Bergamo Buskers Festival, fine settimana con gli artisti di strada

busker borgo san leonardoBorgo San Leonardo ribadisce la sua anima cosmopolita con un fine settimana carico di stupore e magia regalati dagli artisti di strada.

Sabato 5 e domenica 6 settembre è in programma infatti la terza edizione del Bergamo Buskers Festival, che tra le vie San Bernardino, Moroni, San Lazzaro e negli spazi di piazza Pontida e largo Cinque Vie fa spazio a trampolieri, clown, giocolieri, giovani prestigiatori e musicisti, in un caleidoscopio di forme di spettacolo, tutte gratuite.

Promosso dall’Associazione per il Borgo San Leonardo e organizzato dall’Associazione La Scatola delle Idee il festival è un omaggio alla capacità dell’arte di strada di divertire, meravigliare, ma anche di evocare l’idea stessa del viaggio, dello scambio e dell’accoglienza.

Ecco perché, domenica 6 settembre, anche i musei scendono in strada con “La domenica dei musei”: tanti laboratori gratuiti e a libera partecipazione per i bambini, proposti da musei della città e del territorio. Per incontrare l’arte contemporanea, sperimentare le tecniche pittoriche africane, forgiare divertenti spade, immaginarsi minatori, tessitori o paleontologi per un giorno, colorare con le piante e tanto altro.

«Durante il Festival – sottolinea Paolo Bertuletti, presidente dell’Associazione per il Borgo San Leonardo – le nostre vie si liberano dalle auto trasformandosi in un luogo finalmente “abitabile”, dove i bambini possono giocare e le persone si incontrano per mangiare assieme e godersi gli spettacoli. Questa grande festa rappresenta così un modo diverso di vivere il quartiere, certo un po’ esuberante e necessariamente eccezionale, che tuttavia incarna bene l’ideale a cui mira sempre la nostra Associazione con le sue proposte (eventi culturali, iniziative per la valorizzazione delle attività commerciali ed enogastronomiche, impegno a favore dell’integrazione, dialogo con l’amministrazione comunale per una regolazione del traffico che non sia calata dall’alto, ma concertata con i cittadini)».

Le esibizioni avranno luogo in otto punti del Borgo San Leonardo nei seguenti orari: sabato 5 settembre dalle 18 all’1 e domenica 6 settembre dalle 10 alle 22. Qui il programma e la mappa

E per chi vuole cimentarsi con l’arte circense, domenica 6 settembre, dalle ore 14, in piazza Pontida  sarà presentato Spazio Circo Bergamo, uno spazio permanente con sede a Telgate di educazione, formazione e contaminazione culturale attraverso l’arte circense. Con la possibilità per tutti di provare il monociclo.

E ad aprire le danze c’è la festa del gusto

Per tutta la durata del Festival in largo Cinque Vie sarà attivo un punto ristoro del Birrificio Indipendente Elav.

Ad aprire la festa dei Buskers sarà tuttavia venerdì 4 settembre il quarto appuntamento con il distretto del gusto BSLK – Borgo San Leonardo’s Kitchens, un’iniziativa che unisce sapori, storia e cultura: aperitivi e degustazioni, seguiti da una visita guidata che, da Piazza Pontida al Sentierone, accompagna alla scoperta del volto storico della città.

A partire dalle ore 19, il gastronomade nel Borgo San Leonardo può scegliere tra tre proposte di degustazione, dalle specialità francesi alla freschezza di frutta e verdura di stagione fino agli aromi inconfondibili del vino rosè.

La bottega gastronomica francese Chez Richard Paris ripropone degustazioni di tabulé – piatto del Sud francese a base di cous cous con menta e verdure – terrine di carne, tapenade di verdure, assaggio di formaggi francesi, dolcissimi Canelés de Bordeaux, il tutto innaffiato da sciroppi e selezioni di vini francesi. Perbacco wine bar invita invece a un aperitivo con buffet a base di piatti freddi, verdure di stagione e tanta frutta, mentre Red Caffè Vino Spirito darà spazio a frutta e verdura di stagione, ma il vero protagonista sarà la ricchezza organolettica del vino rosè, proposto in due varianti regionali: il Bardolino Chiaretto brut dell’azienda veneta Villabella e un rosato fermo come il Rosarò Negroamaro dell’azienda Feudi di Guagnano in Puglia (via Moroni 11, prezzo € 5 ).

