Serio Card, la tessera fedeltà premia anche i commercianti

Seriocard-fronte-smallIl Distretto del Commercio “Insieme sul Serio” rilancia la ‪‎Serio Card e vara un programma di incentivi per gli operatori che vi aderiscono. Il concorso premierà i negozianti che dal primo aprile fino al 31 marzo 2017 si impegneranno di più nella promozione della tessera fedeltà tra i propri clienti. Verranno premiate tre tipologie di operatori: i tre esercenti che avranno generato il valore complessivo di transazioni più elevato; i tre esercenti che avranno generato il maggior numero di scontrini; e i tre esercenti che avranno sottoscritto il maggior numero di tessere.

I premi sono numerosi e spaziano dai buoni spesa agli ingressi omaggio alle Terme di San Pellegrino, all’Alpen Spa dell’Hotel Milano di Castione della Presolana e ai principali impianti di risalita della Val Seriana e di Scalve.

Il concorso non è l’unica iniziativa messa in campo per i clienti e gli operatori commerciali seriani. A breve verranno pubblicate sulla pagina Facebook le promozioni dei commercianti riservate ai titolari della card. Inoltre il Distretto lancerà una campagna con nuove promozioni per coinvolgere nel circuito anche le associazioni del territorio: queste saranno coinvolte nella diffusione della Serio Card tra i loro associati e i cittadini del Distretto, che potranno devolvere alla loro associazione del cuore gli sconti accumulati sulla propria Serio Card.

Le iniziative mirano a promuovere il circuito ‪#‎SerioCard. La Serio Card è una carta fedeltà promossa dal Distretto del Commercio “Insieme sul Serio” che permette ai titolari di ottenere uno sconto sui propri acquisti. Vi aderiscono più di 40 esercizi commerciali, della ristorazione e di servizio. A ogni acquisto, viene accreditato  uno sconto sulla tessera, che può essere utilizzato per l’acquisto successivo. Si tratta di una sorta di “borsellino elettronico” ed è una delle poche esperienze di questo tipo in Lombardia.

Il sistema Serio Card può essere usato dai commercianti non solo su POS, ma anche su PC, tablet e smartphone. I punti vendita aderenti al circuito Serio Card sono localizzati nei comuni del Distretto del Commercio (Alzano Lombardo, Albino, Nembro, Pradalunga e Ranica) e di Torre Boldone: l’elenco completo è disponibile, insieme al regolamento e a tutte le altre informazioni, sul sito www.insiemesulserio.it.




Aprire un negozio in franchising, prorogato il termine per la richiesta di contributi

Sono stati prorogati alle ore 16 del 30 giugno 2016, rispetto all’iniziale scadenza del 14 aprile, i termini per la presentazione delle candidature e delle relative richieste di contributo relative al bando regionale “Fare impresa in franchising in Lombardia”, il progetto che vuole promuovere il rilancio dei centri urbani attraverso la formula dell’affiliazione nei settori del commercio, della ristorazione e dei servizi.

L’iniziativa coinvolge 25 Distretti urbani del commercio, tra cui quello di Bergamo, ed ha già individuato per ciascuna area una mappa dei locali sfitti e le manifestazioni di interesse da parte dei franchisor ad aprire un nuovo punto vendita. Il bando riguarda aspiranti imprenditori interessati ad avviare un’attività in franchising o imprese già esistenti che intendono convertire o ampliare la propria attività attraverso l’affiliazione ad un franchisor, per i quali mette a disposizione un contributo a fondo perduto di importo fisso pari a 10.000 euro, finalizzato alla copertura delle spese sostenute per avviare, riconvertire o ampliare l’attività. L’importo minimo dell’investimento non deve essere inferiore a 20.000 euro al netto di Iva.

Il bando viene gestito in modalità telematica, tramite il portale www.bandimpreselombarde.it.

La partecipazione prevede le seguenti fasi:

  • Fase 1 – Candidatura
    Il soggetto interessato tramite il sistema telematico www.bandimpreselombarde.it seleziona uno o più franchisor di interesse fino ad un massimo di dieci.
  • Fase 2 – Negoziazione
    I franchisor selezionati contatteranno il candidato per procedere o meno con la negoziazione sulla base della scheda conoscitiva ricevuta dal sistema telematico. In questa fase di negoziazione dovrà essere coinvolto anche il Comune capofila del Distretto Urbano del Commercio di cui all’ambito territoriale di interesse. La fase di negoziazione si conclude con la formalizzazione del contratto di affiliazione e con l’individuazione e la sottoscrizione di un contratto (o di un preliminare) di locazione di una location per lo svolgimento dell’attività selezionata tra quelle messe a disposizione dal Distretto Urbano del Commercio nell’ambito del proprio territorio e in ragione dei criteri da esso preliminarmente stabiliti.
  • Fase 3 – Presentazione della richiesta contributo
    Il candidato, a seguito della fase di negoziazione ed alla sottoscrizione del contratto di affiliazione, dovrà formalizzare la richiesta di contributo sul sistema telematico, indicare le tipologie di spesa che si intendono sostenere e allegare la seguente documentazione in formato PDF: contratto di affiliazione sottoscritto; contratto di affitto (o preliminare); dichiarazione del Comune capofila del Distretto Urbano del Commercio di riferimento inerente la localizzazione dell’attività in franchising all’interno delle location individuate dallo stesso Distretto Urbano del Commercio.

