Turismo Bergamo, nuova sede in Borgo Santa Caterina

Cambio di sede per Turismo Bergamo. Da oggi, lunedì 3 agosto, gli uffici dell’Agenzia per lo sviluppo e la promozione del Territorio di Bergamo e provincia sono operativi in via Borgo Santa Caterina 19/a, negli spazi messi a disposizione dalla Provincia di Bergamo occupati fino a qualche mese fa in parte dal Sistema Bibliotecario.

Il trasferimento dall’Urban Center di via Papa Giovanni  XXIII, 57, dove  Turismo Bergamo era  presente dal novembre 2010, è avvenuto durante sabato 1 e domenica 2 agosto.

«Lo spostamento di sede consente di ottimizzare gli spazi e razionalizzare i costi – afferma Luigi Trigona, presidente di Turismo Bergamo -. Per questo ringraziamo la Provincia per la disponibilità e per la collaborazione nei nostri confronti. L’utilizzo di questi nuovi spazi ci permette di avere un risparmio, utile per svolgere in modo adeguato ed efficiente la promozione del territorio bergamasco, compreso il progetto VisitBergamo, di cui Turismo Bergamo è soggetto attuatore»

Con il cambio di sede, che verrà comunicato a tutte le strutture ricettive del territorio, restano invariati i numeri di telefono, di fax, la sede legale (via T. Tasso 8 – 24121 Bergamo).




Gli appuntamenti del week end

Teatro, animazioni per i più piccoli, attività sportive, musica, iniziative culturali: nemmeno l’arrivo di agosto frena le proposte di Bergamo Estate, il cartellone che raccoglie le opportunità per il tempo libero a Bergamo.

Il 31 luglio c’è l’ultimo appuntamento sul palco di Palazzo Frizzoni. In scena Teatro Prova con “Orecchie e cuore, i musicanti di Brema”, uno spettacolo adatto ai bambini dai 3 anni che racconta l’avventura di quattro animali vecchi, esclusi, inutili e abbandonati, ma che sentono di avere ancora qualcosa da fare e decidono di partire insieme verso un posto meraviglioso e ricco di speranze. Lo spettacolo unisce diversi linguaggi scenici: la narrazione della fiaba, l’utilizzo di strumenti musicali come la batteria e il flauto che contribuiscono al racconto, il ritaglio della carta che dà forma ai personaggi e il coinvolgimento diretto dei bambini che vengono invitati a partecipare ad alcune scene. (ore 21.30 – accoglienza dalle 20.30. Ingresso: 6€. In caso di pioggia Teatro S. Giorgio)

Sul Sentierone un doppio appuntamento questo fine settimana. Il 31 luglio alle 21 Addiction School propone “Addiction Time”, una serata con dimostrazioni e spettacoli di danza. Il 1 agosto alle 21.30 USCI presenta uno dei concerti della rassegna di canti popolari e tradizionali, gospel e polifonici. In scena il coro Alpa di Caravaggio diretto da Alberto Cantini. (Ingresso libero)

Diverse sono anche le proposte per scoprire le bellezze di Bergamo, offerte dal Comune.

Il 1 agosto Bergamo Su e Giù organizza una vista guidata alla Cappella Colleoni con ritrovo alle 16 in piazza Duomo mentre il 2 agosto il Gruppo Guide Città di Bergamo organizza una visita di piazza Pontida e di Borgo S. Leonardo. (ritrovo ore 16 in largo Rezzara)

Sempre il 2 agosto il Gruppo Speleologico Le Nottole propone un itinerario guidato ai sotterranei delle Mura Venete: cannoniera di San Michele, Fontana del Lantro, Cannoniera della Fara e Sortita dell’Acquedotto (ritrovo alla chiesa di S. Agostino. Prenotazione obbligatoria: segreteria@nottole.it). Tutte le visite guidate sono gratuite.

Da ricordare le animazioni per i bambini nei parchi. Il 1 agosto al parco Brigate Alpine di Campagnola si tengono due iniziative curate da Piedi per Terra: alle ore 10 “Abbracci Danzanti” un laboratorio di danza tra bambini e genitori e alle 16.30 “L’estate in città di Topo Tip” un laboratorio di Danza Educativa per bambini dai 3 agli 8 anni, che replica il 4 agosto alle 16.30 alla ludoteca Giocagulp di Redona.

