«Tra auto in sosta e sottopasso, la stazione resta un caos»

sottopasso stazione bergamoBuongiorno direttore

sono un pendolare, uno dei tanti che ogni mattina approda alla stazione di Bergamo per andare al lavoro. I problemi dello scalo cittadino li conosciamo un po’ tutti, quasi annoiano. Ora, però, all’ennesima puntata sull’arredo della piazza mi sono chiesto: ma chi ci amministra i problemi li vede? Vengo al dunque. Ogni volta che piove e che la mia compagna viene a prendermi in auto alla stazione è un caos. Come è possibile avere quattro parcheggi in croce nell’area kiss and ride a fronte di un’affluenza così elevata di viaggiatori in orari cruciali? È evidente che non può funzionare. Va un po’ meglio quando si accompagna l’amico o il parente, molto meno quando lo si va a prendere, specie se piove o ci sono ritardi dei treni. Basta fare un giro in stazione, la sera, all’arrivo delle corse più affollate per vedere quante auto sono alla disperata ricerca di un punto di sosta. Era meglio prima. Forse il piazzale era più brutto, ma era sicuramente più funzionale.

L’altro problema è il sottopasso. Hanno costruito gli ascensori al centro del tunnel restringendo gli spazi di circolazione. Ebbene, la mattina è una bolgia e se si ha la valigia è davvero dura. Il problema è che il tunnel va ai binari ma va anche al sottopasso che sbuca in via Gavazzeni, quindi pendolari e studenti si accalcano nello stesso spazio. Domanda: è così difficile immaginare un ingresso separato per gli studenti che vanno al polo scolastico? Grazie per l’attenzione.

Lettera firmata

 

stefano zenoni assessore bergamoConsapevole di entrambi i disagi segnalati dal nostro lettore, l’assessore alla Mobilità di Bergamo Stefano Zenoni può dare rassicurazioni sul primo «Sull’area kiss and ride – dice – c’è già l’impegno a mettere mano. È uno snodo che probabilmente è stato sottovalutato in passato. Si incrociano le auto di chi carica e scarica i passeggeri della stazione ferroviaria, i taxi, gli autobus urbani ed è anche l’accesso alla stazione dei servizi extraurbani. È indubbio che serve una nuova organizzazione, ma non sarà un intervento così immediato. Stiamo ragionando infatti con l’Atb su una sistemazione sostanziosa (nell’ambito della quale rientra anche il progetto di totem segnaletici e monitor al servizio di cittadini e turisti presentato nei giorni scorsi, occasione nella quale l’assessore ha risposto a questi quesiti ndr.) e non ci è sembrato il caso di far partire il cantiere in estate». «Tra le soluzioni – ricorda – c’è anche quella di prevedere la sosta gratuita per i primi 15 minuti nel parcheggio che sarà realizzato da Metropark tra la stazione della Teb e i binari della ferrovia». «Ciò che cercheremo di fare nel frattempo – annuncia – è spostare almeno una delle interferenze, per esempio trovando una diversa via d’accesso per gli autobus della Sab».

Sul problema dell’affollamento del sottopasso invece il Comune non può intervenire. «L’area fa capo a Centostazioni – ricorda Zenoni – , che ha progettato e realizzato la ristrutturazione. In effetti, con la collocazione degli ascensori per l’accesso ai binari lo spazio si è ristretto ed è aumentato il rischio di intasamento. Diciamo che il progetto è stato “parsimonioso”, ma grandi soluzioni con questa struttura non ne vedo. La vera alternativa sarebbe realizzare un secondo sottopasso verso via Gavazzeni al di fuori della stazione, per chi non arriva o sale sul treno ma deve semplicemente attraversare l’area». 

 




Agenti immobiliari, si fa chiarezza sull’affitto a riscatto

acquisto immobiliRent to buy o affitto con riscatto. È il nuovo tipo di contratto che sta prendendo piede nel mercato immobiliare, anche bergamasco.  Si tratta di una soluzione nella quale il proprietario consegna fin da subito l’immobile al futuro acquirente, che, pagando il canone, dopo un certo periodo di tempo può decidere se acquistare il bene, detraendo dal prezzo una parte dei canoni pagati.

