Sarnico, basta una telefonata per fare la spesa in tre negozi

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Da sinistra: Giovanni Viviani, Gianfranco e Andrea Ghisalberti, Tommaso Giacomini, Franco Pedrocchi

Se il futuro del commercio tradizionale è nelle iniziative di rete, Sarnico può fare scuola. I negozianti di via Lantieri, in Contrada, sono scesi in campo con un servizio originale, pensato per le famiglie che hanno poco tempo e in generale per i clienti anziani o malati che hanno difficoltà a spostarsi.

Giovanni Viviani e Franco Pedrocchi del negozio di frutta Dicottedicrude, Gianfranco Ghisalberti della omonima panetteria e Tommaso Giacomini della Antica Salumeria della Contrada hanno creato un utile sodalizio e lanciato la spesa e consegna a domicilio congiunta.

La formula è questa: basta telefonare ad uno dei tre negozi per fare la spesa in tutti e tre e ricevere i prodotti ordinati a casa, in un’unica consegna: dal pane alla pizza, ai dolci, dall’ortofrutta ai succhi espressi, fino a salumi, formaggi e prodotti di gastronomia. Il servizio è promosso dal lunedì al venerdì, al costo di un euro. «L’idea è nata dalla richiesta di alcuni nostri clienti – spiega Giovanni Viviani -. Ci chiedevano il favore di unire alla spesa di frutta e verdura qualche panino, oppure dell’affettato. Allora ci siamo trovati e abbiamo pensato di farne un servizio per i nostri clienti. Abbiamo comprato una bicicletta elettrica per fare le consegne e siamo partiti». «L’idea era di ampliare la gamma e la clientela – dice –. Certo non possiamo competere con la grande distribuzione, è un servizio pensato soprattutto per la spesa quotidiana, ma ha il vantaggio di dare freschezza e qualità».

«Ognuno di noi, a titolo di cortesia, lo faceva già – ricorda Tommaso Giacomini -. I nostri negozi sono tutti qui, in 20 metri, e questo ha dato l’input all’iniziativa. Ci è sembrata un’idea carina, diversa dal solito e i clienti sono stati contenti». «L’unione fa la forza – sottolinea Gianfranco Ghisalberti – abbiamo puntato alla minima spesa per la massima resa: il costo è stato molto limitato (la spesa delle locandine per far conoscere il servizio e la bicicletta) e l’iniziativa è apprezzata, anche se nella nostra zona c’è una esasperazione della grande distribuzione e tanti vanno a fare la spesa nei centri commerciali. È un aiuto che si fa alle persone più in difficoltà per orari o per motivi di salute. Il negozio di vicinato ha questa caratteristica. Quando vai a portare la spesa ti riconoscono dalla voce e sono tranquilli. È il sociale che conta per noi piccoli negozi di vicinato. Abbiamo questa funzione».




Indennizzo per chi cessa l’attività commerciale, assistenza in Ascom

Enasco Per chi cessa definitivamente l’attività commerciale e resta in attesa della pensione, si chiuderà quest’anno la possibilità di ottenere un indennizzo pari a 502 euro mensili. Il beneficio, già previsto dal 1996 e di cui i commercianti hanno potuto usufruire fino al 31 dicembre 2011, è stato ripristinato con la legge di stabilità 2014 (legge n. 147 del 2013, comma 490).

Un atto fortemente voluto dalla Confcommercio, vista la persistente crisi del settore. La prestazione funziona come un ammortizzatore sociale, per accompagnare fino alla pensione coloro che lasciano definitivamente l’attività.

L’opportunità è stata nuovamente prevista fino al 31 dicembre 2016 e le istanze possono presentarsi fino al 31 gennaio 2017. Non è assistenza a carico dello Stato, ma autogestione. La concessione dell’indennizzo viene finanziata – fino al 31 dicembre 2018 – con la maggiorazione dello 0,09% dell’aliquota contributiva prevista per i commercianti in attività iscritti all’Inps.

Destinatari

Sono tutti coloro che esercitano, titolari o collaboratori, l’attività commerciale al minuto in sede fissa o ambulante, i gestori di bar e ristoranti, gli agenti e rappresentanti di commercio.

Requisiti e condizioni

È necessario che gli interessati che hanno cessato o cesseranno l’attività entro il 31 dicembre 2016, abbiano più di 62 anni di età, se uomini, o più di 57 anni, se donne, e vantino un’iscrizione al momento della cessazione dell’attività per almeno 5 anni, in qualità di titolari o collaboratori, nella gestione degli esercenti attività commerciali istituita presso l’Inps.

