Ma il panificio storico rilancia e rinnova il punto vendita

Se tra via San Tomaso de’ Calvi, tra l’ultimo tratto di via dei Caniana e via Moroni molte attività si arrendono alla crisi o trasferiscono la loro sede, non manca chi sceglie di investire nel quartiere. Il panificio Gilardi, con una storia di famiglia che dura dal lontano 1898, ha deciso di investire nel restyling del punto vendita per presentarsi al meglio alla clientela.

«Era da tempo che volevamo ristrutturare il negozio e negli anni abbiamo rinviato sempre questo momento – spiega Ezio Gilardi -. Non sono mancati i progetti di trasferire l’attività altrove, in primis per ovviare al problema parcheggio, ma alla fine abbiamo sempre scelto di restare a San Tomaso».

In questi anni Gilardi ha assistito al cambiamento del quartiere: «Sono cresciuto nella bottega di mio papà e di mio nonno quando nella via c’erano negozi di ogni sorta, pronti a coprire ogni necessità delle famiglie, a due passi da casa – continua -. Poi con l’arrivo del primo centro commerciale e con la crescita della grande distribuzione organizzata molti negozi di prossimità hanno chiuso per sempre. Con la sede universitaria in via dei Caniana è cambiata l’offerta commerciale, con l’apertura di molti pubblici esercizi per la pausa pranzo. Però trovare un posteggio con l’invasione di auto degli studenti è diventato un’impresa».

Ezio Gilardi
Ezio Gilardi

Oltre alla questione parcheggio, i tempi biblici del passaggio a livello sono ormai parte della storia del quartiere, in perenne colonna in attesa che le sbarre dell’incrocio si alzino. «Accorciare i tempi del passaggio a livello sembra un ostacolo insormontabile, nonostante  il passaggio del treno della stessa linea a due passi da qui, alla Trucca, richieda un quinto del tempo. In questi anni ne ho sentite di tutti i colori per ovviare al problema, penso che all’appello manchi solo il teletrasporto… Impossibile credere che la tecnologia non riesca a ridurre i tempi di attesa all’incrocio. Per consegnare il pane è un disastro. Tocca spesso fare il giro dall’altra parte».

Quanto all’attività, lontani i tempi in cui il pane si vendeva a chili, oggi si lavora sulla qualità e prodotti particolari: «I consumi di pane si sono ridotti, ma la gente è più sensibile alla qualità e opta per prodotti da forno realizzati con farine macinate a pietra o con lievito madre – racconta il panettiere -. L’offerta si amplia di continuo e non mancano specialità in occasione di festività e ricorrenze. Speriamo anche di veder crescere tra i nostri clienti gli studenti dell’Università e delle superiori, siamo pronti a prenderli per la gola, dalle specialità dolci a quelle salate».

Il negozio è un punto di riferimento per il quartiere, dove si avverte la mancanza di un luogo di aggregazione: «Abbiamo un bellissimo oratorio, ma non abbiamo nemmeno una piazza o un posto dove sedersi a fare quattro chiacchiere e darsi appuntamento».




Via Moroni, oltre Porta Osio il commercio scompare

Le 13 vetrine vuote in via dei Caniana del Low Cost store cinese
Le 13 vetrine vuote in via dei Caniana del Low Cost store cinese

Nel giro di pochi mesi la via Moroni oltre Porta Osio – e ciò che resta del vecchio casello del dazio delle Muraine – sta vedendo scomparire una dopo l’altra insegne storiche, tra chiusure e trasferimenti. Il negozio di elettrodomestici a marchio Trony si è visto costretto ad abbassare le saracinesche e nello stesso stabile è scomparsa anche la sede di Mauri Luce, colosso di elettroforniture recentemente acquisito dal Gruppo Comolli Ferrari che ha trasferito l’attività in via dell’Industria 35, come annuncia un cartello sulla vetrina, dove nel frattempo sono comparse alcune sagome in cartone di persone impegnate in diverse attività.

Poco prima del passaggio a livello che spezza in due la città, negli ultimi metri di via dei Caniana si contano ben 13 vetrine abbassate a partire dal civico 8. In quella che era stata un tempo la sede di un rivenditore di auto, aveva aperto un grande Low-cost store cinese ad ottobre 2015, ma nonostante la vendita di ogni sorta di articoli di cancelleria ed altri articoli da regalo, a due passi da scuola e università, dopo poco più di un anno di attività, ad agosto 2016, anche il proverbiale spirito imprenditoriale del Dragone si è arreso alla crisi.

L'ex distributore di benzina En
L’ex distributore di benzina Eni

Oltrepassato il passaggio a livello, all’incrocio con via Cerasoli, persiste la desolazione dell’area che un tempo ospitava un distributore di benzina a marchio Eni: la bonifica del sito è stata effettuata, si era annunciata anni fa una nuova apertura ma evidentemente il progetto di rilancio è andato in fumo. Restano solo erbacce e spazzatura dietro le transenne, periodicamente sostituite, ed è stato murato l’accesso agli uffici dell’ex stazione di servizio per evitare che si trasformi in bivacco. È chiuso da tempo e in vendita lo stabile al civico 267, come annunciano i cartelli dell’agenzia immobiliare Tecnocasa.

