Contributi Dote Scuola, domande entro il 31 luglio

È stato prorogato alle ore 12 del 31 luglio il termine per la presentazione delle domande per i contributi della Dote Scuola 2015/16.

Le richieste riguardano le seguenti componenti:

  • “Contributo per l’acquisto di libri di testo e/o dotazioni tecnologiche” finalizzata a sostenere la spesa delle famiglie con Isee inferiore o uguale a 15.494 euro esclusivamente per l’acquisto dei libri di testo e/o dotazioni tecnologiche per gli studenti frequentanti i percorsi di istruzione e di Istruzione e formazione professionale fino al compimento dell’obbligo scolastico (classi I, II e III delle scuole secondarie di primo grado e classi I e II delle scuole secondarie di secondo grado e dei percorsi di istruzione e formazione professionale)
  • “Buono Scuola” finalizzato a sostenere gli studenti che frequentano una scuola paritaria o statale che prevede una retta di iscrizione e frequenza per gli studenti che frequentano percorsi di istruzione (famiglie con Isee inferiore o uguale a 38.000 euro)

La compilazione, l’inoltro e la gestione delle domande avvengono esclusivamente in via informatica su  www.scuola.dote.regione.lombardia.it dove è presente anche la modulistica e una gida.

È possibile presentare una domanda di Dote Scuola dopo la scadenza del 31 luglio, in formato cartaceo, solo ed esclusivamente nei seguenti casi:

  • cambio scuola da statale o da Istituzione formativa accreditata a scuola paritaria o viceversa, avvenuto dopo la data del 5 giugno 2015, nel caso in cui il richiedente, prima di tale data, non fosse in possesso dei requisiti previsti per l’ammissione al contributo e non abbia presentato domanda nei termini previsti
  • nuova residenza in Regione Lombardia dopo la data del 5/6/2015 per i nuclei familiari che arrivano da fuori Regione.

Tali domande dovranno essere presentate in formato cartaceo al fax istituzionale 02 3936151 entro il termine inderogabile :

ore 12 del 30 settembre 2015 nel caso di nuova residenza (punto 2)
ore 12 del 27 novembre 2015 nei caso di cambio scuola (punto 1).

Per le attività di protocollazione svolta da parte dei Comuni e delle Scuole paritarie di residenza dei richiedenti il termine è stato prorogato alle ore 12 del 7 agosto 2015.




L’assessore regionale a Gori: «I profughi? Li ospiti a casa sua»

«I prefetti e i sindaci che pensano di accogliere gli immigrati in strutture e case private diano il buon esempio e aprano le porte delle prefetture o della propria abitazione». L’assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione della Regione Lombardia, Simona Bordonali, risponde così alla proposta avanzata da alcuni prefetti e da alcuni sindaci, tra cui il primo cittadino di Bergamo Giorgio Gori che attraverso un documento approvato dal Consiglio comunale auspica il coinvolgimento di privati e parrocchie per alleggerire il carico dei Comuni.

«Proporre di ospitare presunti profughi – ha spiegato l’assessore – in strutture e case private o nelle parrocchie è davvero pericoloso. Il nostro territorio è stremato da continui arrivi. Sindaci di tutti gli schieramenti politici si stanno rifiutando di accogliere altri immigrati perché hanno capito che non è possibile mantenere per un anno e mezzo migliaia di persone che poi nella stragrande maggioranza dei casi si rivelano migranti economici, cioè clandestini. Se i Comuni hanno le risorse devono destinarle ai disoccupati, agli esodati e ai cittadini in difficoltà».

«L’unica soluzione strutturale – ha concluso Bordonali – è quella già proposta da Roberto Maroni: allestire campi profughi in Africa per riconoscere chi ha davvero diritto alla protezione internazionale ed evitare così i viaggi della morte sui barconi a decine di migliaia di persone. Sulle coste italiane sono già sbarcate 73.684 persone nel 2015, secondo i dati del Viminale.
Non possiamo permettere altri arrivi».