Sono necessari inoltre:

  • la cessazione definitiva dell’attività;
  • la riconsegna dell’autorizzazione per l’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande (nel caso in cui quest’ultima sia esercitata con l’attività di commercio al minuto);
  • la cancellazione del titolare dell’attività dal Registro delle Imprese;
  • la cancellazione del titolare dal Registro degli Esercenti il Commercio per l’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande;
  • la cancellazione dal ruolo provinciale degli Agenti e Rappresentanti di Commercio.
Incompatibilità del beneficio

L’indennizzo è incompatibile con attività di lavoro autonomo o subordinato e la corresponsione del beneficio termina dal primo giorno del mese successivo a quello in cui sia stata ripresa l’attività lavorativa, dipendente o autonoma. Il beneficiario deve comunicare all’Inps la ripresa dell’attività entro 30 giorni dal suo verificarsi. A sua volta l’Inps deve effettuare i controlli sul rispetto della norma.

Misura, durata e modalità di erogazione

L’indennizzo compete dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda e fino al momento in cui si potrà percepire la pensione di vecchiaia. Ciò significa che, rispetto al passato, l’indennizzo avrà una durata superiore ai tre anni, visto che l’assegno viene erogato fino al momento di compimento della nuova età pensionabile, adeguata agli incrementi della speranza di vita (vedi riquadro).

L’importo – pari quest’anno a 502 euro mensili – è identico al trattamento minimo di pensione concesso dall’Inps ai commercianti iscritti alla gestione.

L’Istituto ritiene che la titolarità di un trattamento pensionistico non impedisca la concessione dell’indennizzo. In una situazione del genere potrebbero trovarsi i titolari di assegno di invalidità, di pensione di anzianità, nonché le vedove ed i vedovi che hanno una rendita di reversibilità.

Per ottenere la prestazione occorre inoltrare all’Inps un’apposita domanda. I periodi in cui viene riscosso l’assegno si considerano come lavorati ai fini della pensione. Attenzione però: la contribuzione figurativa si somma a quella di lavoro solo per raggiungere il diritto, in quanto lo scopo della prestazione è di evitare che il commerciante con pochi versamenti possa restare senza reddito e pensione.

La domanda, per “nuovi” e “vecchi” commercianti

La legge di stabilità 2014 non ha solo riattivato l’incentivo per chi matura i requisiti e le condizioni dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2016; ha pure riaperto i termini per le “vecchie” chiusure, ossia per quelle avvenute entro il 31 dicembre 2011 da parte di coloro che hanno maturato i requisiti tra il 1° gennaio 2009 al 31 dicembre 2011.

Pertanto, attualmente può presentare domanda di indennizzo:

  • chi matura i requisiti entro il 31 dicembre 2016;
  • chi, pur avendo maturato i requisiti nel periodo dal 1° gennaio 2009 al 31 dicembre 2011, non aveva presentato domanda o gli era stata rigettata perché presentata oltre il termine ultimo (era fissato al 31 gennaio 2012).

L’Inps ha precisato che, in ogni caso (ai “nuovi” e/o ai “vecchi”), la decorrenza dell’indennizzo non può essere antecedente al 1° febbraio 2014, primo giorno del mese successivo all’entrata in vigore della legge e, comunque, l’indennizzo viene concesso dal 1° giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.

Gli uffici del Patronato 50&Più Enasco di Bergamo sono a disposizione per la verifica dei requisiti, la predisposizione della domanda e all’inoltro all’Inps. Via Borgo Palazzo, 133 – tel. 035 4120302




Seriate, i vincitori della Caccia al tesoro nei negozi

seriate - vincitori caccia al tesoro Botteghe 2016
La squadra prima classificata

Complice il bel tempo, la Caccia al tesoro, promossa dall’Assessorato al Commercio e dall’associazione Botteghe di Seriate, sabato 19 marzo si è conclusa con successo per le vie della città. Oltre che per i partecipanti, divisi in 19 squadre, è stata infatti una festa collettiva, che ha coinvolto negozianti e famiglie. «È stato un sabato allegro e divertente che ha visto la partecipazione di un centinaio di persone e a vincere sono stati i sei gruppi spostatisi per le vie della città in bicicletta, a dimostrazione del fatto che la bici fa bene – dichiara soddisfatta l’assessore al Commercio, Paola Raimondi -. Ma tutta Seriate è stata coinvolta: dai commercianti, che hanno dimostrato spirito d’accoglienza e voglia di mettersi in gioco, sino ai cittadini. È stata una festa per famiglie e bambini».

La gara, iniziata alle 15.30, è terminata alle 18.30 in piazza Matteotti con la premiazione delle sei squadre vincitrici. La classifica, stesa a seguito del miglior punteggio totalizzato nelle tappe della prima manche, tenutasi dal 12 al 18 marzo, e della seconda manche, disputata sabato 19, è la seguente:
1 Siamo i kiwi
2 Giovani esploratori
3 M&M’s
4 Coniglietti Namm
5 Ginemama
6 Micietti
A ogni squadra vincente è stato consegnato un voucher spesa del valore di 100 euro.




