Il mercato It torna a crescere. Grazie alla trasformazione digitale

Il mercato IT esce finalmente dalla crisi e cresce nel 2016 del +3,1%, trascinato dagli investimenti connessi con la Trasformazione Digitale.

È il primo, e incoraggiante, segnale che esce dall’Assintel Report+, che offre uno spaccato sul mercato e sui trend della domanda.

L’elemento di maggior novità per il mercato è dato quest’anno dai cosiddetti “Digital Enablers”, iniziative di punta della trasformazione digitale che fungono da incudine per l’evoluzione del business aziendale: valgono 7,4 miliardi di euro con un tasso di crescita del +16% rispetto al 2015. Tra di esse l’Internet of Things (+22%), i progetti di Customer Journey (+13,6%), i Big Data (+16,2%) e la Cyber Security (+6,1%). Al loro fianco si conferma la crescita di altri segmenti in ambito Software, come il Digital Marketing (+31,2%), la Business Intelligence (+13,6%), il Cloud Computing (+19,5%), il Mobile Enterprise (+13%).

Tornano ad investire in IT quasi tutte le industry del mercato, ad esclusione degli Enti Locali. In particolare l’Industria (+3,7%), le Assicurazioni (+4,9%) e le Banche (+3,6%), le TLC (+3,4%), Trasporti e Logistica (+4,8%), le Utility (+4,9%). Il settore Commercio/Distribuzione/Servizi riemerge con un +2,6%, e con essi va sottolineata la crescita parallela dell’eCommerce B2C: +17,2% quest’anno, vale oltre 19 miliardi di euro, trascinato dagli 8 miliardi e mezzo del Turismo e dalla rapida ascesa del Food (+102,5%) e di Moda e abbigliamento (+44,9%).

Tutto ciò si riflette anche nell’inversione di tendenza del settore Consumer (+1,4%), conseguenza diretta del diffondersi del digital lifestyle.

Luci e ombre invece restano nei mercati collegati alla PA: se torna a crescere la spesa legata alla PA Centrale (+2,3%) e alla Sanità (+1,9%), restano come fanalino di coda gli Enti Locali (-2,1%).

«Leggendo questi dati, si rinforza ancora di più la missione della nostra associazione, che deve incessantemente lavorare per diffondere la cultura digitale come driver per il business nelle  imprese della domanda, sollecitare le Istituzioni nel sostenerla a livello economico e finanziario, creare incessantemente network di dialogo e sinergia», commenta Giorgio Rapari, appena riconfermato presidente di Assintel.

Il Report, inoltre, ha intervistato 1.000 Responsabili IT di aziende End User sui loro budget attuali e dei prossimi 12 mesi, creando così delle mappe previsionali sui loro investimenti. Nel 2016 è aumentata la spesa in nuovi progetti di innovazione per il 49% dei rispondenti, ma parallelamente l’altro 34% del campione dichiara che il budget IT complessivo è sceso. Le buone notizie arrivano nei previsionali del 2017: diminuisce il numero di aziende che dichiara di contrarre i propri investimenti in innovazione (24% del campione) mentre aumenta la percentuale di chi dichiara che aumenterà il proprio budget (sono il 34%). Il 14% degli intervistati è “virtuoso” perché investe più del 3% in IT, ma il 30% del campione resta drammaticamente sotto l’1%.




Commercio e turismo, Bergamo accelera sul digitale

E015

Un convegno per approfondire e scoprire tutte le potenzialità di E015, l’ecosistema digitale realizzato in occasione di Expo 2015, che oggi continua ad essere utilizzato per valorizzare il territorio bergamasco.

Ascom Confcommercio Bergamo ha organizzato per lunedì 27 giugno, a partire dalle 9.30 nella sede cittadina dell’Associazione (via Borgo Palazzo 137 – sala conferenze), un convegno dal titolo “E015, un’unica rete per valorizzare il territorio. L’attrattiva della Bergamasca nell’era del digitale”. L’iniziativa è promossa con la collaborazione di GoinBergamo, E015 Digital Ecosystem, Gate–Green Attractivity Territory for Expo, PromoSerio, Sapori Seriani, Aspan e Consorzio Tutela Val Calepio.