Le saracinesche di Piantoni abbassate dopo 25 anni di attività
Le saracinesche di Piantoni abbassate dopo 25 anni di attività

Piantoni, punto di riferimento per la fornitura idraulica, l’arredo bagno e il riscaldamento, ha deciso di chiudere l’attività, nata nel 1978 e presente dal 1992 in via Moroni: «Manteniamo solo per qualche mese la vendita all’ingrosso per liquidazione del magazzino – spiega Roberto Piantoni -. La crisi economica che ha investito l’edilizia e, a cascata, l’idraulica ha avuto il suo peso, come la concorrenza dei grandi brico center. Di qui la scelta di chiudere l’attività e di affittare nell’immediato futuro il negozio. Spiace assistere al progressivo impoverimento commerciale della zona, tra chiusure e trasferimenti. Quando c’era l’attività di riparazioni Distretti, ora trasferitosi a Longuelo, c’era molto più passaggio e movimento».

Anche la difficoltà nel trovare parcheggio ha penalizzato la via: «Università e liceo gravano enormemente sul quartiere e i vigili si concentrano su via dei Caniana e altre zone – continua Piantoni -. Salvo passare dai commercianti, come mi è capitato qualche mese fa, per controllare la regolarità delle insegne, con tutta la mia incredulità, perché mi chiedo come sia possibile pensare che possa aver esposto un’insegna abusiva in 25 anni di attività».

Ha chiuso, nonostante l’accesso praticamente diretto alla sede di via dei Caniana dell’Ateneo, la Libreria Universitaria Liub al 249: il negozio ospita ora l’agenzia immobiliare Ethicasa, che ha deciso di spostarsi di qualche metro, optando per una superficie commerciale ridotta, rispetto alle due vetrine che occupava al civico 241.  Anche l’Auto Foresti, dal 1948 in via Moroni, ha deciso di rinunciare a parte dello show-room espositivo al civico 244 ridimensionando l’attività di autosalone, che affianca quella di autofficina.

Il tabaccaio che ha allargato l'attività aprendo il Good Time Cafe'
Il tabaccaio che ha allargato l’attività aprendo il Good Time Cafe’

Si è invece ingrandito il tabaccaio con rivendita giornali, che ha aperto anche la caffetteria Good Time Cafè: «Abbiamo scelto di investire nella via, nonostante il momento storico e il governo disincentivino in ogni modo qualsiasi attività economica – commenta Monica Facoetti -. Abbiamo ristrutturato quella che era una sede di un kebab e mi sono sentita contestare dall’Asl che il bagno ad uso privato ed esclusivamente nostro non ha il miscelatore, quando ci sono attività etniche che vendono parrucche e banane insieme. Spiace lavorare in una via che si sta svuotando, ma senza incentivi se si spopola il centro città, figuriamoci la periferia».

Paolo Moto
Paolo Moto

Paolo Moto, storica presenza nella via dal 1980, ha visto il quartiere crescere e poi decadere: «Negli ultimi anni l’attività si è ridotta anche del 75 per cento: l’e-commerce per i ricambi e la vendita tra privati sono cresciuti in modo esponenziale – spiega Paolo Lucco -. Un tempo nella via c’era più passaggio. Ora anche il traffico auto con la lungaggine del passaggio a livello, che sta quasi più chiuso di quanto stia aperto, è dirottato in via dei Caniana. L’ex distributore dell’Eni, da dieci anni completamente abbandonato, affossa ulteriormente l’immagine della via. La questione parcheggio va affrontata e al più presto: impossibile da quando ci sono scuole e università trovare posteggio di giorno».

Serena Scarpellini di Italpet
Serena Scarpellini di Italpet

Nonostante i posti auto di fronte al negozio, il supermercato per animali Italpet, dall’altra parte del passaggio a livello, di fronte all’ex Trony, soffre l’invasione di auto e il parcheggio selvaggio nella zona: «Ogni giorno è una guerra per i posti auto: serve una soluzione per il quartiere – spiegano Serena Scarpellini e Laura Notario -. I tempi del passaggio a livello poi sono insostenibili e molti si scoraggiano. Il passaggio a livello alla Motorizzazione è velocissimo, qui, invece, nonostante la linea sia la stessa, a pochi chilometri in linea d’aria, i tempi sono biblici. Fortunatamente la nostra è un’attività particolare e la clientela non manca, anzi contiamo molto sulla fidelizzazione, ma di certo molto si può fare per migliorare e valorizzare la zona e agevolare i commercianti che resistono».