Seriate, la brochure delle Botteghe? La finanzia il centro commerciale

brochure Botteghe di Seriate - coverI commercianti di Seriate ci mettono la faccia sulla brochure che in questi giorni sarà distribuita nei punti vendita cittadini, nella biblioteca civica e nei centri sportivi, promossa dall’assessorato al Commercio in collaborazione con l’associazione delle Botteghe di Seriate e finanziata da Iper alle Valli e Galleria centro commerciale.

«Progetto promozionale a costo zero per l’Amministrazione comunale, è uno strumento utile e pratico per dare visibilità al volto del commercio seriatese legato a persone che svolgono con passione il proprio mestiere, al servizio della comunità – dichiara l’assessore al Commercio Paola Raimondi -. Questa brochure è un altro segno del dialogo tra Comune e Botteghe di Seriate e anche grande distribuzione per promuovere i negozi del territorio a capo del distretto Gate».

L’opuscolo, distribuito in 10mila copie, presenta l’elenco dei 71 soci dell’associazione Botteghe di Seriate, divisi per settore merceologico: 27 negozi per il commercio, spaziando da attività per gli animali domestici alle idee regalo, da ottici a oreficerie, dall’abbigliamento all’arredamento ed elettrodomestici, dalle farmacie alla fotografia; 14 per la ristorazione; 19 riferiti ai servizi, che comprendono parrucchieri, autonoleggio, immobiliari e assicurazioni; 2 per il turismo e 9 alimentari. Ogni attività commerciale è localizzata sulla cartina della città.

Seguendo il motto «Chi parla semina. Chi ascolta miete» riportato sul retro di copertina per le Botteghe di Seriate «questa comunicazione è come un seme lanciato alla città per dare visibilità ad attività e servizi che possono essere conosciuti e raccolti dalla gente».




Turismo e commercio, fondi per le attività del lago d’Iseo

Dal Distretto dell’attrattività Iseo L@ke arriva un nuovo bando per le attività turistiche e commerciali. Il valore è di circa 75mila euro e fa parte del fondo di 160mila euro stanziato dalla Regione Lombardia (in attuazione della d.g.r del 4 aprile 2014 n.1613 e successivi provvedimenti attuativi del bando “Distretti dell’attrattività”).

La Comunità Montana del Sebino Bresciano, ente capofila del distretto, tramite il precedente bando non ha esaurito i fondi ed ha quindi deciso di rimettere a disposizione i contributi regionali. I finanziamenti verranno concessi per interventi di innovazione dei sistemi di offerta commerciale e turistica, con particolare attenzione all’utilizzo di tecnologie digitali, a iniziative di messa in rete di imprese turistiche e commerciali, e al mantenimento dell’offerta commerciale nelle aree montane, urbane e periferiche e nei piccoli centri.

Interessate sono le attività presenti nei 15 comuni(della sponda bergamasca e bresciana) che partecipano al Distretto: Castro, Costa Volpino, Iseo, Marone, Monte Isola, Parzanica, Pisogne, Predore, Riva di Solto, Sarnico, Sale Marasino, Solto Collina, Sulzano, Tavernola bergamasca e Lovere.

Le domande di contributo vanno presentate all’ufficio protocollo della Comunità Montana del Sebino Bresciano tramite Pec (protocollo@pec.cmsebino.bs.it), dal primo aprile sino al 30 aprile. Per informazioni contattare la Comunità Montana del Sebino Bresciano (030/986314 int.6).




Trentun anni in Ascom, «vi racconto come è cambiato il commercio»

Se c’è qualcuno che conosce da vicino e in profondità le vicende del commercio tradizionale bergamasco è certamente Francesco Cortinovis, 67 anni appena compiuti, nato a Clanezzo, funzionario Ascom, per più di trent’anni.
Si è occupato in particolare dei commercio al dettaglio alimentare, ossia salumieri, macellai e fruttivendoli, quelle attività che significano bottega, conduzione familiare nella quale anche i dipendenti vengono considerati tali, fidelizzazione del cliente tramite rapporto personale, in una parola il negozio di vicinato nella sua accezione più limpida e immediata, che continua a resistere. Per conto dell’Ascom si è anche occupato del collegamento con le associazioni presenti nei comuni della provincia, oltre a essere consulente dell’area tecnica amministrativa della sede e delle delegazioni di Albino e di Clusone.
A fine mese lascerà l’incarico e potrà godersi la pensione. Martedì 22 marzo nella sede dell’Ascom di via Borgo Palazzo ci sarà un incontro con il presidente Paolo Malvestiti, il direttore Oscar Fusini, Luigi Trigona past direttore e i colleghi per un saluto e un rinfresco.
Di grane e di ricorsi ne ha affrontati in questi anni, dagli scandali alimentari alle decisioni improvvide di alcune amministrazioni e ai lacci e laccioli della burocrazia. A proposito di burocrazia, ha dell’incredibile una sanzione pecuniaria comminata a una gelateria perché aveva omesso di denunciare la “pubblicità” fatta tramite un cestino portarifiuti, colpevole, il portarifiuti, di essere a forma di cono di gelato.
È lui stesso a raccontare i suoi anni trascorsi all’Ascom, pescando in un archivio denso di iniziative, incontri, scontri, viaggi, con il gusto della citazione letteraria che lo accompagna dagli studi classici e dal quel primo impiego da bibliotecario alla Caversazi.
Ci tiene a dire che non lascerà del tutto i suoi commercianti continuando a essere il responsabile fiscale del Caf in Ascom e il segretario nella Pia Unione San Lucio, sodalizio che dal 1938 promuove momenti di solidarietà, di spiritualità e di svago tra i dettaglianti alimentari della Bergamasca.

