Saldi invernali: in Lombardia si comincia il 7 gennaio

Al via i saldi invernali che in Lombardia prenderanno il via il 7 gennaio, con una durata di 60 giorni e quindi fino a domenica 7 marzo 2021.

Per effetto della situazione di emergenza provocata dalla pandemia, l’Ufficio Studi Confcommercio stima che quest’anno lo shopping dei saldi interesserà oltre 15 milioni di famiglie e ogni persona spenderà circa 110 euro, muovendo però in totale 4 miliardi di euro contro i 5 miliardi dell’anno scorso. In Bergamasca, secondo Ascom Confcommercio Bergamo, la stima è più alta con una spesa procapite di circa 124 euro, e una spesa complessiva di oltre 138 milioni di euro.

i consumatori ad acquistare nei negozi di prossimità ma anche a diffidare da sconti esagerati e confidiamo nell’onestà e nella trasparenza di tutta la categoria”.

Veniamo da mesi difficili con le chiusure di novembre e un dicembre con consumi a singhiozzo anche a causa dei ritardi del cashback – aggiunge Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo -. C’è poi il rebus chiusure alle porte, con danni soprattutto per i negozi nei centri commerciali, e l’impatto del commercio elettronico sui saldi che, di fatto, è un’ulteriore spada di Damocle sulla categoria. Alla luce di queste problematiche, occorre che il Governo garantisca la libertà di spostamento tra i comuni e quindi anche una stabilità di apertura dei negozi, anche perché dopo questo primo weekend di saldi i rischi di assembramento al loro interno saranno minori”.

 

La guida e il vademecum sui saldi

Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, inoltre, Federazione Moda Italia e Confcommercio ricordano alcuni principi di base sui saldi ai tempi del Covid:

  1. la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

  2. non c’è obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante.

  3. cashless.

  4. obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

  5. obbligo di igienizzazione delle mani con soluzioni alcoliche prima di toccare i prodotti.

  6. obbligo di indossare la mascherina fuori dal negozio, in store ed anche in camerino durante la prova dei capi.

  7. sono a carico del cliente, salvo diversa pattuizione.

  8. obbligo di esposizione in vetrina di un cartello che riporti il numero massimo di clienti ammessi nei negozi contemporaneamente.

Confcommercio segnala, inoltre, le varie iniziative promosse sull’intero territorio nazionale da Federazione Moda Italia, come “Saldi Chiari e Sicuri”, “Saldi Trasparenti”, “Saldi Tranquilli”.

 




Saldi estivi, la Regione Lombardia li anticipa a sabato 25 luglio

Saldi anticipati di una settimana. La decisione è arrivata ieri da Regione Lombardia che con una delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Mattinzoli, ha deciso di far partire i saldi già sabato 25 luglio.
L’anticipo si è reso possibile in virtù della decisione assunta dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome lo scorso 7 maggio, che rimetteva alla valutazione delle singole Regioni l’eventuale anticipo rispetto alla data del 1° agosto, in relazione alla situazione economica derivante dal Covid-19. Un anticipo che non mancherà di causare in questi pochi giorni tempo disagi al mondo del commercio. Da sempre, infatti, i saldi, dividono gli operatori tra chi ritiene giusto ritardarli e chi anticiparli, ma una decisione così affrettata non giova a nessuno.

“L’augurio che facciamo è che questo anticipo possa realmente aiutare le nostre imprese – sottolinea il direttore Ascom Bergamo, Oscar Fusini -. Tutto dovrà essere organizzato nel giro di poco e la situazione è talmente grave che ci sono state pressioni sia da chi ritiene giusto ritardare i saldi, sia da chi invece li ha voluti riportare a luglio. Molti operatori si trovano in difficoltà perché non hanno tempo di programmare questo atteso appuntamento. La questione saldi ha sempre diviso gli operatori, ma dopo il lockdown era stato deciso di ritardarli pensando così di favorire la vendita della merce a margine pieno, anche la nostra categoria si era espressa per il posticipo”.

Ma non solo: quest’anno i saldi dovranno essere a prova di coronavirus, con l’obbligo di sanificazione delle mani prima di toccare la merce (a discrezione del commerciante invece la sanificazione degli indumenti) e una complessa gestione dei flussi.
“Il percorso che ha portato alla decisione di anticipare i saldi – ha spiegato l’assessore Mattinzoli – nasce da sollecitazioni scaturite da un confronto serrato con le categorie. La strada del dialogo è sempre stata e continuerà a essere alla base del rapporto tra la nostra Giunta e le associazioni di settore”.