E015, uno dei lasciti di Expo – nato dalla collaborazione tra la società Expo 2015 SpA, Confindustria, Camera di Commercio di Milano, Confcommercio, Assolombarda e Unione del Commercio e con il coordinamento tecnico-scientifico di Cefriel Politecnico di Milano – è un sistema digitale che favorisce l’incontro tra la domanda di accoglienza e servizi di cittadini e turisti e l’offerta espressa da imprese e pubblica amministrazione. È un modo innovativo che permette di risparmiare tempo ed energie per chi desidera conoscere servizi, offerta commerciale, ospitalità di un territorio.

Durante il convegno vengono presentati due casi esemplificati dell’utilizzo e potenzialità del sistema: il portale Goinbergamo, realizzato da Ascom Confcommercio Bergamo e premiato da Confcommercio Lombardia come uno dei più interessanti progetti di aggregazione di rete, e Gate – Green Attractivity Territory for Expo.

Goinbergamo è nato per per coordinare, riunire e valorizzare i dieci Distretti dell’attrattività della Bergamasca: Valli in Famiglia, Fontium et Mercatorum, La Valle dei Sapori, Lemine Valle Imagna, Isola Bergamasca, Brembo e Colli, Gate – Green Attractivity for Expo, Iseo L@ke, Viaggio alla Scoperta della Pianura bergamasca tra il Serio e l’Oglio e Bassa pianura bergamasca.

Mentre Gate, il Distretto dell’attrattività della Val Seriana, Val Cavallina e Terre del Vescovado, è stato capace, nell’arco di un anno, di creare e pubblicare un sito commerciale, tre siti internet (dedicati alle tre rispettive aree territoriali: Val Seriana, Val Cavallina, Terre del Vescovado) collegati con tre app specifiche per dare agli utenti un insieme di strumenti capaci di presentare al meglio le possibilità turistiche e commerciali del territorio.

Il convegno, dopo la registrazione dei partecipanti, si apre alle 10 con i saluti di Paolo Malvestiti, presidente Ascom Confcommercio Bergamo, Massimiliano Mandarini, manager Gate e Cristian Vezzoli, sindaco di Seriate. Ai saluti seguono gli interventi di Roberto Ghidotti, coordinatore dei distretti di Ascom Confcommercio Bergamo (L’evoluzione dei distretti nella provincia di Bergamo); di un referente della Presidenza UO Sistemi Informatici e ITC di Regione Lombardia (E015 per Regione Lombardia: un nuovo modo di collaborare con il territorio nel digitale), di Maurizio Brioschi, head of digital Enterprise Division Cefriel Politecnico di Milano (E015: l’ecosistema e il modello innovativo collaborativo di Regione Lombardia); Fabrizio Donati, coordinatore comunicazione Gate e Giorgio Puppi, funzionario Ascom Confcommercio Bergamo (Esempi di eccellenza: Gate e Goinbergamo).

A margine del convegno, alle ore 12, si svolge un momento dedicato alla stampa con la presentazione dei tre nuovi portali e delle App del distretto Gate.

A conclusione PromoSerio, Aspan, il Consorzio di Tutela del Moscato di Scanzo offrono una degustazione dei loro prodotti.

Qui il link per l’iscrizione al convegno.




Tagli alle spese informatiche, anche Bergamo chiede un dietrofront al Governo

giacomo angeloni ritUn’alleanza tra Comuni di media dimensione per lanciare strategie condivise per attuare politiche e realizzare progetti nell’ambito della Smart City: è questa l’intenzione dell’assessore all’Innovazione del Comune di Bergamo Giacomo Angeloni, che ha inviato nella giornata di oggi una lettera ai suoi omologhi dei Comuni di Reggio Emilia, Ferrara, Trento e Modena, al responsabile dell’Osservatorio Nazionale Smart City dell’Anci Paolo Testa e al presidente del Forum della Pubblica Amministrazione Carlo Mochi Sismondi.

«Sono a proporvi una condivisione di intenti, obiettivi e magari progettualità nel campo dell’innovazione tra le nostre Amministrazioni comunali, realtà tendenzialmente di dimensione omogenea, medio-piccola, già sperimentatori di esperienze “smart”, progetti di servizi on-line che potrebbero avere un filo conduttore comune»: con questi obiettivi Angeloni lancia la proposta di sottoscrizione di un Accordo istituzionale o Protocollo d’intesa «che definisca gli obiettivi comuni condivisi, i tempi di realizzazione delle azioni individuate e le modalità di collaborazione e confronto tra le diverse amministrazioni».

