Imprese, dalla Regione Lombardia 7,5 milioni di euro per favorire l’internazionalizzazione

In arrivo risorse per sviluppare e consolidare la capacità di azione del bando “Linea Internazionalizzazione Plus” con contributi a fondo perduto. Domande dal 20 aprile

Aprirà il prossimo 20 aprile il bando “Linea Internazionalizzazione Plus – Supporto alla realizzazione di progetti di internazionalizzazione” di Regione Lombardia. La misura, con uno stanziamento di 7,5 milioni di euro, rispetto alle precedenti edizioni prevede ora una quota di finanziamento a fondo perduto e un ampliamento delle spese ammissibili.

Il bando promuove l’internazionalizzazione del tessuto imprenditoriale lombardo, supportando la realizzazione di progetti di internazionalizzazione complessi da parte delle PMI. Tramite programmi integrati di sviluppo, le PMI lombarde potranno dotarsi di un portafoglio articolato di servizi e attività per la partecipazione ad iniziative finalizzate ad avviare in maniera strutturata e/o consolidare il proprio business nei mercati esteri.

Per la Linea Plus sono ammissibili i progetti che prevedano l’affitto spazi e locali, noleggio di stand e materiali ai fini dell’allestimento dei locali. Sono quindi compresi arredi, attrezzature e strumentazioni tecniche. È inoltre contemplata la quota di partecipazione e iscrizione alle fiere, incluse quelle virtuali. Ammesse anche le spese per l’utilizzo di piattaforme di matching/agendamento di incontri collegati alle fiere. Sono inclusi anche i servizi di trasporto e similari connessi al trasporto di campionari utilizzati, servizi di interpretariato e traduzione. Inoltre sono consentiti i servizi erogati da società intermediarie per la messa a disposizione di personale dedicato, servizi di catering, servizi assicurativi collegati.

Sono infine autorizzati i progetti per la realizzazione di materiale informativo. Tra questi la realizzazione, redazione e traduzione testi, grafica e stampa, di cataloghi/brochure/cartelle stampa in lingua straniera. Concessi inoltre lo sviluppo e l’adeguamento di siti web per i mercati esteri e le azioni di web marketing. Sono ammissibili anche i progetti che prevedono spese totali per un importo non inferiore a 40.000 euro.

L’agevolazione è concessa fino al 100% delle spese ammissibili di cui l’80% sotto forma di finanziamento agevolato ed il restante 20% sotto forma di contributo a fondo perduto ed è compreso tra un minimo di 40.000 euro e un massimo di 500.000,00 euro.

Per tutte le informazioni: https://www.fesr.regione.lombardia.it/wps/portal/PROUE/FESR/Bandi/DettaglioBando/Agevolazioni/linea-internaliz-plus.




Arte in vetrina, le opere arrivano nei negozi di Romano

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Si conclude a Romano di Lombardia il lungo viaggio della mostra “L’acqua come slancio vitale”, dedicata alle opere vincitrici della prima edizione del Premio Arte UniAcque, che, con la regia dell’Ascom, è stata ospitata nei negozi dei principali centri della provincia di Bergamo a partire dal giugno scorso.

Con questa iniziativa le vetrine compongono una galleria d’arte insolita di tele che, con tecniche e stili diversi, raccontano il valore dell’acqua: fonti e acquedotti, misteri della creazione, riflessi notturni, ma anche sguardi critici alle disuguaglianze nella distribuzione delle risorse idriche nel mondo.

A Romano di Lombardia la mostra è allestita da venerdì 22 settembre a domenica primo ottobre ed è realizzata in collaborazione con l’associazione I Negozi di Romano. Sono 24 attività che partecipano, dai bar ai ristoranti, dal beershop all’ottico, passando per il negozio di negozi di fiori, di abbigliamento, di intimo, arredamento, la gastronomia e i servizi, portando un tocco d’arte in vetrina e nello shopping.

Il tour delle opere è partito a giugno da Trescore per spostarsi, nel corso dell’estate, nelle località turistiche della provincia (nell’ordine Sarnico, Lovere, Clusone, Castione della Presolana e Oltre il Colle) fino ad approdare a Zogno, Albino e concludersi a Romano.

