Macellerie / «Gdo e aumento dei “veg” ci mettono in difficoltà»

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Ettore Coffetti

Crisi, cambiamenti nei consumi e nuovi regimi alimentari pesano sui bilanci delle macellerie tradizionali. «Nel 2016 si sono fatte sentire più degli anni precedenti la concorrenza della grande distribuzione organizzata e la crescita di vegetariani e vegani. La carne è stata a tal punto demonizzata da limitare di molto i consumi, fino ad eliminarla del tutto nei regimi più restrittivi, adottati da sempre più bergamaschi – spiega Ettore Coffetti, presidente del Gruppo Macellerie Ascom -. Con la gdo la concorrenza si gioca soprattutto sugli orari di apertura e sulla possibilità di parcheggio, perché in molti casi i prezzi sono superiori a quelli praticati nei nostri negozi. Il problema della viabilità e dei parcheggi, sempre più cari, penalizza pesantemente i commercianti del centro città».

Non manca un certo pessimismo per il futuro: «Sono pochi i giovani a rinnovare la tradizione del nostro mestiere. In assenza di un ricambio generazionale e con la stretta della crisi, credo che perderemo diverse insegne anche storiche. Le nuove generazioni poi cucinano poco o nulla e prediligono shopping center per gli acquisti settimanali. Per i grandi secondi della tradizione aspettano l’invito a casa di genitori e nonni». Per le occasioni importanti la macelleria resta però il punto di riferimento per le spese: «Lo scorso anno Natale è stato molto positivo rispetto agli ultimi 5 anni, tanto che speravamo fosse il segno di una ripresa che purtroppo non è mai arrivata. Quest’anno invece è mancato entusiasmo per le feste  e gli ordini per il tradizionale pranzo di Natale e per Capodanno sono stati inferiori al 2015».

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Il Gruppo macellai Ascom impegnato in una dimostrazione di lavorazione delle carni alla scorsa Fiera di Sant’Alesssandro




Saldi al via, si spera in un ponte lungo di shopping

Dopo un Natale così così, la speranza dei commercianti passa ora per i saldi. A Bergamo i saldi invernali avranno inizio ufficialmente, come in tutta la Lombardia e nella maggior parte del resto d’Italia, giovedì 5 gennaio, e dureranno sei settimane.

I negozi potranno mettere in vendita la loro merce a prezzi scontati, permettendo ai clienti di fare affari. Non saranno saldi col botto ma di galleggiamento. La stima, euro più euro meno, è che i bergamaschi, in linea con il resto d’Italia, spenderanno mediamente come nell’anno precedente. Secondo le previsioni dell’Ufficio Studi di Confcommercio ogni famiglia, in occasione dei saldi invernali 2017, avrà a disposizione un budget medio di 344 euro per l’acquisto di capi d’abbigliamento, calzature ed accessori per un valore complessivo, a livello nazionale, di 5,3 miliardi di euro.

Paolo Malvestiti
Paolo Malvestiti

Nella nostra provincia è stato un dicembre freddo dal punto di vista dei consumi: stando alle rilevazioni di Ascom, le vendite nel settore dell’abbigliamento, rispetto a Natale 2015, sono calate del 10% in media. La campagna dei ribassi è attesa quindi dagli operatori come una boccata d’ossigeno, nonostante il crescente ricorso a promozioni, vendite private e la concorrenza sempre più decisa delle vendite on-line.

«I saldi continuano a rappresentare un’opportunità per i consumatori, per cui restano un evento, ma anche per gli esercenti che, in una giungla di sconti e svendite sottobanco, hanno la certezza di muoversi in un contesto di norme definite» sottolinea Paolo Malvestiti, presidente Ascom. Le occasioni non mancano: «L’offerta di prodotti tra cui scegliere è davvero ampia quest’anno dopo un Natale sottotono – continua Malvestiti -. Ci auguriamo che il ponte lungo dell’Epifania incentivi lo shopping e favorisca una partenza positiva delle vendite di fine stagione, dato che l’avvio dei saldi è sempre decisivo per stabilirne la fortuna».

