Cibo e turismo slow, in Fiera arrivano anche delegazioni dall’Expo

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La presentazione dei due eventi. Da sinistra: Alessandro Pagnoni, responsabile per Promoberg di Alta Quota; il segretario generale Luigi Trigona; Mons. Giulio Dellavite, segretario generale della Curia di Bergamo; Stefania Pendezza, responsabile per Promoberg di Agri Travel & Slow Travel Expo; Giancarlo Brivio, presidente provinciale della Coldiretti e Pietro Segalini, presidente Unpli Lombardia (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia) 

Sia la montagna che il viaggio contengono una chiave di lettura del senso della vita. Non è un caso, quindi, che anche quest’anno la Fiera di Bergamo abbia deciso di ospitare in contemporanea due eventi internazionali che hanno un unico comune denominatore: il turismo.

“Alta Quota” e “Agri Travel & Slow travel expo” andranno infatti in scena insieme dal 9 all’11 ottobre, offrendo un itinerario variegato che va dall’universo delle risorse montane e sciistiche ai percorsi sostenibili in mezzo alla natura e alle tradizioni. «Se la nostra esistenza si svolge all’insegna della ricerca della felicità, forse poche cose meglio delle montagne e dei viaggi riescono a svelarci le dinamiche di questa impresa – ha detto il segretario generale dell’Ente Fiera Promoberg Luigi Trigona presentando gli appuntamenti–. Sia l’arte del viaggiare che dell’affrontare una scalata o una gita impegnativa pongono una serie di interrogativi nient’affatto semplici o banali. Alta Quota e Agri Travel insieme hanno un’alta valenza e consegnano ai loro visitatori le molteplici opportunità della risorsa montana e dell’apprezzamento del nostro territorio. Importante è la sinergia creata tra le istituzioni e gli operatori dell’industria turistica che, insieme, possono concentrare piani di sviluppo a sostegno dell’imprenditoria di questo comparto».

agri travel & slow travelAgricoltura, cultura, turismo, sostenibilità saranno le parole chiave di questa seconda edizione di Agri Travel che ben si concilia con le tematiche dell’Expo. Puntando sul concetto di turismo lento e spirituale, in contrapposizione con la frenesia del viaggiatore contemporaneo, l’evento focalizzerà l’attenzione sul mondo rurale, sulle tradizioni e sul cibo come bussola delle culture. «Il viaggio ideale – prosegue Trigona – è stato costituito quest’anno da Expo e dal suo clamoroso successo di cui Agri Travel ospiterà una significativa rappresentanza. Nei padiglioni della Fiera giungeranno infatti diverse delegazioni provenienti da Expo 2015, ovvero Cina, Colombia, Kazakistan, Israele, Marocco e Zimbabwe, per un confronto internazionale tra le diverse realtà. Il tutto in un’ottica di turismo slow che leghi virtuosamente il cibo ai luoghi di produzioni, per raccontare e mettere in dialogo tra loro arte, cultura, scienza, salute, paesaggio, storia e tradizioni».

Agri Travel & Slow travel expo verrà affiancata ad Alta quota, la fiera della montagna giunta ormai alla sua 12esima edizione. L’area esterna si confermerà regno indiscusso per chi ama escursionismo, arrampicata, trekking, alpinismo, nordic-walking e mountain bike, con circa 45 appuntamenti tra eventi, gare e incontri.

Tra le novità dell’edizione 2015 ci sarà la snowbike, la nuova disciplina austriaca per vivere la neve in modo divertente, aggregativo e sicuro. Saranno inoltre presenti 127 imprese tra grandi distributori, negozi specializzati,  operatori del settore e hotel benessere che forniranno informazioni utili sul pianeta della montagna. Per i più golosi ci sarà il villaggio della polenta taragna per degustare prodotti tipici del territorio lombardo accompagnati da birre artigianali e vini locali. Il 2015 è anche l’anno della conquista del Cervino. Per l’occasione verranno proiettati due filmati d’eccezione: “La grande conquista” di Luis Trenker e “Bonatti sulla Nord del Cervino” per celebrare l’alpinista bergamasco nella prima sua ascesa.

