A Lovere incontri di vino e libri al bistrot

Al Ricci Eno Bistrot in piazza Gramsci a Lovere si apre “Un libro al bistrot”, quattro incontri di libri e vino, proposti in collaborazione con la Libreria Mondadori di Lovere. Il primo appuntamento è martedì 26 febbraio con l’autore Marco Cesati Cassin. Martedì 12 marzo sarà la volta di Maria Chiara Gritti, quindi di Giovanna Garbuio (26 marzo) e Dario Canil (9 aprile). L’ingresso è libero. 




A Brescia gli chef si trasferiscono al museo

Il Museo di Santa Giulia di Brescia ospita sei grandi chef per incontri ravvicinati tra arte e cibo. L’iniziativa è promossa da Fondazione Brescia Musei e Comune, nell’ambito di East Lombardy. Il primo incontro è martedì 26 febbraio con Vittorio Fusari, chef del Balzer di Bergamo e si intitola «Tramandare ricette di felicità»: cultura nomade e cultura stanziale saranno il tema della conversazione, partendo dall’idea del monastero come luogo storico della stanzialità e della preservazione del sapere. Si viaggerà assieme a popolazioni nomadi contemporanee, seguendo la transumanza in tre regioni estreme della terra raccontate dagli splendidi scatti di Enrica Senini raccolti nel progetto wAnders. L’ aperitivo-degustazione sarà a cura di Strada del Franciacorta.
Il 5 marzo toccherà a Roberto Abbadati, chef freelance; il 12 marzo sarà protagonista Philippe Léveillé del Miramonti l’altro; il 19 marzo Michele Valotti; il 26 Roberto Camanini di Lido 84; il 2 aprile Laura Mascherpa di Nonna Dori.
Al termine, sarà offerto l’aperitivo grazie a Strada del Vino Colli Longobardi, Strada del vino dei sapori del Garda, Strada del Franciacorta.
Tutti gli appuntamenti si svolgeranno presso la White room del Museo di Santa Giulia alle ore 18 con ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria (tel. 0302977833-834; santagiulia@bresciamusei.com)  fino a esaurimento posti disponibili.
Solo in occasione dell’incontro del 5 marzo con lo chef Roberto Abbadati si richiede, oltre alla prenotazione obbligatoria, un contributo di 10 € a persona.  

Gli incontri di marzo e aprile

martedì 5 marzo

Professionista dell’ospitalità sartoriale
Roberto Abbadatichef freelance
aperitivo-degustazione a cura di Strada del Vino “Colli dei Longobardi”
 
martedì 12 marzo
Ambasciatore della grande cuisine sans frontieres
Philippe Léveilléchef del Miramonti l’Altro di Concesio
aperitivo-degustazione a cura di Strada del Vino “Colli dei Longobardi”
 
martedì 19 marzo
Il tesoro dietro l’angolo
Michele Valottichef de La Madia di Brione
aperitivo-degustazione a cura di Strada del Franciacorta
 
martedì 26 marzo
Erudito poeta del gusto
Riccardo Camanini
chef di Lido 84 di Gardone Riviera
aperitivo-degustazione a cura di Strada dei Vini e dei Sapori del Garda
 
martedì 2 aprile
Tradizione trasgressione
Laura Mascherpa, chef di Nonna Dori di Capriano del Colle
aperitivo-degustazione a cura di Strada dei Vini e dei Sapori del Garda
 
 
 



Inaugurata la pizzeria al ristorante Da Mimmo ai Colli

Pizza ottima, affettati di altissima qualità, atmosfera allegra, invitati brillanti: tutti presenti all’inaugurazione del ristorante Da Mimmo ai Colli, all’interno del golf club di Longuelo.

La pizzeria più longeva di Bergamo – un’istituzione per la città – ha fatto un salto da Città Alta all’interno del ristorante immerso nel verde del prato a nove buche.