Questo metodo di compravendita immobiliare è presente da molti anni in diversi paesi, come Stati Uniti, Australia, Regno Unito, Irlanda, Canada ed Spagna, nazioni in cui la formula è esplosa a seguito della crisi dei mutui sub-prime come soluzione ideale per il mercato immobiliare residenziale.

La nuova formula è stata introdotta in Italia dal “Decreto Sblocca Italia”, ma dopo sei mesi dal varo sono ancora molti i dubbi e le difficoltà applicative. Nonostante ciò, la nuova tipologia di contratto sta suscitando un certo interesse da parte dei costruttori, dei mediatori immobiliari e di tutti quegli acquirenti che si trovano in difficoltà ad attingere ad un mutuo.

Per questo motivo, Ascom e Fimaa Bergamo hanno deciso di approfondire il tema con un convegno che mette in evidenza gli aspetti fiscali e giuridici, i vantaggi e gli svantaggi della nuova formula d’acquisto.

L’appuntamento è per venerdì 13 marzo alle 9,30 nella sala Mosaico del Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni della Camera di Commercio di Bergamo (via F. Petrarca 10). I lavori del convegno sono aperti da Paolo Malvestiti, presidente Camera di Commercio di Bergamo, e da Luciano Patelli, presidente Fimaa Bergamo; mentre spetta al notaio Marco Tucci entrare nel merito degli aspetti legislativi, fiscali e giuridici del rent to buy. Modera l’incontro Oscar Caironi, vicepresidente Fimaa Bergamo.

Per iscriversi è necessario scaricare la scheda da www.ascombg.it




Stazione di Bergamo, il piazzale non spiazza più

totem stazione BergamoCittà alta e lì davanti ed è insieme biglietto da visita e punto di riferimento. Molto più difficile, per chi per la prima volta arriva nell’area della stazione di Bergamo capire in che direzione muoversi per raggiungere la propria meta, che sia il borgo storico o un quartiere, l’aeroporto, l’ufficio di informazioni turistiche o uno dei paesi della provincia. A dare una mano ci saranno tra qualche mese cinque totem con le indicazioni per orientarsi, collocati sul piazzale, alla stazione delle autolinee e nei pressi della stazione Teb. Tre di questi (due sulla piazza e quello alle autolinee) saranno anche dotati di monitor e metteranno a disposizione informazioni ulteriori, in primis quelle relative alla mobilità (orari, tariffe, condizioni del traffico, agevolazioni, tempi di attesa, taxi, servizi di noleggio di auto e biciclette), ma con la possibilità di ampliare il campo, anche grazie al fatto  che si sviluppano sull’ecosistema digitale E015, nato per favorire la condivisione e ottimizzare le informazioni in chiave Expo.

La presentazione del progetto. Da sinistra, Alessandro Redondi, Stefano Zenoni, Gianni Scarfone
La presentazione del progetto. Da sinistra, Alessandro Redondi, Stefano Zenoni, Gianni Scarfone

L’intervento è stato licenziato dalla Giunta comunale e sarà realizzato da Atb Mobilità. «Il progetto – ha ricordato il direttore generale dell’Atb Gianni Scarfone – nasce da uno studio più ampio commissionato alla società internazionale di consulenza in tema di trasporti Steer Davies Gleave ed è un contributo alla soluzione di un nodo per l’area, quello della razionalizzazione dei flussi di passaggio». Il capitolato di spesa è di 140mila euro e la prossima settimana si aprirà la gara tra le imprese per la realizzazione dei totem. «L’iter della procedura pubblica di assegnazione è di circa due mesi – ha ricordato Scarone -, dopo di che l’installazione non dovrebbe richiedere tempi lunghi, trattandosi di interventi senza particolari criticità. Non saremo pronti per l’apertura di Expo a maggio, ma di certo poco dopo». Di un altro passo avanti per Atb Mobilità, che sta anche realizzando il sistema di informazione per indirizzare verso i parcheggi con posti liberi, ha parlato il presidente Atb Alessandro Redondi, sottolineando come i totem non siano funzionali solo ad Expo «ma in prospettiva dei flussi turistici che interesseranno Bergamo anche dopo e naturalmente utili a migliorare l’informazione agli stessi cittadini. Con la possibilità ulteriore di interfacciarsi con l’aeroporto, il bike e il car sharing realizzando un’informazione ancor più integrata».

