Proprietà intellettuale, seminario gratuito al Point di Dalmine

proprie_industr.jpgGiovedì 15 dicembre, alle ore 14.30, al Point – Polo per l’Innovazione Tecnologica di Dalmine (via Pasubio 5/ang. via Einstein) è in programma il seminario “Enforcement e assistenza legale in Proprietà Intellettuale: strumenti disponibili in Italia e in Europa”. L’incontro è promosso nell’ambito del progetto “Tutela e valorizzazione della Proprietà Industriale a supporto dell’innovazione e della competitività delle MPMI bergamasche”, iniziativa finanziata dalla Camera di Commercio di Bergamo e realizzata da Bergamo Sviluppo in collaborazione con le organizzazioni di categoria locali, con il supporto tecnico-scientifico sia dell’Ufficio Brevetti e Marchi della Camera di Commercio, sia del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Bergamo.

L’apertura dei mercati e le dinamiche della concorrenza impongono e suggeriscono alle imprese di proteggere i propri prodotti e servizi attraverso gli strumenti di Proprietà Intellettuale. Tale tutela, quando concessa, deve essere distintiva e non riproducibile, ovvero esclusiva, sottratta cioè all’imitazione di chiunque.

Per favorire la conoscenza delle procedure di tutela che le imprese possono utilizzare, anche al di fuori dei confini nazionali, è stato pensato questo momento di approfondimento, rivolto a tutte le micro, piccole e medie imprese locali, ma aperto anche a tutti gli interessati, che permetterà di ottenere informazioni per tutelare nel modo più efficace il proprio patrimonio di Proprietà Intellettuale. Gli argomenti saranno affrontati con un taglio operativo e accompagnati da esempi e casi concreti.

ARGOMENTI TRATTATI

  • la competenza esclusiva dei Tribunali delle imprese a giudicare in relazione a brevetti, marchi e disegni o modelli;
  • le principali misure di enforcement, in sede cautelare e di merito e le particolarità del giudizio cautelare e del giudizio di merito;
  • la tutela penale e le opposizioni amministrative in materia di marchi, di brevetti e di disegni o modelli;
  • la procedura di sorveglianza doganale;
  • altre misure specifiche (diritto di informazione, descrizione, sequestro, risarcimento dei danni).

La partecipazione al seminario è gratuita; iscrizioni possibili al sito www.bergamosviluppo.it, (calendario eventi o news scorrevoli in homepage)

Info Bergamo Sviluppo, tel. 035/3888011 – referente iniziativa: Giancarlo Merisio – email: merisio@bg.camcom.it




Aspiranti imprenditori e start up, l’Incubatore riapre le porte. Con più spazi per il manifatturiero

Al Point di Dalmine la presentazione dei dati 2016 dell'Incubatore d'Impresa e dell'edizione 2017
Al Point di Dalmine la presentazione dei dati 2016 dell’Incubatore d’Impresa e dell’edizione 2017

L’Incubatore d’Impresa di Bergamo riapre le porte alle start up e agli aspiranti imprenditori. C’è tempo fino a venerdì 16 dicembre per presentare la candidatura per accedere all’annalità 2017 del progetto finanziato dalla Camera di Commercio di Bergamo e realizzato dalla sua azienda speciale, Bergamo Sviluppo, che al Polo per l’innovazione tecnologica di Dalmine mette a disposizione spazi attrezzati e un sistema di servizi (formazione, accompagnamento, assistenza e consulenza personalizzate) per supportare la progettazione e la realizzazione della propria idea imprenditoriale.

incubatore-dalmine-manifatturieroIl bando prevede due sezioni, una per il terziario e una per il manifatturiero, che offre spazi di metrature diverse da attrezzare per realizzare prototipi o piccole produzioni. Nel 2017 la novità è l’ampliamento dell’area dedicata alle settore produttivo, che potrà contare su tre nuove postazioni.

Destinatari del bando sono aspiranti imprenditori e imprenditrici, start up innovative e imprese (attive da non oltre 12 mesi per la sezione terziario da non oltre 36 mesi per il manifatturiero), che desiderano operare, o che operano, prevalentemente in attività a carattere innovativo.

I progetti selezionati potranno contare su uffici, laboratori e ambienti comuni (sale riunioni, aule per la formazione, salette per incontri e area break) e su servizi ad alto valore aggiunto che vanno dall’orientamento e tutoraggio personalizzato ai percorsi di formazione per l’acquisizione e lo sviluppo di competenze imprenditoriali, relazionali, gestionali e progettuali, alla consulenza specialistica individuale, fino al supporto promozionale, alla partecipazione a fiere, l’aggiornamento normativo, la segnalazione di agevolazioni e il networking.

Da novembre 2001, quando è partito l’Incubatore, a oggi sono state selezionate 142 idee d’impresa, in prevalenza nei servizi alle imprese tradizionali e innovativi, nel campo digitale, della green economy e della promozione turistica territoriale. Nell’annualità in corso sono insediate 27 tra idee d’impresa e start-up (18 nella sezione servizi e 9 nella sezione sperimentale del manifatturiero), tra queste 4 start up innovative iscritte nell’apposita sezione del Registro delle Imprese.

incubatore-dalmine-ufficiAi partecipanti è stato riservato anche un percorso formativo di accelerazione, per un totale di 42 ore. In una logica di integrazione e servizi a 360 gradi, hanno inoltre potuto partecipare alle altre iniziative che Bergamo Sviluppo dedica alla creazione e allo sviluppo d’impresa, come i momenti di approfondimento dedicati al web e al digitate e al mondo start up e i servizi di informazione, consulenza e formazione realizzati nella sede di Bergamo Sviluppo o del Point (Sportello Punto Uni, Sportello per la valorizzazione della Proprietà indistriale, Matech Point – Sportello sui nuovi materiali e soluzioni tecnologiche; seminari sull’internazionalizzazione).