IL DECALOGO DEI SALDI CHIARI E SICURI

  1. Mantenere la distanza di 1 metro tra i clienti
  2. Igienizzare le mani prima di toccare i prodotti
  3. Utilizzare obbligatoriamente la mascherina
  4. Il cambio dei prodotti è a discrezione del negoziante e solo se non danneggiati
  5. La prova dei capi è a discrezione del negoziante in questo caso indossare la mascherina e igienizzare le mani
  6. Favorire modalità di pagamento elettroniche
  7. Assicurare la stagionalità dei prodotti in saldo e il deprezzamento se non vengono venduti entro un certo periodo di tempo
  8. Ė obbligatorio esporre il prezzo di vendita, lo sconto e il prezzo finale
  9. Modifiche e/o adattamenti sartoriali sono a carico del cliente, salvo diversa pattuizione
  10. Sostare all’interno dei locali solo il tempo necessario all’acquisto di beni



Al via i saldi estivi, parte la caccia all’affare

Valore dei saldi estivi (miliardi di euro) 3,5

Numero famiglie italiane (milioni) 26,0

Numero famiglie che acquista in saldo (milioni) 15,6

Acquisto medio a famiglia per saldi estivi (euro) 224

Numero medio dei componenti di una famiglia 2,3

Acquisto medio per persona (euro) 97

Fonte: elaborazione Ufficio Studi Confcommercio

Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Confcommercio ricorda alcuni principi di base:

3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante.

4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.

5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

Saldi invernali: andamento discreto

Moderato ottimismo per i saldi invernali. E’ questo quanto si percepisce tra i commercianti bergamaschi dopo l’avvio delle vendite di fine stagione, che come succede negli ultimi anni solo nei primi giorni e nei primi weekend segnano i numeri più significativi.

“I primi giorni sono andati discretamente bene sia a livello bergamasco ma anche in generale in Lombardia dove lo scontrino medio è stato di circa 90-95 euro”, commenta Diego Pedrali, presidente del Gruppo abbigliamento, calzature e articoli sportivi di Ascom Confcommercio Bergamo e componente della giunta nazionale Federazione Moda Italia.

L’andamento di quest’avvio dei saldi, con una percentuale di sconto nella provincia di Bergamo attorno al 30%, ha avuto quindi riscontri positivi, nonostante il Black Friday abbia “creato svantaggi nei confronti dei saldi portando la gente ad acquistare prima”.

Per questo motivo, il presidente del Gruppo abbigliamento nota che si deve riflettere “se conviene posticipare la data dei saldi per dare opportunità ai negozianti di vendere con maggiore margine di stagionalità. Infatti, Federmoda in collaborazione con Format Research ha effettuato negli anni precedenti un sondaggio per chiedere se sia giusto posticipare a fine gennaio o ai primi di febbraio i saldi, oppure lasciare la massima libertà al commerciante di poter fare delle svendite per tutto l’anno. La maggioranza degli operatori commerciali ha espresso che occorre posticipare le vendite a prezzi ribassati”.

Da combattere anche il problema delle svendite a forma celata che come evidenzia Pedrali “purtroppo avvengono dappertutto e la multa per chi non rispetta le regole non è molto elevata, mentre vanno introdotte regole e tasse anche sulle vendite via web”.

Nonostante le offerte “nascoste” del periodo pre-saldi, il 61% dei consumatori aspetta il periodo ufficiale delle promozioni di fine stagione per poter risparmiare e si orienta di più nella qualità che al prezzo.

Quest’anno gli articoli più venduti, soprattutto nelle province del Nord d’Italia, non sono stati quelli tipicamente invernali date le condizioni climatiche straordinarie di quest’inverno: “Mentre è successo il contrario al Sud dove hanno chiesto anfibi, stivali, piumini”.

Come, però, un commerciante può attirare la clientela? Secondo Pedrali “l’unico sistema con cui conquistare il cliente è la professionalità, come accade nei negozi del vicinato dove c’è il dialogo con il cliente, per far sì che questo abbia risolto ogni suo dubbio e quesito che si pone scegliendo un capo”, che come nota se è difettoso, grazie al decreto legge n.24 del 2002, può essere sostituito o riparato entro due anni dal suo acquisto.




Saldi al via sabato, si spenderanno 140 euro a persona

Da sabato 5 gennaio anche a Bergamo, come in tutta la Lombardia, sarà possibile fare acquisti a prezzi scontati.