Sorte: «La Regione potrebbe acquisire una quota del nuovo gruppo»

Sorte«L’ipotesi di aggregazione tra Sea e Sacbo, benché tutta da valutare nei risvolti industriali e di governance, rappresenta un passo in avanti verso il sistema aeroportuale lombardo ed il suo ulteriore sviluppo». Lo ha detto Alessandro Sorte assessore alla Mobilità e Infrastrutture della Regione Lombardia, commentando l’ipotesi di fusione allo studio tra Sea e Sacbo.

«L’eccellenza dell’aeroporto bergamasco ed il suo ruolo consolidato nel mercato low cost, la grande potenzialità di Malpensa verso i mercati intercontinentali e dell’oriente, rappresentano – ha evidenziato Sorte – una prospettiva straordinaria. Regione Lombardia sta lavorando per completare le connessioni ferroviarie degli scali aeroportuali, un passaggio importante per dare al sistema il ruolo che merita in Europa. Resta aperta la possibilità, tutta da valutare, che la Regione Lombardia – ha concluso l’assessore – possa esercitare un ruolo propulsivo nella governance del sistema, acquisendo una quota del gruppo».




In edicola anche bibite e snack. «Una boccata di ossigeno per le attività»

Le edicole cambiano ancora una volta il loro volto. Dopo aver fatto spazio a gadget e servizi diventano anche un piccolo punto di ristoro vendendo – accanto a quotidiani e periodici, che devono restare l’attività prevalente – acqua, bibite, caramelle e snack, ossia prodotti alimentari confezionati che non richiedono particolari trattamenti di conservazione.

È quanto previsto dagli “indirizzi regionali per il riordino del sistema di diffusione della stampa quotidiana e periodica”, proposti dall’assessore al Commercio, Turismo e Terziario della Regione Lombardia Mauro Parolini e approvati ora dal Consiglio regionale. Il provvedimento intende accompagnare i gestori verso un’evoluzione che pare inevitabile di fronte alla contrazione della domanda e alla crisi dell’editoria. Ed è in quest’ottica che contiene anche la possibilità di destinare una parte della superficie di vendita all’erogazione di ulteriori servizi, come l’informazione turistica.

Delle due novità, quella salutata con maggiore favore dagli operatori è la possibilità di vendere bibite e confezioni. «Rappresenta una boccata d’ossigeno – commenta Marco Paciolla, presidente del gruppo Rivendite giornali e riviste dell’Ascom di Bergamo -, una possibilità di integrare le vendite che fa sicuramente comodo per il nostro settore, in difficoltà per il calo dei consumi ma anche per le politiche sugli abbonamenti portate avanti dagli editori, fortemente penalizzanti». «Della piccola distribuzione, le edicole restano tra i pochi esercizi che continuano ad intercettare ampi flussi di clientela, anche se le spesa media ed i margini sono molto bassi. Vendere anche questi articoli dà delle possibilità in più».

marco paciolla - presidente edicolanti ascomCapiterà così che il ragazzino che compra il fumetto decida anche di sgranocchiarci qualche caramella insieme o che in una giornata calda ci si fermi all’edicola per un bibita in lattina. «Il problema sono semmai gli spazi – rimarca Paciolla -. Nei classici chioschi, dove è già difficile far stare la grande quantità di pubblicazioni e gadget, sarà dura introdurre anche articoli alimentari e magari anche un frigorifero per tenere fresche le bibite. Ma credo sia proprio sulle superfici che si gioca la sfida per il futuro delle edicole». Lo dice a ragion veduta. «Ho passato 14 anni in piccolo chiosco e conosco le difficoltà – ricorda -. Ad un certo punto ho capito che per stare al passo occorreva una svolta».