Gestito da Max Amaddeo, figlio di Mimmo Amaddeo che per quasi 60 anni ha conquistato la bergamasca ma anche migliaia di turisti che hanno assaggiato le sue pietanze incoronandolo “re” della cucina, il ristorante diventa ora anche pizzeria e offre ai suoi innumerevoli ospiti una vasta gamma di piatti tutti da gustare.

Più di 300 persone al debutto della pizzeria hanno assaggiato tutte le golosità offerte dallo staff esperto di Da Mimmo.

Roberto Amaddeo, fratello di Max, ha affermato che alla famiglia non interessa l’espansione del ristorante, ma “solo due cose: coltivare la passione per la pizza e valorizzare il luogo in cui siamo. La nostra scommessa è lanciare il ristorante-pizzeria in questo luogo meraviglioso che non è un club esclusivo, ma è per tutti ed è aperto a tutti. Non c’è strumento migliore per dirlo che offrire la pizza: un veicolo di condivisione, di festa”.

Contemporaneamente ha introdotto il nuovo progetto della famiglia, il laboratorio gastronomico Lina FoodLab del quartiere di Redona, dove i prodotti lavorati saranno distribuiti nei ristoranti di Mimmo ma anche altrove.

Tra gli illustri ospiti anche Gian Piero Gasperini, l’allenatore dell’Atalanta che dopo aver gustato le eccellenze della cucina si è dedicato a un’interessante partita di biliardo in una delle sale esclusive del Golf Club.

Da non perdere la pizza Margherita DOC, fatta con mozzarella di bufala, pomodori di Pachino, basilico fresco ed olio EVO: prodotti semplici ma di alta qualità come insegna da anni la filosofia Da Mimmo.

Max Amaddeo

Il direttore Ascom Bergamo, Oscar Fusini, con la famiglia Amaddeo

 

L’allenatore dell’Atalanta, 

 




Lotta allo spreco alimentare. Ascom lancia la campagna “Rimpiattino” nei ristoranti

Anche Ascom Bergamo celebra la Giornata dedicata alla lotta allo spreco alimentare e lo fa dando il via alla campagna “Rimpiattino, la doggy bag all’italiana”: contenitori in cartoncino riciclabile firmati da affermati designer e illustratori che permettono di portare a casa dal ristorante, in tutta comodità, il cibo e le bevande non consumate.

L’associazione commercianti di via Borgo Palazzo accoglie così l’iniziativa di Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) e Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica) che promuovono insieme una iniziativa di sensibilizzazione per coinvolgere i ristoratori bergamaschi sul tema dello spreco alimentare e diffondere nei locali l’uso del “rimpiattino”.

Da una recente indagine di Fipe risulta infatti che lo spreco di cibo al ristorante è significativo: sono pochi i clienti che richiedono di portare via quanto resta nel piatto.

Alla campagna hanno aderito nella prima fase ‘pilota’ 45 ristoranti della città e della provincia associati ad Ascom, a cui l’associazione ha regalato i primi kit di ‘Doggy bag all’italiana’. L’obiettivo è aumentare il più possibile il numero dei ristoranti bergamaschi coinvolti.

Il costo riservato per il singolo rimpiattino è di 0,95 euro compreso iva. Chi desidera aderire alla campagna e acquistare i rimpiattini può farlo compilando il modulo di adesione al link 

La campagna è stata presentata ieri, lunedì 4 febbraio, nella sede Ascom di via Borgo Palazzo a Bergamo.  Giorgio Beltrami, vicepresidente Ascom Confcommercio Bergamo, Petronilla Frosio, presidente Gruppo Ristoratori Ascom Confcommercio Bergamo e Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo,  insieme a Lino Enrico Stoppani presidente Fipe, e  Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco hanno mostrato i nuovi e colorati contenitori riciclabili realizzati da Comieco e Fipe e spiegato l’importanza di contrastare lo spreco a tavola.