Secondo i calcoli di Confcommercio, il giro di affari complessivo sarebbe di circa 5 miliardi, mentre oltre 15 milioni di famiglie saranno interessati alle occasioni.

La spesa media prevista, anche a Bergamo, dovrebbe aggirarsi tra i 280 e i 325 euro a famiglia e la spesa pro capite in abbigliamento, calzature e accessori tra i 122 e i 140 euro.

Sui saldi invernali pesa il Black Friday, che quest’anno ha spinto molti a fare acquisti scontati anticipati. «Questo è stato l’anno in cui più si è sentito l’impatto del Black Friday – spiega Oscar Fusini, direttore di Ascom Bergamo –. Molti a novembre hanno abbassato i prezzi e questo ha determinato una stasi delle vendite sino a 10 giorni prima di Natale. Adesso la stagione parte con gli sconti che numerosi punti vendita hanno già anticipato in forma privata. C’è un problema di regole e di sostenibilità. I grandi competono con i piccoli con regole diverse di ingaggio, a iniziare dall’e-commerce, che dovrà essere regolato ricorrendo alla web tax».

Lecito domandarsi se nelle condizioni attuali hanno ancora senso le vendite scontate di fine stagione. «Sì – risponde Fusini – se però le si porta più avanti, a fine gennaio, e si tiene “sotto protezione” il periodo di Natale». Quanto alle previsioni per questa stagione, «non siamo ottimisti – chiosa il direttore di Ascom –. Il Black Friday ha sottratto risorse, ci auguriamo che le vendite siano al livello dello scorso anno».

Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Ascom Confcommercio Bergamo ricorda alcuni principi di base: la possibilità di cambiare il capo è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato; non c’è l’obbligo della prova dei capi; le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante; i capi proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo; il negoziante ha l’obbligo di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.




Saldi, avvio al rallentatore. Acquisti giù del 10%

saldiPrimo fine settimana tiepido per i saldi estivi nella Bergamasca: le prime giornate hanno registrato una tendenza negativa rispetto all’anno scorso. Secondo le stime di Ascom Bergamo Confcommercio gli acquisti sono stati del 10% in meno, con punte negative anche del 12-15%, e uno scontrino medio intorno ai 90 euro.

Il presidente Paolo Malvestiti parla di debutto sottotono: «In generale si sono registrate performance in leggera diminuzione sul 2016. Le famiglie sono ancora in difficoltà e questo si vede anche dal valore degli acquisti. Confidiamo nei prossimi fine settimana. Fare un bilancio dei saldi, a pochi giorni dal via, è azzardato. I conti li faremo alla fine. Per il momento è ancora possibile trovare assortimento di capi e taglie e tante occasioni per rinfrescare il guardaroba. Con il procedere delle settimane l’assortimento sarà via via inferiore».

In questi primi giorni chi attendeva di poter comprare l’abito o le scarpe griffate si è fatto avanti subito, ma non si sono viste file davanti ai negozi. I più gettonati sono stati quelli di abbigliamento e calzature, in particolare i punti vendita delle catene “low cost”. Le famiglie hanno preferito le vie dello shopping e i centri commerciali rispetto alle zone semicentrali e periferiche e hanno acquistato soprattutto costumi da bagno, sandali, polo, camicie, abiti leggeri da donna, calzature sportive e pelletteria.

Le migliori opportunità del settore moda si potranno provare ed acquistare nei negozi fino al 30 agosto.

Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, ogni famiglia spenderà in media per l’acquisto di articoli di abbigliamento e calzature a prezzi ribassati circa 230 euro per un valore complessivo intorno ai 3,5 miliardi di euro.




Saldi al via, Malvestiti: «Premesse per un week end di grande shopping»

Conto alla rovescia per l’inizio dei saldi estivi che, come da calendario regionale, prendono il via sabato primo luglio. Il caldo torrido delle scorse settimane ha deluso le aspettative sul fronte dei consumi che sembrano congelati. La speranza dei commercianti è che la voglia di capi estivi all’ultima moda e i tagli ai prezzi dei cartellini stimolino gli acquisti. Sarà comunque dura la rincorsa dei saldi per sollevare un’altra stagione difficile. Finora il bilancio è in negativo: almeno il 5-6% in meno rispetto alla stagione precedente, che segnava già un ulteriore ribasso rispetto al 2015, in un continuo trend negativo che stenta dal 2008 a vedere un’inversione di tendenza.