Improbabile però che le vendite di fine stagione possano sollevare le sorti di un anno difficile, come sottolinea anche Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia e vice presidente di Confcommercio: «Le vendite di fine stagione saranno sempre una straordinaria opportunità per i consumatori ma, per noi commercianti, non saranno sufficienti a colmare un gap di consumi fortemente condizionato da un andamento sempre più incerto ed altalenante».

Le regole dei saldi

In questi due mesi di saldi cinque sono i principi base da seguire, cinque regole di trasparenza e di correttezza pensate per la tutela della concorrenza e del cliente: cambi, prova capi, pagamenti, tipologia dei prodotti in vendita e indicazione sui prezzi.

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La possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

2. Prova dei capi

Non c’è obbligo. È rimessa alla discrezionalità del negoziante.

3. Pagamenti

Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l’adesivo che attesta la relativa convenzione. Inoltre è previsto l’obbligo di accettazione dei pagamenti tramite banconat e carte di credito sopra i 30 euro.

4. Prodotti in vendita

I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.

5. Indicazione del prezzo

Obbligo del negoziante di indicare il prezzo iniziale di vendita e lo sconto in percentuale. È facoltà, ma consigliabile, indicare anche il prezzo di vendita ribassato, mentre è vietato indicare qualsiasi altro prezzo.

Le violazioni alla norma sulle vendite straordinarie saranno punite con sanzioni amministrative da 500 a 3.000 euro, secondo la legge regionale 9/2009




Ancora in cerca dei regali? I consigli dell’Ascom per non sbagliare

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Mancano pochi giorni al Natale e la ricerca dei regali da mettere sotto l’albero è nelle fasi calde. Che sia un regalo per la moglie, la mamma, il marito, il figlio o il papà, trovare il regalo perfetto, che ognuno vorrebbe ricevere, non è facile. Con l’aiuto dei presidenti di categoria Ascom abbiamo messo insieme alcune delle idee regalo più “giuste” per questo Natale 2016.

Il regalo più desiderato per la donna rimane un gioiello. «Il diamante è anche un investimento ed è perfetto per chi desidera fare un dono molto importante e da ricordare – dice Alessandro Riva presidente del gruppo Gioiellieri e Orefici – ma in generale non si sbaglia se si scelgono anelli, collane, orecchini e bracciali d’oro purché di qualità, senza farsi lusingare dalle firme».

In tema di elettronica, da anni in cima ai desideri di tutti, dai bambini agli over 60, «lo smartphone rimane l’oggetto dei desideri per adulti e ragazzi – dice Armando Zucchinali presidente del gruppo Rivenditori di elettrodomestici e materiale elettrico –. Ma quest’anno risulteranno molto graditi anche frullatori, centrifughe ed estrattori per la donna, e il rasoio, un evergreen in tema di regali maschili».

Anche per questo Natale l’abbigliamento e la pelletteria saranno regali apprezzati. «Per la donna capi d’abbigliamento in nero, anfibi e pantaloni a palazzo, per l’uomo giubbotti in montone o in lana e scarpe con doppia fibbia» consiglia Diego Pedrali, presidente Gruppo Abbigliamento e Calzature.

Chi desidera buttarsi sul food per il regalo al marito, papà, fratello o cognato «farà una scelta originale e senz’altro apprezzata con la scelta di birre artigianali, un rosso importante oppure bollicine italiane, ormai preferite alle francesi» assicura Giampietro Rota (gruppo Grossisti di vino e bevande).

Con una spesa contenuta infine (intorno ai 15-20 euro) ci si può orientare su doni floreali: «Niente stelle di Natale però – avverte Adriano Vacchelli (gruppo Fioristi)  – ma centri tavola e bulbi con decorazioni natalizie».