Sempre per i bambini il 1 agosto alle 16.30 Mani in pasta, un laboratorio sui temi dell’expo per bambini dai 5 ai 10 anni, per il ciclo Ludot-Expo curato dall’ASD Ananda.

Proseguono anche la prima settimana di agosto le numerose attività sportive nei parchi: dalla ginnastica, allo yoga, alla meditazione.

Per informazioni e programma completo: www.bergamoestate.it




Bergamo, ad aumentare sono i prezzi di vacanze e tempo libero

viaggio aereo vacanzaA Bergamo nel mese di luglio, l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) – come comunica l’Ufficio Statistica e Istat del Comune – registra una variazione dello 0,2%, in diminuzione rispetto al mese precedente (0,3%). Il tasso tendenziale, la variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, si attesta a +0,4%, in aumento rispetto al mese scorso (+0,3%).

La variazione, in aumento, più marcata si registra, nella divisione di spesa dei “Ricreazione, spettacoli e cultura” nella quale risultano in crescita, in particolare, le quotazioni dei pacchetti vacanza nazionale ed internazionale, libri, servizi ricreativi e gli apparecchi per il trattamento dell’immagine e del suono, mentre scendono i supporti per il trattamento dell’immagine e dei suoni, riviste, periodici e gli articoli sportivi.

Segue la divisione “Trasporti” ove ad incidere sono i rincari per i trasporti aerei, il trasporto marittimo e per vie d’acqua interne e il trasporto ferroviario passeggeri, mentre in controtendenza troviamo il gasolio per i mezzi di trasporto.

Infine i “Servizi ricettivi e di ristorazione” dove si registra la sensibile crescita delle quotazioni delle strutture turistiche.

In diminuzione la divisione “Comunicazioni” con ribassi dei prezzi per gli apparecchi e i servizi di telefonia mobile e gli apparecchi di telefonia fissa mentre salgono le spese postali.

Lieve deprezzamento per la divisione “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” con ribassi per i vegetali e frutta freschi e refrigerati ed aumenti per patate, pesce, farine, carne suina e bovina, pane, olio d’oliva e confetture varie.

Invariate nel complesso le altre divisioni “Abbigliamento e calzature”, “Bevande alcoliche e tabacchi”, “Abitazione, acqua, elettricità, e combustibili”, “Mobili, articoli e servizi per la casa”, “Servizi sanitari e spese per la salute”, “Istruzione” e “Altri beni e servizi”.

Ecco le voci con variazioni più significative (rispetto al mese di giugno)

Prodotti alimentari e bevande analcoliche

  • In aumento: 6.9% patate; 0.9% pesce fresco, refrigerato o surgelato; 0.8% farina e altri cereali; 0.7% carne suina; 0.6% pane; 0.6% carne bovina; 0.6% altri prodotti a base di latte; 0.6% olio di oliva; 0.6% bevande analcoliche; 0.5% pasta secca, pasta fresca e preparati di pasta; 0.5% altri oli alimentari; 0.5% confetture, marmellate e miele
  • In diminuzione: -3.8% vegetali freschi o refrigerati diversi dalle patate; -6.4% frutta fresca o refrigerata

Mobili, articoli e servizi per la casa

  • In aumento: 0.8% altri mobili e arredi; 0.5% utensili da cucina non elettrici
  • In diminuzione: -0.6% apparecchi per la pulizia della casa; -0.7% apparecchi per cottura cibi

Trasporti

  • In aumento: 23.1% voli internazionali; 16.8% trasporto marittimo e per vie d’acqua interne; 14.1% voli nazionali; 1.7% pezzi di ricambio per mezzi di trasporto privati; 0.5% trasporto ferroviario passeggeri;
  • In diminuzione: -1.8% gasolio per mezzi di trasporto; -2.6% altri carburanti

Comunicazioni

  • In aumento: 1.2% servizi postali;
  • In diminuzione: -1.5% servizi di telefonia mobile; -1.9% apparecchi per la telefonia fissa e telefax; –3.1% apparecchi per la telefonia mobile