Paolo Malvestiti
Paolo Malvestiti

«L’estate arrivata in anticipo, con le temperature record dei giorni scorsi, non sembra aver invogliato gli acquisti, decisamente al di sotto delle attese – commenta Paolo Malvestiti, presidente di Ascom Bergamo -. Maggio e giugno sono stati mesi difficili e ora si spera in un week-end dedicato allo shopping d’occasione. Anche quest’anno la proposta dei saldi sarà di assoluto interesse, sia per assortimento che per i prezzi, con ribassi anche del 40%. I primi giorni saranno come sempre decisivi per le vendite di fine stagione. Speriamo in una buona partenza. I saldi possono essere un’attrattiva anche per i turisti in città e nelle nostre località di villeggiatura».

diego pedrali - vetrina negozio l'uomo più
Diego Pedrali

Come ogni anno, a guastare il clima di attesa per le vendite di fine stagione, si moltiplicano sms, vendite private e promozioni sottobanco, in barba alla legge regionale: «È un meccanismo distorto che danneggia chi rispetta e osserva le regole e al tempo stesso si ritorce contro gli stessi commercianti che ricorrono a questi escamotage – spiega Diego Pedrali, presidente del Gruppo Abbigliamento e Calzature e articoli sportivi Ascom e membro della Giunta di FederModa Italia -. I saldi perdono così anno dopo anno appeal e la concorrenza sempre più forte dell’e-commerce vanifica in buona parte gli sforzi dei commercianti che si impegnano ad animare le vie con notti bianche, aperture domenicali e quant’altro possa stimolare i consumi. La crisi sembra non avere fine e nelle vie dei paesi e dello stesso centro storico si soffre anche per la concorrenza dei nuovi poli commerciali. Abbiamo perso in questi anni troppe insegne, anche storiche, e chi resiste sul mercato lo fa in molti casi a fatica».

Il vademecum Ascom delle vendite di fine stagione

Come ogni anno Ascom ricorda i cinque principi base per i saldi. Cinque regole di trasparenza e di correttezza pensate per la tutela della concorrenza e del cliente: cambi, prova capi, pagamenti, tipologia dei prodotti in vendita e indicazione sui prezzi.

1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

2. Prova dei capi: non c’è obbligo, è rimessa alla discrezionalità del negoziante.

3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l’adesivo che attesta la relativa convenzione.

4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.

5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo iniziale di vendita e lo sconto in percentuale; è facoltativo, ma consigliabile, indicare anche il prezzo di vendita ribassato, mentre è vietato indicare qualsiasi altro prezzo.

Le sanzioni

Le violazioni alla norma sulle vendite straordinarie saranno punite con sanzioni amministrative da 500 a 3.000 euro, secondo la legge regionale 9/2009.




Sbaracco, a Lovere un fine settimana con i super saldi d’inverno

A Lovere ritorna lo “Sbaracco in negozio”, il weekend dedicato ai super saldi di fine stagione. Nei negozi e nelle boutique della piazza e del Centro storico per tutta la giornata di sabato 25 e domenica 26 febbraio si potranno acquistare capi di abbigliamento e accessori con gli sconti più alti e trovare le occasioni più vantaggiose.
L’iniziativa, già apprezzata nella versione estiva, richiama centinaia di clienti provenienti anche fuori provincia ed è anche un’occasione per strizzare l’occhio al turismo in vista della prossima bella stagione. La formula loverese si differenzia dai tradizionali sbarazzi perché la vendita rimane all’interno dei negozi. I negozi aderenti sono riconoscibili dal logo “Sbaracco” esposto in vetrina.

sbaracco lovere feb2017




Saldi al via, si spera in un ponte lungo di shopping

Dopo un Natale così così, la speranza dei commercianti passa ora per i saldi. A Bergamo i saldi invernali avranno inizio ufficialmente, come in tutta la Lombardia e nella maggior parte del resto d’Italia, giovedì 5 gennaio, e dureranno sei settimane.

I negozi potranno mettere in vendita la loro merce a prezzi scontati, permettendo ai clienti di fare affari. Non saranno saldi col botto ma di galleggiamento. La stima, euro più euro meno, è che i bergamaschi, in linea con il resto d’Italia, spenderanno mediamente come nell’anno precedente. Secondo le previsioni dell’Ufficio Studi di Confcommercio ogni famiglia, in occasione dei saldi invernali 2017, avrà a disposizione un budget medio di 344 euro per l’acquisto di capi d’abbigliamento, calzature ed accessori per un valore complessivo, a livello nazionale, di 5,3 miliardi di euro.

