Arredamento, Federmobili premia tre negozi bergamaschi

Federmobili - premiaizone Oscar Colleoni
Il presidente nazionale di Confcommercio, Carlo Sangalli, premia Oscar Colleoni

Lunedì 16 ottobre nell’ambito della convention nazionale Federmobili, in programma a Milano a Palazzo Castiglioni, che celebra i 50 anni della Federazione, saranno premiate per il loro impegno nell’associazione e per il loro contributo tre aziende bergamasche.

Riceveranno una targa di riconoscimento al merito dal presidente Confcommercio Imprese per l’Italia, Carlo Sangalli: Oscar Colleoni di “Colleoni Arredamenti New” di Curno, Giampietro Carminati di “Carminati & Sonzogni Arredamenti” di Zogno e Giulio Rota di “Mobili Rota“ di Almenno San Bartolomeo.

«Possiamo affermare con orgoglio che la nostra provincia si distingue a livello nazionale per la qualità delle sue insegne indipendenti oltre che per l’impegno a tutela della categoria, portato avanti sul territorio in raccordo con la Federazione nazionale – afferma Lorenzo Cereda, presidente Gruppo Mobili e Arredamento Ascom Confcommercio Bergamo -. La convention rappresenta l’occasione per fare il punto sul comparto e valorizzare la propria attività con workshop, dalla sfida della digitalizzazione del punto vendita alle strategie per migliorare l’esperienza d’acquisto nello showroom».

Quanto allo stato di salute del comparto, le insegne indipendenti di mobili e arredi iniziano ad intravedere segnali di ripresa, dopo anni di forte crisi: «Il risveglio dell’edilizia, gli sgravi fiscali per la ristrutturazione di casa e il bonus mobili hanno dato un nuovo impulso alle vendite – continua Cereda -. Gli incentivi hanno fatto bene a tutto il comparto, hanno avviato una leggera ripresa del mercato e hanno favorito un clima di maggior fiducia tra gli operatori. È aumentato lo scontrino medio e si lavora per progetti di maggiore qualità. Ci aspettiamo un bilancio positivo anche quest’anno».

In provincia di Bergamo si contano 419 negozi di arredamento, di cui 70 in città; negli ultimi 5 anni il numero complessivo è rimasto sostanzialmente invariato. La città ha però visto incrementare i punti vendita, da 62 a 70 (+12,9%).

Le aziende bergamasche premiate

Colleoni Arredamenti New di Curno

Federmobili - premiazione Oscar Colleoni - ritL’azienda nasce nel 1957 a Valbrembo e successivamente, ingrandendosi, si sposta prima nel  comune di Almè e poi, nel 1975 a Curno. Il titolare Oscar Colleoni è stato per decenni nel consiglio di Federmobili e revisore dei conti della Federazione; è stato inoltre uno dei fondatori di Innova.com. Per oltre vent’anni ha ricoperto la carica di presidente del Gruppo Mobili di Ascom
Confcommercio Bergamo, dopo aver svolto il ruolo di vicepresidente, contribuendo alla crescita dell’associazione. È stato membro del Consiglio direttivo di Ascom. Cinzia Colleoni porta avanti la tradizione associativa del padre come consigliere del Gruppo Mobili e Arredamento Ascom.

Carminati & Sonzogni di Zogno

Giampietro Carminati Carminati &Sonzogni Zogno
Giampietro Carminati

L’azienda nasce nel 1964 a Zogno. Giampietro Carminati nel suo negozio di falegnameria inizia a costruire i primi mobili. L’offerta si amplia con la vendita di mobili di fattura brianzola. A metà degli anni Settanta il negozio si ingrandisce e si sposta da via Cesare Battisti avVia Locatelli, sulla strada provinciale nel comune di Zogno, diventando così un punto di riferimento non solo per la Valle ma anche per tutti i proprietari di seconde case nelle vicine località di villeggiatura montana. Giampietro Carminati è nel consiglio del Gruppo Mobili di Ascom Confcommercio Bergamo.

Mobili Rota di Almenno San Bartolomeo

L’azienda nasce nel 1974 ad Almenno San Bartolomeo dai fratelli Bernardo, Martino e Augusto Rota. Tra gli anni ’70 e ’90, alla sede centrale si affiancano due altri negozi, uno a Brembate Sopra e uno a Roncola San Bernardo. Negli anni Novanta i punti vendita si accorpano nella sede originaria di Almenno che viene ampliata e ristrutturata. Nel 2013 l’azienda passa nelle mani dei figli dei fondatori Giulio, Luigi, Stefania, Laura e Veronica. Veronica Rota fa parte del consiglio del Gruppo Mobili di Ascom Confcommercio Bergamo.

mobilificio rota

>> Il programa della convention Federmobili




Ascom, premio nazionale per l’Innovazione con gli Speed Date del Turismo

Speed date del turismo - premiazione Confcommercio a Chia

L’Ascom di Bergamo è stata premiata per l’“Innovazione di Sistema Confcommercio” con il progetto di consulenza-lampo “Speed Date del Turismo”, che il 3 e 4 aprile scorsi ha portato in Associazione albergatori e ristoratori per migliorare e ottimizzare la gestione d’impresa.

L’iniziativa ha ricevuto il terzo premio “Innovazione di Sistema” della Confederazione nazionale ieri, durante la cerimonia ufficiale di consegna dei riconoscimenti alla “Conferenza di Sistema” annuale in corso a Chia, in provincia di Cagliari.

