All’Ex Borsa Merci un convegno sul Welfare d’impresa

Si apre giovedì 7 giugno alla sala Mosaico dell’ex Borsa Merci di via Petrarca 10 a Bergamo, con il convegno  ‘W la tua impresa’ il progetto ‘Welfare per la tua impresa’, promosso da Imprese & Territorio, il comitato unitario delle Associazione d’impresa delle PMI nato nel 2007 e che raggruppa Confartigianato Imprese Bergamo, Ascom, Confimi Apindustria, Cia, Coldiretti, Confcooperative, Confesercenti, CNA, FAI, LIA.

Il seminario è in programma a partire dalle ore 14.30 e approfondirà il tema del welfare aziendale per quanto riguarda le politiche regionali e l’inquadramento politico e normativo, con uno spazio dedicato al punto di vista delle imprese. Il convegno verrà aperto dai saluti istituzionali di Alberto Brivio (presidente del Comitato Unitario Imprese & Territorio), Mara Azzi (Direttore generale Ats Bergamo), Paolo Malvestiti (presidente CCIAA Bergamo), Matteo Rossi (presidente Provincia di Bergamo), Maria Carolina Marchesi (assessore politiche sociali Comune di Bergamo e presidente Consiglio Sindaci di Bergamo), Remo Morzenti Pellegrini (rettore Università di Bergamo). Interverranno Aldo Rovetta, responsabile U.O.C. integrazioni delle reti e smart community  Ats Bergamo, Sonia Tiraboschi, referente conciliazione Vita-Lavoro U.O.C. integrazioni delle reti e smart community  Ats Bergamo, Emmanuele Massagli, presidente AIWA, Lucio Moioli presidente Confcooperative, – Imprese & Territorio e Giacomo Meloni, segretario Cisl Bergamo in rappreentanza di Cgil Cisl Uil. Per registrarsi compilare il format sul sito www.wlatuaimpresa.it.

Il progetto ‘Welfare per la tua impresa’ si inserisce all’interno del Piano di Conciliazione Vita-Lavoro dell’ATS Bergamo e ha l’obiettivo di promuovere una diffusione consapevole del welfare aziendale. Il welfare aziendale è infatti uno strumento che può giocare un ruolo importante sotto diversi punti di vista: valorizzazione delle risorse umane – con i vantaggi conseguenti in tema di clima aziendale, fidelizzazione, produttività – conciliazione famiglia/lavoro, responsabilità sociale d’impresa.  Non a caso negli ultimi anni anche il legislatore ha previsto incentivi importanti finalizzati alla sua implementazione.
All’interno del progetto sono previste azioni di studio e approfondimento che consentiranno di predisporre strumenti a sostegno dell’implementazione del welfare aziendale nelle PMI; azioni di promozione e comunicazione in grado di richiamare l’attenzione delle PMI sulle opportunità aperte dal welfare aziendale e di aumentarne il grado di conoscenza e consapevolezza dello strumento; e la realizzazione  sperimentale di check-up aziendali gratuiti finalizzati alla predisposizione di piani di welfare aziendale.

il programma

 

 

 

 