La soluzione per i posteggi potrebbe passare dalla trasformazione in parcheggio dell’ex distributore, come suggerisce lo chef-patron Paolo Algeri de “Il Ristorantino”, dal 2003 nella via. «È un’area privata che potrebbe essere impiegata con investimenti minimi in parcheggio, uscendo dallo stato di abbandono e dall’immagine di desolazione in cui versa. Quando c’era il distributore c’era modo di posteggiare l’auto». Nonostante il passaggio sia diminuito negli anni e chiusure e trasferimenti non invoglino a passeggiare nell’area, il Ristorantino conta su una clientela affezionata e l’attività affronta più che a testa alta la crisi: «La via sta soffrendo e sicuramente sarebbe più incentivante lavorare in un contesto più vivace da un punto di vista commerciale, ma non possiamo certo lamentarci – continua Algeri -. In questi anni abbiamo fidelizzato la clientela e grazie al passa-parola l’attività continua a crescere. A tarpare le ali all’imprenditorialità è la burocrazia: ci siamo battuti per avere un’area esterna, presentando ben tre progetti al Comune, salvo poi ricevere all’ultimo un’opposizione, dopo le spese per lo studio del nostro dehors, perché l’area è trafficata. Così abbiamo deciso di inventarci un’area estiva affittando l’orto del vicino e ottenendo finalmente il via libera per una trentina di posti all’aperto».

Sturi Pizza
Sturi Pizza

Stefano Sturiale di Sturi Pizza, in via Moroni dal 2011, ha visto crescere la sua attività: «Di giorno la via è frequentata dagli studenti delle superiori e dell’università, mentre la sera, non essendoci particolari attrattive, non vi è sostanzialmente passaggio pedonale. Negli ultimi anni la presenza di B&B e altre strutture ricettive nella zona e la vicinanza al Papa Giovanni XXIII  ha portato qui anche qualche turista straniero e parenti di chi è in cura in ospedale». La questione-parcheggio è il vero nodo da sbrogliare nella zona: «I posti auto sono pochi e negli ultimi anni tanti ragazzi del liceo, oltre agli universitari, hanno iniziato a muoversi in auto – continua Sturiale -. Non c’è ricambio perché dove è in vigore il disco orario non viene quasi mai rispettato e le auto restano posteggiate anche tutto il giorno. Poco o nulla cambia per un’attività come la nostra che lavora sulla consegna a domicilio, anche se la possibilità di parcheggiare potrebbe favorire tutta l’area. Quanto al passaggio a livello, i nostri addetti alle consegne hanno da tempo imparato a fare il giro largo, sennò le pizze arriverebbero a destinazione fredde».

Nadja Ruggeri di Enne8 che lancia il primo timbrificio in franchising
Nadja Ruggeri di Enne8 che lancia il primo timbrificio in franchising

Soddisfatta della sede scelta per la sua attività anche Nadja Ruggeri di Enne8 che ha aperto al 234 di via Moroni il primo timbrificio specializzato anche in consumabili da stampa e grafica, iniziativa replicata poi nel 2014 in centro, in via Garibaldi, e poi seguita dall’idea nel 2016 di creare il primo timbrificio franchising italiano a marchio “Ruggeri Timbrifici”, pronto a cercare nuovi affiliati. «Per il nostro settore la via è strategica per il passaggio di auto, in particolar modo dalla provincia e dai paesi limitrofi – spiega Nadja Ruggeri -. La vicinanza dell’università è un altro plus, perché ci porta lavoro per grafica e impaginazione di tesi di laurea e quant’altro. L’unico problema è rappresentato dalla difficoltà di trovare posteggio: ci vorrebbe maggior turn-over per le auto, che invece spesso restano parcheggiate ore». Quanto al percorso di affiliazione iniziano ad arrivare le prime richieste: «Stiamo partecipando alle prime fiere: l’interesse per l’attività non manca, a partire dalla specializzazione nella realizzazione di timbri particolari per legno o presse, una caratteristica che ci ha permesso di rientrare nel novero delle Eccellenze Italiane».

Anche attraversando via Carducci, e proseguendo per via Moroni fino all’incrocio con Via Palma il Vecchio, il commercio soffre. Hanno chiuso poco prima di Natale il Panificio Bonini e anche il negozio per gli appassionati di running Pianeta Corsa e la storica tipografia Stamperia Editrice Commerciale, che occupava un intero stabile al 206.

«Il lavoro non manca e la via (a parte il problema parcheggio che si trascina da anni, con una corsia riservata agli autobus che crea caos e pochi posteggi carico e scarico che vengono presi d’assalto) non ha nulla a che fare con le recenti chiusure – commentano dal Fruttivendolo Brivio Marzia Cagnoni e Carla Brivio -. La zona è buona e la clientela non manca, ma siamo tartassati da tasse e oneri burocratici in un Paese che penalizza il commercio». Della stessa opinione anche Roberto Breciani di Cicli Bonfanti, storica insegna di rivendita e riparazione biciclette, forte di 85 anni di storia nella via: «Il parcheggio manca e si potrebbe fare molto per migliorare la situazione, ma il problema è che continuano ad aumentare tasse, imposte e burocrazia, a partire dalla tassa sui rifiuti che ha raggiunto livelli folli. Spiace vedere tante chiusure nel giro di dieci anni, che stanno cambiando la via. La clientela non manca, ma soffriamo la concorrenza dell’e-commerce, che non ha regole. E non manca chi arriva con il pezzo di ricambio sbagliato acquistato on-line a chiedere la possibilità di un cambio da noi in negozio».