Oppure sul classicissimo libro. Per non sbagliare titolo, Roberto Cecchinelli (Librai) consiglia: «”L’Angelo” di Sandrone Dazieri Mondadori editore, una lettura mozzafiato che accontenta tutti i gusti; “Vite minuscole”‘ di Pierre Michon edito da Adelphi, una serie di strepitose brevissime biografie di sconosciuti, un capolavoro di scrittura per chi ama leggere per il piacere della lettura e “Il libro dei Baltimore” di Joël Dicker, autore del grande successo “La verità sul caso Harry Quebert”, edito da La nave di Teseo». E per i bambini «”La luna è dei lupi” dello scrittore bergamasco Giuseppe Festa, Salani editore, l’emozionante viaggio di un branco di lupi alla ricerca della libertà; e il nuovo “Diario di una schiappa. Non ce la posso fare” di Jeff Kinney entrambi dai 10 anni».

Per un “regalo di famiglia”, infine – consiglia Lorenzo Cereda (gruppo mobilieri) « il Natale può essere l’occasione per cambiare il divano o il materasso».




Il premio/ Cèco, il calzolaio novantenne che ha fatto le scarpe anche a una mucca

Domenica 18 dicembre alla Fiera di Bergamo è in programma l’assegnazione del Riconoscimento del Lavoro e del Progresso economico, il premio della Camera di Commercio di Bergamo, giunto alla 56esima edizione. Saranno consegnate quattro benemerenze e 82 premi a coloro che, con l’esempio di una vita dedicata al lavoro, hanno contribuito con impegno costante alla crescita dell’economia locale, nei diversi settori economici.

Nella categoria imprese – con più di 33 anni di ininterrotta e benemerita attività, sia in forma individuale sia in forma societaria – i premi sono 14, quattro dei quali ad attività commerciali. Si tratta del fiorista F. lli Ravasio di Bergamo (77 anni e 5 mesi), il negozio di calzature di Francesco Pezzoli di Villa d’Ogna (68 anni e 4 mesi), del Panificio Vanotti di Bergamo (54 anni e 7 mesi) e del ristorante pizzeria Vesuvio di Bergamo (46 anni e 1 mese).

Ecco la storia di Francesco Pezzoli

Francesco Pezzoli
Francesco Pezzoli

Novant’anni compiuti, 78 dei quali passati a realizzare, aggiustare e vendere scarpe. Un curriculum che se non è da record poco ci manca quello di Francesco Pezzoli, strenuo difensore dell’unico negozio di calzoleria di Villa d’Ogna, che solo alla fine dello scorso anno, con ben 89 primavere sulle spalle, ha alzato bandiera bianca e chiuso l’attività. Lo ha fatto a malincuore perché lui ci tiene a mostrare il suo lavoro e perché il suo laboratorio, in via Beato Alberto, è una sorta di museo, dove vedere le forme in legno con cui si realizzano le diverse scarpe, gli attrezzi del mestiere e pezzi storici come gli scarponi con i chiodi che realizzava per i soldati e i partigiani.

Ad affiancarlo in negozio la moglie Anna Maria Cagninelli, 85 anni, altro monumento alla longevità lavorativa, mentre le figlie hanno scelto altre strade professionali. «Ho cominciato come garzone a 12 anni – ricorda Pezzoli, più noto come Cèco -. A 16 mi sono messo in proprio e attorno ai 25-26 anni ho aggiunto la vendita di scarpe. Sono andato avanti fino ad adesso, ma oggi voler fare questo mestiere sarebbe da stupidi».

In tempi in cui le scarpe si possono anche acquistare on line senza nemmeno provarle è difficile persino immaginare cosa sia una calzatura fatta a mano e cosa significa confezionarla. Ma Cèco riesce benissimo a dare un’idea del suo su misura, citando il suo cliente più speciale: una mucca di proprietà di una famiglia di Nasolino. «Aveva un problema alle unghie delle zampe anteriori e non usciva più dalla stalla – ricorda -. Ho realizzato uno stivaletto ed è tornata al pascolo. Mi hanno pagato il lavoro e regalato uno stracchino».