Qui le informazioni e i moduli per partecipare al bando. In sede di selezione verranno privilegiate le domande relative ad attività di servizi presentate da parte di giovani, aventi carattere innovativo, capacità di creare occupazione e sviluppo nel tempo, coerenza con la storia e il curriculum del proponente.




Appassionati e professionisti della cucina, in fiera c’è il corso che fa per voi

L’Accademia del Gusto di Ascom Confcommercio Bergamo trasloca a GourmArte, la manifestazione dedicata a custodi, maestri, esploratori e interpreti del gusto che si svolge in Fiera a Bergamo dal 26 al 28 novembre.

accademia-del-gusto-a-gourmarte-progammaTra le proposte che la scuola di cucina dell’Ascom offre ai ristoratori bergamaschi, la più curiosa e intrigante è in calendario lunedì 28 novembre dalle ore 14.30 alle 16.30. Si tratta di un incontro con Valerio Massimo Visintin, scrittore e critico gastronomico del Corriere della Sera. È noto come il critico mascherato perché ha scelto di non mostrare in pubblico il suo volto per salvaguardare l’indipendenza del giudizio. Con ironia, sarcasmo e divertenti aneddoti Visintin traccia la storia contemporanea di una ristorazione che sempre più spesso è sotto le luci dei riflettori. A Gourmarte racconta quale tipo di cucina piace oggi ai clienti e come incidono guide e critica gastronomica sul destino di un’attività di ristorazione.

Sempre lunedì altre due proposte sono indirizzate a chef e ristoranti: dalle 10.30 alle 12 “L’essenzialità del piatto” con Riccardo Camanini, chef patron del ristorante Lido 84 di Gardone Riviera, una stella Michelin; e dalle 16.30 alle 17.30 il corso il Food cost al ristorante, su come valutare i principali costi e calcolare il margine di profitto per ogni piatto mantenendo alta la qualità. Completa la giornata di lunedì lo sportello social, con la consulenza gratuita di un’esperta in social media marketing per i ristoratori.

Sabato 26 e domenica 27 novembre sono giornate dedicate agli appassionati, con i corsi di Fabio Pontenzano, chef noto al pubblico televisivo per la partecipazione a “Detto Fatto”; Francesca Marsetti, che dalla “Prova del Cuoco” a GourmArte prepara originali confetture dolci e salate e bicchierini gioiello; Tommaso Cecca, bartender del Cafè Trussardi alla Scala, di Milano, che presenta alcuni degli aperitivi più rappresentativi del locale; Tiziano Casillo che propone le preparazioni delle sue focacce e pizze senza glutine; Diego Mei impegnato in un laboratorio dedicato ai dolci al cioccolato.

La prenotazione ai corsi dell’Accademia è obbligatoria e include il biglietto d’ingresso a GourmArte. Per tutti i dettagli www.ascomformazione.it

Il programma

Sabato 26 novembre 2016

ore 11- 12.30

Fabio Protenzano – Detto fatto: veloci ricette gourmet

ore 14.30 – 16.30

Francesca Marsetti – A Natale regala le tue confetture

ore 17.30 – 19

Tommaso Cecca – Drink d’autore

Domenica 27 novembre 2016

ore 11 – 12.30

Tiziano Casillo – Impasti gluten free

ore 14.30 – 16.30

Diego Mei – Dolci al cioccolato

ore 18 -19.30

Francesca Marsetti – Bicchierini gioiello

Lunedì 28 novembre 2016

ore 10 – 18

Sportello social media

ore 10.30 – 12

Riccardo Camanini – L’essenzialità nel piatto

ore 14.30 – 16.30

Valerio Massimo Visintin – Viaggio in incognito nella ristorazione

ore 16.30 – 17.30

Pillole di food cost




Pranzi senza sprechi, i consigli di Franco Aliberti

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Franco Aliberti

Sprecare il meno possibile e utilizzare le materie prime nella propria interezza, trasformando anche le parti dei prodotti che normalmente vengono scartate. Questa è la filosofia di Franco Aliberti, chef campano che ha fatto della cucina sostenibile un’arte. Sarà domani all’Accademia del Gusto di Osio Sotto per un corso dedicato ai professionisti, con le indicazioni su come scegliere i prodotti e prepararli in modo naturale e facendo attenzione anche all’impatto ambientale. Un tema quanto mai attuale sottolineato anche dalla nuova legge antispreco, che prevede incentivi per le attività virtuose.

Affari di Gola lo ha incontrato in anteprima per un vademecum dedicato alle prossime festività. Tra Natale e la Befana, infatti, nessuno è immune da sprechi ed avanzi e con il suo aiuto abbiamo raccolto consigli e ricette per evitarli in partenza o trasformarli in piatti creativi.

1. Ricette semplici e con prodotti che avete già

Contenere lo spreco significa anche ottimizzare i costi. Scegliete quindi ricette che vi permettano di utilizzare anche quello che avete già in dispensa. È il primo accorgimento da considerare, anche se sembra banale. In questo modo non si spende troppo per comprare altro lasciando magari scadere quello che è già a portata di mano. Inoltre evitate ricette che comportino l’acquisto di prodotti costosi. Bandite quindi aragoste e crostacei e via libera a cozze (si possono cucinare in moltissimi modi spendendo poco), ricciola, alice, rana pescatrice, palamita, sgombro, vongola verace, rombo, polpo e seppie, controllando la provenienza. Piatti consigliati: per un menù di pesce, crostini con acciughe e capperi o frittelle di baccalà alle erbe aromatiche, filetti di merluzzo e baccalà, pasta al nero di seppia (fatta in casa è economica e le seppie possono diventare un secondo o essere usate in un’altra occasione), pasta funghi, tonno e acciughe. Per un pasto di carne: filetti di tacchino al vinsanto, alternativa leggera rispetto al classico arrosto, accompagnato da carote al marsala o carciofi all’arancia. Oppure bollito misto con mostarda e salse: sostituendo il petto di gallina con quello di cappone si possono fare ottimi cappelletti in brodo. E come aperitivi, pinzimonio di verdure, frittelle di salvia, soufflé di carote e zucca, muffin pomodoro e curry, insalata finocchi e uvetta.