Ricreazione, spettacoli e cultura

  • In aumento: 16.6% pacchetti vacanza nazionali; 4.2% pacchetti vacanza internazionali; 4.2% narrativa; 3% servizi ricreativi; 3% altri apparecchi per la ricezione, registrazione e riproduzione; 3% macchine fotografiche e videocamere; 2.7% giochi e hobby; 2.6% canone radio e tv, abbonamenti, 1.2% servizi di rilegatura e e-book download;
  • In diminuzione: -0.9% riviste e periodici; -1.1% articoli sportivi; -1.7% accessori per apparecchi per il trattamento dell’informazione; -6.4% Supporti con registrazioni di suoni, immagini e video

Servizi ricettivi e di ristorazione

  • In aumento: 22.5% villaggi vacanze, campeggi, ostelli della gioventù e simili; 0.6% alberghi, motel, pensioni e simili
  • In diminuzione: //

Altri beni e servizi

  • In aumento: 1.2% asciugacapelli, arricciacapelli e pettini modellanti
  • In diminuzione: //

 




Famiglie in difficoltà, nuove risorse da Comune di Bergamo e Mia

Altri 40mila euro, 20mila dal Comune di Bergamo e 20mila dalla Mia, per le famiglie della città di Bergamo in difficoltà: è stata approvata oggi la delibera che dà il via al rifinanziamento del Fondo Famiglia Lavoro, il progetto avviato con la Caritas Diocesana Bergamasca e la Fondazione Mia Congregazione della Misericordia Maggiore e che ha aiutato migliaia di cittadini da quando fu istituito con l’Amministrazione Bruni.

Buoni spesa, rimborsi delle rette scolastiche, voucher lavoro: sono un ulteriore aiuto concreto alle famiglie della città di Bergamo da parte del Comune di Bergamo. Il provvedimento segue a distanza di un giorno il passaggio in commissione dello stanziamento da parte dell’Amministrazione comunale di oltre 1 milione di euro nel progetto dell’Ambito 1 di sostegno a minori e famiglie. «Si tratta di un provvedimento importante, che si aggiunge alle numerose iniziative messe in campo a sostegno delle fragilità in città – spiega Maria Carla Marchesi, assessore alla Coesione sociale del Comune di Bergamo –. Il Fondo Famiglia Lavoro necessitava nuova linfa proprio per quello che riguarda l’erogazione di buoni spesa e voucher lavoro: abbiamo agito rapidamente, in modo da coprire le richieste che arriveranno fino al termine del 2015. Tra l’altro, proprio un anno fa, la Giunta stanziò ben 600mila euro attraverso il progetto Salti Mortali, che tutt’ora aiuta tante famiglie di Bergamo, soprattutto a far fronte agli affitti e alle spese della casa».




Longuelo, arriva un “vero” mercato

Il mercato di Longuelo cresce e si allarga dopo l’estate. Parola del Comune che assicura che per settembre il quartiere potrà contare su un’offerta di almeno 11 banchi. Il bando, che si è chiuso alla fine di giugno, ha visto pervenire a PalaFrizzoni 10 domande per 8 posteggi al massimo. Per la graduatoria bisognerà aspettare ancora qualche giorno: la pubblicazione è attesa per la fine di luglio.

Anche se è ancora presto per capire come sarà il nuovo mercato del quartiere, il Comune non nasconde l’intento di mantenere un equilibrio tra offerta alimentare e non alimentare, come del resto esplicitato dal bando stesso che assegna 4 postazioni per tipologia (con la specifica richiesta di un posteggio per la vendita di prodotti tipici), con la possibilità di colmare l’assegnazione con la merceologia residua. L’attesa è alta sia per i commercianti che per i frequentatori del mercato di un quartiere che ha visto chiudere nel giro di pochi anni supermarket e negozi di alimentari. Oggi la piazza conta solo tre posteggi: due fruttivendoli e un banco di formaggi.

Il banco di formaggi Gareggioli
Il banco di formaggi Gareggioli

«Il mercato deve rappresentare un servizio per il quartiere, garantendo la possibilità di fare la spesa a due passi da casa- spiega Abramo Gareggioli, specializzato nella vendita di formaggi, storica presenza a Longuelo-. L’importante è la diversificazione, fondamentale per destare interesse ed aumentare la frequentazione. Purtroppo non sempre accade così. Ad esempio, a Presezzo – uno dei mercati in cui siamo presenti oltre a Osio Sotto, San Pellegrino, Verdello e Calusco – ci sono cinque banchi quasi uguali e ben tre fruttivendoli. Speriamo che non accada lo stesso qui, anche perché questa è una buona piazza e, compatibilmente con la crisi che ha ritoccato i consumi di tutti, la clientela non manca mai».