Da un anno è mezzo la sua Edicola Al Ponte è diventata un vero e proprio tempio dell’editoria, trasferendosi in un punto vendita di oltre 250 metri quadrati, a Grassobbio in via Azzano, 71/d. Basti pensare che le pubblicazioni occupano 50 metri lineari su cinque ripiani. E poi ci sono cancelleria, cartoleria, articoli regalo, ricevitoria, scommesse e tutti quei servizi che si possono effettuare tramite terminale, dal pagamento delle bollette alle ricariche telefoniche. «Caccia, pesca, cucito, riviste di nicchia, da noi gli appassionati di ogni argomento trovano ciò che fa per loro – evidenzia –. Quello che cerco di fare è dare un servizio e fidelizzare il cliente, facendogli capire che non serve rincorrere ogni volta la testata che gli interessa, ma che se lo desidera può trovarla puntualmente qui». «In Bergamasca – prosegue – la gestione di così tante referenze, tra ordini e resi, si è, tra l’altro, semplificata di molto grazie al sistema informatico che mette in rete i punti vendita con la società di distribuzione Dif, realizzato nell’ambito di una collaborazione con l’Ascom. Ciò ci dà ancor più la possibilità di curare il servizio e proporci con professionalità».

edicola al ponte - grassobbioSecondo Paciolla, in un mondo in cui ormai tutti vendono tutto e riviste e giornali si trovano anche nei bar e nei supermercati, «competenza e specializzazione possono ancora fare la differenza». E non vede così nero il futuro della carta stampata. «Leggere testi su uno schermo resta poco piacevole – nota – e poi quando si fa una ricerca su internet si finisce sempre dirottati su altri argomenti, per non parlare delle pubblicità e delle finestre che si aprono. Direi che le pubblicazioni cartacee mantengono il loro valore».

Ma anche il suo caso aziendale dimostra che non si vive di soli giornali. E il provvedimento regionale che amplia le merceologie lo conferma. «Secondo me la professionalità paga – rimarca -, ma è indubbio che è importante anche riuscire ad integrare le vendite. La possibilità di proporre dei prodotti alimentari ci restituisce una piccola opportunità, anche se tardi, dopo il duro colpo che il settore ha subito con la libertà di commercializzazione di quotidiani e periodici in altri esercizi, come i bar. Adesso probabilmente questa novità darà fastidio a qualcun altro, ma ormai la direzione del commercio è questa». «Tutti stanno soffrendo per il calo dei consumi, le edicole hanno ulteriori problemi e i piccoli chioschi ancora di più. Per andare avanti oggi servono progetti coraggiosi».




Turismo e commercio, proseguono i finanziamenti Lombardia Concreta

lombardia concretaAl termine della 12esima istruttoria, la Regione Lombardia ha ammesso a contributo altre 58 imprese nell’ambito del Programma “Lombardia Con.Cre.T.A. – Contributi al Credito per il Turismo e l’Accoglienza in vista di Expo 2015”. Si tratta, in particolare, di alberghi, pubblici esercizi e negozi al dettaglio alimentare delle province di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Sondrio e Varese, per oltre 680.000 euro di contributi complessivi.

Il bando è finalizzato all’accesso al fondo per l’abbattimento interessi per investimenti nella filiera dell’attrattività, del commercio e del turismo. È sempre possibile presentare la domanda di agevolazione – per finanziamenti agevolati da 30 a 300mila euro finalizzati alla riqualificazione e ristrutturazione delle strutture – e dallo scorso aprile, lo si ricorda, tale opportunità è estesa anche a tutte le micro e piccole imprese lombarde del settore commercio.

