chi è Vava77 che spopola in rete, rivisitando unicamente, la canzone “We Are The World” che segnò una delle tappe più importanti nel mondo della musica? Un John Belushi all’italiana che con la sua straordinaria capacità di esprimersi utilizza la lingua e le note per creare video divertenti e ironici in bergamasco doc mantenendo viva la tradizione e il dialetto. Ma qual è la sua relazione con la cucina? Quale la pietanza italiana a cui non resiste? Sarà bravo ai fornelli come nei video che crea? Vava77 ha parlato con noi e ha raccontato tutto.

A quali piatti della cucina bergamasca non rinunci? Forse ai casoncelli visto che gli hai dedicato anche una canzone?
In realtà c’è un altro piatto che non è bergamasco ma nazionale: pasta aglio, olio e peperoncino. Lo adoro. Mia moglie, però, non è contentissima perché puzza tutta la casa e io (ride).

Chi inviteresti a cena?
Bellissima domanda. Inviterei Freddie Mercury. Lui aveva dei gusti molto speziati, ha fatto anche la scuola a Bombay, quindi gli cucinerei qualcosa di quel tipo. E ovviamente i casoncelli.

Cucini? Qual è il tuo cavallo di battaglia?
Aglio, olio e peperoncino. È l’unico piatto che mi riesce. È un piatto povero, con pochi ingredienti ma difficile da realizzare e basta poco per rovinarlo.

C’è un ingrediente che ami in cucina e nella vita?
Il peperoncino.

Raccontaci una storia legata alle tradizioni e alla cucina che ricordi dalla tua infanzia.
Le croste di polenta da staccare dallo stegnat, il paiolo della polenta.

Ristorante o trattoria?
Trattoria.

Qual è la tua preferita nella bergamasca?
L’Osteria “Al Gigianca” che è di un mio amico e ci vado molto volentieri.

Hai mai partecipato a un concorso di cucina?
Sì, a quello dell’Accademia del Gusto di Ascom. Puoi immaginare cosa ho cucinato: aglio, olio peperoncino (ride). Mi confrontavo con degli chef di alto livello. Uno dei giudici era Pierangelo Cornaro, “Chef Patron” del Ristorante Colleoni in Città Alta e mi diede qualche dritta sulla cottura. Andò bene.

Parliamo del tuo successo assoluto: la rivisitazione bergamasca di “We are the world” che ha ricevuto 5.300 likes, 13.000 shares e 457.000 views. Perché ha avuto così tanto successo secondo te?
Sicuramente c’è l importanza del brano, che è uno dei più famosi degli ultimi 50 anni. Credo che la “viralità” sia stata data dall’accostamento tra questo mastodonte della musica e dal fatto di averlo portato con i piedi per terra in un contesto locale. Mi piace sempre giocare con il dialetto e la contrapposizione con i pezzi così famosi e storicamente grandi. In realtà, spesso ci si aspetta che quello che viene dal dialetto sia un pò rozzo, poco strutturato. Invece noi abbiamo lavorato questa canzone in un modo molto serio, professionale e ognuno di noi ha dato il massimo. Le voci a cui ho chiesto di partecipare sono tutte molto importanti. Credo che ce l’abbiamo fatta. Siamo riusciti a far venire la pelle d’oca anche se i contenuti sono parodistici.

“Orgoglio bergamasco”, “Sei fantastico”, “Mi piace da matti”, ma anche “Non penso sia il modo migliore per valorizzare il nostro dialetto”, “Luoghi comuni e occasione sprecata”, sono alcuni dei commenti sulla tua pagina. Cosa rispondi a entrambi?
Questi sono pareri. Sull’ “occasione sprecata” credo volessero dire “hai in mano un pezzo così bello perché non usare un tono consono?”. Io rispondo di no perché si può anche scherzare con serietà e responsabilità. Se sono consapevole di una parodia non vuol dire che questa non ha dignità. Può non piacere, però se uno va più a fondo, aldilà del linguaggio da bar, si rende conto che io ho parlato di una certa tipologia di atteggiamenti che sono condivisibili dal mondo femminile. Non punto il dito per distruggere, faccio parodia. Non c’è una demonizzazione della donna, anzi la stessa presenza delle donne nella canzone è proprio a dire “guardate che queste mezze f…e non sono le donne, ma una tipologia. Ci sono anche i mezzi uomini”. La classica che “se la tira” dà fastidio sia alle donne che agli uomini.

Sei riuscito a riunire 40 bergamaschi, tra calciatori, cantanti, musicisti per il solo scopo di divertirsi e fare divertire. È questo che manca dalla nostra vita quotidiana? La leggerezza e il divertimento?
Vedo l’utilizzo che la gente fa dei social. È una bella cosa quando si crea un’interazione costruttiva. Quando però ci si confronta sui social come leoni da tastiera diventa sempre brutto. Sicuramente c’è da sorridere un po’, bisogna anche sforzarsi. Uno che sorride non vuole dire che ha il vuoto nel cervello, a volte costa fatica sorridere ma è anche bello cercare di farlo, ovviamente con una certa educazione.