Il nome ‘rimpiattino’ è stato scelto attraverso un concorso tra i ristoranti italiani, che mirava a trovare un termine italiano alla doggy bag. Il termine è frutto della fantasia del Ristorante Duke’s di Roma e riporta alla cultura, tutta italiana, del ‘rimpiattare’, ovvero del rielaborare gli avanzi del giorno precedente.
“L’iniziativa è lodevole e interessantissima, lo spreco a qualunque livello è da evitare o comunque da limitare il più possibile – ha detto Frosio – Negli ultimi anni la sensibilità delle imprese della ristorazione e dei clienti sul tema dello spreco alimentare è notevolmente cresciuta. Nel nostro Paese non c’è tradizione di piatto unico e le porzioni sono limitate ma senz’altro va aumentato l’impegno per ridurre gli avanzi a tavola. Spero che all’iniziativa aderiscano quanti più ristoratori possibile”.

“Rimpiattino è a nostro parere una scelta che sintetizza perfettamente lo spirito di questa iniziativa e l’impegno messo in campo dal mondo della ristorazione contro lo spreco alimentare -ha commentato il presidente Fipe Stoppani -. Non un vero e proprio neologismo ma un concetto che riporta alla cultura, tutta italiana, del “rimpiattare”, ovvero del saper rielaborare gli avanzi del giorno precedente perché il cibo non si spreca non solo per ragioni economiche ma per rispetto alla fatica ed al lavoro necessari per portarlo in tavola. Come immaginavamo i nostri ristoratori hanno saputo sorprenderci, mostrando inoltre, come testimoniano i dati dell’ufficio studi Fipe una crescente sensibilità al tema dello spreco alimentare. Una sensibilità che da oggi sarà sempre più concreta, grazie ai Rimpiattini che nei prossimi giorni saranno messi a disposizione in diversi ristoranti del territorio di Bergamo e a seguire in tutta Italia”.

“Oltre a rappresentare un’opportunità per poter contribuire alla lotta allo spreco alimentare, i nuovi rimpiattini in cartoncino sono anche oggetti ‘d’autore’, riutilizzabili in ogni occasione”, ha sottolineato Montalbetti, direttore generale di Comieco. “Allargare l’adozione di questa buona pratica è un ulteriore passo avanti nella crescita di comportamenti responsabili e sostenibili. Come la raccolta differenziata di carta e cartone in cui la città di Bergamo si distingue per gli ottimi risultati. Secondo i dati in possesso di Comieco, infatti, nel 2018 nel capoluogo orobico sono stati raccolti circa 82 chili di carta e cartone per abitante, un dato ben al di sopra della media nazionale e regionale”.

I ristoranti che vogliono aderire alla campagna e acquistare i rimpiattini possono farlo compilando il modulo al seguente indirizzo web: https://goo.gl/forms/dshdS6Ef2gKio5mH3

Il costo riservato per il singolo rimpiattino è di 0,95 euro compreso iva.

aderenti rimpiattino

 

 




“Rimpiattino”: Ascom Bergamo presenta la “doggy bag” italiana

Ha un nome italiano, è colorato, allegro, ecologico e ha un… “cuore” delizioso: E’ nato il “Rimpiattino”, la versione italiana della Doggy Bag, realizzata da Fipe e Comieco, che hanno unito le loro forze contro lo spreco alimentare. Lunedì 4 febbraio alle 16.00 alla Sala Conferenze-Ascom Confcommercio Bergamo in via Borgo Palazzo 137 a Bergamo verrà presentata la nuova campagna contro lo spreco alimentare “Rimpiattino, la doggy bag all’italiana”. I boxes in cartoncino, decorati da designer affermati e illustratori, permettono al cliente di portarsi a casa cibo e vino non consumati in ristorante.

Ascom accoglie così l’iniziativa lanciata da Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica) e Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) che promuovono una campagna di sensibilizzazione per coinvolgere i ristoratori bergamaschi sul tema dello spreco alimentare e diffondere nei locali l’uso del “rimpiattino”.

L’incontro del 4 febbraio è aperto a tutti i ristoratori e gestori di pubblici esercizi. Per iscriversi è sufficiente compilare questo modulo: https://goo.gl/forms/spfLs8cDP2oqaHaq2

Ai primi 50 ristoratori che aderiranno all’iniziativa scrivendo a questo link https://goo.gl/forms/Ie4TuIqVmwq9Z7nx2, Ascom regalerà nel corso dell’incontro una dotazione di rimpiattini.




