Nel Registro Imprese arrivano le “stellette” della legalità. A Bergamo rating assegnato a 42 aziende

cameracom.jpgIl Registro delle Imprese si arricchisce di nuove informazioni per mettere a fuoco il profilo di affidabilità delle aziende. Grazie all’intesa tra InfoCamere e Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, a partire dall’autunno prossimo le visure estratte dal Registro delle Imprese delle Camere di Commercio conterranno l’indicazione del rating di legalità rilasciato dall’Agcm alle aziende che ne hanno fatto richiesta e che hanno superato il vaglio dell’Autorità stessa.

Il rating di legalità è uno strumento introdotto nel 2012 volto alla promozione e all’applicazione di principi di comportamento etico in ambito aziendale, tramite l’assegnazione di un riconoscimento – misurato in “stellette” — indicativo del rispetto della legalità da parte delle imprese che ne abbiano fatto richiesta e, più in generale, del grado di attenzione riposto nella corretta gestione del proprio business.

«L’acquisizione al Registro delle Imprese delle informazioni sul rating di legalità rientra nel processo di continuo miglioramento di qualità, completezza e trasparenza delle informazioni presenti nelle banche dati gestite dalle Camere di Commercio – spiegano le Camere di commercio e InfoCamere -, perseguito attraverso l’integrazione di informazioni sulle imprese gestite da altre Pubbliche Amministrazioni».

L’elenco completo delle aziende che finora hanno ottenuto il rating di legalità, con il relativo punteggio, è pubblicato sul sito dell’Autorità (www.agcm.it) e dal prossimo mese di ottobre sarà integrato nelle visure del Registro delle Imprese (www.registroimprese.it) rilasciate dalle Camere di Commercio. In provincia di Bergamo sono attualmente 42 le aziende che hanno ottenuto il rating. L’en plein, ovvero le tre stellette”, è di Pielleitalia di Grassobbio, l’azienda tessile all’avanguardia nell’innovazione e nella ricerca, e di Ares Ambiente di Treviolo, giovane aziende che si occupa di intermediazione di rifiuti.

La mappa delle “stellette” della legalità

In Italia le imprese in possesso delle “stellette” della legalità (dato aggiornato alla fine di aprile 2017) sono 3.460. Per la maggioranza, si tratta di realtà del Nord (55,6%), rispetto al 22% del Centro e al 31,7% del Mezzogiorno (Sud e Isole). Il 62% è concentrato in cinque regioni, con in testa l’Emilia Romagna (15,3), seguita dalla Lombardia (14,7), dal Veneto (12,1), dalla Puglia (11) e dal Lazio (8,7). Circa il 90% delle imprese che hanno il Rating di legalità è una Pmi secondo definizione europea, ovvero con un volume d’affari uguale o inferiore ai 50 milioni di euro e meno di 250 addetti. Tra queste, la maggior parte (52,1%) è una piccola impresa, occupa meno di 50 addetti e ha un fatturato non superiore ai 10 milioni di euro. Il 40% delle imprese opera nel settore nell’industria manifatturiera e circa il 20% nel settore notoriamente “sensibile” come quello dell’edilizia. La quota maggiore è costituita da Società a responsabilità limitata (54,7%), seguite dalle Spa (19,5).

Il rating di legalità

Il riconoscimento viene rilasciato su base volontaria e può essere richiesto per via telematica dalle imprese che hanno sede operativa nel territorio nazionale, che abbiano un fatturato minimo di due milioni di euro nell’ultimo esercizio e che risultano iscritte nel Registro delle Imprese da almeno due anni. Ha un intervallo variabile tra un minimo (corrispondente a una “stelletta”) e un massimo (corrispondente a tre “stellette”), attribuito dall’Autorità stessa sulla base delle dichiarazioni delle aziende, verificate grazie a controlli incrociati con i dati in possesso delle pubbliche amministrazioni.

Il rating di legalità ha durata di due anni ed è rinnovabile su richiesta. In caso di perdita di uno dei requisiti base, l’Autorità ne dispone la revoca. Se vengono meno i requisiti per i quali l’azienda ha ottenuto un rating più alto l’Antitrust riduce il numero di stellette. Del rating assegnato dall’Agcm, secondo quanto previsto dalla legge, si tiene conto in sede di concessione di finanziamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, nonché in sede di accesso al credito bancario.




Lavoro e progresso economico, entro il 30 giugno le domande per il riconoscimento

C’è tempo fino al 30 giugno per presentare le candidature per il Riconoscimento del Lavoro e del Progresso economico, il premio assegnato dalla Camera di Commercio a persone ed imprese che si sono particolarmente distinte nella propria attività.

Con questa iniziativa, giunta alla 57esima edizione, l’Ente camerale intende sottolineare il valore essenziale del lavoro, della professionalità, della fedeltà all’azienda, quali elementi primari nelle strategie di progresso delle imprese e dell’intera comunità economica bergamasca.

Queste le categorie

CATEGORIA A – LAVORATRICI E LAVORATORI DIPENDENTI O AUTONOMI

Cinque premi riservati a lavoratrici e lavoratori dipendenti o autonomi di qualsiasi settore (industria, edilizia, artigianato, agricoltura, commercio, servizi, cooperazione) in possesso dei seguenti requisiti:

a) giovani di età anagrafica fino a 35 anni che abbiano meritato il riconoscimento per la propria specifica originale esperienza lavorativa, in particolare al di fuori delle aziende familiari, accettando le sfide di nuovi lavori e consolidando nel tempo la loro esperienza con risultati verificati;

b) lavoratrici over 40 e lavoratori over 50 che, disoccupati a seguito di crisi aziendali, abbiano avviato e concretizzato stabilmente iniziative di auto imprenditorialità in settori produttivi o dei servizi nuovi oppure recuperando “vecchie” professioni anche in lavori o mercati di nicchia.