Sei considerato una super star nella provincia di Bergamo. Non vuoi superare i confini della bergamasca? Hai rifiutato l’invito ad una nota trasmissione televisiva perché non volevi fare il “solito cliché bergamasco”.
Quando vuoi una cosa non è detto che succede. Il fatto che io utilizzi il dialetto non è sempre un confine per forza, a volte capita che io faccia delle cose in dialetto che vanno a “bucare” oltre Bergamo, perché probabilmente comanda il pezzo, come “We are the world”. La lingua nel fatto musicale non è un limite così grosso. Quanti sono i tormentoni che ascoltiamo e non capiamo nulla?Riguardo la TV, ha ancora un effetto leva sulla gente, però non è che se vado in onda ho un’occasione per forza. Se ti chiama un autore che a malapena sa chi sei ma sa che hai qualche numero e lo può sfruttare per muovere il proprio stagno, e tu devi fare il pagliaccio per 30 secondi non ha senso. Ho risposto se devo fare il cretino faccio quello che dico io (ride). Questo è stato interpretato come un mio essere virtuoso. Invece no, è una questione di volere fare una cosa e la TV non fa bene per forza.

Facebook è stata la catapulta e tu sei arrivato a migliaia di followers. Come hai gestito inizialmente la situazione di essere diventato famoso?
La rete è impressionante. Fai delle cose, le pubblicizzi e non ti rendi conto di quanta gente le veda. La gente ha cominciato a fermarmi per strada, a salutarmi e a sorridermi. Questo è bellissimo, quando mi parlano è meraviglioso. “Bello l’ultimo video che hai postato”, mi dicono. L’altro giorno hanno mandato in onda la canzone su RadioDeejay e hanno commentato la parodia che ho fatto sui Golden Globes durante la premiazione di Rami Malek. Dopo la trasmissione ho scritto un’email a Linus ringraziandolo e mi ha risposto: “SuperVava, avresti dovuto fare tu Bohemian Rapsody”.

In effetti gli assomigli. Il baffo sembra ispirato proprio da Freddie.
È parecchio ispirato da Freddie, anche se il mio papà ha sempre avuto il baffo quindi è di famiglia.

Grazie ai tuoi nonni hai imparato il dialetto locale, che è una vera e propria lingua ma che sta scomparendo tra i giovani. Potrebbe sopravvivere anche grazie a te?
Non sono legato al dialetto in maniera forzata. Faccio anche delle cose che non c’entrano col dialetto. Grazie ai miei nonni l’ho imparato, sì. Spero di dare un piccolo contributo. Ci sono tanti adolescenti che mi seguono e che magari non sono quelli della città. L’adolescente che vive in città è molto diverso da quello che vive in un paese piccolo. Il vero lavoro è di non allargare molto la macchia di scomparsa del dialetto, di oblio. Secondo me sarebbe bello se i ragazzi capissero che è un arma in più. Cent’anni fa si parlava in dialetto perché era l’unico strumento per comunicare, adesso abbiamo tanti strumenti e lingue da imparare e in questo scenario il bergamasco è un’arma in più, che magari non ti porta in America, ma è un contatto con le nostre radici.

Nonostante il bergamasco aspirato, la tua pronuncia britannica è perfetta. Hai vissuto in Inghilterra?
Ho avuto amicizie e ho vissuto in Inghilterra. Tutto il mio inglese salta dalla musica. È passione. Se ti piace una cosa in qualche modo ce la fai.

*Vava77 con capelli e baffi neri e denti sporgenti si mette di nuovo nei panni di Freddie Mercury e prepara un remake tutto italiano della canzone “Somebody to love” per i 20 anni dello Zoo di 105. Il testo per la sigla è stato scritto da Vava77 con lo spirito e l’umorismo che lo contraddistingue, mentre il video divertente che accompagna la rivisitazione della canzone vede partecipi anche tutti i membri della trasmissione radiofonica più ascoltata in Italia nella fascia pomeridiana.




BikeUP: il Festival Europeo delle e-bike a Bergamo

L’e-bike si è ormai consolidata a livello europeo come alternativa alla bici tradizionale sia come mezzo per il puro divertimento sia come mezzo sostitutivo per i trasferimenti casa lavoro. L’e-bike sta però acquisendo spazio anche come alternativa ad auto e scooter.

Il passaggio dall’endotermico verso una mobilità total electric è un passaggio epocale e nel futuro non solo l’inquinamento, ma lo spazio e il benessere della persona acquisteranno ancora più importanza in riferimento alla mobilità.

Per questo, venerdì 29 marzo alle ore 11.45 si terrà la conferenza stampa di presentazione di BikeUP, il Festival Europeo delle e-bike in Sala Galmozzi presso il Palazzo Comunale in via Tasso 4, Bergamo.

La conferenza vuole essere un momento di riflessione sulla convivenza fra auto ed e-bike sia in termini di sicurezza (ABS per le e-bike) che in termini di politiche di mobilità per aziende e enti pubblici nella gestione dei propri dipendenti (mobility management e “e-bike to work”)

Programma

Inizio ore 11:45

Saluti, Giorgio Gori Sindaco, Comune di Bergamo e Marco Aurelio Fontana bronzo Olimpico, Europeo e Mondiale XCO e Ambassador Focus e-mtb

Stefano Zenoni, Assessore alla pianificazione territoriale e mobilità del Comune di Bergamo

Stefano Forbici, Responsabile Comunicazione BikeUP

Federica Cudini, Marketing Manager Bosch E-Bike System

Marco Passigato, Mobility Manager di Ateneo, Università di Verona

Giulietta Pagliaccio Presidente FIAB

Dati i posti limitati in sala si chiede gentilmente di confermare iscrivendosi gratuitamente a questo LINK oppure inviando una e-mail a info@bikeup.eu