Scattano le limitazioni regionali anti-smog

Scatta oggi 1° ottobre 2019 – e rimarrà in vigore fino al 31 marzo 2020 – lo stop ai mezzi inquinanti per contenere le polveri sottili. Il divieto vale anche per i diesel Euro 3 che dovranno restare fermi dalle 7.30 alle 19.30 dal lunedì al venerdì.  Lo stop non terminerà il 31 marzo ma resterà in vigore per sempre, così come lo è già per le auto a benzina Euro 0 e per le diesel Euro 0,1 e 2. Nella Bergamasca si stima siano interessati dalle limitazioni regionali oltre 100mila mezzi. 

Per andare incontro alle necessità delle famiglie la Regione ha messo in campo il progetto MoVe-In (Monitoraggio Veicoli Inquinanti), che permette di monitorare le percorrenze dei veicoli tramite l’installazione a bordo di un dispositivo (c.d. “scatola nera”) in grado di fornire a Regione Lombardia i dati di percorrenza reale, al fine di introdurre nuove modalità di controllo per limitare le effettive emissioni prodotte dai veicoli stessi (maggiori info su www.movein.regione.lombardia.it); e incentivi alla rottamazione (bando rinnova veicoli) per un valore di 26.5 milioni di euro per chi sostituirà i veicoli più inquinanti.  A seconda del valore emissivo del nuovo veicolo si potranno avere finanziamenti da 2 mila fino ad 8 mila euro.
È stimabile che nella Bergamasca arriveranno circa 2,6 milioni di finanziamenti. Il bando, con scadenza prevista il 10 ottobre 2019, verrà prolungato al 2020 con l’aggiornamento dei criteri per l’accesso ai contributi. A ottobre sarà pubblicato un nuovo bando rinnova veicoli dedicato ai privati cittadini.

 




Aria migliorata, revocate le limitazioni per auto e riscaldamento

smogLa qualità dell’aria è migliorata e a partire da domani, venerdì 27 ottobre, vengono revocate a Bergamo, nei comuni lombardi con più di 30mila abitanti e in quelli che hanno aderito al piano antismog le limitazioni al traffico e al riscaldamento disposte nei giorni scorsi in seguito allo sforamento prolungato dei limiti di legge dei PM10.

Secondo l’Arpa i miglioramenti registrati nei giorni scorsi sono sufficienti a far decadere i divieti previsti dal Protocollo Aria del bacino padano e pertanto potranno tornare a circolare i diesel Euro 3 ed Euro 4 e sarà possibile utilizzare impianti di riscaldamento che usano biomasse legnose.

Resta in vigore il fermo disposto dalla Regione Lombardia dal primo ottobre al prossimo 31 marzo dei veicoli euro 1, 2 diesel e degli euro 0 benzina, che non possono circolare dal lunedì al venerdì tra le 7.30 e le 19.30.

Un utile strumento per verificare se e quando il proprio mezzo può circolare o se è possibile accendere stufa e camino in città è il portale del Comune di Bergamo BergamoRespira.it che fornisce anche consigli su come limitare l’inquinamento e salvaguardare la salute.




Smog, ancora in vigore i divieti. Oggi il nuovo verdetto dell’Arpa

La pioggia e il vento non fanno cadere le limitazioni alla circolazione e gli altri divieti scattati lo scorso 17 ottobre come misura di primo livello in Lombardia per contrastare l’innalzamento degli inquinanti nell’aria.

Entro mezzogiorno di oggi si conoscerà la decisione dell’Arpa alla luce dei dati rilevati nella giornata di ieri, domenica 22 ottobre. L’agenzia valuterà in base alle rilevazioni ma anche alle previsioni meteo dei prossimi giorni, che parlano di un nuovo ritorno alla stabilità con sole e alte temperature. Potrebbe arrivare la revoca alle limitazioni ma pure l’inasprimento dei divieti, previsti al raggiungimento del secondo livello di allarme.

Intanto per Bergamo capoluogo e gli altri nove Comuni che aderiscono al Patto per l’aria restano in vigore le limitazioni correnti. Per quanto riguarda la circolazione, è previsto il divieto per le auto euro 3 e 4 diesel dalle 8.30 alle 18.30 e per i veicoli commerciali euro 3 diesel  dalle 8.30 alle 12.30. Queste misure si aggiungono al fermo dei veicoli euro 1, 2 diesel e degli euro 0 benzina, già in vigore dallo scorso primo ottobre.

Sono previste anche limitazioni all’uso delle biomasse (stufe a legna e a pellet): stop all’uso di stufe e camini chiusi di classe ambientale inferiore alle 3 stelle (se si dispone di un altra modalità di riscaldamento).

inquinamento - le limitazioni

 




Smog, lo stop alle auto più inquinanti anticipato al primo ottobre

smog

Quest’anno le limitazioni alla circolazione in chiave antismog scattano prima. La Giunta della Regione Lombardia ha dato il via libera alle nuove misure per il miglioramento della qualità dell’aria anticipando dal 15 al primo ottobre l’avvio della stagione dei divieti.

