Imprese & Territorio in campo su innovazione e welfare

Imprese & Territorio

L’assemblea plenaria di Imprese e Territorio si è riunita ieri, lunedì 12 giugno, per accogliere i nuovi presidenti che hanno assunto recentemente la guida di tre delle dieci associazioni aderenti (Leone Algisi di Cna, Elena Fontana di Confesercenti e Giacinto Giambellini di Confartigianato) e il nuovo direttore di Confesercenti Filippo Caselli.

Il presidente Giorgio Ambrosioni ha relazionato sullo stato di avanzamento dei lavori del “Tavolo per lo sviluppo e la competitività di Bergamo”, istituito presso la Camera di Commercio, che vede costantemente impegnati numerosi componenti del Comitato Unitario e che sta arrivando alle definizione delle prime attività progettuali su importanti tematiche.

I cinque tavoli, risultato del percorso Ocse fortemente sostenuto da Imprese & Territorio, stanno concludendo la prima fase degli incontri che daranno alla Cabina di Regia un ventaglio di progettualità con tempistiche differenti sulle quali partire per il rilancio socio-economico del territorio.

Particolare importanza poi è stata data alla presentazione, effettuata dal coordinatore Edoardo Ranzini, delle linee strategiche del Progetto “Bergamo Pmi Innovation Hub” che prende spunto dalle importanti riflessioni emerse dalla ricerca del Consorzio Aaster del professor Aldo Bonomi sull’avanzamento del livello tecnologico ed innovativo delle Pmi del territorio. I driver del progetto saranno presentati nei prossimi giorni ad uno dei cinque tavoli Ocse, quello dedicato all’Innovazione.

Anche il tema del Welfare di territorio è stato affrontato per via delle attività che il Comitato Unitario ha attivato con i soggetti istituzionali locali preposti (Ats Bergamo) e con Ubi Banca, realizzatrice di un ricco portale sull’argomento. Prima della pausa estiva è previsto un incontro con i sindacati confederali territoriali per affrontare insieme possibili scenari futuri su questo importantissimo tema.




Malvestiti: «Le associazioni hanno valore quando fanno crescere gli imprenditori e la società»

convegno imprese e territorio - Malvestiti

È stato il primo esempio, seguito poi a livello nazionale, di mission comuni tra associazioni di categoria delle pmi. Ora, a dieci anni dalla nascita, Imprese & Territorio – il comitato che riunisce Confartigianato Bergamo, Ascom Bergamo Confcommercio, Confimi Apindustria Bergamo, Cia, Coldiretti, Confcooperative, Confesercenti, Cna, Fai e Lia – fa il punto sul suo cammino e ricalibra obiettivi e strumenti alla luce dei cambiamenti che hanno investito l’economia, la società e l’impresa.

L’occasione, il convegno “Fare rappresentanza dentro il territorio oltre la crisi, verso la Smart land?” organizzato per il decennale al Palazzo dei contratti e delle manifestazioni di Bergamo, che ha visto la partecipazione di alcuni dei presidenti nazionali delle associazioni che costituiscono il Comitato unitario e la presentazione della ricerca “Fare rappresentanza nella transizione del capitalismo intermedio” realizzata dal Consorzio Aaster, diretto dal sociologo Aldo Bonomi.

«Come associazioni ed ente camerale rappresentiamo quel “popolo del fare impresa”, che da sempre ha costruito crescita ed occupazione nella nostra provincia e nel nostro Paese – ha ricordato il presidente della Camera di Commercio di Bergamo e dell’Ascom Paolo Malvestiti -. A Bergamo questa rappresentanza dieci anni fa si è unita in un unico comitato. Dieci associazioni che nel corso degli anni si sono conosciute, si sono stimate, hanno iniziato a lavorare, hanno intrecciato relazioni con il territorio e dato vita a progetti ed iniziative utili allo sviluppo dell’economia bergamasca».

Nel frattempo il dibattito sulla rappresentanza e sui corpi intermedi è stato vivace. Malvestiti lo ritiene «utile a ridefinirne il ruolo e i compiti, che sono quelli di mediazione, di presidio; ma soprattutto realtà capaci di assicurare agli imprenditori la possibilità di esprimere al meglio la loro partecipazione alla vita sociale ed economica di un Paese. Non dobbiamo mai dimenticare che all’origine delle nostre organizzazioni, Camera di Commercio compresa, ci sta sempre la persona, che è il punto che genera ogni aggregazione. E ciascun corpo intermedio ha valore se riesce a costruire un percorso che aiuta la persona, l’imprenditore, a progredire e a far crescere la società».

La sfida per il futuro di chi fa rappresentanza è quella di «essere agili, saper cogliere i cambiamenti in atto – ha affermato Malvestiti -, e aperti e radicati nei problemi delle comunità e dei territorio, capaci di contribuire a stringere rapporti sociali e a generare prosperità».

convegno imprese e territorio (2)Quanto alle “dritte” emerse dalla ricerca, c’è la necessità di non pensare più solo a livello locale, ma di relazionarsi anche con i territori vicini, e quella di aprire una nuova fase unitaria del tavolo dedicata alla definizione di una nuova visione di sviluppo territoriale.