 

«Dagli scandali alimentari ai problemi con i Comuni, tante battaglie affrontate con la forza del gruppo»

di Francesco Cortinovis

 

L’anno 1984 – presidente della repubblica Sandro Pertini, Pontefice Papa Giovanni Paolo II, vescovo della diocesi di Bergamo Monsignor Giulio Oggioni e sindaco di Bergamo Giorgio Zaccarelli, giusto per inquadrare il periodo – è stato un anno importante, sabbatico, per la mia vita lavorativa e non solo.

A gennaio, a 35 anni, “nel mezzo del cammin di nostra vita”, ho perso il lavoro, sperimentando sulla mia pelle altri versi del Sommo poeta “Tu proverai sì come sa di sale/lo pane altrui, e com’ è duro calle/lo scendere e ‘l salir per l’altrui scale”. A luglio ho conseguito il diploma di Ragioniere e Perito commerciale, oltre alla maturità classica. A settembre mi sono iscritto appena in tempo, al ruolo dei periti tributari della Camera di Commercio, iscrizione che mi ha permesso di essere per 16 anni responsabile fiscale del Caf in Ascom. Il 12 novembre è stato il primo giorno di lavoro presso l’Ascom, rapporto che dopo oltre trent’un anni si sta per concludere e precisamente il prossimo 31 marzo, con il pensionamento.

In precedenza ho lavorato per cinque anni alla Unione Autonoma Esercenti, questo impiego mi ha permesso di acquisire l’esperienza necessaria per presentarmi con le credenziali giuste per il nuovo incarico. Ma ricordo con molta nostalgia anche il mio primo lavoro, come bibliotecario presso la Biblioteca comunale Caversazi di Bergamo, durante la prima crisi energetica anni degli 1972/1974, un incarico annuale, con il compito di protrarre l’orario serale fin alle ore 22 e di aprire per la prima volta anche di domenica.

In Ascom dopo alcuni colloqui il direttore dottor Luigi Trigona mi assume ritenendomi una pedina funzionale al suo piano di rilancio della Associazione, il nostro rapporto è sempre stato buono. Le imprese aderenti all’Ascom erano suddivise in tantissime categorie merceologiche. A me fu affidato il comparto alimentare che comprendeva i salumieri, i macellai e i fruttivendoli. Ogni gruppo, geloso della propria autonomia e specificità, aveva un presidente e un consiglio direttivo eletti ogni tre anni; io sono diventato automaticamente segretario di tutti i tre gruppi, anche se mi sono sempre ritenuto un “animatore”.

Ben presto constatai, con piacere che i consiglieri e i presidenti erano persone volenterose, in gamba, sempre disponibili a sacrificare parte del loro tempo libero per dedicarlo alla Associazione. Per fortuna mia sono stato ben accolto; da loro ho imparato molto, soprattutto a comprendere quali fossero i problemi di ciascuna categoria, che si possono riassumere in: orari di vendita troppo estesi e poco compatibili con la vita privata e familiare; continua e incessante espansione della distribuzione organizzata; riqualificazione e professionalità; esigenza di avere più visibilità, valorizzazione dei negozi di vicinato e soprattutto riconquista della fiducia dei consumatori, sempre più disorientati da comportamenti criminogeni di una parte non secondaria della filiera alimentare, basta ricordare il vino al metanolo, mucca pazza ecc.

fiera - oldfiera - old 2fruttivendoli -in fiera - Billè macellai campionaria 2005A questi problemi si è cercato di dare alcune risposte positive. Per promuovere il contatto con i consumatori si è deciso di partecipare alla Fiera Campionaria di Bergamo, all’inizio con un piccolo stand di tre metri quadrati per ciascuno gruppo, fino ad arrivare alla terza partecipazione con uno stand comune di oltre cento metri quadrati, uno stand vivo, con rassegne di piatti di gastronomia, con esposizione di piatti pronti a cuocere a base di carni, con composizioni artistiche utilizzando prodotti ortofrutticoli e con dimostrazioni pratiche di come si taglia il grana padano, il prosciutto crudo e si “spolpa” la carne.