Per ulteriori informazioni sul programma dei due eventi: www.bergamofiera.it

Orari: venerdì 9 ottobre dalle 15  alle 20; sabato 10 e domenica 11 ottobre dalle 10  alle 20. Ingresso gratuito.




Una legge contro lo spreco alimentare. La chiedono bar e ristoranti

Una legge ad hoc per bar e ristoranti contro lo spreco alimentare. Lo ha chiesto la Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercizi in occasione della recente audizione alla Camera dei Deputati in rappresentanza di più di 300.000 imprese nel settore della ristorazione, dell’intrattenimento e del turismo.

«Le proposte di legge in esame, pur richiamando nelle loro presentazioni il settore dei pubblici esercizi, appaiono essenzialmente rivolte ai settori della produzione e distribuzione di alimenti e si riferiscono essenzialmente a generi confezionati – dichiara il direttore generale della Fipe Marcello Fiore -. La peculiarità del settore che la Fipe rappresenta è costituita dal fatto che, a differenza di ciò che accade nelle famiglie in cui è uso consumare cibi avanzati dai pasti precedenti, al consumatore devono essere costantemente presentati prodotti fragranti e al meglio dell’appeal visivo e delle condizioni organolettiche. Tutto ciò comporta nella ristorazione l’obbligo per gli imprenditori di scartare enormi quantità di prodotto non consumato. Ignorare gli esercizi pubblici e privilegiare esclusivamente i prodotti confezionati significa perdere 1/3 dei consumi di alimenti e ingenti quantità di prodotti pronti soprattutto per il consumo immediato e disponibili ad essere correttamente riutilizzati».

L’appello della Federazione al Parlamento si traduce nella richiesta di inserire emendamenti specifici a beneficio di esercenti e ristoratori; in particolare in riferimento alla proposta di legge n. 3057 per la limitazione degli sprechi, l’uso consapevole delle risorse e la sostenibilità ambientale. «I consumi fuoricasa costituiscono ad oggi il 34% dei consumi alimentari, per un valore di 20 miliardi di acquisti di alimenti – prosegue Fiore -. Questo significa che un terzo dei consumi alimentari avviene proprio nei pubblici esercizi e, in parallelo, si deve ritenere che una percentuale di alimenti quantomeno identica, se non superiore, venga sprecata. Manca una normativa specifica in grado di facilitare il lavoro degli esercenti nella gestione del cibo invenduto. Alimenti freschi, non confezionati e deperibili che, pur essendo ancora in buono stato e fruibili non sono più adatti ad essere serviti alla clientela e che potrebbero invece essere facilmente destinati ad associazioni del terzo settore, enti caritatevoli, mense». Senza dimenticare il settore della ristorazione scolastica che presenta numeri (e dati di spreco) ancora più consistenti: «Il tetto dello spreco è proprio rappresentato dalle mense scolastiche – evidenzia il direttore generale -, dove si registrano “avanzi” anche superiori al 50% del cibo servito».

Alla luce di questi dati allarmanti la Fipe ha presentato al Parlamento alcune considerazioni su come sia opportuno intervenire in maniera congiunta, facilitando il lavoro degli esercenti e regolamentandone le azioni a livello normativo: già oggi infatti molti esercizi (in particolare nella ristorazione pubblica e collettiva, del catering, del banqueting, della pasticceria) consegnano giornalmente alcuni chilogrammi di cibo invenduto ad istituzioni benefiche anziché avviarlo alla distruzione.

Pertanto al fine di non disperdere l’apporto di piccole e medie imprese (o di unità locali di grandi imprese) la Fipe richiede nello specifico di tenere conto, nelle proposte di legge in itinere, le peculiarità che contraddistinguono il lavoro dei pubblici esercizi: alto numero e capillarità delle unità locali; vicinanza ai luoghi di utilizzo; disponibilità di prodotti già elaborati e pronti per il consumo immediato; presenza di prodotti prevalentemente allo stato sfuso o preincartato; fornitura giornaliera di piccole quantità per unità locale; grandi imprese con migliaia di addetti, ma strutturate in piccole unità locali con poche decine di dipendenti. Un approccio che in concreto si traduce nel regolamentare, nel rispetto delle normative di igiene e sicurezza, la cessione di prodotti di immediato utilizzo allo stato sfuso, insieme a semplificazioni di natura fiscale.