Francesca Ferrandi, dell’associazione La Scatola Delle Idee, ideatrice del progetto Borgo San Leonardo’s Kitchens, sottolinea come «la riscoperta dei luoghi passi anche attraverso i sapori dei ristoranti e dei locali che si trovano lungo le vie cittadine. Siamo contenti di questa ulteriore adesione e del riscontro che il distretto del gusto sta ottenendo. Con questi risultati potremo sviluppare ulteriori progetti futuri e arricchire la programmazione già da questo inverno».

Fabio Pasquale accompagnerà invece i partecipanti in un “viaggio” nello spazio e nel tempo “Dalla Contrada di Prato alla vecchia fiera nel Centro Piacentiniano”, lungo l’arteria che raccordava il Borgo S. Leonardo al Borgo S. Antonio su cui affacciava l’antica fiera in muratura abbattuta all’inizio del XX secolo per l’erezione del nuovo centro. Una piacevole passeggiata serale tra piazza Pontida e il Sentierone, non solo ammirando gli angoli più belli e alzando lo sguardo lungo un percorso in cui siamo abituati ad osservare perlopiù le vetrine dei negozi, ma anche cercando in vari punti dell’itinerario di salire a bordo di un’immaginaria macchina del tempo che porti a vedere gli stessi luoghi così com’erano 100 e più anni fa. Dalla Piazza Pontida di 150 anni fa, quando il mercato ortofrotticolo era in pieno centro città, all’albergo che sorgeva in via XX Settembre, dalla vicenda del matrimonio di Garibaldi con una contessa di Bergamo annullato il giorno successivo alla sua celebrazione al Risorgimento, fino ad attraversare il cuore del centro Piacentiniano raggiungendo piazza Dante.

L’apericena prende il via alle 19, mentre alle 20 parte la visita guidata “Dalla Contrada di Prato alla vecchia fiera nel Centro Piacentiniano”. Il costo di apericena + visita è di 10 euro, della sola visita 5 euro (prenotazioni ed info: Chiara Luna,  tel. 3477455318 magenta@magentashop.it).




Il caldo dà una mano al turismo. Più dell’Expo

Incremento medio del 5% per il turismo nelle valli bergamasche. Da una indagine svolta dall’Ascom di Bergamo risulta che il gran caldo di questi mesi ha influenzato, anche se meno del previsto, le presenze nelle località turistiche montane.

Il mese di giugno ha registrato una affluenza pari allo scorso anno, mentre il mese di luglio ha incrementato il numero dei turisti soprattutto nei fine settimana, con week end lunghi e con punte anche del 40% rispetto allo scorso anno.

Le previsioni su agosto sono invece difficili da farsi. Le prenotazioni per il momento sono a macchia di leopardo e in alcuni casi sono in aumento rispetto allo scorso anno (5-6%). Secondo gli albergatori è ormai impossibile fare una anticipazioni in quanto, così come è accaduto a luglio, le prenotazioni giungono tutte all’ultimo momento e dipendono dalla variabilità del meteo.

Nei due mesi estivi appena trascorsi la presenza media di villeggianti è stata di 7 – 10 giorni in montagna, con casi di copie di anziani che si sono fermati anche 30 giorni e anziani soli fino a 45-60 giorni.

Le nostre valli sono raggiunte da villeggianti lombardi (Bergamo, Milano, Pavia), qualche presenza giunge dall’Emilia Romagna. Si contano anche turisti stranieri attirati dal Sentiero delle Orobie.

Negli alberghi di montagne e delle vallate per il momento non si sente l’effetto Expo, che ha qualche ripercussione solo in centro città.

A Bergamo e nell’hinterland a giugno e luglio si è, comunque, avuta un buona presenza di turisti, la cui permanenza è stata al di sotto dei 3 giorni nell’hinterland e dei 2 giorni in città. La loro provenienza si è suddivisa equamente tra italiani e stranieri, in particolare nordici, inglesi, tedeschi, spagnoli, francesi, svizzeri, polacchi, belgi, russi e rumeni. Sull’agosto le previsioni in città sono in linea con il 2014.

