Turismo religioso, 1,4 milioni per la promozione dell’offerta lombarda

Regione Lombardia promuove il turismo religioso con un tesoretto di 1,4 milioni di euro. Il bando, approvato dalla Giunta regionale il 2 maggio scorso con decreto n.3765, è stato pubblicato oggi sul Bollettino ufficiale della Regione Lombardia.

Il bando è gestito da Unioncamere Lombardia e finanzia con contributi a fondo perduto il 50% degli investimenti fino a 100.000 euro iniziative per il posizionamento e la promozione dell’offerta turistica lombarda in tema di turismo religioso, la creazione di pacchetti turistici dedicati, anche integrati all’enogastronomia e alla cultura, la promo-commercializzazione degli itinerari turistici anche con le tecnologie web e social.

Possono presentare domanda i partenariati costituiti da almeno 13 soggetti, di cui tre enti no profit e 10 Mpmi dei settori turismo e commercio (codici Ateco 55 Strutture ricettive alberghiere e non alberghiere, 56 Pubblici esercizi, 79 Agenzie Viaggio), obbligo quest’ultimo previsto «grazie al positivo raccordo con l’assessorato regionale allo Sviluppo Economico e al confronto di questi mesi», evidenzia Confcommercio Lombardia. È inoltre ammessa la partecipazione di consorzi di promozione turistica e (senza beneficio di contributo) Enti locali, Camere di Commercio, Associazioni di Categoria.

Tra le spese ammissibili, ci sono quelle di consulenza, strumenti di comunicazione, costi del personale (massimo il 15%). L’investimento minimo richiesto è di 150mila euro.

Il bando prevede tre finestre: i progetti preliminari potranno essere presentati dal 24 maggio al 27 giugno; per la fase di negoziazione i tempi saranno dal 8 luglio al 23 settembre; infine, i progetti definitivi saranno da presentare dal 10 ottobre al 4 novembre. Le procedure andranno fatte sul sistema Telemaco agli indirizzi web www.registroimprese.it e http//webtelemaco,infocamere.it.

 




Commercio, dalla Regione oltre 3,2 milioni per valorizzare i negozi sfitti

La Regione Lombardia lancia un nuovo progetto anticrisi per sostenere il commercio tradizionale. Si chiama “Stoà 2020”, per esteso Successful Shops in Towncenters Through Traders, Owners & Arts Alliance, ovvero negozi di successo nei centri urbani grazie all’alleanza tra commercianti, proprietari e arti, ed ha l’obiettivo di sostenere e rilanciare le attività del commercio in aree urbane, attraverso il recupero di spazi sfitti.

Per questa iniziativa il Pirellone ha stanziato più di 3,2 milioni di euro. Ad essere interessati sono i Duc, ovvero i Distretti urbani del commercio, che in Bergamasca sono quattro, quello della città di Bergamo, Treviglio, Seriate e Romano di Lombardia. Il progetto prevede l’introduzione di nuovi e più moderni servizi che rendano più vive e attraenti le vie commerciali delle città lombarde, progetti coordinati sui negozi sfitti e sull’arredo urbano.«Abbiamo voluto chiamare questa misura Stoà –  spiega  Mauro Parolini, assessore allo Sviluppo economico della Regione Lombardia – per evocare quello che nel mondo greco e romano era il portico colonnato che contornava la piazza, l’Agorà, dove si concentravano tutte le attività sociali ed economiche. Quei portici rappresentano ancora oggi, nei centri dei nostri paesi e nelle città, un centro commerciale naturale all’aria aperta, una unicità tradizionale che merita di essere ripensata, rilanciata e valorizzata attraverso azioni moderne ed innovative, che tengano conto dei profondi cambiamenti economici che, negli ultimi anni, hanno portato alla chiusura di molte saracinesche».

L’iniziativa continua idealmente le finalità della precedente iniziativa regionale di rivitalizzazione commerciale attraverso il franchising, che ha coinvolto 25 Comuni, oltre 100 imprese del settore, associazioni, soggetti pubblici e privati impegnati a rioccupare oltre 820 negozi sfitti.