Food Film Fest, il concorso con tanti eventi intorno

Un’immagine del film “La cuoca del Presidente”

 

Da 15 al 20 settembre a Bergamo va in scena l’unico festival internazionale cinematografico in Italia dedicato a questo tema.

Si chiama Food Film Fest, è promosso dall’Associazione Montagna Italia e dalla Camera di Commercio e vuole diffondere una cultura dell’alimentazione consapevole attraverso un concorso cinematografico internazionale che ha raccolto film da tutto il mondo (cortometraggi e lungometraggi, documentari e film d’animazione) legati al tema del gusto, dell’arte culinaria, della corretta nutrizione e della produzione di cibo, della biodiversità e della memoria gastronomica come patrimonio collettivo da preservare. Ad arricchire il festival una serie di appuntamenti, tra cui degustazioni, convegni ed incontri con diverse realtà del mondo del food.

La kermesse, alla seconda edizione, interesserà piazza Dante, il Quadriportico del Sentierone, la Domus Bergamo e il Monastero di Astino, che ospiterà tutte le sere proiezioni di film fuori concorso.

IL CONCORSO

Sono 22 i film finalisti, scelti dal direttore artistico Luca Cavadini tra gli oltre 100 pervenuti da 30 nazioni. Le proiezioni, ad ingresso libero, si terranno al Quadriportico del Sentierone, da mercoledì, tutte le sere alle ore 20.45.

La giuria del concorso decreterà i vincitori delle singole categorie in occasione della cerimonia di premiazione in programma sabato 19 settembre al Quadriportico del Sentierone alle ore 20.45.

In giuria Emanuele Prati, segretario generale della Camera di Commercio di Bergamo, Silvio Magni di Slow Food, Ivan Bonomi di Coldiretti Bergamo, Caterina Vettore, critica cinematografica e Roberto Amaddeo, ristoratore.

Al termine delle proiezioni, ad arricchire il senso del binomio cinema&cibo, al pubblico delle proiezioni sarà offerta una degustazione guidata di prodotti locati a Km zero in collaborazione con Coldiretti Bergamo, presso la Domus.

FUORI CONCORSO

Ad inaugurare il festival, martedì 15 settembre, sarà il Cesvi. Il presidente Giangi Milesi presenterà il documentario “Sguardo dell’altro-Viaggio in Myanmar” che ha visto come protagonista l’attore bergamasco Alessio Boni. A seguire Valentina Prati racconterà del Progetto Food Right Now, volto a sensibilizzare attraverso la produzione cinematografica la società, in relazione a temi legati alla malnutrizione e denutrizione.

Due luoghi d’eccezione per questa seconda edizione completano il palinsesto delle proiezioni: in piazza Dante, nel Cortile della Camera di Commercio di Bergamo, un menù particolare sarà offerto ai visitatori. Tutte le sere dalle ore 21 si potrà “cenare” con Charlie Chaplin, il Padrino, Nanni Moretti, Fantozzi e molti altri, grazie ad un Cinemenù realizzato in collaborazione con il Museo Interattivo del Cinema di Milano.

Inoltre, nel cortile del Monastero di Astino, una cornice eccezionale accoglierà tutte le sere del festival un evento spin-off dalle ore 21 film fuori concorso con ingresso libero: un viaggio alla scoperta delle tavole di tante culture attraverso gli occhi di registi e sceneggiatori da tutto il mondo, in una location millenaria.

Il Festival si concluderà domenica 20 settembre con la proiezione serale dell’acclamato film “La cuoca del Presidente” di Christian Vincent che racconta la vera storia della cuoca Daniéle Delpeuch all’Eliseo.

APPUNTAMENTI PER TUTTI I GUSTI

Oltre al concorso cinematografico e fotografico, Food Film Fest si arricchisce di una serie di eventi collaterali nei luoghi che si affacciano su piazza Dante con importanti sinergie dal mondo del food.

Confermano la loro presenza le condotte bergamasche di Slow Food che proporranno quattro Laboratori del Gusto dedicati a carne, mais antichi, formaggi e vino Barolo (partecipazione su prenotazione: prenotazioni@slowfoodbergamo.it).