Sul versante della formazione professionale, abbiamo ritenuto utile la partecipazione ad alcune fiere di settore molto importanti e di richiamo internazionale, quali “Vinitaly” a Verona, “Cibus” a Parma oppure Cesena per i fruttivendoli e Udine per i macellai. Non ci siamo accontentati dell’Italia, siamo andati anche all’estero, a Parigi, in treno, per partecipare alla Fiera “Europain 92”, l’anno successivo a Vienna e nel 1994 a Barcellona per visitare “Alimentaria” , fiera di settore di importanza europea.

europain 92

Per trovare sostegno al consumo di carne, alimento molto bistrattato sia per il caso di “mucca pazza” sia perché sconsigliato da quasi tutti i dietologi, con il presidente dei macellai Giovanni Bresciani e il vice Franco Meloncelli siamo persino fiondati a Bologna per incontrare il professor Eugenio Del Toma, oggi famosissimo dietologo, ma allora poco conosciuto al grande pubblico, per assistere alla presentazione di un suo libro dal titolo “Diete “ nel quale sosteneva l’importanza del consumo delle carni rosse per una alimentazione corretta, oggi si direbbe equilibrata, soprattutto per giovani, sportivi e bambini; al termine della presentazione abbiamo scambiato quattro chiacchiere, per l’entusiasmo abbiamo anche acquistato una decina di copie del libro a nostre spese.

Ho preso in mano anche il collegamento con le realtà associative comunali e territoriali, alcune già esistenti e altre create da me come a Ponte San Pietro, a Cividate al Piano, a Grumello del Monte, a Verdellino, a Telgate e a Zogno. Di solito il contenzioso con i comuni e con i sindaci verteva sugli orari di apertura dei negozi e dei pubblici esercizi, sui parcheggi, invece di crearne di nuovi si eliminavano quei pochi esistenti nei centri storici per inaugurare piazze, isole pedonali, sensi unici e soprattutto sul contenuto dei piani del commercio. Ricordo invece con piacere il sindaco di Romano di Lombardia, signor Giuseppe Longhi, che prima di varare una vasta isola pedonale nel centro storico ha realizzato all’esterno delle mura, a corona, molti parcheggi comodi e facilmente raggiungibili.

Del mondo delle associazioni comunali o territoriali meritano una particolare menzione quella di Clusone, quella di Sarnico e il coordinamento della Media Val Seriana, da Torre Boldone a Gazzaniga. A Clusone, in particolare si sono svolte più manifestazioni lungo le vie del centro storico, con grande partecipazione di commercianti e di cittadini per protestare contro la modifica degli orari dell’isola pedonale e la scarsità dei parcheggi. L’associazione esercenti e commercianti di Sarnico era forte e rispettata dalla amministrazione comunale, anche se non sono mancati contrasti, con loro l’Ascom ha organizzato anche un corso di marketing. Il coordinamento delle associazioni della Media Valle Seriana (oggi lo chiameremmo Distretto diffuso del commercio) è stato una esperienza innovativa, gli esercenti e i commercianti avevano capito fin d’allora, quattro lustri fa, coordinatore Diego Pedrali, che l’unione fa la forza.

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La manifestazione dei commercianti di Clusone

Per fortuna molte cose sono cambiate in positivo in questi trent’anni, tuttavia, come si è potuto vedere da questo excursus, i problemi e le aspettative delle piccole realtà economiche sono sempre gli stessi, anche se declinati in modo diverso. Forse oggi abbiamo uno strumento in più per affrontarli, che è quello di fare rete, di fare squadra, vale a dire del lavorare insieme, come ha ben evidenziato anche Papa Francesco, nel recente incontro con gli industriali.

Cortinovis San LucioLavorare insieme per una Associazione significa proprio questo, promuovere il confronto, la collaborazione, la ricerca di soluzioni comuni e soprattutto la consapevolezza che ognuno non solo è una pedina importante, ma anche indispensabile ( ricordiamoci dell’apologo del senatore romano Agrippa Menenio).

Una delle mie maggiori soddisfazioni professionali è l’aver istituito, promosso e organizzato i corsi Rec riconosciuti dalla Regione Lombardia a Clusone, due all’anno, fino al 1997 in collaborazione con Bergamo Sviluppo. Ma i ricordi più belli sono legati alle tante persone che ho incontrato, con la voglia di stare e fare insieme.

cortinovis con il corso per vetrinisti
Con il corso per vetrinisti

Halloween con i fruttivendoli
Halloween con i fruttivendoli




Botteghe di Seriate, gran finale della caccia al tesoro

caccia al tesoro seriate pasqua 2016 -ritSabato a Seriate ritorna l’attesa “Caccia al tesoro pasquale”, in versione extended. Per andare incontro alle numerose richieste, l’Assessorato al Commercio e l’associazione Botteghe di Seriate hanno infatti pensato a una gara in due manche per permettere a più gruppi di partecipare e soprattutto per prolungare il divertimento e il coinvolgimento della città. La sfida partita sabato 12 entra nel vivo questo fine settimana con la chiusura domani 19 marzo, giorno di premiazione delle 6 squadre migliori, ossia quelle che avranno superato correttamente tutte le prove nel minor tempo possibile.