Anche in questo caso la Regione farà leva sulla corresponsabilità dei Comuni, incentivando la creazione di nuove forme di aggregazione organizzate. Regione Lombardia concede  ai Comuni contributi fino a 100.000 euro per sostenere i progetti che nasceranno. Il contributo è destinato a sostenere, tramite il Comune capofila, Micro e PMI del commercio, del turismo, dell’artigianato e dei servizi. Per ogni Comune è ammesso un progetto complessivo di dimensione minima di 40.000 euro e non superiore ai 100.000. I progetti dovranno avere una durata minima di 12 mesi e massima di 24.




Aprire un negozio in franchising, prorogato il termine per la richiesta di contributi

Sono stati prorogati alle ore 16 del 30 giugno 2016, rispetto all’iniziale scadenza del 14 aprile, i termini per la presentazione delle candidature e delle relative richieste di contributo relative al bando regionale “Fare impresa in franchising in Lombardia”, il progetto che vuole promuovere il rilancio dei centri urbani attraverso la formula dell’affiliazione nei settori del commercio, della ristorazione e dei servizi.

L’iniziativa coinvolge 25 Distretti urbani del commercio, tra cui quello di Bergamo, ed ha già individuato per ciascuna area una mappa dei locali sfitti e le manifestazioni di interesse da parte dei franchisor ad aprire un nuovo punto vendita. Il bando riguarda aspiranti imprenditori interessati ad avviare un’attività in franchising o imprese già esistenti che intendono convertire o ampliare la propria attività attraverso l’affiliazione ad un franchisor, per i quali mette a disposizione un contributo a fondo perduto di importo fisso pari a 10.000 euro, finalizzato alla copertura delle spese sostenute per avviare, riconvertire o ampliare l’attività. L’importo minimo dell’investimento non deve essere inferiore a 20.000 euro al netto di Iva.

Il bando viene gestito in modalità telematica, tramite il portale www.bandimpreselombarde.it.

La partecipazione prevede le seguenti fasi:

  • Fase 1 – Candidatura
    Il soggetto interessato tramite il sistema telematico www.bandimpreselombarde.it seleziona uno o più franchisor di interesse fino ad un massimo di dieci.
  • Fase 2 – Negoziazione
    I franchisor selezionati contatteranno il candidato per procedere o meno con la negoziazione sulla base della scheda conoscitiva ricevuta dal sistema telematico. In questa fase di negoziazione dovrà essere coinvolto anche il Comune capofila del Distretto Urbano del Commercio di cui all’ambito territoriale di interesse. La fase di negoziazione si conclude con la formalizzazione del contratto di affiliazione e con l’individuazione e la sottoscrizione di un contratto (o di un preliminare) di locazione di una location per lo svolgimento dell’attività selezionata tra quelle messe a disposizione dal Distretto Urbano del Commercio nell’ambito del proprio territorio e in ragione dei criteri da esso preliminarmente stabiliti.
  • Fase 3 – Presentazione della richiesta contributo
    Il candidato, a seguito della fase di negoziazione ed alla sottoscrizione del contratto di affiliazione, dovrà formalizzare la richiesta di contributo sul sistema telematico, indicare le tipologie di spesa che si intendono sostenere e allegare la seguente documentazione in formato PDF: contratto di affiliazione sottoscritto; contratto di affitto (o preliminare); dichiarazione del Comune capofila del Distretto Urbano del Commercio di riferimento inerente la localizzazione dell’attività in franchising all’interno delle location individuate dallo stesso Distretto Urbano del Commercio.

Entro le ore 16 del 30 giugno 2016

  • i soggetti interessati possono presentare la propria candidatura (Fase 1 del bando) concludere la negoziazione con il franchisor selezionato (Fase 2 del bando) e presentare la richiesta di contributo (Fase 3 del bando),
  • i soggetti che hanno già presentato la propria candidatura e hanno concluso la negoziazione con il franchisor selezionato (Fase 2 del bando) possono presentare la richiesta di contributo (Fase 3 del bando)

La proroga dei termini, voluta dall’assessore allo Sviluppo economico della Regione Lombardia, Mauro Parolini, ha l’obiettivo di consentire a chi ha già presentato domanda di perfezionare l’iter e, considerate anche le richieste formulate dai comuni capifila dei Duc di riferimento, di dare l’opportunità ad un maggior numero di soggetti di presentare domanda.