Coldiretti, oltre alle gustose degustazioni serali, proporrà sabato 19 alle ore 17 un Convegno dal titolo “Agri-Cultura: l’influenza della tradizione agricola bergamasca nella futura evoluzione sociale ed economica del territorio”.

Fa il suo esordio al Food Film Fest il Parco dei Colli di Bergamo che si mostra in Città con un convegno sabato 19 alle ore 11 al Quadriportico per raccontare (e far degustare) i prodotti d’eccellenza del Parco. Ma si parlerà anche di prodotti ortofrutticoli e del mercato più importante di Bergamo con Renzo Casati, presidente di Bergamo Mercati; di biodiversità con Paolo Valoti e il Centro di Ricerche per la Maiscoltura; di formaggi con Francesco Maroni e il Progetto Forme; di cibo e salute con il dermatologo Luigi Naldi del Centro Gised di Bergamo; di ricette e racconti con Maria Gabriella Bassi e il Club Soroptimist di Treviglio; di documentari legati al mondo del food con il cineasta Beppe Manzi in collaborazione con la Mediateca Provinciale e di film d’animazione con Andrea Bozzetto dello Studio Bozzetto, produttore della serie d’animazione di Expo Show.

Nello Spazio Enoarte, inoltre, Massimo Zanichelli, wine writer de L’Espresso sabato 19 alle ore 19 condurrà il pubblico in un viaggio tra arte e vino (evento su prenotazione comunicazione@montagnaitalia.com, tel. 035 237323), senza dimenticare la fotografia, con la mostra di Virgilio Fidanza al Quadriportico, dal titolo “Cucina Casalinga” in collaborazione con la galleria Quarenghicinquanta.

www.montagnaitalia.com/foodfilmfest2015.html




Anche il cibo ha il suo “Act”. Ecco le prime dieci azioni

cibo italiano 2Dopo il Jobs Act il Food Act, un piano di azioni del Governo per la valorizzazione della cucina italiana presentato dal ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina a Expo nel corso del secondo Forum della Cucina italiana al cospetto di più di 40 chef tra i più blasonati d’Italia e i ministri dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca Stefania Giannini e dei Beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini.

Per raggiungere gli obiettivi del piano viene istituito il Forum della cucina italiana come organizzazione permanente di lavoro e confronto fra le esperienze dell’alta cucina di qualità italiana e le principali istituzioni. Il Forum sarà coordinato dal Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e si riunirà almeno tre volte l’anno.

Ai lavori parteciperanno il Ministero degli affari esteri, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, il Ministero dello sviluppo economico, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, l’Anci, gli operatori e gli altri enti e organismi pubblici interessati al tema.

Il Food Act indica le prime azioni di sistema perseguibili con un lavoro coordinato da parte delle istituzioni in sinergia con gli attori dell’esperienza enogastronomica italiana. Per ogni azione è individuato un soggetto capofila e vengono creati dei focus specifici con gruppi di lavoro dedicati.

LE PRIME 10 AZIONI DEL FOOD ACT

1. CHEF AMBASCIATORI DELLA CUCINA ITALIANA NEL MONDO

Obiettivo: Un’azione di promozione sui mercati esteri coordinata con il Piano di internazionalizzazione del Governo e identificata con il segno unico “The Extraordinary Italian Taste”. Portare entro il 2020 l’export agroalimentare a toccare quota 50 miliardi di euro. In questo contesto si prevede il coinvolgimento dei principali chef italiani per promuovere il Paese negli eventi di alto valore rappresentativo. Focus specifico su Usa, Russia e Cina.

2. VALORIZZARE LE ECCELLENZE ITALIANE E LA DIETA MEDITERRANEA

L’obiettivo è rafforzare la consapevolezza delle potenzialità del patrimonio agroalimentare italiano. Coinvolgere influencer internazionali per la costruzione di un messaggio coordinato. Promuovere la conoscenza delle eccellenze agroalimentari italiane, in particolare quelle riconosciute dai sistemi di tutela pubblici (Dop, Igp e biologico), attraverso un utilizzo in cucina che sia anche aderente ai valori della Dieta mediterranea, evidenziando allo stesso tempo la differenza con i prodotti italian sounding.