Reti d’impresa, un convegno Ascom spiega come si fa

Le reti d’impresa saranno al centro di un convegno dal titolo  “Fare rete, bene. Dalla collaborazione tra PMI al successo della rete di imprese”, in programma giovedì 24 maggio alle ore 17 nella sede di Ascom Confcommercio Bergamo di via Borgo Palazzo 137. Il convegno è promosso da Ascom Confcommercio Bergamo, Confcommercio Lombardia e in collaborazione con Assoretipmi. L’incontro nasce per approfondire la realtà delle reti tra imprese, una realtà in crescita per numero che si sta consolidando come modello anche nel territorio bergamasco e nei settori del terziario.
“Oggi occorre investire maggiore qualità nella fase di costituzione e nella gestione della rete – spiega Oscar Fusini, direttore di Ascom – Non serve solo la scelta dell’abito “su misura”,  ma è fondamentale la verifica di fattibilità preventiva della sostenibilità della rete prima del suo varo. Inoltre è cruciale il ruolo del manager di rete, soggetto che può costituire l’elemento di reale sviluppo della collaborazione. Con l’obiettivo che nella rete la risultante sia superiore alla semplice somma delle parti”. Il convegno verrà aperto dal direttore Ascom Fusini e da Gabriele Cartasegna responsabile Relazioni istituzionali Concommercio Lombardia. Seguiranno gli interventi di Fabrizio D’Adamo, dell’omonimo studio legale di Bergamo, Tamara Gerbino, Studio Tomasi & Associati Bergamo, Christian Maurelli, Cidiemme Servizi Bergamo, e Ivana Moscato, manager di rete accreditata Regione Lombardia. Alle 18.30 spazio alle testimonianze di reti costituite con Edoardo Ranzini di I&T – Innovation and Technology Hub e Rudy Zanchi di ALLinOne e alle 19 dibattito.   La partecipazione è gratuita previo accreditamento, clicca qui e compila il modulo per iscriverti.  

Per informazioni, Ascom Bergamo tel. 035.4120203 – direzione@ascombg.it

• Programma del convegno




Stretta sui mediatori immobiliari abusivi Dal 15 febbraio scattano pene più severe

Chi svolge la professione di agente immobiliare senza essere in possesso dell’abilitazione andrà in conto a sanzioni più pesanti. Dopo anni anni di battaglie parlamentari, giovedì 15 febbraio entra in vigore la norma che inasprisce le sanzioni previste dall’art. 348 del codice penale e punisce pesantemente l’esercizio abusivo della professione di agente immobiliare. Per i trasgressori,  sono ora previsti: la reclusione da sei mesi a tre anni (finora il massimo della pena era sei mesi) e una multa da 10mila a 50mila euro e una serie di sanzioni accessorie quali la pubblicazione della sentenza e la segnalazione al competente Albo, Ordine o Registro ai fini dell’applicazione dell’interdizione, la confisca degli immobili dove si svolge l’attività abusiva e degli strumenti impiegati per l’esercizio della professione abusiva e l’interdizione da uno a tre anni dalla professione regolarmente esercitata (prima la reclusione massima prevista era sei mesi e la multa variava da 103 a  516 euro). La nuova legge prevede inoltre che la sanzione penale scatti già per coloro che vengano scoperti una seconda volta ad esercitare l’attività di mediazione abusivamente, dopo essere stati la prima volta sanzionati solo in via amministrativa. Mentre nel testo originario le sanzioni pensale scattavano dopo tre sanzioni amministrative, solo alla quarta infrazione.
Si tratta di un deciso giro di vite per il settore immobiliare dove l’abusivismo è un tema particolarmente sentito.
L’iter legislativo della nuova normativa, introdotta dalla legge numero 3 dell’11 gennaio 2018 e stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso 31 gennaio,  è sempre stato seguito e supportato sindacalmente da FIMAA, sia attraverso l’operato della Consulta Interassociativa che nel contesto di Confcommercio-Imprese per l’Italia. L ‘inasprimento contro l’abusivismo è accolto con soddisfazione dal mondo associativo degli agenti immobiliari. Secondo Fimaa “Le nuove disposizioni di legge possono costituire un deterrente molto efficace rispetto alle attuali contro l’abusivismo, tutti coloro che abbiano subito anche una sola volta la sanzione amministrativa conseguente all’esercizio abusivo dell’attività, rischiano ora in caso di recidiva nell’attività abusiva le nuove sanzioni penali, ben più pesanti, anche sul piano patrimoniale”.

le nuove sanzioni per gli agenti immobiliari abusivi

 

 