2. Rispettate la stagionalità

Secondo Franco Aliberti «la prima regola per chi vuole avere una attenzione al cibo e allo spreco è seguire la stagionalità dei prodotti, perché hanno prezzi più bassi e si risparmia». Gli ingredienti su cui puntare quindi sono zucca, spinaci, finocchi, carciofi, insalata trevigiana, bietole, broccoli, carciofi, cardi, carote, cavolfiori, cavoli, cicorie, cime di rapa, patate, porri, radicchi, sedani, cipolle; e per la frutta cachi, noci, mele e pere.

tavola-nataleI legumi, in particolare, possono diventare ingredienti di piatti insoliti e in grado di stupire. «Con fagioli e ceci a Natale si può preparare una ricetta molto divertente, ora di moda – suggerisce Aliberti -: si cuoce il legume, ricordandosi che va sempre messo a bagno 12 ore prima, in pochissima acqua senza sale né aromi; una volta cotto, si conserva l’acqua e si lascia raffreddare. Quindi si monta con un po’ di zucchero a velo, si ottengono delle meringhe super salutari e interessanti. Oppure, se si ha più tempo, con l’acqua raffreddata dei legumi di può fare la torta paradiso».

Anche i broccoli possono diventare un piatto ricercato: «Si recuperano le cimette, si lasciano cuocere in acqua salata 5 minuti, si scolano e così come sono, ancora calde (il caldo rende più cremosa la crema), si frullano con olio – 150 grammi su 500 grammi di broccolo -, un po’ di sale e pepe. In 2-3 minuti si ottiene una crema buonissima e molto leggera. Si può mettere a forma di cilindro nel centro del piatto con un altro po’ di cime grattugiate sopra. Viene un cous cous di broccolo ottimo come antipasto, da mangiare con crostini di pane di qualche giorno indietro, anche con le mani».

3. Preparate una lista della spesa dettagliata

Vagare per le corsie del supermercato senza avere le idee chiare è il modo migliore per acquistare prodotti che non servono. Per comprare la giusta quantità di cibo ed evitare di portare a casa prodotti in surplus che poi finiranno in spazzatura, compilate in anticipo una lista della spesa pensando a quello che veramente vi serve.

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4. Studiate bene le quantità

Nel pensare il menù siate realistici quando stimate le porzioni e non fatevi prendere dal terrore di preparare poco cibo. Studiate bene le portate e le quantità necessarie, fate attenzione che queste siano proporzionali al numero dei commensali. Ricordate anche che le pietanze, e quindi gli acquisti, non vanno valutati in base alla quantità/peso ma all’apporto di calorie e che il corpo umano ha bisogno di solo 2.400 kcal per funzionare per 24 ore. Quindi se calcolate di preparare una carrellata di salumi, tartine e salmone, lasagne e arrosto con le patate al forno forse quattro dolci differenti non servono! Prevedete porzioni contenute, soprattutto per i bambini tanto più che nel menù ci saranno tante altre portate: calcolate 80 g di pasta a testa per gli adulti e 50 per i bambini.

5. Occhio alle date di scadenza e alle offerte

Durante la spesa acquistate prodotti con una scadenza lunga così, se non li consumate, potrete utilizzarli anche nei giorni successivi. Non fatevi tentare dalla trappola delle offerte e non riempite il carrello di panettoni, pandori e torroni che sapete non mangerete mai.

6. Scegliete cotture brevi e non al forno

Un’altra regola importante è fare attenzione al consumo di energia. Tenere il forno acceso per una notte diventa spreco. Preferite, soprattutto per le cotture più lunghe, la pentola a pressione. Si risparmia in termini di tempo e di gas. Con un’ accortezza: mettete meno acqua possibile nella pentola, così riducete i tempi per portarla in pressione e quindi il consumo di energia. Se invece decidete di utilizzate padelle e pentole non a pressione mettete sempre i coperchi, meglio se di vetro così si può controllare la cottura del cibo senza aprirli. Controllate che la fiamma del fornello sia all’interno della pentola così non ci sarà dispersione di calore e spreco inutile di gas. Evitate le fritture (sono grasse e comportano un notevole spreco di olio) e utilizzate extravergine a crudo. Anche le crêpes saranno buonissime se al posto del burro userete l’extravergine.

franco-aliberti-chef-antispreco-2Secondo Aliberti, «si possono stupire gli ospiti anche con ricette semplici e di effetto utilizzando meno forno e andando sulla genuinità del prodotto. Ad esempio, si può fare un semplice riso fatto con del cavolo cappuccio viola che è anche di stagione: si taglia il cavolo, lo si mette nell’estrattore o nella centrifuga e si usa il liquido ottenuto per fare il brodo per il riso, sostituendo quello di gallina che deve cuocere dalla mattina. Allo scarto si aggiunge il 2% di sale, si schiaccia leggermente e si fa riposare un po’: con il tempo fermenta e diventa buonissimo. I nonni l’hanno sempre fatto di conservare sotto sale. Infine, si aggiunge al succo un pizzico di bicarbonato (0,5 grammi per 1 litro di succo) che scalda il succo facendolo diventare blu. Ma si può giocare con i colori. Senza bicarbonato diventa verde, con un po’ di limone diventa rosa». «È un piatto semplice e totalmente naturale ma è colorato e spiazza – dice Aliberti -. Non richiede soffritto solo olio, riso sale e pepe in cottura. L’evaporazione toglie un po’ il sapore del cavolo e il gusto risulta molto delicato».

7.  Porzioni piccole

Non esagerate con le porzioni. Lo sappiamo, va contro la vostra idea del perfetto padrone di casa. Ma, tenete presente che gli invitati potranno servirsi una seconda volta. E se non lo fanno, il cibo in eccesso potrà essere conservato e riutilizzato nei giorni successivi. Ancora meglio, portate in tavola la pietanza e incoraggiate gli ospiti a servirsi da soli. Ciascuno prenderà ciò che preferisce e non sarà costretto a lasciare nel piatto ciò che non gli piace (o a mangiarlo di malavoglia per non offendere la padrona di casa).