Natalia Mangiapane
Natalia Mangiapane

Più che un mercato vero e proprio quello di Longuelo è un posteggio per due banchi storici, cui si è aggiunto da poco il fruttivendolo che di solito fa base in Piazza Sant’Anna tre giorni a settimana: «È difficile crearsi una clientela quando la gente è abituata da anni a servirsi all’altro banco – allarga le braccia Natalina Mangiapane, da quattro anni ambulante nel settore ortofrutta -. Speriamo che il mercato si allarghi e che non vi siano altri fruttivendoli: due banchi su tre sono già sufficienti».

Riccardo Pagliaroli
Riccardo Pagliaroli

Riccardo Pagliaroli da quasi trent’anni è una presenza fissa in via Mattioli e il via vai è continuo al suo banco di frutta e verdura: «Questa è una buona piazza, lavoriamo da sempre molto bene e i banchi sono un importante servizio per il quartiere, specialmente per gli anziani e per chi vuol fare la spesa a due passi da casa. Non manca chi arriva dai comuni vicini, diventati anno dopo anno nostri clienti affezionati. Speriamo che i nuovi posteggi siano assortiti per merceologia e che a fianco dei banchi alimentari non manchino abbigliamento e articoli di merceria».

Le aspettative della clientela sono alte. Laura Briosi, da quasi 15 anni ogni giovedì fa la spesa a Longuelo: «Sarebbe bello poter contare su nuovi banchi – spiega mentre sceglie frutta e verdura -. Mi piacerebbe vedere un mercato simile a quello del sabato allo stadio. Ben venga un mercato più grande, basta che con diventi una casbah».

Laura Briosi
Laura Briosi

Rosa Marina Piccinelli
Rosa Marina Piccinelli

 

La signora Rosa Marina Piccinelli ogni volta che va a trovare sua nipote a Longuelo, da Borgo di Terzo, va ancora a fare le spese, con un’energia invidiabile alla sua età. «Da 28 anni faccio la spesa qui, ormai sono una cliente affezionata. È un mercato in miniatura ma mi sono sempre trovata bene ad acquistare formaggi e frutta e verdura. Non posso che essere contenta che arrivino nuovi banchi»«.

Luigi Prussiani
Luigi Prussiani

Luigi Prussiani della “Taberna La Coronne”  sta tornando al lavoro con una cassetta piena di insalate per il locale: «Da tre anni al giovedì mi servo spesso qui per frutta e verdura. Anche se vado sempre di corsa, l’arrivo di nuovi banchi non può che essere una buona notizia, specialmente per il quartiere che ha visto ormai la scomparsa dei negozi di alimentari, del supermercato Pellicano e del macellaio».

Luigia Marza e Giovanni Comi
Luigia Marza e Giovanni Comi

Giovanni Comi e Luigia Marza quando vengono in città da Capriate non mancano mai all’appuntamento del giovedì con le bancarelle alimentari: «Da quattro anni facciamo acquisti qui e ci siamo sempre trovati molto bene. Avremo un motivo in più per tornare se il mercatino si arricchisce di nuovi banchi». In coda altri clienti arrivano da Curno, ma anche da Ponte San Pietro e da Treviolo. Non male per un mercato con soli tre posteggi.

Fiorella Sorti
Fiorella Sorti

Chi è del quartiere saluta come una benedizione l’allargamento del mercato: «Ormai qui non è rimasto neanche un negozio. È una vera impresa fare la spesa. Per fortuna che c’è il mercatino, con ottimi prodotti e prezzi contenuti. È da anni che aspettiamo qualche banco in più, non vediamo l’ora che la piazza si ingrandisca» spiega Fiorella Sorti.

 

 




Borgo San Leonardo, la serata del gusto fa il bis

È in programma questa sera – venerdì 24 luglio – il secondo appuntamento con BSLK-Borgo San Leonardo’s Kitchens, il progetto che riunisce ristoranti, caffè ed enoteche tra via San Lazzaro, via San Bernardino e via Moroni, nella proposta di una mappa del mondo in versione enogastronomica, grazie all’adesione e alla collaborazione di cittadini e migranti, che costituiscono la comunità del quartiere.