I Cerea si raccontano in un libro

I tristellati fratelli Cerea hanno messo nero su bianco 50 anni di ristorazione a Bergamo. Nel volume “Da Vittorio – storie e ricette della famiglia Cerea” edito da Mondadori Electa, raccontano ricette e aneddoti sulla famiglia che da più di mezzo secolo è alla guida del ristorante tre stelle Michelin Da Vittorio, a Brusaporto. Nel libro si racconta il vanto ma anche la responsabilità che nasce dalla gestione di un ristorante con più di mezzo secolo di storia familiare.
Mamma Bruna, insieme ai figli Chicco, Francesco, Barbara, Rossella e Bobo hanno deciso di ripercorrere la storia dell’attività in occasione del cinquantesimo anno di attività. Un anniversario già festeggiato lo scorso anno ad Astino con la parata di chef stellati che hanno tra l’altro inaugurato East Lombardy.
Il ricordo di Vittorio è sempre presente e anche il volume testimonia l’impronta e la grande eredità del grande imprenditore che prima di tutti ha capito qual era la strada da percorrere per soddisfare con qualità e classe i palati più esigenti. Una stella fenomentale che si è fatta benvolere da tutti, tanto che anche oggi continua ad essere ricordata con grande affetto e riconoscenza da tutti i suoi collaboratori e clienti.
“La dedica del libro va sicuramente ai nostri genitori – afferma orgoglioso Chicco Cerea -. Papà si è fatto notare positivamente e benvolere da tutti, nostra madre è fantastica e sempre presente”
Alla Cantalupa, a fianco delle decine di guide che citano “Da Vittorio” come uno dei migliori ristoranti al mondo, c’è anche questo nuovo volume, autobiografico da un lato, libro di cucina tra virgolette con capitoli dedicati a più di cinquanta ricette dove non mancano le portate delle tradizioni gastronomiche bergamasche. La famiglia Cerea, ritratta nel libro da Giovani Castel, nella seconda parte del volume, in italiano e inglese, racconta e dona al lettore alcune delle più famose ricette del ristorante, illustrate attraverso gli scatti del fotografo Paolo Chiodini.



Nuove idee d’impresa, l’Incubatore è pronto a farle crescere

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L’Incubatore d’Impresa al Point di Dalmine riapre le porte alle idee più innovative. Aspiranti imprenditori e start up hanno tempo sino al 15 dicembre per presentare la propria candidatura a fare parte del progetto, finanziato dalla Camera di Commercio di Bergamo e realizzato dalla sua azienda speciale, Bergamo Sviluppo, che mette a disposizione spazi attrezzati e un sistema di servizi (formazione, accompagnamento, assistenza e consulenza personalizzate) per supportare la progettazione, la realizzazione di un nuovo business.

Il bando è on line. Prevede due sezioni, una per il terziario e una per il manifatturiero, dedicata alle  imprese “produttive”, che possono disporre di spazi dedicati per realizzare prototipi o piccole produzioni. Destinatari della sezione “Terziario” sono aspiranti imprenditori, singoli o associati; imprese attive da non oltre 12 mesi; start up innovative iscritte nella sezione del Registro delle Imprese. Per l’area “Manifatturiero” possono presentare domanda aspiranti imprenditori, singoli o associati; start up innovative, iscritte nella sezione del Registro delle Imprese; imprese attive da non oltre 36 mesi con un progetto ad elevato contenuto tecnologico.

incubatore-dalmine-manifatturieroChi sarà selezionato potrà contare su uffici in open space e ambienti comuni come sale riunioni, aule formazione, salette per incontri. Solo per la sezione manifatturiera sono previsti anche spazi di varie metrature dove installare macchinari, attrezzature di prova,verifica o ricerca. Tra i servizi offerti ci sono percorsi di formazione d’aula per l’acquisizione e lo sviluppo di competenze imprenditoriali, relazionali, gestionali e progettuali; consulenza specialistica individuale; supporto promozionale anche attravero la  partecipazione a fiere locali, regionali, nazionali; aggiornamento normativo e segnalazione delle agevolazioni; networking.

Il costo di partecipazione va da 1.200 euro all’anno a 5.ooo per gli spazi più grandi della sezione manifatturiera. È possibile rimanere per tre anni, che diventano sei per le realtà produttive.

La struttura è ormai consolidata e anno dopo anno ha fatto spazio ai settori più interessanti per lo sviluppo economico e potenziato il supporto. Da novembre 2001 ad oggi hanno fatto parte dell’Incubatore 150 idee d’impresa, principalmente nella creazione di servizi e prodotti ad alto coefficiente innovativo, ai servizi alle imprese (tradizionali e innovativi) al digitale, alla green economy e alla promozione turistica territoriale.