Entro le ore 16 del 30 giugno 2016

  • i soggetti interessati possono presentare la propria candidatura (Fase 1 del bando) concludere la negoziazione con il franchisor selezionato (Fase 2 del bando) e presentare la richiesta di contributo (Fase 3 del bando),
  • i soggetti che hanno già presentato la propria candidatura e hanno concluso la negoziazione con il franchisor selezionato (Fase 2 del bando) possono presentare la richiesta di contributo (Fase 3 del bando)

La proroga dei termini, voluta dall’assessore allo Sviluppo economico della Regione Lombardia, Mauro Parolini, ha l’obiettivo di consentire a chi ha già presentato domanda di perfezionare l’iter e, considerate anche le richieste formulate dai comuni capifila dei Duc di riferimento, di dare l’opportunità ad un maggior numero di soggetti di presentare domanda.




Distretti del commercio, in arrivo la “Cabina di regia”

Roberto Ghidotti
Roberto Ghidotti

I Distretti del commercio e dell’attrattività bergamaschi avranno presto una cabina di regia. Da tempo i rappresentanti delle 38 aggregazioni sono al lavoro per creare un organismo che faccia da collettore e valorizzi e sviluppi le realtà territoriali, sfruttando le diverse esperienze che hanno da offrire.

Il progetto punta a creare un modello provinciale per coinvolgere al meglio anche le realtà meno strutturate per dimensioni e numeri, così da condividere le modalità di lavoro, in vista di uno scambio di esperienze nelle dinamiche commerciali e della costituzione di partenariati per il reperimento di fondi.

«I distretti del commercio e dell’attrattività sono ormai una realtà definita e diffusa sul territorio provinciale, ora però occorre un balzo in avanti con un coordinamento efficace della loro attività. È un progetto ambizioso ma è diventata una scelta obbligatoria – dice Roberto Ghidotti, coordinatore dei distretti per Ascom Confcommercio Bergamo -. Il primo passo è stato far nascere i distretti in modo da creare delle sinergie forti su ogni territorio tra operatori pubblici e privati. Ora ci stiamo organizzando per metterli tutti a sistema, così da evitare dispersioni e frammentazioni».

«La Cabina di regia – spiega – ci darà una visione d’insieme di tutti i problemi che si sono sul territorio, permetterà di condividere con tutti gli attori coinvolti le scelte turistiche, ma soprattutto consentirà di mettere in rete tutte le opportunità messe in campo nella provincia di Bergamo. Inoltre si potranno anche trovare economie di scala e replicare in altri distretti le iniziative già testate e di successo». Non solo. L’organismo, secondo le intenzioni, sarà anche l’interlocutore che permetterà e faciliterà il dialogo tra i distretti e Turismo Bergamo e la Provincia, con l’obiettivo di creare maggiore condivisione possibile in tema di scelte turistiche per il territorio.

Il progetto interessa 28 distretti del commercio e 10 dell’attrattività per un totale di quasi 200 comuni e oltre 10mila imprenditori (intorno al 60% della totalità dei punti vendita).

Un primo passo, importante, verso la realizzazione della Cabina dirRegia è stata la recente creazione da parte di Ascom della rete d’impresa GoinBergamo, network che riunisce, tramite l’ecosistema digitale E015, i 10 distretti dell’attrattività della Bergamasca, le loro attività commerciali, i punti di interesse e le manifestazioni promosse. Altri sono  in campo e vedranno la luce a breve. «Tutte le informazioni raccolte durante l’anno e mezzo di lavoro – dice Ghidotti – confluiranno a breve in una App, che consentirà ai turisti e ai visitatori, ma anche ai cittadini del territorio, di scoprire i lati più interessanti e nascosti dei luoghi bergamaschi e tra qualche mese in un portale dal nome www.goinbergamo.it sul quale confluiranno tutte le informazioni inerenti alle realtà e alle iniziative dei distretti».

Di tutto questo si parlerà mercoledì 25 maggio nel corso di un convegno all’Ascom di Bergamo.




Il primo trofeo di “basket a cavallo” in Bergamasca lo firma il Dat

In Bergamasca arriva il primo trofeo di horseball, una disciplina equestre di squadra che consiste nell’andare a canestro effettuando almeno tre passaggi tra giocatori diversi. In pratica basket a cavallo, con una forte componente di spettacolarità ma anche un riconosciuto valore pedagogico e ludico.