«Cinque totem con segnaletica e informazioni sulla mobilità indirizzeranno i flussi pedonali. Un progetto di Atb del valore di 140mila euro Con i totem – ha invece affermato l’assessore alla Mobilità Stefano Zenoni – in piazzale Marconi si attua davvero quel polo intermodale che era nei piani ma non si era ancora realizzato del tutto. Insieme ai lavori di riallestimento architettonico secondo il progetto dell’architetto Ines Lobo, le segnaletiche di indirizzamento dei flussi pedonali daranno vita a quella grande stazione a cielo aperto che è nella nostra visione, dove confluiscono ferrovia, autobus di città, Teb, servizi extraurbani e taxi».




Bergamo pensa ad un maxicompleanno per i diciottenni

18 anniLa Bergamo giovane si riunisce per la prima volta nel 2015: giovedì 5 marzo alle ore 21 agli spazi del Polaresco tornano gli “Stati Generali” dei giovani bergamaschi, l’assemblea voluta dalla Commissione Giovani del Comune di Bergamo e che mira a coinvolgere il più possibile le associazioni giovanili e i ragazzi intorno a iniziative e temi specifici.
Durante l’incontro le associazioni giovanili bergamasche avranno la possibilità di presentare tutte le attività in programma nel 2015, creando così i presupposti per un possibile coordinamento e un lavoro sinergico con le altre associazioni presenti e la Commissione.
«Avevamo promesso al termine della prima riunione – spiega Niccolò Carretta, presidente della Commissione Giovani del Comune di Bergamo – di prevedere nuovi momenti di ascolto e di confronto con le realtà giovanili della nostra città. La riunione del 5 marzo si prefigge non solo di raccogliere le istanze della Bergamo giovane, ma anche di rendere più fluida la partecipazione dei giovani sui temi ora sul tavolo della Commissione».
Nell’ultima seduta della Commissione infatti sono nate due proposte di lavoro differenti, sulle quali i partecipanti saranno chiamati ad esprimersi e intervenire nella riunione del 5 marzo: il primo riguarda l’organizzazione di una serata rivolta a tutti coloro che compiono 18 anni nel 2015 (sono circa 1600 quelli residenti a Bergamo), mentre il secondo verte sulla possibile trasformazione e implementazione di funzioni della GiovaniCard.
Alla serata sarà presente anche l’assessore alla Coesione Sociale del Comune di Bergamo Maria Carolina Marchesi. «La presenza dell’assessore – conclude Carretta – incrementerà la credibilità e la funzione di raccordo tra amministrazione e territorio degli Stati Generali. Non si tratta di iniziative isolate: stiamo valutando nuovi futuri momenti di incontro, anche con associazioni che svolgono attività particolari e peculiari, in modo da rendere il più efficace possibile l’azione della Commissione sul tema dei giovani».




Domenica primo marzo il centro di Bergamo è pedonale

bergamo centro pedonaleDomenica primo marzo, dalle 10 alle 19 torna la pedonalizzazione del centro di Bergamo che l’amministrazione comunale ha deciso di proporre una volta al mese per favorire la passeggiata e lo shopping.