Definito il primo “distretto del gusto della città”, è promosso dall’Associazione per il Borgo San Leonardo, in collaborazione con l’Associazione La Scatola delle Idee e – all’insegna dell’integrazione che passa attraverso la contaminazione tra sapori, tradizioni, esperienze – raccogli proposte che vanno dalle birre artigianali alle degustazioni in enoteca, dalla cucina tipica bergamasca al kebab e pollo fritto, dalla gastronomia boliviana alla bottega gastronomica francese, dal fast food al churrasco sudamericano fino alla pasticceria.

A partire dalle ore 19, il gastronomade nel Borgo San Leonardo può scegliere tra tre proposte di degustazione.

  • La bottega gastronomica francese CHEZ RICHARD PARIS propone degustazioni di tabulé – piatto del Sud francese a base di cous cous con menta e verdure – terrine di carne, tapenade di verdure, assaggio di formaggi francesi, dolcissimi Canelés de Bordeaux, il tutto innaffiato da sciroppi e selezioni di vini francesi (via San Bernardino 13, max 20 prenotazioni al tel. 338.1791895, € 5 ).
  • PERBACCO wine bar invita a un freschissimo aperitivo con buffet a base di piatti freddi, verdure di stagione e tanta frutta (via Moroni 66, € 5 compresa la prima consumazione a scelta tra vino, cocktail e aperitivi).
  • RED Caffè Vino Spirito darà spazio a frutta e verdura di stagione, ma vera protagonista sarà la ricchezza organolettica del vino rosè, proposto in due varianti regionali: il Bardolino Chiaretto brut
    dell’azienda veneta Villabella e un rosato fermo come il Rosarò Negroamaro dell’azienda Feudi di Guagnano in Puglia (via Moroni 11, prezzo € 5 ).

Un ampio servizio sul numero di luglio di Affari di Gola dedicato al progetto 

 




Ex Montelungo, sfida a cinque per la riqualificazione

Sono gli studi di architettura David Chipperfield srl (Londra-Milano), Nieto Sobejano arquitectos slp (Madrid- Berlino), Inês Varela Maia Lobo (Lisbona), Barozzi/Veiga (Barcellona-Coira) e Joaõ Maria Godinho de Paiva Ventura Trindade (Lisbona) i cinque finalisti del concorso internazionale di progettazione per la riqualificazione e riconversione funzionale delle ex caserme Montelungo-Colleoni, bandito lo scorso 11 maggio da CDP Investimenti Sgr, società controllata dalla Cassa depositi e prestiti, d’intesa con l’Amministrazione Comunale, per affrontare la riqualificazione e la messa a sistema di un’area strategica della città di Bergamo.

La partecipazione al concorso richiedeva agli architetti un curriculum e tre pagine che dimostrassero progetti esemplari inerenti al tema del bando: sono pervenute più di cento candidature, provenienti da sette paesi Europei e con una composizione estremamente internazionale.

Circa la metà delle candidature era formata da gruppi di progettisti quasi esclusivamente italiani, il resto da una molto significativa la collaborazione tra professionisti stranieri e italiani.

Trattandosi di un concorso di progettazione urbana è stato pressoché indispensabile il coinvolgimento di professionalità diverse, che ha dato vita a candidature di gruppi piuttosto numerosi in cui sono riconoscibili le competenze, oltre che degli architetti, di urbanisti, paesaggisti, esperti di restauro e recupero architettonico, società di ingegneria e di valutazione dei costi.

I candidati selezionati per la fase finale del concorso – evidenziano il Comune e CDP Investimenti – presentano approcci e competenze specifici per la trasformazione dell’area, permettendo dunque un confronto tra diversi atteggiamenti rispetto al recupero degli edifici preesistenti.

Nella seconda fase del concorso, che terminerà il 20 novembre 2015, questi diversi approcci saranno messi a confronto per scelta del vincitore del concorso internazionale.