Sicurezza, dalla Regione 625mila euro per i comuni bergamaschi

telecamera 2Dalla Regione arrivano 625mila euro per la sicurezza di alcuni comuni del territorio bergamasco. È questo l’ammontare dello stanziamento per le municipalità, singole e aggregate, che hanno partecipato e vinto i bandi promossi dal Pirellone. Le cifre dei finanziamenti sono state ufficializzate lunedì dalla Giunta lombarda. Nel dettaglio, Bergamo riceverà 50.000 euro, l’Unione Insieme sul Serio e l’Unione comunale dei Colli  80.000 ciascuna, Sant’Omobono Terme 73.495 euro, Barzana 51.960 euro, Treviglio, Seriate, Romano di Lombardia e Clusone tutte 30.000 euro, Ranzanico 26.728 euro, Comunità montana di Scalve 25.050 euro, Trescore Balneario 23.183 euro, Torre Boldone 22.543 euro, Paladina 22.399 euro, Unione della Presolana 21.600 euro, Caravaggio 17.368 euro, Alzano Lombardo 10.824 euro.

Con questi stanziamenti i comuni che sono entrati in graduatoria potranno effettuare miglioramenti nelle proprie dotazioni strutturali a vantaggio della sicurezza dei propri cittadini. I progetti dovranno essere realizzati entro il 31 agosto 2016. Regione Lombardia coprirà l’80% degli importi richiesti, il restante 20% sarà a carico dei comuni.

I bandi hanno messo a disposizione di Comuni, Unioni e Comunità Montane 8,6 milioni per 169 progetti di videosorveglianza e sicurezza urbana: un primo bando da 5 milioni era destinato alla realizzazione, all’implementazione e alla sostituzione di sistemi di videosorveglianza esistenti; l’altro da 3,6 milioni di euro favorirà l’acquisto di dotazioni tecnico/strumentali, il rinnovo e l’incremento del parco autoveicoli della polizia locale.

Tra i comuni selezionati, oltre a Bergamo ci sono Milano, Brescia, Varese, Como, Cremona, Mantova, Lecco e Sondrio.

«La Regione purtroppo ha poco margine di manovra in materia, ma credo che destinare risorse economiche per progetti di prevenzione e strumenti di supporto agli agenti sia la risposta più concreta che si possa fornire ai cittadini – ha detto l’assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione Simona Bordonali -. Purtroppo queste risorse non bastano a soddisfare tutte le 820 richieste pervenute per un totale di oltre 45 milioni di euro. Proveremo a reperire le risorse per altri bandi nel 2016. È evidente tuttavia – ha concluso – come l’unica strada percorribile per avere disponibilità economiche tali da soddisfare tutte le richieste sia quella dell’autonomia fiscale della nostra regione».




Aprire un franchising, per chi sceglie i Distretti contributo di 10mila euro

Anche l’ultimo tassello del progetto pilota “Fare impresa in franchising in Lombardia” è andato al proprio posto. È stato infatti pubblicato oggi e si aprirà il 10 febbraio il bando con il quale la Regione Lombardia, attraverso Unioncamere Lombardia, mette a disposizione degli aspiranti imprenditori 452mila euro per agevolare l’avvio dell’attività all’interno di negozi sfitti.

Il progetto vuole promuovere il rilancio dei centri urbani ed ha coinvolto in cinque mesi di lavoro oltre 100 imprese del franchising e 25 distretti del commercio lombardi, tra cui anche quello di Bergamo. I Duc hanno avuto il compito di fare una ricognizione delle unità immobiliari sfitte della propria area e, mappe alla mano, incontrare i franchisor che hanno manifestato interesse ad aprire nuovi punti vendita nei centri storici della Lombardia, agevolando perciò l’analisi dell’offerta e delle opportunità.

A Bergamo sono stati censiti 146 spazi liberi ed è stata raccolta la disponibilità di una quindicina di proprietari immobiliari a partecipare al piano.