I negozi che espongono

  • VENERE – VIA COLLEONI
  • OTTICA DANTE – VIA COLLEONI, 8
  • VERDE CAPRICCIO – VIA COLLEONI, 23
  • BRUNELLI MENOTTI – VIA COLLEONI, 21
  • L’ELFO DECO’  – VIA COLLEONI, 31
  • L’OSTERIA DI RECANATI ELVIRA  – VIA MASNERI, 5
  • BAR CLE D’SOL – VIA MATTEOTTI, 51
  • COMETTI ARREDAMENTI – VIA N. SAURO,31
  • BAR GANDALF  – VIA TADINI,47
  • BIANCHINI VIAGGI – VIA TADINI, 23
  • PEZZONI VIRNA – EHI MELA – VIA TADINI, 27
  • LA SORGENTE ABBIGLIAMENTO – VIA TADINI, 13
  • PALOSCHI LUCA GELATERIA ROMÀ – VIA TADINI, 69
  • VIANELLI DARIO CAFFÈ SAN MARCO – PIAZZA ROMA,11
  • BAR AGORÀ – PIAZZA ROMA, 9
  • GOLOSA ALCHIMIA – VIA G.B. RUBINI, 41
  • OTTICA ROMANO – VIA BALLILA, 19
  • TECNOCASA – VIA MONS. ROSSI, 23
  • CORNA SERVIZI IMMOBILIARI – VIA MARIO CAVAGNARI, 30
  • RADIOGIANNI – VIA INDIPENDENZA, 1
  • COLPANI MARCO – PRINK – VIA DELL’ARMONIA, 56
  • HOTEL RIST. LA CONCHIGLIA – VIA DEL COMMERCIO, 2
  • CAFFÉ 500 – VIA DELL’ARMONIA, 104
  • BIRRA MUNDI – VIA G. RUBINI, 17



Street food, Romano lancia il concorso fotografico

street food clickPer chi ama immortalare piatti e prodotti, c’è la possibilità di condividere i propri scatti “nel mondo reale” e non solo in rete. Partecipando a “Street food click”, iniziativa promossa dal Comune di Romano e dell’associazione Il Romanino che chiede di impugnare macchina fotografica o telefonino e scatenare fantasia e inquadrature sul tema dello street food. Le migliori immagini saranno esposte in una sezione della mostra “Tutti a tavola. L’arte è servita!”, realizzata in occasione dell’Expo, che sarà allestita nella sala pubblica della Rocca viscontea di Romano dal primo al 10 maggio prossimi. Le fotografie devo essere inviate entro il 5 aprile a: streetfoodclick@gmail.com; WhatsApp: 3297903688; facebook: il Romanino cultura.




Romano, «in arrivo un nuovo piano parcheggi»

sebastian nicoli - sindaco romano di lomabardiaL’amministrazione comunale di Romano va incontro alle esigenze dei commercianti riprogettando il piano dei parcheggi, sia a pagamento sia gratuiti. La situazione è stata ereditata dalla precedente giunta, guidata da Lamera. Il nuovo piano partirà entro l’anno. «Una volta piazza Fiume era tutta a strisce bianche, con la conseguenza che le auto, spesso stanziali, saturavano i posti – spiega il sindaco, Sebastian Nicoli -. Oggi dobbiamo rivedere tutti i parcheggi, compresi quelli dell’ospedale, della stazione e della circonvallazione a ridosso del centro storico. È riduttivo e poco sensato concentrarci in una solo zona, guardiamo all’insieme per creare una giusta rotazione». Al vaglio dei funzionari comunali ci sono l’introduzione di formule di sosta breve per chi deve fare delle commissioni veloci e l’eliminazione di alcuni paradossi come il divieto per gli abbonati di parcheggiare in piazza Fiume.

Chi gestisce attività in centro lamenta anche la scarsa vigilanza su questuanti e venditori abusivi. «La nostra politica è di perseguire i molesti – prosegue il primo cittadino -, la sinergia di lavoro tra vigili e carabinieri ha abbassato il numero di furti, che avvenivano durante le ore del mercato, il giovedì mattina. Quanto agli abusivi, posso assicurare che chi mette il proprio banco, è registrato e ha tutti i permessi per farlo».

A marzo partirà anche la sperimentazione delle telecamere intelligenti in grado di selezionare immagini che saranno inviate alle forze di polizia. Il primo occhio elettronico sarà installato nei pressi del monumento ai caduti. Sarà un’iniziativa di tutela che punisce chi non può entrare nella ztl. Non tutti i commercianti sono però favorevoli, considerandolo un ulteriore ostacolo per chi lavora con fornitori che vengono da fuori. «È un’azione di salvaguardia per chi lavora – motiva Nicoli -. Un centro storico con una buona vivibilità per i pedoni è più bello e appetibile». Anche il Comune si è attivato nel promuovere l’attrattività del paese con iniziative nei weekend, come “Romano medievale” con le rievocazioni in costume, lo scorso settembre. «Ricordo una domenica con un migliaio di persone, non romanesi, che passeggiavano per le vie del centro, i negozi erano tutti chiusi, con l’eccezione dei bar affollatissimi, ma la mattina dopo avrebbero aperto tutti, con molti meno vantaggi: mi sono domandato il senso – lamenta il sindaco -. Se il commerciante vuole fare affari, oltre all’imprenditorialità e alle capacità innovative, deve cambiare mentalità».