Per quanto riguarda il rapporto con gli associati, alcuni dei temi emergenti sono la capacità di tenere insieme le punte dell’innovazione e chi, invece, rischia di regredire; l’allungamento delle reti d’impresa al di fuori dal contesto locale; una più stretta connessione tra il mondo della formazione e quello dell’impresa; lo sviluppo del welfare aziendale; il governo del processo di trasformazione delle filiere produttive.

Il cambio di visione e azione è sintetizzato nei concetti di Smart Land e Smart City, che devono diventare il nuovo laboratorio della rappresentanza. «Per Bergamo – dice la ricerca Aaster – è necessario ragionare in una prospettiva di Smart Land che si relaziona con la Smart City. Se prima il problema era discutere e confrontarsi, eleggere democraticamente i soggetti che occupavano lo spazio intermedio da cui discendeva welfare, politiche per le imprese, politiche per lo sviluppo, politiche per il lavoro, assistenza alla comunità, oggi occorre ragionare sulla dimensione del territorio come dimensione sostanziale del cambiamento. Anche per quanto riguarda la trasformazione delle banche, delle fiere, delle reti, delle autonomie funzionali, della stessa composizione sociale del territorio».




Il rettore: «Sempre più necessaria la contaminazione tra imprese e Università»

Incontro Imprese & Territorio e Università - ritImprese & Territorio a confronto con l’Università di Bergamo. L’Assemblea plenaria del Comitato Unitario che riunisce le dieci Associazioni imprenditoriali bergamasche (Associazione Artigiani, Ascom, Apindustria, Cia, Coldiretti, Confcooperative, Confesercenti, CNA, FAI e LIA) ha incontrato in via Salvecchio il rettore Remo Morzenti Pellegrini e i pro rettori Matteo Kalchschmid, Sergio Cavalieri e Paolo Buonanno.

L’occasione da parte del mondo accademico di presentare alcuni componenti della nuova squadra e il programma dell’Universita e da parte di Imprese & Territorio di mettere in luce le esigenze delle Pmi bergamasche, emerse durante i lavori dei diversi tavoli di coordinamento del Comitato.

«L’incontro di questa mattina rientra nelle linee programmatiche del Comitato Unitario – ha affermato Giorgio Ambrosioni, presidente di Imprese & Territorio -. Per lo sviluppo della nostra economia e del nostro territorio è fondamentale, secondo noi, la valorizzazione del rapporto con l’Università soprattutto sui temi specifici che riguardano il mondo delle Mpmi che rappresentiamo».

La conoscenza del territorio e delle imprese che ne sviluppano l’economia è un fattore fondamentale anche per il rettore, che ha messo in evidenza come sia sempre più necessaria una contaminazione tra il mondo del sapere e il mondo imprenditoriale: «L’università deve intercettare i bisogni e le esigenze degli imprenditori per poter offrire un contributo importante per lo sviluppo dell’economia e per la salvaguardia del territorio in tutti i suoi aspetti».

Il lavoro dell’assemblea e il confronto con rettore e i prorettori ha portato alla condivisione di alcune linee strategiche da adottare sui temi dell’internazionalizzazione, dell’innovazione e della ricerca.

Nella discussione è emersa l’esigenza, sempre maggiore da parte degli imprenditori, di favorire lo scambio con l’estero, attirando da una parte sul territorio bergamasco studenti stranieri e dall’altra favorendo esperienze all’estero dei nostri studenti. «Il futuro sarà quello di avere un numero sempre maggiore di studenti stranieri che studieranno e poi lavoreranno nelle aziende bergamasche. Questo sarà un elemento essenziale per aprirci al mondo», ha sottolineato il professor Matteo Kalchschmidt, che in Università ha la delega alla Internazionalizzazione e alle relazioni internazionali.

Accanto all’internazionalizzazione serve una forte integrazione tra Università e territorio, come ha sottolineato il professor Sergio Cavalieri, delegato al Trasferimento tecnologico, all’innovazione e alla valorizzazione della ricerca: «Questa delega è fondamentale per integrare il territorio all’Ateneo – ha spiegato Cavalieri – in quanto ha il compito di guardare in avanti valorizzando le risorse che già ci sono per metterle a disposizione del territorio. Fondamentale sarà quindi l’interazione e la collaborazione con le imprese». La prossima partita si giocherà sul polo lombardo dell’innovazione e del trasferimento tecnologico che vede la collaborazione tra diverse università lombarde.

Durante l’incontro è stato sottolineato inoltre il forte legame che si deve creare tra la ricerca e le imprese. «Legare la ricerca alle imprese non è  semplice – ha spiegato Paolo Buonanno, con delega alla Ricerca scientifica dell’Ateneo- perché la ricerca deve essere libera per essere ampia e sostenibile e su questo fronte è necessario uno sforzo reciproco tra università e mondo delle aziende perché la ricaduta sul territorio sia quantificabile».

Soddisfazione per questo momento di lavoro da parte del presidente di Imprese & Territorio e dei presidenti e direttori delle Associazioni aderenti al Comitato: «Questo primo incontro di conoscenza pone le basi per un rapporto che si svilupperà nel tempo, perché con il mondo accademico affronteremo e svilupperemo anche i temi emersi nel rapporto dell’Ocse per una governance del Sistema Bergamo più incisiva» ha sottolineato Ambrosioni.

La sede di via Dei Caniana dell'Università di Bergamo dopo il restyling delle facciate
La sede di via Dei Caniana dell’Università di Bergamo dopo il restyling delle facciate