Da abile maestro artigiano Pezzoli ha anche rivolto manualità e creatività nella scultura del legno arrivando a realizzare, da autodidatta, opere molto apprezzate, che raffigurano soprattutto animali e figure umane che lavorano.




Rilancio del commercio, quattro progetti bergamaschi in lizza per i contributi regionali

affittasi-negozio rit ritPassano al “secondo turno” i progetti bergamaschi contro la desertificazione commerciale attraverso il recupero dei negozi sfitti presentati in Regione nell’ambito del bando “Sto@ 2020”. La misura interessa i Duc, ovvero i Distretti urbani del commercio, che nella nostra provincia sono quattro – Bergamo, Treviglio, Seriate e Romano di Lombardia – e sono tutti ancora in corsa per i finanziamenti. I progetti preliminari sono stati infatti giudicati meritevoli di accedere alla seconda fase della procedura, quella negoziale e di presentazione del progetto definitivo, che si concluderà entro il 14 febbraio prossimo e porterà all’approvazione dei progetti e all’assegnazione dei contributi.

Il bando “Sto@” (per esteso Successful Shops in Towncenters Through Traders, Owners & Arts Alliance, ovvero negozi di successo nei centri urbani grazie all’alleanza tra commercianti, proprietari e arti) ha l’obiettivo di sostenere e rilanciare le attività del commercio in aree urbane recuperando gli spazi sfitti.

Per questa iniziativa il Pirellone ha stanziato più di 3,2 milioni di euro, destinati a favorire l’introduzione di nuovi e più moderni servizi che rendano più vive e attraenti le vie commerciali delle città lombarde, progetti coordinati sui negozi sfitti e sull’arredo urbano. Come in altri bandi, la Regione fa leva sulla corresponsabilità dei Comuni, incentivando la creazione di nuove forme di aggregazione organizzate. Per ogni Comune è ammesso un progetto complessivo di dimensione minima di 40.000 euro e non superiore ai 100.000. I progetti dovranno avere una durata minima di 12 mesi e massima di 24. Il contributo è destinato a sostenere, tramite il Comune capofila, micro e pmi del commercio, del turismo, dell’artigianato e dei servizi.

Tutti i progetti ammessi alle seconda fase del Bando

CREMONA
  • Cremona, Crema
MONZA
  • Monza, Lissone
PAVIA
  • Vigevano
BRESCIA
  • Brescia, Chiari
MILANO
  • Parabiago, Pioltello, Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo
MANTOVA
  • Vigevano
BERGAMO
  • Bergamo, Treviglio, Seriate, Romano di Lombardia
LECCO
  • Lecco
VARESE
  • Varese, Tradate, Saronno, Busto Arsizio

 




Inquinamento, per i veicoli commerciali Euro 3 diesel stop dalle 8.30 alle 9.30

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Sale l’inquinamento e scattano anche in Bergamasca, da domenica 11 dicembre, le limitazioni al traffico e al riscaldamento previste dal protocollo regionale per il miglioramento della qualità dell’aria nei periodi di emergenza.

Il protocollo prevede una serie di misure omogenee per il contenimento degli inquinanti e l’adesione volontaria da parte dei Comuni. In Bergamasca sono 22: oltre a Bergamo capoluogo, Arcene, Bagnatica, Brembate, Brusaporto, Cologno al Serio, Curno, Dalmine, Mozzo, Nembro, Grassobbio, Osio Sopra, Osio Sotto, Pontirolo, Ranica, San Paolo d’Argon, Scanzorosciate, Seriate, Torre Boldone, Treviglio, Treviolo e Villa di Serio.

Ad entrare in vigore sono le misure di primo livello, ossia quelle previste dopo sette giorni di superamento del valore di 50 microgrammi per metro cubo di PM10.

In particolare è prevista l’estensione alle giornate di sabato, domenica e festivi del divieto di circolazione – già limitata nel corso della settimana – dei veicoli Euro 0 benzina e Euro 0, 1 e 2 diesel dalle 7.30 alle 19.30. Scatta inoltre il divieto in ambito urbano per i mezzi Euro 3 diesel, dalle 9 alle 17 per le automobili e dalle 8.30 alle 9.30 per i veicoli commerciali.