Bergamo, c’è turismo dopo Expo

Dopo il balzo in avanti registrato nel 2015 grazie a Expo, nel 2016 il turismo bergamasco mantiene il trend positivo. È quanto emerge dal monitoraggio dei flussi turistici registrati nel periodo gennaio-settembre 2016 ed elaborati dall’Osservatorio turistico del Settore Welfare, Turismo e Cultura della Provincia di Bergamo.

Grazie all’altissima percentuale di esercizi che hanno fornito i movimenti relativi alla propria clientela, si tratta di una fotografia del turismo provinciale che, seppur provvisoria, difficilmente differirà da quella che si delineerà a seguito del consolidamento dei dati da parte di Istat.

Di fronte alla crescita a due zeri del 2015, dovuta soprattutto ad Expo, l’aspettativa quasi naturale era quella di una flessione. Invece non è stato così. Il monitoraggio evidenzia che la destinazione turistica bergamasca è ormai consolidata, al di là dei grandi eventi.

I dati complessivi mostrano una sostanziale tenuta rispetto allo stesso periodo del 2015 (+0,5% arrivi -0,5% presenze) con una lieve flessione del turismo domestico (-0,9% arrivi e -4,5% presenze) e un incremento dei flussi da parte di clienti stranieri (+2,4% arrivi e +5,8% presenze). Gli arrivi totali nei primi nove mesi del 2016 sono stati 802.906 contro i 799.169 dello stesso periodo del 2015. Le presenze sono scese a 1.602.464 da 1.610.486 nel 2105. Gli arrivi dall’estero sono saliti dai 333.332 del 2015 ai 341.237 del 2016, le presenze sono passate da 623.763 a 659.999. In calo invece, come detto, il turismo domestico. Nel 2015 gli arrivi sono stati 465.837 contro i 461.699 del 2016, le presenze sono passate da 986.723 a 942.465.

Per quanto riguarda il tipo di sistemazione, aumenta chi sceglie le strutture extra-alberghiere a scapito di hotel e pensioni. Le presenze totali negli esercizi alberghieri sono infatti scese da 1.189.249 a 1.154.410. Bed & breakfast, case vacanze e appartamenti, pur restando su valori assoluti inferiori di oltre la metà, hanno totalizzato 448.054 presenze contro lo 421.237 del 2015.

tabelle flussi turistici - bergamo - 2016 - gennaio settembre - osservatorio provincia bergamo

«Negli ultimi due anni, in particolare, si sono raggiunti traguardi in termini di pernottamenti mai toccati nella storia del turismo bergamasco – sottolinea il presidente della Provincia Matteo Rossi -. I dati relativi ai flussi turistici registrati nel periodo gennaio-settembre 2016 fanno ben sperare di poter addirittura superare il record di presenze annuali registrato nel 2015, anno in cui il nostro territorio ha subito in modo deciso i positivi influssi dell’Esposizione Universale di Milano. Di notevole importanza anche il fatto che il livello di internazionalizzazione turistica nella nostra provincia faccia registrare una crescita annuale costante, portando ricchezza non solo in termini economici ma anche dal punto di vista sociale e culturale».

Un’indagine statistica della Banca d’Italia in tema di turismo internazionale evidenzia come nel periodo gennaio-ottobre 2016 in terra bergamasca i turisti stranieri abbiano speso circa 185 milioni di euro (19 milioni in più rispetto allo stesso periodo nel 2015). «Il settore turistico si configura sempre più come una parte essenziale della nuova economia bergamasca – aggiunge Rossi – e l’aggregazione territoriale, la promozione e il costante miglioramento dei servizi offerti sembrano essere la chiave giusta per poter cogliere al meglio l’opportunità offerta anche dalla presenza sul nostro territorio del terzo scalo nazionale».

Per quanto riguarda la provenienza degli stranieri, sono i tedeschi a farla da padrone, con il 13,8% dei pernottamenti; da segnalare l’incremento del 75,7% rispetto all’anno precedente, fattore che risalta in modo consistente nelle aree che hanno beneficiato degli effetti dell’evento “The Floating Piers”.




Borgo Palazzo, un chilometro e mezzo di wifi. E a maggio arriva una nuova festa

wifi borgo palazzo

Dopo l’oasi in piazza Sant’Anna, attiva dal maggio scorso, BergamoWifi, la rete internet pubblica del Comune di Bergamo, si estende lungo via Borgo Palazzo. Sabato 21 gennaio, al civico 104 (incrocio con viale Pirovano) l’assessore all’Innovazione Giacomo Angeloni, i rappresentanti del Distretto urbano del commercio e delle Botteghe di Borgo Palazzo hanno inaugurato il servizio che permette di connettersi e navigare gratuitamente sul tratto che va da via Camozzi al cavalcavia, circa un chilometro e mezzo di copertura.