Anche sui laghi non si sente l’effetto Expo, mentre il mese di giugno e luglio hanno visto una buona presenza di turisti nei fine settimana.

 

 




Bergamo, multe a chi annaffia il prato e lava l’auto

In seguito all’allarme per la grave carenza idrica lanciato dall’Asl di Bergamo per via del perdurare dello stato di siccità e della società Uniacque, che gestisce le acque pubbliche cittadine, per «un’impennata dei prelievi idrici da parte dell’utenza, in concomitanza ad una minore disponibilità della risorsa dovuta alla mancanza da tempo di precipitazioni atmosferiche», il Comune di Bergamo ha adottato un’ordinanza che, al fine di evitare disagi alla popolazione, limiti l’uso improprio dell’acqua potabile, assicurando così la normale erogazione di acqua potabile per usi domestici.

L’ordinanza, firmata dal Sindaco di Bergamo, vieta l’utilizzo dell’acqua potabile erogata dal pubblico acquedotto per il lavaggio di piazzali e vialetti, per il riempimento di piscine, per l’innaffiamento di prati, giardini e orti e per il lavaggio di autoveicoli (con esclusione degli autolavaggi). Si chiede inoltre alla cittadinanza di ridurre i consumi domestici ai soli usi potabili ed igienici.

L’ordinanza ha validità fino al 30 agosto 2015, ma può essere revocata in ogni momento, qualora cessi l’attuale situazione di siccità e di carenza idrica. Sono previste delle sanzioni per i contravventori, con multe che vanno da un minimo di 25 euro ad un massimo di 500 (pagamento in misura ridotta 100 euro).




Dehors, «bene la semplificazione ma alla città serve un piano»

il-dehorsA Bergamo diventa più facile realizzare dehors fuori dai locali. Il Comune ha infatti semplificato le procedure burocratiche per avere l’autorizzazione e installarli.

Il documento va nella direzione indicata del progetto del sindaco Gori “Bergamo città semplice e low tax” che stabilisce la revisione di una serie di regolamenti comunali con l’obiettivo di semplificare il più possibile le procedure alle imprese cittadine.

Le novità previste sono tante: dalla presentazione di due sole copie del progetto (contro le sette attualmente necessarie) all’eliminazione dell’obbligo di presentazione di una lunga serie di documenti non strettamente connessi al progetto, dall’istituzione della figura del tutor comunale per la stesura e presentazione del progetto alla semplificazione della procedura per i progetti in zone di pregio.

Una delle più significative è l’aumento della durata della concessione che passa da tre a nove anni, in modo da garantire l’ammortamento dell’investimento da parte degli esercenti. Anche la procedura di richiesta e di rilascio della concessione avranno iter più brevi se si utilizzerà lo sportello online comunale per la presentazione delle domande.

Inoltre nei casi in cui sull’installazione dei dehors è necessario il parere della Soprintendenza saranno gli stessi uffici comunali ad occuparsi della trasmissione dei progetti. Le pratiche di richiesta saranno divise tra pratiche semplici (la sola collocazione in esterno di tavoli e sedie) e complesse (la collocazione di arredi e strutture, ma anche i soli tavoli e sedie in ambiti vincolati).

FusiniLa delibera passerà ora al vaglio del Consiglio comunale, intanto è positivo il giudizio delle associazioni di categoria che hanno condiviso con l’Amministrazione l’importanza di semplificare le procedure. «La normativa darà maggiore impulso ai dehors – dice Oscar Fusini direttore dell’Ascom -. Oggi è impensabile per un locale lavorare d’estate senza uno spazio all’esterno, anzi, la gente chiede di stare all’aperto anche fuori stagione. Inoltre i dehors migliorano l’estetica della città, fanno aggregazione e attrattività turistica».

Il nuovo provvedimento prosegue una strada già avviata da qualche anno che mira a favorire gli spazi esterni ai locali. «Oltre a procedure più snelle serve però anche un cambio di mentalità, altrimenti non si ottengono risultati importanti – segnala Fusini -. Di fatto chi poteva avere un dehors ce l’ha già, bisogna pensare che si può avere un dehors anche non attiguo al locale».