«La qualità e il profilo internazionale degli studi d’architettura selezionati – dichiara il sindaco di Bergamo Giorgio Gori – sono tali da rendere a tutti evidente l’importanza del progetto di riqualificazione promosso dal Comune e da Cassa Depositi e Prestiti. Studi di valore internazionale nei prossimi mesi lavoreranno per Bergamo. È il primo importante risultato di un percorso che torna finalmente a premiare la competenza e il merito».




Bergamo su RaiUno. Visitata in Ape Car

Road Italy in piazza Duomo - BergamoScoprire Bergamo in Ape Car. Dal Teatro Donizetti alle Mura Venete, da piazza Vecchia all’Accademia Carrara, con una sosta al Teatro Sociale e a Palazzo Moroni.

È questo il percorso proposto sabato 18 luglio alle ore 12,30 su Rai 1 da Road Italy, il programma televisivo “in movimento”, che racconta, a bordo di curiosi mezzi, le bellezze dei luoghi attraversati, la loro storia e le storie personali, di amore e lavoro, delle persone incontrate.

Nella puntata di sabato, la sesta, si racconta la Lombardia. Il viaggio prende inizio in Franciacorta, e attraversando vigneti, sapori e ricette tipiche, arriva a Bergamo.

I tre conduttori e ideatori del programma, Emerson Gattafoni e Valeria Cagnoni (che quando non sono in giro per l’Italia e il mondo risiedono proprio a Bergamo) e Claudio De Tommasi, a bordo di un’Ape Car scoprono la storia e i monumenti della nostra città.

Il tour, ideato e realizzato con l’aiuto di Turismo Bergamo, parte dal Teatro Donizetti, sale verso le Mura Venete da Porta Sant’Agostino e, passando davanti a Porta San Giacomo, giunge in piazza Mercato delle Scarpe, da dove prosegue lungo la Corsarola fino in piazza Vecchia. Sosta d’obbligo alla Basilica di Santa Maria Maggiore, alla Cappella Colleoni e al Teatro Sociale. Al Chiostro San Francesco in esclusiva per il pubblico di Road Italy vanno in scena i Verdena con un brano unplugged. Dalla musica all’arte. Attraverso Porta Dipinta la discesa verso l’Accademia Carrara con tappa a Palazzo Moroni.

Dopo Bergamo il viaggio in Lombardia continua fino a Sabbioneta, Mantova e Cremona.

Il programma, di 50 minuti con una serie di strisce da 10 minuti, offre un vero e proprio itinerario di viaggio, un roadbook di luoghi e percorsi, ripetibili da chiunque interessato.

Come è accaduto per le puntate precedenti, anche l’itinerario bergamasco si snoda tra l’imprevisto e il programmato, tra una battuta che porta un sorriso ed un paesaggio, dentro la bellezza del territorio.




Le mura patrimonio Unesco, posata la “prima pietra”

Mura Venete
La candidatura a Patrimonio mondiale Unesco delle mura di Bergamo, Peschiera del Garda, Palmanova e Venezia per l’Italia, Zara, Sebenico e Korcula in Croazia e il golfo di Cattaro in Montenegro entra nel vivo. Regione Lombardia, Comune e Provincia di Bergamo sono i primi sottoscrittori del Protocollo d’Intesa per la “definizione della parte nazionale del dossier di candidatura e del piano di gestione del sito” le Opere di difesa veneziane tra XV e XVII secolo.

Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, il Ministero della Difesa, l’Agenzia del Demanio, il Provveditorato Interregionale alle opere pubbliche per il Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, le Regioni Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia, le Province di Bergamo, Verona, Venezia, Udine, i Comuni di Bergamo, Palmanova, Peschiera del Garda, Venezia e Cassa Depositi e Prestiti: questo l’elenco dei sottoscrittori del Protocollo d’Intesa Nazionale che porterà i firmatari a coordinarsi e a collaborare per la tutela, conservazione e valorizzazione del Sito Unesco, ma soprattutto alla definizione, redazione e attuazione della parte nazionale del Dossier di candidatura e del Piano di Gestione.

Il Protocollo d’Intesa prevede anche l’opportunità di “istituire una struttura tecnica costituita dai Comuni italiani partecipanti, la cui composizione sarà oggetto di successivi accordi, dedicata alla attuazione e monitoraggio del Piano di gestione, alle questioni concernenti lo status di Sito UNESCO e alla salvaguardia dei valori del Sito e dei beni che lo compongono. Tale struttura dovrà raccordarsi con l’istituendo gruppo di coordinamento internazionale, secondo le modalità previste nel Piano di Gestione transnazionale”.