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Nicola Viscardi

Prosegue così il piano dell’Amministrazione verso una città sempre più smart e connessa. E i commercianti non nascondono la propria soddisfazione: «L’estensione della rete wifi ai borghi è stata una delle priorità che abbiamo indicato al momento dell’ingresso nel Duc – ricorda il presidente delle Botteghe, Nicola Viscardi -. È un’operazione che comporta risorse importanti, non possiamo perciò che riconoscere gli sforzi del Duc e del Comune per mettere a disposizione del quartiere questa importante infrastruttura. Il prossimo passo sarà cercare di portare la copertura nelle via laterali, ma anche svilupparla come strumento commerciale».

Se, infatti, il wifi è utile ai cittadini e ai turisti e può essere un fattore di attrattività, per chi ha un locale o un negozio può diventare un prezioso alleato per monitorare i flussi e interagire con la clientela. «Portando il segnale anche all’interno degli esercizi – spiega Viscardi -, non solo i clienti avranno la possibilità di rimanere comodamente connessi alla rete con lo stesso login, ma i commercianti potranno avere a disposizione informazioni importanti per analizzare gli ingressi e mettere a punto le proprie strategie commerciali».

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Roberto Ghidotti

È anche l’obiettivo del Duc, che per il wifi in città ha messo sul piatto 35mila euro, ottenuti con il bando sui Dat. «Abbiamo sostenuto la copertura del centro, di Borgo Santa Caterina (dove il servizio è stato inaugurato qualche settimana fa ndr.) ed ora si attiva anche in Borgo Palazzo – evidenzia Roberto Ghidotti, presidente del Distretto -. Si tratta di un passo fondamentale e necessario sulla via dell’innovazione dei nostri centri urbani, che ora declineremo anche all’interno dei singoli negozi, come strumento per migliorare l’operatività e l’interazione con i clienti».

Intanto le Botteghe sono al lavoro anche sul piano degli eventi e lasciano trapelare di una nuova iniziativa che dovrebbe rappresentare il bis della grande Festa del Borgo, ormai una tradizione nel settembre cittadino. «Sarà a maggio e ancora una volta chiuderà la via per riempirla di attività, spettacoli, laboratori, personaggi – dice Viscardi -. Avrà però un taglio più artistico e culturale, parlerà di creatività, talenti, musica, dialogo e integrazione».

La parola d’ordine è scontata: restate connessi!




L’Abbraccio di Natale immortalato in 3mila foto. Lo scatto vincente è di tre universitarie

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Le vincitrici con (da sinistra), Filippo Caselli, Ad del Duc, Beppe Acquaroli, coordinatore del progetto, Roberto Ghidotti, presidente del Duc, e Luigi Trigona, presidente di Visit Bergamo

Sono tre universitarie, tre giovani amiche di Leffe e Nembro, le vincitrici del Concorso “Abbraccio di Natale”, ideato dal Visit Bergamo e dal Duc di Bergamo, nell’ambito del progetto di illuminazione della città durante il periodo natalizio: Giulia Gelmi, che ha pubblicato la foto sull’App VisitBergamo Contest, Giulia Bergamelli e Alessandra Cassina. Gli scatti nelle due installazioni multimediali – via XX Settembre e piazza Vecchia – che le ritraggono abbracciate, sorridenti e con un cappello da elfo natalizio sono valsi loro il premio del contest, la cena al ristorante tristellato “Da Vittorio”, a Brusaporto.

abbraccio di natale - vincitrici 2 abbraccio di natale - vincitrici

Alla competizione hanno preso parte oltre 1.000 fotografie, caricate, come da regolamento, sull’App di VisitBergamo Contest, mentre sono state 3.064 quelle scattate e pubblicate, oltre che sull’App, sui siti di Visit Bergamo, sul portale del Duc e sui social network. I partecipanti sono stati per l’85% lombardi, il 10% proveniva dal resto d’Italia e il 5% dall’estero (Stati Uniti, Giappone, Spagna, Svizzera, Germania, ecc.).

Le fotografie sono state realizzate nel periodo di apertura al pubblico delle due installazioni multimediali ed “emozionali” allestite in centro e in Città alta: dall’8 dicembre all’8 gennaio tutti i giorni dalle ore 17 alle ore 23, grazie al “presidio” di trenta ragazzi provenienti dalle scuole superiori bergamasche.

La campagna natalizia prevedeva anche di destinare un euro in solidarietà per ogni scatto pubblicato. Il conto è stato perciò presto fatto e 3.064 euro sono stati devoluti dal Duc al fondo comunale #amatricianasolidale. Il progetto ha potuto inoltre contare su 9 km di luminarie per le vie della città e 20 grandi cuori rossi, che hanno colorato in maniera nuova alcune delle piazze principali: Quadriportico del Sentierone, Piazza Sant’Anna, Borgo Santa Caterina, Propilei di Porta Nuova e Piazza Carrara. All’iniziativa hanno poi aderito più di 300 negozianti, che durante il mese di dicembre hanno consegnato ai loro clienti materiale informativo e priority pass per accedere ad una delle due installazioni.