8. A tavola niente tovaglie e tovaglioli di carta e bicchieri di plastica

Nella preparazione della tavola evitate o limitate al minimo i prodotti usa e getta: niente piatti e bicchieri di plastica (che per di più sono poco eleganti e quindi inadatti a un pranzo di Natale) e tovaglie e tovaglioli di stoffa.

prranzo-natale19. Usate decorazioni e fragranze “fai da te”

Per le decorazioni della casa e della tavola non occorre spendere troppo: utilizzate bicchieri spaiati come portacandele; zuppiere come centrotavola; candelabri misti con palline natalizie al posto delle candele, barattoli delle olive riempiti di palline di Natale. Anche per profumare la casa si può usare una fragranza casalinga: mettete in una pentola piena d’acqua 2 fette di arancia o limone, aggiungete 10 chiodi di garofano, 1 stecca di cannella, 5 di anice stellato, una manciata di mirtilli rossi e 1 cucchiaino di noce moscata. Fate bollire piano e per tutta la casa si sprigionerà un vapore profumato di fragranza natalizia.

10. Conservate e riutilizzate gli avanzi il giorno dopo

Organizzatevi per conservare in modo efficiente e sicuro gli avanzi. Preparate i contenitori per il frigorifero e il freezer e congelate i cibi non consumati, dividendoli in piccole porzioni (mezzo tacchino ripieno intero ha molte probabilità di restare in freezer fino al momento di passare direttamente nella spazzatura). Cercate di consumare tutti gli alimenti conservati nel congelatore prima delle feste così da avere spazio a disposizione.

Se avanzano grandi quantità di pietanze cercate di utilizzarle per preparare altri piatti. Polpettoni e torte salate sono l’ideale per riciclare gli alimenti che non si è fatto in tempo a consumare. I gambi dei carciofi o degli asparagi possono essere usati per preparare un risotto (tra l’altro sono ricchi di fibre), gli “scarti” di carote, finocchi e spinaci possono essere facilmente utilizzati per ottenere salse sfiziose per i crostini, la scorza del limone per insaporire l’impasto di una crostata, le barbe dei finocchi (apportano vitamine e sali minerali) per aromatizzare l’insalata. Con gli scarti del pesce e della carne si può preparare un brodo da congelare e tirare fuori dal freezer al momento giusto. Pesci come cernia e gallinella cucinati il giorno prima in guazzetto possono essere riutilizzati per un ottimo primo piatto, unendoli a pomodorini freschi e verdure dolci come bieta e spinaci.

Anche i crostini possono essere “di riciclo”: basterà tagliare a fette il pane avanzato e tostarlo in padella o al forno per qualche minuto.

20-come-organizzare-il-pranzo-di-natale-ba6153ff0f22e454064acf742f1ac721-e1418919218434E in quanto ai dolci: con il pandoro avanzato si può fare un ottimo tiramisù (lo si usa al posto dei biscotti) mentre il panettone avanzato può essere trasformato in muffin per la prima colazione oppure, «tagliato a fettine, tostato nel dessert come biscotti, frullato con uova farina latte e cotto in forno per farne un soffice sufflè». «O ancora – suggerisce Aliberti – se si ha più tempo, lo si può schiacciare con le mani e passare nella macchina della pasta: con la fettina che ne esce si possono creare cannoncini o cannoli farciti con crema. Se invece lo si vuole consumare più avanti nel tempo, oltre la scadenza, si può tagliarlo a fettine e congelarlo».

Persino spumante e moscato possono essere reimpiegati: se ne avanzano a tavola, al momento del dessert si possono usare per fare uno zabaione veloce e buonissimo. «Non preoccupatevi, non impazzirà – garantisce lo chef – basta andare con calma. La ricetta è: due tuorli, 2 cucchiai di zucchero (30 grammi), 1 tazzina abbondante da caffè di spumante o vino porti e cottura a bagnomaria».

Se contenervi nella spesa non rientra proprio nel vostro Dn e malgrado tutti i nostri consigli vi trovate con un menù a dieci portate e pacchi di panettoni, torroni e dolciumi ci sono altri due modi per non sperperare il cibo. Invitare un altro ospite alla vostra tavola, un parente, un amico, una persona bisognosa o in difficoltà e regalare i dolci a chi ne ha bisogno (basta che vi rivolgiate alla vostra parrocchia o agli enti caritatevoli del vostro comune).




Igiene alimentare e sicurezza sul lavoro, in Ascom i corsi obbligatori

Sono ripartiti in Ascom Confcommercio Bergamo i corsi per adempiere agli obblighi di formazione in materia di igiene degli alimenti e sicurezza sul lavoro.

I corsi in tema di igiene degli alimenti sono rivolti agli operatori del settore alimentare. I corsi di prima formazione, della durata di 3 ore (dalle 14.30 alle 17.30), si svolgono nella sede di Bergamo in via Borgo Palazzo 137 (qui il calendario); i corsi di aggiornamento, della durata di 2 ore (dalle 14.30 alle 16.30), sono proposti nella sede di Bergamo e nelle sedi periferiche di Osio Sotto, Sarnico, Trescore Balneario, Zogno (in queste date).

sicurezza - antincendio - ufficioIn materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, sono in calendario i corsi obbligatori per tutti i settori di attività sia privati che pubblici, per tutte le tipologie di rischio e per tutti i lavoratori, con o senza retribuzione, subordinati e autonomi, compresi i soci lavoratori di cooperativa o di società, anche di fatto, che prestano la loro attività per conto della società e dell’ente stesso; associati in partecipazione; lavoratori a progetto; collaboratori coordinati e continuativi; lavoratori a domicilio; lavoratori a distanza – telelavoro -, tirocinanti, buoni lavoro – o voucher-, e via di seguito.

