All’Accademia del Gusto arriva lo chef Lopriore. «Ecco come si riconosce una grande cucina »

Paolo Lopriore
Paolo Lopriore

Qualcuno lo indica come il vero genio creativo della cucina italiana contemporanea, altri lo accusano di fare una proposta troppo difficile e incomprensibile.

Allievo prediletto di Gualtiero Marchesi, Paolo Lopriore sarà all’Accademia del Gusto di Osio Sotto lunedì 4 aprile in un incontro – dalle 14 alle 19 – rivolto a chef e ristoratori che darà l’opportunità di conoscere da vicino la sua tecnica, la sua passione e il suo talento.

Spirito libero e carattere riservato, è senza dubbio uno dei personaggi più sorprendenti. Ha saputo scavalcare regole e dogmi della cucina e ha teorizzato un nuovo modo di fare ristorazione che alleggerisce la sacralità che aleggia nelle sale dei grandi ristoranti dando un ruolo da protagonista ai clienti. La sua idea è ritornare alla convivialità a tavola, con i commensali che decidono in prima persona come comporre il piatto, lo porzionano e lo condividono «perché condividere è un gesto che rispecchia l’italiano».

Ma la sua intuizione va oltre. Anche il rapporto tra sala e cucina cambia: immagina un supercameriere, alterego dello chef, un oste 2.0 che spiega i piatti, ma anche il territorio e, più in generale, il pensiero gastronomico.

Alle sue spalle, Lopriore ha un percorso intenso: inizia da Gualtiero Marchesi, ha una breve esperienza all’Enoteca Pinchiorri in Toscana, poi ancora con il maestro nel suo ritiro di Erbusco; quindi, a metà degli anni Novanta, la Francia (prima da Ledoyen poi da Toisgros con Michel Porthos) e la Norvegia alla Bagatelle di Oslo, a cui segue la rentrée all’Albereta, con un’altra stella della cucina italiana, Enrico Crippa, con il quale dà vita al Menù Oggi, una carta che ancora alcuni ricordano per la ricchezza di sensazioni. Dieci anni intensi al Canto della Certosa di Maggiano e i fornelli di Kitchen a Como. Dopo una breve parentesi al Tre Cristi di Milano, a maggio tornerà in pista con un locale tutto suo, ad Appiano Gentile, nella terra natale. «È un progetto ancora in divenire. Quello che posso dire è che sarà la somma delle mie esperienze precedenti: Siena e il lavoro sull’ingrediente, Como e il cambiamento legato al territorio e al clima, Milano e lo studio sulla tavola. Si chiamerà “Il Portico”, come la vecchia cartoleria che c’era prima».

Come ha capito di volere fare il cuoco?

«I miei genitori desideravano che facessi l’Alberghiero. La passione è arrivata dopo. Il merito va a mia madre, una grande appassionata, che mi portava a scuola ogni giorno, e ai miei insegnanti che mi hanno coccolato nel mio percorso e nella mia scelta».

È stato in Francia, in Norvegia e da Marchesi, il guru della cucina italiana. Cosa ha preso da ciascuna di queste esperienze?

«In Francia sono stato in uno dei locali più innovativi. Lì ho preso la parte organizzativa del lavoro; c’era una proporzione ben equilibrata tra lavoro, clienti e staff e questo equilibrio è molto importante. Dalla Norvegia, e parliamo della Norvegia di vent’anni fa, ho imparato la libertà. Non c’era una storia culinaria quindi era possibile fare tutto. Da Marchesi dico sempre che ho preso il gusto, mentre il palato lo devo a mia mamma».

Marchesi ha detto che il vino gli fa schifo e non ne beve da 17 anni. È d’accordo?

«Noto con piacere che il vino non è più un passatempo a tavola, che si beve di meno e più di qualità. Il vino mi piace, ma non mi va l’abuso e non mi piace neppure l’aprire una bottiglia come gesto di prestigio. Il vino deve fare parte della tavola, per me ha il compito di accompagnare i piatti, ma non credo nell’abbinamento».

Alcuni critici gastronomici la considerano un genio assoluto. Marchesi l’ha eletta suo erede e il più dotato dei suoi ex allievi. È stato chiamato visionario, coraggioso, ermetico. Lei come definirebbe la sua cucina?

«Essenziale, non decorativa, concentrata sulla materia e sulla cottura, senza distrazioni e senza obblighi verso la guarnizione del piatto e verso chi mangia. A cottura ultimata sono i clienti a decidere quantità di salse e condimenti da usare per completare il piatto».