Distretto Urbano del Commercio e Comune di Bergamo stanno lavorando inseme per le definizione di un palinsesto strutturato: tra le iniziative previste, l’installazione in piazza Matteotti si palco da 60 metri quadrati sul quale si alterneranno momenti musicali e culturali. Durante la giornata, si esibiranno alcuni artisti di strada e saranno infine previste delle visite guidate all’ “Atelier della luce” di Piazza Matteotti 30

Il prossimo appuntamento con la chiusura al traffico del centro è previsto per domenica 12 aprile.




Prezzi, a crescere di più (2,5%) sono bevande alcoliche e tabacchi

tabella indice consumi bergamo febbraio 2015Bergamo nel mese di febbraio ha registrato uno variazione del +0,3% l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), in aumento rispetto al mese precedente (-0,6%). Il tasso tendenziale (la variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell’anno precedente) si attesta a -0,4%, in aumento rispetto al mese scorso (-0,7%).

La variazione più marcata in aumento si registra nella divisione di spesa “Bevande alcoliche e tabacchi” dove ad incidere sono i rincari per aperitivi alcolici, tabacchi e birre analcoliche, controbilancianti dalle birre Lager.

Segue la divisione “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” con aumenti per frutta e verdura, alimenti per bambini, pasta, burro e olio, frutti di mare, carne ovina e caprina, confettura e cioccolato (in controtendenza pesce fresco, carne suina e zucchero).

In aumento anche la divisione di spesa “Trasporti” con la crescita dei prezzi per i voli nazionali ed esteri, trasporto passeggeri marittimo e ferroviario, affitto garage e i costi per la manutenzione mezzi di trasporto privati.

In lieve aumento anche le divisioni: “Ricreazione, spettacoli e cultura” trainate da pacchetti vacanze nazionali, riviste, fiori e hobby, servizi sportivi, apparecchi per il trattamento dell’immagine e dell’informazione, mentre sono in calo i prezzi per servizi di rilegatura e download, libri di narrativa e gli apparecchi per il trattamento del suono;

“Altri beni e servizi” con rincari per gli articoli da viaggio, rasoi e taglia capelli controbilanciati dai servizi funebri e dagli apparecchi per la messa in piega dei capelli.

“Abitazione, acqua, energia elettrica, gas e altri combustibili” con aumenti per il gasolio da riscaldamento, manutenzione caldaie e servizio idraulico, elettricista e prodotti per la manutenzione della casa.

In diminuzione “Mobili, articoli e servizi per la casa” con ribassi dei prezzi per i mobili del soggiorno, frigoriferi e freezer, nonché i ferri da stiro; in aumento i prezzi per la riparazione degli apparecchi e beni non durevoli per la casa. Registrano infine una lieve diminuzione le divisioni: “Abbigliamento e calzature” con calo dei prezzi per gli indumenti per l’infanzia; “Servizi sanitari e spese per la salute” per i prodotti generici medicali. Invariate nel complesso le divisioni “Comunicazioni”, “Istruzione” e “Servizi ricettivi e di ristorazione”.

I dati, anticipati dal Comune di Bergamo, devono essere considerati provvisori in attesa della loro convalida da parte dell’Istat. L’Istat comunicherà i dati definitivi il prossimo 13 marzo.




Immobili, ora i bergamaschi “fuggono” a Londra

Non sono solo le aziende a volgere lo sguardo all’estero in cerca di nuove opportunità. Lo fa anche chi vuole mettere a frutto i propri capitali e, vista l’italica propensione per il mattone, la ricerca è verso un mercato immobiliare capace di offrire rendimenti interessanti e sicuri. Un’autentica cassaforte è considerata Londra, dove i prezzi sono in costante ascesa e la tassazione è decisamente più benevola di quella nostrana. L’ulteriore plus è rappresentato dal fatto che si trova fuori dall’area euro, al riparo cioè dalle incertezze che oggi dominano sulla moneta unica, tra difficoltà della Grecia e bassa crescita. Proprio quest’ultimo timore sembra avere dato la spinta decisiva, facendo incrementare l’interesse verso gli investimenti all’ombra del Big Ben.