Ora la palla passa a chi vuole aprire l’attività in affiliazione, che potrà contare su un contributo a fondo perduto dell’importo fisso di 10mila euro a fronte di un investimento non inferiore a 20mila. A questo si potranno aggiungere ulteriori agevolazioni messe a disposizione dei Comuni, dai proprietari immobiliari e dai franchisor.

  • SOGGETTI DESTINATARI

Possono partecipare al bando aspiranti imprenditori che, nelle location individuate dal progetto, intendono avviare un’attività in franchising o imprese già esistenti che intendono riconvertire o ampliare la propria attivita’ attraverso l’affiliazione ad uno dei franchisor coinvolti nella misura.

  • ENTITÀ E TIPOLOGIA DEL CONTRIBUTO

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto di importo fisso pari a 10.000 euro, finalizzato alla copertura di un investimento non inferiore a 20.000 euro. Al contributo si sommano i benefici e le agevolazioni messe a disposizione dal Comune, dai proprietari immobiliari e dal franchisor.

  • SPESE AMMISSIBILI

Opere inerenti la struttura del punto vendita (opere strutturali e murarie, opere impiantistiche, riqualificazione del punto vendita); opere inerenti l’allestimento del punto vendita e le attrezzature; acquisto di software e hardware e altri beni strumentali necessari per il punto vendita.

  • TERMINI

L’aspirante franchisee può presentate la propria candidatura dalle ore 12 del 10 febbraio 2016 alle ore 16 del 14 aprile 2016.

  • CANDIDATURA

L’imprenditore (o aspirante) seleziona sul portale fino a 10 franchisor di potenziale interesse e invia la propria candidatura

  • NEGOZIAZIONE

I franchisor selezionati contattano il candidato e, d’intesa con i Duc, viene individuata la location. La fase si conclude con l’affiliazione ad un franchisor e la sottoscrizione almeno di un contratto preliminare di locazione.

  • RICHIESTA DI CONTRIBUTO

Il candidato perfeziona sul portale la richiesta di contributo, a fronte di un piano d’investimento di almeno 20.000 euro.

Per approfondire i contenuti del bando e le procedure di partecipazione è possibile consultare il Sistema Informativo www.bandimpreselombarde.it




Edicole e librerie, al via la richiesta di contributi

edicola.jpgSi apre lunedì 25 gennaio il bando “Voltapagina“, con il quale la Regione Lombardia stanzia un milione di euro di contributi per interventi di innovazione e valorizzazione dei punti vendita di libri, giornali, riviste e periodici.

Edicole e librerie (codici ATECO 47.62.10 – 47.79.10 – 47.61.00) possono richiedere un contributo a fondo perduto nella misura del 70% per le spese – relative ad arredi, attrezzature, opere murarie, acquisto di software, hardware o interventi di efficientamento energetico –  sostenute a partire dal 18 settembre 2015 o da sostenere nei successivi 18 mesi dall’approvazione della richiesta. L’investimento minimo ammissibile è di 2.000 euro, mentre l’importo massimo del contributo concedibile è di 10.000 euro per impresa.

Lo Sportello del Credito della Fogalco, la cooperativa di garanzia dell’Ascom, è a disposizione per fornire maggiori informazioni e l’assistenza necessaria alla predisposizione della richiesta, che è possibile inoltrare sino al 12 febbraio 2016.  (Matteo Milesi – tel. 035/4120210).




Edicole e librerie, per il rilancio ecco il bando “Voltapagina!”

Un milione di euro per sostenere l’innovazione e la valorizzazione dei punti vendita di libri, giornali, riviste e periodici (cod. ATECO 47.61.00; 47.79.10; 47.62.10). È il bando regionale “Voltapagina!” che si aprirà lunedì 25 gennaio (è pubblicato sul Burl del 17 ). La misura prevede contributi a fondo perduto, fino al 70% delle spese sostenute fino ad un massimo di 10.000 euro, per finanziare opere strutturali, come il rifacimento delle vetrine e degli arredi del punto vendita, l’acquisto di dotazioni informatiche per l’erogazione di servizi (vetrine digitali, totem interattivi, touch screen, servizi tecnologici per il magazzino, soluzioni digitali per la fidelizzazione della clientela, adozione di sistemi di pagamento elettronico), gli interventi per l’efficienza energetica, la formazione, l’innovazione, l’organizzazione di eventi e di attività di promozione.