3. POTENZIAMENTO DELLA DISTRIBUZIONE DEL VERO MADE IN ITALY AGROALIMENTARE

Obiettivo: favorire l’attivazione di piattaforme logistico distributive come strumento fondamentale per l’incremento dimensionale e competitivo delle imprese. Il tema cardine è garantire un migliore approvvigionamento all’estero di materie prime realmente provenienti dall’Italia, in particolare per le reti di ristorazione italiana nel mondo.

4. ALTA CUCINA, ALTA FORMAZIONE

Sul profilo formativo è necessario colmare il gap del sistema, puntando sullo sviluppo di competenze economiche e imprenditoriali. Rafforzare i poli di formazione settoriale già esistenti e istituirne di nuovi maggiormente specializzati è una delle priorità del Food Act.

5. ESTENSIONE UTILIZZO STAGE PER LA RISTORAZIONE DI QUALITÀ

Si lavora per superare i vincoli dell’attuale legislazione attraverso la revisione delle linee guida in materia di tirocini approvati dalla Conferenza Stato Regioni che fissano i limiti quantitativi relativi al numero di tirocinanti in relazione la numero dei dipendenti delle singole aziende, senza alcuna differenziazione rispetto all’incidenza formativa dell’esperienza.

6. PIÙ AGGREGAZIONE NELLA FILIERA E NELLA RISTORAZIONE

Il piano sosterrà le aggregazioni nella filiera mediante le reti d’impresa attraverso strumenti come il credito d’imposta proposto con “Campolibero”. Verrà studiata la sua estensione a imprese operanti nel settore della ristorazione, verificando la compatibilità con la normativa europea in materia di aiuti di Stato e il fatto che si tratta di imprese, di norma micro e piccole, che operano nel commercio la cui competenza esclusiva è delle Regioni.

7. DARE CREDITO ALLA CUCINA ITALIANA GIOVANE

Uno dei punti cardine riguarda lo sviluppo di strumenti di credito idonei a soddisfare le particolari esigenze del mondo della ristorazione di alta qualità. Favorire, anche in accordo con le Regioni, condizioni di credito agevolato da rivolgere ai giovani under 40, in possesso di particolari requisiti, per il subentro nelle aziende di ristorazione per il ricambio generazionale anche in cucina.

8. RAFFORZARE BINOMIO TURISMO-RISTORAZIONE DI QUALITÀ PER PROMUOVERE I TERRITORI

Collegare l’offerta enogastronomica a percorsi turistici di qualità, promuovendo i prodotti agroalimentari dei territori, valorizzando anche i collegamenti con la ristorazione locale di qualità, l’hotelerie e il turismo culturale. Con questo obiettivo verranno individuati strumenti di supporto e coordinamento per rafforzare l’offerta turistica in chiave culturale – paesaggistica – enogastronomica.

9. CUCINA ITALIANA DI QUALITÀ CERTIFICATA

Per valorizzare meglio la cucina di qualità si valuteranno percorsi di riconoscimento, che garantiscano il consumatore, e permettano uno sviluppo del settore orientato da politiche regionali di promozione di qualità, trasparenza, unicità dei prodotti.

10. CUCINA ITALIANA COME CULTURA, IDENTITÀ, EDUCAZIONE, INCLUSIONE

Si punta a valorizzare il legame tra cucina e cultura, identità, educazione e inclusione. Questa azione prevede la promozione di iniziative che abbiano un ampio raggio: dall’educazione alimentare nelle scuole, per la promozione di valori come la sostenibilità ambientale, la lotta agli sprechi e il rispetto del cibo, fino alla valorizzazione culturale della nuova cucina italiana. Ultimo punto è dedicato all’accessibilità anche per le fasce più deboli, dando continuità a progetti di assistenza agli indigenti.




Albino, il cinema all’aperto prende anche per la gola

È legata al cibo la 18esima edizione di “Immagini di Notte”, la rassegna di cinema all’aperto che si svolge nel centro storico di Albino – chiostro dell’ex monastero di Sant’Anna -, dal 13 al 22 agosto.