Il primo posto se l’è aggiudicato Confcommercio di Trieste con “sNodo”, spazio di co-working per la creazione e innovazione d’impresa mentre il secondo gradino del podio l’ha conquistato Confcommercio Lombardia con l’evento “Startup Factory” dedicato ad aspiranti imprenditori e liberi professionisti. Complessivamente hanno partecipato 42 progetti. Il premio, ritirato dal vicepresidente di Ascom Bergamo Giovanni Zambonelli e dal direttore Oscar Fusini, è stato consegnato dal presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia Carlo Sangalli.

Con lo slogan “Aggiornarsi per competere”, gli speed date del turismo sono stati realizzati dall’Area Formazione dell’Ascom, guidata da Daniela Nezosi, in collaborazione con l’Ente Bilaterale del Turismo e GP Studios, azienda emiliana leader nella formazione delle imprese che operano nell’ospitalità.

La due giorni di consulenza su misura, con format mutuato dagli incontri-lampo nati negli Stati Unti per la ricerca dell’anima gemella, ha permesso a 31 imprese del turismo (alberghi e ristoranti) di portare a casa in meno di due ore una nuova visione del proprio business.

Ascom ha messo a disposizione venti minuti di consulenza per ogni aspetto gestionale, cronometrati e ritmati dal suono di un campanello, per trovare l’idea vincente d’impresa grazie a cinque specialisti in cinque aree aziendali: commerciale, analisi dei costi e dei ricavi, web e social media marketing, strategia di marketing, lavoro e sicurezza.

la delegazione Ascom alla Conferenza di Sistema Confcommercio
La delegazione Ascom alla Conferenza di Sistema Confcommercio “festeggia” il riconoscimento




Il Ddl concorrenza è legge. Confcommercio: «Ok le misure su turismo, energia e trasporti»

senatoDopo due anni e mezzo dal varo da parte del governo e numerose interruzioni e riprese, il Senato ha votato la fiducia (146 sì, 113 i no) al ddl concorrenza. Il provvedimento, che ha sollevato un acceso dibattito e polemiche, è valutato positivamente da Confcommercio relativamente agli interventi nei settori dell’energia, del turismo e dei trasporti

L’organizzazione delle imprese del terziario esprime soddisfazione, in particolare, «per l’abolizione delle clausole di parity rate che consentirà alle strutture turistico-ricettive di offrire sconti maggiori rispetto ai prezzi praticati dalle piattaforme on line».

Sul fronte energia, i principali interventi riguardano la cessazione della disciplina transitoria per i prezzi di elettricità e gas e la confrontabilità delle offerte di energia e gas, che «garantiranno una maggiore trasparenza attraverso la predisposizione di un portale curato dall’Autorità dell’Energia». Positiva anche la norma sulle maxi bollette «che ne garantirà la rateizzazione per importi significativi».

In materia di trasporti, infine, «l’approvazione della delega apre la strada ad un percorso di riforma organica della normativa sul settore del trasporto pubblico non di linea, taxi e Ncc, a lungo attesa da imprese e cittadini. L’auspicio è che si possa perseguire una più netta distinzione tra le attività di taxi e ncc, una regolazione delle piattaforme tecnologiche nel rispetto delle norme che disciplinano le due professionalità ed un adeguamento del sistema sanzionatorio».

Le principali misure

RC AUTO, TORNA IL TACITO RINNOVO

È uno dei temi ritoccati nell’ultimo passaggio parlamentare. Un emendamento approvato in commissione Attività produttive reintroduce il meccanismo del tacito rinnovo delle polizze in scadenza del ramo danni.

RC AUTO, SCONTI OBBLIGATORI

Previsti sconti per i clienti che installano la scatola nera, accettano di sottoporre il veicolo a ispezione o di collocare un dispositivo che impedisce alla persona di accendere il motore se ha bevuto troppo. Tariffe più basse anche per gli automobilisti “virtuosi” che risiedono nelle aree a più alta sinistrosità e con prezzi medi maggiori. I criteri per applicare la scontistica saranno indicati dall’Ivass a cui spetta anche la verifica. Nel caso di mancato sconto sono previste sanzioni amministrative per le assicurazioni da 5.000 euro a 40.000 euro.

ENERGIA, SLITTA LA FINE DEL MERCATO TUTELATO

Slitta dal primo gennaio al primo luglio 2018 la fine del mercato di maggior tutela per l’energia elettrica e il gas. Arriva, inoltre, la possibilità di rateizzare le maxi-bollette causate da ritardi o disguidi dovuti al fornitore del servizio.

ELIMINATA L’ASTA FORNITURE ELETTRICHE

Viene eliminata la possibilità di mettere all’asta la fornitura di energia elettrica per quegli utenti che non avranno optato per un operatore alla scadenza del regime di mercato tutelato.

TELEMARKETING

Sono state abolite le norme che obbligavano gli operatori dei call center a dichiarare l’identità del soggetto per il quale avviene la chiamata, specificare la natura commerciale e proseguire la chiamata solo in presenza di assenso del destinatario.

ODONTOIATRI

Ogni società deve avere un direttore sanitario iscritto all’albo degli odontoiatri e possono operare solo i soggetti in possesso di titoli abilitanti. La norma è stata introdotta durante l’ultimo esame in commissione Attività produttive alla Camera.