La novità si deve al Distretto dell’attrattività del Brembo e dei Colli, il progetto che integra lo promozione e lo sviluppo del commercio e del turismo di 12 comuni (Dalmine, capofila, Treviolo, Sorisole, Curno, Mozzo, Ponteranica, Villa d’Almè, Almè, Osio Sopra, Lallio, Valbrembo, Paladina) e che punta, in particolare su sport e tempo libero.

Horse-Ball-7La sfida in sella è inserita, appunto, nel calendario delle “Olimpiadi del Brembo e dei Colli” ed è in programma sabato 9 aprile dalle 14.30 al Centro Ippico Le Colline di Villa d’Almè. Vedrà affrontarsi tre squadre: Pie’s Horses da Milano-Brianza, la Vallata da Magenta e gli emergenti de Le Colline di Villa d’Almè che giocano in casa.

Il tema equestre sarà protagonista anche domenica 17 aprile quando, sempre al centro ippico, si terranno una corsa ad ostacoli e il Battesimo della Sella, un evento pensato soprattutto per i più piccoli che vedrà il coinvolgimento delle scuole del territorio.

«Le giornate al Centro Ippico Le Colline – spiega Valeria Sana, assessore al Bilancio e Tributi del Comune di Villa d’Almé – vanno ad inserirsi in un quadro di eventi più ampio che intende elaborare progetti di sviluppo dei luoghi sulla base di risorse che già ci sono, andando a valorizzarle e creando attorno ad esse un continuo flusso di interesse e conoscenza. In tal senso, la presenza di un centro ippico nel territorio di Villa D’Almè, come è successo per altri comuni, ha portato ad individuare la struttura come potenziale centro di attrazione e aggregazione del pubblico e delle principali realtà rappresentative del territorio tra le quali spiccano anche gli esercizi commerciali che, per l’occasione, animeranno la giornata del 17 aprile».

In particolare, l’Acalp, Associazione Commercianti, Artigiani e Liberi Professionisti di Villa d’Almè proporrà una grande Caccia al Tesoro che, oltre a rappresentare un’esperienza divertente e di convivialità per tutte le età, porrà l’accento proprio su alcune eccellenze del territorio presentate dai suoi commercianti. A seguire, una speciale merenda accoglierà grandi e piccini con l’invito ad avvicinarsi alle tipicità gastronomiche del territorio che rappresentano la storia e l’identità di specifici luoghi.




Treviglio, «le navette possono aiutare lo shopping»

Dal disagio all’opportunità. Per sopperire alla mancanza di parcheggi a ridosso del centro in occasione dei lavori per il rifacimento di piazza Setti, il Comune di Treviglio ha istituito un servizio di trasporto pubblico – frequente e per di più gratuito! – che offre la possibilità non solo di affrontare il problema contingente ma anche di ipotizzare un nuovo modo di muoversi in città. I minibus hanno cominciato a circolare lo scorso 23 dicembre senza incontrare, è il caso di dirlo, grande interesse da parte dei trevigliesi (e per questo suscitando le polemiche di diversi schieramenti politici che hanno denunciato le corse a vuoto al costo di 430 euro al giorno), ma avranno l’effettivo banco di prova da mercoledì 2 marzo, quando la piazza sarà chiusa per consentire prima lo spostamento dei sottoservizi e poi l’avvio del cantiere, che consegnerà alla città un’ampia area pedonale e due piani interrati di parcheggi e box.

treviglio ti porto in centroPer i commercianti le navette sono una chance, tanto è vero che il logo del Distretto del commercio compare sul materiale informativo – mappa, orari e locandine – che promuove il servizio, denominato “Ti porto in centro”. «Ad oggi non possiamo dare un giudizio sull’iniziativa perché piazza Setti non è ancora stata chiusa e non si è ancora manifestata, perciò, la necessità di utilizzare un’alternativa – afferma il presidente dell’Associazione Commercianti trevigliesi Gabriele Anghinoni –, possiamo dire però che crediamo nel fatto che il servizio di bus possa dare un segnale per vivere la città e il commercio in maniera diversa, con meno auto e più facilità nel muoversi a piedi».

Non a caso il pieghevole che illustra i percorsi delle due linee (una con partenza dalla stazione Ovest e una dal piazzale del cimitero) cita l’offerta del “centro commerciale all’aria aperta” forte di oltre 200 negozi, oltre a bar, ristoranti, servizi e ai due mercati settimanali e riporta pure il calendario degli eventi. «I bus diventeranno anche un mezzo per informare cittadini e visitatori delle iniziative del Distretto – annuncia Anghinoni –, saranno infatti rivestiti con una grafica apposita che farà spazio anche agli eventi che organizziamo e diventeranno perciò dei promoter itineranti delle iniziative del commercio».