Nell’edizione 2017 ha ospitato 22 idee d’impresa e start up, 12 nella sezione servizi e 10 nella sezione del manifatturiero. Tra loro, 7 le start-up innovative iscritte nell’apposita sezione del Registro delle Imprese.

Le iniziative hanno usufruito nel corso del 2017 di 72 ore di formazione dedicata, 391 ore di consulenza personalizzata, in particolare sui temi marketing e comunicazione,
scelta della forma giuridica, programmazione economica, business plan e strategia; consulenza tecnica, legale, contrattualistica e lavoro.

Le domande possono essere presentate entro le ore 13.30 di venerdì 15 dicembre.

Per informazioni

Punto Nuova Impresa di Bergamo Sviluppo

tel. 035 3888011 –pni@bg.camcom.it
www.bergamosviluppo.it – www.incubatore.bergamo.it



Bergamo, meno imprese ma più addetti

L’Osservatorio sulle imprese del Servizio Studi della Camera di Commercio al terzo trimestre 2017 conta 95.605 imprese registrate in provincia di Bergamo.

Lo stock delle imprese attive (85.413) è in calo su base annua (-247 posizioni pari al -0,3%) per il quinto trimestre consecutivo.

Nel terzo trimestre dell’anno si sono avute 966 nuove iscrizioni (-1,4% in confronto allo stesso periodo del 2016) e 901 cessazioni (-5,9% tendenziale), con un saldo positivo di 65 unità.

Le imprese registrate aumentano su base tendenziale tra le società di capitale (+1,2%). Diminuiscono le società di persona (-1,8%), le imprese individuali (-0,8%) e le altre forme giuridiche (-0,6%).

La tendenza in corso negli ultimi trimestri per l’intero universo delle imprese conferma una riduzione del tasso di natalità, cioè delle nuove iscrizioni, e una sostanziale stabilità del tasso di mortalità, cioè delle cessazioni.

Il settore artigiano, con 31.070 imprese a fine settembre 2017, registra una diminuzione del ‑0,8% delle unità registrate su base annua. Lo stock delle posizioni attive si riduce di 260 unità. Le iscrizioni (325) diminuiscono del -4,7% su base annua. Le cessazioni (363) diminuiscono del ‑7,6%. Il saldo tra iscritte e cessate nel trimestre è negativo per 38 unità.

Tra i settori produttivi si confermano i trend in corso già da diverso tempo.

La contrazione delle imprese attive, rispetto ad un anno fa, riguarda l’edilizia (-295, in gran parte artigiani, pari al -1,6%), il commercio all’ingrosso e al dettaglio e le riparazioni (-132, pari al -0,7%), le attività immobiliari (-88 pari al -1,4%), le attività manifatturiere (-80, pari al -0,7%, dovuto al saldo ancor più negativo, di -102 pari al -1,4%, dell’artigianato), il trasporto e magazzinaggio (-50 pari al -2,2%, con saldo negativo accentuato nell’artigianato), le imprese agricole (-25 pari al -0,5%), le imprese di fornitura di energia elettrica e gas (-11, pari al -6,5%), le attività dei servizi di alloggio e ristorazione (-7 pari al -0,1%) le imprese di fornitura di acqua e gestione rifiuti e di estrazione di minerali da cave e miniere.

Aumentano le imprese attive nei comparti dei servizi: +125 (+4,8%) nei servizi di supporto alle imprese, +37 (+1,7%) nelle attività finanziarie e assicurative, +51 (+2,7%) nei servizi di informazione e comunicazione, +69 (+2%) nelle attività professionali, scientifiche e tecniche, +19 (+1,9%) nei servizi di intrattenimento, +95 (+2,2%) nelle altre attività dei servizi alle persone; crescono anche le imprese nei settori dell’istruzione (+14,pari al +3,5%), della sanità e assistenza sociale (+15 pari al +2,6%).