«Quest’anno la gara è più articolata e strutturata, pensata per coinvolgere più persone – afferma l’assessore al Commercio Paola Raimondi -. E sembra che si sia colpito nel segno. A partecipare non solo le famiglie seriatesi, ma anche le istituzioni civili. Tra le squadre sinora iscritte, una è formata da alcuni docenti, un collaboratore scolastico e 7 alunni dell’istituto Majorana. Inoltre il divertimento è raddoppiato, essendo una caccia al tesoro distribuita in due fine settimana in 23 negozi, che ringrazio per l’organizzazione, e dal premio davvero allettante: in palio 600 euro in voucher spesa da distribuire tra le 6 squadre vincenti. Non mi resta che sperare nel bel tempo e augurare a tutti un buon divertimento».

Dal 12 al 18 marzo tutte le squadre iscritte, o anche alcuni componenti, hanno avuto il tempo di raggiungere le tappe del percorso, indicato nella prima Mappa del Tesoro, consegnata al momento dell’iscrizione. In ogni tappa la squadra ha svolto una facile e simpatica “prova” della durata di 10 minuti circa, con l’aiuto dei Pirati Pasqualini. Un esempio delle sfide? Preparare i colori base per un’acconciatura o dei biscotti, riassettare un letto, contare noci e mandorle in un contenitore, cucire un bottone, risolvere un sudoku, ricevendo al termine di ogni prova un pezzo del Tesoro Pasquale, che dovrà essere conservato e consegnato sabato 19 marzo, quando la Caccia al Tesoro vivrà il momento finale.

Il punto di ritrovo sarà alle 14.30 in piazza Matteotti, vicino al corso Roma, per iniziare la seconda manche, da svolgersi a tutta velocità. Dopo la consegna dell’oggetto del tesoro a tutte le squadre sarà consegnato il kit gara, con la bandana e la seconda Mappa del Tesoro. Alle 15.30 si parte! Tutta la squadra (possibilmente dotata di mezzi di trasporto) potrà seguire le indicazioni della mappa e muoversi per le vie di Seriate, alla ricerca dei pezzi che completeranno il Tesoro Pasquale. Alle 18.30 ritrovo di nuovo in piazza Matteotti e premiazioni. A vincere saranno le 6 squadre che hanno completato correttamente tutte le tappe della prima e della seconda manche, totalizzando il miglior punteggio. In palio 6 voucher spesa del valore di 100 euro.

Questi i negozi che partecipano all’iiziativa
· 4 ZAMPE E 1 CODA – via Decò e Canetta, 8
· ANDREA SANA OTTICO – via Italia, 16/B
· ANGOLO NATURA 3 – via Tiepolo, 9
· ARKUS BAR PIZZERIA – via Dante, 2
· ARRICCIA SPICCIA HAIR STYLE – via S. Grisogono, 3
· CAFE’ DE PARIS – via S. Grisogono, 7
· CAFFE’ DEL PARCO – c.so Roma, 70/A
· CASA DELL’OROLOGIO – via Italia, 12
· CFB ARREDAMENTI – via Comonte, 14/H
· EREDI CONSOLI ORTOFRUTTA – via Italia, 77
· GELATERIA GINEVRA – via Nazionale, 53
· IL FORNAIO ECC… – via Paderno, 17
· INFO-SOLUTIONS – via Dante, 22
· MAGIE E COLORI – via Italia, 121
· MAGIK PIZZA – via C. Battisti, 37/A
· MARINO ORTOFRUTTA – c.so Roma, 70/B
· MINIMALUX – via Marconi, 29/B
· PESENTI L’ARREDAMENTO – via Brusaporto, 1
· PUNTO E LINEA – c.so Roma, 70/C
· STAR MARKET’S DUE – via Paderno, 25
· STUDIO CINQUE – via Paderno, 4
· SUSY ACCONCIATURE – via Madonna delle Nevi, 15
· 3 STORE – via Paderno, 38




Pia Unione San Lucio, domenica la Pasqua dell’alimentarista

Come sempre organizzata la domenica delle Palme – e quindi il prossimo 20 marzo – la Pasqua dell’Alimentarista è l’iniziativa della Pia Unione San Lucio per lo scambio degli auguri in vista della Festività. Meta di quest’anno è il ristorante Il Giardinetto, nel centro storico di Orio al Serio, dove sarà prima celebrata la Santa Messa e poi servita la cena. La funzione, in programma alle 18.30, sarà officiata da Don Tarcisio Ferrari, assistente spirituale della San Lucio. Seguirà il menù concordato per la serata, occasione per rinsaldare i legami tra i colleghi e le loro famiglie.