A disposizione i corsi e relativi aggiornamenti per “Responsabile del servizio prevenzione e protezione (Rspp) e aggiornamento” rivolto ai datori di lavoro, e “Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (Rls)”. In materia di antincendio e primo soccorso, sono programmati i corsi: addetto antincendio basso rischio, addetto antincendio medio rischio, addetto al primo soccorso, aggiornamento addetto al primo soccorso.

In risposta agli obblighi previsti dall’Accordo Stato Regioni, siglato il 21 dicembre 2011, che impongono la formazione generica e specifica dei lavoratori (esclusi preposti e dirigenti), Ascom organizza inoltre corsi di Formazione Generale (della durata di 4 ore, con acquisizione di credito formativo permanente) e di Formazione Specifica rivolti ai lavoratori: 4 ore di lezione se si svolge una mansione a basso rischio e 8 ore se si svolge una mansione a medio rischio.

Si ricorda che l’Accordo Stato Regioni 21 dicembre 2011 disciplina anche i corsi di formazione per lo svolgimento diretto da parte del datore di lavoro dei compiti di prevenzione e protezione dai rischi (Rspp). L’Accordo prevede l’obbligo di aggiornamento della formazione per coloro che hanno frequentato i corsi conformi al D.M. 16/01/1997. Il termine di aggiornamento è fissato per l’11 gennaio 2017.

La durata del corso di aggiornamento per le attività classificate a basso rischio è di 6 ore da ripetersi con cadenza quinquennale. I corsi di formazione per i datori di lavoro per attività classificate a basso rischio si svolgeranno: lunedì 24 ottobre dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 14 alle ore 16 (incontro unico); martedì 8 e mercoledì 9 novembre dalle ore 9 alle ore 12 (due incontri); lunedì 28 novembre dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 14 alle ore 16 (incontro unico).

Infine, Ascom organizza il corso per addetti all’utilizzo dei carrelli elevatori semoventi (mulettisti), per tutti i lavoratori, compreso il datore di lavoro, che conducono tali mezzi. Il corso prevede 12 ore di formazione, suddivise tra 8 ore di teoria e 4 di pratica.

I corsi si tengono per lo più alla nuova sede di Bergamo, in via Borgo Palazzo 137.

Il calendario completo di tutti i corsi è disponibile sul sito www.ascomqsa.it.

Per tutti i corsi, ad esclusione di quelli di formazione generale e specifica e mulettisti, è previsto un contributo fino a esaurimento dei fondi rivolto alle aziende iscritte all’Ente Bilaterale del Commercio e Turismo. Per usufruire dei sussidi, la partecipazione al corso non deve essere soggetta ad altre forme di finanziamento.

Per maggiori informazioni e iscrizioni contattare la segreteria organizzativa dell’area Gestionale (tel. 035 4120181/ 035 4120129, gestionale@ascombg.it).




Imparare a riordinare, anche a Bergamo il metodo della “guru” Marie Kondo

Passare ore selezionando abiti e scartoffie per rendersi conto, dopo qualche giorno, che tutto è tornato come prima e il caos regna di nuovo sovrano. Eppure imparare a riordinare si può, è una tecnica ben precisa, che spazza via ogni preconcetto, ogni “ma” e ogni “se”. La insegna Ascom Formazione con il corso “L’arte di eliminare il superfluo e vivere felici” in programma giovedì 13 ottobre dalle 19.30 alle 23 nella sede dell’Ascom di Osio Sotto (piazzetta don Gandossi, 1).

Il corso prende spunto dal best seller “Il magico potere del riordino” di Marie Kondo, scrittrice giapponese e ideatrice del metodo KonMari, sistema studiato per organizzare al meglio gli spazi abitativi e aziendali con lo scopo di migliorare la qualità della propria vita.

La serata ha l’obiettivo di aiutare a prendere coscienza della correlazione tra spazio fisico e mentale, permettendo di individuare che cosa sia superfluo e liberarsene. I temi trattati nelle tre ore e mezza di lezione sono il legame tra spazio fisico e mentale, la differenza tra space clearing e decluttering, le tecniche giapponesi del metodo Konmari e quelle italiane del SRC – Semplifica e Riprendi il Controllo. Il tutto illustrato grazie all’aiuto di esercizi pratici e divertenti e di test e quiz interattivi e coinvolgenti.

Per informazioni: www.ascomformazione.it – info@ascomformazione.it – tel. 035 4185706.




Ascom, riprende la stagione dei corsi. E la formazione aziendale diventa anche un reality

“Il sapere si diffonde”. È questo lo slogan dell’offerta formativa ideata e curata da Ascom Confcommercio Bergamo per l’anno 2016-2017.

La proposta prenderà il via il prossimo 10 ottobre e sarà come di consueto articolata in due sezioni: Laboratorio del Sapere, mirato allo sviluppo manageriale, e Accademia del Gusto, centrata sull’enogastronomia.

In tutto 141 proposte “a catalogo” alle quali si aggiunge il capitolo della formazione su misura per ciascuna azienda. «Lo scorso anno Ascom Formazione ha erogato 120 corsi per 2.500 ore di formazione, formando oltre 1.500 persone tra collaboratori ed imprenditori – ha ricordato il presidente dell’Ascom Paolo Malvestiti -. Abbiamo calcolato un incremento del 20% rispetto all’anno precedente sia nel numero delle ore fornite che dei partecipanti coinvolti. È un dato buono e che ci permette di dire che gli imprenditori bergamaschi hanno bisogno di formazione».