A fine gennaio ha partecipato al Congresso internazionale di gastronomia “Madrid Fusion”. Cosa significa fare avanguardia in cucina?

«Significa andare a semplificare i gesti quotidiani, mettere la propria fantasia nella tecnica. Da questo incontro sono nati grandi piatti».

Quale consiglio darebbe a chi vuole aprire oggi un’attività?

«Io mi sto spostando sulla ripetizione degli ingredienti: mi focalizzo su un ingrediente e ruoto le cotture per costruirci intorno un menù. Oggi questa può essere una nuova frontiera: partire da un animale di grossa taglia per i grandi eventi e da polli, galline e conigli per tavoli da due-quattro persone e creare diversi piatti. Non bisogna avere paura di ripetere un ingrediente, in Italia abbiamo un palato che apprezza la monotonia e riconosce le sfumature».

I clienti migliori sono gli italiani o gli stranieri?

«Sicuramente gli italiani, abbiamo un linguaggio comune. La soddisfazione al tavolo è diversa. Far capire allo straniero la nostra identità è più difficile».

C’è un ingrediente che non cucina?

«Mi piace tutto. È la curiosità che porta alla creatività. Non ho paura di sperimentare. Poi magari lo misuro, ma lo uso. Ho fatto anche salse di sangue».

Qual è il piatto più difficile da cucinare?

«Quello che non si sente dentro. Il gesto è una delle cose più importanti. Fa la differenza anche come vengono tagliate le cipolle, come vengono unite al pomodoro, come si versa l’olio. L’insieme di questi gesti».

Cosa pensa di Masterchef?

«Il format non mi appartiene, ma ho grande rispetto per chi lo fa. Sono professionisti, non dicono stupidaggini».

Come si riconosce una grande cucina?

«Dai punti cardine della cucina italiana: cotture ben eseguite, rispetto degli ingredienti, buon bilanciamento di sale, olio, burro. È sempre più difficile daottenere, c’è una crescente spinta a cuocere espresso».

E cosa fa grande un ristorante?

«Ci vorrà ancora qualche anno per arrivare al ristorante perfetto».

Qual è l’errore che un bravo ristoratore non dovrebbe mai fare?

«Pensare che il cliente conosca sempre meno di te, sottovalutarlo. Bisogna renderlo importante perché è venuto a trovarti, è alla tua tavola e ti dà anche dei soldi».

Uno chef tristellato poco tempo fa si è ucciso in Svizzera. Era stato truffato ma comunque era sotto pressione da tempo. Le stelle logorano?

«Possono creare molto stress, dipende da come vengono vissute. Io nel tempo ho subito dei cambiamenti di rotta e li ho sempre vissuti come punti di inizio. Quando si adottano sistemi che non ci appartengono ne soffriamo. La classificazione delle stelle è nata dalla Francia, noi l’abbiamo adottata ma non ci rappresenta, per questo a volte andiamo in confusione. Dovremmo avere una nostra identità ristorativa e su questa essere giudicati».

Crede che il web abbia portato benefici alla ristorazione?

«I social network e le recensioni on line tolgono ossigeno a chi lavora. Ci andiamo sempre a rapportare a un mondo che non ci dà la sua faccia. Non li amo molto. La nostra mente si riempie e non riusciamo più a liberarla».

Conosce chef o ristoranti di Bergamo? Se sì, quali apprezza?

«Il ristorante Da Vittorio della famiglia Cerea».

  • Per informazioni e iscrizioni alla lezione di Lopriore: Accademia del Gusto – tel. 035 4185706-707 – www.ascomfomazione.it



Business e social network senza più segreti grazie ai Giovani Ascom

“Web 2.0: tutto quello che avresti voluto sapere e non hai mai osato chiedere”. È il titolo dell’incontro formativo gratuito che il Gruppo Giovani Imprenditori dell’Ascom di Bergamo organizza per gli associati under 40 in forma “itinerante” in alcune delle delegazioni in provincia, partendo da Treviglio il 4 aprile.

In effetti, navigare in rete e interagire sui Social network appare piuttosto semplice ed intuitivo, ma da qui a riuscire ad utilizzare le nuove tecnologie a favore del proprio business spesso ne corre. L’incontro, della durata di tre ore, dalle 14 alle 17, cercherà quindi di dare indicazioni su come migliorare o avviare in modo efficace la propria presenza on-line e ottenere risultati concreti.

