I dati presentati nella 73a Assemblea nazionale Federalberghi a Bergamo
A Bergamo, tra città e comuni della provincia, sono 1.028 le strutture ricettive ufficiali. Le camere alberghiere sono 5.755. Le 3.488 unità locali delle imprese attive nel settore ricettivo e della ristorazione danno lavoro a 16.419 addetti.
Considerando queste e altre informazioni, si può stimare che il valore aggiunto turistico per il territorio sia pari a quasi 228 milioni di euro (227.717.596 euro).
I dati sono estratti dal rapporto “Alberghi e affitti brevi”, presentato in occasione della 73a assemblea Federalberghi, che si svolge in questi giorni a Bergamo e a Brescia, scelte come Capitale Italiana della Cultura.
I dati evidenziano come il contributo di un albergo all’economia locale non stia semplicemente nei suoi fatturati, nella sua economia in senso stretto, ma negli effetti espansivi che è in grado
di diffondere sugli altri settori. Non manca inoltre un accento sul valore immateriale dell’ospitalità in hotel: in albergo non ci si limita a fornire le chiavi all’arrivo e a pulire la stanza al termine del soggiorno, ma si forniscono innumerevoli servizi grazie a personale altamente qualificato.
“Nell’ultimo decennio abbiamo assistito ad una notevole crescita dell’ospitalità in città e provincia in tutta la sua pluralità di offerta, dai bed&breakfast agli alberghi, passando per le case vacanza – commenta Alessandro Capozzi, presidente del Gruppo Albergatori Ascom Confcommercio Bergamo- Federalberghi Bergamo–. Uno sviluppo dell’offerta importante per dare più risposte alle diverse esigenze dei turisti. Di pari passo abbiamo però assistito ad una crescita dell’abusivismo, con un danno notevole all’economia e alla sicurezza di tutti. Un fenomeno che va contrastato senza compromessi”.
“L’ospitalità è ancora un settore giovane nel nostro sistema economico, ma è quello che sta producendo crescite migliori, generando un valore aggiunto che sfiora i 228milioni di euro, coinvolgendo quasi 16.500 addetti, compresi part-time e stagionali- commenta Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo-. Un indotto redistribuito sul territorio perché affidato a piccole e medie imprese, con un contributo al benessere economico che va ben oltre le porte degli hotel”. Bergamo punterà per due giorni i riflettori sul comparto, in quanto sede scelta per l’assemblea nazionale Federalberghi, con oltre 400 imprenditori attesi da tutta Italia per riunioni, visite e per il convegno in programma domani alle 9.30 al Centro Congressi Giovanni XXIII “Il turismo brand dell’Italia: nuove tecniche di crescita costruendo il futuro” sotto la guida del presidente Federalberghi, Bernabò Bocca. “Ospitare l’assemblea nazionale di Federalberghi rappresenta per il territorio e per la nostra associazione motivo di orgoglio- aggiunge Fusini-. Un’occasione per valorizzare il cambio di vocazione che stiamo registrando, integrando la natura manifatturiera con quella turistica”.
Il testo integrale dello studio “Alberghi e affitti brevi – modelli di sviluppo locale a confronto”, realizzato da Sociometrica in collaborazione con il CFMT (Centro di Formazione Management del Terziario), è disponibile sul sito www.federalberghi.it).