«Di fronte a un contesto profondamente cambiato – ha spiegato assessore allo Sviluppo economico delle Regione Lombardia Mauro Parolini – serve un nuovo dinamismo, per questo abbiamo voluto chiamare questa misura “Voltapagina!”, per stimolare l’imprenditorialità e accompagnare il settore a ripensarsi, sostenendo gli operatori a rilanciare le proprie attività. Vogliamo vedere nella contrazione della domanda e nella crisi dell’editoria una sfida per favorire l’evoluzione di questo settore commerciale tradizionalmente mono prodotto».

«L’obiettivo principale – ha proseguito Parolini – è tutelare l’occupazione e offrire nuove occasioni di sviluppo, valorizzando anche la funzione pubblica e il ruolo che queste attività commerciali rivestono nelle comunità locali e nei quartieri. E lo vogliamo fare attraverso il finanziamento di interventi strutturali, l’adozione di progetti innovativi, l’aggiornamento professionale degli operatori e, soprattutto, attraverso la fornitura di nuovi servizi, sia in forma singola che associata, per aumentare la competitività dei punti vendita».

Il bando si affianca al riordino del sistema di diffusione della stampa quotidiana e periodica approvato quest’anno, che permette alle edicole di vendere anche bevande e alimenti confezionati (che non necessitino di particolari trattamenti di conservazione), ma anche prodotti del settore non alimentare, purché l’attività prevalente rimanga quella della vendita di quotidiani e periodici.

«L’edicola – ha concluso l’assessore – rappresenta sul territorio un presidio di tutela della libertà di informazione. Il nostro impegno è rivolto anche in questa direzione, per valorizzare questa funzione specifica e il dovere degli operatori di assicurare pluralità e parità di trattamento alle diverse testate, aiutandone la sostenibilità economica».

IL BANDO IN SINTESI

bando VoltapaginaSOGGETTI DESTINATARI

Possono accedere ai contributi micro e piccole imprese, singole o aggregate, con almeno un punto vendita ubicato sul territorio lombardo, che svolgono attività di commercio al dettaglio di libri nuovi in esercizi specializzati, giornali, riviste e periodici, libri di seconda mano. La composizione delle aggregazione può essere di 3 fino ad un massimo di 25 micro e piccole imprese e deve essere già dichiarata al momento della presentazione della domanda di contributo.

PARTENARIATO PER I PROGETTI IN FORMA ASSOCIATA

All’aggregazione possono prendere parte anche altri soggetti pubblici e privati, appartenenti a settori diversi, non beneficiari di contributo, che contribuiscano alla presentazione di progetti di innovazione coerenti con le finalità del bando.

MODALITÀ E TERMINI DI PRESENTAZIONE

La richiesta di contributo deve essere sottoscritta, presentata e inviata on line esclusivamente dal soggetto richiedente il contributo, ovvero dal capofila per le aggregazioni, e deve essere
obbligatoriamente inviata mediante il sistema telematico messo a disposizione da Regione Lombardia all’indirizzo www.agevolazioni.regione.lombardia.it, e compilando l’apposito modulo, dalle ore 12 del 25 gennaio 2016 fino alle ore 12 del 12 febbraio 2016.

TIPO DI AGEVOLAZIONE

Contributo a fondo perduto in regime “de minimis” fino a un massimo del 70% della spesa complessiva ammissibile, nel limite di 10.000 euro per impresa. Il valore minimo del progetto presentato deve essere pari a 2.000 euro. In coerenza con gli obiettivi della legge regionale in materia saranno inoltre previste limitazioni per gli esercizi che detengono a qualsiasi titolo apparecchi per il gioco
d’azzardo lecito.