UBER

Entro un anno dall’entrata in vigore del ddl il governo è delegato ad adottare un decreto legislativo per la revisione della disciplina in materia di autoservizi pubblici non di linea, come Uber e Ncc.

BANCHE, TETTI SUI COSTI PER CHIAMATE DI ASSISTENZA

Gli istituti bancari e le società di carte di credito assicurano che l’accesso ai propri servizi di assistenza ai clienti, anche attraverso chiamata da telefono mobile, avvenga a costi telefonici non superiori rispetto alla tariffa ordinaria urbana.

CAMBIO OPERATORE TV O TELEFONO

I clienti dovranno essere informati in partenza di quali spese dovranno affrontare in caso di cambio operatore per il telefono o l’abbonamento tv. Cambiare operatore e annullare un contratto (con il recesso) sono operazioni che il consumatore potrà fare anche per via telematica. Il contratto non potrà essere superiore ai 24 mesi. Semplificate le procedure di migrazione tra operatori di telefonia mobile.

PAGAMENTI DIGITALIZZATI

I pagamenti per l’ingresso ai musei o a eventi culturali potranno essere effettuati anche tramite telefonino.

AVVOCATI

L’esercizio della professione forense in forma societaria è consentito a società di persone, a società di capitali o a società cooperative iscritte in un’apposita sezione speciale dell’albo tenuto dall’ordine territoriale nella cui circoscrizione ha sede la stessa società.

NOTAI

Il numero dei notai sale a uno ogni 5mila abitanti (oggi sono uno ogni 7mila abitanti). Il registro delle successioni sarà tenuto dal Consiglio nazionale del notariato. Per la costituzione delle srl semplificate continuerà a essere necessario l’intervento del notaio.

FARMACIE

Le società di capitali potranno essere titolari di farmacie ma dovranno rispettare un tetto del 20% su base regionale. I titolari potranno prestare servizio in orari o periodi aggiuntivi rispetto a quelli obbligatori previa comunicazione all’autorità sanitaria competente e alla clientela.

HOTEL, STOP AL “PARITY RATE”

Gli alberghi saranno liberi di fare alla clientela offerte migliori rispetto a quelle dei siti Internet di prenotazione online come Booking.

BONIFICHE DISTRIBUTORI BENZINA

Approvato in Aula alla Camera un emendamento che ritocca la norma già modificata al Senato che riguarda le attività di dismissione degli impianti di distribuzione dei carburanti che cessano definitivamente l’attività di vendita. Si conferma che in caso di riutilizzo dell’area i titolari di impianti di distribuzione dei carburanti procedono alla rimozione delle strutture interrate ma, nel caso di accertata contaminazione, si precisa che si procede alla bonifica in ogni caso.




Contro attacchi e frodi informatiche il terziario si allea con la Polizia Postale

Il mondo del commercio, del turismo e dei servizi si organizza contro le minacce della rete. È stato firmato questa mattina in Prefettura a Milano il Protocollo per la prevenzione degli attacchi informatici e delle frodi online stipulato tra il Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni della Lombardia e Confcommercio Lombardia-Imprese per l’Italia.

La firma del protocollo. Giovanna Mavellia, segretario generale di Confcommercio Lombardia, e Salvatore La Barbera, dirigente del Compartimento di Polizia postale e delle comunicazioni
La firma del protocollo. Giovanna Mavellia, segretario generale di Confcommercio Lombardia, e Salvatore La Barbera, dirigente del Compartimento di Polizia postale e delle comunicazioni

Il progetto punta alla diffusione di buone pratiche e standard di sicurezza organizzativa e informatica in materia di prevenzione del cyber-crime e delle frodi finanziarie commesse per via telematica.

Ascom Bergamo, insieme alle altre 11 Confcommercio lombarde, grazie alle indicazioni degli esperti della Polizia Postale, potrà così mettere a punto azioni strategiche per la tutela dei dati aziendali e dell’e-commerce.

Un passo fondamentale, dato che oggi due terzi delle oltre 500.000 imprese lombarde del terziario sono presenti sul web in qualche forma: dal semplice sito internet informativo ai sistemi più evoluti di gestione online di tutte le fasi del business.

«Le nostre imprese – afferma Renato Borghi, vicepresidente vicario di Confcommercio Lombardia – stanno vivendo una vera e propria rivoluzione digitale: non solo e-commerce, ma soluzioni in cloud, utilizzo dei big data, strumenti social. La presenza sul web è in continuo aumento, così come l’esposizione a tutti i rischi informatici connessi. La collaborazione con la Polizia Postale consentirà a tutte le Confcommercio lombarde di mettere in campo servizi sempre più efficienti per accrescere la sicurezza delle imprese anche sul fronte tecnologico».

«La gestione in sicurezza dei dati aziendali – afferma il presidente dell’Ascom di Bergamo Paolo Malvestiti – è una priorità delle nostre imprese, soprattutto ora che le notizie di attacchi ai sistemi informatici sono sempre più frequenti e allarmanti. Il Protocollo firmato oggi a Milano può rappresentare un utile strumento di prevenzione e deterrenza anche per le aziende della nostra provincia».