Secondo l’associazione commercianti di via Borgo Palazzo è importante anche stabilire un equilibrio tra dehors fissi e quelli temporanei ed estivi: «Si potrebbe pensare di contenere le occupazioni temporanee con somministrazione e gli estivi e di favorire maggiori investimenti da parte dei locali –  afferma il direttore dell’Ascom – Tutto quanto è stabile e duraturo migliora la città e la vita dei suoi cittadini e visitatori, per sempre. Su questo sarebbe auspicabile aprire un tavolo permanente di confronto, dati delle occupazioni alla mano».

Un altro nodo di grande interesse riguarda la possibilità di cucinare fuori dai negozi: «Gli eventi di street food sono occasioni importanti per promuovere gli esercizi e anche per animare la città e i centri storici. L’Expo ha accelerato le tendenze soprattutto su questo versante – spiega Fusini -. Il regolamento del Comune prevede il divieto di installare nei dehors attrezzature per la cottura e la produzione in via permanente, ma l’Amministrazione si è impegnata a rilasciare le autorizzazioni per queste iniziative, come è previsto nel regolamento Cosap per le manifestazioni in genere».

Palafrizzoni in questi giorni sta lavorando al regolamento di occupazione del suolo pubblico che sarà pronto per fine agosto e che metterà un altro tassello verso la semplificazione delle procedure relative ai nuovi dehors. Con molta probabilità rimarrà aperto il nodo più critico: per le aree del centralissimo e di Città Alta la competenza delle autorizzazioni infatti non spetta al Comune ma alla Soprintendenza i cui tempi sono lunghi e incerti (90 giorni per l’espressione del parere di competenza). «Il vero nodo della burocrazia si annoda lì», sintetizza Fusini.

 




Vendevano empanadas e birra in auto. Sanzionati otto boliviani

Panini, empanadas, birre e bibite: otto cittadini di origine boliviana hanno avviato una vendita di prodotti davvero appetitosi nel parcheggio antistante il Mercato Ortofrutticolo di via Borgo Palazzo. Peccato che vendessero i propri prodotti dal bagagliaio della loro auto, utilizzato a mo’ di bancone di un improbabile bar ambulante.

Gli agenti della Polizia Locale del Comune di Bergamo sono quindi intervenuti sabato scorso per sequestrare la merce e sanzionare gli otto sudamericani: i controlli sono scattati a seguito di segnalazioni da parte dei residenti della zona e dei dipendenti del Mercato stesso. Gli 8 cittadini di origine boliviana sono stati identificati e conseguentemente sanzionati per la violazione delle norme sul commercio: sequestrati 105 kg circa di prodotti alimentari, oltre a 157 bottiglie di bevande e birra, contenute nei bauli delle 5 autovetture dalle quali effettuavano la vendita.




Pubblici esercizi, obbligatori i cartelli “antidisturbo”

cartello pubblici esercizzi bergamocartello pubblici esercizi bergamo 2Per i pubblici esercizi di Bergamo scatta l’obbligo di esporre la cartellonistica sulle norme di convivenza civile.

La decisione è stata presa dal Consiglio comunale cittadino che ha approvato a metà giugno il “Regolamento per la convivenza tra le funzioni residenziali e le attività degli esercizi commerciali e artigianali alimentari, dei pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e di svago nel territorio cittadino”.

La cartellonistica da esporre invita ad evitare rumori molesti e schiamazzi e al rispetto dell’ambiente, indicando le sanzioni previste per il disturbo della quiete pubblica e la violazione delle norme a tutela dell’igiene e del patrimonio artistico, culturale ed ambientale.

I cartelli predisposti dall’Amministrazione comunale sono due: uno è per tutti gli esercizi della città, l’altro solo per i locali interessati da specifiche ordinanze. Per gli esercizi che non prevedono consumo sul posto, non c’è alcun obbligo di esporre i cartelli.

