“Sarnico penalizzata dalla carenza di strutture ricettive”

Sarnico
Una veduta di Sarnico (foto di Fabio Marini)

Basta lamentarsi e scoraggiarsi, a Sarnico i commercianti non ci stanno a piangersi addosso e il termine crisi non lo vogliono più sentire. La parola d’ordine è “avere fiducia e impegnarsi”.

Luigi Arcangeli, neopresidente dell’associazione commercianti locale, è positivo e soddisfatto di quello che si è fatto e si sta facendo. “Il primo obiettivo raggiunto è stato quello di lavorare insieme”. “L’associazione – spiega – raccoglie 110 associati su circa 200 attività. Siamo riusciti a fare gruppo e stiamo collaborando bene. Non è facile farlo, i commercianti hanno interessi diversi tra loro”.

A Sarnico, a detta di Arcangeli, un problema commercio non esiste, “esiste il momento non facile, ma occorre rimboccarsi le maniche e impegnarsi con iniziative e progetti che attraggano i residenti e i visitatori. Non si tratta tanto e solo di fare cassetto, l’obiettivo che ci poniamo è promuovere il territorio e la sua attrattività”.

Archiviata la pista di pattinaggio che i commercianti hanno gestito e che si è automantenuta a livello di spese, ora si è al lavoro per la nuova edizione di Lago DiVino, in programma il 2 e 3 maggio prossimo. Per due giorni sulla piazza, sul lungolago e sulle vie principali del paese saranno presenti una ventina di cantine, molte della Valcalepio con degustazioni e proposte legate all’enogastronomia. La strada intrapresa sembra giusta perché le iniziative attirano tanta gente. “Sarnico ha tante potenzialità – afferma il presidente di Sarnicom – soprattutto d’estate e se dobbiamo fare un bilancio, tra attività chiuse e nuove aperture possiamo dire che siamo in pareggio”.

Commercianti e Amministrazione hanno da tempo puntato sullo sviluppo del turismo e sull’estate come momento più strategico per attirare i visitatori. L’agenda di iniziative messe in campo è fitta e sfodera due appuntamenti di grandissimo richiamo: la Sarnico Lovere Run il prossimo 26 aprile e il Busker Festival a cavallo tra luglio e agosto. Mentre è ormai tutto pronto per l’avvio della stagione dei Lidi: Lido Fosio, Lido Fontanì, Lido Holiday e Lido Nettuno dovrebbero aprire tra la fine di marzo e gli inizi di aprile. Il punto dolente è sempre lo stesso: le strutture ricettive sono poche e il turismo rimane ancora per lo più estemporaneo, legato agli eventi e ai fine settimana. Secondo Oscar Sarzi Amadè del Bar Centrale “chi viene a Sarnico rimane estasiato ma paghiamo sempre la limitatezza dell’ospitalità, il fatto che ci sono poche strutture ricettive. Il lavoro c’è e non stiamo con le mani in mano. Si va per tentativi, la bacchetta magica non l’abbiamo”.

“Da sempre a Sarnico mancano alberghi – riconosce Arcangeli – Da qualche anno c’è il Cocca Hotel che si rivolge a un target alto. Inoltre nel centro storico sono nati diversi b&b che stanno lavorando. Ci vorrebbe qualcuno coraggioso che decidesse di investire”.

  

 

 




Sarnico, al via un piano “salva Contrada”

marco buelli
Marco Buelli

Risollevare la Contrada e farla tornare a risplendere come un tempo. Sarnico ha fatto fronte comune rispetto a un obiettivo che vede finalmente impegnati un po’ tutti: Amministrazione da una parte e commercianti, artigiani, residenti e padroni di case dall’altra. Questi ultimi, prima di Natale, hanno dato vita a un Comitato di salvaguardia del centro s1010torico.

Dopo diversi incontri molto partecipati che sono serviti a mettere sul tavolo idee, opinioni e possibili soluzioni, il Comitato ha stilato una lista di richieste e l’Amministrazione è già al lavoro per studiarne la possibile realizzazione.