Il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni svolge una rilevante attività di prevenzione e repressione dei crimini informatici – di matrice comune, organizzata o terroristica – che hanno per obiettivo le infrastrutture informatizzate di natura critica e di rilevanza nazionale, avvalendosi di tecnologie di elevato livello e personale specializzato nel contrasto del cyber crime.

I cinque obiettivi del Protocollo

  • diffondere la cultura della sicurezza informatica alle imprese associate
  • scambiare informazioni su minacce e vulnerabilità finalizzate a innalzare il livello di protezione delle infrastrutture informatiche che forniscono servizi di e-commerce ai cittadini e delle infrastrutture informatiche utilizzate dalle imprese associate
  • identificare i fattori di rischio che possono facilitare le intrusioni fraudolente per prevenire le frodi online in danno alle imprese associate
  • supportare la formazione del personale che si interfaccia con gli esercenti sulla materia, con momenti periodici di aggiornamento
  • attivare e mantenere momenti di confronto sul tema degli attacchi informatici.



Nuove professioni, con le regole arrivano anche le opportunità

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«Lo Statuto del lavoro autonomo, approvato lo scorso 22 maggio, riconosce che il lavoro non è solo quello dipendente e che le prospettive di crescita occupazionale sono sempre più legate alle professioni». Così Anna Rita Fioroni, coordinatrice di Confcommercio Professioni, sintetizza la portata della nuova – e attesissima – legge che per la prima volta introduce un quadro di regole per tutte le libere professioni, sia quelle ordinistiche sia quelle non organizzate in ordini e collegi: un’ampia platea, quest’ultima, che copre l’intero spettro dei servizi alla persona e all’impresa, che va da attività più tradizionali, come l’amministratore di condomini o il consulente tributario, a quelle più innovative, spinte dalla progressiva digitalizzazione, come l’esperto di Ict, di comunicazione, il formatore, il designer.

L’occasione il convegno che l’Ascom di Bergamo ha dedicato alle novità legislative e che ha “ufficializzato” l’apertura dell’associazione verso le attività professionali. Oltre a Fioroni, hanno illustrato e si sono confrontati sul provvedimento l’onorevole Elena Carnevali, Maurizio Dal Conte, presidente dell’Anpal, Agenzia nazionale per le Politiche attive del lavoro, ed Emmanuele Massagli, presidente Adapt e docente di Pedagogia del lavoro presso l’Università degli Studi di Bergamo.

Numeri in crescita

Che si tratti di un settore strategico lo dimostrano i numeri. Secondo l’ultima analisi effettuata da Confcommercio Professioni, in Italia circa un quarto degli occupati è rappresentato da lavoratori indipendenti e la crescita dei professionisti “non ordinistici” è netta, +49% nel periodo 2009-14, per un totale che nel 2014 si è attestato sulle 340mila unità. Anche in provincia di Bergamo il mondo delle Partite Iva è in crescita: solo nel primo quadrimestre di quest’anno si sono registrate oltre 1.100 aperture, il 5% in più rispetto allo scorso anno.

Più tutele

Anna Rita Fioroni, coordinatrice di Confcommercio Professioni
Anna Rita Fioroni, coordinatrice di Confcommercio Professioni

«Lo statuto – prosegue Fioroni – dà una risposta regolatoria alle nuove esigenze del mercato, in primo luogo alla necessità di tutelare la libera scelta professionale, offrendo condizioni favorevoli, dal punto di vista burocratico, fiscale e previdenziale, per esercitare l’attività».

Tutte importanti le “conquiste”, ottenute anche grazie al confronto costante di Confcommercio Professioni con Governo e Parlamento nella fase di redazione della legge. «Le novità si possono riassumere in tre linee – sintetizza Fioroni -. La prima riguarda la tutela contrattuale vera e propria, in particolare in materia di tempi di pagamento, con la norma che rende inefficaci le clausole oltre i 60 giorni. Il secondo versante è quello del welfare e della previdenza con novità importanti per maternità e conciliazione tra vita e lavoro, tema fondamentale per le libere professioni».

La sfida della competitività…

Il terzo punto è anche quello sul quale Confcommercio Professioni punta maggiormente: la competitività. «L’ambizione – spiega la coordinatrice – è costruire un percorso di rappresentanza unitaria che riconosca il ruolo e il protagonismo delle professioni per l’apporto di qualità che possono dare all’economia». Importanti sono perciò le iniziative che promuovono la formazione e la qualificazione, su tutte la deducibilità integrale delle spese sostenute per la formazione e l’aggiornamento.

«Ci sono poi strumenti che possono diventare strategici, ma che al momento non lo sono e sui quali ci impegneremo con un monitoraggio stretto – evidenzia -. Lo Sportello del Lavoro autonomo, che, in capo ai Centri per l’impiego e agli enti accreditati, dovrebbe orientare chi intende dedicarsi ad una professione indipendente. Ci impegneremo anche nel promuovere presso la Pubblica Amministrazione l’apertura delle gare d’appalto ai lavoratori autonomi, come previsto dallo Statuto. Grandi partite sono anche la costituzione di consorzi e reti e l’attenzione a come le Regioni interpretano la parificazione tra libere professioni e imprese per l’accesso ai fondi strutturali europei». Molto, quindi, deve ancora essere sviluppato per in termini di opportunità.