Lo spaccato per genere, età e nazionalità delle posizioni attive, conferma la tendenza alla crescita su base annua delle imprese straniere (+3,1%) con una quota sul totale delle imprese che sale al 10,3% ed è superiore al 20% nel settore dei servizi di supporto alle imprese. In leggero aumento le imprese femminili (+0,1%), che sono il 19,8% del totale e quasi un terzo del settore alloggio e ristorazione. In flessione (-3,1%) le imprese giovanili che valgono il 9,4% del totale.

Risultano stabili le procedure concorsuali di fallimento, scioglimento e messa in liquidazione: 317 nel terzo trimestre del 2017, in confronto alle 312 del corrispondente trimestre del 2016.

L’importazione periodica nel Registro Imprese dei dati occupazionali comunicati a Inps in base alla localizzazione dell’impresa consente di stimare, con la cautela necessaria di fronte a dati di origine amministrativa, gli addetti, cioè le posizioni lavorative presenti nel territorio, al netto del settore pubblico e delle attività dei liberi professionisti.

«È questa la risultanza più significativa dei dati di questo periodo», commenta il segretario generale Maria Paola Esposito. «Le oltre 107mila “unità locali” delle imprese attive, leggermente aumentate rispetto a un anno fa, impiegano 377.198 addetti. Rispetto allo stesso periodo del 2016 si registrerebbe pertanto un incremento di oltre 7mila addetti, con una variazione positiva del +2,1%».

Incrementi rilevanti si riscontrano nei servizi di supporto alle imprese (+3.379, dei quali 2.703 sono attribuibili a unità locali di imprese di ricerca, selezione e fornitura del personale, dunque riguardanti in larga misura lavoratori somministrati destinati prevalentemente all’industria), i servizi di alloggio e ristorazione (+2.092), le attività commerciali all’ingrosso e al dettaglio (+1.495) e le attività manifatturiere (+1.050).

Perdono addetti su base annua le costruzioni (-249), l’agricoltura (-359), le attività finanziarie (-546), le attività professionali, scientifiche e tecniche e le attività estrattive.

Da un punto di vista territoriale, il contributo maggiore alla crescita complessiva proviene, in ordine decrescente, dai comuni di: Treviglio, Grumello del Monte, Azzano San Paolo, Montello, Albino, Grassobbio, Curno, Bergamo, Brignano, Osio Sotto, Orio al Serio, Costa Volpino.

 




Avviare un’impresa, un corso insegna come si fa

Imparare a fare impresa si può. La formazione è un requisito indispensabile per dare concretezza a un’idea, affrontare la delicata fase dell’avvio e dare continuità al progetto, un antidoto, insomma, per contrastare l’alto tasso di mortalità delle nuove attività (8 su 10 non arrivano ai tre anni).

Per supportare gli aspiranti imprenditori Bergamo Sviluppo, l’azienda speciale della Camera di Commercio di Bergamo, aggiunge una nuova proposta al ricco carnet di servizi e iniziative: un percorso formativo di 32 ore per trasferire agli aspiranti imprenditori competenze e strumenti utili a progettare la fase di start-up della propria impresa.

Il corso è realizzato nell’ambito del progetto LOGIC@-Linea di Orientamento per Giovani e aspiranti Imprenditori per Creare @utoimprenditorialità ed è caratterizzato da un taglio pratico, interattivo ed esperienziale. Approfondirà i seguenti temi: competenze per diventare imprenditori, validazione dell’idea e del modello di business, pianificazione economico-finanziaria e strategie di marketing.

Sarà una full immersion in otto giornate nel mese di novembre (i giorni 6, 7, 8, 13, 14, 15, 21 e 23 ) dalle 18 alle 22, nelle aule formative di Bergamo Sviluppo, in via Zilioli 2 a Bergamo. La proposta è rivolta agli aspiranti imprenditori che vogliono aprire un’attività in provincia di Bergamo. La partecipazione è gratuita.

Dopo Start Me Up, corso di alta formazione in 150 ore unito a consulenze personalizzate, realizzato in primavera – evidenzia Cristiano Arrigoni, direttore di Bergamo Sviluppo – proponiamo anche un percorso di livello base per dare a chi sta cominciando a progettare l’avvio di una nuova impresa un pacchetto di informazioni e di  strumenti utili. A questo si aggiunge la possibilità di partecipare ad un percorso di assistenza personalizzato per un massimo di 12 ore per la redazione del business plan».