INTERVENTI AMMESSI
  • opere strutturali come rifacimento delle vetrine, degli arredi del punto vendita, volte a favorire l’attrattività del punto vendita e lo stazionamento dei clienti;
  • acquisto di software e hardware, dotazioni informatiche per l’erogazione di servizi (vetrine digitali, totem interattivi, touch screen, servizi tecnologici per il magazzino, soluzioni digitali per la fidelizzazione della clientela, adozione di sistemi di pagamento elettronico);
  • spese per interventi innovativi di efficientamento energetico;
  • costi per la formazione degli imprenditori e del personale impegnato;
  • acquisto di attrezzature funzionali a interventi di innovazione;
  • organizzazione di eventi e progetti di attività di promozione on line e off line.

 




Dote scuola, finita l’attesa. «Voucher a disposizione»

libri scolastici - libreria

I voucher per l’acquisto di libri e dotazioni tecnologiche sono in distribuzione dal 25 al 29 settembre presso tutti i comuni della Lombardia, con l’eccezione di Lecco, Sondrio e Milano. Nelle province montane di Lecco e Sondrio la distribuzione sarà infatti completata entro il 2 ottobre, mentre a Milano parte dal 30 settembre e potranno essere ritirati nel punto segnalato nell’sms inviato agli aventi diritto.

Per le province digitalizzate di Monza e Mantova gli importi sono stati caricati sulle CRS e sono in partenza gli sms di avviso.

Si è così sbloccata una situazione che aveva messo in difficoltà le famiglie – che non hanno potuto contare sui contributi per acquistare il materiale didattico in tempo per l’avvio dell’anno scolastico -, e le stesse attività commerciali, in balia delle incertezze del sistema.

«Questo ritardo rispetto ai tempi normali – afferma Valentina Aprea, assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia – è dovuto alla proroga del termine per la presentazione delle domande insistentemente chiesta dalle stesse famiglie a causa delle difficoltà riscontrate nel rilascio della certificazione Isee, in seguito alla nuova normativa che è stata introdotta in materia. Una proroga molto utile, in quanto ha permesso a 37.000 studenti in più di beneficiare del voucher, il 40% delle oltre 92.000 domande complessive pervenute in Regione».

E le richieste di assistenza e chiarimenti hanno fatto il resto. «Sono – prosegue Aprea – oltre 14.000 le email arrivate agli uffici regionali oltre alle innumerevoli telefonate per l’assistenza nella compilazione. A tutte è stato sempre risposto in modo da favorire il massimo accesso al beneficio economico». Inoltre nella fase istruttoria si sono rivelate spesso inesattezze, anche su dati essenziali come quello del codice fiscale: cosa che ha richiesto interventi manuali per la correzione o l’integrazione della domanda. Anche le autocertificazioni sono state verificate, accogliendo persino le richieste di modifiche giunte dopo la scadenza del termine proprio nell’ottica di favorire le famiglie nell’esercizio del diritto allo studio dei figli, evidenzia la nota dell’assessore.

«Gli uffici regionali – spiega – hanno concluso una pesante fase istruttoria in soli trenta giorni, quando, negli anni precedenti, ce ne volevano una novantina. Oltre a tutto la verifica è stata effettuata nel periodo che coincide con le ferie estive. Dal 7 settembre un numero elevatissimo di voucher è stato stampato e distribuito in modo capillare su tutta la Lombardia».

La validità dei buoni è stata prorogata al 30 settembre 2016 per «consentire alle famiglie di utilizzare eventuali buoni residui sino all’inizio del prossimo anno scolastico».

Oltre ai libri di testo, possono essere acquistati anche dizionari, libri di letteratura consigliati dalle scuole e strumenti tecnologici di vari tipo come PC, tablet, ebook, software, calcolatrici, strumenti per il disegno tecnico e artistico. Restano esclusi i soli prodotti di consumo (penne, matite, diari, quaderni, cartelle).

«La Dote Scuola – conclude l’assessore Aprea – è nella nostra Regione una modalità ormai consolidata per sostenere il diritto allo studio. Molti operatori commerciali, dalle grandi catene ai singoli negozi, hanno stipulato accordi con le famiglie, con diverse modalità operative, per anticipare la fornitura di libri e dotazioni in attesa dei voucher».