L’appuntamento rientra tra quelli fissi del calendario annuale della storica associazione tra i commercianti del dettaglio alimentare che fa capo all’Ascom e che si dedica alla promozione di iniziative legate a spiritualità, cultura e solidarietà. «La San Lucio – ricorda il presidente Pierantonio Chiari – è stata fondata nel 1938 per aiutare i colleghi in difficoltà e tutt’oggi prosegue con lo stesso spirito, promuovendo l’incontro fra le categorie e gli operatori, ma soprattutto realizzando iniziative e raccolte fondi da destinare a progetti sociali. Anche quest’anno il nostro obiettivo principale è incrementare le donazioni per realizzare un intervento significativo».

Il Consiglio direttivo dell’associazione, che viene rinnovato ogni anno, è composto dal presidente Chiari e da Francesco Cortinovis, Don Tarcisio Ferrari, Dino Balduzzi, Giuseppe Capurro, Paolo Colombi, Alessandro Donadoni, Luisa Turati, Franco Meloncelli, Arturo Minuscoli, Giuseppe Oberti, Enrico Pinti, Franco Pulcini, Silvio Rozzoni e Andreino Trevaini. Consiglieri di diritto sono Luca Bonicelli, Ettore Coffetti e Mauro Rocchi.




Vetrine di Pasqua, studenti all’opera in panificio

Le vetrine dei negozi diventano laboratorio per gli studenti. Succede nei tre punti vendita del panificio Marchesi di Bergamo (in piazza Pontida, via Borgo Palazzo e a Boccaleone) che per la Pasqua sfoggiano un’immagine originale, realizzata dagli allievi del secondo anno del corso per addetto alle vendite dell’Enaip di Bergamo.

L’iniziativa nasce all’interno delle ore di visual merchandising tenute dal fiorista Emiliano Amadei, campione italiano prossimo a disputare, l’8 e 9 aprile a Genova, l’Europa Cup di arte floreale, e dalla collaborazione con Roberto Marchesi, titolare del panificio, nonché collega nel direttivo del Gruppo Giovani dell’Ascom. «Roberto ha messo a disposizione le vetrine e così i ragazzi – spiega Amadei – hanno potuto curare tutte le fasi dell’allestimento». I 22 allievi, suddivisi in gruppi, hanno effettuato i sopralluoghi, ideato e progettato il soggetto, lo hanno realizzato ed installato. «Protagonista della vetrina doveva essere la colomba, prodotto artigianale del forno – prosegue il docente -, e con i ragazzi abbiamo cercato di realizzare una vetrina anch’essa artigianale, che valorizzasse cioè il fatto a mano, con materiali semplici, senza la necessità di grandi spese e sostenibile, ma capace allo stesso tempo di mettere in risalto la qualità del prodotto».

Un “biscione” di carta arrotolata con la tecnica della stuoia e sviluppato in una grande spirale è così diventato rappresentazione di un “nido” verticale che accoglie una sola colomba, mentre i sacchetti del pane sono stati utilizzati per realizzare simboliche uova e gli elementi floreali a ricordare lo schiudersi della natura e della vita. «Il tema è lo stesso per tutti e tre i punti vendita – dice ancora Amadei – ma è stato adattato a seconda delle caratteristiche di ciascun locale giocando con gli spazi e altri materiali».

Per il panificio si tratta di un’altra esperienza di collaborazione «Crediamo nel fatto che tra colleghi si possa realizzare qualcosa insieme e raggiungere meglio target comuni – afferma Roberto Marchesi –. In questo caso abbiamo fatto spazio alle scuole e al lavoro del fiorista, ma con le colombe proprio questa sera realizziamo anche un evento per i clienti del negozio di abbigliamento Laura Natali, sotto i portici del Sentierone, a favore dell’Associazione Disabili bergamaschi, come già avvenuto nel periodo natalizio con i panettoni. In vista della festa del papà, invece, abbiamo inserito nelle borse gastronomiche che componiamo periodicamente con una serie di prodotti selezionati al costo di 10 euro tutto compreso, un buono sconto di dieci euro per la stampa di un fotolibro da Ottica Skandia, qui accanto a noi, dove abbiamo anche curato l’aperitivo in occasione di una mostra fotografica. Siamo inoltre presenti al Factory Market di Alzano al fianco del Tassino Cafè, occasione per far conoscere la nostra proposta ad un pubblico mirato».

«È un sistema che funziona – afferma -. Certo non bisogna diventare martellanti e appesantirsi di iniziative, ma incrociare gli interessi e i clienti in maniera coerente crea una sorta di community, di attività e persone che si riconoscono in uno stile e in livello di proposta e questo non può che fare bene alle piccole imprese del commercio».




