Trentun anni in Ascom, «vi racconto come è cambiato il commercio»

Trentun anni in Ascom, «vi racconto come è cambiato il commercio»

Se c’è qualcuno che conosce da vicino e in profondità le vicende del commercio tradizionale bergamasco è certamente Francesco Cortinovis, 67 anni appena compiuti, nato a Clanezzo, funzionario Ascom, per più di trent’anni.
Si è occupato in particolare dei commercio al dettaglio alimentare, ossia salumieri, macellai e fruttivendoli, quelle attività che significano bottega, conduzione familiare nella quale anche i dipendenti vengono considerati tali, fidelizzazione del cliente tramite rapporto personale, in una parola il negozio di vicinato nella sua accezione più limpida e immediata, che continua a resistere. Per conto dell’Ascom si è anche occupato del collegamento con le associazioni presenti nei comuni della provincia, oltre a essere consulente dell’area tecnica amministrativa della sede e delle delegazioni di Albino e di Clusone.
A fine mese lascerà l’incarico e potrà godersi la pensione. Martedì 22 marzo nella sede dell’Ascom di via Borgo Palazzo ci sarà un incontro con il presidente Paolo Malvestiti, il direttore Oscar Fusini, Luigi Trigona past direttore e i colleghi per un saluto e un rinfresco.
Di grane e di ricorsi ne ha affrontati in questi anni, dagli scandali alimentari alle decisioni improvvide di alcune amministrazioni e ai lacci e laccioli della burocrazia. A proposito di burocrazia, ha dell’incredibile una sanzione pecuniaria comminata a una gelateria perché aveva omesso di denunciare la “pubblicità” fatta tramite un cestino portarifiuti, colpevole, il portarifiuti, di essere a forma di cono di gelato.
È lui stesso a raccontare i suoi anni trascorsi all’Ascom, pescando in un archivio denso di iniziative, incontri, scontri, viaggi, con il gusto della citazione letteraria che lo accompagna dagli studi classici e dal quel primo impiego da bibliotecario alla Caversazi.
Ci tiene a dire che non lascerà del tutto i suoi commercianti continuando a essere il responsabile fiscale del Caf in Ascom e il segretario nella Pia Unione San Lucio, sodalizio che dal 1938 promuove momenti di solidarietà, di spiritualità e di svago tra i dettaglianti alimentari della Bergamasca.

 

«Dagli scandali alimentari ai problemi con i Comuni, tante battaglie affrontate con la forza del gruppo»

di Francesco Cortinovis

 

L’anno 1984 – presidente della repubblica Sandro Pertini, Pontefice Papa Giovanni Paolo II, vescovo della diocesi di Bergamo Monsignor Giulio Oggioni e sindaco di Bergamo Giorgio Zaccarelli, giusto per inquadrare il periodo – è stato un anno importante, sabbatico, per la mia vita lavorativa e non solo.

A gennaio, a 35 anni, “nel mezzo del cammin di nostra vita”, ho perso il lavoro, sperimentando sulla mia pelle altri versi del Sommo poeta “Tu proverai sì come sa di sale/lo pane altrui, e com’ è duro calle/lo scendere e ‘l salir per l’altrui scale”. A luglio ho conseguito il diploma di Ragioniere e Perito commerciale, oltre alla maturità classica. A settembre mi sono iscritto appena in tempo, al ruolo dei periti tributari della Camera di Commercio, iscrizione che mi ha permesso di essere per 16 anni responsabile fiscale del Caf in Ascom. Il 12 novembre è stato il primo giorno di lavoro presso l’Ascom, rapporto che dopo oltre trent’un anni si sta per concludere e precisamente il prossimo 31 marzo, con il pensionamento.

In precedenza ho lavorato per cinque anni alla Unione Autonoma Esercenti, questo impiego mi ha permesso di acquisire l’esperienza necessaria per presentarmi con le credenziali giuste per il nuovo incarico. Ma ricordo con molta nostalgia anche il mio primo lavoro, come bibliotecario presso la Biblioteca comunale Caversazi di Bergamo, durante la prima crisi energetica anni degli 1972/1974, un incarico annuale, con il compito di protrarre l’orario serale fin alle ore 22 e di aprire per la prima volta anche di domenica.

In Ascom dopo alcuni colloqui il direttore dottor Luigi Trigona mi assume ritenendomi una pedina funzionale al suo piano di rilancio della Associazione, il nostro rapporto è sempre stato buono. Le imprese aderenti all’Ascom erano suddivise in tantissime categorie merceologiche. A me fu affidato il comparto alimentare che comprendeva i salumieri, i macellai e i fruttivendoli. Ogni gruppo, geloso della propria autonomia e specificità, aveva un presidente e un consiglio direttivo eletti ogni tre anni; io sono diventato automaticamente segretario di tutti i tre gruppi, anche se mi sono sempre ritenuto un “animatore”.