È realizzato in collaborazione con ShareNow!, network di consulenza per le strategie digitali delle imprese, e farà una panoramica dei seguenti argomenti:

  • Marketing: la premessa fondamentale per andare correttamente on-line e investire in modo mirato sul web
  • Tecnologie: le soluzioni migliori per allestire siti attraenti, ricchi ed efficaci e gestirli in modo diretto
  • Seo, Search engine optimization: come rendersi effettivamente visibili in Rete posizionandosi al meglio nei risultati dei motori di ricerca
  • Social network: i metodi per utilizzare in modo avanzato e professionale Facebook, YouTube, Linkedin, Pinterest, Instagram e co.
  • Advertising on-line: come e quando farlo e risparmiare
  • Come organizzare tempo e risorse per gestire al meglio web e social

Saranno inoltre illustrate case history di successo e, tenendo fede a quanto promette il titolo, dopo l’incontro sarà possibile usufruire gratuitamente di una consulenza individuale per trattare le problematiche delle singole aziende.

Dopo l’appuntamento di Treviglio (via Madreperla 14/c), il roadshow farà tappa alla delegazione Ascom di Zogno l’11 aprile, in quella di Trescore il 13 giugno, di Clusone il 20 giugno e di Osio Sotto il 30 giugno.

Per partecipare è sufficiente inviare una e-mail all’indirizzo soci@ascombg.it entro una settimana dalla data dell’evento, indicando il numero dei partecipanti della propria azienda (max 2). L’incontro sarà effettuato al raggiungimento del numero minimo di iscritti.

Per informazioni, segreteria organizzativa: tel. 035 4120304

 




Dal Fondo sociale europeo finanziamenti per la formazione continua

corsi_ascomw13.jpgIl 15 marzo scorso è stato pubblicato l’avviso di Formazione Continua con risorse Fse che mette a disposizione 10 milioni di euro: 5 milioni per progetti aziendali, 3 milioni per progetti interaziendali che coinvolgano almeno tre aziende e un finanziamento pubblico di almeno 25.000 euro; e 2 milioni di euro per progetti strategici regionali che coinvolgano almeno tre aziende e un finanziamento pubblico sempre di almeno 25.000 euro.

In quest’ultima categoria rientrano: progetti riferiti agli Accordi; progetti di rete, distretti e altre aggregazioni di imprese elaborati da gruppi di imprese appartenenti a uno o più Distretti del commercio; progetti elaborati sulle esigenze formative delle imprese dei Distretti dell’Attrattività; progetti aziendali ed interaziendali riferiti ai cambiamenti organizzativi e produttivi indicati nell’Avviso dedicato allo sviluppo di prodotti e servizi integrati per la valorizzazione degli attrattori turistico-culturali e naturali (Decreto n. 10496/2015); infine, progetti integrati con i Fondi Paritetici Interprofessionali.

Le domande potranno essere presentate a partire dal 12 aprile alle ore 12 fino al 14 aprile alle ore 17 per i progetti aziendali e interaziendali; e entro le ore 17 del 2 maggio 2016 per i progetti strategici regionali.

Ogni progetto aziendale, interaziendale o strategico dovrà essere accompagnato da un’Intesa sottoscritta dalla ciascuna azienda e dalle RSU/RSA (dove esistenti) oppure dalle organizzazioni sindacali che operano in sistemi di rappresentanza firmatari di CCNL.

I progetti saranno valutati sulla base della coerenza delle azioni formative con la descrizione dei fabbisogni delle aziende e gli obiettivi del progetto (massimo 50 punti); e della qualità progettuale in relazione alla chiarezza espositiva degli obiettivi e del progetto formativo (massimo 50 punti). Saranno ammesse le azioni formative che raggiungono un punteggio minimo pari a 60.




Dalla Camera di Commercio voucher per la formazione

camera di commercio - targaLe imprese non operanti nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli e con sede legale od operativa in provincia di Bergamo hanno a disposizione un fondo di 554.000 euro per realizzare interventi di formazione. L’obiettivo dell’iniziativa è aumentare la competitività delle imprese attraverso il rafforzamento professionale ed occupazionale dei lavoratori.

I contributi sono riconosciuti sotto forma di voucher. I corsi possono essere svolti da titolari, soci, amministratori unici, amministratori e consiglieri delegati, coadiuvanti e collaboratori familiari, ma anche dipendenti – a tempo indeterminato o determinato, lavoratori somministrati e lavoratori a chiamata -, collaboratori coordinati e continuativi, apprendisti, stagisti e tirocinanti, entro la fine del 2016.