I cartelli sono a disposizione all’area accoglienza dell’Ascom di Bergamo in via Borgo Palazzo 154, oppure si possono scaricare qui:




I residenti segnalano odori sgradevoli. Sequestro di alimenti in un negozio di Borgo Palazzo

Un altro sequestro di alimenti scaduti o in cattivo stato di conservazione: ancora una volta protagonisti gli agenti del Nucleo Interventi Sicurezza Urbana della Polizia Locale del Comune di Bergamo in sinergia con il personale del Dipartimento Igiene degli Alimenti della ASL di Bergamo, una collaborazione che ha portato nelle ultime settimane a ben quattro interventi di questo tipo in città e al sequestro di diverse tonnellate di merce avariata o in cattivo stato di conservazione.

Sono stati sequestrati altri 225 Kg di merce, fra carne e pesce in cattivo stato di conservazione, e circa 100 kg di prodotti alimentari vari (riso, funghi, derivati della soia, ecc) posti in vendita oltre la data di scadenza, privi di etichettatura o con data di scadenza illeggibile. L’intervento è avvenuto il 29 luglio scorso in un esercizio commerciale di vendita di prodotti alimentari etnici,  il “Market cinese, inidiano, africano” di via Borgo Palazzo, all’angolo con via Rubini. Sono stati i residenti della zona a dare l’allarme, segnalando persistenti odori sgradevoli provenienti dal negozio e presentando di conseguenza un esposto alla ASL di Bergamo.

È scattata l’immediata segnalazione del sequestro alla Procura della Repubblica per la violazione dell’art. 5 lettera B della Legge 283/1962 che vieta di vendere, detenere per vendere, o comunque distribuire per il consumo, sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione.




Longuelo, ecco le attività del nuovo mercato

l’attuale appuntamento del giovedì mattina

 

Due nuovi banchi di frutta e verdura, due rosticcerie e un banco di dolciumi sul versante alimentare. E tre attività non alimentari, ossia abbigliamento, intimo e calzature.

Vanno ad aggiungersi ai due fruttivendoli e al banco di formaggi già presenti in forma di posteggi isolati il giovedì mattina in via Mattioli a Longuelo per dare vita al nuovo mercato rionale – in totale 11 attività – che debutta il 3 settembre e potrà offrire un servizio in più alla zona, in carenza di attività di vicinato per la spesa quotidiana.

La composizione risulta dalla graduatoria approvata dal Comune di Bergamo dopo la chiusura del bando che metteva a disposizione otto posteggi, equamente divisi tra commercio alimentare e non alimentare. Le domande pervenute sono state nove, di cui sei per l’assegnazione di posteggi nel settore alimentare e tre nel settore non alimentare, più una richiesta di partecipazione di un produttore agricolo, escluso dalla graduatoria perché mancante dei prerequisiti alla partecipazione al bando, ma ammesso come spuntista.

Avvalendosi della possibilità di colmare l’assegnazione con la merceologia residua, il Comune ha destinato ad un ulteriore banco alimentare il posteggio che non ha ricevuto richieste per il settore non alimentare.

Queste le assegnazioni

  • Frutta e verdura – Pagliaroli Amedeo
  • Rosticceria – Giovannetti Franco
  • Frutta e verdura – Oasi di Ghisalberti Gianmario e C. Snc
  • Dolciumi – Willy & Dany di Nembrini Riccardo Snc
  • Rosticceria – Rebussi Roberta
  • Abbigliamento – Lancini Giuliano
  • Intimo – Vavassori Gianpietro
  • Calzature – Zonca Emiliano

In caso di rinunce, l’operatore che non ha ottenuto assegnazione di posteggio verrà invitato a manifestare, entro 10 giorni dalla comunicazione, l’interesse per il posto




Svolta per l’ex gasometro, a settembre parte la rimozione dei rifiuti

Inizierà nel mese di settembre la rimozione dei rifiuti ancora presenti nel terreno dell’ex gasometro, la grande area dismessa del quartiere della Malpensata che da quasi quarant’anni attende una riqualificazione e di tornare al servizio della città.

Il Comune di Bergamo e l’Inps, titolare dell’area, acquisiti i pareri favorevoli di Arpa, Asl e Provincia di Bergamo, hanno definito i particolari del piano di caratterizzazione della zona, che consentirà di rimuovere definitivamente i due serbatoi e i materiali derivanti da demolizioni che ancora si trovano nell’area per poi procedere all’analisi dei campioni di terreno e di acqua sotto la supervisione dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente.