Anche tra i bergamaschi la lampadina si è accesa e dall’aeroporto di Orio al Serio sono cominciati i viaggi in giornata per visionare i siti e prendere accordi. Questo grazie anche ad agenti immobiliari che, leggendo la tendenza, hanno messo a punto un servizio di accompagnamento ad hoc. Come Luciano Patelli, titolare della Patelli Immobiliare nonché presidente provinciale della Fimaa Ascom. «Le richieste sono in aumento – spiega -. Il mercato immobiliare londinese si presenta come una grande opportunità perché offre una resa garantita e tasse più basse, ma soprattutto la tutela dei propri investimenti trovandosi fuori dall’Eurozona, oggi al centro di troppi timori. Non è un caso, perciò, che Londra sia diventata il porto sicuro dove approdano i capitali di tutta Europa. L’Italia segue il trend, tanto che le stime parlano di due o tre visite informative a settimana fino a una al giorno in ogni agenzia immobiliare della città da parte di italiani. Da alcuni mesi anche da Bergamo e dalla province vicine abbiamo cominciato ad assistere potenziali acquirenti».

Oltre al rendimento, che parte dal 4,5% e può arrivare al 7%, e al fisco più leggero (per le persone fisiche non ci sono tasse fino a 10mila sterline, sopra tale cifra sono del 20%), i punti di forza dell’investimento sono la snellezza nella gestione dell’affitto, seguita interamente dalle agenzie, la facilità nel trovare inquilini – e, se necessario, di procedere allo sfratto – l’alta richiesta di immobili (per via anche della maggiore propensione degli inglesi a cambiare casa cercando ogni volta una sistemazione migliore) e quindi la possibilità di vendere in tempi brevi. «Per assicurare ai nostri clienti prodotti con un mercato sicuro – evidenzia Nicola Arrigoni, esperto del real estate londinese che collabora con Patelli – abbiamo fatto una precisa scelta degli immobili da proporre. Parliamo di “apartment”, ossia abitazioni ricavate in palazzi e ville, o “flat”, in stabili condominiali, in una fascia di prezzo da 300mila sterline a 700mila, non oltre, in quartieri di pregio come Kensington, Chelsea e Knitghtsbridge e a meno di dieci minuti a piedi dalla metropolitana. Sono immobili appetibili non solo per la posizione ma anche per il valore storico e architettonico e non manchiamo di far valere il gusto italiano, non scegliamo infatti mai soluzioni al piano terra o interrate e se gli ambienti sono da ristrutturare sono pronti partire da Bergamo architetti con i quali collaboriamo».

«Se da un lato colpiscono i tempi rapidi e la snellezza delle procedure, altri aspetti del diritto britannico in tema di immobili possono anche lasciare un po’ spiazzati gli acquirenti italiani – rileva Patelli -. Non c’è il notaio né il catasto, per questo è molto importante la fase della verifica ed è bene affidarsi a dei professionisti, e non c’è nemmeno l’accordo preliminare: significa che se anche un’ora prima di firmare il contratto il venditore riceve un’offerta superiore il proprio acquisto salta». «È proprio questa estrema dinamicità del mercato il maggiore scoglio mentale per gli italiani, e i bergamaschi in particolare  – fa notare Arrigoni -. A Londra un immobile viene venduto nel giro di due settimane, non c’è perciò tempo per pensarci troppo su». Quanto alla possibilità di accedere ad un mutuo, per un italiano non residente è costoso, ma non impossibile e il rendimento dell’investimento dà di certo una mano nel sostenere il finanziamento.

Ma chi sono i clienti interessati a comprare casa a Londra? «Soprattutto imprenditori e qualche libero professionista, bergamaschi come detto, ma anche milanesi – dice Arrigoni -. Noi li accompagniamo in tutte le fasi e li portiamo a vedere gli immobili e a conoscere gli agenti con cui collaboriamo. Al progetto stiamo lavorando da circa sei mesi e presto dovrebbero concludersi le prime compravendite». Anche per gli agenti immobiliari Londra è quindi diventata un’opportunità. «Ormai le visite sono frequenti – rivela -. Siamo sempre pronti a salire sul volo delle 6.30 da Orio al Serio e a fare ritorno con quello delle 15.30».