CATEGORIA B – LAVORATRICI E LAVORATORI DIPENDENTI – ANZIANITÀ E FEDELTÀ

62 premi riservati a lavoratrici e lavoratori dipendenti, con esclusione del pubblico impiego, che abbiano prestato ininterrottamente non meno di 33 anni (28 se donna) alle dipendenze della stessa impresa. Sono ammessi a questa categoria di premio lavoratrici e lavoratori dei settori edilizio e minerario (con esclusione degli addetti ai servizi strettamente amministrativi, che vengono invece assimilati ai lavoratori di cui al comma precedente), che abbiano prestato almeno 33 anni di servizio (28 se donna) anche presso aziende diverse. Al fine del raggiungimento dell’anzianità prevista si terrà conto anche degli eventuali periodi di mobilità.

CATEGORIA C – DIRIGENTI D’AZIENDA

Tre premi riservati a lavoratrici e lavoratori che, avendo maturato l’anzianità di 33 anni (28 se donna), in non più di tre aziende, abbiano conseguito, alla data di emissione del bando, la qualifica di dirigente.

CATEGORIA D – COLTIVATORI DIRETTI

Cinque premi riservati a coltivatori diretti che abbiano prestato non meno di 33 anni di attività, in rapporto anche alla evoluzione del lavoro agricolo in relazione alle nuove esigenze del consumatore.

CATEGORIA E – IMPRESE INDUSTRIALI, COMMERCIALI, AGRICOLE E ARTIGIANE

Dieci premi riservati a imprese che abbiano più di 33 anni di ininterrotta e benemerita attività, svolta sia in forma individuale sia in forma di società, comprese le società a responsabilità unipersonali, ma escluse le altre società di capitale.

CATEGORIA F – PERSONALITÀ BENEMERITE

Tre premi riservati a personalità che, nel corso della loro attività, si siano particolarmente distinte, apportando prestigio al territorio bergamasco.

Le domande di partecipazione al concorso dovranno pervenire all’Ufficio segreteria entro e non oltre il 30 giugno 2017, con una delle seguenti modalità: spedizione all’indirizzo di posta elettronica segreteria@bg.camcom.it; spedizione per posta ordinaria; consegna a mano.

Le domande saranno esaminate da apposita Commissione nominata dalla Giunta camerale. La Giunta assegnerà i premi a suo insindacabile giudizio, tenendo conto della graduatoria proposta dalla suddetta Commissione.

La premiazione avrà luogo in Bergamo nel mese di dicembre 2017.

Qui il bando di concorso e i modelli di domanda, che possono anche essere ritirati presso l’Ufficio segreteria della Camera di commercio (Largo Belotti, 16 – primo piano) o nelle associazioni di categoria.




Imprese & Territorio in campo su innovazione e welfare

Imprese & Territorio

L’assemblea plenaria di Imprese e Territorio si è riunita ieri, lunedì 12 giugno, per accogliere i nuovi presidenti che hanno assunto recentemente la guida di tre delle dieci associazioni aderenti (Leone Algisi di Cna, Elena Fontana di Confesercenti e Giacinto Giambellini di Confartigianato) e il nuovo direttore di Confesercenti Filippo Caselli.

Il presidente Giorgio Ambrosioni ha relazionato sullo stato di avanzamento dei lavori del “Tavolo per lo sviluppo e la competitività di Bergamo”, istituito presso la Camera di Commercio, che vede costantemente impegnati numerosi componenti del Comitato Unitario e che sta arrivando alle definizione delle prime attività progettuali su importanti tematiche.

I cinque tavoli, risultato del percorso Ocse fortemente sostenuto da Imprese & Territorio, stanno concludendo la prima fase degli incontri che daranno alla Cabina di Regia un ventaglio di progettualità con tempistiche differenti sulle quali partire per il rilancio socio-economico del territorio.

Particolare importanza poi è stata data alla presentazione, effettuata dal coordinatore Edoardo Ranzini, delle linee strategiche del Progetto “Bergamo Pmi Innovation Hub” che prende spunto dalle importanti riflessioni emerse dalla ricerca del Consorzio Aaster del professor Aldo Bonomi sull’avanzamento del livello tecnologico ed innovativo delle Pmi del territorio. I driver del progetto saranno presentati nei prossimi giorni ad uno dei cinque tavoli Ocse, quello dedicato all’Innovazione.

Anche il tema del Welfare di territorio è stato affrontato per via delle attività che il Comitato Unitario ha attivato con i soggetti istituzionali locali preposti (Ats Bergamo) e con Ubi Banca, realizzatrice di un ricco portale sull’argomento. Prima della pausa estiva è previsto un incontro con i sindacati confederali territoriali per affrontare insieme possibili scenari futuri su questo importantissimo tema.




Parte il concorso tra le “Imprese di valore”, dalla Regione premi fino a 15mila euro

turismo innovazione digitale

La Regione lancia un concorso per premiare le imprese più virtuose della Lombardia. Il contest è promosso insieme a Unioncamere Lombardia e si chiama “Imprese di valore”. In palio ci sono 210mila euro di montepremi complessivo suddiviso in 23 premi, dai 15 ai 5mila euro.

Cinque le categorie in concorso: innovazione, comunicazione, prodotto, continuità generazionale (almeno 70 anni di attività) e impegno sociale.