Quest’anno, oltre a proporre alcuni tra i migliori film della stagione, il cartellone offre tre iniziative tra gusto, saperi e pellicole che prendono spunto dall’Expo in corso di svolgimento a Milano.

ratatouilleInnanzitutto per tre serate, di mercoledì, saranno proiettati altrettanti film a tema enogastronomico cui seguirà in abbinamento un buffet gratuito. Si tratta di “Ratatouille” (22 luglio) con degustazione offerta da Mercato e Cittadinanza, “Il pranzo di Babette” (29 luglio) con buffet condiviso in cui chi porta qualcosa da mangiare o bere entra gratis e “Totò Sapore e la magica storia della pizza” (5 agosto).

Due ristoranti pizzeria, invece – Al Bistrot di Albino e Vecchi Ricordi da Gimbo di Cene – propongo lo speciale menù “Cena & Cine”, che al prezzo di 15 euro comprende pizza, bevanda, dolce, caffè e buono per l’ingresso omaggio al cinema da utilizzare liberamente nel corso della rassegna.

Dulcis in fundo, ci sono i premi alla fedeltà degli spettatori. Come negli anni scorsi, chi colleziona da due a tre ingressi riceve in omaggio buoni consumazione e buoni gelato offerti dalla Gelateria Franca di Albino.

L’iniziativa è promossa dall’Amministrazione comunale di Albino nell’ambito delle proposte estive 2015 negli spazi messi a disposizione dalla parrocchia e dalla società Bergamoverde. L’organizzazione è curata dall’associazione culturale “Lo Scoiattolo”.

L’ingresso è di 5 euro, 4 euro il ridotto per bambini fino a dieci anni e studenti universitari

Ecco il programma

LUGLIO

  • Lun 13 e Mar 14 – IL NOME DEL FIGLIO
  • Mer 15 e Gio 16 – AMORE, CUCINA E … CURRY
  • Ven 17 e Sab 18 – I PINGUINI DI MADAGASCAR
  • Lun 20 e Mar 21 – AMERICAN SNIPER
  • Mercoledì 22 – RATATOUILLE a seguire buffet gratuito in collaborazione con Mercato & Cittadinanza
  • Giovedì 23 – FRANCESCO proposto dal  Vicariato Albino-Nembro (ingresso libero)
  • Ven 24 e Sab 25 – IL MIO AMICO NANUK
  • Lun 27 e Mar 28 – LA TEORIA DEL TUTTO in collaborazione con la cooperativa sociale GenerAzioni
  • Mercoledì 29 – IL PRANZO DI BABETTE a seguire buffet gratuito di condivisione … chi porta qualcosa (torta, stuzzichini, bevande, ecc.) entra gratis
  • Giovedì 30 – MARCELLINO PANE E VINO proposto dal  Vicariato Albino-Nembro (ingresso libero)
  • Venerdì 31 – TUTTO PUO’ CAMBIARE

AGOSTO

  • Sabato 1 – TUTTO PUO’ CAMBIARE
  • Lun 3 e Mar 4 – BIG EYES
  • Mercoledì 5 – TOTO’ SAPORE e la magica storia della pizza – a seguire buffet gratuito
  • Giovedì 6 – FUORI DAL MONDO proposto dal  Vicariato Albino-Nembro (ingresso libero)
  • Ven 7 e Sab 8 – BIG HERO 6
  • Lun 10 e Mar 11 – ANDIAMO A QUEL PAESE
  • Mer 12 e Gio 13 – INTERSTELLAR
  • Venerdì 14 – MALEFICENT
  • Lun 17 e Mar 18 – BIRDMAN
  • Mer 19 e Gio 20 – IL SALE DELLA TERRA
  • Ven 21 e Sab 22 – DALLAS BUYERS CLUB

Info: www.microfonoaperto.it




Borgo San Leonardo, i locali si alleano e creano il distretto del gusto

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Dalle birre artigianali alle degustazioni in enoteca, dalla cucina tipica bergamasca al kebab e pollo fritto, dalla gastronomia boliviana alla bottega francese, dal fast food al churrasco sudamericano fino alla pasticceria. Passa dal cibo l’integrazione tra le diverse culture che compongono la comunità di Borgo San Lazzaro e insieme la promozione di negozi e locali, che superano lo scoglio – spesso invalicabile – di vedersi concorrenti per proporsi in maniera coordinata in quello che definiscono il primo “Distretto del gusto” in città.

via san bernardino ritBorgo San Leonardo’s Kitchens si presenta al pubblico nella serata di venerdì 12 giugno nell’ambito del primo dei quattro appuntamenti con la movida estiva in centro promossi dal Comune di Bergamo e dal Distretto del commercio. Realizzato dall’Associazione per il Borgo San Leonardo, in collaborazione con l’Associazione La Scatola delle Idee, interessa dalle 20.30 alle 23 le vie San Lazzaro, San Bernardino e Moroni, riunendo ristoranti, caffè ed enoteche nella proposta di una vera mappa del mondo in versione enogastronomica, grazie all’adesione e alla collaborazione di cittadini e migranti.