… e del riconoscimento delle competenze

170717 - convegno lavoro autonomo (1)«Il nuovo statuto è un passo avanti – aggiunge Fioroni – ma non basta. C’è ancora tanto da fare, in fatto di previdenza, ad esempio, di squilibrio tra pressione contributiva e prestazioni previdenziali. E poi c’è il nodo della bassa redditività e la necessità di dare vita ad un sistema moderno che, in un mercato selvaggio, valorizzi le prestazioni di qualità. In questo molto possono fare le associazioni di rappresentanza di settore, chiamate espressamente a rendere riconoscibili le competenze, a vantaggio anche del committente».

In questo nuovo quadro di regole, opportunità e ulteriori riconoscimenti da ottenere come può muoversi il singolo professionista? «La presenza di un coordinamento nazionale tra le diverse associazioni professionali quale Confcommercio Professioni e di un punto di riferimento territoriale, rappresentato dalle Ascom, offrono senz’altro un supporto utilissimo per rappresentanza e servizi», conclude Fioroni.




Assemblea Confcommercio, il ministro Calenda rassicura: «Non aumenteremo l’Iva»

carlo calenda - ministro sviluppo economico - assemblea confcommercio 2017«ll ritmo del cambiamento attuale non è quello che dovrebbe essere. È importante uscire dalla recessione, ma la crescita attuale è insufficiente dal punto di vista sociale, economico e finanziario». Parole del ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, intervenuto all’Assemblea generale della Confcommercio. Il ministro anche parlato di incentivi e digitalizzazione, concordando con il presidente Carlo Sangalli sul fatto che «Industria 4.0 dovrebbe davvero essere chiamata Impresa 4.0 perché disegnata proprio per le pmi. Si tratta di incentivi fiscali automatici che premiano chi fa gli investimenti, chi vuole davvero far crescere il Paese, si finanzia insomma ciò che veramente esiste. È un’opportunità straordinaria».

Dopo essersi dichiarato disponibile a contribuire alla soluzione di due questioni aperte sottolineate da Sangalli (eccesso Inail pagato dalle imprese rappresentate da Confcommercio e faccenda Consip), Calenda ha affrontato la questione voucher («abbiamo fatto solo un primo passo che non chiude la questione»), quella Cnel («non sono d’accordo con Sangalli, i cadaveri si seppelliscono, non si riesumano») e soprattutto quella Iva: «Non la aumentiamo, proprio stamattina ne ho parlato con Gentiloni e Padoan».

Per quanto riguarda invece la domanda di tagliare l’Irpef, il ministro si è detto d’accordo, ma ha sottolineato la sua preferenza per l’abolizione dell’Imu sui beni strumentali. Infine, la Bolkenstein: «Gli ambulanti che vivono della propria licenza devono essere tenuti indenni, ma chi fa speculazione deve fare le gare. Per gli stabilimenti balneari, invece, bisogna determinare dov’è il giusto, visto che è insostenibile che lo Stato incassi solo 100 milioni di euro dalle concessioni. Servono soluzioni pragmatiche e non ideologiche».




Sangalli: «Per sostenere la ripresa è necessario accelerare sulle riforme»

sangalli 2017
Il presidente della Confcommercio Carlo Sangalli

«Gli apprezzabili indizi di vitalità degli ultimi tempi vanno sostenuti con l’unica strada percorribile: accelerare sulle riforme». È chiaro il pensiero del presidente della Confcommercio Carlo Sangalli davanti all’assemblea generale, riunita oggi a Roma, all’auditorium Conciliazione. «È presto per parlare di svolta», ha specificato Sangalli, ma comunque «va riconosciuto pienamente il ruolo dei servizi di mercato, cioè dei nostri settori, nell’accelerazione del Pil nella prima parte del 2017». Restano «i gravi difetti strutturali che frenano il nostro sistema produttivo» senza i quali «potremmo sperare in un traguardo al 2% del Pil per il 2017». Si chiamano «eccesso di burocrazia, deficit di legalità, fragilità del sistema infrastrutturale e dell’accessibilità, ingiusto fardello tributario e insostenibile costo del lavoro che gravano su famiglie e imprese», ovvero «le principali questioni che frenano da oltre venti anni la crescita economica e lo sviluppo sociale del Paese».

RIFORME “DAL BASSO”

Per il presidente di Confcommercio è essenziale «partire dal basso, assicurare l’effettiva partecipazione delle forze sociali alle scelte politiche», come è stato il caso nel cammino di riforma delle Camere di commercio e come può accadere per il Cnel, per il quale «insieme agli amici di Rete Imprese Italia abbiamo in mente un’idea di riforma che lo renda ristretto, snello, autorevole ed utile». «Come Confcommercio – ha indicato Sangalli – siamo sin da subito disponibili a contarci, fattore qualificante di una vera democrazia economica e lo abbiamo ribadito anche nella “pratica riformista” dell’accordo sul modello contrattuale che abbiamo sottoscritto con Cgil, Cisl e Uil lo scorso novembre».