Possono partecipare aziende del commercio, dell’industria, dell’artigianato, dei servizi e del turismo che rappresentano un esempio di successo ed eccellenza. Le candidature dovranno essere presentate dal 7 giugno al 5 settembre 2017.

L’iniziativa ha due obiettivi: valorizzare gli imprenditori che riescono a crescere e innovarsi in uno scenario sempre più competitivo, a generare attrattività nel territorio in cui operano e a dare valore pubblico alla propria funzione e far emergere le “buone prassi” in modo che possano costituire un modello replicabile e stimolare nuove progettualità sul territorio.

Nel presentare la propria domanda di ammissione al concorso, l’imprenditore dovrà descrivere l’idea vincente che gli ha permesso di distinguersi nel proprio mercato, gli obiettivi raggiunti e l’originalità di un modus operandi che si traduce in vantaggio competitivo.

La valutazione delle candidature e l’assegnazione dei premi spetterà a una giuria composta da rappresentanti di Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia a cui potranno aggiungersi anche esperti del mondo accademico e imprenditoriale.

Le candidature dovranno essere presentate sul sito http://servizionline.lom.camcom.it/front-rol/  dalle ore 12 del 7 giugno e fino alle ore 12 del 5 settembre.

Il regolamento del concorso e la modulistica sono pubblicati sul sito di Unioncamere Lombardia nella sezione Bandi Aperti




Cavaliere del Lavoro, l’onorificenza alla bergamasca Laura Colnaghi Calissoni (Carvico Spa)

C’è anche l’imprenditrice bergamasca Laura Colnaghi Calissoni tra i 25 Cavalieri del Lavoro del 2017 nominati quest’oggi dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della Festa della Repubblica.

Avvocato, Laura Colnaghi è presidente della Carvico Spa, azienda fondata dal marito e leader nella produzione di tessuti indemagliabili elasticizzati per lo sport.

Sotto la sua guida, il gruppo nell’ultimo decennio ha consolidato la presenza internazionale con l’apertura di altre sedi commerciali in Cina e Usa e di uno stabilimento produttivo in Vietnam per i mercati del sud-est asiatico. L’export vale l’80% del fatturato, la produzione viene realizzata principalmente nei tre stabilimenti presenti in Italia. Il gruppo ha avviato un piano di produzione tessile a basso impatto ambientale che permette di ricavare tessuti realizzati con il filo di poliammide ottenuto da scarti industriali. Occupa 829 dipendenti, di cui 590 in Italia.

Agonista di sci di fondo, runner, ciclista e nuotatrice l’imprenditrice è tester e testimonial in prima persona dei prodotti innovativi sviluppati dall’azienda. È anche appassionata e sostenitrice dell’arte, con Carvico Spa ha infatti sponsorizzato il restauro della zuccheriera, della nota fontana di Porta Nuova, a Bergamo.

Il titolo di Cavaliere del Lavoro è un riconoscimento per i risultati raggiunti nell’attività di impresa, nella creazione di sviluppo e di posti di lavoro, ma soprattutto per l’impegno ad una responsabilità etica e sociale diretta al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro del Paese. Il Presidente della Repubblica è a capo dell’Ordine, retto da un apposito consiglio presieduto dal ministro dello Sviluppo economico. Il processo di selezione è particolarmente rigoroso ed è regolato dalla legge n. 194 del 1986. Considerando le nuove nomine, i Cavalieri del Lavoro sono attualmente 611: dal 1901 ad oggi gli insigniti dell’onorificenza “Al Merito del Lavoro” sono stati 2.847. Lo scorso anno l’onore di ricevere le insegne al Quirinale era toccato ad un altro industriale bergamasco, Pierino Persico della Persico di Nembro,

Gli altri Cavalieri del Lavoro 2017

Giuseppe AMBROSI – 1964 – Brescia – Industria alimentare

È Presidente di Ambrosi Spa dal 1994. L’azienda, fondata dal padre, opera nel settore lattiero-caseario e occupa posizioni di leadership nel segmento premium del mercato dei formaggi tradizionali italiani, come il grana padano, il parmigiano reggiano e il provolone. Sotto la sua guida l’azienda amplia la produzione con l’apertura di un impianto a Podenzano per la stagionatura del Grana, costituisce La Pizza + 1 Srl e si internazionalizza, anche grazie all’accordo con la multinazionale svizzera Emmi, con unità produttive e commerciali in Francia, Germania, Usa e Giappone. La quota dell’export è del 45%. Occupa 500 dipendenti, di cui 300 in Italia.

Luigi AQUILINI – 1932 Canada – Industria edilizia, costruzioni

È Presidente e fondatore di Aquilini Investment Group. Arrivato in Canada all’età di 24 anni, dopo aver lavorato come operaio in una fonderia, giardiniere, calzolaio e muratore, dà vita ad un’impresa nel settore edile, realizzando complessi residenziali a Vancouver e nel resto del Canada. Attraverso la società “Golden Eagle”, attiva nel settore dell’agricoltura, si è affermato tra i maggiori operatori internazionali nella coltivazione e distribuzione di frutti di bosco, apicoltura e acquacoltura imponendosi contestualmente anche nel settore dell’allevamento. Il gruppo, attualmente presente anche nel settore della ristorazione e in quello energetico, occupa circa 9.000 dipendenti di cui 1.500 stagionali.