Il visitatore potrà così esplorare in punta di forchetta sapori e suggestioni di tutto il mondo attraverso prodotti, piatti e menu proposti dai locali del Borgo (da 5 a 50 euro), «perché la storia e l’identità di una comunità come quella del Borgo San Leonardo è fatta di incontri e di scambi proprio come la cucina», spiegano i promotori.

Insoliti “ingredienti” che accompagneranno le ricette di BSLK saranno, a partire dalle 20.30, la giocoleria, gli equilibrismi e la comicità dei due artisti di strada Nicola Carrara e Fausto Giori, che proporranno spettacoli in cui l’improvvisazione teatrale e la partecipazione del pubblico saranno fondamentali.

E per chi vuole cominciare la serata con un inedito aperocena, alle ore 18.30, la Bottega gastronomica francese Chez Richard Paris di via San Bernardino  propone l’art-aperitivo con lettura musicale “Une derniere fois la nuit”, a cura di Sébastien Berlendis e del musicista Jean-Sébastien Nouveau (gradita la prenotazione, tel. 338.1791 895).

Ecco i locali che partecipano

VIA SAN LAZZARO
  • BORGO SAN LAZZARO – cucina tipica
  • PASTICCIONI – sweet & coffee
VIA SAN BERNARDINO
  • BAR PORTICI – birre artigianali
  • C’ERA UNA VOLTA – specialità di pesce
  • CHICKEN HUT KEBAB – kebab e pollo fritto
  • CHICKEN HOUSE – fast food
  • EL VALLUNO – churrasco sudamericano
  • TAVERNA DEL GALLO – cucina mediterranea
  • OSTERIA PANE E VINO – osteria
  • CHEZ RICHARD PARIS – bottega gastronomica francese
VIA MORONI
  • RED – caffé vino spirito
  • EL TUNARI – cucina sudamericana
  • EL CONQUISTADOR – pizzeria- gastronomia italo boliviana
  • PERBACCO – wine bar
  • PORTA OSIO – enoteca con cucina

Info:  Associazione La Scatole delle Idee, tel. 349.2632871 o www.lascatoladelleidee.it




Oggi l’hamburger day. Ma c’è una festa per ogni cibo

Giovedì 28 maggio si celebra l’International Hamburger Day, quinta edizione di un evento lanciato da una community di appassionati del panino più amato d’America, diventato un must anche nella ristorazione, fast e non solo, di casa nostra.

Tutto ciò che c’è da fare in questa giornata  – spiegano i promotori – è mangiare hamburger (al plurale). Di carne, pesce, vegetali, con insalata o da soli, fatti in casa o presi al take away, da soli o in compagnia, sul barbecue all’aperto o in cucina: non importa, tutto è permesso, basta mettere da parte le preoccupazioni e godersi il proprio pasto.

La ricorrenza non manca di essere spunto per eventi promossi da locali e catene. Anche a Bergamo, ad esempio, si festeggerà. All’Edonè di Redona nella serata del 27 marzo (per farsi trovare a mezzanotte del grande giorno già con il panino preferito in mano) si troveranno Edolulu, Burger Surf, Wipe Burger, Berghem Burger, Crest Burger, Double Wave, Baconator, Happy Veg accompagnati dalla musica dal vivo di Doug Tuttle direttamente dagli Stati Uniti (New Hampshire).

Ci sono però tante altre buone “scuse” per festeggiare piatti e prodotti. Wikipedia propone un generoso calendario delle ricorrenze gastronomiche nel mondo, in pratica per ogni giorno dell’anno. Tra quelli di rilevanza globale, si va dal giorno del pancake (74 giorni prima di Pasqua) a quello della birra (il primo venerdì di agosto). A settembre tocca al bacon e al caffè (il 29), mentre in ottobre si passa dal cibo vegetariano alle uova, il World food day (il 16). Il primo novembre è invece festa per la scelta vegana.