 

 




La delegazione Ascom: «Pesa la vicinanza dei centri commerciali»

Mauro Briccoli - Ascom Romano di Lombardia rit e ritA Romano di Lombardia, dopo uno sviluppo durato un decennio, da un paio d’anni il commercio si è stabilizzato. Sono 82 le attività presenti, inclusi i bar. Il tasto dolente sono i costi sempre più difficili da sostenere. «Molti sono gli interessati al commercio che passano da noi in ufficio per chiedere informazioni per l’inizio di un’attività – spiega il responsabile della delegazione Ascom, Mauro Briccoli -. Ma quando sottoponiamo loro un resoconto delle spese che devono affrontare si spaventano e desistono. Quelli già avviati cercano, invece, di stare in piedi, spesso sono disorientati tra le tante tasse da pagare, quali Imu, Tasi, Tares» per citarne alcune.

Il malessere è diffuso e non colpisce un settore più di un altro. Tra chi si presenta agli sportelli ci sono anche molti extracomunitari: «Cercano di aprire la partita Iva principalmente come ambulanti ma difficilmente concludono l’operazione», aggiunge Briccoli. A influire sulle attività è anche la vicinanza dei centri commerciali: il Borgo aperto nel 2002, l’Antegnate shopping center, avviato nel 2009 e con maggiore capacità attrattiva per i suoi settanta negozi e, fino a poco tempo fa, Le Acciaierie di Cortenuova, attivo dal 2005 puntava ad avere 175 negozi, ma oggi ha chiuso. La Bassa bergamasca conta, infatti, su un bacino di 200mila residenti. E i supermercati possono essere d’appeal se, come nel caso di Romano, sono nel raggio inferiore ai venti chilometri.

Il settore che forse risente meno è quello degli agenti di commercio «Anche se effettivamente in questo ultimo periodo hanno subito un notevole ridimensionamento del fatturato anche loro», spiega il responsabile dell’Ascom. Alcuni per limitare i costi di gestione di un negozio conducono la propria attività attraverso la rete. Un esempio può essere il commercio di beni nuovi ed usati con la creazione di un proprio sito internet. Oppure chi punta a prodotti ricercati. «C’è chi tenta nuove strade come chi ha avviato una vendita di alimenti tipici e vino della propria regione e chi apre attività dedicate a giocattoli particolari e al modellismo, come i Lego, che hanno un mercato di nicchia ma che attraggono collezionisti e appassionati – commenta Briccoli – Gli altri, che hanno negozi tradizionali, cercano di ridurre le spese con gestioni a carattere familiare basandosi principalmente sulla fidelizzazione del cliente». E conclude: «Le previsioni economiche dicono che la crisi sta volgendo al termine; noi ci vogliamo credere e nel frattempo cerchiamo di offrire il massimo supporto ai commercianti».




Romano, negozi contro le strisce blu in piazza Fiume

Pietro Giussani, macelleria, via Tadini 60, aperta da trent’anni

Pietro Giussani - Romano di Lombardia rid
 Lei è il presidente dell’associazione dei negozi, qual è la situazione a Romano?

«Purtroppo la grande distribuzione sopperisce alle necessità della clientela. Noi ci perdiamo, ma a pagare lo scotto sono anche le generazioni future. Chi è quel giovane che oggi apre un’attività con tutti i costi che comporta? Magari all’inizio c’è l’entusiasmo, ma poi appena si alza la saracinesca sono spese su spese».

Quali sono i settori che, invece, funzionano?

«Bar e pizzerie da asporto. Lo Stato ha liberalizzato all’eccesso e oggi si vedono tabaccherie che accanto a sigarette e valori bollati offrono anche caffè e cappuccini. Un’assurdità, a mio parere, perché non ci si improvvisa barman».

Il sindaco vorrebbe installare le telecamere intelligenti, ovvero che leggono la targa, cosa ne pensa?

«È un modo per tutelare la zona a traffico limitato dall’entrata di chi non è autorizzato. Ma è un’iniziativa che mi lascia perplesso. Credo che sia un ostacolo ulteriore per chi lavora e magari aspetta la merce dai fornitori».