Le temperature all’interno di case e attività commerciali sono inoltre limitate a 19 gradi ed è vietato utilizzare stufe e camini, se non sono l’impianto esclusivo di riscaldamento, che non abbiano una classificazione energetica ed emissiva pari alla classe 3 stelle.

Ecco tutte le misure di 1° livello (al superamento per 7 giorni consecutivi del valore di 50 microg/mc di PM10)

  • estensione delle limitazioni all’utilizzo dei veicoli Euro 0 benzina e fino a Euro 2 diesel (come da limitazioni vigenti) alle giornate di sabato, domenica e ai giorni festivi, nella fascia oraria dalle 7.30 alle 19.30;
  • divieto di circolazione in ambito urbano agli Euro 3 diesel (autovetture dalle 9.00 alle 17.00 e veicoli commerciali dalle 8.30 alle 9.30). Si mantengono le stesse deroghe previste dalle limitazioni strutturali invernali con l’aggiunta dei veicoli speciali;
  • divieto di utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (in presenza di impianto di riscaldamento alternativo) aventi prestazioni energetiche ed emissive che non sono in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe 3 stelle (in base alla classificazione ambientale riportata nell’allegato al protocollo);
  • divieto assoluto, per qualsiasi tipologia (falò rituali, barbecue e fuochi d’artificio, scopo intrattenimento, etc…), di combustioni all’aperto anche relativamente alle deroghe consentite rappresentate dai piccoli cumuli di residui agricoli e forestali bruciati in loco;
  • introduzione del limite a 19°C (con tolleranza di 2°C) per le temperature medie nelle abitazioni e spazi ed esercizi commerciali;
  • divieto per tutti i veicoli di sostare con il motore acceso;
  • divieto di spandimento dei liquami zootecnici e, in presenza di divieto regionale, divieto di rilasciare le relative deroghe;
  • invito ai soggetti preposti a introdurre agevolazioni tariffarie sui servizi locali di TPL;
  • potenziamento dei controlli con particolare riguardo a rispetto divieti di limitazione della circolazione veicolare, di utilizzo degli impianti termici a biomassa legnosa, di combustioni all’aperto e di divieto di spandimento dei liquami.

Al superamento per 7 giorni consecutivi del valore di 70 microg/mc di PM10, scattano invece le misure di 2° livello

  • estensione delle limitazioni per le autovetture private Euro 3 diesel nella fascia oraria 7.30-19.30 e per i veicoli commerciali nella fascia oraria 7.30 – 9,30 e 18.00 – 19.30;
  • divieto di utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa che non sono in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe 4 stelle (in base alla classificazione ambientale riportata nell’allegato la protocollo).

Le ordinanze sindacali di revoca di 1° e/o di 2° livello si attivano dopo due giorni consecutivi sotto i rispettivi limiti di 50 microgrammi/m3 e/o di 70 microgrammi/m3 con conferma da parte di Regione Lombardia, e cioè il 3° giorno dal rientro con conseguente sblocco dal 4° giorno.

>> Per essere sempre aggiornati sulle aree in cui sono in vigore o meno le limitazioni è a disposizione il sito del Protocollo Aria 

 




Regali di Natale, budget confermato. Ecco chi sale e chi scende

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Per il Natale 2016, gli italiani regaleranno in prevalenza generi alimentari, giocattoli e giochi per bambini, capi di abbigliamento, libri, prodotti per la cura della persona, vino, calzature, telefoni cellulari e smartphone. I generi alimentari si confermano anche per il 2016 la tipologia di regalo più diffusa: il 73,7% (contro il 74,7% del 2015) del campione dell’indagine realizzata da Confcommercio in collaborazione con Format-Reserach ha affermato che effettuerà un regalo di questo genere.