Le aziende bergamasche ammesse al contributo in questa tornata:

5DUE5 srl – Osio Sopra (€ 32.577,53);  G.A.R. srl viale Papa Giovanni XXIII, 12 – Bergamo (€ 4.016,81); HOTEL LIBIA snc – Fino del Monte (€ 15.202,85); LA CIOTOLA snc viale papa Giovanni XXIII – Bergamo (€ 1.547,28); LATTERRAGGIO snc – Caprino Bergamasco (€ 1.850,17); MAREVA srl – Azzano San Paolo (€ 27.147,94)




Criminalità, la Lombardia approva il patrocinio per chi si difende

La Lombardia ha una nuova legge per la prevenzione e il contrasto alla criminalità organizzata e per la cultura della legalità. Il Consiglio regionale ha infatti approvato oggi all’unanimità il testo che le Commissioni Antimafia e Affari istituzionali avevano avvallato unificando tre distinti progetti (Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Giunta regionale). Per il 2015 sono previsti interventi per 3,8 milioni di euro.

Il nuovo testo prevede lo stanziamento di 1 milione di euro per contrastare la criminalità e diffondere la cultura della legalità. E poi, novità assoluta, il patrocinio della Regione, a proprie spese, nei procedimenti penali per la difesa dei cittadini vittime di reati contro il patrimonio o la persona che a decorrere dall’1 gennaio 2015 vengono accusati di delitti per eccesso colposo di legittima difesa.

In particolare, la legge incoraggia le attività di sensibilizzazione della società civile e delle istituzioni pubbliche sul tema dell’educazione alla legalità (anche in tema di bullismo e devianze giovanili), in collaborazione con associazioni di categoria, scuole e università, comunità di recupero e organizzazioni di volontariato.

Viene istituita la “Giornata regionale dell’impegno contro le mafie e in ricordo delle vittime”, celebrata in Lombardia il 21 marzo, per coinvolgere gli studenti delle scuole lombarde.

Vengono creati due nuovi organismi: il Comitato tecnico-scientifico a supporto degli organismi consiliari per la conoscenza della materia, che avrà sede presso il Consiglio regionale, e il Comitato regionale per la legalità e la trasparenza dei contratti pubblici, presso la Giunta regionale. In entrambi i casi il Consiglio regionale sarà significativamente rappresentato.

Altra novità è il codice di autoregolamentazione per i consiglieri, con riferimento alle migliori pratiche in materia di legalità, trasparenza, prevenzione e contrasto alla corruzione.

Le nuove norme prevedono l’erogazione di contributi agli enti locali per sostenere progetti di contrasto alla criminalità organizzata e ai reati di stampo mafioso elaborati anche in collaborazione con uffici giudiziari, forze dell’ordine e organizzazioni che si occupano di assistenza legale e supporto psicologico per le vittime residenti in Lombardia che hanno subito soprusi sul territorio regionale.

Per quanto riguarda i beni confiscati alle mafie, Regione Lombardi istituirà un Fondo a favore degli enti locali per il recupero e l’utilizzo a fini sociali o istituzionali degli stessi. Viene istituito anche il Fondo regionale di prevenzione dell’usura e dell’estorsione e di solidarietà alle vittime del reato di usura o di estorsione.

«Oggi abbiamo approvato una legge importante per contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata nel territorio lombardo e nelle imprese. Siamo la prima Regione a farlo e ho voluto essere personalmente presente in Consiglio regionale, per testimoniare l’impegno che la Regione sta mettendo per garantire a chi vive e lavora in Lombardia di poterlo fare secondo le regole del mercato e non in base alle distorsioni che genera la criminalità», ha dichiarato il presidente Roberto Maroni.

Ecco come vengono suddivisi i fondi a disposizione:

– 200.000 euro per le spese di assistenza e aiuto alle vittime dei reati di stampo mafioso e della criminalità organizzata, per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di criminalità comune e per il contrasto delle truffe ai danni della popolazione anziani;

– 300.000 euro per le spese per le iniziative per la diffusione della cultura della legalità, tramite corsi di formazione e/o attività didattiche per studenti e di ricerca docenti;

– 100.000 euro per gli interventi di assistenza e aiuto ai familiari delle vittime della criminalità;

– 50.000 euro per il patrocinio nei procedimenti penali per la difesa dei cittadini accusati di aver commesso un delitto per eccesso colposo in legittima difesa;

– 350.000 euro per il finanziamento del fondo per il recupero sociale dei beni confiscati alla mafia;

– 48.000 euro per il funzionamento della Commissione di esperti.