È già previsto che il servizio, che va dalle 7.45 alle 20 dal lunedì al sabato con frequenza di 15 o 30 minuti a seconda delle fasce orarie, possa essere esteso alla sera e nei festivi in occasione delle manifestazioni, offrendo una soluzione ai problemi di traffico e parcheggi in circostanze di grande afflusso. Ad esempio è già stato stabilito che le navette circoleranno domenica 28 e lunedì 29 febbraio, festa cittadina, quando saranno allestite le bancarelle della fiera della Madonna delle Lacrime, e domenica 6 marzo per la rievocazione storica “Miracol si grida”. «Le valutazione le faremo passo dopo passo – dice il presidente dei Commercianti – noi lo consideriamo un inizio per pensare anche ad un allungamento del percorso che metta in collegamento centro e periferia».

Lo scarso utilizzo delle navette nei primi due mesi non preoccupa l’amministratore di Treviglio Futura, la società di trasformazione urbana interamente partecipata dal Comune di Treviglio, che sta curando il rifacimento di piazza Setti ed ha lanciato il servizio. «Un periodo di test serviva – afferma Paolo Gatti -, per verificare i percorsi, i tempi di percorrenza nelle diverse situazioni di traffico, le fermate: non è così immediato che tutto funzioni. Poi siamo passati all’informazione realizzando locandine e mappe, in distribuzione da circa un mese con il coinvolgimento dei negozi, e presto renderemo i mezzi riconoscibili vestendoli con il logo e l’immagine del progetto, insomma stiamo lavorando perché il servizio venga conosciuto e utilizzato».

Se un errore c’è stato è stato chiamarle navette. «È riduttivo e genera fraintendimento – nota Gatti -. Con navetta si intende un semplice collegamento da un punto all’altro, qui invece abbiamo realizzato due linee vere e proprie e l’abbozzo di un sistema di trasporto per il prossimo futuro. Al di là del cantiere di piazza Setti, sono sul piatto temi più generali come accessibilità, mobilità e qualità dell’aria. Treviglio è una città che sta vivendo delle trasformazioni e le navette possono essere considerate un punto di partenza del cambiamento. Significa che si può pensare di muoversi in modi alternativi, in bicicletta, a piedi e se non si vuole camminare si prende la navetta che permette di salire e scendere dove è più comodo e gratuitamente. È un vero e proprio servizio per la mobilità, tanto è vero che è collegato con le stazioni, comodo se si deve prendere il treno e per chi arriva a Treviglio e vuole raggiungere il centro».

Nulla vieta, anzi sarà opportuno, che con il proseguimento dell’esperienza se ne valutino vantaggi, criticità e si attuino eventualmente modifiche. «Poiché oggi il Comune è commissariato, una prima verifica sarà chiamata a farla la nuova amministrazione, alla luce dei dati dopo la chiusura del parcheggio – rimarca l’amministratore della Stu -. La cosa certa è che non si tratta di uno spreco ma di un investimento per una mobilità diversa all’interno di Treviglio».

Intanto il programma prevede che il servizio resti istituito fino alla chiusura del cantiere di piazza Setti. La fine dei lavori è prevista entro 18 mesi.




Aprire un franchising, per chi sceglie i Distretti contributo di 10mila euro

Anche l’ultimo tassello del progetto pilota “Fare impresa in franchising in Lombardia” è andato al proprio posto. È stato infatti pubblicato oggi e si aprirà il 10 febbraio il bando con il quale la Regione Lombardia, attraverso Unioncamere Lombardia, mette a disposizione degli aspiranti imprenditori 452mila euro per agevolare l’avvio dell’attività all’interno di negozi sfitti.

Il progetto vuole promuovere il rilancio dei centri urbani ed ha coinvolto in cinque mesi di lavoro oltre 100 imprese del franchising e 25 distretti del commercio lombardi, tra cui anche quello di Bergamo. I Duc hanno avuto il compito di fare una ricognizione delle unità immobiliari sfitte della propria area e, mappe alla mano, incontrare i franchisor che hanno manifestato interesse ad aprire nuovi punti vendita nei centri storici della Lombardia, agevolando perciò l’analisi dell’offerta e delle opportunità.

A Bergamo sono stati censiti 146 spazi liberi ed è stata raccolta la disponibilità di una quindicina di proprietari immobiliari a partecipare al piano.

Ora la palla passa a chi vuole aprire l’attività in affiliazione, che potrà contare su un contributo a fondo perduto dell’importo fisso di 10mila euro a fronte di un investimento non inferiore a 20mila. A questo si potranno aggiungere ulteriori agevolazioni messe a disposizione dei Comuni, dai proprietari immobiliari e dai franchisor.

  • SOGGETTI DESTINATARI

Possono partecipare al bando aspiranti imprenditori che, nelle location individuate dal progetto, intendono avviare un’attività in franchising o imprese già esistenti che intendono riconvertire o ampliare la propria attivita’ attraverso l’affiliazione ad uno dei franchisor coinvolti nella misura.