Gli interessati devono presentare la domanda di adesione entro giovedì 2 novembre 2017. Il corso sarà avviato al raggiungimento di un numero minimo di dieci partecipanti. Le domande di adesione verranno accolte in ordine cronologico sino ad esaurimento dei posti disponibili (massimo 20 partecipanti) e previo colloquio con un referente dell’area Creazione d’impresa di Bergamo Sviluppo.

Qui i contatti e la domanda di adesione.




L’Università di Bergamo accredita le start up degli studenti

Da sinistra: Tommaso Minola, Lucio Cassia e Sergio Cavalieri
Da sinistra: Tommaso Minola, Lucio Cassia e Sergio Cavalieri

L’Università di Bergamo è sempre più impegnata nel sostegno alle start up e al raccordo con il mondo imprenditoriale. È emerso nel corso della presentazione della finale di Start Cup, il progetto di formazione e accompagnamento delle nuove idee.

«L’Università di Bergamo ha recentemente approvato il Piano Strategico della Terza Missione – ha ricordato Sergio Cavalieri, prorettore delegato al Trasferimento Tecnologico, Innovazione e Valorizzazione della Ricerca – che, tra le sue linee, prevede il consolidamento del rapporto tra l’Ateneo e il tessuto economico-industriale del territorio attraverso il potenziamento delle attività di valorizzazione della ricerca e di trasferimento tecnologico. Start Cup Bergamo va proprio in questa direzione, mettendo a disposizione le competenze dell’Ateneo a favore degli aspiranti imprenditori del territorio. L’Ateneo ha inoltre recentemente approvato le linee di indirizzo per il sostegno alle startup, un documento unico nel suo genere in Italia che consente alle startup promosse dagli studenti universitari di avvalersi del titolo di “Startup accreditata dall’Università degli Studi di Bergamo” e accedere così ad una serie di servizi messi a disposizione dall’Università. Con queste misure l’Ateneo intende fornire un sostegno rilevante ai propri giovani nel valorizzare il loro talento inventivo e incentivare il loro spirito imprenditoriale, assumendo quindi nel territorio non solo il ruolo di fucina di laureati altamente qualificati, ma anche di motore di creazione e crescita di nuove imprese ad alto potenziale di sviluppo».

Lucio Cassia, presidente del Centro di Ricerca di Ateneo sulla Nuova Imprenditorialità (Cyfe), ha dichiarato: «A me piace pensare che Start Cup Bergamo non sia solo una business competition, bensì un laboratorio dove Istituzioni e Associazioni partecipano con entusiasmo verso il fine comune di sviluppo del territorio e del Paese. Un luogo dove sono posti a fattor comune valori e competenze differenti, per cambiare ciò che tende a spegnere lo slancio e alimentare ciò che invece dà carburante alle iniziative dei giovani. Stiamo costruendo un ecosistema innovation-friendly dove ognuno è chiamato a mettere in gioco il proprio talento».

«I nostri dati più recenti sulle startup innovative italiane, che presenteremo proprio durante la finale di Start Cup Bergamo – ha spiegato Tommaso Minola, direttore di Cyfe e Start Cup Bergamo -, ci dicono che i numeri sono in aumento. Il fenomeno è senza dubbio molto interessante; in particolare è sempre meno “improvvisato”, perché vi aderiscono individui con già qualificate esperienze professionali, derivanti da attività di ricerca in università o impresa. Tuttavia, i nostri dati ci dicono che per il successo di una nuova impresa è rilevante il livello di formazione imprenditoriale poiché questo genererebbe un maggiore orientamento alla crescita, al rischio imprenditoriale, all’internazionalizzazione. Con Start Cup Bergamo cerchiamo di lavorare su questi aspetti, fin dalle fasi preliminari della nascita dell’impresa».