Le imprese interessate possono presentare domanda a uno dei soggetti attuatori accreditati, tra cui l’Ascom, utilizzando una apposita scheda di adesione disponibile sul sito della Camera di Commercio e di Bergamo Sviluppo. Le domande saranno accolte nel limite dei fondi a disposizione. Il contributo verrà riconosciuto dopo verifica da parte dell’ente camerale della frequenza di almeno il 75% del monte ore complessivo. L’impresa dovrà pagare solo l’importo corrispondente alla differenza tra il corrispettivo fatturato Iva compresa e l’importo del voucher al netto delle ritenute fiscali. Sono esclusi i corsi abilitanti o obbligatori, regolati dalla vigente normativa. Sono inoltre esclusi i corsi relativi alla formazione per l’utilizzo di software gestionali.

Gli interventi di formazione saranno realizzati con il coordinamento di Bergamo Sviluppo, a cui ci si può rivolgere per ulteriori informazioni (via S. Zilioli, 2 Bergamo, tel. 035.38.88.011).




Ascom, il corso su misura è anche finanziato

Dal marketing all’alta tecnologia, dalla gestione dei collaboratori alle lingue e all’informatica, dalla formazione generale di base a quella più specialistica. Le imprese bergamasche, grazie ad Ascom Formazione, possono creare un corso su misura, anche a costo zero. Lo staff dell’Area formazione di Confcommercio Bergamo mette infatti a disposizione degli imprenditori una consulenza a 360 gradi per definire le strategie aziendali, costruire un corso personalizzato sulle proprie esigenze e caratteristiche e trovare i fondi per finanziarlo.

«Siamo a disposizione delle imprese per raccogliere i loro fabbisogni formativi, accompagnarli nella progettazione dei percorsi e facilitarli nell’individuare la forma di finanziamento più adatta alle loro esigenze, trovando il bando più mirato. Dal piccolo distributore di carburanti alla catena di alberghi, qualunque impresa potrà progettare e creare il proprio percorso di formazione, su misura – spiega Daniela Nezosi, responsabile di Ascom Formazione -. Lo possiamo fare perché Ascom Formazione, ente accreditato in Regione Lombardia, è uno dei soggetti attuatori degli interventi formativi previsti dalla Camera di Commercio».

Le ricerca di fondi avviene attraverso bandi camerali, regionali od europei. «È il caso del bando pubblicato in questi giorni dalla Camera di Commercio di Bergamo che ha l’obiettivo di aumentare la competitività delle imprese e rafforzare i dipendenti dal punto di vista professionale e occupazionale – spiega Nezosi -. Sono a disposizione contributi sotto forma di voucher, che possono essere utilizzati per interventi di formazione da tutte le imprese del settore commercio, turismo e servizi. I corsi possono essere svolti da titolari, soci, amministratori unici, amministratori e consiglieri delegati, coadiuvanti e collaboratori familiari, ma anche dipendenti ( a tempo indeterminato o determinato, lavoratori somministrati e lavoratori a chiamata), collaboratori coordinati e continuativi, apprendisti, stagisti e tirocinanti».

Un altro fondo – di formazione continua – è europeo ed è stato pubblicato sul Burl il 15 marzo scorso. Mette a disposizione 10 milioni di euro: 5 milioni per progetti aziendali, 3 milioni per progetti interaziendali e 2 milioni di euro per progetti strategici regionali.

Per informazioni: Ascom Formazione tel. 035 41.85.706-707 – info@ascomformazione.it; www.ascomformazione.it.




Agenti immobiliari, le novità 2016 e le opportunità per il mercato

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Da sinistra, il presidente provinciale della Fimaa, Luciano Patelli, ed i relatori Eugenio Magno e Daniele Mammani

 

Proseguono i momenti di aggiornamento professionale della Fimaa Ascom di Bergamo, l’associazione provinciale dei mediatori immobiliari. Martedì 8 marzo una sessantina di operatori si sono ritrovati nella sala Zaninoni dell’Associazione generale di mutuo soccorso a Bergamo per un convegno sulle novità 2016.

Sono stati illustrati, in particolare, sotto il profilo legale e fiscale nei contenuti pratici e operativi, i temi del leasing immobiliare abitativo – la cui disciplina è entrata in vigore il primo gennaio di quest’anno e prevede incentivi fiscali sull’acquisto e la costruzione di immobili da adibire a prima casa – e del prestito vitalizio. Gli argomenti sono stati trattati da Daniele Mammani e Eugenio Magno, rispettivamente consulente legale e consulente della Fimaa. Un’occasione per conoscere nuovi strumenti e opportunità per essere competitivi ed operare con competenza sul mercato.