Turismo enogastronomico: Gli italiani scelgono le loro mete in base al buon cibo

Nel film “Mangia, prega, ama” Elizabeth Gilbert, che viene interpretata dalla pluripremiata Julia Roberts, dopo il suo divorzio difficile decide di lasciare tutto, per intraprendere un lungo viaggio. Tra le tappe, che la donna racconta nel suo diario, sceglie l’Italia per il suo soggiorno di quattro mesi in Italia, visitando Roma e Napoli, scoprendo i piaceri della buona cucina italiana e godendosi la vita nel dolce far niente.

Pasta, pizza, carne, pesce, dolci: la gastronomia e pasticceria italiana offre una vasta gamma di prelibatezze che conquistano i palati più esigenti e funzionano da volano per il turismo. E’ quanto emerge dalla seconda edizione del Rapporto sul Turismo Enogastronomico italiano pubblicato sotto la supervisione scientifica della World Food Travel Association e dell’Università degli studi di Bergamo, con il patrocinio del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, di Enit – Agenzia Nazionale del Turismo, Federculture, ISMEA, Fondazione Qualivita e Touring Club Italiano, presentato a Milano dall’autrice Roberta Garibaldi.

Si scopre, quindi, che il turismo enogastronomico continua a crescere: +48% di interesse in un anno, percentuale che coinvolge il 45% dei turisti italiani. Sono sposati o convivono e provengono da tutto il Paese, in particolare dall’Italia meridionale: in queste regioni, infatti, la propensione a viaggiare con motivazioni legate all’enogastronomia arriva al 52%, contro un 47% nelle regioni del Centro Italia, un 41% per quanto concerne i territori del Nord Ovest e un 39% del Nord Est. Questo segmento turistico interessa in modo trasversale tutte le generazioni, in primis gli appartenenti alla Generazione X (ossia i nati tra il 1965 e il 1980) e ai Millennials (1981-1998): il 47% dei primi e il 46% dei secondi ha dichiarato di avere svolto viaggi di natura enogastronomica, con un incremento di interesse dei Millennials dell’86% su base annua, i quali prediligono destinazioni dove quest’offerta è ampia e diversificata e si integra armoniosamente, sia con un contesto di particolare pregio paesaggistico, sia con un’identità culturale forte e radicata nella popolazione residente. Ad affermarsi è quindi il concetto di “paesaggio enogastronomico”, ovvero quell’insieme di cultura, persone, ambiente, attività e prodotto tipico, che il turista italiano prende sempre più in considerazione quando sceglie la meta del suo prossimo viaggio.

Il 98% dei turisti italiani ha partecipato ad almeno una esperienza enogastronomica nel corso di un viaggio compiuto negli ultimi 3 anni. Fra le più popolari figurano, oltre al gustare prodotti tipici, visitare un mercato (82%) e il recarsi presso bar e ristoranti storici (72%). Grande interesse suscitano le esperienze di visita ai luoghi di produzione, con in primis le aziende agricole (62%) che registrano un tasso di interesse maggiore rispetto alle cantine (56%), mentre il 68% dei turisti italiani vorrebbe che l’Italia avesse un museo nazionale dedicato alla sua ricchezza enogastronomica.