  • ENTITÀ E TIPOLOGIA DEL CONTRIBUTO

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto di importo fisso pari a 10.000 euro, finalizzato alla copertura di un investimento non inferiore a 20.000 euro. Al contributo si sommano i benefici e le agevolazioni messe a disposizione dal Comune, dai proprietari immobiliari e dal franchisor.

  • SPESE AMMISSIBILI

Opere inerenti la struttura del punto vendita (opere strutturali e murarie, opere impiantistiche, riqualificazione del punto vendita); opere inerenti l’allestimento del punto vendita e le attrezzature; acquisto di software e hardware e altri beni strumentali necessari per il punto vendita.

  • TERMINI

L’aspirante franchisee può presentate la propria candidatura dalle ore 12 del 10 febbraio 2016 alle ore 16 del 14 aprile 2016.

  • CANDIDATURA

L’imprenditore (o aspirante) seleziona sul portale fino a 10 franchisor di potenziale interesse e invia la propria candidatura

  • NEGOZIAZIONE

I franchisor selezionati contattano il candidato e, d’intesa con i Duc, viene individuata la location. La fase si conclude con l’affiliazione ad un franchisor e la sottoscrizione almeno di un contratto preliminare di locazione.

  • RICHIESTA DI CONTRIBUTO

Il candidato perfeziona sul portale la richiesta di contributo, a fronte di un piano d’investimento di almeno 20.000 euro.

Per approfondire i contenuti del bando e le procedure di partecipazione è possibile consultare il Sistema Informativo www.bandimpreselombarde.it




Aperture in franchising, a Bergamo in lizza 15 negozi sfitti

Sono una quindicina le vetrine sfitte a Bergamo che si potrebbero riaccendere attraverso il franchising. Grazie al progetto pilota “Fare impresa in franchising in Lombardia” con il quale la Regione, il sistema camerale, le associazioni del franchising e i distretti urbani del commercio puntano a rivitalizzare i centri storici delle città.

Il percorso sta proseguendo secondo le tappe previste. Dopo la selezione dei franchisor (le aziende titolari dei format commerciali) interessati ad aprire un’attività in Lombardia (sono 104) ed una ricognizione degli spazi liberi effettuata da ciascuno dei 25 Distretti coinvolti, le due “parti” si sono incontrate in un vero e proprio matching di appuntamenti serrati al Belvedere di Palazzo Lombardia.

1403 Roberto Ghidotti (1)«Abbiamo ricevuto una trentina di aziende – spiega il presidente del Duc di Bergamo Roberto Ghidotti – di diverse merceologie. Ci hanno illustrato le caratteristiche della loro offerta e le loro esigenze, ad esempio metrature, disponibilità di parcheggi, possibilità di dehors, fornendoci un quadro più chiaro delle richieste. Dal canto nostro abbiamo presentato la situazione a Bergamo. Nell’area del Duc, che è stato recentemente allargato e oltre al centro comprende Città Alta, Borgo Palazzo e Borgo Santa Caterina, abbiamo rilevato 146 negozi sfitti. Tra questi abbiamo raccolto la disponibilità di una quindicina di proprietari a partecipare al progetto sul franchising».

La mappa dei possibili nuovi insediamenti è diffusa, si va dalle vie Moroni, Baschenis e Don Luigi Palazzolo a via XX Settembre, passando per via Garibaldi, viale Vittorio Emanuele, via Verdi, via Divisione Tridentina, fino a via Borgo Palazzo e via Rovelli. Ugualmente diversificate le merceologie che potrebbero trovarvi sede: servizi postali, movimentazione della merce e consegna ai negozi, droni, farmacia e benessere, naturalmente la ristorazione e la somministrazione, dal sushi alle specialità gastronomiche siciliane all’enoteca che è anche punto di incontri e formazione sul vino, e ancora il negozio di fiori o quello di lavanda, giusto per citarne alcuni.

Gli incontri tra Duc e franchisor al Belvedere di Palazzo Pirelli
Gli incontri tra Duc e franchisor al Belvedere di Palazzo Pirelli

«Si tratta di proposte tradizionali realizzate con modalità diverse rispetto al passato – prosegue Ghidotti – oppure di novità, in ogni caso iniziative capaci di portare vivacità nel tessuto commerciale». «Il percorso è molto concreto – sottolinea – ma anche molto significativo perché rappresenta un salto di qualità nel ruolo assegnato ai distretti, che non si limitano ad organizzare e coordinare manifestazioni ed eventi, ma sono chiamati a fare da regia nello sviluppo commerciale. Un compito che va al di là dei bandi e delle risorse concesse di volta in volta per toccare più da vicino la possibilità di offrire un indirizzo, individuando le polarità e le potenzialità delle diverse zone». «Con questo progetto la Regione – conclude Ghidotti – ha messo sul piatto una soluzione innovativa ed un metodo di lavoro intelligente. Poter incontrare direttamente i franchisor, ma anche i rappresentanti degli altri Duc, è infatti fonte di confronto, crescita e ispirazione reciproca che ci auguriamo possa trovare continuità».