LAVORO

Questo perché «investire, sulle “politiche attive” diventa una scelta strategica». Non a caso, Confcommercio ha apprezzato «le nuove misure a sostegno dell’alternanza scuola lavoro e delle assunzioni al Sud», mentre al contrario «assiste con preoccupazione al taglio delle agevolazioni per le piccole imprese dell’apprendistato professionalizzante» perché «modificare continuamente il quadro delle regole non agevola gli investimenti produttivi. Le norme, anche quelle sul lavoro, non sono come gli abiti, non possono cambiare ad ogni stagione». Come è stato nel caso della «paradossale vicenda dei voucher, dove invece che intervenire sugli abusi, sono stati cancellati con un colpo di spugna». Serve «semplificazione, a partire dal buon funzionamento di quel sistema burocratico, che troppo spesso rappresenta solo un costo», e basterebbe investire «in una credibile digitalizzazione che semplifichi la vita a cittadini e imprese, accrescendo al tempo stesso la competitività».

assemblea confcommercio 3

IL RUOLO DEL TERZIARIO

Insomma, serve innovazione, soprattutto nel terziario. Anzi, «investire in innovazione nel terziario significa aiutare anche l’export dell’intero Paese». Tanto più che così come «la dimensione delle imprese deve essere al plurale», allo stesso tempo «al plurale deve essere l’attenzione ai settori economici». D’altronde, ha aggiunto Sangalli, «noi siamo convinti che come Associazione d’impresa più grande d’Europa non possiamo farci carico solo dei nostri interessi. Sarebbe legittimo ma miope. E a noi non basta perché non serve al Paese. Le nostre sono battaglie generali, per tutti».

FISCO

Come nel caso dell’Iva: «Abbiamo apprezzato – ha detto Sangalli – la recente lettera del ministro Padoan che, chiedendo maggiore flessibilità sui conti pubblici, va certo nella direzione giusta. Ma non ci rassicura. L’aumento dell’Iva non è barattabile. Perché aumentare l’Iva significherebbe far crescere il già insostenibile peso fiscale su famiglie e imprese, penalizzare i redditi più bassi e, quindi, rinunciare ad ogni credibile prospettiva di sviluppo». Certo, «l’Iva è solo la punta dell’iceberg: sotto c’è tutta la questione fiscale che va affrontata e risolta». Per il presidente di Confcommercio «il rapporto tra fisco ed imprese va ricostruito su basi diverse, a partire da una ragionevole e generalizzata riduzione delle aliquote Irpef». Bisogna collaborare piuttosto che reprimere: non a caso Confcommercio «apprezza la riforma degli studi di settore, che semplifica la vita delle imprese».

CREDITO

«Dal 2011 ad oggi lo stock dei finanziamenti per le aziende si è ridotto di circa 120 miliardi di euro – ha ricordato Sangalli -. In questa situazione s’inserisce il ruolo delle associazioni e dei Confidi. Siamo convinti che nella fase di ripensamento del Fondo di Garanzia nazionale si possa tornare alle origini: dare garanzia a chi dà garanzia»

TURISMO

Lo sviluppo della filiera turistica «potrebbe dare un’iniezione di fiducia all’intero Paese». Occorre dunque «rafforzare i nostri consolidati asset turistici, ma anche quelle mete troppo spesso nascoste, dell’Italia dei borghi e dei territori» e nel contempo «ampliare la platea e le risorse per il credito d’imposta per chi investe, ammoderna e sviluppa le attività». Così come è più rimandabile «l’intera deducibilità dell’Imu sugli immobili strumentali e del costo degli stagionali dall’Irap». Nel turismo, secondo il presidente di Confcommercio «ci sono temi vecchi da sciogliere, ma anche rivoluzioni nuove da affrontare», bisogna però farlo seguendo il motto «stesso mestiere, stesse regole». «Non è possibile – ha detto Sangalli – che non venga riconosciuto quel lavoro continuo, appassionato e innovativo che ha costruito mete turistiche valorizzando quel demanio, altrimenti male utilizzato, per non dire abbandonato». E ancora, «è troppo facile sostenere – ad esempio – che i prezzi della nostra economia turistica sono alti, se poi un albergo italiano paga il 60% in più di energia rispetto ad uno francese».




Internazionalizzazione, in campo Aice e Confcommercio Lombardia

Renato Borghi
Renato Borghi

Con un volume totale di interscambio con l’estero di 226 miliardi di euro (quasi 100 miliardi, il 44%, nell’area di Milano) l’internazionalizzazione è strategica per la Lombardia. Confcommercio Lombardia ed Aice, l’Associazione italiana commercio estero (Confcommercio), hanno firmato oggi (assieme alle altre organizzazioni di rappresentanza) l’Accordo partenariale per le politiche di internazionalizzazione del sistema economico ed imprenditoriale lombardo promosso da Regione Lombardia con il vicepresidente Fabrizio Sala. L’Accordo siglato oggi punta a favorire il processo di internazionalizzazione delle imprese agendo su più fronti: supporto istituzionale della Regione; la previsione di un portale web dedicato alle imprese; azioni di formazione, orientamento; servizi di assistenza su Paesi target; strumenti finanziari dedicati.

“Internazionalizzazione – afferma Renato Borghi, vicepresidente vicario di Confcommercio Lombardia – fondamentale per il sistema economico regionale: l’export ha superato i 112 miliardi di euro, il 27% del totale Italia, ma fortemente significativo è il dato sulle importazioni: più del 30% del totale Paese con un ruolo centrale della nostra regione nella distribuzione di merci e servizi sia verso il resto d’Italia che in Europa”. “Dobbiamo promuovere e sostenere l’import strategico – sottolinea Claudio Rotti, presidente Aice – quale leva competitiva per migliorare le nostre esportazioni: attraverso una razionalizzazione delle politiche di import di materie prime, macchinari, semilavorati, tecnologia, anche favorendo meccanismi di aggregazione nell’acquisto. E dobbiamo saper supportare al meglio l’internazionalizzazione dei servizi: in particolare i servizi logistici, distributivi, di manutenzione e post-vendita”.