Lo stop è previsto nei 570 Comuni ricadenti all’interno della Fascia 1 e della Fascia 2 per i veicoli a benzina Euro zero e i diesel Euro zero, 1 e 2 dal lunedì al venerdì, escluse le giornate festive infrasettimanali, dalle ore 7.30 alle ore 19.30, fino al 31 marzo 2018 (non più il 15 aprile). La modifica del calendario è stata decisa per armonizzare le date con le altre Regioni del Bacino padano (Veneto, Emilia Romagna e Piemonte) che lo scorso 9 giugno a Bologna hanno sottoscritto l’Accordo di programma insieme al ministero dell’Ambiente.

Restano in vigore anche le misure emergenziali, quelle che scattano al persistere di alte concentrazioni di Pm10, ma scattano in anticipo. Al superamento dei 50 microgrammi per metro cubo per quattro giorni consecutivi (invece dei sette dello scorso anno) scatterà lo stop dei veicoli fino a Euro 4 diesel dalle 8.30 alle 18.30 e dei veicoli commerciali fino a Euro 3 diesel dalle 8.30 alle 12.30. Sarà inoltre è vietato sostare con veicoli a motore acceso, usare camini o stufe con prestazioni energetiche sotto le 3 stelle, accendere fuochi e falò all’aperto e superare i 19°C per le temperature medie.

Nel caso di sforamento per 10 giorni consecutivi (come in passato) le limitazioni riguarderanno i veicoli sino all’Euro 4 diesel dalle 8,30 alle 18,30 e i veicoli commerciali Euro 3 diesel dalle 8,30 alle 18,30 ed Euro 4 diesel dalle 8,30 alle 12,30.

 




L’INTERVENTO/ Fusini: «Limitazioni inutili, nessun confronto e tanta demagogia»

Fusini
Il direttore dell’Ascom Oscar Fusini

Due indizi costituiscono una prova. Almeno in questo caso e in modo eclatante. In materia ambientale avevamo già intuito con la prima ordinanza del Comune di Bergamo, quella del 9 dicembre che istituì il divieto delle porte aperte per i negozi, che su questo tema dell’aria questa Amministrazione avesse poche idee e anche confuse mentre era decisa nel prendere provvedimenti senza consultare nessuno.

Ora l’ultima ordinanza di ieri, quelle delle targhe alterne in città conferma l’intuizione.

Non è in discussione il problema. Che la qualità dell’aria sia pessima e che esista un serio problema di salvaguardia della salute delle persone siamo tutti d’accordo. La nostra Associazione ritiene che l’ambiente sia fondamentale per la qualità della vita dei cittadini e che l’inquinamento sia nemico di commercio e turismo in città e provincia.

Quest’anno le condizioni climatiche hanno creato una situazione senza precedenti per presenza di polveri sottili e aria inquinata che permane da quasi un mese.

Che si debba lavorare nell’emergenza più di altre volte è fuori discussione, peccato che si sono sprecati mesi senza fare nulla per contenere questi disagi. Mentre infatti la precedente Amministrazione aveva creato un tavolo di confronto anche con le associazioni che aveva condiviso le chiusure della città (poche) e qualche buona iniziativa come il marchio camerale del “negozio sostenibile” evitando chiusure inutili e costose e tanta demagogia, questo assessore in un anno e mezzo non l’abbiamo nemmeno conosciuto.

Ma il problema non è solo di metodo. Perché è inutile negarlo che questi giorni e i primi dell’anno saranno fondamentali per la tenuta del commercio della città e un’ordinanza come quella delle targhe alterne rischia di fare più danni dei benefici, praticamente nessuno, che può portare.

Se non ci aspettiamo che il Comune possa risolvere un problema che è strutturale e che riguarda un territorio molto ampio, l’intera Pianura Padana, sul quale possono e devono agire il Governo e la Regione in modo coordinato, ci aspettiamo almeno che si evitino ordinanze comunali farlocche, criticate dagli stessi sindaci dei comuni limitrofi.

Il risultato non tarderà ad evidenziarsi.

Oggi Bergamo alle 11,30 era praticamente deserta, mentre abbiamo saputo che i principali centri commerciali erano pieni. C’era da aspettarselo. Perché Bergamo ha queste qualità e difetti a seconda di chi li guarda e cioè che i bergamaschi vanno dove sono comodi mentre l’offerta commerciale nella cintura della città è senza uguali per i consumatori. Basta quindi poco per dirottare i clienti dal centro città ai centri commerciali. Quello che sta facendo e che farà questa ordinanza delle targhe alterne nei prossimi giorni. Noi preferiremmo che la competizione avvenisse ad armi pari e cioè con il libero accesso alla città, magari con il parcheggio gratuito (ma sarebbe forse utopia).