Gli allestimenti sono stati promossi da Duc Bergamo ed hanno avuto il patrocinio del Comune di Bergamo, di VisitBergamo, della Camera di Commercio di Bergamo, di Ascom Confcommercio Bergamo e di Confesercenti Bergamo; la direzione artistica è stata di Enzo Catellani. Il progetto è stato coordinato da Beppe Acquaroli e Alessandro Riva.

Durante la consegna del premio i promotori, senza nascondere qualche sbavatura nei tempi e nelle modalità della realizzazione, hanno sottolineato il valore innovativo dell’iniziativa, il coraggio di cambiare e le difficoltà che ogni novità porta con sé, lanciando perciò da subito l’obiettivo di proseguire il percorso nel 2017 con nuovi accorgimenti.

abbraccio di natale - foto




I nostri più cari auguri di buone Feste!

città Alta - Natale - bella atmosfera - foto VisitBergamo
foto Turismo Bergamo

 

In città o in vacanza, in famiglia o con gli amici, scatenati tra giochi e brindisi o accoccolati sul divano: in qualunque modo abbiate deciso di trascorrere Natale e Capodanno, cari lettori, vi facciamo i nostri più sinceri auguri e vi aspettiamo per continuare a condividere informazioni e commenti.




Alberghi / A Natale Bergamo continua ad attirare turisti dal Nord Europa

Per le feste di Natale e Capodanno Bergamo ospiterà anche quest’anno turisti dal Nord Europa, i primi ad organizzare le vacanze sotto l’albero.

Nell’era delle prenotazioni last-minute è ancora presto per fare previsioni per il turismo nelle festività, ma non per indicare qualche tendenza di massima. Giovanni Zambonelli, presidente del Gruppo Albergatori Ascom, fa il punto sulle prime prenotazioni di dicembre: «Non sarà un Natale come quello di qualche anno fa – evidenzia -. L’embargo della Russia ha inevitabili ripercussioni su una clientela nuova come quella sovietica con un’elevata capacità di spesa e che optava per lunghi soggiorni durante le feste del Natale ortodosso, fino alla nostra Epifania. Fino ad ora il grosso delle prenotazioni arriva dal Nord Europa, dal Regno Unito alla Svezia, dalla Danimarca alla Norvegia. Si tratta per la maggior parte di famiglie che si fermano due-tre notti e che, oltre a visitare la città, si spostano per lo più a Milano. Al momento le prenotazioni sono in linea con quelle dello scorso anno».

Qualche turista italiano inizia ad apprezzare la nostra città: «Il turismo interno può crescere enormemente – prosegue Zambonelli -. Bergamo non è ancora percepita dagli italiani come destinazione turistica, nonostante chi la visiti ne resti piacevolmente stupito. C’è molto da lavorare in questa direzione».

L’ultimo scampolo del 2016 rappresenta l’occasione di fare un bilancio dell’anno: «Bergamo si sta sempre più affermando come destinazione turistica sia per quanto riguarda la città che l’hinterland. A tinte decisamente più fosche il turismo business, con la progressiva deindustrializzazione provinciale, con inevitabili ripercussioni sulle presenze».

Giovanni Zambonelli
Giovanni Zambonelli

Quanto alla categoria, il problema sempre più sentito è l’abusivismo, che non conosce crisi: «Ha volumi di affari mostruosi e a poco e nulla servono le nostre segnalazioni. Siamo nelle mani delle istituzioni». E non contribuisce ad una buona immagine turistica della città il declino del centro cittadino: «Il centro si sta spegnendo – rileva il presidente degli albergatori -: attendiamo il piano di rilancio annunciato dall’amministrazione, anche perché la sicurezza percepita è sempre più bassa. La nuova politica viabilistica è nata per disincentivare le auto senza però dotare la città di valide alternative ai mezzi privati. L’estensione del pagamento dei parcheggi la domenica per fare cassetto non contribuisce certo a rendere più vitale la città».

 




Biglietti e parcheggi scontati, omaggi a chi fa shopping e trenino. Le iniziative Atb per Natale

Ritornano da sabato 3 dicembre 2016 le iniziative del Natale Atb, organizzate in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e la Comunità delle Botteghe di Bergamo Alta, per favorire l’accessibilità al centro cittadino e a Città Alta con i mezzi pubblici durante le festività natalizie.

Il BIGLIETTO NATALIZIO GIORNALIERO

Un biglietto promozionale che dura tutto il giorno nella zona urbana, su autobus, funicolari e tram, acquistabile e utilizzabile da giovedì 8 dicembre a venerdì 6 gennaio 2017, al costo di € 2,50 anziché € 3,50.