Borgo Palazzo, le “Botteghe” rilanciano e puntano al distretto 

Ha obiettivi ambiziosi il nuovo Direttivo delle “Botteghe di Borgo Palazzo”, compreso quello di dare vita ad un distretto del commercio, ma ha anche cominciato a lavorare da subito sulle questioni di più stretta attualità e sulle iniziative di animazione. È un gruppo giovane, a cominciare dal presidente, Roberto Marchesi, dell’omonimo panificio al civico 106. Ha 34 anni, una laurea in Scienze politiche ed ha deciso di dedicarsi all’attività di famiglia (che oggi conta quattro punti vendita) solo da un paio d’anni, dopo essersi fatto le ossa nella gestione di fiere. È anche nel Consiglio direttivo del gruppo Giovani dell’Ascom.

Il vertice dell’Associazione è stato ampiamente rinnovato, una sorta di rifondazione? 
«Ci siamo fatti avanti perché non volevamo andasse disperso quanto di positivo è stato fatto sino ad ora. Negli ultimi tempi, occorre ammetterlo, le attività dell’Associazione avevano cominciato a trascinarsi un po’ per inerzia, come la festa di settembre, sottotono rispetto agli esordi. Aleggiava anche l’idea di una divisione tra la parte alta della via, da piazza Sant’Anna verso via Camozzi, e quella bassa, per differenza di caratteristiche. Abbiamo deciso di metterci in gioco per salvaguardare l’unità, primo requisito se si vuole essere ascoltati e cercare di portare avanti progetti di un certo respiro. Il Consiglio è ben assortito tra nuovi ingressi e conferme, forze giovani ed esperienza».

Vi siete insediati a novembre, su cosa avete cominciato a lavorare?
«Innanzitutto sulle luminarie di Natale. Siamo riusciti a coinvolgere tutto il tratto che va dal cavalcavia a via Camozzi. Non succedeva da quattro anni, può essere considerato un buon inizio… Abbiamo anche organizzato una festa di Carnevale, che un po’ di bambini li ha portati nonostante il maltempo, e recentemente abbiamo incontrato l’assessore alla Mobilità Gianfranco Ceci per sottoporgli il problema della sosta nella zona dal cavalcavia all’incrocio con viale Pirovano. Mentre più avanti è regolata dal disco orario, qui non solo è libera ma non ci sono nemmeno le strisce a delimitare gli spazi. La conseguenza sono auto che stazionano per tutto il giorno – e più -, in una disposizione caotica, anche sui marciapiedi. La soluzione non dovrebbe essere difficile, si tratta di introdurre una regolamentazione anche qui».

Viabilità e parcheggi sono una criticità costante per il commercio in città…
«Penso che l’accessibilità di Borgo Palazzo dovrebbe essere completamente rivista e con questo intendo viabilità, parcheggi e trasporto pubblico. Oggi la via sopporta un grande traffico, che crea disagio ai residenti ma non dà molto nemmeno alle attività commerciali. Se si è in colonna o non si trova parcheggio non si è di certo invogliati a fermarsi per fare acquisti. È un sistema da ripensare tenendo conto delle esigenze sia di chi abita sia di chi lavora nella via».

A quale bacino di clientela si rivolge prima di tutto via Borgo Palazzo, ai residenti o a chi viene da fuori?
«Per prima cosa occorre rinsaldare il legame con chi vive qui. Si tratta più che altro di far capire che il commercio ha un ruolo centrale nel determinare la qualità della vita e degli spazi urbani, che la presenza delle attività è importante anche per chi possiede casa. Una via senza negozi e servizi fa presto spazio al degrado e i valori degli immobili scendono. Rendersene conto potrebbe portare anche a fare scelte diverse per i propri acquisti, decidendo di privilegiare i negozi sotto casa anche per questo motivo».

