Legalità e sicurezza video antirapina, sottoscritto accordo in Prefettura

Firmato il protocollo che dà attuazione a livello locale all’intesa siglata a livello nazionale dal Ministero dell’Interno 

Confcommercio Bergamo sottoscrive il protocollo d’intesa per la legalità e la sicurezza video-allarme antirapina. Il Prefetto di Bergamo, Giuseppe Forlenza, il direttore di Confcommercio-Imprese per l’Italia di Bergamo  Oscar Fusini e di Confesercenti Bergamo, Filippo Caselli,  hanno sottoscritto il “Protocollo d’intesa per la legalità e la sicurezza video-allarme antirapina”. Il documento costituisce attuazione, a livello locale, del Protocollo nazionale, siglato tra Ministero dell’Interno, Confcommercio-Imprese per l’Italia e Confesercenti e si prefigge di assicurare elevati livelli di protezione delle imprese e degli operatori del commercio, secondo linee di indirizzo basate su una sempre più efficace sinergia tra Istituzioni pubbliche, Forze di polizia e Associazioni di categoria, attesa la crescente domanda di sicurezza nel settore delle imprese e degli esercizi commerciali. Il sistema di video-allarme antirapina interagirà con le sale operative della Polizia di
Stato e dell’Arma dei Carabinieri, anche nel rispetto della normativa in materia di trattamento dei dati personali. Il Prefetto ha sottolineato come “il Protocollo odierno rappresenti il presupposto per garantire i principi della libertà di impresa nonché per contribuire ad un sano sviluppo del mercato, volto al benessere di tutta la collettività attraverso un’economia aperta e competitiva. Presso la Prefettura-U.T.G. di Bergamo verrà istituita un “cabina di regia”, con la partecipazione delle Forze di polizia, di un rappresentante di Confcommercio-Imprese per l’Italia Bergamo e di un rappresentante di Confesercenti Bergamo al fine di assicurare, il monitoraggio sullo stato di attuazione del presente Protocollo d’Intesa e sui risultati raggiunti”.
“La collaborazione è volta, in particolare, a garantire un contesto maggiormente sicuro, rispetto alla criminalità diffusa e ai reati violenti e predatori, per gli imprenditori del settore, i loro collaboratori, i familiari, i dipendenti, i clienti, i fornitori- sottolinea Oscar Fusini, direttore Confcommercio Bergamo- . Le politiche per la legalità e la sicurezza si pongono non solo come elemento di sostegno alla coesione sociale della comunità ma anche come fattore e condizione per un ordinato e corretto svolgimento delle relazioni economiche e sociali”.  Il presupposto per lo sviluppo dell’imprenditorialità del territorio.




Altri immigrati in arrivo, la Prefettura cerca strutture per l’accoglienza

immigratiContinua l’afflusso di stranieri in Italia e resta, di conseguenza, la necessità di trovare «nuove strutture che possano consentire una efficace risposta operativa agli ulteriori e prevedibili arrivi». Così scrive la Prefettura di Bergamo comunicando, in linea con le direttive impartite dal Ministero dell’Interno-Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, «di aver pubblicato un ulteriore avviso esplorativo, teso all’acquisizione delle manifestazioni di interesse a partecipare ad una procedura negoziata ex art. 27 del D.Lgs. n. 163/2006 ss.mm.ii.. Ciò al fine di assicurare continuità alle suddette misure di accoglienza, nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza e proporzionalità di cui al suddetto d. lgs. 163 del 2006».

L’avviso pubblico è disponibile sul sito della Prefettura (www.prefettura.it/bergamo).

Il numero di posti offerti potrà essere tra 4 e 100 per singola struttura e dovranno essere garantiti tutti i servizi previsti nell’avviso (ad esempio servizi di gestione amministrativa, per l’integrazione, etc.).

La durata prevista dell’affidamento è per il periodo dal 1° novembre al 31 dicembre 2015.

Per partecipare all’indagine esplorativa, i soggetti interessati dovranno far pervenire l’istanza, entro e non oltre le ore 10 del 12 ottobre 2015 (all’indirizzo: Prefettura di Bergamo – Ufficio Protocollo – Via T. Tasso, 8 – 24121 Bergamo ovvero a mezzo pec all’indirizzo protocollo.prefbg@pec.interno.it).