Catia BASTIOLI – 1957 – Novara – Industria chimica

È Amministratore Delegato della Novamont Spa, leader mondiale nel settore delle bioplastiche. Inizia il suo percorso presso l’Istituto Guido Donegani, Centro di Ricerche Corporate di Montedison dove si occuperà di scienza dei materiali, sostenibilità ambientale e materie prime rinnovabili fino al 1988. Successivamente contribuisce a fondare il centro ricerche Fertec sulle materie prime rinnovabili, diventato poi Novamont. Sotto la sua guida Novamont si trasforma da centro di ricerche a industria di riferimento nel settore delle bioplastiche e dei prodotti da fonte rinnovabile a basso impatto ambientale. L’azienda detiene 90 brevetti base e 900 brevetti internazionali, occupa 279 dipendenti e ha un export pari al 23%. A maggio 2014 ha assunto la presidenza di Terna.

Fabrizio BERNINI – 1957 – Arezzo – Industria robotica e automazione

È Presidente di Zucchetti Centro Sistemi Spa, da lui fondata nel 1985 inizialmente come software house. L’azienda, oggi leader internazionale nel settore della robotica e dell’automazione, opera anche nei settori delle energie rinnovabili e dello sviluppo di software per imprese, enti pubblici e aziende ospedaliere. Tra le realizzazioni di maggior successo il robot per la pulizia delle piscine “NemH20” che, attraverso la tecnologia “wireless”, si ricarica autonomamente in acqua tramite induzione. L’azienda è presente in oltre 50 paesi, con un export del 65% ed è titolare di 110 brevetti relativi a 50 invenzioni. Occupa 177 addetti.

Stefano BORGHI – 1951 – Bologna – Industria impiantistica

È Presidente e Amministratore Delegato della Site Spa, fondata dal padre e oggi attiva a livello internazionale nella “System Integration” e nella realizzazione di impianti tecnologici per infrastrutture di telecomunicazione, trasporto ferroviario ed energia. Già dal 1985 Stefano Borghi ricopre incarichi direzionali quando nel 1990 l’azienda realizza e cura la manutenzione delle reti elettriche di Enel e degli impianti di controllo del traffico ferroviario di R.F.I. Agli inizi del Duemila partecipa alla diffusione della telefonia cellulare come uno dei partner di Omnitel. Oggi Site Spa impiega 1.455 dipendenti e 27 unità locali in Italia, 1 in Algeria, 1 in Croazia e 1 negli Emirati Arabi.

Urbano Roberto Agostino CAIRO – 1957 – Milano – Industria comunicazioni

È Presidente di Cairo Communication Spa, gruppo da lui fondato nel 1995 attivo nel settore dell’editoria e della vendita degli spazi pubblicitari. La crescita dimensionale avviene nel 1999 con l’acquisizione della “Editoriale Giorgio Mondadori S.p.A.”, che segna l’ingresso del gruppo nel settore dell’editoria. Nel 2013, sotto la sua guida, la Cairo Communication acquisisce da Telecom Italia LA7 e LA7d e nel 2016 si aggiudica il controllo di RCS MediaGroup, di cui è Presidente e Amministratore Delegato. La sua carriera ha inizio negli anni ’80 nel gruppo Fininvest, dopo incarichi dirigenziali in Publitalia ’80, diventa Amministratore Delegato di Mondadori Pubblicità Spa. Il gruppo impiega 770 dipendenti.

Marisa CARNAGHI – 1944 – Milano – Industria lavorazioni meccaniche

È dal 1999 Presidente dell’azienda di famiglia Pietro Carnaghi Spa, importante punto di riferimento nel panorama internazionale dei produttori di macchine utensili, l’azienda è oggi leader nella produzione di torni verticali di grosse dimensioni con una capacità annua di produzione di circa 40 macchinari e un know-how che vale il 40% del fatturato. Sotto la sua guida sono stati individuati nuovi mercati e favoriti i continui investimenti in ricerca e sviluppo tecnologico. Nel 2010, su sua iniziativa, è stato avviato un nuovo stabilimento a Trento, che fa capo alla Fly, società partecipata dalla famiglia, per la produzione del “fan case” dei motori aerei Rolls Royce per Boeing e Airbus. L’azienda esporta il 90% della produzione e occupa 200 addetti.

Francesco CASOLI – 1961 – Ancona – Industria elettromeccanica

È Presidente del Gruppo Elica, fondato dal padre nel 1970 e attivo nella produzione di cappe da cucina di design e ad alta tecnologia. Avvia dal 1990, come Amministratore Delegato, una strategia che consente all’azienda di divenire un gruppo multinazionale leader mondiale nel settore. Elica vanta inoltre una posizione di leadership a livello europeo nella progettazione, produzione e commercializzazione di motori elettrici per elettrodomestici e per caldaie da riscaldamento. Realizza ogni anno oltre 19 milioni di pezzi in 8 stabilimenti dislocati in Italia, Messico, Polonia, Germania, India e Cina. L’85% del fatturato è realizzato sui mercati esteri. Occupa oltre 3.700 dipendenti, di cui oltre 1.100 in Italia.

Maurizio CIMBALI – 1945 – Milano – Industria macchine per l’industria alimentare

È Presidente del Gruppo Cimbali, azienda di famiglia presente a livello mondiale nella progettazione e produzione di macchine professionali per caffè, bevande solubili e attrezzature per la caffetteria. Il gruppo, con una quota di mercato del 25%, ha 3 stabilimenti produttivi in Italia e 7 filiali estere. L’ingresso nel Gruppo di Maurizio Cimbali avviene alla fine degli anni ’70 e segna il passaggio verso l’internazionalizzazione. Sotto la sua guida l’azienda acquista la società FAEMA, suo principale concorrente italiano. Oggi il gruppo ha un export dell’80%, vende circa 46.000 macchine all’anno e detiene 50 brevetti, 15 ottenuti negli ultimi 3 anni. Occupa 650 addetti, di cui 447 in Italia.