Tra i prodotti maggiormente acquistati nel 2016 salgono rispetto al 2015 i giocattoli per i bambini (46,7% contro il 45,4% del 2015), capi d’abbigliamento (46,3% contro il 46,2% del 2015), i libri (41,7% contro il 36,4% del 2015), i prodotti per la cura della persona (34,9% nel 2016, erano il 30,6% nel 2015), il vino (27,8% contro il 26,4% del 2015) e le calzature (17,1% nel 2016, erano il 15,5% nel 2015). In aumento anche la percentuale dei consumatori che pensano di acquistare gioielli e bijoux (10,8% contro il 7,8% del 2015). In diminuzione cellulari, smartphone e articoli tecnologici: accessori per il pc, tablet, stampanti, etc.

Forse anche per un senso di incertezza per l’attuale situazione – rileva l’indagine – si faranno più regali ai propri familiari (il 68,6% contro il 67,8% del 2015) e a se stessi (44,4% contro il 37,1% dello scorso anno) e un po’ meno a conoscenti, amici e parenti lontani (il 30,5% contro il 32,5), anche se, ed è un segnale positivo, quest’anno si riduce di quasi 20 punti la percentuale di chi attenderà gli ultimissimi giorni a ridosso delle festività per acquistare i regali (dal 37,3% al 18,6%).

Quanto al budget di spesa previsto, la stragrande maggioranza dei consumatori (93,3%) cercherà di non superare complessivamente i 300 euro (sostanzialmente in linea con l’anno scorso), cifra che potrebbe aumentare anche per effetto dell’abolizione della Tasi.

Gli acquisti saranno effettuati in prevalenza presso i punti vendita della grande distribuzione (75,6%) e i negozi tradizionali (56%), ma è in forte crescita l’utilizzo del web, un canale di acquisto a cui nel 2009 si rivolgeva appena il 3,8% degli italiani. Dopo tre anni, nel 2012 la percentuale è salita al 28,3%, nel 2015 al 39,6% e oggi si attesta al al 44%.

>>L’indagine




Lovere, compri nei negozi e puoi vincere subito 500 euro

Lo shopping natalizio a Lovere fa vincere buoni spesa. Dal primo dicembre fino all’8 gennaio chi farà acquisti e comprerà i suoi regali nei negozi del paese parteciperà a un concorso che mette in premio buoni spesa fino a un valore di 500 euro.

Anche quest’anno i negozi di Lovere, coordinati dall’Asarco, per le feste di Natale, hanno quindi pensato di premiare i loro clienti. Le insegne aderenti all’iniziativa sono oltre 50 e spaziano dall’abbigliamento alla profumeria, dalle calzature all’oggettistica regalo e tanto altro ancora. Si possono riconoscere dalla locandina del concorso affissa in vetrina. I cliente al termine del suo acquisto riceverà una busta che potrà contenere o un messaggio di augurio di buone feste o i buoni spesa da spendere subito, compreso il superpremio di 500 euro. Il montepremi messo in palio è di 10mila euro.

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Gorle, con commercianti e associazioni le luminarie brillano di più

Domenica 4 dicembre Gorle dà il via alle Feste con IlluminaGorle, la giornata che accenderà luminare natalizie definite senza precedenti per il paese, con 112 corpi illuminanti, 7 alberi al centro delle rotatorie e il coinvolgimento di 23 vie del paese, per un totale di 5,8 km di strade illuminate.

Il progetto si deve al comitato di commercianti Gorle Shop & Service, alla collaborazione dell’associazione Arca e alla partecipazione di 121 aziende, 9 associazioni compresa, per la prima volta, la Parrocchia.

L’appuntamento è inserito in un ricco programma di iniziative, in piazza Marconi dalle 9 alle 19. Ci saranno l’Eco Cafè, auto d’epoca, mostre fotografiche, sculture di artisti gorlesi, foto storiche del paese, hobbisti con creazioni originali e writers. Si potrà anche visitare l’esposizione dei prodotti delle imprese locali, ideali per lo shopping natalizio, ed approfittare dei punti ristoro per una pausa corroborante e golosa. Dalle 14 scatteranno le proposte dedicate ai bambini. Santa Lucia con l’asinello raccoglierà le loro letterine, il parco della biblioteca ospiterà una fattoria didattica (con sottofondo musicale del baghet, giro su pony con istruttori abilitati e leccornie natalizie per tutti) ed i trampolieri animeranno la festa con le loro performance.