In questi giorni, intanto, partirà la fase finale del progetto, rivolta a chi intende aprire l’attività in franchising. Sul sito di Unioncamere sarà pubblicato il bando per l’erogazione di un contributo a fondo perduto di 10.000 euro, a fronte di un investimento complessivo di almeno 20.000 per la riconversione di un’attività esistente o l’apertura di una nuova attività di commercio, ristorazione o di servizi. A questo contributo regionale si aggiungeranno le agevolazioni rese disponibili dai Comuni, dalle associazioni coinvolte e dai franchisor.




Nuova vita ai negozi sfitti, si comincia da Borgo Palazzo

Rivitalizzare la città, occupando negozi sfitti per creare lavoro. Parte da questi presupposti il progetto pilota Open Doors, sviluppato da Comune di Bergamo e Distretto urbano del commercio in collaborazione con Confartigianato allo scopo di ridare linfa ad aree che negli ultimi anni sono state caratterizzate da un progressivo aumento delle chiusure.

Il primo quartiere a beneficiare di questo piano di riqualificazione sarà Borgo Palazzo il cui tessuto economico è composto in gran parte da negozi di vicinato. Grazie all’intervento di Aler e di un privato, sono stati messi a disposizione due immobili nel tratto che va dal ponte sul Morla a via Camozzi. Questi due spazi si trasformeranno in temporary store che resteranno aperti fino al 14 febbraio grazie a un filo conduttore individuato nel tema: “Percorsi d’arte e artigianato”.

Il primo negozio sarà quello dell’ex Salvi oro che ospiterà le creazioni delle ditte Emikeramos di Valbrembo e Lorenzi attraverso un percorso tra ceramiche e sculture. Il secondo sarà quello dell’ex Vitamine store, ripensato e riqualificato grazie al lavoro dell’intarsiatore e scultore di Brembilla Mario Colasante, del creativo del legno di Brignano Gera d’Adda Davide Aresi e degli scatti di fotografia di Anastasija Yeremoska.

«Open Doors – spiega il sindaco Giorgio Gori – rappresenta un atto concreto che punta alla riqualificazione della città e delle aree urbane. Tra gli obiettivi principali del Duc c’è infatti il tema della sicurezza: la presenza di esercizi commerciali è sinonimo di sevizi ai cittadini ma anche di presidio del territorio. Le vie della nostra città saranno tanto più sicure quanto più caratterizzate da attività commerciali aperte al pubblico. Inoltre la riqualificazione dei quartieri è un elemento in grado di incidere sul valore economico degli immobili, maggiore è il numero delle attività aperte, maggiore sarà l’impatto positivo nei diversi quartieri di appartenenza. L’obiettivo è proseguire con questo modello progettuale, costruendo percorsi tematici che portino, anche se per breve tempo, ad alzare le serrande dei negozi sfitti a Bergamo».

Un modello virtuoso, insomma, che presto potrebbe essere riproposto in tutte le zone del centro e della periferia che soccombono per colpa del caro affitti e dei problemi strutturali. Sebbene negli ultimi anni il numero di negozi che hanno chiuso i battenti abbia superato quello delle aperture, lo scorso trimestre si è registrato un segnale positivo. Anche i consumi vanno nella direzione auspicata: i dati diffusi da un’indagine Confcommercio-Format mostrano un trend in salita: per il Natale di quest’anno si spenderà infatti il 5% in più a testa rispetto all’anno passato. Per quanto concerne le prenotazioni nei ristoranti per le festività natalizie, le previsioni della Fipe indicano un ulteriore segnale di buon auspicio per il settore, con un + 2,8% rispetto al 2014. «Molto spesso gli spazi commerciali rimangono sfitti o perché manca l’offerta per via di una metratura troppo piccola, o per il fenomeno del caro affitti che ne determina una non sostenibilità – afferma Giorgio Lazzari dell’Ascom –. Attualmente su oltre 1.200 attività commerciali presenti in centro città, 142 sono sfitte. La pressione fiscale è particolarmente elevata e penalizza anche i proprietari di immobili che si vedono costretti a sborsare quattrini per il pagamento di Imu, Tasi e imposta sui redditi. Di certo, la cessazione di un’attività storica non porterà nel breve alla creazione di un’analoga realtà, ma con un lavoro di squadra tra le istituzioni e le associazioni di categoria, si possono ottenere buoni risultati».

Borgo Palazzo per l’Ascom ha poi un significato particolare. È infatti il quartiere nel quale l’associazione è cresciuta e si è radicata nel tempo. Proprio settimana prossima inizierà il trasloco per tornare negli uffici ristrutturati. E per aiutare i futuri imprenditori a coltivare i loro sogni trasformandoli in un’attività di successo, è disponibile il manuale “Dall’idea all’impresa”, la nuova Bussola di Confcommercio che fornisce dritte e suggerimenti per avviare un’iniziativa imprenditoriale in modo oculato attraverso analisi, ricerche e studi di fattibilità.