Giuseppe Valentino CONDORELLI – 1967 – Catania – Artigianato prodotti dolciari

È Amministratore Delegato dell’Industria Dolciaria Belpasso, azienda di famiglia fondata nel 1933. Alla scomparsa del padre dà un nuovo impulso all’azienda ampliando la gamma di prodotti e affermandosi come leader nella produzione del latte di mandorla. Oggi l’azienda produce oltre 160 specialità, da ricorrenza e per il consumo quotidiano, utilizzando materie prime del territorio. È presente all’estero, con una significativa rete di vendita, in Europa, Stati Uniti, Canada, Russia, Brasile, Colombia, Costa Rica, Australia, Arabia Saudita, Singapore e Corea del Nord. Occupa 50 addetti.

Juan Bautista CUNEO SOLARI – 1932 – Cile – Commercio grande distribuzione

È Presidente Onorario di S.A.C.I. Falabella, leader nel settore della grande distribuzione in America Latina con oltre 300 grandi magazzini e 32 centri commerciali. Nato in Cile da una famiglia di emigranti, dopo la professione di ricercatore universitario inizia a lavorare per l’azienda dello zio, Falabella, specializzata nel confezionamento di camicie. Sotto la sua guida l’azienda diventa uno dei principali gruppi del retail per l’abbigliamento, l’alimentare, i prodotti per la casa e il fai da te. Occupa 100.000 dipendenti, di cui 50.000 solo nel Cile. È presente nel settore agricolo con l’azienda vitivinicola “Casa del Bosque” e con un’azienda agricola-zootecnica nel sud del Paese con oltre 2.000 mucche di razze selezionate.

Cesare DE MICHELIS – 1943 – Venezia – Industria editoria

È Presidente di Marsilio Editori Spa, che ha contribuito a fondare e che guida dal 1969. Grazie al suo impulso, la casa editrice avvia una lunga fase di espansione e apre il catalogo, oltre che all’architettura, urbanistica e sociologia, anche alla saggistica politico-culturale e alla narrativa di giovani autori italiani. Nel 2000 Marsilio entra a far parte del gruppo RCS Libri, mantenendo tuttavia identità nelle scelte editoriali. Nell’agosto 2016 la casa editrice è stata riacquisita dalla famiglia De Michelis tornando così ad essere totalmente indipendente. In oltre 50 anni, la società ha pubblicato oltre 6.500 titoli, di cui 3.000 ancora in listino, proponendo circa 250 novità l’anno. Occupa 30 addetti.

Luigi DE ROSA – 1955 – Salerno – Industria trasporti, logistica

È Amministratore Unico della Smet Spa, player europeo nella logistica integrata e nei trasporti. L’azienda, fondata dal padre come piccola ditta di trasporto merci, è stata da lui rilevata nel 1975. Sotto la sua guida viene avviata una politica di espansione commerciale che porta la società a diventare operatore logistico esclusivo di grandi gruppi industriali e outsourcer logistico per la gestione magazzini dei clienti. Il Gruppo, con una flotta di oltre 700 trattori e 2.000 multimodali, ha 10 sedi operative in Italia ed è presente in Spagna, Romania e Belgio. La Smet, da sempre attenta ad una logistica a basso impatto ambientale, nel 2016 ha implementato il trasporto ferroviario e quello marittimo con oltre 70.000 imbarchi di mezzi multimodali. Occupa 315 addetti.

Pietro DI LEO – 1961 – Matera – Industria prodotti da forno

È Amministratore Unico della Di Leo Pietro Spa, azienda di famiglia attiva nella produzione di prodotti da forno e prodotti tipici del territorio. Su sua iniziativa viene avviata un’ampia automazione dei sistemi di produzione con ridotti livelli di emissioni inquinanti. L’attuale stabilimento occupa una superficie coperta di 18.000 mq su un’area complessiva di 100.000 mq. Al suo interno operano cinque linee di produzione completamente automatizzate con una capacità produttiva annua di 180.000 quintali. L’azienda ha ottenuto importanti certificazioni per la qualità e per il sistema di gestione della sicurezza alimentare. Occupa 40 dipendenti.

Nicola DI SIPIO – 1953 – Pescara – Industria accessori per autoveicoli

È Presidente e fondatore della Raicam Group, uno dei principali produttori mondiali di pastiglie e ganasce per freni a disco e a tamburo e di sistemi di frizione per auto, veicoli commerciali e truck. All’età di 15 anni lavorava come cameriere di notte e agricoltore di giorno, a 29 anni con la vendita della sua automobile avvia la sua prima attività, rigenerando ganasce usate da vendere alle officine meccaniche. Oggi il Gruppo fornisce le principali case automobilistiche dell’automotive e opera attraverso 3 stabilimenti in Italia e 1 in Inghilterra e dal 2014 è presente anche in India e Brasile con 2 impianti di produzione. Il 60 % del fatturato proviene dall’export. Occupa oltre 400 dipendenti.