Se il danno resta per oggi e domani (29 e 30 dicembre), la nostra associazione chiede che l’ordinanza sia ritirata almeno per i giorni 4 e 5 gennaio dove scrivendo l’ordinanza ci si è dimenticati clamorosamente che il 5 è la data ufficiale per l’avvio dei saldi.

In quei giorni non sono solo in gioco l’orgoglio delle associazioni e dei commercianti ma la sopravvivenza stessa di molti esercizi di una città che dovrebbe cercare rilanciarsi invece che deprimersi.

Per questo l’ordinanza va revocata. Piuttosto, e lo dico provocatoriamente, sarebbe meglio chiudere in quei giorni alla circolazione l’intero centro città e dare un messaggio di grande isola pedonale disponibile per l’avvio dei saldi.

Speriamo non sia più facile sperare in una bella nevicata di fine anno che ci salvi dall’aria malsana e dalla confusione.

direttore Ascom




Bergamo a targhe alterne, istruzioni per l’uso

Ecco i dettagli dell’ordinanza che sancisce la circolazione a targhe alterne nella città di Bergamo nei giorni 29 e 30 dicembre, 4 e 5 gennaio 2016. Il provvedimento si aggiunge alle limitazioni riguardanti i diesel euro 0, 1, 2 e 3, disposte da Regione Lombardia e Comune di Bergamo nelle scorse settimane.

La limitazione della circolazione veicolare a targhe alterne si applica in tutto il territorio comunale per gli autoveicoli, i motoveicoli e i ciclomotori, nell’orario dalle 07.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19.30.

martedì 29 dicembre 2015

DIVIETO DI CIRCOLAZIONE applicato ai VEICOLI provvisti di targa il cui NUMERO FINALE sia PARI (circolano i veicoli con targa dispari)

mercoledì 30 dicembre 2015

DIVIETO DI CIRCOLAZIONE applicato ai VEICOLI provvisto di targa il cui NUMERO FINALE sia DISPARI (circolano i veicoli con targa pari)

lunedì 4 gennaio 2016

DIVIETO DI CIRCOLAZIONE applicato ai VEICOLI provvisto di targa il cui NUMERO FINALE sia DISPARI (circolano i veicoli con targa pari)

martedì 5 gennaio 2016

DIVIETO DI CIRCOLAZIONE applicato ai VEICOLI provvisto di targa il cui NUMERO FINALE sia PARI (circolano i veicoli con targa dispari)

Il provvedimento si applica all’intera rete stradale con l’esclusione dell’autostrada, dell’asse interurbano e delle circonvallazioni: sarà possibile raggiungere quindi i parcheggi di via Ambiveri, davanti all’hotel Cristallo Palace, provenendo dalla circonvallazione Mugazzone, di via San Bernardino ubicato all’uscita della circonvallazione Pompiniano, della Malpensata, provenendo da via Autostrada, di via Buttaro a Monterosso, provenendo dalla Circonvallazione Plorzano, dell’Auchan provenendo esclusivamente da via Martin Luther King.

Dalla circolazione a targhe alterne sono inoltre esentati:
1. veicoli a trazione elettrica e ibridi;
2. veicoli alimentati a metano e GPL;
3. veicoli adibiti al trasporto merci;
4. veicoli delle Forze Armate, Forze di Polizia, Polizia Locale, Vigili del Fuoco, Protezione Civile, ASL, Aziende ospedaliere, Corpo Forestale;
5. veicoli appartenenti a soggetti pubblici e privati che svolgono funzioni di pubblico servizio o pubblica utilità, individuabili o con adeguato contrassegno, o con certificazione del datore di lavoro, che svolgono servizi manutentivi di emergenza;
6. veicoli di medici e veterinari in visita urgente, muniti dei contrassegni dei rispettivi ordini, operatori sanitari ed assistenziali in servizio con certificazione del datore di lavoro;
7. veicoli utilizzati per il trasporto di persone sottoposte a terapie indispensabili ed indifferibili per la cura di gravi malattie in grado di esibire relativa certificazione medica;
8. veicoli dei sacerdoti e dei ministri del culto di qualsiasi confessione per le funzioni del proprio ministero;
9. veicoli dei donatori di sangue muniti di appuntamento certificato per la donazione;
10. veicoli appartenenti ad istituti di vigilanza;
11. veicoli per trasporto persone immatricolate per trasporto pubblico (taxi, noleggio con conducente con auto e/o autobus, autobus di linea);
12. veicoli a servizio di persone invalide con contrassegno “H” (handicap)

Il Corpo di Polizia Locale, unitamente alle altre forze di Polizia Stradale, curerà l’osservanza delle presenti prescrizioni. Le sanzioni previste per coloro che contravvengono il provvedimento sono stabilite vanno da un minimo di 85 a un massimo di 338 euro.