Sembra una specie “beneficenza” ai negozi di vicinato…
«Affatto, significa capire che far vivere una zona è responsabilità di tutti. Comporta andare un po’ più in là con la visione, non fermarsi al prezzo dei prodotti. Naturalmente anche i commercianti devono dare il proprio meglio nella proposta».

Come è caratterizzata l’offerta commerciale della via?
«Ci sono circa 200 negozi. L’offerta dei beni alimentari e di prima necessità è completa e permette di trovare tutto senza dover prendere l’auto. Non mancano nemmeno produzioni di qualità, dal pastificio alla pasticceria. La seconda anima è quella dell’artigianato, delle decorazioni, dell’arte. È un mix interessante».

In questi giorni state ultimando il tesseramento. La particolarità è che con chiedete alcuna quota di iscrizione…    
«Chiediamo solamente di riconsegnarci un modulo con un indirizzo di posta elettronica, di essere connessi con la nostra pagina Facebook e di collaborare nella promozione di ogni evento. Il contributo viene richiesto sulla singola iniziativa alla quale si decide di aderire. Non vogliamo che il solo fatto di aver versato l’iscrizione induca in qualche modo a pretendere un pacchetto completo di idee e soluzioni. Con questo metodo, invece, crediamo che si possano rinnovare su ogni progetto la condivisione e la partecipazione. Che significa anche, semplicemente, adeguarsi nel seguire un tema per l’allestimento delle vetrine, così da rafforzare tutti assieme l’immagine della via».

In apertura ha raccontato dell’ipotesi che circolava di una diversa rappresentanza per le botteghe della parte più antica di Borgo Palazzo. In effetti, la via presenta volti differenti tra loro…
«Non è un buon motivo per rinunciare all’unità, che è la vera forza di un’associazione. Ciò che vogliamo fare è valorizzare ogni zona a seconda delle sue caratteristiche. Per la parte definita borgo storico, in particolare, stiamo valutando la possibilità di dare vita ad un distretto del commercio. Stiamo cercando di capire come realizzarlo, in base anche alle indicazioni della Regione. Potrebbe essere un’aggregazione con altri borghi storici della città».

Distretto, allora puntate in alto…
«Vogliamo percorrere tutte le strade che permettano di portare risorse sul territorio e il distretto può essere uno strumento, soprattutto per realizzare una politica integrata di comunicazione».

La sua tesi di laurea era dedicata al marketing urbano e prendeva via XX settembre come caso di studio. Oggi quei concetti sono ampiamente acquisiti, ma è arrivato anche qualche risultato?
«Piazza Pontida, per esempio, è sicuramente più bella di dieci anni fa. Noi ci abbiamo aperto un nuovo punto vendita del nostro panificio e sta vivendo un più generale ritorno alle funzioni di vicinato che aveva perso».

Nel Direttivo delle Botteghe siete in maggioranza giovani, anche le nuove generazioni di commercianti, dunque, hanno voglia di impegnarsi…
«Fino a qualche anno fa avere trent’anni era considerato un limite, oggi è un merito. In realtà non è né l’uno né l’altro, Renzi ha però sdoganato il fattore età e si sta facendo largo l’idea che i giovani possano dare un proprio contributo. Per quanto riguarda la mia scelta, ho cominciato ad occuparmi dell’attività di famiglia da due anni ed ho pensato che la mia esperienza di studio e professionale potesse essere messa al servizio anche dell’Associazione. Il nostro approccio è realistico, ci siamo messi al lavoro da subito, con proposte concrete. Se ci saranno risultati andremo avanti e accelereremo pure, altrimenti passeremo il testimone a qualcun altro».

Le prossime iniziative?
«Probabilmente una festa a primavera inoltrata e una “bomba” per la festa di settembre, una manifestazione che aveva già un format interessante perché portava in primo piano le attività della via e che vogliamo rilanciare in grande stile».