All’imbrunire si procederà all’accensione delle luminarie in tutto il paese alla presenza delle autorità, delle associazioni, delle aziende, dei cittadini, della Parocchia, con l’accompagnamento musicale della band X-MAS, una formazione di insegnanti e allievi dell’associazione Suonintorno. Non mancherà il brindisi con spumante e panettone offerto a tutti. L’evento vuole essere un’occasione per migliorare la conoscenza, scambiare opinioni ed idee, far crescere ed amalgamare la comunità promuovendo i suoi protagonisti e le loro potenzialità.

In caso di maltempo, la manifestazione si terrà al parco dei Caduti (ex polveriera di via Martinella). Per aggiornamenti: arcagorle.itcomune.gorle.bg.itGorle shop & service




Il distretto dei Colli e del Brembo premia lo shopping di Natale

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Nel distretto dei Colli e del Brembo (che riunisce i Comuni di Curno, Mozzo, Valbrembo, Paladina, Almè, Villa d’Almè, Sorisole e Ponteranica) torna il “Grande Concorso di Natale – Vinci il tuo Distretto”, che coinvolge 71 esercizi commerciali e mette in palio 50 premi del valore complessivo di 3.200 euro.

Chi farà shopping nelle attività aderenti dal 26 novembre al 6 gennaio riceverà un coupon (uno ogni 10 euro spesi, per un massimo di cinque per ogni spesa) con cui partecipare all’estrazione di 50 buoni acquisto di valore diverso, spendibili entro il 31 marzo 2017. Basta quindi compilare e firmare i coupon e imbucarli nell’apposita cassetta presente nei punti vendita e attendere l’estrazione finale, che si terrà alla presenza di un funzionario della Camera di Commercio entro la fine di gennaio 2017.

Le categorie merceologiche coinvolte sono tante, dall’abbigliamento all’oggettistica, dalla ristorazione all’accoglienza, dal fitness al benessere, dagli alimentari all’utensileria, non sarà perciò difficile trovare il regalo giusto per il prossimo Natale e contemporaneamente tentare la fortuna. Il primo premio consiste in buoni spesa del valore di 500 euro, per il secondo estratto a disposizione ci saranno 250 euro e 100 per il terzo. Dal quarto al 50esimo coupon il premio è di 50 euro. I vincitori saranno contattati personalmente e invitati a ritirare i buoni spesa.

L’iniziativa rientra negli obiettivi del Distretto dei Colli e del Brembo, le cui risorse e attività si rivolgono agli operatori del commercio, della somministrazione, del turismo e dei servizi con l’intento di produrre azioni per sostenere e rafforzare il tessuto commerciale e creare una rete di relazioni e collaborazioni che non si esaurisce in un singolo progetto, ma lavora ad ampio raggio e in prospettiva.

Il coinvolgimento degli otto comuni evidenzia la volontà di costruire sinergie e progettualità condivise per valorizzare il territorio e i suoi protagonisti, mentre i 71 esercizi commerciali aderenti testimoniano la vivacità del tessuto imprenditoriale locale e il desiderio di mettersi in collegamento e creare una vetrina comune.

I coupon, stampati in 270 blocchetti, sono disponibili sino ad esaurimento. L’invito dei promotori è quindi quello di lasciarsi trasportare dalla varietà delle proposte creative dei commercianti per sperimentare un Natale diverso dal solito, dove i regali per amici e parenti saranno contraddistinti da alta qualità, originalità e dal piacevole incontro con le attività economiche del Distretto dei Colli e del Brembo.

natale-distretto-dei-colli-e-del-brembo-i-negozi-che-partecipano-alla-lotteria-2016