“Il documento che sottoscriviamo – spiega il sindaco di Bergamo Giorgio Gori – rappresenta un ulteriore significativo passo verso il 1° febbraio 2016, scadenza per la presentazione del piano di gestione della candidatura. Il percorso è complesso, ne siamo consapevoli, soprattutto considerando la complessità di una candidatura così articolata come quella che vede Bergamo capofila: la collaborazione con tutte le Istituzione firmatarie darà certamente ulteriore credibilità e spinta a questo percorso e speriamo possa rappresentare un tassello decisivo per il successo della candidatura”.

“Le opere di difesa veneziane tra il XV e il XVII secolo – anticipa l’assessore alle Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia, Cristina Cappellini – costituiranno quasi certamente la candidatura italiana del 2016 a Patrimonio dell’Umanità, almeno questo é il nostro auspicio. Rappresenta un progetto molto importante che noi, come Regione Lombardia, abbiamo seguito sin dall’inizio. Un progetto macroregionale, interessando Veneto, Friuli Venezia Giulia e ovviamente la Lombardia. Continueremo a monitorare la situazione perché i siti Unesco costituiscono un primato lombardo che vogliamo non solo mantenere ma continuare a migliorare. In soli due anni di lavoro abbiamo investito quasi 4 milioni di euro nei nostri Patrimoni di cui oltre 350.000 € in quello di Crespi d’Adda. Inoltre grazie al video ‘La Memoria del Domani’ dedicato proprio ai siti UNESCO della Lombardia e fortemente voluto dalla Regione stiamo promuovendo su tutto il territorio la bellezza straordinaria di questi luoghi”.

“La Provincia sostiene questo ambizioso progetto, – dichiara il presidente Matteo Rossi – che rappresenta un’opportunità unica per valorizzare il nostro territorio. Le possenti Mura venete, tra i gioielli e i simboli di Bergamo,  avamposto occidentale dello stato di terra della Repubblica Veneziana, richiamano la vocazione millenaria della nostra città che ha saputo instaurare nei secoli rapporti di scambio culturali e commerciali di prim’ordine. Questa avventura è una nuova occasione per allacciare amicizie e rapporti internazionali, per raggiungere l’obiettivo prestigioso di entrare a far parte del Patrimonio Unesco.”

In serata la proiezione del video La Memoria del Domani, video sui 10 patrimoni Unesco della Lombardia realizzato da Regione Lombardia per la valorizzazione dei numerosi siti patrimonio dell’Unesco lombardi. L’insediamento industriale di Crespi d’Adda è nella Lista del Patrimonio Mondiale Protetto dal 1995, considerato un esempio eccezionale del fenomeno dei villaggi operai, il più completo e meglio conservato del Sud Europa. Il filmato-documentario e’ stato realizzato da Regione Lombardia in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia – Sede Lombardia e testimonial d’eccezione tutti fortemente legati ai loro territori. Per il sito di Crespi d’Adda Regione Lombardia ha scelto il direttore d’orchestra Bruno Santori.




Bergamo “capitale” europea della Gastronomia. «La ristorazione una carta su cui puntare»

Nel Padiglione Lombardia di Expo l’annuncio dell’assegnazione del titolo di Regione Europea della Gastronomia alla Lombardia Orientale. Presenti per Bergamo il presidente della Camera di Commercio Paolo Malvestiti ed il sindaco di Bergamo Giorgio Gori. Roberta Garibaldi dell’Università cittadina è la coordinatrice scientifica del progetto

 

Il dopo Expo di Bergamo parlerà ancora di cibo. È di questi giorni infatti l’assegnazione alla Lombardia Orientale del titolo di Regione Europea della Gastronomia per il 2017, che sarà ufficialmente conferito il prossimo 29 settembre proprio nell’ambito della manifestazione milanese, a segnare, se vogliamo, un simbolico passaggio di testimone verso una nuova sfida.

La nostra provincia si è infatti “alleata” con Brescia, Cremona e Mantova – unite da obiettivi ma anche caratteristiche comuni – per un progetto di  valorizzazione integrata dei temi legati al food e alla sostenibilità, che ha conquistato il favore della giuria internazionale di esperti indipendenti, selezionati dai membri di Igcat, Istituto Internazionale per la Gastronomia, Cultura, Arte e Turismo, che coordina e gestisce la competizione.