Michael EBNER – 1952 – Bolzano – Industria editoria giornali

È Presidente delle Funivie Ghiacciai Val Senales, porta d’accesso a oltre 35 km di piste attrezzate, uno dei maggiori motori di sviluppo in Val Senales e nell’intera regione. Attivo anche nel settore alberghiero attraverso la proprietà dell’Hotel Terme di Merano, Ebner è inoltre Amministratore Delegato della casa editrice Athesia che pubblica il quotidiano in lingua tedesca Dolomiten, il quotidiano in lingua italiana Alto Adige di Bolzano e il secondo quotidiano di Trento, il Corriere Trentino. Il gruppo occupa circa 1.000 addetti nei diversi rami aziendali: tipografia, media, casa editrice, commercio e turismo.

Francesco MALDARIZZI – 1955 – Bari – Commercio automobili

È Presidente del Gruppo Maldarizzi, tra i primi concessionari sul mercato auto italiano con oltre 10.000 veicoli venduti l’anno tra nuovo e usato. Il Gruppo fondato nel 1979, è oggi attivo in Puglia, Basilicata e Calabria. Opera attraverso tre società: Millenia, concessionaria ufficiale dei marchi FIAT, Motoria, concessionaria ufficiale Mercedes-Benz e Unica, concessionaria ufficiale dei marchi BMW e Mini. Ha sedi a Bari, Modugno, Trani e Matera e Foggia e occupa circa 150 addetti.

Federico MARCHETTI – 1969 – Milano – Commercio elettronico, beni di lusso

È Amministratore Delegato del Gruppo Yoox Net a Porter Spa, leader mondiale nell’e-commerce del settore moda e lusso. L’azienda, da lui fondata nel 2000, si è affermata come partner globale di Internet retail per i principali brand della moda e del design attraverso gli on line store “Yoox.com”, “Thecorner.com”, “Shoescribe.com”. Il gruppo opera attraverso centri logistici specializzati in Europa, Stati Uniti, Cina, 8 centri customer care, un’operatività in 11 lingue e 10 valute diverse. È presente in 180 paesi con un export del 93%. La società è impegnata in progetti e iniziative di sostentamento ambientale e umanitario. Occupa 4.128 dipendenti.

Licia MATTIOLI – 1967 – Torino – Artigianato gioielleria

È Amministratore Delegato della Mattioli Spa, specializzata nella creazione e lavorazione di alta gioielleria e oreficeria. Nel 1995 acquisisce l’Antica Ditta Marchisio Spa, storica azienda del settore orafo in ambito nazionale che successivamente cede al gruppo Richemont. Dallo spin-off dell’Antica Ditta Marchisio nasce nel 2013 la Mattioli Spa. L’azienda esporta il 90% della produzione ed è presente nel mondo con 300 punti vendita. È una realtà societaria in cui vivono due anime complementari, quella propriamente produttiva dedicata ai grandi marchi della gioielleria mondiale e quella relativa al proprio brand, distribuito in 30 paesi. Occupa 68 dipendenti.

Carlo MESSINA – 1962 – Milano – Credito

È Consigliere Delegato e Chief Executive Officer di Intesa Sanpaolo, il gruppo bancario
leader in Italia con circa 90.000 dipendenti, oltre 3.900 filiali e 11,1 milioni di clienti in Italia. È presente all’estero in 12 paesi con 1.100 sportelli e 7,7 milioni di clienti delle banche controllate operanti nel commercial banking. Messina, dopo una carriera direzionale in BNL e nel Banco Ambrosiano Veneto, entra in Intesa Sanpaolo dove, dopo aver ricoperto incarichi di responsabilità come Direttore pianificazione e controllo e successivamente come Chief Financial Officer e Direttore Generale, nel 2013 giunge al vertice dell’istituto bancario.

Francesco MUTTI – 1968 – Parma – Industria conserve

È Amministratore Delegato del Gruppo Mutti dal 1994, azienda di famiglia leader nel mercato dei derivati del pomodoro. Sotto la sua guida vengono realizzati importanti investimenti per garantire la qualità del prodotto e dei processi. Le colture vengono circoscritte nel raggio di 130 km dagli impianti di trasformazione per assicurare la freschezza dei prodotti. Nel 2001 il Gruppo ottiene la certificazione attestante la totale assenza di OGM. L’impegno per la sostenibilità ambientale ha portato l’azienda nel 2015 ad una riduzione del 4,6% di “impronta idrica” e del 27% di emissioni di CO2 lungo l’intera filiera. La produzione è di 280.000 tonnellate l’anno e i prodotti a marchio Mutti sono esportati in 82 paesi. Occupa 266 dipendenti stabili e 416 stagionali.

Massimo PEROTTI – 1960 – La Spezia– Industria nautica

Dopo esser stato Amministratore Delegato in Azimut, dal 2005 è Presidente e Amministratore Delegato di Sanlorenzo Spa, della quale ha acquisito la quota maggioritaria. L’azienda, leader nel segmento della cantieristica internazionale da diporto, è tra le realtà più rappresentative del made in Italy nautico nel mondo. Sotto la sua guida, la compagnia ha conosciuto una costante crescita riuscendo a posizionarsi al secondo posto tra i 20 maggiori costruttori di imbarcazioni sopra i 24 metri. Opera attraverso 3 cantieri ad Ameglia, La Spezia e Viareggio e occupa 269 dipendenti.

Giuseppe RECCHI – 1964 – Roma – Industria infrastrutture, telecomunicazioni

È dal 2014 Presidente di Telecom Italia, player mondiale nell’offerta di servizi di telefonia fissa, mobile, Internet e televisione via cavo. Dopo essere stato Presidente della Recchi America Inc., entra a far parte della multinazionale americana General Electric diventandone Presidente e Amministratore Delegato South Europe. Nel 2011 viene nominato Presidente del Gruppo Eni. Nel 2016 Telecom ha realizzato investimenti industriali per 4,9 miliardi di euro e, sul mercato domestico, ha raggiunto con fibra ottica il 60% delle unità immobiliari e con rete mobile 4G oltre il 96% della popolazione. Il Gruppo è presente in 37 paesi.