 

Valerio Pagani, bar La Chicheria, via Tadini 40

Valerio Pagani - Romano di Lombardiab ridQual è la priorità per incentivare le attività a Romano?

«Io punterei a sistemare la situazione dei parcheggi in piazza Fiume: introdurrei quelli a disco orario, fino a due ore, e lascerei solo un quarto a pagamento. Le strisce blu vanno bene per chi deve fare una commissione veloce in centro, non per chi ci lavora o vuole passare un pomeriggio a fare shopping. Sono penalizzanti».

Oggi dove parcheggiano i clienti?

«Piazza Fiume è sempre vuota, proprio perché cara: 80 centesimi all’ora. In compenso, il parcheggio dell’ospedale, che è gratuito, è sempre strapieno. Ma crea un disagio alla gente che ha bisogno di fermarsi per fare esami o andare a far visita a parenti ricoverati».

Mariano Costardi, “Pavone Rosso”, negozio di scarpe e pelletteria, avviato trent’anni fa in via Rubini 9

Mariano Costardi - Romano di Lombardia ridCome si fronteggia la crisi degli acquisti?

«Anche i giganti al giorno d’oggi faticano. Le regole del mercato valgono per tutti. Molti nostri colleghi restringono l’offerta scegliendo di vendere solo articoli da donna oppure puntano a risparmiare sulle spese per il personale con una gestione familiare».

La vostra strategia qual è?

«Noi, al contrario, crediamo che sia importante proporre una vasta gamma di prodotti e di qualità».

Dunque, non pesa la concorrenza dei centri commerciali che sono a pochi chilometri da Romano?

«Non possiamo lamentarci. Anzi, direi che ci hanno aiutato a fare una selezione».

In che senso?

«Chi è andato là, e magari ha acquistato, poi è tornato da noi».

Pinuccia Bedoschi, Elisabeth abbigliamento uomo e donna e bigiotteria, via Tadini 6

Pinuccia Bedoschi - Romano di Lombardia ridQual è la priorità dei commercianti in questo momento?

«Chiediamo all’amministrazione che i parcheggi di piazza Fiume non siano a pagamento. Noi che gestiamo attività ne risentiamo molto. Ogni ora dobbiamo chiudere e correre a cambiare il tagliandino, altrimenti il vigile è già pronto a fare la multa».

Qual è la situazione delle vendite?

«Il negozio è appena nato, avviato lo scorso novembre. La passione è tanta, per ora si sopravvive».

Cosa, invece, funziona?

«L’associazione dei commercianti ci tutela molto e bene. La quota di adesione è bassa rispetto alle attività proposte: eventi, luminarie, vetrine a tema. Anche grazie al loro contributo nel rendere vivo il paese, la situazione è migliore di altri centri vicini e più grandi, come Treviglio».

Silvana Russi, “Casa del bambino”, abbigliamento, via Tadini 11

la casa del bambino - Romano di LombardiaQual è la situazione del commercio?

«Pessima».

Se avesse la bacchetta magica cosa farebbe?

«Trasformerei tutte le strisce blu dei parcheggi in bianche».

Perché?

«Non mi sembra giusto che chi lavora qui otto ore al giorno debba pagare per parcheggiare la propria auto. In secondo luogo, ci sono troppi ambulanti senza permessi e questuanti che infastidiscono i passanti. Per noi scatta subito il verbale per la minima svista. Loro sono liberi di muoversi, importunare e vendere».

Il negozio è stato avviato oltre mezzo secolo fa. Quali sono stati gli anni più difficili?

«Con la crisi ormai ci conviviamo. Mia suocera, Maria Teresa Martinelli, che è la titolare, sostiene che il 2014 sia stato l’anno più nero. I clienti vogliono risparmiare e si rivolgono agli shopping center. Chi vuole il capo bello, viene ancora qui. Per fortuna»”.

Alessandro Bonetti, “Civico 54”, negozio di abbigliamento, via Tadini 54 e via Stadio 12/14

Alessandro Bonetti - Romano di Lombardia ridCome vanno gli affari?

«È un disastro, in tutti i sensi. Non arriva gente, i negozi sono deserti».

Quale potrebbe essere l’aiuto dal Comune?

«Va tolta la riga blu, almeno a metà parcheggi che sono al servizio del centro storico. Dà fastidio a tutti, a noi commercianti che lavoriamo, ma anche a chi deve fare acquisti o commissioni».

Ci sono altre pecche?

«Manca la vigilanza. Ci sono ambulanti che fermano con insistenza le persone e offrono di tutto, dai fiori a scarpe e borse. Il giovedì mattina, quando c’è il mercato, la situazione è fuori controllo. Così non va bene».