Insieme alla Lombardia Orientale, nel 2017 potranno fregiarsi del titolo la regione centrale della Danimarca che fa capo ad Aarhus e quella di Riga-Guja, in Lettonia, mentre per il 2016 i vincitori sono stati la Catalogna e il Minho (Portogallo).

L’Award è stato concesso al termine di un processo di valutazione iniziato nel 2014 ed è il frutto di una partnership composta da Regione Lombardia, i Comuni di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova, le Camere di Commercio di Bergamo e Cremona e l’Università di Bergamo come coordinatore scientifico. A guidare lo staff  di progetto, la professoressa Roberta Garibaldi, direttrice del CeSTIT, Centro Studi per il Turismo e l’Interpretazione del Territorio della nostra Università.

Roberta Garibaldi
Roberta Garibaldi

Professoressa Garibaldi, il titolo di Regione Europea della Gastronomia suona bene, ma cosa significa in concreto per le aziende e gli operatori dell’area food?

«È un’occasione di promozione per i nostri territori e per le aziende, per dare un’identità più forte all’area sui temi del cibo e dell’enogastronomia. Sarà una vetrina per le eccellenze, che sono tante, ma spesso non così percepite all’esterno».

In effetti, i luoghi cult della gastronomia italiana nell’immaginario straniero sembrerebbero altri…

«Eppure nell’area interessata il patrimonio è vastissimo. Va dai prodotti certificati Dop, Igp e tradizionali ai vini Doc, Docg e Igt, dai presidi Slow Food ai 23 ristoranti insigniti della stella Michelin, senza dimenticare le strade del vino (8 delle 12 presenti in tutta la Lombardia) e i centri di musealizzazione della civiltà contadina e gli ecomusei. Il progetto vuole proprio mettere a sistema tutto questo e arrivare a caratterizzare più fortemente il territorio, creando attrazione».

Cosa vorrà dire vivere in una capitale della gastronomia?

«Sarà una benefica operazione culturale, un anno ricco di eventi, attività ed iniziative che di certo risulterà interessante per gli appassionati di cibo. Che sono tanti. Basti pensare che più di 29 milioni di italiani si definiscono “appassionati”, ovvero persone a cui piace informarsi e parlare di cibo, secondo la recente ricerca del Censis presentata a Expo».

Perché il cibo è diventato una leva così importante per l’attrattività turistica?

«Perché il turista vuole vivere esperienze, entrare in contatto con gli aspetti culturali del territorio che visita, vuole leggerne l’identità. Il cibo in questo senso è un mezzo molto diretto ed efficace, nel cibo ci sono origini, storie, processi, prodotti. Che sia importante lo dicono, del resto, le indagini quando affermano che la possibilità di gustare buoni piatti e prodotti è una delle variabili che pesano nella scelta di una destinazione. E lo conferma la spesa di tutto ciò che è enogastronomia da parte dei turisti. Se l’Italia è riconosciuta numero uno al mondo per patrimonio artistico e culturale, l’abbinamento al cibo è in grado di dare una marcia in più».

Quali sono le carte migliori che Bergamo può giocare nel progetto di Regione Europea della Gastronomia?

«La ristorazione e poi le produzioni, a cominciare dai formaggi, per i quali può vantare il primato di provincia con più Dop, nove. Ma anche l’acqua».

Abbiamo già qualche caso interessante di valorizzazione?

«I circuiti InGruppo e 035 creati dai ristoratori sono esempi attivazione di reti che stanno dando buoni risultati. Possono essere considerati delle best practice».

Sono stati misurati, in altre aree, gli effetti del titolo di Regione Europea della Gastronomia?

«Le prime regioni a fregiarsi del riconoscimento saranno Barcellona e il Minho in Portogallo, l’anno prossimo. Ciò che si può dire al momento è che molti dei territori che partecipano al programma sono già stati Capitale europee della Cultura, hanno perciò già visto i risultati di manifestazioni e progetti che si basano sulle reti e le sinergie, ne hanno verificato l’utilità e il valore e per questo sono pronti a proseguire anche su questo nuovo versante del cibo».