Marco ZIGON – 1953 – Napoli – Industria elettromeccanica

È Presidente della Getra Spa, azienda di famiglia leader nella progettazione e produzione dei trasformatori elettrici di grande e media potenza, di trasformatori di distribuzione e di sistemi di interconnessione delle reti di alta tensione. Nel 2009 ha guidato la trasformazione dell’azienda in holding, a cui fanno capo 5 società e 2 filiali estere per il coordinamento delle attività di cantiere e di business in Medio Oriente e in Nord Africa. Partner dei principali contractors e utilities operanti nel settore della produzione e distribuzione di energia elettrica, impiega complessivamente oltre 400 addetti. È Presidente della Matching Energies Foundation promotrice di progetti scientifici in collaborazione con poli universitari.




Malvestiti: «La città esempio virtuoso di come la politica può favorire gli investimenti»

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Il presidente Ascom e della Camera di Commercio, Paolo Malvestiti, nel suo intervento all’assemblea della Fogalco ha sottolineato come il territorio proceda a velocità diverse: «Nella nostra provincia ci sono alcuni settori che, grazie all’export, stanno già intravedendo la ripresa mentre il commercio e gli altri comparti rivolti ai consumi locali, si trovano in una situazione di stallo. Assistiamo anche ad interventi immobiliari ed economici di forte rilevanza con aperture e ampliamenti nei centri e nei parchi commerciali, come sta avvenendo a Orio, Dalmine, Lallio, Curno, Grumello del Monte, a fronte di una fatica visibile di nuovi insediamenti e investimenti nei centri storici. Questa “doppia velocità” rischia di segnare inevitabilmente il territorio nel suo sviluppo e nel suo equilibrio distributivo».

Il terziario auspica una ripresa stabile dei consumi, senza la quale le piccole e medie imprese non possono programmare investimenti: «Occorrono stabilità politica e manovre fiscali finalizzate al sostegno della domanda interna, fondamentali per i nostri imprenditori. La politica deve porsi prioritariamente come obiettivo di stimolare gli investimenti delle imprese che sono ancora fermi per mancanza di prospettive».

«A livello locale – ha ribadito il presidente Ascom – il Comune di Bergamo ha fatto scuola, attraverso lo stanziamento di 100mila euro per agevolare la stipula di accordi con i Confidi e permettere l’accesso a finanziamenti per avviare un nuovo esercizio commerciale, allargare o anche solo migliorare la propria attività: «I confidi possono rappresentare il volano degli investimenti delle piccole medie imprese. Sono un modello virtuoso solo italiano che risponde ai bisogni effettivi del tessuto tipico della nostra economia. Un ruolo che è di forte presidio sociale e di ascolto delle esigenze dei piccoli imprenditori. Un modello qualitativo che si è imposto dal basso che antepone la conoscenza delle imprese a numeri e tabelle. L’esperienza positiva del bando del Comune rappresenta un passo in avanti nell’affermare il ruolo della nostra Fogalco e segna l’impegno della politica locale per favorire o salvaguardare l’imprenditorialità del territorio. Ma sono il piano nazionale e quello europeo ad essere strategici per rinnovare il ruolo dei Confidi. La nostra confederazione, accanto alle grandi battaglie che sta conducendo per l’eliminazione delle clausole di salvaguardia dell’Iva, la detassazione dei redditi di impresa e la riduzione del costo del lavoro, deve continuare a sostenere il ruolo dei confidi di sistema».




Asili nido e scuole dell’infanzia, in Ascom nasce l’associazione e si presenta con un workshop

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Per gli asili nido e le scuole dell’infanzia private bergamasche nasce un’associazione dedicata. Si chiama Assonidi Bergamo ed è stata creata da Ascom Bergamo Confcommercio, sulla scia di Assonidi nazionale, con il proposito di rappresentare e tutelare, sul piano provinciale, le aziende che operano nel campo dell’assistenza ai bambini fino a sei anni.

logo assonidi bergamoIl neonato gruppo si presenterà giovedì 25 maggio alle ore 18 nella Sala conferenze di Ascom in via Borgo Palazzo 137 con un interessante workshop dai contenuti educativi, dal titolo “Che rabbia. Gestire l’aggressività e i litigi al nido”, aperto a tutti gli operatori.

La creazione della nuova associazione rientra nella volontà di Ascom Confcommercio Bergamo di ampliare la propria rappresentanza all’ambito dei servizi alle imprese e alle persone, coinvolgendo il sistema delle professioni.

Assonidi Bergamo si propone come un interlocutore privilegiato e si pone l’obiettivo di migliorare la collaborazione tra i gestori del servizio, le istituzioni e le famiglie, contribuendo a diffondere una cultura dell’asilo nido non più come luogo di semplice custodia, ma come tappa fondamentale per la socializzazione e la crescita psicofisica del bambino.

Il workshop in agenda giovedì vuole offrire agli operatori una prima occasione di conoscenza, formazione e confronto. Interverranno Oscar Fusini, direttore di Ascom Bergamo, e Paolo Uniti, segretario generale di Assonidi, che spiegheranno i vantaggi di aderire all’associazione. A seguire, Silvia Iaccarino, formatrice certificata della Regione Lombardia, psicomotricista e docente Ascom Formazione proporrà un momento formativo di riflessione sul tema della gestione dei comportamenti aggressivi (compresi quelli “senza senso” per l’adulto) e dei litigi in età evolutiva e su come si possa comunicare con le famiglie in merito a questo tema.