Parallelamente a Open Doors arriva in Borgo Palazzo anche Artilab, Artigiani del Tempo. Un’iniziativa che mira a riaprire spazi dismessi e che ha portato alla creazione di un vero e proprio laboratorio di idee, di contenuti, corsi, incontri all’interno dell’ex sede della banca Ubi di via Borgo Palazzo 93. Lo spazio verrà inaugurato il 16 gennaio alle 15 e resterà aperto per circa 6 mesi. Il progetto è promosso dai giovani Imprenditori di Confartigianato Bergamo e sostenuto da Confartigianato Bergamo con il contributo della Banca credito cooperativo di Bergamo e Valli. Lo spazio di Artilab sarà interamente restaurato dal gruppo dei Giovani artigiani con un progetto esperenziale nel quale si inseriscono varie sperimentazioni tecnologiche.

C’è inoltre il nuovo sito web www.ducbergamo.com, un portale con tutte le attività del Distretto, gli eventi, i progetti realizzati e in corso di realizzazione, i contatti di coloro che compongono tutti gli organi del distretto. Il sito riprende il tema e le stilizzazioni presenti nel logo, unendo in un unico portale le caratteristiche e le offerte delle 1.200 attività commerciali delle 4 aree di cui si compone il distretto: Città Alta, il centro cittadino, Borgo Santa Caterina e Borgo Palazzo.

 




Il Natale porta regali a chi fa la spesa nel Distretto dei Colli e del Brembo

manifesto concorso Natale distretto dei Colli e del BremboFare la spesa nel periodo di Natale può riservare delle belle sorprese se si scelgono i negozi del Distretto dei Colli e del Brembo. Scatta infatti il 5 dicembre il “Grande Concorso di Natale, vinci con il tuo distretto” che dà la possibilità di vincere un premio in buoni acquisto da spendere negli 82 esercizi commerciali aderenti all’iniziativa.

Fino al 6 gennaio 2016, ogni 10 euro di spesa si avrà diritto a un coupon (massimo 5 per spesa), con cui partecipare all’estrazione di 50 premi acquisto spendibili entro il 31 marzo 2016, per un valore complessivo di 4.350 euro.

L’iniziativa rientra negli obiettivi stabiliti dal programma del Distretto dei Colli e del Brembo, le cui risorse e attività si rivolgono agli operatori del commercio, della somministrazione, del turismo e dei servizi, nei Comuni di Curno, Mozzo, Valbrembo, Paladina, Almè, Villa d’Almè, Sorisole e Ponteranica, con l’intento di produrre azioni per sostenere e rafforzare il tessuto commerciale e creare una rete di relazioni e collaborazioni durature.

Per il concorso i commercianti hanno acquistato 23.000 coupon e li mettono a disposizione del consumatore nei loro punti vendita fino ad esaurimento. Il progetto vuole essere un’occasione per far conoscere e promuovere la ricchezza dei territori e degli esercizi commerciali nelle diverse categorie merceologiche, dall’abbigliamento all’oggettistica, dalla ristorazione all’accoglienza, dal fitness al benessere, dagli alimentari all’utensileria e molto altro ancora, per rispondere in modo ampio a qualsiasi tipo di esigenza richiesta dal consumatore. Ma anche per far riscoprire il piacere dei rapporti diretti con i negozianti e tra cittadini.

«I vantaggi per la clientela – spiegano i promotori -, non si misurano solo nei buoni acquisto correlati al concorso, ma si manifestano in un processo ben più ampio messo in moto dall’iniziativa, tesa a invitare il consumatore alla conoscenza delle peculiarità del tessuto imprenditoriale locale e del territorio stesso attraverso i suoi prodotti tipici alimentari, artigianali e culturali. È questa infatti una preziosa chiave di conoscenza territoriale dove i protagonisti sono la cultura e le tradizioni dei luoghi».

L’invito è perciò di «lasciarsi trasportare dalla varietà delle proposte creative dei commercianti per sperimentare un Natale decisamente diverso dal solito, dove i regali per amici e parenti saranno marchiati da alta qualità, originalità e dal piacevole incontro con i commercianti del Distretto dei Colli e del Brembo».




Bergamo, il distretto del commercio riparte dal Natale

Parte dalle festività natalizie, momento clou della vita delle attività commerciali, il nuovo corso del Distretto Urbano del Commercio di Bergamo, che dal centro si è esteso a Città alta e ai borghi Santa Caterina e Borgo Palazzo. All’aggregazione manca ancora il riconoscimento ufficiale da parte della Regione, cui è stata inviata la richiesta, ma intanto il direttivo, che ha in Roberto Ghidotti il presidente e Filippo Caselli l’amministratore, si è già messo al lavoro per rinnovare l’immagine e coordinare la comunicazione e le iniziative.