«Si tratta di un passo molto importante in vista della riqualificazione dell’ex gasometro – spiega l’assessore all’Ambiente del Comune di Bergamo Leyla Ciagà –, un passo che non era mai stato compiuto negli ultimi decenni: si rimuovono finalmente i rifiuti che tutt’ora insistono sull’area e si iniziano le operazioni di verifica del terreno, necessarie alla definizione del progetto di bonifica della zona».

Le analisi saranno completate intorno alla fine del mese di dicembre 2015: una volta acquisiti i risultati sarà possibile definire il progetto per la bonifica dell’area, un percorso finora mai avviato a quattro decenni dalla dismissione dell’area dell’ex gasometro.

«Il ripristino di condizioni ambientali fisiologiche in un’area ampia e strategica per la città deve essere motivo di soddisfazione per tutti – afferma Antonio Pone, direttore dell’Inps regionale –. Sarà nostra cura operare nel pieno rispetto delle normative di settore e in totale trasparenza nei confronti del Comune, con cui la collaborazione è totale, e dei portatori di interesse».

 




Astino, non solo “movida”. Piace anche la Valle della Biodiversità

In due mesi e mezzo sono stati 13.500 i visitatori della Valle della Biodiversità, la sezione dell’Orto Botanico di Bergamo realizzata ad Astino e aperta al pubblico dallo scorso 14 maggio.

Mentre si accende il dibattito sulla destinazione e l’utilizzo definitivo del prospiciente monastero di Astino, le 1.500 varietà di piante che costituiscono uno dei progetti di punta della “Bergamo per Expo” stanno affermandosi sempre più come una delle attrazioni più interessanti e apprezzate della città.

«Il pubblico della Valle della Biodiversità – spiega Gabriele Rinaldi, direttore dell’Orto Botanico – è diverso rispetto a quello della sezione storica di Bergamo Alta: sono ancora pochi gli stranieri, il 5% tra maggio e giugno, ma tra questi, grazie al Cesvi, una delegazione tecnico-politica peruviana e una visita a sorpresa di un importante funzionario di Vitoria (capoluogo della comunità autonoma dei Paesi Baschi in Spagna) a capo di un sorprendente progetto che coniuga urbanistica e biodiversità. Ci siamo quindi anche potuti permettere nuove proposte: per la prima volta abbiamo dei prati a disposizione e questo ci consente di accogliere anche i Centri Ricreativi Estivi cittadini: circa 1.000 tra ragazzini, ragazzine e accompagnatori hanno potuto entrare in contatto e conoscere le centinaia di varietà di piante dello spazio di Astino».

Le statistiche delle presenze dei primi 45 giorni di apertura della Valle dicono che il 50% dei visitatori proviene dalla città di Bergamo, il 35% dalla provincia, il 5% dalla Lombardia, un altro 5% da fuori regione e un altro 5% dall’estero.

Dal mese di settembre avranno inizio le visite delle scuole del territorio: «Sotto i nostri occhi – prosegue Rinaldi – crescono più di 1.500 varietà di piante i cui cicli di crescita sono “reali”, lenti, oltre 200 varietà di pomodori e decine di specie di cetrioli: i visitatori dell’orto imparano così a comprendere il concetto di stagionalità, capiscono cosa la terra offre di mese in mese e apprendono la sorpresa della biodiversità, la necessità di usare il plurale per ogni specie e la povertà dell’offerta quotidiana in commercio. A questo tema stiamo lavorando per realizzare un progetto che dia valore ai corridoi ecologici e alle colture agricole, con l’obiettivo di far capire con immediatezza la ragnatela della vita che si svolge intorno a noi».

Tra i progetti avviati, anche quello partecipato di raccolta dei prodotti della Valle della Biodiversità: nei giorni scorsi sono stati raccolti e venduti oltre 100 kg di pomodori, grazie alla partecipazione e all’attività dei visitatori. Il ricavato della raccolta viene poi interamente utilizzato per l’acquisto di altri semi e piante, per alimentare di continuo il ciclo vitale dell’ orto.

«La Valle della Biodiversità – conclude Rinaldi – è un “museo verde vivo” e ha la necessità di rinnovarsi costantemente: quello che offriamo ai visitatori è quindi uno spazio sempre nuovo, da scoprire e da vivere continuamente».