La partecipazione è gratuita, su prenotazione (contattare la segreteria organizzativa tel. 035 4120304 o scrivere a assonidi@ascombg.it).

Il programma




Azzano San Paolo, dal Comune contributi e sconti per le imprese

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Per gli imprenditori di Azzano San Paolo e per chi decide di aprivi un’attività arriva un pacchetto di misure di sostegno. L’Amministrazione ha infatti aperto un bando per dare una mano alle aziende locali con una serie di iniziative che comprendono contributi economici e riduzioni sugli oneri.

Lo scopo è promuove lo sviluppo economico cittadino, agevolare l’insediamento di nuove attività e sostenere le assunzioni.

Nel dettaglio, il bando prevede contributi favore di chi apre nuove attività, per le imprese che assumono  lavoratori a tempo indeterminato, per gli esercizi che rimuovono e non detengono apparecchi per il gioco d’azzardo lecito/lotterie automatiche e per le imprese che avviano l’attività su immobili inutilizzati.

L’iniziativa prevede anche incentivi per l’affitto di immobili a uso abitativo.

Gli imprenditori interessati possono presentare la domanda entro il 30 giugno 2017 al Comune di Azzano San Paolo. (Per informazioni: Serena Viola, Settore Entrate, tel.035 532281, email servizio.entrate@comuneazzanosanpaolo.gov.it).

Oltre ai contributi, gli imprenditori azzanesi possono godere dello sconto del 60% sugli oneri di urbanizzazione per  interventi di ristrutturazione non comportanti demolizione e ricostruzione (comma 10 art. 44 L.R. 12/2005 e s.m.i.) e del 50% sugli oneri di urbanizzazione  relativi a interventi di demolizione e ricostruzione (comma 10 bis art. 44 L.R. 12/2005 e s.m.i.). In questo caso, il referente è il Settore Servizi Tecnici (Rossano Consoli tel.035 532290, email: settore.servizitecnici@comuneazzanosanpaolo.gov.it).

 




Auto, sicurezza e servizi: anche l’impresa risparmia

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Nel carnet di convenzioni per gli associati messo in campo da Ascom per il 2017 ci sono offerte che riguardano in modo mirato la vita di impresa: il settore dell’automotive, dei prodotti e servizi e della logistica.

Per quanto attiene alle quattro ruote, l’associazione commercianti offre agli iscritti sconti per l’acquisto di auto nelle concessionarie AZ Veicoli e Oberti Renault, sulle quote di immatricolazione e messa in strada e sul trasferimento di proprietà dagli Autosalonisti Ascom; ribassi dal 10% al 20% su interventi effettuati presso l’officina meccanica di Bonini a Bergamo; sconti sulle pratiche auto, patenti e scuole guida da Aci; un anno gratuito di polizza furto-incendio per l’acquisto di auto Bmw, Mini, Land Rover nei concessionari Lario Bergauto di Bergamo.

Anche in materia di prodotti e servizi gli associati Ascom possono contare su più offerte: prezzi ridotti su vari servizi tra cui il rimborso Iva da Tax Refund; sconti sulla fornitura e posa di dissuasori mobili contro lo sfondamento della vetrina da Albaelettronic di Pedrengo; riduzioni sulle prestazioni di riabilitazione ortopedica, traumatologica e sportiva presso l’Iro Medical Center di Azzano San Paolo; buoni sconto fino a 350 euro per l’acquisto di registratori di casa e sistema touch screen da Brevi Due di Bergamo.

Per conoscere tutti gli sconti e avere informazioni su come usufruirne è sufficiente contattare l’ufficio soci Ascom al numero 035 4120304 (referente Giorgio Lazzari).




Rota (Quattoerre): «L’Associazione è un bene prezioso per supportare le aziende»

Enrico Rota - Ascom Assemblea 2017Ha sottolineato la capacità/necessità dell’Ascom di stare al passo con i tempi Enrico Rota, titolare con i fratelli della Quattroerre di Torre de’ Roveri, storica associata, intervenendo all’Assemblea. «Con la mia famiglia e la nostra azienda siamo sempre stati vicini all’associazione: un matrimonio felice che l’anno prossimo festeggerà i 35 anni – ha ricordato  -. Rispetto a qualche anno fa, le sfide, sia in ambito aziendale che in quello associativo, sono certamente aumentate. Di conseguenza, anche la nostra associazione ha dovuto far fronte ad un incremento delle richieste e delle esigenze degli associati che oggi si aspettano di ricevere informazioni puntuali e consulenze specifiche sulle diverse tematiche. Ritengo che la nostra Ascom abbia accettato, senza mai tirarsi indietro, tutte le sfide che si sono presentate nel corso degli anni, nello specifico i temi dell’innovazione, della formazione, della ricerca, della consulenza, dell’internazionalizzazione e dei servizi, che rappresentano ancora oggi la spina dorsale della nostra associazione».

L’invito alla platea è stato a continuare a guardare con fiducia, ottimismo e determinazione al futuro dell’associazione, «un’officina che ha forgiato persone capaci di anteporre il bene comune ai propri interessi, prerogativa senza la quale non avremmo oggi una realtà così solida e vitale». L’Ascom quindi come «bene prezioso, che tutti noi dobbiamo impegnarci a difendere e preservare, partendo dai valori umani e lavorativi che ci hanno sempre contraddistinto».