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Caffè perfetto e stuzzichini da chef, due corsi per dare una marcia in più ai bar

bar - barista - caffèPer baristi e professionisti del settore wine, l’Accademia del Gusto di Osio Sotto propone due corsi per migliorare e meglio caratterizzare il proprio locale: il primo è in calendario giovedì 17 marzo con il titolo “Stuzzichini al bar: stupire con poco”. Il seminario dura 3 ore, dalle 15 alle 18, ed è pensato per i barman che non dispongono di un laboratorio di cucina e vogliono apprendere l’arte di progettare un menù aperitivo suggestivo, utilizzando solo una piastra a induzione e un microonde. Lo scopo di questo corso è trasmettere un metodo per sfruttare prodotti semplici rendendoli sfiziosi con l’aiuto di pochissima attrezzatura e tanta fantasia. In cattedra la chef Francesca Marsetti, che spiegherà come realizzare ricette semplici, ma di grande effetto.

Da lunedì 21 a giovedì 24 marzo (dalle ore 14 alle ore 19) la scuola di cucina di Ascom Confcommercio Bergamo firma invece “La caffetteria: dalla preparazione del caffè alle decorazioni”, un laboratorio tecnico-pratico per apprendere l’arte, i segreti, i profumi ed i sapori della caffetteria. In 20 ore – questa la durata complessiva del corso – si apprendono le tecniche di preparazione di caffè espresso, cappuccino e altre bevande a base di caffé. Il laboratorio è connotato in senso pratico, per favorire l’acquisizione di competenze tecniche e manualità, ma soprattutto per imparare a preparare prodotti di caffetteria di eccelsa qualità. Tra i temi trattati: cenni di botanica della pianta del caffè, la miscela, il macinadosatore, la gestione e l’uso della macchina, l’espresso e il cappuccino, la montatura del latte, le tecniche classiche di decorazione con il latte (latte art), le tecniche di decorazione con il caffè e con la cioccolata. In cattedra ci sono gli esperti di Cefos Bartender School.

Per informazioni: Accademia del Gusto – tel. 035 4185706-707 – info@ascomformazione.it – www.ascomformazione.it.




L’innovazione? È anche questione di metodo. Seminario gratuito a Dalmine

idea innovazioneMercoledì 2 marzo, alle ore 17 al Point di Dalmine (in via Pasubio 5/ang. via Einstein) è in programma il seminario “Innovare con metodo: dalle nuove tecniche per il trasferimento tecnologico ai metodi di innovazione sistematica (Triz)”. L’incontro è promosso nell’ambito del progetto “Tutela e valorizzazione della Proprietà Industriale a supporto dell’innovazione e della competitività delle Mpmi bergamasche”, iniziativa finanziata dalla Camera di Commercio di Bergamo e realizzata da Bergamo Sviluppo in collaborazione con le locali Organizzazioni di categoria, con il supporto tecnico-scientifico dell’Ufficio Brevetti e Marchi della Camera di Commercio e del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Bergamo.

L’innovazione rappresenta oggi uno dei vantaggi competitivi più importanti per la crescita e il successo delle attività imprenditoriali, ma il processo di innovazione non può certo essere affidato al caso. Può essere utile, ad esempio, applicare le teorie della cosiddetta “innovazione sistematica” e sfruttare i più recenti strumenti per la ricerca delle informazioni brevettuali e del trasferimento tecnologico.

Il seminario, rivolto a tutte le micro, piccole e medie locali ma aperto a tutti gli interessati, permetterà sia di valorizzare i percorsi di innovazione di tipo sistematico rispetto alle pratiche più tradizionali, sia di presentare le ultime novità tecnologiche a disposizione della ricerca brevettuale (ad esempio i motori di ricerca brevettuali basati sulla semantica, le banche dati di effetti fisici e chimici ad accesso gratuito).  Nell’ambito dell’incontro saranno inoltre presentati recenti casi studi condotti con aziende del territorio che hanno testato gli strumenti presentati.

GLI ARGOMENTI TRATTATI
  • Introduzione sui metodi per fare innovazione di prodotto in modo sistematico
  • Le ultime novità sugli strumenti per il trasferimento tecnologico e la cross fertilization
  • L’evoluzione del metodo Triz come strumento per innovare nella piccola e media impresa
  • Il ruolo della brevettazione nel processo inventivo.