Il testo contiene inoltre la disposizione con la quale il Presidente della Giunta regionale stabilisce l’erogazione di 1,5 milioni a favore dei soggetti che hanno subito notevoli danni in seguito agli atti vandalici avvenuti durante le manifestazioni degli scorsi mesi.




Commercio equo e solidale, la Lombardia pensa anche alle filiere locali

Altromercato_3 (1)Dodicesima regione a farlo (dopo la Toscana che ha aperto la strada nel 2005, seguita da Abruzzo, Umbria, Liguria, Marche, Lazio, Piemonte, Emilia Romagna, Veneto, Puglia e Fruili Venezia Giulia), la Lombardia ha la propria legge sul commercio equo e solidale, che, alla vigilia dell’apertura dell’Expo, riconosce e sostiene le organizzazioni e promuove la tutela di venditori e consumatori. L’ha approvata all’unanimità il Consiglio regionale nella seduta del 21 aprile.

La legge definisce soggetti e prodotti che potranno beneficiare di contributi e fissa alcuni requisiti fondamentali che riguardano il prezzo equo dei prodotti, il miglioramento degli standard ambientali della produzione, la trasparenza della filiera e una serie di doveri a carico del produttore (condizioni di lavoro sicure, equa retribuzione, rispetto dei diritti sindacali). Il testo ha recepito diverse sollecitazioni contenute in un precedente progetto di iniziativa popolare che aveva raccolto 7.780 firme. Particolarità della legge lombarda è l’attenzione anche ai prodotti della filiera corta regionale.

Le nuove norme prevedono iniziative culturali e azioni di sensibilizzazione, attività di formazione anche nelle scuole, azioni nel campo della cooperazione, fiere periodiche, fondi di garanzia da parte di banche etiche per i progetti di queste organizzazioni. L’Aula ha anche approvato un emendamento per garantire al consumatore informazioni sulla ripartizione dei prezzi lungo la filiera. Le cooperative del settore potranno inoltre iscriversi nell’albo ad hoc previsto dalle norme per la cooperazione in Lombardia e in materia di volontariato, associazionismo e mutuo soccorso. Sarà istituita una Consulta regionale che si occuperà dell’attuazione della legge, di favorire reti locali e promuovere iniziative e verrà promossa e organizzata “la giornata regionale del commercio equo e solidale”.

Il commercio equo e solidale conta in Europa oltre 70mila punti vendita. In Lombardia sono 60 i soggetti operanti in questo canale per un totale di 13.000 soci, 150 punti vendita e un fatturato annuo di quasi 18 milioni di euro, che la colloca il primo posto a livello nazionale. I volontari impegnati nelle botteghe lombarde sono 2mila e circa 300 sono gli addetti regolarmente retribuiti. Per i progetti da realizzare con questa legge la Regione ha messo a diposizione 100.000 euro.

«A differenza delle leggi approvate in altre undici Regioni italiane – ha spiegato Agostino Alloni (Pd), relatore del provvedimento,  la novità di questo provvedimento consiste nel fatto che non sosteniamo solo prodotti in arrivo dal Terzo mondo ma promuoviamo anche la filiera corta lombarda di qualità».

Il provvedimento arriva non solo nell’anno dell’Expo, ma anche in quello che ha assegnato a Milano il titolo di capitale globale del Commercio Equo e l’organizzazione della World Fair Trade Week, che dal 23 al 31 maggio porterà nel capoluogo lombardo l’Assemblea globale di WFTO, produttori del fair trade da tutto il mondo, eventi culturali e la Fiera “Milano Fair City”. Quest’ultima, in particolare, viene annunciata come l’evento più importante mai realizzato dalle Organizzazioni di Commercio Equo a livello globale, con oltre 200 espositori tra cui 60 produttori provenienti da 29 Paesi.