E l’Italia cosa sa e può offrire? Secondo il Rapporto, 825 prodotti agroalimentari e vitivinicoli ad Indicazione Geografica, 5.056 Prodotti Agroalimentari Tradizionali, 4 beni enogastronomici inseriti nella lista del patrimonio tangibile e intangibile dell’UNESCO, 2 città creative UNESCO dell’enogastronomia, 334.743 imprese di ristorazione, 875 ristoranti di eccellenza, 23.406 agriturismi che offrono servizi di alloggio, ristorazione e altre proposte turistiche, 114 musei legati al gusto, 173 Strade del Vino e dei Sapori. A ciò si aggiungono una molteplicità di esperienze a tema, quali visite e degustazioni nelle cantine, nei birrifici e nei frantoi, sagre e feste enogastronomiche, esperienze di social eating e cooking class che trovano uno spazio sempre maggiore nell’offerta degli intermediari tradizionali e online. Un’offerta consistente in termini numerici che nell’ultimo anno è cresciuta, anche se in modo non consistente per tutte le tipologie, e che riflette la ricchezza e la varietà del patrimonio eno-gastro-turistico-italiano, da Nord a Sud, nelle maggiori città così come nei luoghi periferici.

Per Roberta Garibaldi, autrice della più completa e autorevole ricerca sul settore: “Si tratta di un dato importante, che non solo certifica la crescente rilevanza di questo segmento turistico tra i viaggiatori del Belpaese, ma che deve diventare un forte elemento di attenzione per tutte le destinazioni italiane, per stimolare un’offerta eno-gastro-turistica sempre più strutturata”.




Premio Excellent 2019 a Enrico Cerea

Cerea: un nome sinonimo di eccellenza. Lo stile culinario inconfondibile della famiglia Cerea delizia da anni i palati più esigenti, comunicando la cultura gastronomica con prodotti di altissimo livello qualitativo, integrando la tradizione con le tecniche più moderne.

A Enrico Cerea, lo chef stellato di Ristorante Da Vittorio di Bergamo e dimora Relais & Chateaux, viene assegnato il Premio Excellent 2019 per la sua passione incondizionata e il suo contributo alla valorizzazione e alla promozione del brand Italia nel mondo.

«Un nome: Vittorio, ma soprattutto una famiglia, simbolo di eccellenza nel mondo della ristorazione e dell’accoglienza. Da oltre 50 anni Da Vittorio è un luogo speciale, nel quale si respira tutta l’armonia e la professionale sintonia che unisce la famiglia Cerea e i suoi collaboratori. Un modello ristorativo familiare simbolo del miglior made in Italy, la cui cucina si caratterizza per una “raffinata opulenza” che abbraccia l’innovazione e privilegia i migliori prodotti nazionali», spiegano del premio.

Il premio, ideato da Mario Mancini (Master Meeting) e dalla senatrice Ombretta Fumagalli Carulli, che presiede la giuria, è riservato a imprenditori e manager del turismo e dell’ospitalità, vero asset strategico dell’economia italiana, ma anche a personalità di primissimo piano del mondo della politica, dell’economia, della cultura, dello sport e della solidarietà che si distinguono per il loro contributo alla valorizzazione e alla promozione del brand Italia nel mondo.
La premiazione si terrà a Milano, lunedì 11 febbraio 2019.

 

 




Risto Boom: corso intensivo di alta formazione dedicato al settore “food”

Dopo il sold out della prima edizione torna Risto Boom: due giorni di alta formazione dedicata a gestori ed imprenditori della ristorazione organizzata da Gp.Studios, la società di consulenza e formazione per il turismo e la ristorazione.

La nuova edizione di Risto Boom prenderà vita il 4 e 5 febbraio 2019 nell’esclusiva cornice dell’Hotel i Portici di Bologna. Quello che rende unico Risto Boom è il livello di autonomia che lascia ai partecipanti, ognuno infatti acquisirà: un preciso metodo di lavoro per tenere sotto controllo la propria azienda, organizzare la strategia e gestire al meglio i numeri per aumentare il ROI; conoscenze e strumenti operativi, un know how acquisito grazie dell’esperienza dei docenti, tutti consulenti attivi e focalizzati nel campo della ristorazione; la metodologia e la visione che ha portato al successo decine di casi pratici, analizzandoli e comparandoli con la propria azienda.