Sono oltre 63mila le imprese lombarde che esportano: “Quasi 10mila in più dal 2008 – rileva Borghi – e nel 60% dei casi si tratta di micro-esportatori: un dato che rafforza l’importanza di strumenti che accordi come quello firmato oggi possono generare”.




Ghidinelli (Confcommercio): «Si torna ad investire, grazie anche ai confidi»

Ernesto Ghidinelli
Ernesto Ghidinelli

Ernesto Ghidinelli, responsabile dell’area Finanza e Credito di Confcommercio Imprese per l’Italia, ha dato una fotografia del settore, presentando all’assemblea della Fogalco gli ultimi dati dell’Osservatorio del Credito relativi ai primi tre mesi del 2017.

La ricerca, condotta da Format Research su un campione di 1.536 imprese, evidenzia il rapporto delle aziende del terziario con il credito, segnato da un leggero miglioramento e con previsione positiva anche per il secondo trimestre dell’anno.

L’indagine ha anche analizzato il ruolo dei Confidi e ribadito la loro importanza: «Le imprese che hanno beneficiato dei Confidi hanno indicato tra i principali vantaggi quello di ottenere un finanziamento in tempi brevi (è così per 59,4%, in particolare per quelle del turismo e operative nelle grandi città metropolitane). Il secondo beneficio ricavato dalla garanzia consortile per il 28,5% delle imprese del terziario è rappresentato da un taglio ai costi del credito, vantaggio rilevato in particolar modo dalle imprese del commercio. Il 12,1% delle imprese ha ottenuto un finanziamento di un importo maggiore grazie all’intervento dei Confidi».

La ricerca offre anche spunti per ampliare l’offerta della garanzia consortile: «Le imprese del terziario hanno indicato alcuni servizi che gradirebbero veder erogati dai Confidi – ha evidenziato Ghidinelli -. Tra i “desiderata” spiccano la consulenza in materia di investimenti, prioritaria per il 68,2% delle imprese e la possibilità di ottenere microfinanziamenti fino a 30mila euro per il 62,6%. Seguono la possibilità di garantire finanziatori privati diversi dalle banche (di interesse per il 55,7% delle imprese), di avere fidejussioni commerciali (53,6%), di promuovere iniziative a favore dell’internazionalizzazione (46,2%), di avere consulenze per piani di sviluppo aziendali (46,1%), per la gestione finanziaria dell’impresa (45,4%) e per investimenti finanziari (44,8%)».

Il primo trimestre dell’anno segna una piccola svolta positiva, dal clima generale alla voglia di tornare ad investire. «Aumenta la fiducia delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi.  L’indicatore congiunturale fa segnare il miglior risultato da un anno a questa parte. Il sentiment delle imprese risulta in miglioramento specialmente per quel che riguarda l’andamento della propria attività, con l’indicatore che torna a sfiorare l’area di espansione di mercato». Il clima di fiducia delle imprese si rispecchia nel giudizio circa il livello dei ricavi: «Sono infatti valutati in leggerissimo aumento ad inizio 2017 (+0,4%), percentuale che si presenta tuttavia ancora ben al di sotto rispetto a quella tipica di un’espansione di mercato».

È in crescita la quota di imprese che dichiara di aver effettuato investimenti nel corso degli ultimi due anni (+0,5% con una previsione di ulteriore crescita dello 0,2% nei prossimi tre mesi) e migliora in modo evidente la situazione della liquidità delle imprese del terziario (+0,6%). L’indicatore relativo al fabbisogno finanziario si consolida ulteriormente.

Resta sostanzialmente stabile la quota di imprese che fanno domanda di credito (circa il 22%), in leggero aumento l’offerta (il 73% ha ricevuto una risposta positiva, ma di queste, due su cinque per un importo inferiore) tra luci ed ombre. «Le micro imprese del commercio, turismo, servizi (ovvero gli operatori del terziario con un numero di addetti compreso tra 1 e 9) sono quelle che, rispetto alla media, manifestano le maggiori difficoltà nel rapporto con le banche in termini di esiti della domanda di credito. Nel primo trimestre 2017 si registra un leggero incremento dell’offerta di credito presso tutti i segmenti di impresa (micro, piccole, medie e grandi). Le imprese con oltre 49 addetti si confermano quelle per le quali il livello di erogazione resta più elevato». Importante l’inversione di rotta, con finanziamenti per ristrutturazioni che cedono il passo a investimenti: «È in calo la quota di imprese che chiede credito per ragioni di liquidità (meno del 66%), al contempo, aumenta la percentuale di quelle che lo fanno al fine di effettuare investimenti».