Dall’ombrello automatizzato alla piattaforma per creare birre: venti idee d’impresa in gara con Start Cup

start cup - partecipanti 2017
Tante soluzioni per la salute e l’assistenza, ma anche nuovi prodotti – dall’ombrello al braccialetto, all’arredamento -, piattaforme commerciali, formative e persino per creare birre personalizzate, app. Sono tante le nuove idee imprenditoriali nate nell’edizione 2017 di Start Cup, l’iniziativa di formazione e accompagnamento imprenditoriale dell’Università degli Studi di Bergamo, che vivrà la finale lunedì 9 ottobre, nell’ambito di BergamoScienza.

La giornata, al Campus universitario di Sant’Agostino, si articola in due momenti: dalle ore 15 le startup in gara si presentano al pubblico in una vera e propria “fiera delle idee”, allestita nel chiostro; dalle 17, nella cornice dell’Aula Magna, la finale, gara a colpi di elevator pitch davanti alla giuria e a due ospiti d’eccezione: Olivia Nicoletti, Cambridge Enterprise, esperta in nanotecnologie, e Vincenzo Russi, presidente e amministratore delegato di e-Novia, spin-off dell’Università di Bergamo, che si occupa di creazione di spin-off, accelerazione d’impresa, sviluppo di proprietà intellettuale e trasferimento di innovazione alle imprese.

Da cinquanta, sono giunti fino alla fase finale venti team. I loro progetti si confronteranno direttamente con una giuria tecnica e successivamente saranno presentati con il format dell’elevator pitch (ovvero il discorso che un imprenditore farebbe ad un investitore se si trovasse per caso con lui in ascensore), davanti al pubblico di BergamoScienza, giurati – sia di estrazione imprenditoriale che accademica – ed investitori.

I progetti vincitori si aggiudicano premi in denaro e viaggi presso le capitali europee della formazione imprenditoriale.

Da quest’anno, i progetti che partecipano a Start Cup Bergamo avranno ancora più opportunità di sviluppo: dopo l’evento finale, infatti, l’Università degli Studi di Bergamo continuerà ad offrire la propria collaborazione diretta attraverso un percorso di accreditamento e di supporto finalizzato all’apertura dell’impresa.

Il percorso, nel suo insieme, si articola in più passaggi: eventi di orientamento, che coinvolgono i tre campus UniBg (Ingegneristico, Economico-Finanziario, Umanistico); il collegamento con l’iniziativa “Campus Entrepreneurship”, che ha previsto borse di mobilità per sviluppare l’idea d’impresa in un contesto internazionale durante la fase di formazione imprenditoriale; evento di raccolta di idee durante lo Start Cup Weekend (26 e 27 maggio 2017) e la fase dedicata alla formazione imprenditoriale (4 mesi in totale), il cuore di Start Cup Bergamo, che ha supportato i team imprenditoriali nel trasformare la propria idea in un business plan mediante una formazione approfondita ed un affiancamento da parte di accademici ed esperti dello startup d’impresa.