La partecipazione al seminario è gratuita; per iscrizioni consultare il sito www.bergamosviluppo.it.




Cucina o pasticceria? Con Ascom il corso che fa per te

cuochi

Ascom Formazione propone un corso professionalizzante per diventare aiuto cuochi ed uno amatoriale per scoprire l’arte della pasticceria.

Lunedì 29 febbraio prende il via “Vorrei fare il cuoco”, percorso formativo intensivo della durata di un mese ed articolato in 19 incontri dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 15, fino al 24 marzo. Il corso, della durata di 116 ore, è tenuto dalla chef Francesca Marsetti e dallo staff dell’Accademia del Gusto ed è rivolto a chi desidera avvicinarsi alla professione di cuoco. Le lezioni permetteranno di acquisire le abilità necessarie per scoprire il mondo della ristorazione, in aula si lavorerà sia singolarmente sia in brigata, con il supporto di uno staff professionale che con entusiasmo trasferirà le proprie conoscenze. Nel corso degli incontri si parlerà di mise en place, materiali e attrezzature, igiene in cucina, salse madre e fondi di cucina, impasti base di panificazione, pasticceria base, dessert nella ristorazione, legumi e cereali, verdure e ortaggi, pesce e carne.

Martedì 1 marzo inizia invece “Corso base di pasticceria”, 5 incontri per un totale di 12 ore e mezza per conoscere le basi professionali della pasticceria e i segreti dell’arte più golosa (il martedì e il giovedì dalle ore 20 alle 22.30 fino al 22 marzo). Il maestro Diego Mei condurrà alla scoperta delle preparazioni di base fino alle elaborazioni più tecniche: bignè, crema pasticcera, pasta frolla classica e alle mandorle, pere sciroppate al profumo di anice stellato, crostata alle mele, frangipane alle pere sciroppate, crostata di frutta fresca, pan di Spagna, cake di base per cup-cake e plum cake, crumble alle mandorle, crema inglese, biscuit sacher, cremoso al cioccolato fondente, crema al mascarpone, tiramisù al bicchiere con pan di Spagna e gelée al caffè. Durante l’ultima lezione si realizzerà un dolce sotto la guida del maestro.

I corsi si tengono all’Accademia del Gusto di Osio Sotto (piazzetta don Gandossi 1).
Per informazioni: Accademia del Gusto – tel. 035 4185706-707 – info@ascomformazione.itwww.ascomformazione.it.




Formazione, Maroni in aiuto all’Abf. «E aspetto un progetto per la colonia di Castione»

maroni formazioneC’è l’impegno del presidente della Lombardia, Roberto Maroni, a risolvere la questione dell’Abf, l’Azienda di formazione della Provincia di Bergamo che si è ritrovata con un un ammanco contabile di oltre 3,6 milioni di euro proprio per via del nuovo sistema di assegnazione delle risorse regionali. «Sentirò l’assessore Garavaglia per individuare la soluzione – ha detto Maroni intervenendo al Tavolo della Formazione professionale, riunito questa mattina, a Bergamo, nella Sede territoriale della Regione (Ster) -. La questione delle risorse è una criticità vera: nel 2016 avremo 150 milioni in meno rispetto al 2015 per le spese correnti. Considerato che questa è una situazione di emergenza, va affrontata con strumenti adeguati». «Più in generale – ha aggiunto – a fronte di minori risorse dobbiamo rendere più efficiente il sistema».

All’incontro erano presenti i consiglieri regionali Lara Magoni e Mario Barboni, il presidente della Provincia di Bergamo Matteo Rossi, il direttore generale della Direzione generale Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, i responsabili degli enti di formazione del territorio ed è stato annunciato l’ingresso al Tavolo della Formazione professionale dello Ster. Maroni ha infatti sottolineato come il Tavolo, presente solo nella provincia di Bergamo, sia un modello di cooperazione che funziona annunciando di voler estendere questa buona pratica a tutte le province. A Bergamo, il 21% degli studenti che escono dalla Scuola secondaria di primo grado scelgono i Centri di Formazione professionale. Il successo occupazionale è compreso tra il 59 e il 75%.

Il presidente ha poi invitato i componenti del Tavolo a fare proposte per l’utilizzo della Colonia Dalmine di Castione della Presolana: «Una Struttura bellissima – ha detto -, che potrebbe ospitare un campus universitario estivo. La struttura è pubblica, possiamo fare un Accordo di programma tra Regione, Provincia, Comune ed Enti accreditati alla Formazione. Aspetto proposte».