La presentazione del calendario dei corsi 2016-2107 di Ascom Confcommercio Bergamo. Da sinistra, Daniela Nezosi, responsabile dell'area Formazione, il presidente Paolo Malvestiti e il direttore Oscar Fusini
La presentazione del calendario dei corsi 2016-2107 di Ascom Confcommercio Bergamo. Da sinistra, Daniela Nezosi, responsabile dell’area Formazione, il presidente Paolo Malvestiti e il direttore Oscar Fusini

Per consolidare il proprio business, ma, soprattutto, per partire con il piede giusto. «Il terziario è un settore vivo – ha evidenziato Malvestiti – e si stima che entro fine 2016 in Bergamasca nasceranno 1.500 imprese, il 7% del numero complessivo di attività del terziario. Il turnover però resta molto alto ed è dovuto ad una scarsa competenza di tipo imprenditoriale e la poca conoscenza del settore merceologico di riferimento. Manca inoltre per l’imprenditore un periodo di avviamento e di affiancamento. Mentre, formazione, assistenza e accompagnamento diventano le chiavi strategiche per la crescita delle nuove realtà imprenditoriali».

Ogni area del nuovo calendario formativo è suddivisa in temi. Corsi manageriali, lingue straniere, informatica, formazione esperienziale, team building, gestione e strategie di marketing, web marketing per il Laboratorio del Sapere; corsi di cucina professionale, pasticceria, panetteria lezioni dedicate al mondo del beverage, corsi per amanti della buona cucina per l’Accademia del Gusto.

Laboratorio del Sapere

cover-calendario-corsi-laboratorio-del-sapere-2016-17Tante le offerte ormai consolidate e altrettante quelle nuove, che vogliono affiancare gli imprenditori del terziario e accompagnarli per stare al passo con le repentine trasformazioni dettate da un mercato in continuo fermento. Tra le nuove proposte, le più innovative sono l’area Educational Reality, che punta sulla formazione per i team impiegando percorsi anche insoliti per riflettere sul teamworking, sullo sviluppo organizzativo, sui flussi comunicativi. Un nuovo approccio formativo su misura per grandi e piccole aziende, modulabile sulla base delle singole esigenze; e la Lego® Serious Play®, una metodologia che, che attraverso i mitici mattoncini, facilita l’apprendimento e lo sviluppo organizzativo di un’azienda.

Novità anche tra i corsi di lingue dove, per la prima volta, sono state introdotte 40 ore per lo studio del giapponese.

L’attenzione verso l’associato passa anche attraverso il nuovo corso dedicato alla legittima difesa, realizzato in collaborazione con la Federazione Italiana Lotta Judo Arti Marziali. Non manca una sezione dedicata ai social network: linkedin, whatsapp, snapchat, telegram, facebook, instagram, twitter, blog, youtube, strumenti divenuti ormai indispensabili per farsi conoscere e conoscere il mercato e le tendenze dei consumatori.

Senza dimenticare lo “zoccolo duro” della formazione: tutte le proposte di crescita professionali e individuali che riguardano il rapporto con i collaboratori, la capacità di delegare, la buona comunicazione fino ad arrivare all’organizzazione aziendale e il food cost, due condizioni indispensabili per una buona riuscita imprenditoriale. Sempre nell’area del Laboratorio del Sapere debuttano gli “Gli imperdibili per il tempo libero”, che vede tra i docenti Giorgia Fantin Borghi, esperta di bon ton e galateo del matrimonio, e Carla Gozzi, famosa coach style e protagonista indiscussa delle trasmissioni televisive “Ma come ti vesti?” e “Shopping nigth”.

>>Qui il calendario completo

Accademia del Gusto

cover-calendario-corsi-accademia-del-gusto-2016-17I più gettonati, da sempre, sono i corsi relativi all’apprendimento di una professione: barman, pizzaiolo, addetto di sala, pasticciere, cuoco, che ritornano insieme a una novità: il banconiere di macelleria, 25 ore dedicate al taglio della carne e ai “pronti a cuocere”.

Per i professionisti, in cattedra, una carrellata di grandi nomi, pronti a condividere esperienza, professionalità e passione: Yoji Tokuyoshi, Piergiorgio Giorilli, Franco Aliberti, Luca Montersino, Aimo e Nadia, Enrico Bartolini. A tutti i ristoratori Ascom Formazione regala una chicca: l’incontro con il critico mascherato Valerio Massimo Visintin.

Continuano anche le trasferte gustose del Convivium, che quest’anno fa tappa a Nocera Umbra al Birrificio San Biagio e a Torino da Matteo Baronetto.

Per gli appassionati salutisti gli appuntamenti più attesi sono la cucina di Sauro Ricci e di Marco Bianchi.

Novità particolarmente accattivante sono le “Serate wow” che propongono momenti di convivialità con gli abbinamenti tra vini e vinili, birra e pizza, panino e film, gin e sushi, ostriche champagne e l’happy hour in english.

>>Qui il calendario completo

Il blog di Ascom Formazione

Un’altra novità messa in campo per il nuovo anno accademico è il blog di Ascom Formazione, nato per chiacchierare con i corsisti e per confrontarsi sui temi proposti. Il blog si divide in due aree: Ricette di Gusto e Ricette di Vita. La prima è dedicata ai prodotti enogastronomici, alle tecniche di preparazione e cottura degli alimenti, agli abbinamenti dei piatti con l’universo del beverage, alle ricette e ai suggerimenti degli chef. La seconda, nonostante il titolo ambizioso, non offre la ricetta perfetta per vivere una vita splendida, ma spunti per riflettere sugli ingredienti necessari a migliorarla e migliorarci. «Scrivere su Ricette di Vita – spiega Daniela Nezosi, responsabile di Ascom Formazione – significa far parte di una community che sceglie di riflettere su ciò che potrebbe concorrere all’ottimizzazione delle nostre competenze in ambito lavorativo e personale».

Maggiori informazioni su www.ascomformazione.it




Agenti immobiliari, informazioni e servizi a portata di clic con il geoportale

 

geoportaleIl geoportale, uno strumento utile per il lavoro dei mediatori immobiliari. È un sito web che permette di consultare e conoscere comodamente da casa o dal proprio studio le mappe catastali di tutti i comuni della provincia di Bergamo e di verificare l’esistenza di documenti tecnici e atti edilizi: istanze, denunce, segnalazioni, comunicazioni che riguardano realizzazioni, trasformazioni, ristrutturazioni o riconversioni, ampliamenti o demolizioni.