Si divideranno la cattedra tra docenti di prestigio e di lunga esperienza nel campo della ristorazione: Giacomo Pini, Ceo Gp.Studios, Esperto in Marketing e Strategia, con oltre venticinque anni di esperienza internazionale come consulente e formatore, è anche autore di svariati testi sull’argomento. Giacomo Belotti, F&B Manager Gp.Studios, esperto in Restaurant Start Up e Management. Consulente e formatore in area F&B, dopo importanti esperienze all’interno di locali della ristorazione. Gianni Vitale, formatore Gp.Studios, consulente commercialista specializzato in controllo di gestione e gestisce strategicamente e contabilmente diverse realtà ristorative. I tre relatori si confronteranno con i partecipanti sui temi dell’ingegnerizzazione del menù, controllo dei costi, food cost e standardizzazione dei processi.

Ma cosa vuol dire esattamente standardizzare? Significa creare un format operativo che tutto lo staff può seguire per ottimizzare la conduzione di un ristorante. Quindi per ridurre i costi, abbreviare i tempi di lavoro e non ultimo soddisfare più velocemente le esigenze dei clienti. Cosa possiamo standardizzare? Innanzi tutto il food cost, gli approvvigionamenti e il magazzino. Ma anche l’organigramma, il visual merchandising e i processi operativi. Il costo delle materie prime va standardizzato per poter gestire con accuratezza gli ordini di magazzino, prendere decisioni di pricing e tagliare gli sprechi. Standardizzare l’organigramma è importante nella gestione delle risorse umane. La pianificazione del lavoro può essere intesa come programmazione vera e propria delle operazioni da svolgere in cucina. Mentre, in senso più ampio riguarda la divisione delle operazioni da svolgere in un determinato periodo di tempo. Standardizzare i canoni visual, invece, ha a che fare con la simmetria il ritmo, la verticalizzazione nella disposizione degli ingredienti nel piatto, la creazione di vetrine impattanti e che producono profitto. Per quel che riguarda i processi operativi, la standardizzazione delle procedure non coinvolge solo la cucina, ma anche la sala, il personale occasionale e di servizio. E’ fondamentale definire la sequenza delle azioni di routine da compiere ogni giorno: dall’apertura del locale, passando per la preparazione della sala, alla mise en place, fino all’organizzazione dei flussi di lavoro e all’accoglienza del cliente.

Per informazioni e iscrizioni: Gp.Studios
www.ristoboom.com
commerciale@gpstudios.it
Tel: +39 0543 84099

 




Accordo Intesa – Fipe: Azzerate le commissioni per importi sotto i 15 euro

Intesa Sanpaolo e FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) hanno siglato un accordo che prevede l’azzeramento delle commissioni, in carico agli esercenti che operano nel settore della ristorazione, dell’intrattenimento e del turismo, per tutte le transazioni POS di importo inferiore ai 15 euro.

L’obiettivo è fornire alle aziende (100.000 associate alla federazione, tra cui 4.000 nella provincia di Bergamo) strumenti su misura per l’operatività quotidiana e per rispondere alle nuove esigenze: pagamenti digitali, fatturazione elettronica e finanziamenti per accrescere la qualità dei servizi e la capacità di competere.

Positiva l’attenzione verso alcune problematiche che toccano ristoranti e pubblici esercizi come i finanziamenti indirizzati ai creditori di QUI!Group fallita nei mesi scorsi e che ha lascito in difficoltà anche molte delle imprese bergamasche. In particolare l’accordo punta all’incremento dell’utilizzo della moneta elettronica, in quanto azzera le commissioni a carico dell’esercente per tutte le transizioni Pos sotto i 15 euro. Questa mossa vuole diffondere maggiormente l’utilizzo di bancomat e carte di credito per i micro pagamenti, che nei bar rappresentano, in alcune fasce orario, più del 90% degli incassi“, nota il direttore Ascom Confcommercio Bergamo, Oscar Fusini.




Sarnico tra Liberty e relax

   

NOTTE DA SOGNO

si possono acquistare salumi e formaggi del territorio.

L’Altro Pizzicotto

Salumeria Contrada

PAUSA DOLCE

Dicottedicrude

L’APPUNTAMENTO

 

+ la fotografia di apertura è del portale Visitbergamo