Ben presto constatai, con piacere che i consiglieri e i presidenti erano persone volenterose, in gamba, sempre disponibili a sacrificare parte del loro tempo libero per dedicarlo alla Associazione. Per fortuna mia sono stato ben accolto; da loro ho imparato molto, soprattutto a comprendere quali fossero i problemi di ciascuna categoria, che si possono riassumere in: orari di vendita troppo estesi e poco compatibili con la vita privata e familiare; continua e incessante espansione della distribuzione organizzata; riqualificazione e professionalità; esigenza di avere più visibilità, valorizzazione dei negozi di vicinato e soprattutto riconquista della fiducia dei consumatori, sempre più disorientati da comportamenti criminogeni di una parte non secondaria della filiera alimentare, basta ricordare il vino al metanolo, mucca pazza ecc.

fiera - oldfiera - old 2fruttivendoli -in fiera - Billè macellai campionaria 2005A questi problemi si è cercato di dare alcune risposte positive. Per promuovere il contatto con i consumatori si è deciso di partecipare alla Fiera Campionaria di Bergamo, all’inizio con un piccolo stand di tre metri quadrati per ciascuno gruppo, fino ad arrivare alla terza partecipazione con uno stand comune di oltre cento metri quadrati, uno stand vivo, con rassegne di piatti di gastronomia, con esposizione di piatti pronti a cuocere a base di carni, con composizioni artistiche utilizzando prodotti ortofrutticoli e con dimostrazioni pratiche di come si taglia il grana padano, il prosciutto crudo e si “spolpa” la carne.

Sul versante della formazione professionale, abbiamo ritenuto utile la partecipazione ad alcune fiere di settore molto importanti e di richiamo internazionale, quali “Vinitaly” a Verona, “Cibus” a Parma oppure Cesena per i fruttivendoli e Udine per i macellai. Non ci siamo accontentati dell’Italia, siamo andati anche all’estero, a Parigi, in treno, per partecipare alla Fiera “Europain 92”, l’anno successivo a Vienna e nel 1994 a Barcellona per visitare “Alimentaria” , fiera di settore di importanza europea.

europain 92

Per trovare sostegno al consumo di carne, alimento molto bistrattato sia per il caso di “mucca pazza” sia perché sconsigliato da quasi tutti i dietologi, con il presidente dei macellai Giovanni Bresciani e il vice Franco Meloncelli siamo persino fiondati a Bologna per incontrare il professor Eugenio Del Toma, oggi famosissimo dietologo, ma allora poco conosciuto al grande pubblico, per assistere alla presentazione di un suo libro dal titolo “Diete “ nel quale sosteneva l’importanza del consumo delle carni rosse per una alimentazione corretta, oggi si direbbe equilibrata, soprattutto per giovani, sportivi e bambini; al termine della presentazione abbiamo scambiato quattro chiacchiere, per l’entusiasmo abbiamo anche acquistato una decina di copie del libro a nostre spese.

Ho preso in mano anche il collegamento con le realtà associative comunali e territoriali, alcune già esistenti e altre create da me come a Ponte San Pietro, a Cividate al Piano, a Grumello del Monte, a Verdellino, a Telgate e a Zogno. Di solito il contenzioso con i comuni e con i sindaci verteva sugli orari di apertura dei negozi e dei pubblici esercizi, sui parcheggi, invece di crearne di nuovi si eliminavano quei pochi esistenti nei centri storici per inaugurare piazze, isole pedonali, sensi unici e soprattutto sul contenuto dei piani del commercio. Ricordo invece con piacere il sindaco di Romano di Lombardia, signor Giuseppe Longhi, che prima di varare una vasta isola pedonale nel centro storico ha realizzato all’esterno delle mura, a corona, molti parcheggi comodi e facilmente raggiungibili.

Del mondo delle associazioni comunali o territoriali meritano una particolare menzione quella di Clusone, quella di Sarnico e il coordinamento della Media Val Seriana, da Torre Boldone a Gazzaniga. A Clusone, in particolare si sono svolte più manifestazioni lungo le vie del centro storico, con grande partecipazione di commercianti e di cittadini per protestare contro la modifica degli orari dell’isola pedonale e la scarsità dei parcheggi. L’associazione esercenti e commercianti di Sarnico era forte e rispettata dalla amministrazione comunale, anche se non sono mancati contrasti, con loro l’Ascom ha organizzato anche un corso di marketing. Il coordinamento delle associazioni della Media Valle Seriana (oggi lo chiameremmo Distretto diffuso del commercio) è stato una esperienza innovativa, gli esercenti e i commercianti avevano capito fin d’allora, quattro lustri fa, coordinatore Diego Pedrali, che l’unione fa la forza.

clusone - manifestazione commerciati
La manifestazione dei commercianti di Clusone

Per fortuna molte cose sono cambiate in positivo in questi trent’anni, tuttavia, come si è potuto vedere da questo excursus, i problemi e le aspettative delle piccole realtà economiche sono sempre gli stessi, anche se declinati in modo diverso. Forse oggi abbiamo uno strumento in più per affrontarli, che è quello di fare rete, di fare squadra, vale a dire del lavorare insieme, come ha ben evidenziato anche Papa Francesco, nel recente incontro con gli industriali.

Cortinovis San LucioLavorare insieme per una Associazione significa proprio questo, promuovere il confronto, la collaborazione, la ricerca di soluzioni comuni e soprattutto la consapevolezza che ognuno non solo è una pedina importante, ma anche indispensabile ( ricordiamoci dell’apologo del senatore romano Agrippa Menenio).

Una delle mie maggiori soddisfazioni professionali è l’aver istituito, promosso e organizzato i corsi Rec riconosciuti dalla Regione Lombardia a Clusone, due all’anno, fino al 1997 in collaborazione con Bergamo Sviluppo. Ma i ricordi più belli sono legati alle tante persone che ho incontrato, con la voglia di stare e fare insieme.

cortinovis con il corso per vetrinisti
Con il corso per vetrinisti
Halloween con i fruttivendoli
Halloween con i fruttivendoli