Start up, la Regione premia la bioedilizia bergamasca

Ci sono anche due aziende bergamasche tra le top 24 che, all’interno del bando della Regione “Start Up per Expo”, hanno ottenuto un’opportunità in più, quella di essere ospitate nello “Spazio Start Up” del Padiglione Italia durante Expo 2015.

Si tratta di Equilibrium, nata nel 2011 con l’obiettivo di ripristinare la filiera della canapa in Italia, con sede legale a Lecco, ma operativa a Cividino di Castelli Calepio. E di More, giovane realtà di Grassobbio impegnata nello sviluppo di applicazioni rivolte alla gestione e al controllo di risorse ambientali tramite le tecnologie offerte dalle reti WSN (Wireless Sensors Network).

A far vincere Equilibrium è stata un’innovazione di prodotto che consiste nell’accoppiamento di truciolato vegetale di canapa con un legante minerale a base di calce idrata e additivi naturali ed acqua per formare Biomattone®, Natural Beton® 200, Natural Beton® 300 e Natural Beton® 500. Natural Beton® è un prodotto altamente eco-compatibile in grado di risolvere i problemi tipici delle costruzioni attuali: elevati consumi energetici estivi ed invernali, sindrome da edificio malato, cattivo comfort abitativo. I maggiori vantaggi consistono nell’elevata traspirabilità, elevata igroscopicità (capacità di prendere e rilasciare vapore acqueo), compromesso ideale tra inerzia ed isolamento termici, capacità di fungere contemporaneamente sia da muratura che da isolante, riciclabilità e biodegradabilità.

Il progetto di More si chiama invece Save Water & Energy si propone di fornire agli operatori del settore idrico uno strumento per assicurare efficienza delle reti la cui gestione si basa su un’adeguata conoscenza e diagnostica della funzionalità. Il sistema di monitoraggio continuo fornisce in tempo reale un quadro sinottico della situazione, rilevando da remoto situazioni critiche. Ciò permette rapidi interventi ed assicura significativi risparmi energetici e di risorsa idrica. Sia perché una rete fognaria correttamente funzionante assicura maggiore efficacia e notevole riduzione dei costi di pompaggio e depurazione sia perché un acquedotto efficiente, individuate e “risolte” le perdite, grazie ad un attento monitoraggio, assicura notevoli risparmi energetici e riduzione dei consumi di risorsa idrica.

Il Bando “Start Up per Expo”, promosso da Regione Lombardia e Sistema camerale ha messo a disposizione 1,55 milioni di euro (1,25 milioni Regione Lombardia e 300.000 euro Sistema camerale) per sostenere 100 start up (su 144 domande presentate) con contributi a fondo perduto di 15.000 euro in servizi di consulenza o investimenti in capitale umano. Tra queste 100, attraverso due selezioni, sono state individuate le 24 particolarmente innovative, premiate oggi dall’assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione della Regione Lombardia Mario Melazzini e da quello allo Sport e Politiche per i giovani Antonio Rossi.

Altri tre progetti bergamaschi avevano superato la prima selezione, arrivando tra la prime 60: “Fermopoint e il delivery B2C,” con sede operativa al Point di Dalmine, “RistoranteInCasa” di Stezzano e “TapMyEXPO” for Children di Bergamo.