Albino, un nuovo direttivo per le Botteghe. Duci presidente: «Ecco le nostre idee per il rilancio»

albino orizzLe Botteghe di Albino ripartono da un organizzatore di eventi. Dopo alcuni mesi in cui l’associazione dei commercianti è rimasta senza un direttivo “ufficiale” per la mancanza di candidati allo scadere naturale del mandato, i consensi sono confluiti su Beppe Duci, albinese doc e figura nota per le attività di animazione, musica e spettacolo di cui si occupa da sempre. È il presidente di un Consiglio tutto nuovo, composto da Ilario Busetti dell’omonima gioielleria, Silvio Zanga della gelateria Peccati di Gola, Grazia Gandossi della tabaccheria Rivellini, la parrucchiera Monica Tinti, Michele Carrara di Carrara Arredamenti e Danilo Pasini, come referente per i contatti con la frazione di Desenzano.

botteghe di Albino - emanuela poli - beppe duci rit
Emanuela Poli e Beppe Duci

Duci succede ad Emanuela Poli, della Caffetteria Mazzini, che ha guidato con impegno ed entusiasmo riconosciuti dai colleghi le Botteghe negli ultimi anni, e segna una novità nella rappresentanza e nella visione. «Non ho un negozio ma sono figlio di commercianti – spiega il neopresidente – ed ho il mio ufficio di organizzazione eventi e matrimoni in paese, ho inoltre già lavorato per l’organizzazione di alcune iniziative, in particolare ad Albino alta. Mi è stato chiesto di dare una mano a rilanciare le iniziative dell’associazione ed ho accettato insieme ad una squadra di persone affiatate e motivate. Diciamo che i commercianti ultimamente erano un po’ scoraggiati, avevano bisogno di qualcuno che li aiutasse a vedere le cose in maniera diversa ed io mi sono prestato a mettere a disposizione la mia esperienza».

Data la sua professione, punta sul consolidamento e lo sviluppo delle manifestazioni, su un’area che vuole però essere più ampia rispetto al centro storico, rappresentato da via Mazzini. «Vorremmo coinvolgere anche Albino alta e Desenzano – annuncia Duci – così da “allargare la cartina”, spalmare le iniziative e creare maggiore coinvolgimento. È vero, oggi i negozi di via Mazzini sono alle prese con i progetti per la nuova viabilità e l’istituzione della zona 30 promossa dal Comune, ma altre zone hanno altri problemi. Non vanno nascosti, ma non conviene nemmeno lamentarsi e basta. Il nostro approccio è molto pratico e tiene conto di ciò che noi per primi possiamo fare per animare il paese e portare gente. Il vero ostacolo da superare è una mentalità che guarda sempre e solo al proprio orticello, nostro obiettivo invece è fare iniziative che diano visibilità e facciano da richiamo di tutto il paese, toccherà poi ad ogni esercizio dimostrare di essere bravo in quel che fa e vendere il proprio prodotto».

Entro la metà di aprile il nuovo direttivo prevede di presentare alle attività imprenditoriali il programma delle iniziative e di raccogliere, quindi, le adesioni. «Saranno confermati appuntamenti ormai consolidati come lo Shopping festival estivo e l’Albino Christmas Village – evidenzia -, ai quali vorremmo aggiungere ancora uno o due eventi nel corso dell’anno, puntando anche sulla ricerca di fondi e sponsorizzazioni. Un altro importante versante su cui lavorare sarà il metodo ed i mezzi di comunicazione, in modo da dare la giusta vetrina ai commercianti».

Grazie a queste attività, e al suo curriculum super partes, al nuovo presidente piacerebbe anche abbattere quella frontiera, invisibile ma ben presente, che divide commercianti e abitanti. «A Natale non mi sono proprio piaciute le polemiche sugli addobbi low cost – sottolinea -. Non si devono avere delle pretese nei confronti dei negozi per il solo fatto che ci sono e che magari si fa la spesa da loro. So che è utopistico, ma lasciare da parte i battibecchi e le prese di posizione gratuite e pensare un po’ di più alla comunità in cui tutti viviamo sarebbe di certo più utile. Sono comunque dell’idea che la città di Albino meriti di più dei suddetti addobbi low cost!», puntualizza.

Quanto ai punti di forza dell’offerta albinese, Duci ricorda il difficile periodo storico che sta vivendo il piccolo commercio, ma cerca ispirazione nelle imprese grandi e di successo che si trovano sul territorio. «Realtà internazionali come Albini, Fassi, Acerbis, Persico – nota – e tante altre aziende eccellenti che vogliamo contattare anche solo per capire come a loro avviso possiamo avere successo nel nostro intento e ricevere consigli utili. Trarre, insomma, l’esempio e l’ambizione a crescere e guardare lontano».