Ascom Confcommercio Bergamo ha partecipato, a Brescia, alla quarta edizione dell’UBI World Open Day, la due giorni – che si concluderà oggi – dedicata all’internazionalizzazione delle imprese. Un osservatorio privilegiato per capire i trend, sempre più complessi, dei mercati globalizzati. “Siamo convinti che l’internazionalizzazione produttiva e commerciale rappresenti sempre di più la nuova frontiera cui si devono approcciare le nostre aziende – commenta Giorgio Lazzari, responsabile relazioni esterne Ascom Confcommercio Bergamo, presente all’evento -. L’appuntamento promosso da Ubi Banca ha sicuramente colto un’esigenza sempre più diffusa offrendo la possibilità di incontrare esperti e rappresentanti di istituzioni attive nei vari Paesi del mondo”.
“Annoveriamo diversi casi di aziende associate che sono giù internazionalizzate, oppure attive solo sul mercato domestico, ma che progettano l’apertura sui mercati esteri – prosegue Lazzari -. Si tratta di realtà che chiedono informazioni e consulenze specifiche, anche solo per decidere su quali mercati sviluppare il proprio business. L’internazionalizzazione è un passo da ben ponderare in quanto contempla una serie di materie specifiche, dalle tematiche doganali alla consulenza legale, tributaria e societaria, che richiedono partner competenti e affidabili”. Nel corso della manifestazione sono stati programmati 24 convegni tematici nel corso dei quali i riflettori saranno puntati sugli argomenti di maggiore attualità e rilevanza per l’internazionalizzazione produttiva e commerciale delle imprese quali ad esempio: tematiche doganali, realtà aumentata e internet delle cose nonché un vero e proprio giro del mondo con incontri focalizzati su Paesi e settori con maggiori prospettive per l’industria italiana. “A supporto dello sviluppo internazionale – evidenzia Lazzari – Ascom Confcommercio Bergamo offrirà ai propri associati un affiancamento e una consulenza approfondita in collaborazione con Aice e con il supporto di altri soggetti, fra i quali sicuramente Ubi banca”. “Il tema dell’internazionalizzazione in questo biennio è entrato in una dimensione più matura – commenta Sergio Passoni, responsabile dell’Area Internazionale di UBI Banca -. Dal generico interesse, prevalente negli anni scorsi, siamo oggi in una fase in cui sempre più le imprese ci chiedono supporto su temi specifici. Per esempio valutazioni per scegliere i Paesi in cui espandersi, supporto operativo all’impianto dell’attività, problematiche doganali, rapporti coi sistemi bancari locali e presenza di punti di riferimento nelle varie aree del mondo”.