Grazie al portale, insomma, si può fare una “preistruttoria” delle informazioni su un immobile necessarie per venderlo o acquistarlo. Per fare un esempio, l’agente immobiliare può dire al proprio cliente se un edificio può essere trasformato in ufficio oppure no.

«Il portale è stato attivato circa una decina di anni fa per le procedure telematiche, poi è stato integrato con i servizi che possono essere di interesse per le attività lavorative  – spiega Ettore Freri, responsabile dello Sportello Unico attività produttive, edilizia privata del Comune di Bergamo, che ha illustrato l’operatività in un seminario dedicato agli agenti immobiliari Ascom Fimaa-. È uno strumento utile per chi opera nel commercio, nell’edilizia e per gli operatori immobiliari».

All’interno del sito è raccolta una vastità di informazioni che possono essere consultate e utilizzate liberamente e che mappano tutta la Bergamasca: la carta tecnica, la carta storica, il piano di governo del territorio. Vi si possono trovare le agibilità dal 1954, i titoli edilizi dall’81 e i permessi di costruire dal 2011. E il flusso di dati è in continuo aggiornamento.

Per quanto riguarda il Comune di Bergamo, il geoportale consente la presentazione telematica delle pratiche edilizie e del commercio, la gestione dei pagamenti elettronici, la consultazione e lo scarico delle banche dati cartografiche e del database topografico, la certificazione urbanistica, il supporto alle gestione dello sportello unico e del MUDE. Per l’accesso ad alcuni servizi è richiesta la carta regionale dei servizi o la carta servizi nazionale.

Le aree tematiche sono diverse: si passa dall’edilizia privata alla pianificazione urbanistica e alle attività produttive, dall’ecologia al paesaggio, dalla mobilità ai trasporti, dalla storia architettonica all’arte decorativa dei principali edifici di Città Alta. Una sezione è dedicata all’Atlante Geografico, che contiene la cartografia tecnica aerofotogrammetrica, le ortofoto, le mappe e diversi studi presenti negli archivi comunali, le tavole dei piani urbanistici e numerose altre carte tematiche dedicate all’idrografia, ai parchi, alle piste ciclabili, alle aree di sosta. Infine, c’è una sezione con l’inventario dei beni culturali e ambientali. Il geoportale si trova all’indirizzo http://territorio.comune.bergamo.it/.




Agenti immobiliari, «ecco la frase da non pronunciare mai»

La formazione degli agenti immobiliari Fimaa Ascom di Bergamo passa anche attraverso l’incontro con uno dei più apprezzati esperti internazionali di leadership, negoziazione e comunicazione competitiva, Emanuele Maria Sacchi, che ha tenuto il primo dei due incontri programma dall’associazione venerdì 22 aprile nella sede Ascom di via Borgo Palazzo.

Sacchi collabora con aziende di 18 diversi Paesi ed è “best trainer” di importanti multinazionali, molte delle quali sono inserite nella top 500 a livello mondiale. Grazie ai risultati ottenuti dai suoi clienti è stato inoltre l’unico italiano invitato come key speaker al Forum Mondiale della Negoziazione. Il secondo appuntamento con lui all’Ascom di Bergamo sarà il 22 maggio.


Venditori si nasce o si può anche “studiare” da venditori?

«Un po’ di predisposizione fa sempre comodo, ma oggi si può parlare di una scienza della vendita a tutti gli effetti. Conosciamo le best practice dei migliori venditori al mondo, che hanno scritto libri e fondato scuole, conosciamo anche le otto obiezioni principali dei clienti e abbiamo imparato le risposte. Il fatto è che si ascoltano gli esperti, si partecipa ai seminari ma alla fine non si applicano mai i principi che vengono trasmessi. Perché cambiare non è naturale, è uno sforzo ed è difficile da compiere. Occorre capire che cambiano si valorizza sé stessi e dopo, sì, diventa naturale».

Un consiglio sempre valido?

«È il più semplice, valutare tutto ciò che fa la concorrenza – web, vetrine, brochure – e poi fare qualcosa di diverso, altrimenti ciò che vince è solo il prezzo. Sono solo tre i casi in cui si può essere competitivi sul mercato: o si è leader e i clienti fanno la fila per avere i nostri prodotti e servizi, o si hanno i prezzi più bassi, o si adotta una strategia per distinguersi. Quale? C’è un agriturismo sul lago di Garda, ad esempio, con servizi pensati per i cani, quello per i gatti, ma ci sono anche case vacanza per le famiglie numerose, si pensa raramente a quanto sia difficile trovare una sistemazione adatta per chi a dai tre figli in su…».

emanuele maria sacchi - formatore

E l’errore da non commettere?

«Parlare di sé anziché di ciò che può essere utile al potenziale cliente. È comunissimo. Tutti i siti, se ci pensiamo, sono impostati alle stessa maniera. Si rivolgono ad un pubblico ma intanto scrivono “chi siamo”, “dove siamo”, “cosa produciamo”, “noi”, invece di dire come possono essere utili e quali benefici può dare la collaborazione».

Nel settore immobiliare quale frase non bisognerebbe mai pronunciare?

«Mentre si sta mostrando un appartamento chiedere “cosa ne pensa?”. È molto più efficace domandare “cosa le è piaciuto di più?”, in questo modo è il cliente stesso ad evidenziare gli aspetti positivi di un immobile ed ha molto più valore. Se è l’agente ad illustrare i pregi l’effetto è praticamente zero».

Insomma partire dal cliente…

«Ognuno vede le cose in maniera diversa, soggettiva. Un buon agente immobiliare deve voler sapere cosa è “bello” per il suo cliente. Si passa dal concetto di esigenza, ossia superficie, quanti locali, posizione, a quello di aspettativa. Una buona domanda da fare in questo senso è “cosa si aspetta dal suo agente immobiliare di fiducia? “, vale a dire “come possiamo collaborare?”. Purtroppo non è un atteggiamento ancora diffuso».