Negozi e servizi, contributi per la promozione on line

logo distretto gatePer i negozi e gli esercizi di 31 comuni della Bergamasca la promozione on line è agevolata. Il Distretto dell’Attrattività Gate ha infatti pubblicato un bando che riconosce contributi alle imprese del commercio e del turismo che aderiscono al portale di shopping del distretto (www.distrettogate.com), nel quale gli operatori possono pubblicare offerte e promozioni. Il sistema è dotato anche di una App che avvisa gli utenti delle offerte disponibili nei negozi vicini al punto in cui si trova.

Lo stanziamento è di 20mila euro complessivi. Il contributo è al massimo pari al 50% delle spese ritenute ammissibili, al netto di Iva, effettuate dal 4 aprile 2014 al 31 dicembre 2015. La spesa minima per ciascun operatore è di 50 euro.

La domanda va presentata al Comune di Seriate, capofila del Distretto, entro le ore 12 del 31 dicembre.

Le attività commerciali interessate sono quelle con sede nei comuni che fanno parte del Distretto Gate – Green actractivity territory for Expo, ovvero Seriate, Albano Sant’Alessandro, Albino, Alzano Lombardo, Bagnatica, Bolgare, Brusaporto, Carobbio degli Angeli, Cenate Sopra, Cenate Sotto, Cene, Chiuduno, Colzate, Costa di Mezzate, Fiorano al Serio, Gazzaniga, Gorlago, Gorle, Montello, Nembro, Orio al Serio, Pedrengo, Pradalunga, Ranica, San Paolo d’Argon, Scanzorosciate, Trescore Balneario, Torre Boldone, Torre de’ Roveri, Vertova, Villa di Serio.

Il bando




Contributi Dote Scuola, domande entro il 31 luglio

È stato prorogato alle ore 12 del 31 luglio il termine per la presentazione delle domande per i contributi della Dote Scuola 2015/16.

Le richieste riguardano le seguenti componenti:

  • “Contributo per l’acquisto di libri di testo e/o dotazioni tecnologiche” finalizzata a sostenere la spesa delle famiglie con Isee inferiore o uguale a 15.494 euro esclusivamente per l’acquisto dei libri di testo e/o dotazioni tecnologiche per gli studenti frequentanti i percorsi di istruzione e di Istruzione e formazione professionale fino al compimento dell’obbligo scolastico (classi I, II e III delle scuole secondarie di primo grado e classi I e II delle scuole secondarie di secondo grado e dei percorsi di istruzione e formazione professionale)
  • “Buono Scuola” finalizzato a sostenere gli studenti che frequentano una scuola paritaria o statale che prevede una retta di iscrizione e frequenza per gli studenti che frequentano percorsi di istruzione (famiglie con Isee inferiore o uguale a 38.000 euro)

La compilazione, l’inoltro e la gestione delle domande avvengono esclusivamente in via informatica su  www.scuola.dote.regione.lombardia.it dove è presente anche la modulistica e una gida.

È possibile presentare una domanda di Dote Scuola dopo la scadenza del 31 luglio, in formato cartaceo, solo ed esclusivamente nei seguenti casi:

  • cambio scuola da statale o da Istituzione formativa accreditata a scuola paritaria o viceversa, avvenuto dopo la data del 5 giugno 2015, nel caso in cui il richiedente, prima di tale data, non fosse in possesso dei requisiti previsti per l’ammissione al contributo e non abbia presentato domanda nei termini previsti
  • nuova residenza in Regione Lombardia dopo la data del 5/6/2015 per i nuclei familiari che arrivano da fuori Regione.

Tali domande dovranno essere presentate in formato cartaceo al fax istituzionale 02 3936151 entro il termine inderogabile :

ore 12 del 30 settembre 2015 nel caso di nuova residenza (punto 2)
ore 12 del 27 novembre 2015 nei caso di cambio scuola (punto 1).

Per le attività di protocollazione svolta da parte dei Comuni e delle Scuole paritarie di residenza dei richiedenti il termine è stato prorogato alle ore 12 del 7 agosto 2015.