Tante le proposte avanzate: una segnaletica che valorizzi le offerte della zona interna del paese, un sistema di telecamere, il mantenimento dell’impianto di filodiffusione in modo continuativo per divulgare le manifestazioni, l’arredo di cortiletti e rientranze, la riparazione della pavimentazione (in particolare della piazzettta Freti) anche del Lungolago che attualmente «non rappresenta un biglietto da visita adeguato per la stagione turistica in arrivo». E ancora, agevolazioni per le ristrutturazioni, uno  studio urbanistico del centro storico improntato a continuità e buon gusto, la vigilanza serale con un servizio di controllo che copra le ore serali fino all’una.

Dice Marco Buelli, presidente del Comitato: «Abbiamo chiesto piccole cose, che possono essere realizzate. L’intento è di tenere il Centro Storico più vivo, sollecitare chi ci lavora e ci abita a fare qualcosa per valorizzarlo, ad esempio ritinteggiando gli edifici per renderli più belli».

Intanto come prima misura “salva Borgo” l’Amministrazione ha defiscalizzato al 50% gli oneri di urbanizzazione. E a brevissimo nelle vie del Centro Storico saranno posate una sessantina di nuove fioriere che avranno la funzione non solo di abbellire i vicoli e le piazzette ma anche di creare un percorso per fare conoscere e vedere angoli poco conosciuti.

«L’obiettivo più importante è di caratterizzare la Contrada – spiega Buelli -. La prima cosa è tenere tutto bello e ordinato, ma i luoghi che rimangono in mente sono quelli particolari. Pensiamo alla colorazione degli edifici. La scelta non può essere affidata al gusto personale di un tecnico piuttosto che un altro e non deve essere casuale ma pensata. In questo senso caratterizzare un luogo significa ad esempio colorare tutti gli stabili di bianco o usare colori forti magari alternandoli con il bianco, oppure prevedere che ogni edificio abbia una decorazione».

Un’altra questione ritenuta strategica per salvare il Centro Storico è la realizzazione di una segnaletica ben illuminata già sul Lungolago attraverso un percorso fotografico che porti la gente in Contrada e segnali le sue attrattive.

L’attenzione del Comitato è centrata sul commercio:  «Le aperture dei locali pubblici nel centro storico sono penalizzate dalle metrature minime richieste sia per i locali stessi che per i servizi igienici inerenti – segnala Buelli – Abbiamo chiesto all’Amministrazione norme più elastiche, anche per quanto riguarda gli orari e la responsabilità del gestore nei casi di disturbo alla quiete pubblica».

«Soprattutto in questo momento in cui la crisi è feroce – evidenzia il presidente del Comitato di salvaguardia del Centro Storico – tutte queste misure hanno il fine di  sostenere il commercio. Non si tratta di favorire un esercente piuttosto che un altro ma di salvaguardare una zona in difficoltà e con essa tutto il paese». «Non commettiamo l’errore di pensare che questo paese, grazie al solo fatto che si affaccia sul lago, dal punto di vista turistico, possa avere vita facile. Il degrado urbano e le difficoltà commerciali attuali devono servire da monito. Un ulteriore impoverimento significherebbe la chiusura di servizi innanzitutto essenziali per gli abitanti di tutta Sarnico e sicuramente anche una minore considerazione da parte dei turisti e frequentatori del nostro paese».




Sarnico, tre giorni di festa del cioccolato

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Sarnico rende omaggio al cioccolato con una manifestazione dedicata. Dal 4 al 6 aprile, dalle 10 alle 20, Piazza Umberto I ospita ‘Sarnico Choco Party’, che propone un intero weekend (lungo per via di pasquetta) di appuntamenti golosi all’insegna di tavolette,  cioccolatini e praline, con bancarelle, momenti di intrattenimento e laboratori per bambini.