Un’iniziativa molto significativa, soprattutto alla luce dei tagli paventati dalla Legge di Stabilità, in fase di discussione e votazione in Parlamento in queste settimane: il Governo ordina infatti ai Comuni un taglio del 50% delle spese informatiche rispetto alla spesa dell’anno precedente, un provvedimento che potrebbe mettere a repentaglio molte delle iniziative di snellimento e di innovazione su cui i Comuni sono attualmente al lavoro. Per questo motivo Angeloni è volato ieri a Roma per discutere insieme agli assessori all’Innovazione di molte città italiane la possibilità di chiedere un dietrofront al Governo sul tema, chiedendo di non arrestare i percorsi di digitalizzazione e ammodernamento della Pubblica Amministrazione.

«È di grande importanza continuare a percorrere la via della spending review e del contenimento degli sprechi, – sottolinea Angeloni – ma scegliere di tagliare le spese informatiche dei Comuni può davvero rallentare questo processo: la digitalizzazione e l’informatizzazione della Pubblica Amministrazione sono i mezzi attraverso i quali generare risparmi e migliorare il rapporto con i cittadini. La scelta di tagliare diverse centinaia di fax da parte del Comune di Bergamo ne è un esempio lampante. Se dovesse essere confermato, il dimezzamento delle spese informatiche nel 2016 non ci consentirebbe tante delle iniziative di modernizzazione assolutamente essenziali alle attuali Pubbliche Amministrazioni. Anzi, manterrebbe in vita una lunga serie di comportamenti e prassi che non rispondono realmente alle esigenze del mondo informatizzato in cui viviamo».




Information technology, il mercato torna a crescere. Ma non nel Pubblico

Il mercato dell’information technology nel 2015 è, finalmente, tornato a crescere del +1,7%. Il tema ormai maturo è la customer experience, che diventa il punto di riferimento per ogni politica di investimento sull’innovazione. A riprova di ciò, per oltre il 45% dei 500 direttori IT e CIO della domanda intervistati per l’Assintel Report (la ricerca annuale sul mercato del software e servizi IT in Italia effettuata da Nextvalue per conto dell’associazione nazionale delle imprese ICT di Confcommercio) essa è il driver principale per i nuovi progetti attivati quest’anno.

I budget IT delle aziende sono aumentati per il 31% di loro e aumenteranno per il 36% nel 2016. Parallelamente, nel 2016 scenderanno al 22% le imprese che dichiarano di dover diminuire il budget in Information Technology.

Cresce però solo il budget legato ai nuovi progetti di innovazione: «Questo è un segnale importante per gli operatori IT – spiega il rapporto -, che dice quanto sia strategico concentrarsi sul nuovo piuttosto che cercare rendite di posizione». E nella classifica del “nuovo” per il 2016 spicca fra le priorità di investimento la Business Intelligence, con tutto quanto è utile per monitorare la Customer Experience, dal CRM al Digital Marketing agli Analytics ai Big Data, e il Cloud Computing, ormai adottato dal 64% delle imprese top e in crescita del 20%.

A livello di settori verticali, sono in crescita i big spender, che sono tendenzialmente medio grandi imprese e che da sole coprono i 2/3 del valore del mercato. In particolare le banche (+3,7), le assicurazioni (+3,4%), le utility (+4,3%), le tlc (+3,5%). Riprende finalmente anche la crescita dell’industria (+2%), mentre restano stagnanti le aziende del commercio e servizi, tendenzialmente micro e piccole (-0,7%), seppur con alcuni segmenti positivi come quello del retail.

Il segmento “consumer” conferma la discesa già vista lo scorso anno con un -1,1%. Ma le vere note dolenti arrivano soprattutto dall’ambito pubblico: sanità -2,6%, Pa -2,5%, Enti locali -2%.

Il mercato IT nel 2015 vale 24.701 milioni di euro, trainato dalla robusta crescita del software (+2,7%). Recuperano dallo scorso anno ma restano negativi i servizi IT (-1%), minati dal calo delle tariffe professionali, e l’hardware (–0,8%), compresso fra una crescita dei device mobili accompagnata da un’erosione dei prezzi da un lato, e dalla costante discesa di pc e infrastrutture che fa da contrappunto alla crescita del Cloud in tutti i suoi ambiti.