Paolo Malvestiti
Paolo Malvestiti

Nella nostra provincia è stato un dicembre freddo dal punto di vista dei consumi: stando alle rilevazioni di Ascom, le vendite nel settore dell’abbigliamento, rispetto a Natale 2015, sono calate del 10% in media. La campagna dei ribassi è attesa quindi dagli operatori come una boccata d’ossigeno, nonostante il crescente ricorso a promozioni, vendite private e la concorrenza sempre più decisa delle vendite on-line.

«I saldi continuano a rappresentare un’opportunità per i consumatori, per cui restano un evento, ma anche per gli esercenti che, in una giungla di sconti e svendite sottobanco, hanno la certezza di muoversi in un contesto di norme definite» sottolinea Paolo Malvestiti, presidente Ascom. Le occasioni non mancano: «L’offerta di prodotti tra cui scegliere è davvero ampia quest’anno dopo un Natale sottotono – continua Malvestiti -. Ci auguriamo che il ponte lungo dell’Epifania incentivi lo shopping e favorisca una partenza positiva delle vendite di fine stagione, dato che l’avvio dei saldi è sempre decisivo per stabilirne la fortuna».

Improbabile però che le vendite di fine stagione possano sollevare le sorti di un anno difficile, come sottolinea anche Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia e vice presidente di Confcommercio: «Le vendite di fine stagione saranno sempre una straordinaria opportunità per i consumatori ma, per noi commercianti, non saranno sufficienti a colmare un gap di consumi fortemente condizionato da un andamento sempre più incerto ed altalenante».

Le regole dei saldi

In questi due mesi di saldi cinque sono i principi base da seguire, cinque regole di trasparenza e di correttezza pensate per la tutela della concorrenza e del cliente: cambi, prova capi, pagamenti, tipologia dei prodotti in vendita e indicazione sui prezzi.

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La possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

2. Prova dei capi

Non c’è obbligo. È rimessa alla discrezionalità del negoziante.

3. Pagamenti

Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l’adesivo che attesta la relativa convenzione. Inoltre è previsto l’obbligo di accettazione dei pagamenti tramite banconat e carte di credito sopra i 30 euro.

4. Prodotti in vendita

I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.

5. Indicazione del prezzo

Obbligo del negoziante di indicare il prezzo iniziale di vendita e lo sconto in percentuale. È facoltà, ma consigliabile, indicare anche il prezzo di vendita ribassato, mentre è vietato indicare qualsiasi altro prezzo.

Le violazioni alla norma sulle vendite straordinarie saranno punite con sanzioni amministrative da 500 a 3.000 euro, secondo la legge regionale 9/2009




Black Friday, a Lovere gli sconti arrivano in anticipo

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Sabato 19 e domenica 20 novembre nei negozi di Lovere arriva “Black week end down”, due giorni di acquisti scontati. Dalle 9 alle 20 i negozi di piazza Tredici Martiri sul lungo lago e del centro storico propongono un anticipo degli acquisti per Natale. All’iniziativa aderiscono dieci insegne. Si potranno trovare capi di abbigliamento donna, uomo e bambini, calzature e pelletteria, oggettistica regalo e occhiali, tutti scontati del 20%.

L’iniziativa si inserisce nel clima di febbre da sconti del “Black Friday”, la giornata che apre la stagione dello shopping natalizio negli Stati Uniti, il venerdì dopo il Giorno del Ringraziamento, ossia il prossimo 25 novembre.

La tradizione statunitense da qualche anno si è affermata anche in Italia, soprattutto per la possibilità di acquistare prodotti tecnologici a prezzi convenienti, e vede in prima linea i siti del commercio on line, le catene ed i centri commerciali. In Lombardia il rito nascente si scontra però con la legge regionale sulle vendite straordinarie che vieta le vendite promozionali degli articoli soggetti a saldo sia nei 30 giorni antecedenti le vendite di fine stagione (al via dal 5 gennaio), sia dal 25 novembre al 31 dicembre. Scegliendo di concentrare gli sconti nel prossimo fine settimana, la manifestazione loverese è invece in piena regola.

Ecco chi partecipa

Spatti calzature – piazza XIII Martiri, 23
La Primavera – via Gregorini, 23
M. Capitanio – via Gregorini, 11
Piruetas – via Tadini, 20
Volpi – via Gregorini, 5
Kocò – via Gramsci 14
Passo Dopo Passo – via G. Marconi 4
Zanetta – piazza XIII Martiri, 30
Visionottica Alberti – piazza XIII Martiri, 12
Silini & Co. – via Gregorini, 13