LINEA 3, OSTELLO – STADIO – CITTÀ ALTA

Nei giorni festivi 4, 8, 11 e 18 dicembre il servizio della linea 3 viene prolungato con l’aggiunta di due corse alle ore 19.10 e alle ore 19.50 in partenza da piazza Mercato delle Scarpe per l’Ostello.

TRENINO TURISTICO GULLIBERG

Sabato 3, 10, 17 e 24 dicembre 2016, tra le 14 e le 19, è attivo il trenino turistico Atb “Gulliberg” che viaggia gratuitamente nell’area del centro città e del Borgo San Leonardo, con partenza da piazza Matteotti. Il percorso prosegue in via Tiraboschi, via Zambonate, piazza Pontida, via Moroni, via Previtali, via S. Bernardino, via Zambonate, via Camozzi, via M. Bianco, via Tasso, via Contrada Tre Passi, via Camozzi, via Roma e piazza Matteotti (fronte Palazzo Frizzoni).

Nei giorni festivi 4, 8, 11 e 18 dicembre, dalle 14 alle 19, il trenino viaggia in Città Alta collegando la stazione superiore della funicolare di Città con Colle Aperto, percorrendo il viale delle Mura.

LO SHOPPING IN CITTÀ ALTA CON ATB, CONVIENE!

Grazie alla collaborazione tra Atb e la Comunità delle Botteghe di Bergamo Alta, da giovedì 8 dicembre a venerdì 6 gennaio se si raggiunge Città Alta con autobus o funicolari e si effettuano acquisti nei negozi o ristoranti aderenti all’iniziativa, mostrando il biglietto Atb utilizzato lo stesso giorno si riceve in omaggio:

  • 1 biglietto natalizio giornaliero Atb, valido tutto il giorno nella zona urbana, su autobus, funicolari e tram, con una spesa minima di € 20 a scontrino unico.
  • 1 biglietto natalizio giornaliero Atb e 1 euro di donazione a favore del progetto “Spazio compiti Bergamo Alta”dell’Associazione Fili Sociali, con una spesa minima di € 40 a scontrino unico.
  • 1 biglietto natalizio giornaliero Atb e 1 biglietto per l’ingresso ad un museo di Città Alta – a scelta tra il Museo Storico dell’Età Veneta. Il ‘500 interattivo e il Campanone o il Museo Civico Scienze Naturali E. Caffi e il Museo Archeologico – con una spesa minima di € 60 a scontrino unico.

I locali aderenti all’iniziativa espongono la vetrofania del Natale ATB.

GLI ORARI DI AUTOBUS, FUNICOLARI E TRAM

Giovedì 8 dicembre autobus, funicolari e tram viaggiano con orario festivo. L’Atb Point è aperto per la sola biglietteria.

Dal 23 dicembre al 7 gennaio 2017, da lunedì a venerdì, tutte le linee – ad eccezione della linea 1 dalle ore 20 e delle funicolari – circolano con orario del sabato, senza corse scolastiche. Da lunedì a sabato, un tram ogni 15 minuti e corse serali ogni 18 minuti.

Il 25 dicembre è sospeso il servizio di autobus, funicolari e tram.

Lunedì 26 dicembre e venerdì 6 gennaio 2017, autobus, funicolari e tram circolano con orario festivo. L’Atb Point è aperto per la sola biglietteria.

Il 1° gennaio 2017 il tram viaggia con orario festivo e il servizio di autobus e funicolari inizia alle ore 13.30 con orario festivo. L’Atb Point apre alle ore 13.30 per la sola biglietteria.

PARCHEGGIA L’AUTO E PRENDI IL BUS, CONVIENE!

Parcheggi convenzionati con Atb: posteggiando l’auto al parcheggio di piazza della Libertà o al Central Parking di via Paleocapa e raggiungendo Città Alta con le funicolari o la linea 1, si riceve un’ora di sosta gratuita convalidando il ticket del parcheggio alla biglietteria della Funicolare Inferiore di Città.

Parcheggi d’interscambio gratuiti: Malpensata-via Carnovali; Gavazzeni-via Europa; piazzale Goisis-Stadio; Croce Rossa-via Broseta; alle fermate della Linea T1 Bergamo Albino.

Parcheggi a pagamento: Piazza Libertà; Garage San Marco; Garage Mirax-via Verdi; City Park Service-via Tiraboschi/Oviesse; Central Parking-via Paleocapa; Stazione Autolinee-via Foro Boario; Predaparking- via Pitentino; Triangolo-via Palma il Vecchio; Parking & Rent-via del Casalino; Del Centro-via Borfuro.