Il sistema commerciale che si viene a creare dall’integrazione delle quattro zone può contare sui 1.300 negozi del centro, i 110 di Città alta, i 180 di Borgo Palazzo e i 120 di Borgo Santa Caterina ed è stato riassunto in un logo che rappresenta con una forma geometrica ed un colore diverso ogni realtà. A questo si affiancano un sito web (www.ducbergamo.com) ed una pagina Facebook comune, che permetteranno di raccontare in tempo reale quanto si programma e realizza.Duc Bergamo - nuovo logo

Per il sindaco Giorgio Gori si tratta di un’evoluzione positiva, «non solo perché permette di attuare politiche su una scala più estesa, ad esempio partecipando ai bandi regionali – dichiara -, ma anche perché credo che il Distretto allargato possa trarre linfa, energia ed idee dalle associazioni coinvolte, che sono vivaci e coese». Un rinnovato desiderio di mettersi in gioco confermato dal presidente Roberto Ghidotti. «È stato impegnativo raccordare visioni e iniziative – ricorda –, ma quello che più mi piace evidenziare oggi è senz’altro la voglia di lavorare, di condividere e di metterci la propria faccia. Per Natale questa nuova rete sarà simbolicamente rappresentata dalla stelle, presenti in tutti gli allestimenti luminosi delle zone coinvolte».

Visioni condivise dai rappresentanti delle associazioni dei borghi, che non nascondono buoni auspici a partire già dalle prossime Festività. «Il nostro è un gruppo di lavoro molto aperto e unito – afferma Eleonora Piccinni, presidente dell’associazione Commercianti di Borgo Santa Caterina – e partecipare al distretto significa porre le basi per far crescere qualcosa di più grande». Toccherà proprio alla sua via inaugurare il calendario delle iniziative, con la chiusura al traffico nel pomeriggio di domenica 29 novembre (dalle 14 alle 20) e spazio a bancarelle, Babbo Natale che raccoglierà le letterine dei bambini, gonfiabili. Un programma a misura di famiglia, che sarà replicato domenica 13 dicembre ed è realizzato dai commercianti in collaborazione con i residenti. «È un po’ presto per dire se quest’anno ci sarà una ripresa delle vendite – commenta -, ciò che è certo è che via Borgo Santa Caterina ha un panorama effervescente dal punto di vista commerciale, c’è una grande varietà e ricchezza che ci fa pensare che potrà essere un buon Natale».

«Sono convinto che quello del distretto allargato – rileva Nicola Viscardi, vicepresidente delle Botteghe di Borgo Palazzo – sia un tavolo che aggiunge e non che sottrae spazio alle attività delle associazioni, che può dare forza, ma anche diversità di iniziative». Trattandosi di un’arteria trafficata, la scelta dell’associazione è stata di utilizzare come punti cardine degli eventi natalizi le piazze: quella al civico 100, piazza Sant’Anna e quella che si apre nei pressi del Balicco. Saranno animate da suonatori di cornamusa e artisti di strada, mentre la postazione fissa sarà al numero cento, dove un trenino per i bambini viaggerà tra gli abeti in stile polar express. «Le aspettative per Natale? Quello che possiamo dire è che i commercianti ci credono e che quest’anno sono stati disposti ad investire ancora di più per dare vita ad una festa il doppio più bella dello scorso anno».

Per tutti i gusti anche le iniziative in Città alta, «che ha il problema di essere meno frequentata quando arriva la stagione fredda», rileva il presidente della Comunità delle Botteghe, Fabrizio Brivio. Uno spazio nevralgico sarà piazza Mascheroni, dove dal 5 dicembre al 6 genniao sarà installata una giostra per i bambini e dove domenica 20 dicembre sarà ricostruita la vita della città così com’era nel 1300, con la presenza di una cinquantina di persone che reinterpreteranno gli antichi mestieri, dallo scalpellino all’arrotino, al cardatore di lana. «L’intero programma è realizzato grazie alla collaborazione con i residenti, la rete sociale, l’oratorio, il liceo Sarpi, i musei – sottolinea Brivio -. Lavorare insieme è un bel traguardo che permette di proporre iniziative a chilometro e a costo zero».

Quanto alla regolazione del traffico, l’unica chiusura del centro alle auto è quella prevista per domenica 13 dicembre, in occasione delle bancarelle di Santa Lucia, mentre per favorire l’accesso a Città alta, viene istituita una nuova linea di autobus, alla consueta tariffa urbana, dal parcheggio della Croce Rossa e in transito nell’area degli ex Ospedali Riuniti, che offre ulteriori opportunità di sosta, fino alla stazione inferiore della funicolare nei giorni festivi 6, 8, 13 e 20 dicembre dalle 14 alle ore 19.30, con frequenza di 20 minuti. Il Distretto sta anche cercando di chiudere delle convenzioni con i parcheggi in struttura del centro per tariffe agevolate.