Che ruolo hanno nella vendita e nella costruzione del rapporto con i clienti le nuove tecnologie di comunicazione?

«Importante. Abbiamo perso tempo mostrando cose poco interessanti, annunci tutti uguali e con pochissima fantasia. Oggi c’è la possibilità di mostrare non solo di qualche fotografia dell’immobile ma di percorrerlo virtualmente, vedere ogni stanza e visitare anche la zona in cui è collocato. Il cliente è in pratica già stato in quella casa prima di decidere di andarla a vedere».

E i social network?

«Sono utili nel momento in cui non li utilizziamo per parlare di noi ma lasciano spazio a chi è rimasto soddisfatto del nostro lavoro, i cosiddetti referral. Pensiamo a che effetto può avere un breve video nel quale un cliente dice che sono bravo…».

GLI AGENTI COSA NE PENSANO?

Non vendita ma negoziazione. È lo scarto che propone il corso e gli agenti immobiliari presenti si dicono interessati al cambio di prospettiva. «È un seminario interessante e coinvolgente – evidenzia Mafalda Fiumana –. Confrontarsi con un esperto dà la volontà di progredire, insegna a tenere sempre più in considerazione le esigenze del cliente, ad entrare in empatia e soprattutto a fare in modo che il rapporto rimanga e che il cliente parli bene di noi. La visione della professione cambia radicalmente, da venditore a consulente ed è così che si possono fare davvero proposte mirate».

Anche Ezio Pizzigalli sottolinea l’importanza del rapporto interpersonale. «Ora che tutto viaggia tramite Internet ed e-mail si è un po’ perso il contatto con le persone ma è un valore che va riscoperto e coltivato – afferma -. Il corso dà spunti importanti per proporsi come consulenti in maniera corretta e spontanea. Un atteggiamento che va oltre il mercato».

Per Laura Feltri l’approccio non è una novità. «Non abbiamo mai puntato esclusivamente alla vendita – rileva -, le negoziazione è sempre stato il nostro orizzonte e fa comunque piacere trovare nel confronto in aula la conferma che ciò che si sta facendo va nella giusta direzione». E non si tratta di una strategia da mettere in atto di fronte ad mercato immobiliare in difficoltà. «Vale sempre se si lavora su un territorio e si vuole andare a testa alta – sottolinea -. Case ce ne sono tantissime, la nostra filosofia è aiutare i clienti a trovare quella giusta».

In sala anche il presidente degli agenti immobiliari Fimaa di Cremona, Paolo Feroldi, arrivato conoscendo già il docente. «È un percorso che mi piace molto – dichiara -, che unisce teoria e pratica ed è molto propositivo. Di certo iniziative come queste fanno bene alla categoria. Nella nostra professione investire nella formazione è fondamentale, il rammarico è che purtroppo sono ancora troppo pochi a farlo».




Agenti immobiliari, per spingere le vendite arriva un guru della comunicazione

Saper vendere non è semplicemente un’attitudine personale, ma una scienza, che si può apprendere. E se ad insegnarla è un vero e proprio “guru” non ci si può certo lasciare sfuggire l’occasione per saperne di più. Nell’ambito dell’ampio programma di iniziative di informazione, formazione e aggiornamento che la Fimaa Ascom Bergamo organizza per gli agenti immobiliari associati, arriva uno dei più apprezzati esperti internazionali di leadership, negoziazione e comunicazione competitiva, Emanuele Maria Sacchi, che sarà a Bergamo per il corso “Negoziazione avanzata”, articolato in due giornate, la prima in programma venerdì 22 aprile dalle 9 alle 18 nelle sede Ascom di via Borgo Palazzo 137, la seconda il 27 maggio.

emanuele maria sacchi - formatoreSacchi collabora con aziende di 18 diversi Paesi ed è “best trainer” di importanti multinazionali, molte delle quali sono inserite nella top 500 a livello mondiale. Grazie ai risultati ottenuti dai suoi clienti è stato inoltre l’unico italiano invitato come key speaker al Forum Mondiale della Negoziazione. È presidente di Evolution Network (consulenza di direzione e formAzione), executive manager di Dale Carnegie, prima società al mondo nel training & education, executive coach di Lee Hecht Harrison – Leadership Consulting di New York nonché autore del bestseller “il Segreto del Carisma”.

Il seminario proposto dalla Fimaa Ascom è mirato per agenti e broker immobiliari ed è fortemente orientato a valorizzare le principali competenze di vendita del settore: come acquisire un immobile, come distinguersi positivamente dalla concorrenza, come valorizzare l’immobile ed aumentare le probabilità di venderlo, come aumentare il tasso di conversione tra sforzi e risultati.

Il percorso prevede l’applicazione pratica del “consequence selling”, l’ultimo innovativo metodo per negoziare con successo, il cui potenziale è ancora poco noto in Italia e che viene sperimentato e applicato dal relatore in molte tra le più performanti aziende del mondo. Il “metodo Sacchi” insegnerà, ad esempio, come creare rapporto ed entrare in empatia nei primi 4 minuti, come presentarsi in modo efficace, originale, persino irresistibile, come distinguere e valorizzare se stessi, ma anche come andare oltre la semplice analisi delle esigenze e comprendere i veri criteri del proprio interlocutore, accelerare il processo decisionale del cliente e aumentare le possibilità di chiusura.

La docenza si caratterizza per la capacità di trasmettere emozioni e contemporaneamente di trasferire tecniche immediatamente applicabili, premiata sempre da un altissimo gradimento – addirittura il punteggio più alto di sempre (4,9) nella storia del MIP-Politecnico di Milano -. All’insegna del motto “imparare dai migliori per essere migliore” si scopriranno anche autentiche chicche, come chi è stato il più grande agente immobiliare della storia (con ben 365 compravendite in un anno) e quale è stato il miglior annuncio immobiliare (appartamento venduto in sole 6 ore con 3 compratori che litigavano per averlo…).

Per partecipare alla prima giornata formativa occorre iscriversi entro il 15 aprile. La scheda di iscrizione