Le idee in gara

  • AISent (di Michele Ermidoro) – Un innovativo sistema di allerta per luoghi pubblici, basato sul riconoscimento dei suoni.
  • ArgoChem (di Claudio Colleoni) – Un prodotto chimico ad alto valore aggiunto e a basso impatto ambientale.
  • Articolo 34 (di Gabriele Pellicioli) – Piattaforma per la formazione online degli aspiranti avvocati.
  • Certificar (di Stefano Lussana) – App per smascherare le automobili con chilometraggio contraffatto.
  • DeliGreen (di Valentina Moro) – Una piattaforma che integra la filiera dei prodotti “Green”, facilitando lo scambio di informazioni tra il produttore e il consumatore.
  • Ermes (di Riccardo Tripepi) – Carrozzina innovativa per persone con disabilità, che punta a facilitare i movimenti del paziente e dei suoi assistenti.
  • FactoryBrewer (di Giorgio Pirovano) – Piattaforma per la creazione di birre personalizzate assistiti da esperti.
  • Farmemo (di Alessio Longhi) – Un innovativo promemoria “smart” per l’assunzione di farmaci.
  • HealthHelper (di Antonio Surace) – Social network a supporto dell’approvvigionamento di farmaci da parte dei pazienti.
  • HowToPay (di Luca Armanni) – Soluzioni tecniche di pagamento adattabili e personalizzate.
  • Istruzioni Parlanti (di Graziella Carbone) – Audio-cartoline per persone anziane.
  • LetsFit24 (di Frederic Nicolas Didier) – Servizio per l’allenamento in palestra ovunque ed in ogni momento.
  • Limitless (di Luca Merisio) – Soluzioni modulari riadattabili per l’arredamento “smart”.
  • Stefano Carrara (di MarketPlace B2B) – Piattaforma per lo scambio commerciale tra aziende di diversi settori.
  • PigreQuo (di Paolo Salvi) – Rilavorazione di materiali grezzi per la produzione di beni rivolti ad un mercato d’elite.
  • Pocket Umbrella (di Simone Pelati) – Innovativo ombrello automatizzato e compatto.
  • Q-Walk (di Niccolò Sala) – Dispositivo per la riabilitazione dei pazienti con problemi di deambulazione.
  • Save The Bridge (di Edoardo Nodari) – Sistema per la mappatura e il monitoraggio dei ponti sulla viabilità ordinaria.
  • Twisty (di Martina Garletti) – Innovativo bracciale per il mercato del fashion.
  • UniBooKapp (di Greta Zamperoni) – Piattaforma per la compravendita di materiale scolastico e universitario.

L’evento è ad ingresso libero. È raccomandata la prenotazione on line sul sito di BergamoScienza.

 




Ascom, la legalità fa centro

La legalità ha fatto centro. L’invito a con-correre per il rispetto delle regole lanciato dall’Accademia della Guardia di Finanza in occasione della mezza maratona di Bergamo ha trovato tanti sostenitori. E così lo scorso fine settimana il villaggio allestito sul Sentierone per l’accoglienza degli atleti e del pubblico è diventato anche un villaggio della legalità con gli stand delle categorie e delle istituzioni coinvolte vestite con i colori giallo e verde della maglia della gara.

Anche l’Ascom era in prima fila. L’Associazione ha scelto di distribuire bustine di semi di girasole, da piantare e curare per ricordare che il rispetto delle regole si coltiva giorno per giorno, anche con semplici gesti. Con un ulteriore significato simbolico: seguire la luce e dare spalle alle ombre dell’illegalità, proprio come fa il fiore.

L’Ascom ha anche partecipato con una propria squadra alla gara che ha visto correre insieme alle forze dell’ordine i rappresentanti delle istituzioni, degli ordini professionali e delle associazioni di categoria. Il team formato da Andrea Artina e Carlo Garzetta, impegnati rispettivamente nei settori Amministrazione e Ata, e da Alessandro Pagnoni di Promoberg, si è piazzato all’ottavo posto. La vittoria è andata alla squadra del Cus dell’Università di Bergamo, che ha preceduto la terna della Guardia di Finanza e quella dei Vigili del Fuoco. In tutto si sono classificate 133 squadre. >>L’ordine di arrivo

Il tema della legalità – e il sostegno allo sport per disabili che accompagnava questa seconda edizione della staffetta – è stato sviluppato anche nel convegno di venerdì 22 settembre dal titolo “Sport e disabilità”. Alla presenza di amministratori, dirigenti del Coni, del Gruppo sportivo Fiamme Gialle e di esperti di diritto e fisco l’incontro ha analizzato le norme relative allo sport per disabili e alla gestione delle società dilettantistiche.

Sabato 23 settembre, invece, il “Concerto delle Stelle” al Teatro Creberg ha visto sul palco grandi nomi della musica italiana, Ron, Ermal Meta, Noemi, Marco Masini, Le Vibrazioni, Mario Venuti, Raphael Gualazzi, Alessio Bernabei, accompagnati dalla Banda Musicale del Corpo e dall’Orchestra Filarmonica Italiana. Una serata da tutto esaurito che ha permesso di raccogliere fondi per la Phb – Polisportiva handicappati Onlus, che favorisce la pratica dello sport delle persone con disabilità e alla quale sono destinati i proventi dell’intera manifestazione.