Ogni nazione ha poi i propri culti. In Brasile si celebrano pomodori, miele, caffè, mate, banane, ma anche pizza e muffin. In Germania ci sono il giorno delle mele tedesche, della birra tedesca e pure della zuppa (il 19 novembre, con il clima giusto).

Ma per chi si vuole sbizzarrire sono gli Stati Uniti ad avere il calendario più grasso: settimana del buffet, burro di arachidi, pop corn, ciliegie ricoperte di cioccolato, formaggio e fonduta di formaggio, il giorno del gelato a colazione, quello delle polpette, degli scampi, della nocciola, della pannocchia grigliata, dell’aragosta, del barbecue, del pollo fritto, delle caramelle gommose, della tequila, dell’hot dog, dei leccalecca, dei marshmallow, dei cracker sulla tastiera e via così, tra piatti e prodotti tipici e omaggi più o meno ironici ai simboli del junk food, ai quali si fa fatica a resistere.

Insomma, ogni giorno è buono per giocare con il gusto.




Il cibo “del futuro” sbarca a Milano

seed&chipsVa bene la tradizione, ma al cibo occorre guardare anche con un’ottica rivolta al futuro. Non a caso a Milano, dal 26 al 29 marzo, debutta Seeds&Chips, il primo salone internazionale dedicato alle aziende e startup digitali che stanno innovando nella filiera agroalimentare ed enogastronomica, di scena al MiCo Centro congressi, con il patrocinio di Expo Milano 2015.

Una area espositiva e un calendario di conferenze per presentare, raccontare e discutere sui temi, sui modelli e sulle innovazioni che stanno cambiando il modo in cui il cibo è prodotto, trasformato, distribuito, consumato e raccontato. I primi due giorni sono riservati agli addetti ai lavori (operatori del settore, media, investitori, organizzazioni), per poi aprire le porte (il 28 e il 29) a tutto il pubblico. Ad un mese dall’apertura di Expo Milano 2015, il salone rappresenta una anticipazione ed una focalizzazione sulle soluzioni tecnologiche che stanno rivoluzionando interi processi e settori ma che, soprattutto, sono lo strumento necessario per affrontare i temi della sostenibilità, della lotta agli sprechi, della tracciabilità e sicurezza alimentare così come il mezzo per la sopravvivenza e lo sviluppo di microimprese locali di produzione, vendita e somministrazione. Dall’agricoltura di precisione alle innovazioni ed evoluzioni nel mondo dell’idroponica che arriveranno nelle nostre case, condomini e negozi; dalle stampanti 3d per il cibo ai sensori molecolari portatili che ci indicano il contenuto di un alimento; dai nuovi modelli e piattaforme di e-commerce nel food ai nuovi sistemi di comunicazione, promozione, valorizzazione di prodotti, territori o filiere; dalle etichette intelligenti per la tracciabilità dei prodotti o l’indicazione del loro contenuto alle applicazioni per ridurre gli sprechi in ogni passaggio della filiera; dai sistemi di cognitive cooking alle smart kitchen che renderanno più facile, sicuro e spesso anche più sostenibile il nostro rapporto con i prodotti alimentari che abbiamo in casa.

Importante è la presenza, insieme alle grandi aziende e multinazionali, associazioni di categoria e organizzazioni nazionali e internazionali, delle startup. È da queste nuove realtà e iniziative che sta arrivando la maggior parte dell’innovazione e rivoluzione, in quello che molti definiscono un Rinascimento Digitale nel cibo o New Food Economy. Per questo all’interno di Seeds&Chips ci saranno le Seeding Box, degli spazi dove giovani innovatori e startup potranno incontrare le grandi aziende e potenziali investitori per presentare le proprie offerte e soluzioni con due programmi: “Seeds call Chips” quando è la startup a cercare l’incontro e “Chips call Seeds” quando sono le grandi aziende e investitori che cercano innovazioni che possono efficientare o rivoluzionare determinati modelli di business.

www.seedsandchips.com