Gli orari Atb e Teb sono disponibili sul sito www.atb.bergamo.it alle pagine Linee e orari e Calcola percorso o sul sito www.teb.bergamo.it

Contatti e informazioni: Atb Point, largo Porta Nuova, 16-Bergamo; tutti i giorni feriali da lunedì a venerdì, dalle ore 8.20 alle ore 18.45 e il sabato dalle ore 9.30 alle ore 14.30. Gli operatori rispondono anche telefonicamente alle richieste al numero 035 236026 oppure per posta elettronica all’indirizzo e-mail atbpoint@atb.bergamo.it




In 380 al Natale del cuoco, ecco le immagini

La pattuglia dei cuochi bergamaschi è numerosa e compatta. Lo ha dimostrato la cena annuale per lo scambio degli auguri di Natale, organizzata ieri sera dall’Associazione cuochi, che ha riunito negli spazi dell’Autotorino di Curno almeno 380 persone tra professionisti dei fornelli e famigliari. Rinnovato nella formula – con isole food a libero servizio e con la dimostrazione-show del macellaio toscano Dario Cecchini, che ha trasformato il taglio in diretta delle carni in un racconto avvincente e goloso – l’evento ha visto la presenza del presidente nazionale della Federazione italiana cuochi Rocco Pozzulo e dei vertici delle associazioni lombarde, ma anche della campionessa di sci, oggi consigliere regionale, Lara Magoni, che proviene da una famiglia di ristoratori.

«Più che di tessere abbiamo bisogno di amici – ha tenuto a sottolineare il presidente provinciale Roberto Benussi -. Dobbiamo restare uniti e vicini, soprattutto per trasmettere ai giovani la passione per questo lavoro, che è bellissimo». Mentre il segretario Fabrizio Camer ha evidenziato la volontà di potenziare il raccordo con le aziende del territorio, cominciando dai prodotti, dai piatti e dalle bevande proposti durante la cena e dalle attrezzature utilizzate, tutti di aziende bergamasche.

La serata ha anche suggellato la grande impresa compiuta dai cuochi lo scorso agosto, l’Amatriciana solidale servita a 18mila persone sul Sentierone di Bergamo per sostenere le popolazioni del Centro Italia colpite dal terremoto. In mattinata si è infatti svolta la conferenza stampa che ha annunciato la destinazione dei fondi – oltre 170mila euro – raccolti grazie all’evento. Saranno utilizzati per obiettivi ed i primi serviranno ad acquistare un pullmino a 9 posti da affidare al Dipartimento solidarietà ed emergenze (Dse) della Federazione Italiana Cuochi, che nelle zone terremotate gestisce tre campi (Torrita e Santa Giusta ad Amatrice, e Muccia) ed è in procinto di aprirne un quarto nel Maceratese, impiegando una media di 12 cuochi professionisti al giorno. Il pullmino, il cui costo è tra 20 e 25mila euro, servirà per portare generi di prima necessità e viveri agli sfollati dopo il sisma e ad assicurare la continuità dei cambi e degli approvvigionamenti, resi particolarmente difficoltosi in questa zona dall’avanzare dell’inverno. Verranno poi acquistati, su proposta della Caritas, 15 container ad uso abitativo – 5 “monolocali” e 10 “bilocali” – cui potranno aggiungersi, se necessarie, alcune case su ruote o camper/roulotte. Saranno acquistati anche 5 container da destinare al deposito degli attrezzi e 5 “tunnel” per il ricovero degli animali, per una spesa complessiva di circa 250mila euro.

La cena è stata perciò l’occasione per ringraziare tutti i cuochi e le aziende che hanno dato il proprio contributo per la grande operazione di solidarietà.

 




Bergamo, commercianti griffati Donizetti

commercianti-donizetti-2Maglietta, spilla ed espositore con i programmi del nuovo Festival Donizetti Opera e delle iniziative della Fondazione Donizetti. È stato definito il kit “del bravo negoziante”, il pacchetto con i materiali che commercianti ed esercenti di città e provincia possono utilizzare per farsi promotori della figura del compositore bergamasco e degli eventi a lui dedicati.

È stato consegnato ai tanti partecipanti allo speciale aperitivo-conversazione con il direttore artistico della Fondazione Donizetti, Francesco Micheli organizzato lunedì sera nella sala Riccardi del teatro cittadino in collaborazione con il Comune, il Duc e l’Ascom. L’iniziativa ha presentato, in particolare, il nuovo Festival Donizetti Opera, in programma dal 23 novembre al 4 dicembre, con le parole, gli aneddoti e la grande capacità comunicativa di Micheli.

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Francesco Micheli e Oscar Fusini

«Bergamo ha bisogno di una figura importante attorno alla quale costruire un’identità e Donizetti può diventare ciò che Mozart è per Salisburgo e Rossini per Pesaro – afferma il direttore dell’Ascom Oscar Fusini -. Un’operazione che ben si inserisce nello sviluppo della vocazione turistica e della capacità di attrarre e accogliere. I commercianti possono dare il proprio contributo in questo senso. Abbiamo già visto nascere l’aperitivo Donizetti Spriss, si possono creare piatti e menù e tutto quanto contribuisce a rafforzare l’offerta legata al compositore».

I kit sono distribuiti gratuitamente. I commercianti interessati possono farne richiesta alla Fondazione Donizetti.