Lavoro autonomo, ecco la legge. «Per la prima volta si danno risposte alle istanze delle professioni»

professioni - professionisti

Il Senato ha dato l’ok al ddl sul lavoro autonomo e agile. Il provvedimento, approvato con 158 sì, 9 no e 45 astenuti, diventa così legge dopo quasi 15 mesi dal varo in Consiglio dei ministri. Congedi parentali per i lavoratori iscritti alla Gestione separata dell’Inps (per un massimo di 6 mesi entro i primi 3 anni di vita del bambino), “paletti” per arginare i ritardi dei pagamenti nei confronti degli autonomi, spese per la formazione detraibili fino a 10.000 euro annui. E, ancora, estesa la Dis-coll (l’indennità di disoccupazione per i collaboratori coordinati e continuativi) ai ricercatori universitari e disciplinato il lavoro “agile” (“smart working”) attraverso l’uso degli strumenti tecnologici tra le novità più rilevanti.

Anna Rita Fioroni
Anna Rita Fioroni

«Non possiamo che ribadire  il nostro favore  per l’introduzione di un nuovo  quadro regolatorio per il lavoro autonomo professionale indipendente. Per la prima volta si dà risposta alle istanze provenienti da questo settore, accogliendo anche molte  delle  nostre sollecitazioni», è il commento di Annarita Fioroni, responsabile di Confcommercio Professioni.

«Positivo  il tentativo di introdurre misure per la competitività e la crescita professionale valide per tutti i professionisti permettendo, ad esempio, la deducibilità integrale delle spese per la formazione e l’aggiornamento professionale, comprese le spese di viaggio e soggiorno. Bene – continua Fioroni – anche le misure che contrastano i ritardati pagamenti anche a carico della PA e la previsione dell’inefficacia delle clausole che stabiliscono pagamenti ai professionisti oltre i 60 giorni. Sul tema dei compensi rimangono comunque le difficoltà di negoziazione quando c’è asimmetria tra le parti. Maggiori opportunità anche dall’estensione a tutti i professionisti dell’accesso agli appalti pubblici e l’introduzione di misure per la riqualificazione, la  ricollocazione e l’orientamento dei lavoratori autonomi, oltre all’accesso ai Fondi europei che viene confermato in modo strutturale per i professionisti al pari delle Pmi. Il contratto di rete per i professionisti e le associazioni temporanee professionali potranno  favorire l’accesso ai bandi».

«In tema di congedo parentale – aggiunge la responsabile di Confcommercio Professioni -, un importante avanzamento è stato fatto estendendo ed ampliando il relativo trattamento, ci sono modifiche migliorative sui trattamenti per le malattie gravi per gli iscritti alla gestione separata Inps. Tra le altre misure introdotte, per  i professionisti senza cassa, è significativa la possibilità di fruire della indennità di maternità, indipendentemente dall’effettiva astensione della lavoratrice autonoma dalla propria attività». «Per il futuro – conclude –  ci auguriamo che venga affrontato il problema della costante riduzione di reddito dei professionisti con azioni che soprattutto semplifichino burocrazia e fisco, cosa che non avviene ad esempio  con le ultime misure del Governo contenute nella Manovra come l’estensione dello split payment ai professionisti che lavorano con la PA e le società quotate».

Le novità

PAGAMENTI TUTELATI

Norme sulle transazioni commerciali già in vigore applicate a professionisti, artigiani e collaboratori coordinati: i compensi per le prestazioni dovranno avvenire entro un termine concordato, ma mai superiore a 60 giorni, e se il termine non è pattuito la scadenza naturale sarà entro 30 giorni dall’emissione della fattura.

MATERNITÀ E MALATTIA

Gravidanza, malattia e infortunio non comporteranno automaticamente l’estinzione del rapporto, la cui esecuzione, su richiesta della lavoratrice, rimarrà sospesa, senza diritto al corrispettivo, per un periodo non superiore a 150 giorni per anno solare, fatto salvo, però, “il venir meno dell’interesse” del cliente. I congedi parentali saliranno da 3 a 6 mesi e saranno fruibili fino a che il bambino (anche adottato, o in affidamento) non compirà 3 anni.

ATTI P.A. A PROFESSIONISTI

Esercitando una delega, il Governo dovrà individuare funzioni della Pubblica amministrazione da devolvere agli esponenti delle varie categorie.

PIÙ WELFARE DA ENTI DI PREVIDENZA

Le Casse pensionistiche private potranno attivare ulteriori prestazioni sociali, “finanziate da apposita contribuzione”, destinate soprattutto ad associati vittime di una “significativa riduzione del reddito per ragioni non dipendenti dalla propria volontà”, o con “gravi patologie”.

FORMAZIONE “SCONTATA”

Deducibili, entro i 10.000 euro all’anno, i costi sostenuti per seguire master, o corsi di aggiornamento, o per iscriversi a convegni.

DIS-COLL AI RICERCATORI

Dal primo luglio 2017 verrà riconosciuta la Dis-coll (l’indennità di disoccupazione per i collaboratori coordinati e continuativi introdotta nel 2015 da un decreto attuativo Jobs Act, ndr) ai collaboratori, agli assegnisti e ai dottorandi di ricerca universitari, a fronte di un incremento dell’aliquota contributiva dello 0,51%.

CENTRI PER L’IMPIEGO

Nei Centri per l’impiego pubblici (Cpi) verrà allestito uno sportello dedicato al lavoro autonomo, per favorire l’incontro fra domanda ed offerta.

LAVORO AGILE REGOLAMENTATO

Si promuove lo “smart working”, inteso come modalità di esecuzione del rapporto subordinato “stabilita mediante accordo tra le parti, anche con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro”, e con “il possibile utilizzo di strumenti tecnologici”.