Fiori, la Regione studia dei “paletti” alle vendite benefiche

fiori vendita beneficaÈ un problema annoso per i fioristi, al centro di numerose segnalazioni e iniziative da parte delle associazioni di categoria: regolamentare la vendita benefica di fiori per non danneggiare le attività tradizionali e stabili. L’argomento è stato affrontato giovedì 19 marzo in Regione dalla IV Commissione – Attività produttive che si prepara alla votazione del progetto di legge per integrare la legge regionale 2/2010 in materia di commercio e fiere. Il provvedimento in esame (relatore Antonello Formenti, Lega Nord) chiede di disciplinare in maniera più precisa le vendite temporanee da parte di enti non commerciali, con specifico riferimento alle tante iniziative che prevedono l’allestimento di banchetti e gazebo che offrono piante e fiori a sostegno alle più diverse cause. La Commissione, presieduta da Angelo Ciocca (Lega Nord), ha incontrato in audizione i rappresentanti di Confcommercio (tra i relatori Giovanna Mavellia, segretario generale lombardo) e delle associazioni di fioristi. Il nodo da sciogliere, al vaglio sia dell’ufficio legale del Consiglio che di Confcommercio, riguarda la possibilità di inserire nel dispositivo una distanza minima tra banchetti benefici e negozi di fiori e se le direttive della Bolkestein siano applicabili o meno a soggetti non commerciali. La Commissione ha poi approvato all’unanimità un nuovo progetto di legge in materia di contrasto alla ludopatia, anche per adeguarsi alle continue novità nel campo del gioco d’azzardo elettronico. Il nuovo progetto di legge (relatore Fabio Rolfi, Lega Nord) modifica la recente legge regionale 8/13 ma anche la legge 12/05 sul Governo del territorio e la legge 6/10 su commercio e fiere. Tra le novità, l’introduzione di una distanza minima di 500 metri tra attività analoghe.




Rosa Camuna, la Lega candida Massari

iginio massariIginio Massari candidato al premio Rosa Camuna 2015. La domanda per assegnare il riconoscimento regionale al pasticciere bresciano considerato l’esponente più illustre del settore in Italia e nel mondo è stata presentata oggi dal vice capogruppo della Lega Nord al Pirellone, Fabio Rolfi. «Ritengo sia una candidatura di indiscusso spessore – spiega Rolfi – per un lombardo che già ha ricevuto attestati di prestigio a livello mondiale e, con il suo talento di maestro pasticciere, ha certamente portato lustro e notorietà alla nostra Regione, oltre che alla provincia di Brescia. A ciò va sommato che siamo nell’anno di Expo, e quindi della buona alimentazione, per tanto con questo riconoscimento non si premia soltanto la persona in sé, ma anche a ciò che rappresenta, ovvero l’artigianato di altissimo livello nel settore dolciario».

Il premio Rosa Camuna è stato istituito nel 1996 e assegnato per la prima volta nel marzo 1997 come riconoscimento del ruolo e dell’operosità delle donne nei settori dell’educazione, del lavoro, della cultura, dell’impegno civile e sociale, della creatività, e a favore della condizione femminile e delle pari opportunità. Dal 2014 ha esteso il proprio raggio e viene assegnato a tutti coloro che si distinguono nel contribuire allo sviluppo economico, sociale, culturale e sportivo della Lombardia e che sono riconosciuti pubblicamente per l’impegno, l’operosità, la creatività.

Nato a Brescia il 29 agosto 1942, Iginio Massari è un maestro riconosciuto, vincitore, dal 1964 ad oggi, di oltre 300 concorsi e premi nazionali e internazionali. Docente, autore di libri e noto al grande pubblico anche per la partecipazione a trasmissioni tv , è titolare della prima realtà italiana entrata a far parte dell’esclusiva catena Relais Desserts International: la Pasticceria Veneto di Brescia, aperta nel 1971. È stato allenatore e presidente della squadra italiana che ha vinto la Coppa del Mondo di Pasticceria a Lione nel 1997 e ha allenato Davide Comaschi, primo italiano a vincere il World Chocolate Masters a Parigi nel 2013. Fondatore dell’Accademia Maestri Pasticceri Italiani e co-fondatore di Cast Alimenti di Brescia è stato proclamato pasticcere dell’anno “1999-2000”.